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 Pix test n. 77 – Bikee Bike – kit BEST 250W

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
pixbuster Inserito il - 11/03/2018 : 23:51:20
Per la prima volta sugli schermi ... un KIT “CENTRALE” per trasformare una bici muscolare in una elettrica

Lo produce la BIKEE BIKE di Mantova





www.bikeebike.com

Il kit della prova si chiama, in riferimento alla sua potenza nominale

BEST 250

e viene definito dal fabbicante “Kit Motore Centrale Italiano Bikee Bike”

Si, perchè viene costruito completamente in Italia e lo realizza un vecchio amico del Forum, “Matteo Bikee Bike”, che aveva condiviso con noi l’avvio della sua startup a Rovereto
Ecco l’attuale fabbrica





Progettano e realizzano anche la parte elettronica






Ho potuto provare questo kit per circa 230km su un telaio da MTB della Specialized




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IN BREVE

Questo è un kit per convertire una bici muscolare in elettrica
E’ di tipo “centrale” cioè il motore agisce sull’asse dei pedali
Diversamente da quanto siamo abituati, è a controllo della rotazione dei pedali e non a torsiometro
E in più ha un manettino per regolare il valore dell’assistenza
Anche il display è originale: difatti è una APP da installare su uno smartphone che, posizionato su un supporto a manubrio, diventa il cruscottino della bipa

Il kit accetta qualsiasi batteria a 48V ma è possibile acquistarlo con la batteria; se è fornita dalla Bikee Bike essa dialoga con la centralina e si può vedere sullo smartphone il suo stato di carica
Nelle prove ho utilizzato quella di maggior capacità: 11.6Ah 48V 550Wh

Il kit viene fornito in varie versioni di potenza e di velocità a seconda del Paese in cui viene commercializzato
Per le prove ho utilizzato la versione europea : 250W e 25km/h
Il montaggio è agevole: va semplicemente a sostituire il movimento centrale e ha un cablaggio semplice
Per adattarlo alle varie misure della scatola del movimento centrale, sono disponibili molti adattatori

Il cinematismo è originale : il motore è montato all’esterno delle corone anteriori (e questo implica un allargamento dell’interasse fra i pedali) ed ha un diametro elevato
Questa dimensione serve ad avere un numero elevato di poli – che si traduce in maggior coppia – e una necessità di una minore riduzione del numero di giri –che si traduce in un maggior rendimento-
Altrettanto questa posizione consente un maggior efficace raffreddamento a bassa velocità, una linea di catena molto favorevole e la possibilità di montare una doppia corona (che viene fornita di serie)

Anche la centralina è in una posizione favorevole per smaltire il calore: è completamente separata termicamente dal motore e riceve il flusso d’aria generato dal movimento della bipa
Il suo involucro si appoggia al tubo obliquo del telaio ed ha così funzione di “antirotazione” del gruppo motore
Dialoga con la batteria (se fornita dal Costruttore) e ne monitora il corretto funzionamento e la capacità rimanente

La regolazione del valore di assistenza si fa con un manettino (sottolineo che è del tutto a norma perchè sempre asservito alla pedalata) e con la specifica App per smartphone che funge da cruscottino per la lettura dei valori e il settaggio dei parametri
Avendo a disposizione uno smartphone (lo può fornire anche la Bikee Bike a circa 100€), è possibile usarlo anche come comodo navigatore satellitare
Non ci sono problemi nell’autonomia di tale telefonino perchè è possibile alimentarlo tramite la batteria della bipa
La regolazione dei parametri di assistenza si effettua perciò con comandi touch ... che sono scomodi su fondi dissestati e impossibili da azionare se si indossa un guanto non predisposto a tale utilizzo
A breve sarà possibile collegare una pulsantiera “tradizionale” opzionale

Il peso del kit (senza pedivelle e pedali) è di 4.3kg ; perciò aggiunge alla bici questo peso più i tre chili della batteria ma si deve sottrarre il peso del movimento centrale a cartuccia (perno quadro) e in definitiva si ha una bici più pesante per circa 7 chili

Il motore è sempre molto vigoroso e assiste fino a 120ped/min; il suo regime di massima efficacia è intorno a 60 ped/min perciò è adatto ad un uso in salita
E’ silenzioso ma non inavvertibile: gli ingranaggi in metallo chiedono il loro contributo; il rumore non aumenta anche sotto sforzo elevato

Il funzionamento è configurabile in tre modalità: manettino, PAS (cioè controllo della rotazione dei pedali con un cursore touch che varia il livello di assistenza fra 0 e 100%) e “simulazione torque” che fa rispondere il motore alla maggiore o minore pressione sui pedali (ma è solo una simulazione di tale sensore)
Vista l’elevata irruenza del motore, è possibile “domarlo” con un apposito comando a cursore
L’assistenza si avvia dopo 90 gradi di rotazione dei pedali e, con i rapporti corti, si arriva a fare impennare la bipa
E’ presente un potente soft-start che consente di salire sul 12% senza nemmeno mettere i piedi sui pedali.. e si sale a 6 km/h !
L’accelerazione è perciò ottima: 10.48” per percorrere i primi 50 metri e dopo poco più di 30 metri si è già all’intervento del cut-off tachimetrico (tarato severamente a 25km/h)

Nel traffico la rapidissima regolabilità dell’assistenza data dal manettino consente di muoversi in modo disinvolto e scattante

In piano si può marciare anche a sforzo nullo sui pedali: non si suda nemmeno col solleone

In salita, se accoppiato ad un cambio che consenta rapporti corti, si comporta egregiamente
Si sale sul 4% a 17.8km/h e sul 20% a 7.8km/h con uno sforzo di 80W: appena superiore a quello che impiego nei test nella marcia in piano
Anche la ripartenza avviene, utilizzando ... accortamente perchè è molto vigoroso ... il soft-start con minimo impegno muscolare
Persino sul 27% si sale senza fatica e a più di 6 km/h (e la ripartenza richiede solo 25 chili sui pedali)

Quando la salita diventa troppo ripida anche per questo motore, si può contare su una potente camminata assistita (walk) che va dosata per evitare che la bipa si impenni
La prova di autonomia non è del tutto significativa perchè dipende dalla bici su cui viene montato il kit (scorrevolezza meccanica, attrito dei pneumatici, posizione in sella) ma offre comunque dati interessanti
Marciando a 23km/h iniziali si nota come tale velocità rimanga inalterata per tutta la scarica della batteria
Ho rilevato che il rendimento nella marcia in piano si avvicina molto a quello dei motori Hub in virtù della singola riduzione di giri interna di questo motore (e non doppia come nella quasi totalità dei motori centrali)
Il dato riportato a 20°C indica una autonomia di 77km con la bici usata nel test (a gomme tassellate)

In coppia si marcia agevolmente per la presenza del manettino con cui si può dosare precisamente il contributo del motore
Anche sui fondi sterrati, la facile regolazione del livello di assistenza consente di marciare sicuri e reattivi

La scorrevolezza ad assistenza disattivata è appena superiore a quella di un normale movimento centrale

Il kit è omologato per le normative europee o per quelle del paese in cui vengono commercializzate le varie versioni

Il prezzo, con la batteria da 550Wh, è di 1500€


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Qui c’è la consueta SCHEDA con il riassunto delle caratteristiche principali, ovviamente vuota in molte voci relative solo alla ciclistica







