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 Pix test n.46 - El Ciclo CARRIOLA

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
pixbuster Inserito il - 28/01/2014 : 18:12:55
E’ la volta di una UTILITY-BIKE dalle misure … generose e per carichi di tutto rispetto

E’ un modello della
El Ciclo
[ http://www.elciclo.it/ ] di Vigevano (Pavia)
che mi è stato gentilmente messo a disposizione dalla stessa Ditta costruttrice e l’ho usato per circa 200 km
Me l’hanno, altrettanto gentilmente, portato direttamente a casa perché non avrei proprio saputo come caricarlo in treno o in auto
Il modello si chiama

CARRIOLA













La El Ciclo progetta, costruisce direttamente i telai dei modelli professionali e fa costruire in Italia quelli delle bipa da turismo; assembla completamente i suoi modelli presso la sua sede
La verniciatura viene eseguita qui in Italia




NOTA IMPORTANTE :
Poiché è un veicolo nato per il trasporto di cose, ho eseguito tutte le prove con un carico pari a metà della portata massima, cioè 40kg su 80 trasportabili, per simulare il comportamento medio fra il percorso di andata a carico massimo e quello di ritorno a vuoto
Come carico ho usato dei mattoni pieni in due casse di plastica che, contrariamente alla foto seguente, erano legate agli appositi attacchi sul pianale della bipa





IN BREVE

La prima domanda che tutti mi hanno posto è “… ma è difficile da guidare?”
Alla prima volta in sella, ho sinceramente avuto delle difficoltà; ma al secondo tentativo, fatto subito dopo, il mio cervello ha capito che, anche se le ruota anteriore è un metro più avanti, l’equilibrio è lo stesso di una bici e ho iniziato a marciare senza difficoltà
Dopo un centinaio di chilometri percorsi, la guida della Carriola mi è diventata così naturale che sono arrivato a fare curve e slalom pericolosamente al limite di aderenza della ruota anteriore
La fase più critica è l’avvio per cui è necessario spingere con i pedali e soprattutto aiutarsi col piede a terra

Il telaio è costituito da una struttura in tubo quadro in acciaio
La lunghezza totale è di 2800mm ed il peso complessivo è di 56kg
La poca distanza dal suolo della struttura sotto al pianale, mantiene basso il baricentro della bipa e soprattutto del carico
La robustezza è assai elevata e, anche a carico, non ho mai rilevato flessioni o svirgolamenti
La parte del telaio dedicata al ciclista ha lo scavalco assai basso e una posizione leggermente arretrata rispetto alla verticale dei pedali Tale posizione consente di distendere la gamba durante la pedalata e allo stesso tempo di poter appoggiare tutto il piede a terra quando ci si ferma; questa possibilità serve tantissimo per rendere più facili le partenze, appunto spingendosi col piede a terra

Lo sterzo è particolare perché composto dal manubrio e da un lungo rinvio che fa sterzare la ruota anteriore
Questo insieme risulta completamente privo di gioco e garantisce una sorprendente precisione di guida senza alcuna flessione o spugnosità I giunti dello sterzo sono dotati di sistemi di sicurezza per evitare lo svitamento

Il cambio è un preciso Shimano Altus a 7 rapporti del tipo a deragliatore; gli innesti sono precisi e rapidi in entrambe le direzioni
Il range dei rapporti è buono ed esteso ma un po’ troppo spostato verso la velocità: non ho mai usato la 7.a
A 22 km/h la cadenza di pedalata è di 62 ped/min in 6.a
Il comando del cambio è uno Shimano revo-shift comodo e leggero da azionare

I pneumatici sono entrambi Schwalbe BigApple con la loro proverbiale capacità di assorbire le asperità della strada a cui accompagnano una buona resistenza alle forature
La ruota anteriore è da 20” x 2”, quella posteriore da 26” x 2.15
L’assorbimento delle asperità della strada è buono, le buche sono invece fastidiose

Il cavalletto è robusto e mantiene dritta e stabile la bipa durante le operazioni di carico e scarico; è agevole inserirlo e disinserirlo

Su questo modello il portapacchi … è esagerato !
La versione usata nel test è dotata di un pianale in legno da 870 x 680 mm di ingombro esterno e 760 x 590 utile per il carico

Di serie la Carriola monta freni a disco meccanici; quella del test ha invece l’impianto idraulico Tektro Auriga con dischi da 180mm ; l’impianto è molto morbido da azionare e molto ben modulabile
La frenata è molto potente e lo spazio di fermata da 25 km/h è risultato di soli 2.70 m con 40 kg di carico: davvero ottimo valore, superiore a quello di molte bici e bipa di peso assai minore
Le ruote assai difficilmente arrivano al bloccaggio, solo qualche accenno sulla posteriore

La Carriola del test è equipaggiata con una batteria da 36V 12Ah 432Wh al Litio ferro fosfato (LiFePO4)
E’ una chimica che garantisce un numero molto elevato di cicli di carica/scarica, che soffre poco il freddo e che mantiene le prestazioni quasi invariate per tutto l’arco della scarica; l’altra faccia della medaglia è il peso elevato che però su una bipa da 50 kg è … invisibile
La batteria non è estraibile: è stato scelto di realizzarla così per aumentare l’affidabilità eliminando slitte e contatti
Si può scegliere la capacità fra questi valori : 12, 18, 24 e 36 Ah (432 , 648, 864 e 1296 Wh)

Sul manubrio c’è un cruscottino a led posto a sinistra, ben leggibile anche in pieno sole
Vi trova posto il pulsante a membrana On/Off che accende la centralina (dopo aver attivato la chiave sul box-batteria)
Il pulsante Mode, sempre a membrana, commuta il livello di assistenza fra i tre disponibili
Il terzo pulsante attiva l’assistenza senza pedalata sotto ai 6km/h di legge
L’azionamento dei pulsanti è sufficientemente facile, ma diventa un po’ difficoltoso quando si indossano i guanti per lo scarso rilievo e la corsa limitatissima
I comandi si raggiungono facilmente senza staccare la mano dal manubrio

