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 slim pixtest n. 86 - Ekletta ML 2019

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
pixbuster Inserito il - 22/01/2020 : 17:13:41

Parto con una serie di test e di aggiornamenti praticamente su tutta la gamma prodotta dalla Ekletta che ora ha la sede a Fontaniva (Pd)
www.ekletta.it




Inizio dalla

ML versione 2019


Sarebbe facile definirla la “entry level” perchè è quella col prezzo di listino più basso della gamma. ma in realtà non sarebbe giusto perchè è un modello con una collocazione diversa dalle altre: è pensato come un vero mezzo di trasporto urbano che consente spostamenti rapidi anche in presenza di salite non eccessive e permette di trasportare una borsa ventiquattrore o una spesa giornaliera

All`interno del test ce n`é un altro: questa bipa era dotata di pneumatici “pieni” Tannus per cui ho potuto verificare la loro funzionalitá e il loro attrito











L’ho portata in giro – docilmente - per 320km


E’ possibile sceglierla fra queste colorazioni: titanio satinato, bianco perla, silver, blu profondo mentre il telaio è di una unica misura

Ecco la consueta SCHEDA riassuntiva






CICLISTICA

Il telaio è di tipo aperto con traversini di rinforzo; è stabile anche a velocità elevate (provata fino a 50.5km/h senza problemi) anche se, confrontata con la gamma Ekletta, si sente la differenza rispetto ai modelli a telaio chiuso e anche rispetto al telaio aperto del modello MC (che ha un doppio tubo obliquo)
C’è qualche “svirgolamento” in velocità, ma bisogna proprio … andarlo a cercare
In compenso lo scavalco è basso e largo abbastanza da farci passare il piede senza doverlo girare di lato
Il confort in marcia si avvantaggia di una modesta ma efficace elasticità longitudinale




L’ammo anteriore Zoom è a molla con corsa 50mm; non ha flessioni eccessive nemmeno in frenata: gradevole ed efficace; il precarico non è regolabile (come è normale per un ammo di tipo turistico)




La sella è imbottita e comoda, ma non ci sono ammortizzatori




Il manubrio ha una piega turistica



L’inclinazione della pipa è regolabile



La serie sterzo è di tipo integrato




Il peso è di 21.1kg senza batteria e il peso della batteria è 3.1kg ;
perciò il peso totale è di 24.2kg : non è un peso-piuma ma è nella norma
Ecco l’effetto che fa col ciclista in sella




La marcia senza mani è stabile ma poco guidabile: la forma del telaio ed il peso della batteria tutta indietro si fanno sentire

Il cavalletto monopiede è stabile e robusto




La ruota anteriore si smonta con una chiave da 15mm




Quella posteriore richiede l’uso di una chiave da 19mm e il distacco del connettore del motore




L’ML è dotata di due portapacchi: quello anteriore è fissato al telaio (perciò non ruota girando lo sterzo)
ed è robusto e stabile
Ci si può fissare un cestino anche per carichi pesanti oppure fissare la classica “24ore” … ma ci si può caricare anche una cassetta di frutta




Il portapacchi posteriore è robusto ed omologato per 25 chili
La sua larghezza è di 183mm: occorre controllare la compatibilità con questa misura se si decide di utilizzare un seggiolino per bimbi; tale seggiolino risulterebbe un po' in alto per la presenza della batteria, cosa che potrebbe dare qualche fastidio con i bimbi più grandicelli




I pedali sono in resina con catadiottri regolamentari




La MC è curata nell’assemblaggio e rifinita con attenzione; non è una sorpresa visto che la ricerca di un piacevole aspetto è il tratto distintivo di questo marchio






PNEUMATICI

Ecco, parliamo delle gomme piene Tannus che equipaggiavano la ML del test

Innanzitutto preciso che non vengono montate sui modelli venduti al pubblico, ma sono destinate ai noleggi
Ovviamente si possono avere anche sulla propria bipa, chiedendoli come optional all’atto dell’acquisto

I pneumatici sono da 26”x1.75”

Questa è la scolpitura del battistrada delle Tannus



Qui si vede il fianco e la tallonatura



E questo è il foro della valvola che comunque è presente sul cerchio …. nel caso si dovesse cambiare idea