COMPOSIZIONE KIT





Il kit è del tipo con motore sul movimento centrale ed è dotato di sensore di rotazione e manettino : raro caso in mezzo a tanti motori centrali che hanno il sensore di sforzo

Il kit comprende ovviamente il gruppo motore, poi ci sono le pedivelle a perno quadro , i cablaggi, le manopole per il manubrio di cui una con il manettino, il supporto per lo smartphone, i sensori dei freni, il sensore di velocità di rotazione della ruota posteriore ... e non serve nient’altro

Il kit viene venduto con o senza batteria; se con batteria viene fornito anche il relativo supporto e il caricabatterie

Queste sono le versioni disponibili che hanno potenze diverse a seconda della nazione in cui viene venduto
(faccio subito presente che le versioni sopra ai 250W in tutta Europa sono illegali )



Un chiarimento: le autonomie riportate in fondo alla tabella sono tutte riferite alla batteria di maggior capacità: 550Wh

Il gruppo motore, molto originalmente, è montato all’esterno delle corone e implica il solo punto sfavorevole che ho riscontrato su questo kit: i pedali sono più all’infuori di quanto è normale
In realtà questo disassamento è poco avvertibile e potrebbe essere un handicap solo per chi è uno sportivo molto agonistico







MONTAGGIO

Il gruppo motore va a sostituire il movimento centrale



Si tolgono pedali e cartuccia e si inserisce al suo posto il gruppo; comprende già una doppia corona e si “appoggia” al tubo obliquo della bici che funge da “antirotazione”

C’è poi un cavo che parte dal gruppo motore e va al manubrio, al manettino e ai sensori dei freni

Un altro cavo va al sensore di velocità di rotazione della ruota posteriore e poi un altro cablaggio per la batteria
C‘è anche un cavetto per la ricarica dello smartphone che, come vedremo, serve al funzionamento del kit

Il kit è applicabile direttamente su movimenti centrali da 68mm con diametro 34.8mm di tipo BSA
Per altre misure ci sono gli adattatori: sono molto robusti e garantiscono una elevata stabilità del gruppo
Ecco tutte le numerose misure compatibili:



Questi sono esempi di adattatori



E questo è l’effetto complessivo del montaggio su una bici






CINEMATISMO

Questa è la parte più interessante perchè il Kit Bikee Bike è cinematicamente diverso dai gruppi centrali finora visti

Partiamo dal motore: è un “padellone” con molte polarità, come gli hub, che garantisce una coppia molto elevata
E’ ubicato nella parte al di fuori delle corone



qui si vede un pò il suo interno (questa foto non l’ho fatta io ma l’ho presa dal sito del Costruttore)



e qui si vede il motore senza i carter di protezione (questa foto l’ho fatta invece io nel reparto assemblaggio)



Per dare l’idea della dimensione, qui c’è il confronto con il motore di un gruppo centrale Brose (le cui dimensioni sono simili a quelle delle altre marche più note)



Il motore è alimentato a 48V e non con i soliti 36V, garantendo così un più ampio range di numero di giri in cui mantiene un rendimento elevato

Coassiale con il motore c’è un ingranaggio epicicloidale che riduce i 1200 giri al minuto del motore (a vuoto)
con un rapporto 10:1
Ecco i gruppi riduttore pronti per il montaggio





qui si vede bene il gruppo portasatelliti del cinematismo epicicloidale



L’uscita di tale riduttore è l’albero dei pedali, ma in mezzo c’è la ruota libera per svincolare il motore (e gli ingranaggi) dalla pedalata quando si marcia senza assistenza elettrica

Come visto più sopra, i gruppi centrali più diffusi e noti, utilizzano motori più piccoli e veloci; per avere coppie elevate all’asse dei pedali devono di conseguenza fare una riduzione di giri elevata: vengono perciò montate due coppie di ingranaggi per arrivare ai fatidici 120 giri di pedale a vuoto
Nel caso della Bikee Bike, la riduzione è una sola (come negli hub) ed è di tipo epicicloidale che ha intrinsecamente un rendimento molto elevato

Abbiamo anche visto come il motore sia di diametro maggiore: questo significa più espansioni polari perciò più coppia
(più poli ci sono e più magneti vengono contemporaneamente “tirati” dagli avvolgimenti)

Facciamo delle considerazioni su tale cinematismo in confronto a quelli più diffusi
Questa soluzione ha lo svantaggio dell’elevato interasse fra i pedali, ma ha di contro molti pregi

La riduzione di giri fra motore e pedali è a singolo gruppo di ingranaggi di tipo epicicloidale perciò il rendimento è sensibilmente più elevato

Il motore di grande diametro consente di avere valori di coppia molto elevati

Il motore è praticamente esterno e viene raffreddato bene anche a bassa velocità

Il gruppo riduttore è accoppiato alla sua uscita con una ruota libera perciò quando si pedala solo a muscoli non si devono trascinare in movimento ingranaggi

Tale gruppo risulta avere, perciò, un rendimento che è come quello di un motore hub geared (che è notoriamente elevato fra il massimo dei giri e la sua metà) a cui va sommata solo la perdita di energia sulla catena
Ma ha i vantaggi dei motori centrali perchè, sfruttando il cambio, la velocità di rotazione del motore non scende mai a valori di basso rendimento (come invece succede con gli hub quando si va molto piano in salita)

Anche la linea di catena risulta molto favorevole perchè il montaggio di questo gruppo motore non ne modifica la posizione (essendo montato all’esterno delle corone)




Mi sento perciò di dire che questo progetto cinematico è molto interessante


Questo gruppo motore monta normalmente una doppia corona 44/28




Si può avere anche con corona singola (adatto a bipa usate prevalentemente su strade con poca pendenza) oppure con doppie corone con numero di denti a scelta fra 28-32-36-38 per la corona piccola e 44-46-48-52 per la corona grande
E’ perciò possibile personalizzare bene il range dei rapporti in funzione dei pignoni posteriori e del proprio utilizzo



CENTRALINA

La centralina è in una posizione separata termicamente dal motore
Questa posizione è molto favorevole per un ottimale raffreddamento (che non risente del calore generato dal motore) : ulteriore particolarità favorevole di questo kit
Il suo contenitore è alettato ed è posizionata in modo da prendere direttamente il flusso di aria generato dal movimento della bipa



Ed è anche in posizione comoda per eventuali sostituzioni che non richiedono di aprire coperchi “meccanici”



Il contenitore della centralina ha anche la funzione di “antirotazione” del gruppo motore, appoggiandosi al tubo obliquo
Qui si vede il suo posizionamento frontalmente



L’accensione della centralina è realizzata tramite l’interruttore della batteria
Se si collega una batteria non originale, bisogna accertarsi che abbia tale interruttore

La centralina non è dotata di autospegnimento: giusta soluzione su una MTB per evitare spegnimenti indesiderati durante lunghe discese

In caso di surriscaldamento del motore o della centralina o della batteria, vengono progressivamente ridotte le prestazioni senza interruzioni improvvise: non ci pianta in mezzo ad una salita ripida !!!!!!