Il motore è un hub posteriore Bafang /8-Fun modello BPM, geared, da 250W, a 36V, brushless, sensored
Questo motore è noto per la sua elevata coppia e per la sua infaticabilità sotto sforzo
La spinta è sempre molto potente, come richiesto da un veicolo da trasporto
Durante la marcia il motore è silenzioso; sotto sforzo la rumorosità aumenta ma non diventa mai invasiva

I cablaggi sono ben nascosti e protetti; viaggiano in canaline apposite, smontabili : buona soluzione per una manutenzione veloce

La centralina eroga potenza al motore in funzione della rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato (fra i 3 disponibili)
Non c’è proporzionalità con la velocità della pedalata ma l’avvio è graduale
L’avvio dell’assistenza avviene dopo 0.25 giri (90°) di pedale pari a 0.65m in prima marcia, ma la partenza del motore è progressiva e raggiunge il massimo dopo almeno un giro di pedale
Sulla Carriola l’avvio è proprio la fase più critica: meglio scalare un paio di rapporti e poi ripartire imprimendo una decisa spinta col piede a terra, che la posizione in sella facilita Confermo che, dopo alcune prove, questa fase si supera con molta naturalezza
Il tempo per percorrere 50m da fermo è risultato di 11.1” e la velocità di uscita è 23.6 km/h, con 40 chili di carico, valore ben allineato con quello di molte bipa assai più leggere

In città la Carriola si muove disinvoltamente ed è agile, al contrario di quanto si può pensare
La velocità è molto spesso superiore a quella delle altre bici e la larghezza non è così elevata da creare problemi
Il pulsante “6km/h” mi è stato utile per risalire le code stando sul lato destro e procedendo lentamente
Il raggio di sterzata ridotto non mi ha mai ostacolato in marcia; nelle manovre bisogna invece fare un po’ di avanti-indietro
Il pavè e le sconnessioni del manto stradale non disturbano molto, si avvertono invece un po’ fastidiosamente le buche
Ciclabili: mentre per il codice della strada sarebbe obbligatorio usarle (la Carriola rientra nella definizione di “bicicletta”), usarle è problematico per la presenza di curve strette e delle transenne che impediscono l’ingresso alle moto

La salita del cavalcavia al 4% viene superata a 18.5 km/h senza esercitare alcuno sforzo sui pedali con 40kg di carico
La ripartenza richiede poco più del peso della gamba
Lo sforzo risulta contenuto fino al 17% con 40kg di carico
Le ripartenze sono agevoli fino al 13%
La capacità di scalare della Carriola è notevole anche a carico, nonostante abbia un motore da 250W perciò in piena regola con il codice; questo consente di utilizzarla anche in città con pendenze sensibili

La “camminata assistita”, attivabile col pulsante “6km/h” sul cruscotto, è un po’ veloce in piano ma potente in salita
Si riparte e si sale bene anche sul 12% a carico

La velocità in piano è di 22km/h con un apporto muscolare di circa 70W: valore ben commisurato al tipo di veicolo …. e superiore a quello della maggioranza dei ciclisti urbani
Non c’è cut-off tachimetrico; aumentando la spinta sui pedali si può incrementare la velocità fino a 25km/h dove il motore cessa completamente di assistere ma non è vantaggioso perché richiede un notevole sforzo muscolare

L’autonomia a 20°C e con 40kg di carico risulta di 57km con la batteria da 12Ah
La guida è sicura; attenzione alle curve perché si arriva rapidamente (soprattutto a carico) al limite di aderenza della ruota anteriore

Anche la scorrevolezza su strada senza assistenza è risultata pari a quella di una buona bipa
La prova dinamometrica a 18km/h con carico di 40kg indica una richiesta di 125W : buon valore
Se si lascia scendere la velocità a 15km/h, lo sforzo cala ad un ben più sostenibile 90W

L’impianto luci è alimentato da una dinamo a mozzo nella ruota anteriore, marca Shimano
Il fanale anteriore illumina la strada a 10 metri con 25 lux (buono) e rimane acceso quando ci si ferma ai semafori
Il fascio luminoso ha una forma inconsueta ma efficace
Il fanale posteriore è a led rosso a luce fissa con persistenza; buona la visibilità anche laterale, ma è montato un po’ troppo in alto sul parafango

La Carriola è personalizzabile con accessori di vario tipo a seconda delle esigenze
Tipicamente, al posto del pianale, può essere montata una cassa aperta o un contenitore isolato termicamente
L’omologazione per il trasporto di bimbi (qui in Italia) è ancora in corso di approvazione

Data la piccola produzione di questi modelli, non sono disponibili certificazioni, ma l’esperienza sul campo maturata dal costruttore sopperisce a tale mancanza
La garanzia è di 2 anni ed è di 2 anni anche sulla batteria per gli utenti privati
Scende ad 1 anno (anche per la batteria) per gli utenti professionali

Il prezzo di listino, al momento della prova, è 2862 € + IVA per la bipa allestita come quella della prova
La batteria da 12Ah costa 380 € + IVA , mentre quella da 18Ah costa 520 € + IVA

La Carriola è un veicolo prettamente per uso professionale
Possibili utilizzatori sono elettricisti, idraulici e fabbri che possono raggiungere la destinazione anche nei centri storici e nelle zone a traffico limitato trasportando agevolmente le loro attrezzature
Anche la consegna, o il ritiro per riparazione, di elettrodomestici ed apparecchi elettronici è molto adatto a questo mezzo che può essere parcheggiato con facilità vicinissimo al punto di carico
La consegna del pane o delle spese alimentari a domicilio è un altro esempio di utilizzo
Anche la vendita di gelati in zone turistiche, magari allestendo il mezzo in modo creativo, è un esempio di uso

Un’altra importante caratteristica è il bassissimo costo di esercizio che è limitato praticamente al solo ammortamento della batteria, senza assicurazioni obbligatorie, bollo e benzina

La sua buona capacità di superare salite rendono la Carriola adatta anche a città collinari

