V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
uuuyea |
Inserito il - 22/12/2010 : 00:31:08 Con l'abbassarsi dei prezzi del Nimh possiamo dire che ormai questa teconologia è entrata in competizione per quanto riguarda i costi con le lipo. Possiamo dire che le lifepo4 sono attualmente le batterie più teconologiche e costose. Mentre le vecchie lipo e Nimh sono le batterie dei poveri per cosi dire.
http://cgi.ebay.it/20-Tenergy-Premium-D-Size-D-NiMH-Rechargeable-Batteries-/290465353364?pt=US_Batteries&hash=item43a1158e94
Le tenergy 10000 delle quali ignoro la qualità sono vendute a prezzo concorrenziale dichiarano 1000 cicli.
Per fare 36 volt ne servono 30 per fare 48 ne servono 40.
IL nimh dalla sua ha la sicurezza la robustezza e la facilità di ricarica
Le lipo dalla loro hanno la leggerezza e le prestazioni ma peccano molto in sicurezza e delicatezza.
Le nimh si potrebbero assemblare come le headway utilizzando i supporti in plastica per le torcie D
A voi la scelta
Io voglio provare prima nimh |
7 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
uuuyea |
Inserito il - 22/12/2010 : 12:16:22 Grazie alcedo per le preziose informazioni. |
alcedoitalia |
Inserito il - 22/12/2010 : 11:39:14 le stese batterie le ho montate un anno fà ad un cliente che ha un bici con centralina 24V 10A max, e sono proprio proprio al limite... però lui è contento, fà c.ca una ventina di kilometri. ho cambiate due celle un paio di mesi fà, perchè gli erano morte. |
uuuyea |
Inserito il - 22/12/2010 : 09:35:05 Un test ci scappa... in ogni modo. Le lipo mi fanno troppa paura. |
T4R |
Inserito il - 22/12/2010 : 09:28:39 @Elmer le batterie che hai indicato purtroppo non sono assolutamente adatte alla trazione, hanno C di scarica molto basso. Guarda la corrente di carica rapida indicata è meno di 0,5C quindi anche in scarica sarà al massimo 1-2 C. Le NiMh con rapporti di scarica adeguati alle nostre esigenze ci sono, sono in formato sub C e sono ancora una volta quelle per RC: http://intellect-battery.com/03-battery_cells/03-index.htm Per esempio queste. Solo che come al solito ci si deve sbattere per saldarle, tenerle bilanciate ,e fare i conti con l'effetto memoria; che è minore rispetto alle NiCd ma c'è sempre. I prezzi di queste non sono poi tanto competitivi con le "nostre" batterie, proprio con le Intellect si sono verificati casi di scoppio in fase di carica.(però sembra fù circoscritto ad un certo lotto di batterie con caratteristiche mooolto estreme) Quando facevo RC mi ero costruito dei bilanciatori/scaricatori da attaccare ai pacchi batt. Le evevo assemblato io con lo spinottino di bilanciamento come le LiPo. Tieni presente che nell'ambito RC una buona parte del lavoro di manutenzione/preparazione consite nel tenere belle pompate e fresce le celle dei pacchi e i maggiori "imbrogli" si facevano proprio in questo settore.
Saluti Pino |
Daniele Consolini |
Inserito il - 22/12/2010 : 09:19:29 Il maggiore problema delle NiMh riguarda proprio la ricarica. Ogni singola cella infatti non aumenta la sua tensione all'aumentare della potenza caricata, ma la cosa può succedere anche random. Questo richiede specifici procedimenti di carica e scarica più complessi dei soliti CC CV usati da noi. (Il robbe lo fa) La quantità smodata di celle inoltre può rendere meccanicamente fragile il pacco. In effetti, dalla sua c'è il fatto che non esplodono, che è cosa buona e giusta, che non è necessario un BMS perchè la sovraccarica va in calore (e deterioramento).
Non ho capito queste in specifico quanti C di scarica hanno. Un pacco da 10A, deve avere una corrente di scarica di almeno 2C anche per una bipa legale, altrimenti finisce tutto in deterioramento prematuro. Interessante poterle ricaricare a 4A, in due ore e poco più il pacco sarebbe carico. Forse un test ci sta.
Molto interessante è poterle usare per ripristinare vecchie bipa! |
Barba 49 |
Inserito il - 22/12/2010 : 08:55:28 Il prezzo è allettante, ma per esperienze passate posso dire che ogni volta che ho cercato di assemblare una batteria formata da celle non espressamente dedicate alla trazione elettrica (con linguette saldate e prezzo superiori del 100%) ho avuto risultati scadenti, mentre quando ho acquistato celle dedicate non ho avuto problemi.  Bisogna anche ricordare che, a parte il peso di 160 grammi a cella, c'è anche il problema del caricatore: quelli appositi da 24-36V incorporano sistemi di protezione per surriscaldamento e i più evoluti modulano la corrente di ricarica in base alla temperatura del pacco. C'è anche il fatto che le NiMh scaldano anche in scarica, quindi non si devono ricaricare appena giunti a casa ma occorre farle raffreddare.  |
edgar |
Inserito il - 22/12/2010 : 07:18:41 Il vantaggio di questo tipo di elementi è sicuramente la facilità d'assemblaggio. Utilizzando dei contenitori tipo questo http://www.marcucci.it/prodotti/schede/scheda.asp?ID=2834 in pratica si rinuncia alla necessità di mettere mano al saldatore se non per realizzare il cordone e relativo connettore da utilizzarsi sia per ricaricare che per alimentare. Mi rimane qualche dubbio sulla questione bilanciamento. L'esperienza fatta con le nimh di tipo aaa utilizzate in vario ambiente, mi ha portato a concludere che se anche compri una partita di batterie dal medesimo lotto non tutte sono esattamente uguali. Per capirci meglio se prendo 4 aaa e le metto in un caricabatterie di quelli che le ricarica singolarmente, quasi sempre accade che almeno una delle 4 batterie termini il suo ciclo di ricarica o prima o dopo le altre. Quindi rimane sempre il dubbio sull'opportunità di mettere un bms almeno in carica. E' vero pure che a parte il caricabatterie per l'intero pacco si può anche prendere un caricabatterie per singole celle e periodicamente effettuare una sorta di bilanciamento a posteriori. Comunque visti i prezzi non mi dispiacerebbe prenderne proprio un lottino da 20 e farmi una 24 volt di riserva per la Be2. Alla fine, visti i prezzi in giro sarebbe molto conveniente. |