Per capire se la centralina è accesa, mancando un cruscottino tradizionale, l’unico modo è guardare se il led del sensore di rotazione della ruota posteriore è acceso (vedi “Cablaggi”)



SETTAGGIO DEI PARAMETRI per le prove

Il kit che ho testato è quello “europeo” con potenza di 250W (diciamo che è una potenza “limitata” a 250W perchè il motore potrebbe dare assai di più)

Il kit, come visto sopra, è proposto per le legislazioni di molti paesi come ad esempio Svizzera, Canada e USA



BATTERIA

Il kit può essere fornito senza la batteria e si può collegare a batterie “custom” a 48V
In questo caso la centralina non dialoga con il BMS della batteria e non ne controlla lo stato di carica ed eventuali anomalie

Se si opta per una batteria fornita dalla stessa Bikee Bike, si può scegliere fra varie taglie: da 6.6Ah 320Wh (che sinceramente mi sembra piccola salvo casi particolari di utilizzo) fino a 11.6Ah 550Wh che è quella che ho utilizzato nelle prove (e che è la più venduta)

Può essere fornita con alloggiamento su tubo obliquo oppure a portapacchi posteriore per le city-bike
La bipa del test era equipaggiata con il tipo su tubo obliquo



Eccola smontata



è dotata di una comodissima maniglia morbida per il trasporto e pesa 3.3kg



e qui si vede il connettore di ricarica e il connettore di potenza



Il caricabatteria è quello già visto molte volte su altre bipa; è a funzionamento switching senza ventola e pesa circa mezzo chilo compresi i cavi
Ricarica la batteria da 550Wh completamente scarica in 6 ore
E’ dotato di una spia che si accende di color rosso durante la carica e diventa verde a carica ultimata




Sulla batteria è presente il classico indicatore di carica attivabile tramite pulsante
La ricarica può essere eseguita a batteria estratta o montata a bordo (ma non sul telaio della bici che avevo per le prove, che aveva uno spazio troppo limitato)



COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA

Il kit è dotato di un manettino per dosare il livello di assistenza che viene posizionato a destra sul manubrio
E’ del tipo “split” cioè si muove solo la parte interna, impugnata fra pollice ed indice
(i riferimenti di adesivo rosso li ho messi io per vedere a colpo d’occhio la posizione di tale regolatore)



Facciamo subito chiarezza: una bipa dotata di manettino NON è necessariamente illegale
Se tale manettino funziona come un acceleratore , cioè regola la potenza del motore e permette la partenza e la marcia in assenza di pedalata, è ILLEGALE
Se il manettino, come nel caso di questo kit, è un regolatore del livello di assistenza (e la pedalata è sempre necessaria) allora è PERFETTAMENTE A NORMA
Infatti esso sostituisce semplicemente i pulsanti “+” e “-“ che sono presenti su tutte le bipa e che controllano il livello di assistenza, ma lo fa con una regolazione continua (e non a gradini) che consente infiniti livelli intermedi e una rapidissima variazione di tale parametro

Il manettino ha un autoritorno a molla verso la posizione “zero assistenza” ma è leggero e non affatica la mano
Come si vede dal fatto che ho appicciato dei riferimenti, a mio parere ci vorrebbero incise sopra delle tacche con numerazione (tipo i comandi “revoshift” dei cambi di marcia)

Ma il kit Best della Bikee Bike non ha solo questa caratteristica poco usuale : non prevede nemmeno un cruscottino “tradizionale” che è sostituito da uno smartphone alloggiabile stabilmente sul manubrio



In questo modo si possono sfruttare le elevate capacità grafiche e di calcolo di questi apparecchi e anche i loro sensori (accelerometri, bussola, GPS ...)
I comandi, escluso il manettino rotante, sono perciò tutti software e gestibili con il touchscreen

Il collegamento fra centralina del kit e telefonino avviene tramite connessione Bluetooth, perciò senza cavi elettrici

Vengono subito alla mente delle obiezioni: montare il proprio smartphone su una bipa, probabilmente una MTB utilizzata su percorsi sconnessi, potrebbe esporlo ad urti, cadute, intemperie ... e via di seguito
Ma alla Bikee Bike ci hanno già pensato: possono fornire loro stessi uno smartphone di fascia bassa (venduto a circa 100 euro) col solo compito di fare da cruscottino
Oppure hanno disponibile un modello (a circa 130 euro) che è anche impermeabile
Ovviamente si può comprare dove si vuole uno smartphone che corrisponda ai propri gusti o alle proprie esigenze
(nelle prove e nelle foto ho usato il mio smartphone ... a cui si era giusto in quei momenti staccata la pellicola di protezione del display e che non avevo fatto a tempo a sostituire perciò lo vedrete con lo schermo pieno di bolle d’aria)

Un’altra obiezione è che gli smartphone hanno una autonomia non troppo lunga per sopportare agevolmente ore di schermo acceso (e normalmente al massimo della luminosità)
Anche a questo hanno pensato: se utilizzati solo come cruscottino, gli smartphone fornibili hanno una autonomia abbondantemente adatta ai tempi di permanenza in sella
Se non basta o se stiamo usando il nostro smartphone personale la cui carica –una volta scesi dalla bipa- deve rimanere elevata, c’è la possibilità di tenerlo alimentato tramite il classico connettore USB che preleva la corrente dalla batteria principale della bipa
Vista la presenza di tale alimentazione, si potrebbe anche utilizzare uno smartphone che abbiamo scartato e tenuto in qualche cassetto, anche se la sua batteria è “andata”




Lo smartphone viene alloggiato in un robusto supporto metallico con bloccaggio a vite che si adatta alle più comuni dimensioni di schermo; l’ho usato efficacemente per trattenere il mio Samsung Galaxy J7 con schermo da 5.5”



Faccio notare che è meglio inserire il telefonino in una custodia che ne avvolga i lati per evitare che i “denti” del supporto ne righino la superficie
Non ho provato direttamente, ma ritengo non sia adatto a smartphone con schermo che si curva sui lati

Ne ho provato la stabilità e la capacità di trattenere il telefonino sull’acciottolato della piazza del mio paese ed in occasione delle varie buche che ho preso sulle nostre panoramiche ma dissestate strade italiane: assolutamente nessun problema !

La App scaricabile (per Android e Apple) è dotata di sole due schermate, chiare e ben visibili
La prima è quella “di comando” dove si possono modificare i parametri operativi del kit
Sono riportate la velocità istantanea, la carica residua della batteria e i chilometri di autonomia rimanenti;
poi ci sono la corrente in Ampere e la potenza in Watt che il motore sta assorbendo ;ancora c’è indicata la coppia in Nm che il motore sta erogando alla corona



Ci sono inoltre i pulsanti touch per cambiare il livello di assistenza (lo slide in alto a sinistra), il modo di funzionamento (acceleratore, PAS e simulatore torsiometro)

Tre barre circolari intorno all’indicazione di velocità forniscono una immediata indicazione di: coppia erogata, stato di carica della batteria e indicazione analogica della velocità
Sono tutte dello stesso colore e bisogna un pò abituarsi ad identificare quella che ci interessa
Ci sono anche un paio di altri comandi che descriverò più oltre


La seconda pagina, definita “statistic”, ci fornisce le tipiche indicazioni di un ciclocomputer, più il consumo medio in wattora al chilometro utilissimo per capire con che ritmo stiamo “spremendo” la batteria




Ovviamente il “cruscottino”, essendo uno smartphone, può funzionare egregiamente da navigatore satellitare con le app che preferiamo, da GoogleMaps a Strava