L’uso da parte di privati è da valutare per la possibilità di trasportare spese alimentari anche di notevole volume, ma è un po’ limitato dalla ancora mancante omologazione in Italia per il trasporto di più bimbi




Qui c’è la consueta SCHEDA con le caratteristiche






CICLISTICA

La prima domanda che tutti mi hanno posto è “… ma è difficile da guidare?”
Rispondo immediatamente con il resoconto della mia esperienza diretta:
Alla prima volta in sella, ho fatto oscillare il manubrio a destra e sinistra come in un film comico e ho dovuto frenare di botto per non andare a finire contro al furgone con cui me l’hanno portata
Ma al secondo tentativo, fatto subito dopo, il mio cervello ha capito che, anche se le ruota anteriore è un metro più avanti, l’equilibrio è lo stesso di una bici e ho iniziato a marciare senza difficoltà
Dopo una cinquantina di chilometri di prove varie per il test, in cui la guida mi è diventata del tutto naturale (e divertentissima), sono salito su una bipa di dimensioni usuali … e non riuscivo più a tenermi in equilibrio per i primi metri
Dopo alcuni successivi cambi dalla Carriola a bipa corte, la mia “unità centrale di elaborazione dati” ha acquisito definitivamente la cosa e non ho più avuto alcuna difficoltà a passare da una bipa all’altra e anche sulla cortissima pieghevole
Anzi, dopo un centinaio di chilometri percorsi, la guida della Carriola mi è diventata così naturale che sono arrivato a fare curve e slalom pericolosamente al limite di aderenza della ruota anteriore
E ora che ho finito il pix-test, … so che mi mancherà
Ecco il filmato di come si guida (notate anche gli sguardi curiosi di chi mi vede passare)

Carriola-Come si guida


La fase più critica è l’avvio per cui è necessario spingere con i pedali e soprattutto aiutarsi col piede a terra

Qui c’è il filmato sulla consueta discesa al 10% di Custoza dove si vede l’estrema naturalezza con cui si guida a carico fino a 41 km/h

Carriola-Discesa a carico


In queste foto si vede come non ci siano problemi a “piegare” molto in curva: il limite è, come detto, l’aderenza della ruota anteriore soprattutto a carico






Il telaio è costituito da una struttura in tubo quadro in acciaio, le cui dimensioni sono state scelte per avere il massimo della robustezza insieme al massimo possibile di elasticità
La lunghezza totale è di 2800mm, un metro giusto in più di una bici tradizionale
La poca distanza dal suolo della struttura sotto al pianale, mantiene basso il baricentro della bipa e soprattutto del carico
La robustezza è assai elevata e, anche a carico, non ho mai rilevato flessioni o svirgolamenti



La posizione in sella è a busto eretto



La parte del telaio dedicata al ciclista ha lo scavalco assai basso per consentire una agevole salita e discesa dalla sella
Ma soprattutto ha una posizione leggermente arretrata rispetto alla verticale dei pedali
Tale posizione consente di distendere la gamba durante la pedalata e allo stesso tempo di poter appoggiare tutto il piede a terra quando ci si ferma; questa possibilità serve tantissimo per rendere più facili le partenze, appunto spingendosi col piede a terra



Il peso complessivo è di 56kg con la batteria da 12Ah e il pianale in legno

La sella è una comoda Monte Grappa mod. Canard; imbottita ma non cedevole; è risultata molto confortevole



La regolazione dell’altezza è di tipo rapido e l’inclinazione è a regolabile finemente



Il manubrio è largo ed ha una inclinazione delle manopole di tipo turistico: molto comodo anche in manovra
Le manopole sono imbottite



Lo sterzo merita una descrizione particolare
Il manubrio ha una serie sterzo usuale ed un lungo piantone che arriva fin sotto al tubo orizzontale del telaio



Nella parte inferiore non c’è ovviamente la forcella, ma una leva che aziona un lungo tirante



Questo tirante riporta la rotazione del manubrio alla ruota anteriore ….



… e aziona una leva che fa sterzare la ruota








Il cambio è un preciso Shimano Altus a 7 rapporti del tipo a deragliatore
Gli innesti sono precisi e rapidi in entrambe le direzioni



Il comando del cambio è – sempre Shimano - del tipo a rotazione (revo-shift), comodo e leggero da azionare
L’indicazione della marcia inserita è ben visibile ma solo di giorno



Il range dei rapporti è buono ed esteso
A 22 km/h la cadenza di pedalata è di 62 ped/min in 6.a

Ecco la tabella del cinematismo



Nelle mie prove non ho mai utilizzato la 7.a marcia che è risultata troppo lunga: su un veicolo come questo in discesa è sufficiente il suo peso e quello del carico per far acquistare … anche troppa … velocità, perciò più che pedalare si frena!
A tal proposito ho suggerito di passare ad una corona da 38 invece della attuale da 42 , per guadagnare un primo rapporto ancora più corto, utile in salita (anche se vedremo che non ne ha particolare bisogno)




Lo smontaggio della ruota anteriore è di tipo rapido ….



…. ma richiede il distacco del connettore della dinamo



La ruota posteriore richiede l’uso di una chiave da 18 e il distacco del connettore motore



La stabilità in marcia è ottimale, anche a carico e anche a velocità elevate
Testata fino a 41 km/h senza alcun problema, come si vede nel filmato della discesa più sopra
La marcia senza mani è però impossibile perché non si riesce a guidare, col “didietro”, la grossa massa della bipa e l’autoritorno della ruota anteriore non è sufficiente

I pneumatici sono entrambi degli Schwalbe BigApple con la loro proverbiale capacità di assorbire le asperità della strada a cui accompagnano una buona resistenza alle forature
La ruota anteriore è da 20” x 2”, quella posteriore da 26” x 2.15



la valvola è tipo Dunlop (tipicamente ciclistica)



Il cavalletto deve mantenere dritta e stabile la bipa durante le operazioni di carico e scarico: ci riesce benissimo ed è agevole inserirlo e disinserirlo



Carriola-Messa su cavalletto


L’unico problema che ho riscontrato è stato parcheggiando su un tratto di strada che presentava un avvallamento: se tenevo la bipa troppo avanti il cavalletto non arrivava a toccare a terra, se troppo indietro dovevo sollevare tutto il peso e non ce la facevo; mi sono spostato qualche metro più avanti in un tratto in piano )

Piccola nota sul parcheggio
Mi è capitato di lasciarla su un marciapiede: l’ingombro trasversale è risultato per nulla fastidioso per i passanti che ne valutavano bene le dimensioni, al contrario di una bici classica in cui spesso viene urtato il manubrio perché non percepito

Su questo modello il portapacchi … è esagerato !

