V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Bengi |
Inserito il - 01/07/2010 : 17:31:00 E’ da molto tempo che volevo fare un’uscita a lungo raggio con la mia Pro Connect. Perciò dopo aver seguito le previsioni meteo (ieri sera) e poiché il tempo volge al bello, decido di organizzare un’escursione per l’indomani, con l’obiettivo di entrare nel club dei 100Km. Allo scopo preparo l’abbigliamento, scarpe, caschetto, metto in carica per tutta la notte le due batterie (quella della mia bipa e quella dell’Helkama della moglie). Preparo anche un paio di borracce una tavoletta di cioccolato, una marmellatina e una banana. Decido di portare con me anche una maglietta di ricambio un piccolo asciugamani e un giubetto antivento, oltre naturalmente al cellulare (ben carico anche quello, non si sa mai …), al portafogli, chiavi, telecomando, occhiali e l’immancabile macchina fotografica per immortalare i posti più significativi attraversati. Volendo impiegare solo la mattinata, stamane mi sveglio di buonora (ore 5:30), mi vesto come un licrato (questo specie per il fondello imbottito dei pantaloncini che dovrebbe salvarmi il soprasella). Prelevo le due batterie dai rispettivi caricatori e una l’installo al suo posto e l’altra la metto nella borsa posteriore assieme alle altre cose che mi porto appresso.
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In realtà utilizzo anche una pratica borsa al manubrio dove metto le piccole attrezzature succitate. Prima di partire faccio la prova bilancia: il responso è impietoso: 116,5 Kg totali, di cui ben 90 del sottoscritto.
Tra una cosa e l’altra mi metto in marcia alle ore 6:00 circa: proprio al sorgere del sole.
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Pedalare di prima mattina è molto rilassante: traffico praticamente inesistente e aria frizzantina che rinfresca. Poiché non sono molto sicuro che gli Ah a disposizione siano sufficienti per coprire tutta la distanza, parto con l’assistenza minima e cerco di tenere una frequenza di pedalata piuttosto sostenuta. Sarà che non mi sono ancora sciolto, ma alla frequenza di 70-75/min sento che faccio fatica e l’assistenza del motore è pressochè inesistente. Questo succede a qualsiasi marcia anche se ovviamente con quelle più corte la fatica (e la velocità) si riduce. Poiché l’obiettivo è quello di concludere l’uscita con una media oraria di 25 Km/h, devo procedere con una velocità di crociera in piano di non meno di 28-29Km/h. Sarà che sono ancora freddo, ma vedo che fatico a mantenere questa velocità con l’assistenza minima. Nel contempo essendo in fase di riscaldamento evito di pedalare con frequenze inferiori a 70/min. L’impercettibile assistenza del motore è chiaramente dovuta alla rapportatura che ho attualmente (19-9) con la quale l’assistenza è massima a 45/min e si annulla a 72/min: dato teorico già ricavato nelle tabelle di analisi del Panasonic e che viene pienamente confermato dall’esperienza diretta. Come già visto in altri post, volendo aumentare la frequenza di massima assistenza occorre intervenire sul pignone motore passando dal 9 standard all’11 o 12. In questo modo l’assistenza passa da 45/min a 55-60/min. Per me è un intervento da fare senz’altro. In ogni caso riesco a trovare un giusto compromesso viaggiando alle velocità di crociera di 27-28Km/h che è un po’ bassa, ma che si giustifica dal fatto che la strada (tranne i primi chilometri) è sempre in leggerissima salita, 1% circa, poca cosa ma che unitamente ad una fastidiosa brezza contraria, si fa sentire. Intanto proseguo tranquillamente nel mio itinerario che mi porta prima ad Istrana (centro del trevigiano conosciuto soprattutto per il suo aeroporto militare) e poi a Montebelluna dove non vedo l’ora di salire al Mercato Vecchio, un borgo che si raggiunge dopo una piccola salita di circa 1,5 chilometri. E’ la prima occasione per provare la bipa su una salitella significativa. Prima di prendere la deviazione che mi porta al Mercato Vecchio, seleziono la massima assistenza. Fin dalle prime rampe l’impressione è ottima: il motore spinge bene anche perché la mia frequenza di pedalata è ora sulle 50-55/min. Alla sommità di questo piccolo colle c’è un baretto caratteristico (bar da Fante) dove farò la prima sosta. Ma verso la fine della salita mi prende lo sconforto: ci sono dei fabbricati residenziali imponenti in fase di ultimazione ed il baretto sembra sparito.
