V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
bik3r |
Inserito il - 28/02/2019 : 22:28:16 Ultimamente ho installato un impianto di video sorveglianza alimentato a 48v e volevo comprare un gruppo di continuità stantard a 220v, ma poi ho pensato a quante volte viene trasformata la tensione: 220v -> 12v / 12v -> 220v / 220v -> 48v e di conseguenza i minuti disponibili in caso di blackout sono sempre pochi. Allora ho pensato che potrei costruirlo con pochi semplici componenti, ma ho delle domande da porvi. La mia idea visto il consumo contenuto, 40/50w costanti, era di usare un circuito tutto in corrente continua composto cosi: - caricabatterie litio 42v 2/3A per caricare la batteria e contemporaneamente alimentare l'impianto - batteria da hoverboard 36v 5/7ah, circa 200wh cioè circa 3/4 ore di autonomia - convertitore step up da 36v della batteria (30/42v) a 48v Stabili
Le domande sono 2: Una batteria del genere può restare perennemente in carica o rischio di trovarla esaurita nel momento del bisogno? Il caricabatterie riescie ad effettuare correttamente la carica, trovandosi sempre un carico che assorbe corrente o rischia di non bilanciare mai le celle?
Mi rendo conto che la richiesta è insolita, ma ups nativi a 48v costano diverse centinaia di euro e sono pensati per ambiti industriali. Invece con questo sistema si avrebbero diverse ore di autonomia, improponibili con le batterie al piombo, con un costo abbastanza contenuto ps. per quando riguarda tenere "in vita" la rete internet ho optato per questo e mi trovo bene, perchè ha una grande autonomia https://www.amazon.it/iLepo-Gruppo-Continuit%C3%A0-Alimentazione-8800mAh/dp/B07J9HG6V8/ref=asc_df_B07J9HG6V8/?tag=googshopit-21&linkCode=df0&hvadid=279874758899&hvpos=1o5&hvnetw=g&hvrand=1777915377119693072&hvpone=&hvptwo=&hvqmt=&hvdev=c&hvdvcmdl=&hvlocint=&hvlocphy=9050626&hvtargid=pla-589269795298&th=1 |
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bik3r |
Inserito il - 01/03/2019 : 22:10:44 Andrea visto che dovrei comprare la batteria al piombio, invece quella al litio già ce l'ho come anche lo step up, provo prima la soluzione al litio e se non dovesse andare a buon fine, torno sul vecchio e collaudato piombo. |
bik3r |
Inserito il - 01/03/2019 : 21:57:21 Ok grazie, vedo di costruire tutto il circuito. Per ulteriore sicurezza posso chiudere la batteria dentro un contenitore metallico, tipo un quadretto elettrico stagno, come bisognerebbe fare con le lipo? Bisogna prevedere sfiati o può essere un contenitore ermetico? grazie |
andrea 104KG |
Inserito il - 01/03/2019 : 21:45:31 Quelle piccole sono tutte sigillate, se non danneggiate non perdono, molto più sicure del litio sempre sotto carica... Comunque sono sempre a piombo acido, solo che l'acido e in sospensione nel gel, quindi fai attenzione non toccare quel liquido e sciaqua bene dove cade, anzi meglio sarebbe inattivare con bicarbonato. se proprio hai paura basta mettere sotto un vassoietto di plastica... ma come ti dicevo non si rompono, a meno di non lasciarle scariche (si possono gonfiare per la solfatazione) ma anche in quel caso è molto difficile che perdano.... |
Barba 49 |
Inserito il - 01/03/2019 : 21:40:16 Se alimenti a 41V la batteria ne aumenti di molto la durata, e se fai un circuito come quello che hai detto le cose migliorano assai... 
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bik3r |
Inserito il - 01/03/2019 : 21:24:11 Grazie per avermi risposto Andrea ci avevo pensato anch'io a mettere una batteria a 12v da auto, ma ho paura che crei dei vapori in casa non molto salutari. Esitono quelle sigillate al gel, però proprio ieri sera stavo caricando una 12v 9Ah riciclata da una bici elettrica con un imax B6 e a carica ultimata mi sono accorto che era fuoriuscito del liquido simile all'acqua, strano credevo che non ci fosse l'acido ma appunto una sorta di gel.
Barba se trovassi il modo di caricare la litio a 40/41v e non applicare il carico, ma costruire un circuito di scambio, durerebbe qualche anno o è utopia, visto che le temperature sono quelle tipiche di casa 20/25°C? |
andrea 104KG |
Inserito il - 01/03/2019 : 13:38:19 Io avevo un problema simile, ma a 12v. In un negozietto non si poteva montare l'allarme perchè ogni sera veniva staccata la corrente. Visto che la centralina di allarme era alimentata a 12v, ho preso due batterie da 12v 6a, un caricatore da 4a da supermercato, volutamente il più semplice senza elettronica, una 15a di euro. Il caricatore è sempre attaccato alla 220v e durante il giorno ricarica le batterie. Il piombo più sta bello carico più è contento. La centralina di allarme è collegata alla 12v delle due batterie. Quando si spegne la corrente rimane alimentata dalle 2 batterie. Non ho bisogno di internet in quanto la centralina ha un suo combinatore gsm, che manda messaggi come un cell. Funziona da diversi anni, prima avevo messo una sola batteria e nei week end si scaricava, alla mattina del lunedì la sirena sembrava una trombetta del carnevale. Dopo aver messo la 2° batteria in parallelo va tutto benissimo da un paio d'anni. Penso che la cosa si possa riportare a 48v con l'aggiunta di un semplice step up in uscita, usando economicissime batterie a 12v e altrettanto supereconomici caricatori.
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Barba 49 |
Inserito il - 01/03/2019 : 08:35:55 Per comunciare diciamo che le batterie agli ioni di litio se lasciate sempre al massimo della carica si degradano velocemente, specialmente se poste in un ambiente caldo, poi non credo che un "normale" caricatore per LiIon possa comportarsi come un alimentatore per UPS, questi ultimi alimentano DIRETTAMENTE il carico in presenza di tensione di rete caricando nel frattempo la batteria pronti a commutare il carico sulla batteria stessa in caso di black-out della rete, mentre un comune caricatore non ha questa funzione: Infatti come puoi notare negli UPS quando c'è un black-out si sente chiaramente lo scatto di un relè di commutazione alimentatore/ batteria... 
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