Quella del test è dotata di un pianale in legno (molto bello anche esteticamente)
Le dimensioni sono 870 x 680 mm di ingombro esterno e 760 x 590 utile per il carico
Il pianale è dotato di anelli di grossa corda a cui fissare il carico (molto gradevoli da vedere anche questi)
Ci sta comodamente una lavatrice !




I pedali e le pedivelle sono in lega e robusti; ci sono i catadiottri




La componentistica è di buon livello e la cura nell’assemblaggio è ottima,
anche nei dettagli come questo tappo del piantone dello sterzo



trattandosi di un veicolo professionale, quale miglior portafortuna ?



IMPIANTO FRENANTE

Di serie la Carriola monta freni a disco meccanici; quella del test ha invece l’impianto idraulico Tektro Auriga che è optional

Questo è l’anteriore con disco da 180mm



E questo è il posteriore, anch’esso con disco da 180mm



Le leve sono robuste, molto morbide da azionare e molto ben modulabili; entrambe sono dotate degli switch di cut-off del motore
Il freno anteriore è comandato dalla leva sinistra



Qui si vede meglio il sensore di cut-off integrato




La frenata è molto potente e lo spazio di fermata da 25 km/h è risultato di soli 2.70 m con 40 kg di carico: davvero ottimo valore, superiore a quello di molte bici e bipa di peso assai minore

Le ruote assai difficilmente arrivano al bloccaggio, solo qualche accenno sulla posteriore
A vuoto invece, la ruota anteriore tende a bloccarsi, ma anche in questo caso, la bipa rimane allineata e non ci sono perdite di equilibrio

Mi è capitato di frenare, a carico, su un tratto di strada coperta da un velo di ghiaccio; si è bloccata la ruota anteriore ma non si è verificato alcuno sbandamento …. lo spazio di frenata si è, invece, allungato considerevolmente

Nemmeno dirlo che non c’è assolutamente alcuna tendenza al ribaltamento in avanti

Carriola-frenata a carico


Nelle lunghe discese non si manifestano perdite di efficacia e la frenata rimane sempre potente anche a carico




PARTE ELETTRICA


CENTRALINA

Sotto al pianale c’è una robusta scatola metallica, fissata al telaio, in cui trova posto la batteria e la centralina



Sul lato verso l’esterno c’è la chiave di accensione e il connettore di ricarica



La centralina è dotata di autospegnimento dopo 10 minuti esatti di inattività



BATTERIA

La Carriola del test è equipaggiata con una batteria da 36V 12Ah 432Wh al Litio ferro fosfato (LiFePO4)
E’ una chimica che garantisce un numero molto elevato di cicli di carica/scarica, che soffre poco il freddo e che mantiene le prestazioni quasi invariate per tutto l’arco della scarica; l’altra faccia della medaglia è il peso elevato che però su una bipa da 50 kg è … invisibile
Anche il costo è piuttosto alto, ma viene compensato abbondantemente dalla longevità, riducendo in definitiva il “costo al chilometro” che è quello che interessa in un uso professionale

La batteria non è estraibile: è stato scelto di realizzarla così per aumentare l’affidabilità eliminando slitte e contatti

Se è necessaria una capacità maggiore è possibile montare una batteria da 18Ah 648Wh
E per chi ha bisogno di ancora più, si può montare simmetricamente sul lato destro un’altra scatola che può contenere fino a 18Ah
Perciò si può scegliere fra 12, 18, 24 e 36 Ah (432 , 648, 864 e 1296 Wh)
Mi pare che ce ne sia abbastanza per ogni esigenza!

Il caricabatteria è di tipo switching, senza ventola



Pesa 470 grammi compresi i cavi; eroga una corrente massima di 2.0A e ricarica la batteria da 12Ah completamente scarica in 6 ore e 40 minuti
Anche questa scelta, che non consente cariche rapide, va nella direzione di acquistare la batteria sufficiente per una giornata di lavoro
I cavi sono di lunghezza normale e la spina di rete è di tipo “europeo”
E’ dotato di una spia che si accende di color rosso durante la carica e diventa verde a carica ultimata



COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA

Sul manubrio c’è un cruscottino a led posto a sinistra, ben leggibile anche in pieno sole



Vi trova posto il pulsante a membrana On/Off che accende la centralina (dopo aver attivato la chiave sul box-batteria) ed illumina i led del cruscotto

Il pulsante Mode, sempre a membrana, commuta il livello di assistenza fra i tre disponibili con sequenza 1-2-3-1-2-3
Il livello “zero”, cioè assistenza disinserita, si ottiene spegnendo la centralina col pulsante on/off
Il livello di assistenza impostato è segnalato dall’accensione del corrispondente led rosso

Il terzo pulsante attiva l’assistenza senza pedalata sotto ai 6km/h di legge ( e viene indicato proprio così :“6km/h”)

Una serie di quattro led rossi segnala lo stato di carica della batteria
L’indicazione della carica della batteria è di tipo voltmetrico: per avere una indicazione attendibile dello stato di carica bisogna smettere di pedalare, interrompendo così l’assistenza
Se si consulta ad assistenza avviata, indica l’autonomia residua se si continua con quell’assorbimento

La visibilità delle segnalazioni è ottima anche di notte, ma i pulsanti non hanno retroilluminazione



