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 Pix test n. 14 – Gazelle Chamonix

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
pixbuster Inserito il - 13/08/2009 : 00:23:23
Questo test è contestuale a quello fatto sulla Gazelle EasyGlider ; essendo i modelli molto simili molte cose sono ripetute uguali, ma l'ho fatto per maggior comprensibilità di chi è interessato ad uno solo dei modelli
Questa parte si completa con delle considerazioni comparative

Per prezzi e ulteriori informazioni riferirsi all'importatore italiano www.noord.it Vicenza

Questa è la Gazelle modello CHAMONIX

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Questa bipa viene fornita in tre modelli che differiscono solo nel numero dei rapporti del cambio:
CHAMONIX con cambio Nexus a mozzo e 7 rapporti (che è quella che ho provato)
ORANGE con lo stesso cambio ma a 8 rapporti e
MEDEO con tripla corona anteriore e cambio posteriore a 8 rapporti per un totale di 24 marce

Tutti e tre fanno parte della famiglia “Innergy” con motore hub anteriore


CICLISTICA

La prima impressione salendo in sella è di una bipa molto comoda e morbida, con posizione in sella di tipo “olandese” cioè a busto eretto e pochissimo peso scaricato sulle braccia
L’ammortizzazione funziona egregiamente per merito delle ruote di grande diametro, del buon ammortizzatore anteriore (regolabile e che non presenta gioco) e per la sella con cannotto ammortizzato
La capacità di assorbimento delle asperità è confermata anche dopo lunghi percorsi; la posizione in sella a busto verticale va invece valutata in base alle preferenze personali
La morbidezza dell’insieme non si addice molto ad un uso sportivo (che non è comunque il target di questa bipa)

Il telaio è ben “legato” senza tintinnii ne sbatacchiamenti di nessun tipo, anche sulle buche più severe

La stabilità in marcia è ottimale, anche a velocità elevate (provata fino a 47km/h senza alcun problema)
Non si innescano oscillazioni nel manubrio guidando senza mani, nonostante la presenza del motore nella ruota anteriore



Piega del manubrio e altezza sella sono regolabili con sistemi rapidi e senza necessità di attrezzi
L'inclinazione è regolabile finemente con un bel sistema di due viti “a cava esagonale” (brugole)
La sella è al gel e risulta accogliente (ma come per ogni sella è un dato molto personale)

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le manopole sono di tipo ergonomico

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il cambio, come già detto, è uno Shimano Nexus a 7 rapporti inserito nel mozzo posteriore, con possibilità di cambiare da fermo

la manopola del cambio è a rotazione e posta sul lato destro del manubrio
Il numero della marcia inserita non è di facile lettura soprattutto se si guarda velocemente

i rapporti sono da pianura : in prima marcia a 66 pedalate al minuto si viaggia a 12.4km/h
a 25km/h si hanno 76 ped/min in 5.a , 66 in 6.a e 57 in 7.a

I freni sono degli Shimano RollerBrake alloggiati a fianco dei mozzi delle ruote e con il disco di dissipazione del calore che li fa assomigliare a dei freni a disco
la frenata rimane ottima anche in caso di lunghe discese ma è meno aggressiva (e forse un po’ più lunga) dei classici V-brake
la loro presenza complica lo smontaggio delle ruote e la loro manutenzione (peraltro rara) richiede un meccanico competente
La ruota anteriore ha anche il motore perciò prima dello smontaggio occorre staccare i collegamenti elettrici che sono alloggiati in una scatoletta posta sulla forcella


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Il cavalletto è del tipo monopiede

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il portapacchi è dotato di comodi elastici ed ha una portata di 25kg;
Sotto al piano di carico è alloggiata la batteria che comprende anche il fanale rosso posteriore
Viene fornita una piccola pompa che ha un suo alloggiamento specifico

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Ottima e dalla forte impressione di solidità tutta la componentistica

La bipa senza batteria pesa 24.5 kg e la batteria 2.6 kg per un peso totale di 27.1 kg

Curiosità: il campanello è a rotazione della parte più interna della manopola di sinistra; molto comodo e per nulla ingombrante sul manubrio



(il filmato è relativo alla EasyGlider, ma è identico)

PARTE ELETTRICA :

CENTRALINA

Il rivenditore è dotato di apposito software per poter cambiare (a richiesta) il livello di assistenza da 50% a 200% (con evidente effetto sull'autonomia)
Mi pare di avere capito che i livelli con cui viene fornita la bipa sono 50% in eco e 100% in boost

