Rapporto giornaliero? Ok, oggi ciclabili, da Marina di Grosseto a Grosseto, ad Alberese, a Talamone e ritorno. Doppi km rispetto a ieri ma sempre in piano, unica salita alla Rocca di Talamone. Nelle foto: ponte sull'Ombrone, golfo di Talamone, discesa dalla rocca.
Complimenti! 80 km sono sempre 80 km! Per curiosità, quanto ci impieghi con la mtb? Velocità media? quanta assistenza tieni in % (i livellii ognuono li fa da se...)
Bravo Mbrusa, è proprio una ciclovacanza questa! Complimenti! Allora non c'è due senza tre e la quarta vien da se... Ma la pausa per un tuffo è prevista quando trovi un bel tratto di costa?
Complimenti! 80 km sono sempre 80 km! Per curiosità, quanto ci impieghi con la mtb? Velocità media? quanta assistenza tieni in % (i livellii ognuono li fa da se...)
Il consumo dipende da quanta fatica si vuole fare. Ieri ho consumato circa 5 Wh/km, velocità media 16,7 km/h. L'anno scorso stesso giro, ho consumato la metà.
leonardix ha scritto:
Bravo Mbrusa, è proprio una ciclovacanza questa! Complimenti! Allora non c'è due senza tre e la quarta vien da se... Ma la pausa per un tuffo è prevista quando trovi un bel tratto di costa?
Ho preso i popcorn, rimango in attesa!
E si, da qualche anno le mie vacanze in Maremma sono in bici, ma purtroppo niente tuffi, si rischia di tornare a piedi. Però un giorno alla settimane lascio riposare la bici e una nuotata la faccio
Oggi il giro che mi piace di più in zona. Dalle Rocchette fino ai campeggi di Punta Ala su strade sterrate e sulla vecchia strada dismessa, poi tre single track consecutivi, uno più bello dell'altro, fino a Portiglioni, ritorno a Punta Ala sulla strada panoramica vista mare. Poi da Punta Ala salita dura fino a scollinare e discesa alle Rocchette, sempre su strade sterrate. Foto fatte in autonomia col telefono sul cavalletto e pulsante Bluetooth sulla bici.
Andrea, il fondo è anche peggio di come si vede, è obbligatoria una full.
Ieri niente bici, camminata da Principina Mare alla Foce dell'Ombrone. Percorso non sempre facile, da affrontare con scarponcini chiusi e cappello per il sole. Paesaggio incredibile, ideale per scattare foto. Eccone alcune: prateria di limonium, tra mare e i laghi costieri, alla dell'Ombrone.
Per chi non l'ha visto, dopo il giro alla fiera di Misano ho fatto un giretto lungo il fiume Conca dall'autodromo fino al borgo di Morciano di romagna con pezzi abbastaza "wild"
Nonostante questo, la tregua del caldone mi sta dando la possibilità di fare giri lunghi e anche impegnativi. Forse troppo impegnativi.
Ebbene domenica nell'ottica di una sgambata nel triangolo lariano, di 122km circa e 2180 D+. In questa uscita, ho inserito una delle salite più iconiche del ciclismo nazionale, il celeberrimo muro di Sormano.
Da internet:
"Il Muro di Sormano è una delle salite più iconiche e impegnative d'Italia, famosa per le sue pendenze estreme e la sua storia nel ciclismo. ... la salita che da Ponte del Corno si snoda per circa 1700 metri superando un dislivello di quasi 300 metri (quota iniziale 831 m, finale 1124 m), con una pendenza media del 17% e punte fino al 27%"
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Questa foto rende l'idea della pendenza media del tratto.
Domenica parto da casa, pedalando dalla Valle Intelvi a quota 800 al lago di Como a quota 200 circa, attraversando la sponda comasca fino a Como, dove da Camnago Volta salgo in direzione Albese ed Erba lungo la vecchia strada Como-Lecco per prendere la Valassina. Qui inizio a pedalare affiancato dai tanti ciclisti in bdc che attacca le salite per Valmadrera, Ghisallo e Colma.
Giunto a Canzo inizia una lunga salita in direzione Sormano, che dopo il bivio per Magreglio e Ghisallo, inizia a salire bella imepgnativa.
Dopo qualche chilometro in salita, che sembra quasi preparare al peggio del muro, arrivo a Sormano con oltre 50km sulle gambe da casa e qualche centinaio di metri di dislivello sulle gambe. In direzione della Colma di Sormano, a sinistra si sdoppia il bivio per il muro, ben segnalato
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Sono molto pronto e carico a questa grande sfida
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Una piccola discesa conduce al fondovalle, che si supera con un piccolo ponticello. Da qui, dopo una fontanella con un ampia vasca, la salita attacca subito cattiva. L'inclinometro segna subito 20%, butto giò tutte le marce e rimango con il rapporto 36x46. Nonostante la leggerezza del rapporto, sento davvero la pendenza... Immagine: 261,74 KB
Che non tregua affatto. Per i successivi 2km, non vedrete altro che questo... salita, tanta salita
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Faccia da fatica
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Il muro finisce dopo 4 tornanti la cui pendenza è tale che la bici mi si è impennata diverse volte, costringendomi a pedalare chinato in avanti per tener bassa la ruota. Me la sono cavata con una sola sosta, ma senza mai spingere. In salite del genere, occorre la massima concentrazione mentale, passo costante e fiato regolare.
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Alla fine arrivo vittorioso, quasi commosso ad aver percorso una salita dove i grandi del ciclismo si sono sfidati in passato
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Dopo la colma e aver celebrato l'arrivo con una gioia indescrivibile (nonostante abbia fatto diverse volte il Ghisallo, mai avevo osato la Colma di Sormano specialmente salendo dal muro con una bici pesante come la mia), ho proseguito il giro scendendo ai piani del Tivano in direzione Nesso.
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Il giro si è concluso con la percorrenza della tratta da Nesso a Como per poi arrivare ad Argegno e tornare in Valle Intelvi con gli ultimi 600 D+. A pochi chilometri da casa un crampo mi ha tormentato la gamba destra, ma gliel'ho perdonato rallentando e massaggiandomi la gamba offesa. Dopotutto mi son reso conto di aver esagerato quel giorno con le salite.
Sempre grandi soddisfazioni la bici comunque
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Elettrociclista dal 2012 al 2016 con Bottecchia Be2.
Ritorno in bici con una muscolare dal 2019 con BTwin Hoprider 100.
Ritorno in bipa con Accolmile Bafang M200 (estate 2022)
Attualmente in sella a una e-mtb Raymon Hardray E3.0 hardtail
Anche in sella alla gradevole muscolare bicicletta Scott Sub Men per variegate avventure