L’azionamento dei pulsanti è sufficientemente facile, ma diventa un po’ difficoltoso quando si indossano i guanti per lo scarso rilievo e la corsa limitatissima
I comandi si raggiungono facilmente senza staccare la mano dal manubrio



MOTORE

E’ un hub posteriore, geared, da 250W, a 36V, brushless, sensored ed è il generoso e ben collaudato Bafang 8-Fun modello BPM
Questo motore è noto per la sua elevata coppia e per la sua infaticabilità sotto sforzo



La spinta è sempre molto potente, come richiesto da un veicolo da trasporto
Durante la marcia il motore è silenzioso; sotto sforzo la rumorosità aumenta ma non diventa mai invasiva

Carriola-rumore in marcia


E’ dotato di un connettore per poter smontare la ruota; la guaina che lo protegge può essere fatta scorrere per consentirne lo scollegamento (ma non è una operazione immediata)






CABLAGGI

I cablaggi sono ben nascosti e protetti; viaggiano in canaline apposite, smontabili : buona soluzione per una manutenzione veloce soprattutto utile su un veicolo commerciale
Anche nella zona manubrio sono gradevoli e ordinati



Le due uniche zone che non mi sono piaciute sono il cablaggio della dinamo a mozzo …



… e il tubetto del freno idraulico posteriore che però non si vede, salvo stendendosi per terra come ho fatto io



Questo è il cablaggio del motore



Il dischetto del PAS è montato sull’asse pedali dal lato corona, in posizione protetta ma facile da raggiungere per eventuali manutenzioni






MODALITA’ DI ASSISTENZA

La centralina eroga potenza al motore in funzione della rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato (fra i 3 disponibili)
Non c’è proporzionalità con la velocità della pedalata ma l’avvio è graduale
I livelli di assistenza modulano la velocità di marcia

Liv 1 – su strada 12 – a vuoto 13.9 km/h
Liv 2 – su strada 17 – a vuoto 19.5 km/h
Liv 3 – su strada 22 – a vuoto 25.6 km/h

I valori di velocità su strada (piana) sono gli stessi sia a vuoto che a carico
La significativa differenza fra il valore su strada e quello a vuoto indica che è possibile modulare agevolmente lo sforzo esercitato con i pedali fra la “pedalata simbolica” (cioè facendo semplicemente girare a vuoto i pedali) e il “tutto muscoli”, e la scorrevolezza di questo modello consente anche questo ( in piano)
La velocità minima, in salita, è circa 5 km/h ma su strada piana non si riesce a viaggiare, con l’assistenza attiva, a meno di 10 km/h

E’ presente il pulsante “soft-start”

Ecco il filmato dell’avvio, modulazione e stop dell’assistenza a ruota sollevata

Carriola-avvio assistenza a ruota sollevata





AVVIO DELL’ASSISTENZA

Per alimentare la centralina bisogna agire sulla chiave posta sulla scatola della batteria e poi premere il pulsante On/Off sul cruscottino; la chiave va usata per i lunghi periodi di inattività e per quando si ricarica la batteria, mentre in tutte le altre situazioni è sufficiente il pulsante On/Off sul manubrio

L’avvio dell’assistenza avviene dopo 0.25 giri (90°) di pedale pari a 0.65m in prima marcia, ma la partenza del motore è progressiva e raggiunge il massimo dopo almeno un giro di pedale
Non c’è modulazione dell’assistenza in base alla velocità di rotazione dei pedali, ma solo una fase di avvio morbida
La spinta è vigorosa e si prende velocità rapidamente

Carriola-avvio assistenza su strada


Non è presente un controllo tachimetrico Semplicemente la spinta del motore si affievolisce salendo di velocità e raggiunge il limite a circa 23 km/h su strada (ottima cosa perché si guadagna in potenza ai bassi numeri di giri tipici delle salite)

Sulla Carriola l’avvio è proprio la fase più critica
Se quando ci si ferma si scalano un paio di rapporti, la ripartenza risulta facilitata
Bisogna guadagnare rapidamente una velocità di almeno 6-7 km/h per non avere problemi di equilibrio
Per fare questo è risultata utilissima la spinta del piede a terra che la posizione in sella favorisce, come già detto parlando del telaio
Confermo che, dopo alcune prove, questa fase si supera con molta naturalezza

L’avvio con il pulsante “soft-start” facilita ma non molto perché la pedalata non prevale su di lui perciò bisogna imparare il momento giusto per rilasciarlo e far partire il controllo del PAS; in partenza non mi è sembrato particolarmente utile
Diventa invece utile per manovrare in spazi ristretti a bassa velocità: in questo caso si tengono i piedi a terra per mantenere facilmente l’equilibrio e il motore si incarica di muoverci

Qui c’è una partenza a carico sul 12% in cui si vede bene la spinta del piede

Carriola-partenza su 12% a carico


Interrompendo la pedalata, il motore si arresta dopo circa mezzo secondo (valore buono)
Agendo su una qualsiasi delle leve dei freni, l’assistenza si interrompe immediatamente



ACCELERAZIONE

L’8-Fun BPM è un motore dalla coppia elevata; si evidenzia bene nel misurarne l’accelerazione che, anche a carico, ha un valore ben allineato con quello di molte bipa assai più leggere



Il tempo per percorrere 50m da fermo è risultato di 11.1” e la velocità di uscita è 23.6 km/h, con 40 chili di carico



NEL TRAFFICO

In città la Carriola si muove disinvoltamente ed è agile, al contrario di quanto si può pensare
La velocità è molto spesso superiore a quella delle altre bici e la larghezza non è così elevata da creare problemi
Bisogna stare attenti perché vien voglia di accostarsi troppo ai marciapiedi sopraelevati per passargli sopra con una parte del pianale, ma è meglio evitarlo per non finire ad urtarli col telaio
Lo spunto è davvero buono e ci si immette facilmente nel flusso del traffico cittadino … e poi le auto si tengono a dovuta distanza, intimorite dalle strane dimensioni
Il pulsante “6km/h” mi è stato utile per risalire le code stando sul lato destro e procedendo lentamente
Il raggio di sterzata ridotto non mi ha mai ostacolato in marcia; nelle manovre bisogna invece fare un po’ di avanti-indietro
Il pavè e le sconnessioni del manto stradale non disturbano molto, si avvertono invece un po’ fastidiosamente le buche
Chi la deve usare in città sconnesse potrebbe pensare ad un cannotto sella ammortizzato