Per realizzare una sorta di antifurto, la centralina riconosce la batteria che viene montata e non si avvia se la batteria non è stata preventivamente registrata
Perciò se si cambia batteria si deve programmare (dal rivenditore) la centralina affinché la riconosca ; se ne possono memorizzare quattro contemporaneamente

MOTORE

E' un motore a mozzo (hub) anteriore con ruota libera tipo brushless
Risulta perciò indipendente dal rapporto del cambio inserito
Non dà mai la sensazione di una grande forza, ma è molto morbido nell’erogare la potenza e la sua spinta è regolare dall'avviamento fino ai 25 km/h a cui viene disinserito
La rumorosità è molto bassa in tutte le condizioni di utilizzo; aumenta leggermente con la velocità

CABLAGGI

Sono eseguiti con molta cura e nascosti all’interno del telaio; fa eccezione il cavo del motore che, a causa dell'ammortizzatore anteriore, risulta un po' troppo visibile


CRUSCOTTINO CON I COMANDI


E' realizzato specificamente per la Gazelle
E' monocromatico a cristalli liquidi quindi molto ben visibile con luce molto forte e ha una ottima retroilluminazione azzurra che si accende quando si attivano le luci

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Incorpora le funzioni di computer di viaggio con indicazione della velocità, dei km totali, di quelli percorsi nel viaggio e della media oraria

Ha un pulsante per l'accensione della centralina che attiva anche il display
Il pulsante sottostante accende le luci (che sono comunque ad accensione automatica)

Ha un pulsante per cambiare alternativamente il livello di assistenza da eco a boost con indicazione nel display del livello selezionato

L'ultimo pulsante serve a cambiare la visualizzazione dei dati del trip-computer e per azzerarlo

Nel display compare il simbolo di una batteria con le classiche lineette che si spengono mano a mano che la carica diminuisce; quando la batteria è quasi scarica, l'indicatore inizia a lampeggiare
La precisione dell'indicatore con l'effettiva carica restante è buona

Le scritte del display sono piuttosto piccole per una rapida lettura

I pulsantini hanno un azionamento piuttosto incerto e sono piuttosto piccoli ; in più il pulsante per il cambio di livello di assistenza non si raggiunge facilmente con il pollice senza spostare la mano sul manubrio

Il display è rimovibile (anche questo in funzione di antifurto)

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infatti, senza il pannellino, tutte le funzioni elettriche non si attivano (comprese le luci)

Il pannellino non sembra molto solido
Anche l'incastro per il fissaggio non è particolarmente robusto e ho qualche perplessità per questo sistema: bisogna ricordarsi sempre di portar via il pannellino per evitare che un ladro sciocco lo rubi lasciandoci senza assistenza elettrica e, per giunta, senza luci
Altrettanto una caduta accidentale della bipa potrebbe causare la rottura del pannello o anche solo del sistema di aggancio, lasciandoci ugualmente senza assistenza e senza luci

Il display e la centralina si spengono automaticamente dopo un certo periodo di inattività del motore


BATTERIA

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E’ una litio ioni–manganese 36V 7Ah 252Wh

Si estrae utilizzando la stessa chiave del lucchetto ad arco, sfilandola dalla parte posteriore del portapacchi
Non ha una vera e propria maniglia per il trasporto ma solo una cava per inserire le dita; funzionale visto il basso peso

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La batteria incorpora la luce posteriore
Premendo un pulsante posto al centro del fanale, si attiva la momentanea visualizzazione del livello di carica della batteria: si accende uno dei cinque led del fanale in corrispondente al livello di carica

Anche durante la carica si accende il led corrispondente al livello raggiunto; in questo caso l'indicazione è continua e non richiede di premere il pulsante

La ricarica può essere effettuata con la batteria a bordo o smontata; un coperchietto di gomma morbida protegge i contatti del connettore

Il caricabatteria ha dimensioni contenute
Il tempo di ricarica da batteria esaurita è stato intgorno alle 5 ore

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MODALITA’ DI ASSISTENZA

L'erogazione della potenza del motore avviene esercitando pressione sui pedali: più si spinge più il motore spinge
Il motore, essendo montato sulla ruota, risulta indipendente dal rapporto del cambio innestato
Si può perciò scegliere la cadenza di pedalata indipendentemente dalla velocità
Il “tiro” del motore è continuo fino ai 25 km/h quando viene staccato dalla centralina