I vantaggi di questo tipo di pneumatico sono la VERA imperforabilità e l’abolizione della pompa per gonfiarli
In effetti anche se si infila un lungo chiodo nel pneumatico, esso non si danneggia e (ovviamente) non si sgonfia; non sembra che nemmeno si indebolisca anche in caso di ripetute forature (proprio per la particolarità della mescola che in qualche modo è “autorigenerante”)
Spine e vetri sono affrontabili con la più grande noncuranza e vi dirò che avere la certezza di non forare mi ha dato un gran senso di tranquillità nelle prove e mi ha svegliato la voglia di andare anche su terreni “pericolosi” sapendo che le gomme non mi avrebbero lasciato in panne

Ed anche il non avere la necessità di gonfiare o di controllare la pressione regolarmente è una grande comodità
Per inciso, anche la borsa degli attrezzi si alleggerisce (pompa, leve, pezze o camere d’aria di scorta, chiavi per lo smontaggio delle ruote …)

Ma veniamo al comportamento su strada
Il confort è quello di una gomma “normale” gonfiata al suo valore massimo: ammortizza ma è un po' dura
La tenuta di strada … è invece quella di una gomma gonfiata poco: si nota una certa cedevolezza laterale che si evidenzia quando si incontrano delle sconnessioni anche modeste ma parallele al senso di marcia, come questa



Quando ci si passa sopra o si attraversa con un angolo piccolo, si sente la bipa “scodinzolare” e lo sterzo per un attimo diventa impreciso; nel descrivere il fenomeno ho enfatizzato per far capire di cosa si tratta, ma in realtà è solo una piccola imprecisione nella guida
Invece in frenata o in curva la tenuta è buona, anche se inferiore a quella di un pneumatico con camera d’aria
In definitiva, se il nostro uso è tranquillo e non si fanno pieghe da moto GP, è una soluzione interessante
Ripenso a quando sono andato al mare nella zona dei lidi ferraresi e alle quotidiane forature per le spine raccattate su ogni strada anche asfaltata !

Fra i punti negativi, ma di cui ho solo informazioni indirette, c’è il costo più elevato e una durata non troppo lunga
Per queste considerazioni mi rimetto però a chi ha esperienza personale

Dal punto di vista della velocità massima non ho notato differenze rispetto ai pneu con camera d’aria
Invece dal punto di vista del consumo (perciò della scorrevolezza) ho rilevato una diminuzione dell’autonomia del 13% ; rimando al paragrafo dedicato per i dati completi


I pneumatici a camera d’aria sono della stessa misura (26”x1.75”) con una scolpitura “tuttofare”






CAMBIO

E’ del tipo a deragliatore a 7 marce Shimano Tourney




Il relativo comando è del tipo a rotazione (Shimano Revoshift) con una indicazione della marcia inserita chiara e ben visibile (ma solo di giorno)




Il range dei rapporti consente di spaziare fra i 9 ed i 27 km/h mantenendo cadenze di pedalata “umane”




Il cambio è onestamente preciso e veloce; morbido da azionare, non ho rilevato errori nelle cambiate né problemi con la catena

[faccio notare che lo sviluppo metrico dei pneumatici pieni e di quelli a camera d’aria usati su questo modello è esattamente il medesimo]



IMPIANTO FRENANTE

L’impianto frenante è di tipo misto: all’anteriore un sistema a disco da 160mm ad azionamento meccanico e al posteriore un V-brake, entrambi della Tektro






L’azionamento è morbido e la modulabilità è ottima
Le leve incorporano entrambe gli switch per il cut-off dell’alimentazione elettrica



Nella prova da 25km/h la ML ha rivelato uno spazio di frenata di 4.35 metri : non troppo breve ma abbondantemente al di sotto delle norme di sicurezza
La frenata risulta però facile: la bipa non si scompone e non c’è alcuna tendenza al ribaltamento in avanti
La ruota posteriore arriva al bloccaggio ma progressivamente e senza scomporre la bipa
Anche in discesa la frenata è stabile e senza precoci affaticamenti




Passiamo alla PARTE ELETTRICA


CENTRALINA

La centralina è alloggiata nella struttura di sostegno della batteria, in posizione ben protetta ma facile da raggiungere in caso di manutenzioni



Sul suo involucro è presente il dispositivo di bloccaggio/antifurto per la batteria con la relativa chiave