Preciso che, per il corretto funzionamento come cruscottino, non è necessaria alcuna scheda SIM nè la connessione ad Internet
Se invece lo vogliamo usare come navigatore, allora bisogna generalmente dotarlo di Sim per la connessione dati

Faccio inoltre notare che i dati di strada percorsa, consumo elettrico e dei parametri di funzionamento selezionati sono elaborati e memorizzati nella centralina, perciò vengono aggiornati anche se, in marcia, spegniamo il cellulare o se chiudiamo la App


Parliamo ora dell’utilizzo:
Di giorno la visibilità dello schermo è legata a quella dello smartphone che si installa a bordo; non ho testato quella degli smartphone fornibili col kit, ma, vedendo i modelli in commercio, può essere un problema in giornate molto luminose

Di notte la visibilità è sicuramente elevata visto che tutti gli smartphone hanno schermi retroilluminati (e con l’intensità regolabile in modo che, nell’oscurità, non ci ... abbagli)

La regolazione dei parametri si effettua su pulsanti touch e su cursori sempre touch: nell’uso in strada (e maggiormente in fuoristrada) a volte non è agevole azionarli vuoi perchè le dita non fanno “contatto”, vuoi per le vibrazioni indotte dalla strada
C’è da dire che la presenza del manettino limita molto la necessità di un uso frequente di tali regolazioni
Ma attenzione che, se si indossano i guanti, o si hanno quelli con la punta dell’indice conduttrice oppure bisogna toglierli per toccare lo schermo
D’inverno, con guanti necessariamente spessi, è una scomodità
.... ma alla Bikee Bike ci hanno già pensato ed è in arrivo una pulsantiera fisica da alloggiare vicino alla manopola sinistra
Il connettore per collegare tale pulsantiera optional è già presente su tutti i kit

In caso di pioggia metto l’attenzione sul fatto che, anche se lo smartphone è impermeabile, l’azionamento del touchscreen può diventare molto difficoltoso per la presenza di gocce sullo schermo
In questo caso si può tenere il telefonino in tasca al riparo ed usare solo il manettino, riservandosi di cambiare i parametri solo raramente e a bipa ferma
Però in questo modo si perde la visibilità delle indicazioni di velocità e di carica della batteria durante la marcia

Ho un piccolo appunto che ho già fatto presente al Costruttore: le indicazioni numeriche sono tutte solo a cifre intere
Perciò la velocità viene indicata in 21 – 22 – 23 ... km/h senza decimali; ma sappiamo bene che “quasi” un chilometro all’ora di differenza è una quantità sensibile; e le stesse considerazioni valgono per la velocità media
Ancora di più la poca precisione è importante nell’indicazione del consumo in Wh/km: 6.0 o 6.9 è parecchio diverso



MOTORE

Ecco il gruppo motore “dal vivo”, visto da destra ...



... e da sinistra



(ogni riferimento politico è del tutto casuale )

Il suo peso, come in foto perciò senza pedali e pedivelle, è di 4.3 kg : il peso aggiunto alla bici è questo meno il peso del movimento centrale e del relativo asse, più il peso della batteria col suo supporto ... diciamo 7 chili in totale

Abbiamo già visto che il motore ha un elevato numero di poli (da cui il suo elevato diametro) e che è posizionato all’esterno delle corone, in una zona ben ventilata e con una conformazione che permette di smaltirne efficacemente il calore
Le sue caratteristiche elettriche variano a seconda del Paese in cui viene commercializzato
Per l’Italia (e l’Europa), ha potenza di 250W, viene alimentato a 48V ed è tipo brushless

La spinta è molto vigorosa e spesso bisogna limitarla con una opportuna regolazione dei parametri di marcia

Il motore, a vuoto, raggiunge i 1200g/min; con la riduzione 1:10 di cui è dotato significa che la massima cadenza di pedalata per avere assistenza è 120 pedalate al minuto
Ma la taratura della centralina e la tensione di alimentazione a 48V fanno prediligere a questo motore le cadenze basse : scelta opportuna trattandosi di un kit per affrontare salite anche impegnative
A pieno carico il motore gira a 600g/min perciò la cadenza ottimale per avere il massimo della potenza alla ruota è di 60 pedalate al minuto
Anche nella marcia in piano è perciò più “redditizio”, per prolungare l’autonomia, marciare con cadenze tranquille

Durante la marcia il motore è silenzioso, ma non inavvertibile: gli ingranaggi metallici che ci garantiscono una ottima resistenza sotto sforzo, sono un pelino rumorosi;
sotto sforzo la rumorosità praticamente rimane invariata

Bikee Bike - kit BEST 250 - rumore in marcia


Come si vede, la calotta esterna del motore gira solidale con i pedali; ad assistenza “zero” (cioè a motore fermo) tale calotta continua a girare e si avverte il ticchettio della ruota libera interna che produce il rumore di quelle delle bici da corsa



CABLAGGI

Essendo un kit, la cura nei cablaggi e la loro visibilità dipende da come vengono realizzati

Anteriormente c’è un unico cavo che arriva dalla centralina e che si divide (con connettori) per andare al manettino e ai sensori dei freni; andrebbe anche alla pulsantiera opzionale
Un altro cavetto, che termina col connettore USB, va ad alimentare lo smartphone-cruscottino
(nella foto si vede il connettore scollegato, sopra al telefonino)




Qui si vedono meglio (spero) i connettori per le varie utenze




Ecco l’unico grosso cavo che va verso la centralina




Questo è il collegamento fra centralina e batteria




Qui si vede la partenza dalla centralina dei due cavi sopradescritti




Questo è il sensore di cut-off applicabile su entrambi i freni senza bisogno di sostituire le leve che ne sono sprovviste




E, per ultimo, il sensore di rotazione della ruota posteriore con il suo led rosso che (come detto sopra) consente di verificare se la centralina è alimentata



Il sensore di rotazione dei pedali (il “PAS”) è integrato nel movimento centrale del kit



MODALITA’ DI ASSISTENZA

per comodità di consultazione rimetto la foto della schermata di comando


Le modalità di assistenza sono numerose e ci sono parecchi parametri configurabili; occorre un pò di nostro “rodaggio” per imparare le combinazioni che più si adattano al nostro uso, ma, dopo questo periodo iniziale, tutto diventa molto facile

Il funzionamento del kit è del tipo a controllo della rotazione dei pedali (quello che si definisce familiarmente PAS)
Ci sono, poi, diverse possibilità nella gestione della potenza erogata
Prima di tutto si può selezionare il tipo di funzionamento fra tre disponibili
Per farlo occorre toccare uno dei tre grandi pulsanti posti al centro in basso

THR
Significa “throttle” e attiva il manettino (fisico) posto a destra sul manubrio
Tale manettino regola il livello di assistenza in modo continuo da niente fino al massimo, ma solo se è presente la pedalata
La regolazione del livello di assistenza è molto veloce

PAS
è il “classico” controllo della rotazione dei pedali: quando i pedali girano, il motore eroga potenza in funzione del livello di assistenza selezionato
Il cursore touchscreen in alto a sinistra consente di variare il livello di assistenza in modo continuo da 0% (cioè il motore rimane fermo) a 100% cioè il massimo che la centralina può dare
Su strada, soprattutto se nel traffico intenso, o in fuoristrada non è molto comodo agire sul cursore
E diventa impossibile se si indossano i guanti
E’ però assai comoda perchè, rispetto alla modalità THR è possibile marciare senza dover tenere ruotato il manettino