La differenza fra il modo Eco e Boost è avvertibile


AVVIO DELL’ASSISTENZA

E' presente il controllo dello sforzo esercitato sui pedali, ma, per evitare il problema di avviamenti involontari quando da fermi si appoggia il piede al pedale, è stato introdotto un controllo tachimetrico che attiva l'assistenza solo quando rileva una velocità maggiore di zero
Questo sistema implica però che l'inizio dell'assistenza avviene dopo aver percorso un certo angolo con i pedali
Essendo l'avvio dell'assistenza molto dolce, mi è stato difficile misurare questo angolo ma direi che va da circa mezzo giro in prima marcia ad un quarto di giro in settima
Nelle partenze in piano non è fastidioso
Forse questa logica è stata implementata soprattutto per evitare gli spunti di corrente elevati che si hanno attivando l'assistenza fin da fermo

Sempre per l'indipendenza del motore dal cinematismo dei pedali, le partenze possono essere fatte con qualsiasi rapporto (ovvio che se si usa una marcia molto lunga si può aiutare poco con i pedali, ma la bipa parte lo stesso)

La potenza erogata dal motore non è molto elevata perciò le partenze non sono particolarmente agili
Nel mio solito test di accelerazione, esercitando uno sforzo sui pedali sensibile ma non forte, ho ottenuto un tempo di 11.99 secondi per percorrere i primi 50 metri


PENDENZE SUPERABILI

L'avvio dell'assistenza dopo un certo tratto di pedalata e i rapporti del cambio un po' lunghi non favoriscono le partenze in salita

Questa è la prova di partenza da fermo su rampa al 12% in Eco e in Boost



Ho dovuto spingere con decisione sui pedali per avviare la bipa a causa della prima marcia lunga
Si avverte la differenza nelle due modalità Eco e Boost ma lo sforzo iniziale è il medesimo

La spinta massima del motore è piuttosto leggera (stimo non più di 300W) e questo non consente di superare pendenze elevate
Il cavalcavia al 4%, a cui mi riferisco normalmente nelle mie prove, viene superato a circa 17km/h con uno sforzo un po' più che modesto
Ho percorso una salita al 10% in 1.a, a circa 11km/h con uno sforzo consistente (a 60 pedalate al minuto)
Il 15% l'ho superato con uno sforzo elevato
In tutte le prove ho inserito la modalità Boost


La rampa al 27% non sono riuscito a superarla nemmeno affrontandola già in movimento (ma voglio precisare che è una pendenza estrema che non si incontra praticamente mai sulle strade)




VELOCITA’ e AUTONOMIA

Una precisazione necessaria: lo sforzo sui pedali che definisco “modesto” è circa quello che mi servirebbe per andare a 18-20 all’ora su una muscolare da biciclaio e non da supermercato perciò intorno ai 50-70W

Per viaggiare a 23km/h lo sforzo richiesto è modesto
A 25km/ cresce un po'
L'intervento del controllo tachimetrico è piuttosto deciso appena un po' sopra i 25km/h

Su un percorso pianeggiante ho ottenuto una autonomia di 48 km in eco (in boost solo sui cavalcavia)
La velocità è stata di 24-25 km/h con una media oraria di 22.9 nei primi trenta km; dopo le prestazioni hanno cominciato a decadere e ho completato il percorso con una media finale di 21.2km/h

Dalle mie prove sembra che il dato di autonomia dichiarato sia piuttosto ottimistico a meno di non viaggiare a velocità molto modeste (diciamo 18km/h)

Quello che maggiormente non mi è piaciuto è la mancanza di riserva di potenza anche viaggiando a 22-23km/h: un lieve falsopiano o un po' di vento contrario abbassano drasticamente la velocità


PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA

[film scorrevolezza ruote]

La pedalabilità risulta buona, nonostante i piccoli attriti visibili nel filmato
Il peso di 24.5kg a batteria smontata penalizza ovviamente l'utilizzo in sola modalità muscolare


IMPIANTO LUCI

I fanali sono automatici (si accendono da soli quando c’è buio, ma si può forzare l’accensione e lo spegnimento col pulsante luci posto sul cruscottino)
L'accensione delle luci attiva anche la retroilluminazione del cruscottino