L’autospegnimento della centralina interviene, se il motore è inattivo, dopo 15’



BATTERIA

E’ agli ioni di litio con una tensione di 36V
La capacità è basica: 10Ah 360Wh
Non è una batteria per lunghe percorrenze soprattutto se ci sono dislivelli sensibili

E’ alloggiata nella struttura del portapacchi e si estrae comodamente sfilandola verso la parte posteriore della bipa



Ingloba anche la luce posteriore che è alimentata dalla stessa batteria principale ed ha anche la funzione di luce stop (vedi paragrafo relativo)



E’ presente un interruttore (rosso, in basso a destra) per isolarne i contatti : utile per staccare del tutto la batteria dalla centralina e per non correre rischi di cortocircuiti nel trasportarla con altri oggetti



C’è un indicatore di carica attivabile a pulsante





Il suo peso è di 3.1kg e si trasporta facilmente (anche se non per lungo tempo)




Qui si vedono i contatti sulla batteria e sulla BiPA






Il connettore di ricarica è sempre facilmente accessibile a batteria montata o estratta



Il tempo di ricarica è di 5h 39’ da scarica totale
A fine scarica non interviene il BMS, ma la potenza al motore diminuisce rapidamente fino a non riuscire più a far procedere la bipa
Anche a questo punto, mettendo l’assistenza su 0, il cruscottino rimane attivo (e anche le luci)

Il caricabatteria è di tipo “usuale” senza ventola perciò silenziosissimo






COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA

Il cruscottino è del tipo a led con pulsanti incorporati ed è posto “a tiro di pollice”




I pulsanti (larghi ma poco rilevati) sono sufficientemente comodi e utilizzabili anche con i guanti
Vi si comanda l’accensione della centralina, il cambio di livello di assistenza, l’accensione delle luci (che però non è segnalata … se non dalle luci stesse) e la camminata assistita/soft-start
Sottolineo che non ci sono simboli per le luci e per il soft-start vicino ai pulsanti: scomodo se si usa questo modello la prima volta o se la si presta a qualcuno

I livelli di assistenza sono 3 ed è presente il valore “zero” che stacca l’assistenza ma fa rimanere attivo il cruscottino con le sue indicazioni (e le luci)

I led indicano il livello di assistenza e lo stato di carica della batteria
La visibilità del display è ottima sia in luce che al buio






MOTORE

Il motore è un hub posteriore Hi-Torque prodotto dalla giapponese Dapu



E’ vigoroso e con bassa rumorosità in marcia, anche sotto sforzi elevati
Spinge con forza anche a livelli bassi di assistenza ma è “morbido” nell’erogazione per cui risulta adatto anche a persone tranquille o timorose

Ekletta ML 2019 - rumore in marcia





CABLAGGI E PAS

I cablaggi sono ben nascosti e protetti
Ottima la presenza dei connettori per i vari componenti

Questa è la zona manubrio dove i cavi si raggruppano in una guaina; essa è elastica, così non si fatica a sfilare un eventuale componente guasto



I cavi poi scompaiono rapidamente all’interno del telaio



Riemergono nella parte più bassa, vicino al movimento centrale



Attraversano un apposito canale realizzato sul tubo sella e poi giungono alla centralina-batteria




Il motore è dotato del consueto connettore per poter smontare agevolmente la ruota



Il dischetto del controllo della rotazione dei pedali (“PAS”) è posto sul lato opposto alla corona ed è sigillato; è presente un led rosso che segnala ogni passaggio dei magnetini davanti al sensore (ottimo per una facile diagnosi di eventuali guasti)






MODALITA’ DI ASSISTENZA

La centralina eroga potenza al motore in funzione della presenza della pedalata e del livello impostato sul cruscottino; c’è una leggera rampa di accelerazione in partenza (che rende morbida la partenza) e non c’è modulazione dell’assistenza in funzione della velocità di pedalata
E’ possibile la “pedalata simbolica” cioè il motore spinge anche se si fanno ruotare lentamente i pedali senza fornire alcun aiuto alla marcia
(nel filmato si vede bene il led che segnala il funzionamento del “pas”)

Ekletta ML 2019 - avvio assistenza a ruota sollevata




I livelli impostabili sono 3 più il livello 0 corrispondente a motore disattivato ma cruscottino acceso
E’ presente il comando per la Camminata Assistita e Soft-Start
I livelli modulano la velocità fra 11 e 25 km/h, ma i “gradini” sono piuttosto ampi