I tre livelli di velocità sono sufficienti per trovare l’andatura giusta

Ciclabili:
mentre per il codice della strada sarebbe obbligatorio usarle (la Carriola rientra nella definizione di “bicicletta”), usarle è problematico
Mentre l’ingombro laterale e la manovrabilità lo consentono agevolmente, gli ingressi alle ciclabili o gli attraversamenti di strade sono spesso limitati da transenne per evitare l’ingresso ai ciclomotori e alle moto
E da queste “chicane” non si passa !






COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI

I risultati ottenuti con la misura dinamometrica dello sforzo esercitato sui pedali sono raggruppati in questa tabella
Sono stati misurati con un carico di 40kg sul pianale



La marcia in piano può avvenire anche senza esercitare spinta sui pedali (“pedalata simbolica”)

Il cavalcavia al 4% viene superato a 18.5 km/h senza esercitare alcuno sforzo sui pedali

Carriola-cavalcavia 4 % a carico


La ripartenza richiede poco più del peso della gamba applicato ai pedali: 17kg in prima marcia; si parte anche con la seconda marcia con uno sforzo, ancora modesto, di 24kg
Come già detto, in tutte le partenze è importante la spinta del piede a terra
Anche nelle partenze in salita l’uso del soft-start non si è rivelato vantaggioso

Sul 10% la spinta necessaria è di 18kg, pari a circa 96W, per viaggiare a 9.5km/h in prima
La ripartenza richiede una spinta sul pedale di 30kg

Sul 13.5% la spinta sale a 30kg, paria circa 110W e si supera a 6.5km/h
Per ripartire occorre spingere sul pedale con 45kg (comincia ad essere un valore elevato)

Carriola-salita 10 % e 13.5% a carico


Il superamento della salita al 17% richiede uno sforzo sensibile: 46 kg, pari a circa 140W, per una velocità di 5.5km/h
La ripartenza è ancora possibile, ma siamo al limite: 59kg cioè in pratica tutto il proprio peso

Carriola-salita al 17% a carico


Faccio una considerazione:
un simile mezzo non viene sicuramente utilizzato da persone con doti fisiche molto scarse, perciò i valori di sforzo fino al 17% sono sicuramente alla portata del ciclista che la usa quotidianamente

La capacità di scalare della Carriola è notevole anche a carico, nonostante abbia un motore da 250W perciò in piena regola con il codice; questo consente di utilizzarla anche in città con pendenze sensibili
Complimenti al motore BPM e alla gestione della centralina !



CAMMINATA ASSISTITA

Si può attivare la funzione di “camminata assistita” tramite il pulsante “6km/h” sul cruscotto
La velocità in piano richiede un passo veloce ma è comunque gestibile
La spinta è potente e si riparte bene anche sul 12% a carico; in questo caso la velocità è ben proporzionata alla camminata “umana”

Carriola-camminata assistita su 12% a carico


L’avvio avviene dopo circa un secondo dalla pressione sul pulsante, ma se si attiva tenendo contemporaneamente frenato, al rilascio del freno la partenza è immediata



VELOCITA’ e AUTONOMIA

La batteria della Carriola, essendo litio-ferro, mantiene una elevata costanza delle prestazioni per gran parte della sua scarica
La velocità in piano è di 22km/h con un apporto muscolare di circa 70W: valore ben commisurato al tipo di veicolo …. e superiore a quello della maggioranza dei ciclisti urbani
Non c’è cut-off tachimetrico, ma la velocità è semplicemente quella massima consentita dal motore
Aumentando la spinta sui pedali si può incrementare la velocità fino a 25km/h dove il motore cessa completamente di assistere; ma lo sforzo sale rapidamente a valori elevati e, per la mia esperienza durante le prove, ritengo non sia il caso di farlo soprattutto prevedendo un uso professionale perciò pari a ore di utilizzo quotidiano

Ho eseguito due prove distinte sul consueto percorso di test, entrambe al livello massimo di assistenza, con l’apporto muscolare di circa 70W e in 5.a marcia a poco più di 70ped/min

Nella prima ho viaggiato senza carico
Ho ottenuto una percorrenza utile di 55.5km e totale di 58.5 km
Il consumo elettrico è risultato di 7.36 Wh/km
Poiché la prova è stata eseguita a 7°C di temperatura ambiente, si può calcolare una autonomia utile a 20°C di oltre 65km

Autonomia liv 3 – a vuoto


Nella seconda prova ho caricato a bordo le consuete casse con i mattoni da 40kg
In questo caso l’autonomia utile è stata di 48.5km e totale di 49.5 km
Il consumo elettrico medio è salito a 8.67Wh/km
Anche in questo caso correggo il valore perché ottenuto a 7°C di temperatura; l’autonomia utile a 20°C risulta perciò di 57km

Autonomia liv 3 – con carico 40kg



Anche qui faccio una considerazione (e finalmente rispondo al quesito del nostro amico Rotolone che voleva sapere come varia l’autonomia in funzione del peso):

Il primo risultato di autonomia l’ho ottenuto con un peso di 56+75kg (peso bipa più il mio) cioè 131kg totali;
il secondo con un carico di 40kg che ha portato il peso totale a 171kg
La differenza di peso risulta perciò del 30% in più

A tale aumento di peso è corrisposta una diminuzione nel valore di autonomia utile da 55.5km a 48.5
Percentualmente corrisponde a -13%

Orientativamente si può dire che, percentualmente, la diminuzione dell’autonomia corrisponde a circa metà dell’incremento del peso