Il fanale anteriore è a unico led bianco e produce una BUONA illuminazione della strada con un fascio un po’ stretto ma ben allungato
Ho misurato un valore di illuminamento di 27 lux a 10 metri (il valore di riferimento previsto dalle norme tedesche è 10 lux, il valore minimo per il nostro codice della strada è 2 lux)

Questo fanale ha, nella parte inferiore, una comodissima rotellina per regolare l'altezza del fascio luminoso

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Sulla sospensione anteriore ci sono integrati due catadiottri bianchi ben efficaci

Il fanale posteriore è realizzato con cinque led rossi di cui due orientati ai due lati per una migliore visibilità laterale
Esso è integrato nella batteria

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come già detto, questi led vengono anche utilizzati come controllo dello stato di carica della batteria

L’alimentazione delle luci viene fornita dalla batteria e, nelle istruzioni, è dichiarato che anche quando la batteria è troppo scarica per il motore, rimane comunque abbastanza energia per alimentare i fanali a lungo
Rimane il fatto che non è possibile avere le luci accese se la batteria la si lascia a casa o si guasta
Direi che un sistema di illuminazione di scorta è altamente consigliabile

L'alimentazione tramite la batteria ha il vantaggio che i fanali emettono la medesima luce a qualsiasi velocità e da fermo


ANTIFURTO

E’ dotata di un solido lucchetto ad arco (la stessa chiave serve per estrarre la batteria)
Ma sul lato opposto alla chiave è possibile fissare una catena per ancorare la bipa ad una struttura fissa, con un perno che entra nello stesso lucchetto ad arco
Molto comodo perché si usa una sola chiave ma forse meno efficace contro i ladri a cui basta scassinare un’unica serratura

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COMPARAZIONI ovvero quello che è uguale e quello che è diverso

Cominciamo con le cose uguali

La comodità in sella è davvero elevata per entrambe e non temono le asperità della strada (anzi non le teme il nostro posteriore se adagiato sulla loro sella)
Uguale è la posizione in sella a busto verticale
Uguale è la frenata
Uguale è il peso della bipa
Uguale è la necessità di un piccolo ma costante sforzo per marciare
Uguale è anche la buona scorrevolezza ad assistenza disinserita
Anche il campanello è uguale in entrambe

Ma i due modelli differiscono sostanzialmente nella capacità di superare le salite: ottima (anche se richiede uno sforzo costante) sulla EasyGlider che è in grado di farci superare ogni pendenza in cui possiamo imbatterci, scarsa sulla Chamonix con cui si supera agevolmente solo un modesto 4-5%

Anche le velocità “di crociera” sono diverse: a parità di sforzo applicato si viaggia più veloci con il motore a mozzo della Chamonix

Evidentemente mantengono entrambi i modelli a listino per soddisfare le esigenze di chi viaggia in pianura e di chi ha salite anche consistenti sul suo percorso

L'autonomia si allunga, con la Chamonix, viaggiando a velocità piuttosto basse mentre, sulla EasyGlider, si allunga viaggiando veloci (ma in questo caso bisogna mettere in conto un certo impegno muscolare)

Lo scatto al semaforo è migliore sulla EasyGlider, che ha un avviamento immediato, ma si rivela più efficace sulla Chamonix che ha un allungo decisamente migliore e che non richiede un uso tempestivo del cambio ne sforzi elevati sui pedali

Poi ci sono le differenze minori come la regolazione rapida dell'inclinazione della sella che manca sulla Chamonix e l'impianto luci che è più affidabile sulla EasyGlider perchè alimentato indipendentemente, ma più efficace sulla Chamonix perchè fornisce intensità maggiore e la mantiene anche a mezzo fermo

Anche il pannellino di comando è divero: ben retroilluminato e comprendente il trip-computer sulla Chamonix; più robusto e più sicuro da azionare sulla EasyGlider

C'è una differenza notevole nell'altezza minima da terra delle parti meccaniche: 28 cm nel caso di motore a mozzo e 22 con il motore Panasonic centrale che sporge nella parte inferiore

Il prezzo è elevato e molto simile per entrambe ma giustificato da una componentistica e da una cura nella realizzazione di livello elevato
E' invece diverso il prezzo della batteria di ricambio: più cara quella della Chamonix che però comprende anche la logica antifurto e il fanale posteriore


CONSIDERAZIONI SULL'UTILIZZO

Il target, a mio parere, è un ciclista tranquillo che usa la bipa per corti spostamenti urbani e che apprezza il grado di finitura elevato di questi modelli o per chi ama tranquilli e comodi giri “fuori porta”
Il confort molto elevato le rendono interessanti soprattutto in presenza di strade non molto levigate
Le lunghe percorrenze o le velocità elevate non sono fatte per questi modelli
14   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Fede77 Inserito il - 05/08/2010 : 19:38:40
illacustre ha scritto:

...lontane da certe "cinesate" che delle volte si incontrano.