Come si vede dalla tabella, c’è poca differenza fra la velocità a vuoto e quella su strada: ciò implica che aumentare lo sforzo sui pedali è poco gratificante perché la velocità varia molto poco e questo può portare ad impigrirsi facendosi sempre “portare” dal motore
In salita invece le differenze di velocità diventano sensibili e contribuire con i muscoli fa cambiare decisamente la velocità
In sintesi non è il sistema più adatto a chi è sportivo, ma è prezioso per chi vuole arrivare a destinazione senza sudare



AVVIO della ASSISTENZA

L’avvio dell’assistenza avviene dopo 100° di pedalata: è un intervallo un po' lungo che tende a penalizzare le ripartenze in salita e lo scatto ai semafori
L’altra faccia della medaglia è che non genera improvvisi avviamenti del motore mentre si manovra
Una volta avviato, il motore spinge con forza
Definirei questa bipa tranquilla e senza sorprese

Ekletta ML 2019 - avvio assistenza su strada





ACCELERAZIONE

Impiega 10.63” per percorrere i primi 50 metri con velocità di uscita 23.4km/h
Il valore non è particolarmente brillante: il ritardo nell’avvio dell’assistenza si fa sentire
L’accelerazione è progressiva e non mette in imbarazzo nemmeno i neofiti delle bipa, ma allunga il tempo sui 50 metri
Per raggiungere i 25km/h sono necessari alcuni ulteriori secondi



NEL TRAFFICO

E’ disinvolta e mai aggressiva; le partenze non sono fulminee ma comunque veloci; il riattacco dopo una sospensione della pedalata è pronto;
Stare in sella è confortevole
Pochi i livelli di assistenza per cui risulta un po' difficoltoso trovare la giusta velocità
Nelle manovre in spazi limitati si apprezza la progressività dell’assistenza
Nel complesso risulta una marcia urbana gradevole e agile



COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI

Onesta scalatrice, ha il vantaggio di avere una una centralina che compensa ogni minima variazione di pendenza cercando di farci mantenere il più possibile uno sforzo basso

Ecco i rilievi dinamometrici




Sul cavalcavia al 4% si sale a 23.5km/h senza esercitare sforzo sui pedali; si può mantenere tale sforzo zero fino a circa l’8% di pendenza
(ricordo che le prestazioni in salita sono molto influenzate dal peso del ciclista: io peso 75kg vestito)

Ekletta ML 2019 - cavalcavia 4 %



Il 10% si percorre a 13.0km/h con 70W di sforzo muscolare in 3.a marcia (perciò sostenibile … fino a che abbiamo batteria)
La ripartenza, con l’uso del soft-start, richiede soltanto il peso della gamba (in 2.a)

Ekletta ML 2019 - salita 10 %



Sul 13.5% sono salito in 1.a a 8.9km/h ed applicando ancora i consueti 70W tipici della marcia in pianura
Come si vede dal calo consistente di velocità, stiamo raggiungendo i limiti di questa motorizzazione
La cadenza di pedalata è ancora buona per poter trasferire lo sforzo ai pedali con buon rendimento (50ped/min)

Ekletta ML 2019 - salita al 13.5 %



Sul 17% siamo proprio al limite : sono salito a 6.7km/h con 85W muscolari; considerata però la bassa cadenza di pedalata (38ped/min), la spinta da esercitare si pedali è stata di 26kg: bisogna essere allenati per sostenere tale spinta a lungo
La ripartenza, con l’aiuto del soft-start, richiede 30kg: un valore ancora sopportabile

Ekletta ML 2019 - salita al 17%



Non ho eseguito la prova sul 20% perché fuori portata per questo modello
Ma ho comunque voluto percorrere la rampa al 27%
Se è già in velocità ce la fa a salire; partendo dal tratto al 10% (perciò arrivando sul 27% con il motore già in tiro) si sale con 35-40kg di spinta: in pratica si deve salire (lentamente) stando in piedi sui pedali

Ekletta ML 2019 - rampa al 27%



Come considerazione finale direi che su pendenze “stradali” ci fa salire senza alcuno sforzo; può arrivare a superare strappi brevi anche al 15% ma non di più : è perciò molto adatta anche in città collinari ma non in quelle con pendenze … da prima marcia in automobile