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In realtà mi accorgo che c’è ancora.
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Quanti ricordi mi tornano alla mente, delle vecchie escursioni fatte con la bdc una quindicina di anni fa! A questo punto ho già percorso circa 38 Km. Prendo un cappuccino e parlo un po’ col gentile proprietario del bar.
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Anche lui concorda che l’espansione edilizia degli ultimi anni è stata forse eccessiva ed è arrivata anche li, snaturando il vecchio borgo caratteristico di un tempo, anche se a volte le opere di restauro sono state fatte con molto criterio.
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Dopo un po’ di riposo mi rimetto in marcia. Mi aspetta subito una discesa molto breve, ma vertiginosa. Mi ricordo che avevo un po’ di timore anche con la bdc: in pochi secondi mi trovo a 50Km/h ed inoltre su fondo sconnesso, ma riduco subito la velocità mettendo a dura prova i v-brake. Arrivo quasi subito alla vicina località di Biadene da dove parte la salita vera e propria della giornata: IL MONTELLO! Si, quello dei mondiali di parecchi anni fa. Subito all’inizio ci sono delle rampe brevi ma micidiali (chiamate "il poggetto") che supero tutto sommato abbastanza facilmente.
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Prendo poi la deviazione a destra che imettesulla dorsale e che in circa 5Km mi porterà sulla sommità (S. Maria della Vittoria).
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Seguono dei tratti di falsopiano e di strappi più o meno ripidi (8%?). Su uno di questi trovo dei pensionati tutti tirati con bici al carbonio-titanio che ci danno dentro, ma io li supero senza troppa difficoltà lasciandoli di stucco. In realtà mi dispiace un po’ perché mentre io ho l’aiutino, loro vanno solo di gambe: non sarebbe leale! Proseguo col mio ritmo ed in breve li semino. Verso la fine della salita (il dislivello totale non è un gran che: qualche centinaio di metri), mi accorgo che l’ultimo led al manubrio comincia a lampeggiare. Termino la salita che lampeggia ancora e decido di non stressare troppo la batteria programmando la sostituzione alla fine della discesa. Comunque alla sommità una sosta è d’obbligo.
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Ecco l'immancabile santuario:
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Qui trovo qualche ciclista con cui parlo un po’, faccio riforniento di acqua, mi riposo e verifico il chilometraggio: sono ora a circa 45 Km totali. Se voglio superare la soglia dei 100 è evidente che non posso rientrare da qui, ma devo allungare il percorso. Intanto mi lancio sulla discesa in verità un po’ tortuosa e su strada stretta dal fondo un po’ sconnesso, pertanto devo lavorare molto di freni per ridurre la velocità.
Tali stradine sono a traffico veicolare quasi nullo ed immerse nel verde della natura.
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Come programmato, giunto alla fine della discesa, mi fermo per cambiare la batteria. Ed è solo a questo punto che realizzo che …. Non lo posso fare: dimenticata a casa la chiave!!!!  
Mi assale un sentimento misto di sconforto e rabbia: che fare? Rinunciare e tornarmene a casa con le pive nel sacco: NO! Il mio orgoglio di ciclista (amatoriale) dal “glorioso” passato prevale e decido di continuare ugualmente. Passo per i piccoli centri di Ciano e Crocetta del Montello e decido di prendere la strada per Vidor e Valdobbiadene che sarà la meta predestinata. Sono solo una dozzina di chilometri, ma tutti in leggera salita. Per arrivare a Valdobbiadene fatico non poco, mantenendo la velocità sui 24-26Km/h, con quelche rallentamento dove la strada sale un po’ di più, come ad esempio nell’ultimo chilometro dove fatico non poco, procedendo a 18-20km/h. Arrivo finalmente nella piazzetta di questo caratteristico centro: sono nel cuore della marca trevigiana “marca gioiosa e laboriosa” nonché sulle strade del famosissimo Prosecco e Cartizze.