In questa modalità, però, è possibile attivare una variante:
se si attiva il pulsante in alto a destra “throttle override” (che cambia di colore quando attivo) la rotazione del manettino aumenta il livello di assistenza fino ad un 30% in più, con la prontezza tipica di tale comando

TSN
questa modalità simula la presenza di un controllo a sensore di sforzo (torque); in pratica il motore aumenta la sua spinta in funzione dello sforzo esercitato sui pedali; in realtà lo simula solamente e non ha la prontezza tipica dei sistemi a torsiometro


c’è poi un altro cursore (in basso a destra) definito “TAMING”
significa “domare” e appunto doma l’irruenza del motore
In pratica introduce una rampa nell’erogazione della potenza, in modo che all’avvio o al cambio di livello, le reazioni siano più docili ... appunto: domate
Vista la coppia molto elevata di questo motore, è utile nelle manovre o nelle ripartenze su pendenze molto elevate

C’è anche la modalità WALK (per avere spinta del motore anche camminando a fianco della bipa) e quella SOFT-START per avviare la bipa senza bisogno della pedalata (fino a 6 km/h)

La velocità massima è limitata dal cut-off tachimetrico che interviene (inesorabilmente) a 25km/h



AVVIO DELL’ASSISTENZA

Per ottenere la partenza del motore bisogna attivare l’interruttore della batteria e selezionare il modo di funzionamento preferito sul touchscreen dello smartphone
Perciò, quando si inizia ad usare la bipa, occorre accendere la batteria, accendere lo smartphone e avviare l’App attendendo che si colleghi via Bluetooth alla centralina
Se lo smartphone non è collegato, la centralina si attiva nella modalità che aveva quando è stata spenta

L’avvio dell’assistenza avviene dopo 0.25 giri di pedale (90°) e l’intensità della coppia iniziale dipende dalla regolazione del parametro “Taming”; se lo si mette a zero, l’avvio è vigoroso e, con i rapporti corti, può portare all’impennata !

Bikee Bike - kit BEST 250 - avvio assistenza a ruota sollevata



Bikee Bike - kit BEST 250 - avvio assistenza su strada


Anche il riattacco del motore dopo un rallentamento non ha ritardi sensibili: è un kit scattante !

Se si è in modalità PAS, è possibile attivare la funzione “soft start” semplicemente ruotando il manettino:
è l’attivazione più facile che ho mai trovato su una bipa
L’angolo di rotazione ne regola anche l’intensità, ma la velocità massima in questa modalità è comunque sempre limitata a 6km/h
Con il “soft-start” non è necessario esercitare alcuno sforzo sui pedali in partenza e l’avvio è vigoroso
Non c’è ritardo nell’attivazione

La pedalata non ha prevalenza sul soft-start: se si parte con questo comando attivato e si inizia a pedalare, la velocità rimane a 6 km/h; occorre rilasciare completamente il manettino per attivare il funzionamento “pas”

Il soft start è potente ed aiuta molto in partenza sia in piano che in salita
Nel filmato seguente si vede come si possa partire e salire sul 12% senza nemmeno usare i pedali ... e lo fà a 6km/h
In questa prova ho dovuto dare solo poco manettino, per evitare di far intervenire il limitatore a 6km/h
E’ il più potente soft-start che ho finora incontrato !

Bikee Bike - kit BEST 250 - soft start su 12%



Interrompendo la pedalata, il motore si arresta dopo circa un secondo (valore normale)
Agendo su una qualsiasi delle leve dei freni, l’assistenza si interrompe immediatamente



ACCELERAZIONE

Ecco il consueto grafico della velocità in funzione della distanza percorsa e del tempo



Il tempo per percorrere 50m da fermo è risultato di 10.48”: ottimo
Si raggiunge la velocità di intervento del cut-off tachimetrico già dopo poco più di 30 metri
Poichè tale valore è piuttosto “severo”, la velocità di uscita non è molto elevata e anche il tempo di accelerazione ne viene penalizzato ... ma provate a partire di fianco ad un ciclista muscolare su un falsopiano in salita ... !!!!



NEL TRAFFICO

La spinta del motore è vivace e, nel traffico, ci si muove disinvoltamente; la rapidissima regolazione del livello di assistenza consente di adattarsi facilmente alle mutevoli condizioni del percorso, anche in presenza di saliscendi
L’avvio è altrettanto pronto e potente

Ovviamente non posso dare giudizi sul telaio, la sua confortevolezza e le sue risposte dinamiche perchè stiamo parlando di un kit e non di una bipa completa



COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI

Come per ogni motorizzazione centrale, sono molto importanti i rapporti del cambio a cui si collega
Questo kit ha l’innegabile vantaggio di poter montare la doppia corona che consente di estendere molto il range di velocità a cui si può marciare con elevato rendimento elettrico e muscolare visto che motore e gambe agiscono sul medesimo asse dei pedali

Riporto qui la tabella del cinematismo della bici Specialized su cui il kit è stato montato per le mie prove



Come si vede, con la corona più piccola si può avanzare a 5.3 km/h con una frequenza di pedalata di 50 ped/min
Sotto a tale velocità ci sono problemi di equilibrio perciò vuol dire che stiamo sfruttando completamente tutto il range possibile per una bici/bipa
Altrettanto, all’altro estremo del range dei rapporti, possiamo vedere che con la corona più grande si marcia a 25km/h con una cadenza anche di appena 49 ped/min ... perciò possiamo spingere sui pedali anche in discesa (ma il motore non ci assisterebbe più, limitato dal cut-off tachimetrico)

Tutto questo per dire che le rilevazioni effettuate sono praticamente il massimo delle prestazioni ottenibili

... e le prestazioni sono di tutto rispetto !!!! E’ un kit pensato per le MTB e lo dimostra bene

Ecco la tabella degli sforzi necessari sulle varie pendenze e le velocità relative




La partenza in piano può avvenire anche con sforzo lievissimo e anche con marce lunghe;
con l’utilizzo del comodissimo soft-start, lo sforzo si riduce a zero

La marcia in piano può avvenire anche senza esercitare spinta sui pedali

Il cavalcavia al 4% viene superato disinvoltamente a 17.8 km/h con il solo peso della gamba scaricato sui pedali
Ho utilizzato la quarta marcia e la corona più grande (4+)
La ripartenza, con il soft-start, non richiede alcun contributo muscolare

Bikee Bike - kit BEST 250 - cavalcavia 4 %



Il tratto di prova al 10% si supera a 11.6km/h , in 4.a marcia e con la corona più piccola (4-)
Richiede una potenza muscolare di 80W che è appena sopra a quanto utilizzo normalmente in piano
Anche qui la ripartenza, con il soft-start, non richiede alcun contributo muscolare
La piccola interruzione dell’assistenza appena dopo partiti è il passaggio dal soft-start al “PAS” ed è dovuta al fatto che ho aspettato troppo a rilasciare il manettino: bisogna farlo prima che la bipa raggiunga i 6km/h, così passa direttamente alla modalità PAS senza cali di potenza

Bikee Bike - kit BEST 250 - salita 10 %



Abbiamo già visto, parlando del soft-start, che questo kit consente di avviarsi e salire a 6km/h anche senza mettere i piedi sui pedali

Sul tratto al 13.5% si sale con rapporto “3-“ a 9.5km/h e con uno sforzo muscolare di 80W
La ripartenza richiede solo di appoggiare la gamba sul pedale (con il soft-start)