Bellissimissima la possibilità di passare dal rivenditore prima di partire per programmare la bici per l'utilizzo in montagna, una volta tornato a casa, farla riprogrammare per la pianura.




Scusami tanto, ma a parte che "certe cinesate" come le definisci tu, ti fanno la bellezza di 40 km in piano senza una pedalata, ti superano un cavalcavia a 22 km/h e vengono usate dal 2005 senza un minimo problema....come quella del sottoscritto. Ma come si fa a definire bellissimissima la menata di andare ogni volta dal rivenditore per riprogrammere la centralina? Metti che questo fallisca fra uno-due anni...tocchiamo ferro, o meglio altre cose ;) cosa fai? Meglio fare un motore ed una bella batteria che compensi un po' tutto no?

48 km in piano e in modalità eco, con ultimo modello di batteria e pedalando fanno prorpio pena, se penso che con poco più di 100 € di batterie al piombo mi faccio con la mia 40 km...senza dare una sola pedalata. Mah...

Comunque per il resto sembra una bella bici super-tecnologica, con certi "tocchi di modernità" però problematici e complicati da gestire, a lungo andare, come i freni roller, il discorso registrazione batteria ogni volta che ne prendi una nuova e il fanale incorporato in questa che complica i cambi fai da te...

Per finire un super-complimento a pix che è proprio una colonna portante ed importante nel mondo e-bike!!!

illacustre Inserito il - 05/08/2010 : 12:05:56
Gazelle (scusate un pò di orgoglio da olandese sfegatato (-_-) ha sempre fatto delle bici molto belle, ben rifinite e lontane da certe "cinesate" che delle volte si incontrano. Anche Sparta come Gazelle, ma penso che ne saranno molti altri, offre la possibilità di programmare la bici per le proprie esigenze, secondo me, determina anche qualche problema per fare un test, si possono sconvolgere i risultati della stessa bici, cambiando semplicemente la programmazione. Molto interessante la possibilità di adattare intervento del motore alla propria condizione fisica intervenendo in base alla frequenza cardiaca, senza grossi investimenti, permettendo l'utilizzo anche a soggetti con problemi cardiaci.
Bellissimissima la possibilità di passare dal rivenditore prima di partire per programmare la bici per l'utilizzo in montagna, una volta tornato a casa, farla riprogrammare per la pianura.
Io ho portato una Suedtirol in Olanda, ho fatto caso di quanti anziani utilizzavano in coppia le bici, stando sempre uno accanto all'altro, sulle piste ciclabili, per sorpassarli bisognava sempre dare un colpetto di campanello, e si spostavano educatamente.
Qui sarebbe il paradiso con tante piste ciclabili (non miste con pedoni) La grandissima differenza in Olanda è il fatto che anche i ciclisti devono rispettare il codice della strada, come le macchine, quindi un ciclista che và in zona pedonale, o contromano si becca la multa come l'automobilista, a me sembra corretto!

antonio Inserito il - 15/08/2009 : 23:30:22
pixbuster ha scritto:

Antonio, principalmente è l'autonomia che, a mio parere, non le rende adatte (salvo avere due batterie che diventano però fastidiose da portare ... e costose)
Poi ci sono le non elevate velocità medie e, sempre a mio parere, la posizione in sella verticale che è comoda per i primi chilometri ma a lungo andare affatica la schiena
Ma, ripeto, queste (come tutte le considerazioni) sono mie opinioni e siamo qui per discuterne

Grazie per la spiegazione che non avevo afferrato, condivido sopratutto per quello che riguarda la posizione.
pixbuster Inserito il - 14/08/2009 : 23:22:28
Antonio, principalmente è l'autonomia che, a mio parere, non le rende adatte (salvo avere due batterie che diventano però fastidiose da portare ... e costose)
Poi ci sono le non elevate velocità medie e, sempre a mio parere, la posizione in sella verticale che è comoda per i primi chilometri ma a lungo andare affatica la schiena
Ma, ripeto, queste (come tutte le considerazioni) sono mie opinioni e siamo qui per discuterne
Sjoroveren Inserito il - 14/08/2009 : 21:52:09
La versione da uomo della Easy Glider mi sembra molto interessante, e forse più adatta a spostamenti estraurbani, poi sui rapporti troppo corti penso si possa fare come sulla Proconnect, 2 pignoncini ad hoc e si pedala in scioltezza senza affaticare di più il motore, anzi probabilmente ne guadagnerebbe anche l'autonomia.