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Mi riposo un po’ e faccio fuori banana e marmellatina. Controllo la distanza e sono sui 68Km circa totali. Dopo un po’ di sosta per riprendermi dalle fatiche, e per qualche foto ricordo, risalgo in bici, ma ho un po' di fame. Allora mi ritorna alla mente un agriturismo della zona dove avevo pranzato qualche anno fa e di cui avevo degustato la loro ottima sopressa che mi aveva fatto avere una vicina di casa. Il luogo è circa un chilometro prima del centro di Valdobbiadene (arrivando dalla pianura). Lo individuo subito anche grazie ad un cartello ben evidente in prossimità della sede stradale.
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Questo è lo spettacolare vialetto d'accesso
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Il posto è molto caratteristico e tenuto perfettamente. Si tratta di una casa colonica rurale ottimamente restaurata che oltre al pranzo può offrire anche alloggio.
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 231,77 KB Sarà stata anche la fame, ma lo trovo buonissomo, per non parlare del prosecchino fresco! … che però non è bastato ed ho dovuto chiedere il bis!  Mi trattengo un po’ con uno dei proprietari, il sig. Valentino, che mi dice che tutto sommato loro non hanno risentito più di tanto della crisi economica attuale. Eh, la gente rinuncia a tutto, ma – giustamente- non ai piccoli piaceri delle cose buone e genuine!
Il panorama circostante collinare, testimonia la prevalente attività della zona: i colli sono tutti tappezzati di vigneti!
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Riprendo la marcia verso Montebelluna, la pedalata ora è sciolta e spedita. Guardo il tachimetro: sono sui 32-33Km/h. Ah, ecco perché facevo fatica a percorrerla nel verso opposto! Arrivo a Vidor e mi fermo sul famoso Ponte della Priula, sul fiume sacro alla Patria: il Piave!
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Proseguo sulla strada del ritorno costeggiando un canale artificiale. La zona è molto ricca di acqua che viene accuratamente convogliata e raccolta per non sprecare questo bene prezioso, mediante le necessarie opere di regimazione idraulica.
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Si nota anche la frequente presenza di fabbriche e laboratori per la produzione di ogni genere di merce (vino, liquori, scarpe, abbigliamento sportivo, ecc.) Immagine:
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A volte trovo anche delle belle piste ciclabili sempre a bordo fiume.
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Arrivo finalmente a Montebelluna e faccio un giretto per visitare la caratteristica cittadina.
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Proseguo nella strada del ritorno con grande fatica. I Km totali sono ora quasi 100 e la calura si fa sentire. Mi fermo anche ad ammirare qualche villa dall'inconfondibile stile palladiano.
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Finchè arrivo ad Istrana dove fa bella mostra di sé questo caccia degli anni passati.
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 239,81 KB Manca ancora una ventina di chilometri per arrivare a casa. Saranno indubbiamente i più duri anche perchè spira sempre un leggero vento contrario. La stanchezza e la calura si fanno sentire. La frequenza di pedalata e la velocità calano vistosamente: ormai procedo a 21-22 Km/h. Finchè ad un tratto ho un miraggio: il cancello di casa che si apre! Sono stremato ma soddisfatto
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Sono le ore:
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 210,79 KB circa 25 min di ritardo rispetto all'ora (12:00) prevista di rientro. Il chilometraggio è (per me)consistente:
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 219,93 KB Le ore passate in sella sfiorano le 4:50 
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La media finale purtroppo sarà lievemente inferiore a quanto programmato
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La velocità massima toccata (in forte discesa) è notevole 
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17 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Bengi |
Inserito il - 03/07/2010 : 17:22:38 Ho trovato i profili altimetrici delle salitelle affrontate. Primo strappo: Mercato Vecchio a Montebelluna:
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e a seguire la breve ma ripida discesa (tratto al 20%!!! )
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Poi la "salita" della giornata (si fa per dire): la dorsale del Montello:
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con successiva discesa
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Come si può vedere nulla di trascendentale ma per un pezzo da "90" come me non più abituato alle salite da qualche lustro, è pur sempre un buon risultato. Chi si accontenta, gode!