Nota: chiedo scusa per la qualità scadente dei filmati: ho utilizzato una fotocamera di fortuna perché avevo avuto un problema alla batteria (!) di quella che uso abitualmente



CAMMINATA ASSISTITA

La velocità è corretta (5 – 6 km/h) ed è potente anche per superare cordoli e salite ripide

Il ritardo all’attivazione è 1.5” : va bene e si può usare il trucchetto del freno (cioè premere anticipatamente il pulsante tenendo un freno azionato e poi rilasciare il freno per avere l’avvio immediato del motore nel momento desiderato)

Ekletta ML 2019 - camminata assistita





SOFT-START

Il soft-start prevale sul PAS, perciò appena avviata la bipa bisogna rilasciare il pulsante per salire di velocità
Il soft-start aiuta consistentemente nelle partenze in salita : sul 12% si riparte con 16kg di spinta sul pedale: davvero poco
Come detto per la camminata assistita, vale il trucchetto del tenere il freno azionato per avere una più rapida risposta



VELOCITA’ E AUTONOMIA

Ho eseguito tre prove: una a livello di assistenza massimo (3) con i pneumatici pieni; la seconda col livello intermedio e sempre con le gomme Tannus ed un’altra a livello 2 ma con i pneumatici a camera d’aria

La cosa che si evidenzia subito è la gradevole costanza della velocità (e delle prestazioni) su tutto l’arco della scarica

In piano, al livello di assistenza più alto e a batteria carica, si marcia a 25km/h
E’ possibile viaggiare a “pedalata simbolica” facendo semplicemente girare lenti i pedali (ma l’autonomia si accorcia)


Partiamo con la prova a livello intermedio (2), con 70W muscolari e gomme piene
La velocità è stata sempre di 20.0 km/h; ho percorso 49.8 km con una temperatura ambiente di 16°C
Riportando il valore a 20°C si ottiene una autonomia di 53km tutti pienamente fruibili




Ripetendo la prova con le gomme a camera d’aria ho ottenuto, a 13°C , una percorrenza di 54.2, con la medesima velocità di marcia
A 20°C significa 60km a prestazioni costanti
Qui si vede l’ultimo tratto della prova per confermare la costanza della velocità




Si può perciò calcolare che le gomme piene “consumino” circa il 13.5% in più dei pneumatici a camera d’aria


Nella prova a livello massimo (3) sempre con i consueti 70W muscolari e pneumatici pieni, la velocità tipica è stata di 25km/h
Con temperatura ambiente di 16°C ho raggiunto una percorrenza di 37.3km utili tutti a prestazioni costanti salvo proprio l’ultimissimo tratto
Riportando i valori a 20°C si ottengono 40 km di autonomia
Utilizzando i pneumatici con camera d’aria calcolo che l’autonomia salga a circa 45km


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Queste prove evidenziano il carattere “urbano” di questa bipa che non ha una batteria abbastanza capiente per lunghi giri turistici magari con saliscendi …. ma si può sempre pensare ad una seconda batteria da alloggiare sul portabagagli posteriore (insieme a delle borse a bisaccia)



MARCIA IN COPPIA

I livelli di assistenza sono solo 3 e sono un pò troppo lontani fra loro per regolare finemente la velocità
Ne deriva una certa difficoltà nella marcia in coppia



MARCIA SU FONDI STERRATI

Il telaio ha la giusta elasticità e la marcia sui fondi sterrati rimane confortevole
I pneumatici pieni non aiutano nel confort di marcia, ma sono una enorme sicurezza quando si incontrano rami, spine, sassi appuntiti e quant’altro

Sicura la frenata per la sua buona modulabilità



TRASPORTO IN AUTO E IN TRENO

Il traversino orizzontale di rinforzo del telaio sarebbe un confortevole punto di presa, ma è utilizzabile solo se non c’è a bordo la batteria altrimenti la bipa risulta molto sbilanciata indietro
Perciò nel trasporto in treno, bisogna afferrarla sul tubo sella ed il peso rende la manovra un po' difficoltosa
Anche la dimensione generosa del manubrio complica un po' le operazioni di salita sui nostri treni nazionali (in attesa che si diffondano i regionali con l’ingresso a livello del marciapiede)