Bikee Bike - kit BEST 250 - salita al 13.5 %



Sul 17% ho ottenuto una velocità di 8.6km/h in “2-“ e ancora con uno sforzo di 80W
Anche la ripartenza non richiede più del peso della propria gamba (con il soft-start)
Anche qui si sente il momento del rilascio del manettino del soft-start che ho aspettato troppo a rilasciare (ma la potenza del motore ha assorbito questo errore assai disinvoltamente)

Bikee Bike - kit BEST 250 - salita al 17%



Come sempre con i motori con forte coppia, l’ho messo alla prova anche sul 20%
Il risultato è che richiede, per salire, 83 watt che corrispondono ad uno sforzo di 15 kg sui pedali con una cadenza di 64ped/min: ancora molto buona per mantenere un elevato rendimento muscolare
Si sale a 7.8km/h in “2-“ e il basso sforzo di gambe richiesto significa che si può mantenere la marcia su una simile pendenza per un tempo molto lungo (a patto di avere una batteria con tanti wattora)
Ancora una volta per la ripartenza è richiesto uno sforzo muscolare quasi inavvertibile: 15kg sui pedali
Ehm ho esagerato col soft-start e la bipa ha cercato subito di impennarsi : bisogna farci un pelo di abitudine ... oppure “domare” molto il motore con l’apposita regolazione (ma allora non è più divertente)

Bikee Bike - kit BEST 250 - salita al 20%



Viste le premesse, mi aspettavo una buona facilità nel salire sulla durissima rampa al 27%
Ma sono rimasto comunque sorpreso dal piccolo sforzo muscolare che mi ha richiesto : 86W cioè 16kg sui pedali a 62 ped/min ; la velocità è risultata 6.5km/h
Con questo sforzo si può percorrere anche una lunga salita senza affaticarsi nè sudare
Però attenti che i wattora al chilometro salgono vertiginosamente e che anche la batteria più grossa si prosciuga in poca strada
La ripartenza richiede 25kg sui pedali (col soft-start) : ancora un valore accettabilissimo

Bikee Bike - kit BEST 250 - rampa al 27%


Con queste premesse, è prevedibile che si possano affrontare salite ancora più ripide del 27% !!!


La mia impressione finale è che questo kit (con gli opportuni rapporti del cambio) scali molto bene le salite anche con sforzo muscolare molto limitato !!!



CAMMINATA ASSISTITA

Si può attivare la funzione di “camminata assistita” ruotando il manettino in modalità Pas o Throttle
E’ molto potente ma è comodamente dosabile proprio col manettino
E’ limitata a 6 km/h come prescrive il codice della strada

Qui c’è il (comico) filmato del mio utilizzo sul 27%: spinge fortissimo e, dando gas, impenna la bipa con estrema disinvoltura ... e siamo sul terribile 27% !!!!
Fate qualche prova prima di utilizzarlo perchè, esagerando come ho fatto io, la bipa parte a razzo :-)

Bikee Bike - kit BEST 250 - camminata assistita sul 27%


Con questo funzionamento si possono affrontare anche salite impossibili da fare restando in sella e la bipa non ci “pesa” anzi ci aiuta a salire



VELOCITA’ e AUTONOMIA

Trattandosi di un kit non posso eseguire delle vere prove di autonomia perchè dipendono molto dalla bici su cui viene installato: scorrevolezza meccanica, attrito ruote (magari tassellate come in questo caso) e posizione in sella più o meno inclinata possono fare una sostanziosa differenza

La prova che ho fatto, dunque, non ha valore come chilometri percorsi, ma come velocità di marcia, sforzo necessario e andamento della velocità lungo la scarica

L’ho eseguita in modalità PAS al 40% e con TAMING a 11% applicando il consueto sforzo di 70W muscolari e pedalando con una cadenza di 62 ped/min
La cadenza è “tranquilla” per rimanere vicini al regime di rotazione di più alto rendimento di questo motore

Tipicamente ho marciato a 23km/h con una temperatura ambiente di 7°C e ho consumato 7.8Wh/km
Ho ottenuto una percorrenza di quasi 64 km con una notevole costanza delle prestazioni anche a fine autonomia
Riportando il valore a 20°C si ottiene un consumo di 6.5Wh/km e una autonomia pienamente fruibile di 77km
Con la mia bipa usuale – hub da asfalto – avrei consumato 6Wh/km;
considerando i pneumatici artigliati, direi che il rendimento di questo gruppo motore si avvicina molto a quello degli hub, come si poteva intuire dal tipo di cinematismo interno






MARCIA IN COPPIA

La marcia in coppia è molto agevole per la presenza del manettino che ci consente di regolare in modo continuo e preciso il livello di assistenza
Si può uscire con compagni “muscolari” senza problemi adattandosi facilmente alle loro prestazioni



MARCIA SU FONDI STERRATI

Ovviamente la marcia su fondi sterrati dipende sostanzialmente dal tipo di bici (perciò telaio, gomme e ammortizzatori) su cui installiamo questo kit
Ma si può notare che la facilissima regolazione del livello di assistenza e la possibilità di “domare” la prontezza con cui eroga la potenza, rende questo kit molto adatto ad un utilizzo su fondi difficili e scivolosi



PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA

La scorrevolezza al banco risulta buona:
il motore è dotato di ruota libera che sgancia il motore dai pedali e oppone una debolissima resistenza alla marcia
Come si vede nel filmato, la scorrevolezza dei pedali è leggermente frenata ma non in modo fastidioso: senza assistenza, la nostra potenza muscolare arriva senza penalizzazioni significative alla corona

Bikee Bike - kit BEST 250 - scorrevolezza pedali


Poichè stiamo provando un kit, non ha senso misurare lo sforzo senza assistenza a 18km/h perchè dipende sostanzialmente dal tipo di bici su cui lo montiamo



CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI

Le certificazioni sono ovviamente limitate al solo Kit e l’omologazione generale si dovrebbe eseguire a kit montato su una bici (principalmente per la “compatibilità elettromagnetica” che può essere influenzata dal cablaggio)
E’, comunque, completamente a norma per le leggi europee e nelle altre versioni è a norma per le varie legislazioni dei paesi in cui viene commercializzato

La garanzia è di 2 anni
Sulla batteria, se fornita dalla Bikee Bike, la garanzia è di 500 cicli senza limitazioni (confesso che non mi è chiaro come venga considerato un ciclo)

I prezzi di listino del kit con batteria da 550Wh e relativi accessori è di 1500€ (al momento della prova)



CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO

E’ un kit facile da montare ed adattabile a molti tipi di telaio anche biammortizzati

Ha il vantaggio di essere un sistema “aperto” perciò alimentabile con la batteria che si preferisce, anche non acquistata direttamente alla Bikee Bike

Trova il suo impiego più naturale su MTB o per chi desidera percorrere salite anche molto impegnative, ma è pienamente usabile anche in ambito cittadino, soprattutto in città vallonate
L’elevato rendimento del suo cinematismo interno lo rende ben fruibile su percorsi con molta pianura

E’ una alternativa interessante ai modelli di motore centrale dotati di torsiometro che richiedono sempre e comunque uno sforzo applicato ai pedali (anche col solleone ) e il manettino lo rende molto ben gestibile