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fiò59 |
Inserito il - 02/07/2010 : 19:47:09 mi associo ai complimenti. Bei posti, bella bici e 70 km senza assistenza... |
Bengi |
Inserito il - 02/07/2010 : 17:37:21 Eh, mi sa di si, credo che siano state prorio le due ombrette di prosecchino fresco che mi hanno dato la carica per fare la cinquantina di Km che a quel punto mi separavano dalla base! 
BEVANDA MIRACOLOSA!!! 
Devo dire che non ho minimamente sofferto l'ingerimento di alcol: quando lo madavo giù, mi sembrava come un leggero succo di frutta aromatizzato! Sarà stata anche la grande sete, ma il primo bicchiere è svanito in un attimo ... Per non parlare della sopressa!!!!
Ragazzi, se passate in zona e siete spompati ... potrete sempre provare l'effetto che fa!!! 
A ben pensare anche la sopressa deve aver dato il suo bel apporto calorico, senza - tra l'altro - provocare alcun effetto collaterale ... 
Scherzi a parte, credo che in queste situazioni un po' tirate, abbia la sua importanza anche l'alimentazione. Per esperienza ho visto che (almeno per come sono io) ad es. conviene partire a digiuno - come ho fatto - e alimentarsi poi frequentemente a piccole dosi.
In alternativa, in situazioni estreme (es. gran fondo di 170-200Km) il regime alimentare va calibrato per circa una settimana precedente la prestazione oltre a provvedere il giorno stesso ad un'abbondante accumulo di carboidrati almeno 3 ore prima della partenza. Ricordo ancora le mega porzioni di spaghetti (circa 200g) quasi non conditi (solo un filo di olio) mandati giù (a fatica) alle 5 del mattino, in previsione della partenza alle 8. 
P.S. A proposito di alimentazione, di peso e sovrappeso (il mio), con il giretto di ieri, ho perso circa 1,8 Kg, che sono solo una goccia nel mare dei miei 90Kg, ma sembra strano, mi sembra già di sentirmi più atletico e scattante!!!  (si fa per dire! ) Ora spero solo di non riprenderli (magari con gli interessi) in pochi giorni.   Molto meglio di una dieta, direi!  Mi sa che dovrò presto ripetere l'esperimento.
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Sjoroveren |
Inserito il - 02/07/2010 : 15:56:25 | ghironda ha scritto:
...un'ultima cosa. Invidio molto la tua capacità di bere due bicchieri di buon vino mentre pedali con tanto impegno! Io se solo tocco una goccia di alcool mentre fatico divento prestante come un fagotto di ceci 
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Be, da buoni veneti ci possiamo permettere questo ed altro  Io per la verità sono quasi astemio, nel senso che non tocco acol se guido, almeno la macchina, ma sono una mosca bianca da ste parti 
Bel giro, e complimenti per la testardaggine, oltre he per la prestazione atletica pura, vabbè che tra prosecco e sopressa se ti facevano l'antidoping  |
leo66 |
Inserito il - 02/07/2010 : 10:13:37 Gran bel giro, complimenti! Con due batterie avresti agevolmente superato i 200Km (fondoschiena permettendo! )! |
T4R |
Inserito il - 02/07/2010 : 09:40:17 | ghironda ha scritto:
...un'ultima cosa. Invidio molto la tua capacità di bere due bicchieri di buon vino mentre pedali con tanto impegno!

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E invece mi sà che sono proprio quei due bicchieri che gli hanno permesso questa notevole impresa  
Complimenti a Bengi anche da parte mia, bel giro e bei posti.
Saluti Pino |
ghironda |
Inserito il - 02/07/2010 : 08:32:51 ...un'ultima cosa. Invidio molto la tua capacità di bere due bicchieri di buon vino mentre pedali con tanto impegno! Io se solo tocco una goccia di alcool mentre fatico divento prestante come un fagotto di ceci  |
Bengi |
Inserito il - 01/07/2010 : 23:20:47 Grazie ragazzi: siete troppo gentili!  Comunque non avendo ultimamente quasi mai fatto più di 20 Km al giorno, non so nemmeno io come ho fatto!  Comunque se sono ancora qui a scrivere, significa che sono ancora ... vivo!   |
job |
Inserito il - 01/07/2010 : 23:06:27 Hanno già detto tutto gli altri, posso solo dire da parte mia che trovo la media altissima con 70km fatti solo a muscoli e pure zavorrati di batterie inutili. Sei una bestia, complimenti !