Il prezzo mi pare piu che onesto, viste le finiture, superiori certamente a quelle della mia 905 Se che in realtà costa pure di più...... poi l'assistenza e la disponibilità del concessionario sembrano fuori discussione, non esattamente il mio tipo ideale di bici, ma ha molte freccie al suo arco.

Complimenti a Pix per i test che ci regala, veramente professionali e ben fatti, fai fare la figura dei polli a molti che dovrebbero fare questo per professione
antonio Inserito il - 14/08/2009 : 10:09:59
Complimenti e grazie per il test molto dettagliato. Non ho capito solo quando in conclusione dici che non sono bici adatte a lunghe percorrenze, sembrerebbe il contrario visto che sono biciclette molto confortevoli e silenziose.
pixbuster Inserito il - 13/08/2009 : 23:31:19
Grazie grazie a tutti ... ma sono o non sono l'inviato speciale del Forum ?

Ehm mi sono dimenticato di inserire il filmatino della scorrevolezza delle ruote: ho provveduto ora a correggere

robcam Inserito il - 13/08/2009 : 22:53:42
Grandissimo ed accuratissimo lavoro, Pix ! Credo che da NESSUNA parte (web, riviste, etc) esistano report così completi.

Con sincera ammirazione, Roberto
gigi35 Inserito il - 13/08/2009 : 22:02:34
sempre bravissimo pix,belle le bici,nei filmati invece di parlare dovresti gridare un po' altrimenti si fa fatica a sentire quello che dici.
jumper Inserito il - 13/08/2009 : 12:48:55
Mi sembrano due delle bici piu' rifinite e ricercate finora vista, comprese anche le snob svizzere.
La cura dei particolari mi sembra elevatissima, talvolta eccessiva (display)
Comprensibile la filosofia di assistenza "con sensore sforzo", visto il target a cui si rivolge, e le bici con cui competono, anche se non condivido la scelta.

Non so.. e' una bici "in livrea" a cui e' difficile fare critiche, ma non avrei visto male una gestione ben piu' performante e una batteria ben piu' capiente, tutte cose che con l'evidente impegno dei progettisti nell'ottimizzare i particolari, sicuramente si sarebbero ottenute a poco o niente in piu' come costo.
job Inserito il - 13/08/2009 : 12:11:13
Grande Pix, con queste schede, rendi superflue 1000 domande sul prodotto e il consumatore puo' già capire cosa aspettarsi.

Concordo con il tuo giudizio sulle due biciclette. Sembrano studiate molto attorno al comfort e all'eleganza e a permettere che l'utente sia il più spensierato possibile nell'utilizzo. Bella ad esempio, la possibilità di regolare manubrio e sella senza attrezzi . Le bici ideali di chi gira nella city in giacca e cravatta e ha bisogno anche di mostrarsi in pubblico con una certa immagine (vedi manager, politici, ecc) .



jumper Inserito il - 13/08/2009 : 03:28:20
Grazie mille Pix, come sempre prova impeccabile e dettagliatissima!!
luigino71 Inserito il - 13/08/2009 : 01:28:05
Complimenti per le prove, talmente complete che mi sono fatto un'idea migliore delle bici anche senza provarle. Una prima idea me la ero fatta dal venditore quando mi ero interessato a queste bici un mese fa.

Le bici dalla tua prova sono bellissime ma punto il dito contro il peso senza batterie che mi sembra veramente troppo elevato. Oltre 4 chili più della mia Italwin. Le tante finiture sotto tutti gli aspetti fanno perdere secondo me quell'idea di scorrevolezza che vorrei sentire sempre in una bici, soprattutto di questo livello. Ovviamente è solo una mia impressione personale.
A questo punto se arrivano da Fashion motors spero di provarle.
Grazie ancora.
Dasti Inserito il - 13/08/2009 : 00:46:17
Complimenti e grazie Pix, due prove davvero complete.

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