La necessità di collegamento allo smartphone è un pò scomoda nel caso di un utilizzo cittadino con frequenti soste in cui è necessario rimuovere lo smartphone per evitare furti (si deve sganciarlo dal supporto e staccare il connettore di ricarica, se lo si sta utilizzando) e poi attendere il suo ricollegamento via bluetooth quando si riparte
Oppure, per privilegiare la praticità di utilizzo, si toglie lo smartphone, si spegne l’app e ci si limita ad un unico modo di funzionamento



NOTA

Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera

30   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
essegi Inserito il - 08/12/2018 : 17:31:27
non è sfuggita la notizia, se ne parla qui:
http://www.jobike.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=77001&
ed è già stata citata in altre discussioni
ovviamente, visto il tipo di bici (fra l'altro con motore a torsimetro e non a pas, realizzato apposta per pedroni), e per altri aspetti, trovi più notizie sul forum di emtb, dove ci sono anche vari interventi di uno dei titolari di bikeebike


fra poco usciranno delle impressioni di guida "serie", già secondo me promette di essere una delle migliori della categoria, è italiana al massimo possibile, personalizzabile in mille particolari, ecc. ecc.; il produttore già fa mtb anche da gare, certo non ha stabilimenti da grandi numeri, ma da gran qualità sì
Miura72 Inserito il - 08/12/2018 : 16:27:34






Anche Bikee Bike di Mantova propone un motore dedicato a telai
Per ora mi sembra che lo monta solo un costruttore Italiano " Pedroni "
Non capisco come ci è sfuggita questa notizia?
Il video è datato 30/7/2018
In fiera a Rimini non cera ?


baldiniantonio Inserito il - 14/09/2018 : 16:29:24
Marco Ballini ha scritto:

Salve a tutti,
come rivenditori/installatori ufficiali durante la fase di acquisto del kit BEST di Bikee Bike
potete usare il codice "ECOUP" per ottenere un fantastico sconto.

Per provare il Kit BEST di Bikee Bike è a vostra disposizione una MTB 29,
nel nostro punto vendita presso la Riserva Naturale Abbadia di Fiastra (MC),
saremo lieti di farvi conoscere tutte le caratteristiche del Kit con un test gratuito.

Cordiali saluti
Marco
ecoup.it



mi dà 80 euro su ordine da 1500
Miura72 Inserito il - 14/09/2018 : 14:48:11
Io so gia cosa mi compero se mi viene il mal di schiena.



claudio02 Inserito il - 13/09/2018 : 19:38:26
pixbuster ha scritto:


Vediamo se CO2 ci illumina con la sua conoscenza della fisiologia umana






se una persona si ritrova con problemi alla schiena per un disassamento dei pedali è ora di coperta sulle ginocchia e tv
Barba 49 Inserito il - 04/04/2018 : 16:50:15
Ottima notizia, grazie mille...
Marco Ballini Inserito il - 04/04/2018 : 14:46:46
Salve a tutti,
come rivenditori/installatori ufficiali durante la fase di acquisto del kit BEST di Bikee Bike
potete usare il codice "ECOUP" per ottenere un fantastico sconto.

Per provare il Kit BEST di Bikee Bike è a vostra disposizione una MTB 29,
nel nostro punto vendita presso la Riserva Naturale Abbadia di Fiastra (MC),
saremo lieti di farvi conoscere tutte le caratteristiche del Kit con un test gratuito.

Cordiali saluti
Marco
ecoup.it
@lby64 Inserito il - 24/03/2018 : 23:42:02
andrea 104KG ha scritto:

mah, adesso che tocchi sui canali stretti, booh su quei canali come fai a girare i pedali? comunque un pò perplesso questo motore lascia, magari provandolo uno si innamora... difficile dire solo con le foto...


Si infatti, non mi resta che riuscire a provarlo per un'idea
specifica ai miei percorsi e attitudini.
Confido in uno dei tanti e-test meeting della bella stagione.

@lby64 Inserito il - 24/03/2018 : 23:35:54
Però... niente male anche questo aspetto!
Proprio tante cose da provare...

pixbuster Inserito il - 24/03/2018 : 23:19:16
@lby64 ha scritto:

Una domanda che può sembrare ovvia
ma vorrei una conferma.
Una volta acceso e settato il sistema
si può riporre il telefonino nello zaino
e sfruttando la modulazione dell'assistenza
gironzolare senza?
Se poi interessa si recuperano comunque
tutti i dati del giro (che poi magari uno può
aggiungere un ciclocomputer da 10€)?
Sarebbe ottimo per quei giri nei quali i
display sono a rischio.





Si, la bipa funziona lo stesso anche a telefono in tasca e anche ad app spenta: rimangono impostati sia il tipo di assistenza selezionato, sia il livello che si era impostato
Rimane attivo solo il manettino per regolare la spinta

Il contachilometri e il consumo della batteria vengono aggiornati dalla centralina (e non dallo smartphone) perciò quando si riaccende l'app i valori indicati sono giusti

andrea 104KG Inserito il - 24/03/2018 : 19:18:54
mah, adesso che tocchi sui canali stretti, booh su quei canali come fai a girare i pedali? comunque un pò perplesso questo motore lascia, magari provandolo uno si innamora... difficile dire solo con le foto...
@lby64 Inserito il - 24/03/2018 : 11:00:17
Una domanda che può sembrare ovvia
ma vorrei una conferma.
Una volta acceso e settato il sistema
si può riporre il telefonino nello zaino
e sfruttando la modulazione dell'assistenza
gironzolare senza?
Se poi interessa si recuperano comunque
tutti i dati del giro (che poi magari uno può
aggiungere un ciclocomputer da 10€)?
Sarebbe ottimo per quei giri nei quali i
display sono a rischio.


pixbuster Inserito il - 20/03/2018 : 23:22:21
Sulla "esposizione" in fuoristrada del gruppo motore non so proprio giudicare vista la mia incompetenza di marcia su sterrati

Sull'utilizzo dello smartphone (dove ho esperienza di buche) direi che, se usato insieme ad una pulsantiera fisica, è equivalente ad un normale cruscottino a cristalli liquidi, con molte funzioni in più tipo il GPS e a prezzo molto più basso di un analogo cruscotto con molte funzioni

Infatti quello che mi ha convinto di meno è proprio l'uso dei comandi touch, mentre uno schermo bello grande e luminoso mi pare una ottima cosa


gizeta Inserito il - 20/03/2018 : 18:17:10
@lby64 dice
In che senso dici?
Per i pedali più larghi del normale in
generale o per i passaggi dentro le
"grondaie" strette? Si, a me spaventa per i passaggi nei canali stretti
Sui gradoni penso possa essere meno
esposto di un BBS (una dei mie in foto). Si, questo è vero, ma la luce a tera del BBS, se montato sul telaio giusto, non è mai stato un problema.