MARCIA IN COPPIA

Difficile marciare in coppia con qualche altra bici, ma capita di dover star dietro ad una bici muscolare
La modulazione della velocità è un po’ grossolana ma la notevole massa e il prontissimo impianto frenante consentono di adeguare abbastanza bene la propria velocità a chi ci precede (lentamente)
La velocità minima è circa 10km/h



MARCIA SU FONDI STERRATI

I pneumatici “fat” assorbono bene le sollecitazioni dello sterrato; quel che disturba sono le buche che non vengono filtrate se non dalla sella e si avvertono in modo secco
La modulazione della velocità ha solo tre livelli, ma con quello intermedio si viaggia alla velocità giusta
La guida è sicura; attenzione alle curve perché si arriva rapidamente (soprattutto a carico) al limite di aderenza della ruota anteriore
Altrettanto si deve modulare con attenzione la frenata perché, potente come è, si arriva presto al bloccaggio dell’anteriore



TRASPORTO IN AUTO FURGONE E IN TRENO-MERCI

Con le sue dimensioni in auto non ci sta proprio … nemmeno nelle station-wagon, ma in un furgone si carica agevolmente e, col cavalletto che la mantiene stabilmente dritta, basta qualche corda elastica per viaggiare sicuri appoggiandola col pianale alla parete

Vabbè per il treno ho scherzato: non serve farla viaggiare in treno, serve invece portarla allo scalo merci della stazione per prelevare i carichi e lì ci arriva sgusciando fra camion e furgoni



PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA

La scorrevolezza al banco e su strada risulta buona:
il motore è dotato di ruota libera e non oppone resistenza nemmeno in retromarcia
Anche la scorrevolezza su strada è risultata pari a quella di una buona bipa

Carriola-scorrevolezza ruote


I rapporti del cambio sono giusti anche per la marcia muscolare e si trova con facilità la cadenza desiderata

La prova dinamometrica a 18km/h con carico di 40kg indica una richiesta di 125W : buon valore
Se si lascia scendere la velocità a 15km/h, lo sforzo cala ad un ben più sostenibile 90W
Se ci si ritrova senza batteria, si riesce comunque a tornare senza sudare le fatidiche sette camicie
In caso di salita le cose cambiano anche se l’ampia gamma di rapporti del cambio viene notevolmente in aiuto



IMPIANTO LUCI



L’impianto è alimentato da una dinamo a mozzo nella ruota anteriore, marca Shimano, che garantisce bassi attriti rispetto a quelli tangenti al pneumatico e fornisce energia sufficiente anche a velocità molto basse

Il fanale anteriore è il modello Classic N Plus della Bush & Müller monoled; illumina la strada a 10 metri con 25 lux (buono)
E’ dotato della persistenza per cui rimane acceso quando ci si ferma ai semafori
Il fascio luminoso ha una forma inconsueta a due rettangoli di luminosità diversa (vedi foto) che si è rivelato efficace per illuminare sia lontano che i lati della strada

Il fanale posteriore è il modello Seculite Plus sempre della B&M a luce fissa con persistenza; buona la visibilità anche laterale, ma (tiratina di orecchi alla ElCiclo) è montato troppo in alto sul parafango ed il suo fascio luminoso è orientato troppo verso il cielo



ANTIFURTO

La Carriola non è dotata di antifurti di serie …. ma nelle soste brevi è un antifurto per se stessa: facile identificarla e difficile caricarla rapidamente su un furgone

Per le soste lunghe è opportuno dotarla di un buon antifurto; lo spazio non manca anche per l’installazione di un antifurto elettronico

Sul telaio c’è una targhetta col numero di serie che però è facilmente asportabile (ma anche in questo caso la rarità di tale mezzo ne favorisce l’identificazione)






ACCESSORI

La Carriola è personalizzabile con accessori di vario tipo a seconda delle esigenze
Tipicamente, al posto del pianale, può essere montata una cassa aperta (che ricorda proprio quella delle carriole)
(nella foto è semplicemente appoggiata al pianale, giusto per far vedere l’effetto)



In tale cassa può essere montato un seggiolino per bimbi, ma l’omologazione di tale accessorio è (qui in Italia) ancora in corso di approvazione



Può essere montata anche una cassa chiusa, anche di tipo termico

Altri allestimenti per il trasporto di cose particolari o modifiche alla componentistica possono essere richiesti in fase di definizione dell’ordine



CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI

Data la piccola produzione di questi modelli, non sono disponibili certificazioni, ma l’esperienza sul campo maturata dal costruttore sopperisce a tale mancanza

La garanzia è di 2 anni ed è di 2 anni anche sulla batteria per gli utenti privati
Scende ad 1 anno (anche per la batteria) per gli utenti professionali

Il prezzo di listino, al momento attuale, è 2862 € + IVA per la bipa allestita come quella della prova, cioè con freni adisco idraulici invece che meccanici, con le luci B&M, dinamo nel mozzo, batteria da 12Ah e con il pianale in legno

La batteria da 12Ah costa 380 € + IVA , mentre quella da 18Ah costa 520 € + IVA



CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO

La Carriola è un veicolo prettamente per uso professionale
Ci si possono trasportare le cose più disparate dotandola di un adeguato contenitore
Un esempio è la consegna a domicilio in città di verdure dagli orti di periferia (c’ò un loro cliente che lo ha fatto diventare il suo business primario)
Altro esempio è l’utilizzo da parte di elettricisti, idraulici e fabbri che possono raggiungere la destinazione anche nei centri storici e nelle zone a traffico limitato trasportando agevolmente le loro attrezzature
Anche la consegna, o il ritiro per riparazione, di elettrodomestici ed apparecchi elettronici è molto adatto a questo mezzo che può essere parcheggiato con facilità vicinissimo al punto di carico
La consegna del pane o delle spese alimentari a domicilio è un altro esempio di utilizzo
Anche la vendita di gelati in zone turistiche, magari allestendo il mezzo in modo creativo, è un esempio di uso

Un’altra importante caratteristica che può far scegliere questo mezzo, al posto di uno a motore endotermico, è il bassissimo costo di esercizio che è limitato praticamente al solo ammortamento della batteria, senza assicurazioni obbligatorie ne bollo… ne benzina !