   
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Lupo elettrico |
Inserito il - 01/07/2010 : 22:19:06 Complimenti Bengi, me lo diceva sempre anche la mia mamma: "chi non ga testa ga gambe" (io abito in Abruzzo ma sono nato a Venezia). A parte gli scherzi, fare 70 km senza l'aiuto del motore è stata veramente un'impresa, evidentemente la stoffa del ciclista di razza è ancora ben presente in te. La Pro Connect è molto scorrevole, ma per esperienza diretta basta un po' di vento contrario o una leggerissima pendenza della strada, che pedalare senza l'aiutino diventa veramente duro. Complimenti anche per l'interessante reportage e le belle foto. Ciao |
Barba 49 |
Inserito il - 01/07/2010 : 22:07:05 Complimenti per il giro, fatto prevalentemente in muscolare: una bella prova di orgoglio ciclistico il fatto di non aver chiesto soccorso a casa (oppure avevi dimenticato anche il cellulare?   )... In effetti la leggerezza e la scorrevolezza della tua bici ti hanno consentito di portare a termine una bella prova: pensa se avevi una "cinesona"! |
pixbuster |
Inserito il - 01/07/2010 : 22:00:35 Complimentissimi per l'impresa notevolissima !!!!
Concordo con Elle: medie del genere, solo col contributo muscolare, richiedono bipa di razza
E complimenti per i luoghi ameni che hai attraversato e che ci fai condividere
(qui i record si stanno polverizzando in rapida successione : yahooooooooo)
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elle |
Inserito il - 01/07/2010 : 21:30:08 | Bengi ha scritto: Mi sono sciroppato circa 70Km senza motore ... ... un ottimo test sulla pedalabilità della Pro Connect a motore spento
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in effetti non so su quali altre elettriche si potrebbero fare settanta chilometri a motore spento! complimenti a te e alla bici |
Bengi |
Inserito il - 01/07/2010 : 21:08:10 | elle ha scritto:
che storia bengi! ma quindi quanta parte del percorso hai fatta senza assistenza?
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Mi sono sciroppato circa 70Km senza motore ... In pratica la seconda batteria è servita solo come ... zavorra!  ... Non bastasse il mio air-bag "di serie"!!! che però conto di smaltire quanto prima ...  In ogni caso questo è stato un bel allenamento e un ottimo test sulla pedalabilità della Pro Connect a motore spento ... sto cercando di vedere il lato positivo della "sciagura"! Mai detto popolare che è in voga dalle nostre parti fu più azzeccato nel mio caso: "chi no ga testa, ga gambe!" (il cui senso è: Chi non ragiona farà più fatica!) La rabbia più grande è che avevo preparato tutto alla perfezione: è mancata solo una piccolissima cosuccia: la chiave della batteria! mannaggia! Devo dire che, dopo l'"aiuto del pubblico" (l'inciatamento dei ciclisti incontrati), il "50 e 50" (nel senso che avevo già utilizzato il 50% dell'energia) ero molto tentato dalla ... "chiamata a casa" (SOS)!  |
gigi35 |
Inserito il - 01/07/2010 : 20:15:35 complimenti bengi,bellissimo giro e splendide foto,certo avere una batteria carica appresso e non poterla usare dev'essere stato un duro colpo che comunque invece di abbatterti ha fatto venir fuori la tigre che c'e' in te,ben fatto!  |
dipigi |
Inserito il - 01/07/2010 : 19:59:24 Deve essere stata davvero una bellissima mattinata e complimenti per non esserti preso d'animo quando...
| Come programmato, giunto alla fine della discesa, mi fermo per cambiare la batteria. Ed è solo a questo punto che realizzo che …. Non lo posso fare: dimenticata a casa la chiave!!!!
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elle |
Inserito il - 01/07/2010 : 19:10:31
che storia bengi! ma quindi quanta parte del percorso hai fatta senza assistenza?
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