Ekletta ML 2019 - trasporto su scala



Negli ascensori standard delle stazioni della ferrovia, ci sta senza particolari manovre

Qui si vede come lo spazio per le bici nel vagone sia con alloggiamento verticale che è un po' scomodo per le bipa visto il loro peso
(((è anche molto scomodo per chi ha gomme di sezione elevata perché non entrano nei supporti)))





PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA

Con le gomme piene, la prova senza assistenza elettrica ha indicato un richiesta di 125W muscolari per marciare a 18km/h : è un valore piuttosto elevato che tende a far sudare anche in piano

Con le gomme a camera d’aria la richiesta di energia muscolare scende a 102W che sono un valore medio (si torna a casa senza affanno)

I rapporti del cambio consentono di trovare facilmente la giusta cadenza di pedalata anche a motore spento

La scorrevolezza a ruote sollevate evidenzia il basso attrito che induce il motore quando è spento
Anche in retromarcia il motore non oppone resistenza particolare

Ekletta ML 2019 - scorrevolezza ruote



Qui come si presenta la ML senza batteria






IMPIANTO LUCI

Entrambe le luci sono alimentate dalla batteria principale che ne garantisce il funzionamento per un certo tempo anche quando è troppo scarica per alimentare il motore
Il comando di accensione è sul cruscottino a manubrio

La luce anteriore è sufficiente e con un fascio di luce corretto anche se forse un po' stretto lateralmente
E’ presente il catadiottro bianco




La luce posteriore è integrata nell’involucro della batteria insieme al catadiottro (ricordarsi di questo fatto se si decide di lasciare a casa la batteria)
E’ il modello Lineo della Spanninga
La sua visibilità è ottimale sia posteriormente che lateralmente
Emette luce fissa




La visibilità notturna laterale della bipa è data dalla banda riflettente dei pneumatici e dai catadiottri arancio sui raggi : ben visibile dalle auto provenienti di lato

La luce posteriore ha anche la funzione di “luce stop” cioè si accende a livello elevato quando azioniamo i freni
Tale funzione è ovviamente garantita solo se abbiamo la batteria a bordo e la centralina accesa

Ekletta ML 2019 –luce frenata





ANTIFURTO

La ML non è dotata di antifurti di serie salvo la chiave di bloccaggio della batteria
Importante dotarla di un robusto sistema per legarla a qualcosa di fisso se la si lascia incustodita

Sul telaio è bulinato il numero di serie ….



….. ed è dotata della protezione Cymi Chip per identificare univocamente il proprietario, molto utile per poterne rivendicare il possesso




E’ possibile aderire alla EKLETTA CLUB VIP SERVICE CARD che consente vantaggi sulla sicurezza, comprende una assicurazione per il furto e l’estensione della garanzia



ACCESSORI

Si possono applicare quelli normali per una bici muscolare
Ottima per l’utilizzo di borse a bisaccia anche capienti
Ottima per il robusto portapacchi anteriore
L’Ekletta ha un fornito catalogo di borse e accessori adatti ai loro modelli (compreso il casco “telescopico” della Closca che può ridurre drasticamente il suo ingombro quando non lo si usa)



CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI

La MC, come tutta la gamma Ekletta, è certificata da ente terzo (TUV tedesco) per le normative europee su bici elettriche, robustezza meccanica, compatibilità elettromagnetica e sicurezza delle batterie



La garanzia è di 2 anni estendibile a 4; anche per la batteria la garanzia è di 2 anni ed è estendibile

Il prezzo è di 1290 € al momento della prova



CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO

E’ un modello per gli spostamenti urbani: i due robusti portapacchi ci consentono di caricarla anche con cose pesanti ed il motore è potente abbastanza da non farci affaticare anche portando spesa e bimbo
La logica di erogazione della potenza elettrica consente di fare sempre poco sforzo anche in salita; fino all’8% sale addirittura senza applicare sforzo ai pedali; il suo limite direi che è introno al 15% che è una pendenza difficilmente incontrabile su strade asfaltate
Anche il prezzo contenuto gioca a favore di un suo utilizzo quotidiano in alternativa all’auto

Di carattere docile, non mette mai in imbarazzo anche se si è neofiti
E lo scavalco largo e basso la rende adatta anche a chi ha qualche difficoltà alle articolazioni

Ottima per giri turistici ma qui bisogna fare i conti con una autonomia un po' limitata
A meno di non avere due batterie ….