La sua buona capacità di superare salite rendono la Carriola adatta anche a città collinari

L’uso da parte di privati è da valutare per la possibilità di trasportare spese alimentari anche di notevole volume, ma è un po’ limitato dalla ancora mancante omologazione in Italia per il trasporto di più bimbi



NOTA

Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera


15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
dipigi Inserito il - 31/01/2014 : 10:27:43
Quoto tutti i complimenti fatti a Pix, meritatissimi, e anche a El Ciclo di Vigevano.
Barba 49 Inserito il - 31/01/2014 : 09:40:02
Bella prova, bel mezzo e una scelta di batterie veramente ampia, come deve essere per un veicolo professionale!!!

Come sempre i miei complimenti per il test, tutto il mondo oramai ci invidia la tua professionalità.
pixbuster Inserito il - 30/01/2014 : 23:03:29
Dalla El Ciclo mi fanno sapere che hanno deciso di montare di serie un antifurto Abus da telaio mod. 4850 LH-2 KR, di quelli ad arco, per le soste brevi

Immagine:

101,15 KB

Stanno anche valutando la possibilità di fornire un antifurto satellitare



fabiobt Inserito il - 29/01/2014 : 23:38:21
Nei test di pix trovi tutto quello che vuoi sapere e anche quello che non sapevi di voler sapere.
rougegan Inserito il - 29/01/2014 : 22:44:24
Complimenti PIX, ottimo il test come sempre! Molto interessante ed economico questo mezzo per gli artigiani che lavorano in centro storico. E complimenti anche al team di El Ciclo per la pregevole realizzazione. Bravi!
Ebikez Inserito il - 29/01/2014 : 10:03:05
A me questa azienda è piaciuta sin da subito.I loro prodotti mi hanno sempre dato una ottima impressione.Curati, puliti e con quel look retrò che a me piace sempre moltissimo. questa cariola è veramente una figata.
Ottimo test.

In effetti Pix hai proprio un dono...i test sono sempre precisi, accurati REALISTICI, e divertenti da leggere.

Davvero una impresa non facile essere non banali e ripetitivi.Complimenti.
baldiniantonio Inserito il - 29/01/2014 : 09:51:37
proprimi ha scritto:

Grande Pix!!! ... A voler fare proprio il pignolo manca nel Pix-test la prova di stabilità in caso di spostamento del carico viaggiante (che sarebbero i miei nipoti quando si mettono a litigare fra di loro durante il trasporto). Scherzi a parte, quando quello di quasi 6 anni si agita ho il mio bel daffare...



caro amico,
ti ricordo che il carico va ben legato!

Aggiungo che oltre la stima meritata da Pix per la passione che dedica e l'accuratezza dei test, gli va apprezzato l'impiego del proprio tempo libero, che è impagabile, nel donarlo allo scibile comune!
aschenaz Inserito il - 29/01/2014 : 09:26:54
Da utente recentissimo, per il poco che ho letto, non posso che farti i miei complimenti per la passione ed il piglio professionale con cui riporti le prove!

L'allisciata ha però uno scopo : volevo chiederti se hai mai provato una bipa con motore Impulse. Mi pare che fra i test non ce ne sia nessuna...
pixbuster Inserito il - 28/01/2014 : 23:59:21
grazie grazie a tutti
Giorgio_s Inserito il - 28/01/2014 : 23:13:00
Bello il test con 40 kg sul pianale... sto già pensando a 40 kg di batterie sulla mia....

Ottimo test Pix, è incredibile come scrivi e illustri tutto: riesci a catturare l'attenzione di molti anche su un oggetto che (per ovvie ragioni) interessa a pochi!!!
proprimi Inserito il - 28/01/2014 : 22:47:20
Grande Pix!!! E come sempre una prova dettagliatissima. Io l'avevo provata brevemente due anni fa allo Spezi, e mi ero fatto prestare i figli (allibiti) da una coppia di tedeschi per vedere l'effetto da carico. Poi, anche per questioni di budget, avevo comprato la Babboe City nella versione muscolare. Confermo l'importanza del "piedino" per la partenza e la mancata utilizzazione da parte mia della 6° e 7° marcia (ho il Nexus 7). A voler fare proprio il pignolo manca nel Pix-test la prova di stabilità in caso di spostamento del carico viaggiante (che sarebbero i miei nipoti quando si mettono a litigare fra di loro durante il trasporto). Scherzi a parte, quando quello di quasi 6 anni si agita ho il mio bel daffare.
Interessante il fatto che quelli di El Ciclo si stiano muovendo per ottenere una omologazione per il trasporto di 2 bambini. Se dovessero riuscirci chiederò loro una copia; ho appurato che la Babboe in Olanda non ha richiesto nulla. Finora vado senza problemi sotto gli occhi dei Vigili Urbani che controllano l'attraversamento delle strisce pedonali davanti all'asilo dei miei nipotini; solo una volta mi hanno fatto osservare che era parcheggiata in modo poco ortodosso.
MilleMiglia Inserito il - 28/01/2014 : 22:27:20
Al solito test impareggiabile.
Trovo invece molto strana la scelta di montare quel modello di cerchi Malvestiti (che sono più opportunamente montati di serie su bici tipo la Alpina 1000Miglia) che ha proprio poco del cerchio "da carico"..
claudio02 Inserito il - 28/01/2014 : 22:13:03
si potrebbe facilmente entrare nel club dei 100 ..kg ed oltre...
elle Inserito il - 28/01/2014 : 19:33:18
davvero interessante pix! grazie
baldiniantonio Inserito il - 28/01/2014 : 19:24:20

complimenti,come sempre dovuti, al grande Pix ed un plauso all'azienda che ha, saggiamente, messo in buone mani un velocipede che potrà anche stimolare chi vorrà dedicarsi ad un attività che comporta trasporto in zone vietate a mezzi inquinanti.

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