Non per niente nelle bici FreRide/DH quella zona è molto protetta. Oltre a richiedere bash e guidacatena vari.
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Daiwer Inserito il - 20/03/2018 : 15:31:06
Grande Pix. Come sempre ottimo test.
Sinceramente non mi impressiona più di tanto e la cosa che mi lascia più perplesso è quell'asse delle pedivelle così lungo. Anche il sistema di collegamento della batteria alla centralina l'avrei preferito più discreto. La soluzione del manettino integrato con la manopola e la mancanza di un vero e proprio display con pulsantiera, trovo siano soluzioni più adatte ad un utilizzo soft, in fuoristrada non mi convincono del tutto queste scelte.
Forse, se non avessi già due BBS e una e-bike Bosch in arrivo, lo avrei testato ben benino in off-road, quantomeno per capirne il livello di resistenza agli sbatacchiamenti continui ed alle salite tecniche con pendenze importanti.
Concordo che possa essere un competitor importante per i BBS, ma per i miei gusti (un po' spartani!) trovo che già il fatto di dover usare uno smartphone senza un vero e proprio display sia da scartare per un utilizzo off-road un po' più spinto.
@lby64 Inserito il - 20/03/2018 : 14:33:31
In che senso dici?
Per i pedali più larghi del normale in
generale o per i passaggi dentro le
"grondaie" strette?
Sui gradoni penso possa essere meno
esposto di un BBS (una dei mie in foto).
E se tira come sembra per fare le
risalite in relax e se con meno ingranaggi
risultasse anche più robusto non vedo
perchè no (in teoria).
Tu che l'hai provato Pix l'hai trovato molto a rischio
in un ipotetico passaggio vicino a un pietrone
sul lato corone o bisogna prenderci le misure?



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gizeta Inserito il - 20/03/2018 : 09:06:44
A parte le molte considerazioni positive su questo kit, che condivido, mi sorprende il fatto che si possa pensare di utilizzarlo su percorsi fuoristradistici tecnici (DH???). Quella campana è veramente troppo esposta.
@lby64 Inserito il - 20/03/2018 : 08:53:19
Ecco, riassunte così le peculiarità positive
mi stimolano a cercare di provarlo appena
se ne presenti l'occasione.
Aggiungerei, anche se ovvio, il mantenimento
della luce a terra originale della bici.
Questo più la grande coppia mi sollazza
per una installazione su e per uso DH.

A proposito, si ha un'idea di massima del
prezzo del kit europa legale senza batteria?


bubunapoli Inserito il - 20/03/2018 : 07:29:22
Pix,
sulla bontà del prodotto nessun dubbio.
Sulla robustezza del motore ancora meno,
da queste premesse forse il più bel centrale mai visto !!

Però sempre vai a pedalare con le gambe leggermente divaricate
e dubito in letteratura esistano dei lavori sulla "postura ed effetti
a lungo termine" per impiego su pedali leggermente disassati.



pixbuster Inserito il - 19/03/2018 : 22:50:45
grazie per gli apprezzamenti

Vi dico le mie impressioni:
il disassamento dei pedali non mi ha creato nessun fastidio ne imbarazzo anche spingendo molto; nella marcia "normale" le gambe sono verticali e non c'è sensazione di pedalare "in fuori"; mi pare che la larghezza del bacino maschile sia sufficiente per accettare questa posizione
Se ci si alza in piedi sui pedali o se si applica abbastanza forza da far sollevare il "didietro" dalla sella, allora si percepisce un pò di spostamento del peso del corpo a destra e a sinistra a seconda del piede che spinge; ma su una bipa non credo sia una condizione frequente
Come dicevo nel test, penso che solo in un uso molto sportivo si possa apprezzare lo svantaggio

Vediamo se CO2 ci illumina con la sua conoscenza della fisiologia umana

(ehm, non sono dieci centimetri di disassamento da ciascuna parte ma cinque per parte)


A fronte di questa caratteristica sfavorevole, ci sono però molte frecce all'arco di questo motore che ne fanno un prodotto piuttosto originale:

- ha un motore di diametro nettamente più grande degli altri in commercio (che garantisce coppie elevate allo spunto e soprattutto in marcia)

- il raffreddamento del motore è ottimale anche a bassa velocità (e per una bipa destinata alle salite è molto importante)
altrettanto, la centralina non subisce il calore del motore ed è in posizione ventilata

- il rendimento di questa soluzione è elevato perchè ha una coppia di ingranaggi in meno rispetto alla "concorrenza"

- la maggior semplicità meccanica dovuta alla riduzione unica lo fa più affidabile

- non necessita di telaio dedicato ne di batterie proprietarie

- ha il controllo a rotazione dei pedali + manettino (legale), che rappresenta una alternativa ai sistemi "torque"


Direi che va in concorrenza solo con il Bafang BBS



bubunapoli Inserito il - 19/03/2018 : 11:16:04
Bellissimo report, come sempre
e bellissimo motore ma non so
se lo comprerei.
Pedalare 10 cm più in la sia a dx
che a sx non mi convince affatto.
Per il resto gran bel motore.
leonardix Inserito il - 19/03/2018 : 08:30:00
In bocca al lupo alla Bikee Bike che ha finalmente avviato la produzione e grazie Pix, ottimo test come sempre, e questa volta anche meno faticoso sulla terribile rampaal 27%
@lby64 Inserito il - 18/03/2018 : 16:58:05
Veramente un ottimo lavoro, complimenti!

Che dire se non un grosso in bocca al lupo ragazzi!

Spero di poter provarlo per farmi un vero giudizio
perchè anch'io sono un po perplesso purtroppo.
Sopratutto non riesco a focalizzare un vero punto
di forza rispetto ai noti sistemi tale da compensare
le perplessità.
Mi ha però, a sensazione, impressionato la facilità di
pedalata su pendenze importanti (da verificare
di persona).




Nicobike Inserito il - 13/03/2018 : 08:03:48
Grazie Pix, bel test. Devo dire francamente che dopo questo lungo periodo di attesa mi aspettavo molto da questo kit, probabilmente troppo. La posizione sporgente dei pedali è addirittura peggiorata rispetto al prototipo presentato nel 2014 ( il numero 18 qui https://www.electricbike.com/mid-drive-kits/ ) e come vedi nei kit presentati ben 4 anni fa, anche l'idea della posizione del kit non è rivoluzionaria (https://www.binova-flow.com/service/#technischedaten). Pendix (https://www.pendix.de ) ha portato il motore sull'altro lato, proprio per ridurre il problema della posizione delle pedivelle che in questo kit è veramente eccessivo (anche a occhio non ci siamo proprio). Ci sono molti altri punti che mi lasciano perplesso. Ma va beh, il motore è questo ed ognuno fa poi le proprie scelte e si assume i propri rischi. Comunque coraggiosi.
blindo7 Inserito il - 12/03/2018 : 16:13:45
grazie Pix,impeccabile come sempre,
sembrava di stare sulla bici con te
gianluigi08 Inserito il - 12/03/2018 : 15:59:30
Io non capisco questa cosa dei 250W versione a 48V .Dopo leggo con calma e cerco notizie .
Miura72 Inserito il - 12/03/2018 : 14:31:35
Il voto x Pix è 9 anche 10
Per il progetto di questa ditta 10 per il motore voto 8 che coraggio confrontarsi contro ditte mondiali nel costruire un motore elettico x bici . Complimenti.
andrea 104KG Inserito il - 12/03/2018 : 12:13:57
Che lavoro! Complimenti pix!
andrea28 Inserito il - 12/03/2018 : 11:36:21
Perfetto, come al solito.....per fortuna che c'è Pix
gizeta Inserito il - 12/03/2018 : 09:44:14
Grazie Pix. Un grande test, come sempre. Puoi dirci qualcosa su come avviene il montaggio su MC BSA 73mm? Ci sta? Succede come col BBS che si stringe solo la prima ghiera? Che MC aveva la Specialized? Non credo il 68mmm... Grazie.

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