Interessante la possibilità di montare gomme piene per chi la dovesse usare in zone ad alto rischio di foratura o per chi vuole la sicurezza di non trovarsi lontano da casa con la bipa immobilizzata da un chiodo o ancor peggio da un vetro (che potrebbe tagliare irrimediabilmente il copertone)

18   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
luc_maz48 Inserito il - 26/01/2020 : 18:51:19

Ok grazie per la prima!




Sergiom2 Inserito il - 26/01/2020 : 18:19:22
Sì, giusto. Quando rimane acceso solo il LED rosso devi ricaricare al più presto.

Per quanto concerne l'altra cosa, non mi sembra di essere stato maleducato. Ho solo espresso il mio parere.
Non era certo mia intenzione inquinare il 3D. Certo la bici non la possiedo ma ho scritto solo quello che ho evinto dai dati dichiarati e dai rilievi di Pixbuster.
D'altronde siamo in un forum e se non possiamo esprimere i nostri pareri, che forum sarebbe?
luc_maz48 Inserito il - 26/01/2020 : 18:04:48

A proposito, una domanda tecnica al gentilissimo Pixbuster:
L'indicatore di carica attivabile a pulsante, si vede una luce rossa con tre led verdi, è corretta questa interpretazione di carica?

Immagine:

118,26 KB

P.s.: mia interpretazione: quando si vedono i tre led verdi spenti, hai finito l'autonomia e dovrai pedalare di tuo, giusto?

Perchè anche la batteria della mia Hinergy Click 20" si comporta così.
Grazie

Poi per quanto riguarda la trasportabilità della batteria (sottobraccio) "a mio modesto parere", ahimè è un calvario!
Dovrò inventarmi una maniglia o una sporta per rimetterla, per meglio trasportarla anche solo dalla cantina in casa, ho paura che mi scivoli da sotto il braccio!








luc_maz48 Inserito il - 26/01/2020 : 17:57:50

bubunapoli ha scritto:

Concordo con shilah. Nessuno di noi potrebbe mai fornire un test
così dettagliato ed esente da critiche come quelli che Più ci regala da anni.

Però dai...ci può stare che uno lanci un commento a freddo (commento rivolto alla
bipa non certo all'autore del test). Pix fornisce dati e non si sbilancia mai su
altre considerazioni..



Concordo e quoto @Bubunapoli che concorda con Shilah!

Sicuramente il commento di una personale ricerca/interpretazione sullo scritto della casa, ci può stare! Rinnoviamo tutti i complimenti a Pixbuster ringrazandolo di volta in volta, sempre!

Poi, che ci sia chi esprime la sua "intrepretazione" ripeto sullo scritto della casa e, che se non ci fosse.... dovremmo inventarlo!

E' così molto schietto e.... "verace"!


bubunapoli Inserito il - 26/01/2020 : 16:23:11
Concordo con shilah. Nessuno di noi potrebbe mai fornire un test
così dettagliato ed esente da critiche come quelli che Più ci regala da anni.

Però dai...ci può stare che uno lanci un commento a freddo (commento rivolto alla
bipa non certo all'autore del test). Pix fornisce dati e non si sbilancia mai su
altre considerazioni..

SHILAH Inserito il - 26/01/2020 : 08:41:44
Di solito le prove di Pix si concludono con un ringraziamento a Pix per l'impegno e la serietà dimostrata nella prova stessa. Se la bici non piace non occorre scriverlo nella prova stessa specie se chi critica non ha la bici in questione. A me la cosa sembra una forma elementare di educazione.
Sergiom2 Inserito il - 25/01/2020 : 20:18:14
Costruita in Italia è ben diverso da "assemblata in Italia".
Sergiom2 Inserito il - 25/01/2020 : 19:30:14
Certo, tu fai le prove e le fai in modo esemplare.
I confronti, i paragoni li fanno i lettori.
Io, da lettore ho solo scritto che a parità di prezzo prenderei una bici che offre di più.
Sono curioso di sapere come vanno quelle nuove a 48 volt, se hanno una batteria più capiente, se è ubicata sempre sul portapacchi, se hanno sempre il freno a disco meccanico all'anteriore e il vbrake al posteriore, se hanno sempre il motore nel mozzo.
Però permettimi di chiederti: una bici costruita in Italia con motore giapponese, cambio giapponese, freni cinesi, etc... Cosa ha di italiano, forse il telaio?
pixbuster Inserito il - 25/01/2020 : 19:21:16
Sergiom, scusa ma non facciamo confusione: il test è relativo al modello ML con alimentazione a 36V ed impostazione cittadina
Tu stai parlando dei modelli a 48V (MG ed MC)che invece hanno una impostazione turistica e li confronti con la NCM: facciamo questi confronti quando pubblicherò i test relativi

Poi per quanto riguarda la scelta: ognuno da giustamente peso a fattori diversi: non ci sono solo le prestazioni in salita, come ho già scritto questo modello ha vantaggi nell'affidabilità nella garanzia e nella costruzione italiana
Ad ognuno la legittimissima scelta, ma sai che io preferisco non fare paragoni o classifiche









Sergiom2 Inserito il - 24/01/2020 : 23:07:49
https://youtu.be/xGSP4nna8PY


https://youtu.be/W003l0XbPj0

Sul 17%
Questa sale a 6.7 kmh
La ncm a 15

Per non parlare della batteria... 360 contro 620



Sergiom2 Inserito il - 24/01/2020 : 22:48:03
Sono andato sul sito della Ekletta dove scrivono che il dapu 48 volt ha 35 Nm di coppia... Ben lontani dai 55 Nm della NCM.
Aspettiamo la prova di pixbuster, magari sulle nuove cambia qualcosa.
Mi auguro che cambi anche il prezzo perché a parità di performance non spenderei mai 600 euro in più.
Poi mi auguro che hanno cambiato l'ubicazione della batteria...
Quoto Miura72, questa del test mi sembra quasi uscita dal passato.
@pixbuster
Ma se spendo meno e ho un prodotto superiore perché dovrei comprare questa?
OK è il prezzo di listino e magari la prendo a 1100 euro. Ma a 1100 euro prendo la ncm che è un altro pianeta!
Se sbaglio faccio "mea culpa"
Sergiom2 Inserito il - 23/01/2020 : 19:39:27
Vedremo....
claudio02 Inserito il - 23/01/2020 : 19:34:20
pixbuster ha scritto:
non è una bipa per farci turismo a largo raggio .... se la propria esigenza è quella, invito a seguire i prossimi due test: MG ed MC entrambe a 48V



test in cui risulterà obsoleta la tanto blasonata ncm
pixbuster Inserito il - 23/01/2020 : 19:28:46
Beh ognuno ovviamente fa le sue considerazioni sul prezzo, ma questo modello ha alcune caratteristiche che a parer mio vanno considerate:
innanzitutto il prezzo che ho indicato è quello di listino e probabilmente si riesce ad ottenere uno sconto al momento dell'acquisto, poi motore giapponese Dapu (che è qualitativamente migliore dei pur ottimi Bafang), costruzione robusta ed affidabile, bipa progettata e costruita in Italia con vantaggi in caso di assistenza, sicurezza dei ricambi per molti anni a venire, garanzia estendibile a 4 anni anche per la batteria

E, sempre a parer mio, la capacità della batteria è proporzionata al tipo di uso a cui è destinata: non è una bipa per farci turismo a largo raggio .... se la propria esigenza è quella, invito a seguire i prossimi due test: MG ed MC entrambe a 48V
andrea28 Inserito il - 23/01/2020 : 14:40:38
Grazie per il 1° test della stagione.
Gomme, chissà magari quando le cambio..
Batteria troppo piccola, ormai
Ciao
Miura72 Inserito il - 23/01/2020 : 10:52:22
Do ragione a Sergium2 sembra un prodotto che doveva uscire 6-7 anni oltretutto poca batteria e pesi troppo sbilanciati dietro
Norma Inserito il - 22/01/2020 : 18:16:44
I Tannus mi hanno sempre incuriosita e avrei voglia di provarli sulla Scoobì, anche se mi preoccupa un po' la perdita di aderenza alla strada. Però, da quello che dici, pare che sia poi un problema sorvolabile, quasi quasi...
Sergiom2 Inserito il - 22/01/2020 : 18:02:25
Costa troppo per quello che offre.

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