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 Pix test n. 22 – Italwin EAGLE ELITE

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
pixbuster Inserito il - 30/04/2011 : 01:36:17
La ITALWIN mi ha gentilmente messo a disposizione una loro bicicletta a pedalata assistita per le prove
Ho potuto tenerla per una decina di giorni e ho percorso circa 200 km

E’ la EAGLE ELITE, che rappresenta il modello top di gamma (escludendo quelli col logo Ducati)









Questo modello è disponibile in altre colorazioni
C’è anche la versione donna (che si chiama Prestige Elite) con ruote da 28” o da 26”



E’ una BiPA di uso molto semplice con ruote grandi e ammortizzatore anteriore
L’erogazione è dolce e non mette mai in imbarazzo, arrampica bene ma, sulle pendenze più forti, richiede un deciso contributo muscolare
I componenti sono di media qualità ma adatti allo scopo; ha un ottimo cambio Nexus a 7 rapporti, azionabile da fermo
La regolazione dell’assistenza avviene tramite selettore a 2 livelli e non c’è altra regolazione
L’avvio dell’assistenza è rapido: basta un quarto di giro di pedale
Un cruscottino sul manubrio a led rossi indica lo stato di carica della batteria; L’autonomia è buona ed è ottenuta con una batteria da 36V 9Ah Litio polimeri, ma le prestazioni decadono dopo i primi 30 km
Buona la stabilità in marcia e la maneggevolezza nel traffico
Per il trasporto in auto occorrono bagagliai abbondanti
Il trasporto in treno è senza particolari difficoltà ed il sollevamento è abbastanza agevole
Negli ascensori delle Ferrovie entra “al pelo” (il paraspruzzi posteriore si schiaccia un po’)




Qui c’è la SCHEDA con tutte le caratteristiche



CICLISTICA

E’ tutta in alluminio 6061
In sella risulta comoda ma il telaio è rigido e il lavoro di assorbire le asperità della strada è assolto quasi totalmente dalla morbida sella
L’ammortizzatore anteriore è morbido e non filtra troppo bene le sollecitazioni più severe







La posizione in sella è a busto piuttosto verticale, ma, sfruttando bene le regolazioni , si può trovare una posizione anche un po’ inclinata in avanti
Le persone di elevata statura possono trovare agevolmente la giusta regolazione
Per le persone meno “estese in altezza” è necessaria una verifica (l’altezza minima della sella è a 910mm da terra)



La regolazione dell’altezza sella è di tipo rapido (senza perciò bisogno di attrezzi)
La sua inclinazione è regolabile con precisione



Quella del manubrio richiede le usuali chiavi esagonali



Il cambio è un ottimo Shimano Nexus a 7 rapporti interno al mozzo posteriore che è rapido, molto preciso, morbido negli innesti e azionabile da fermo (ricordandosi di togliere il peso della gamba dal pedale)



Durante la marcia emette un ticchettio che ho già sentito su alcuni altri modelli provati
Il range non è troppo elevato ma congruente con questo modello non pensato per itinerari impegnativi
Dalla tabella dei rapporti qui di seguito, si vede che, per viaggiare a 25km/h, il ritmo di pedalata è di 68 pedalate al minuto in 7.a



Il comando del cambio è uno Shimano Revo a rotazione, posto sulla manopola destra del manubrio, perciò nella posizione tradizionale delle bici muscolari
E’ molto agevole da utilizzare e consente la scalata immediata di più rapporti



La stabilità in marcia è ottimale, anche a velocità elevate (testata fino a 48 km/h senza alcun problema)
L’ammortizzatore anteriore non è particolarmente preciso, non regolabile e molto morbido; funziona ma non mi è parso molto efficace
La posizione del motore sul mozzo anteriore e della batteria sul portapacchi posteriore non creano problemi di maneggevolezza ne di stabilità; rendono solo lo sterzo un pò pigro

Nella marcia senza mani non si innescano oscillazioni, ma, per la sopraddetta pigrizia dello sterzo, è difficile seguire la traiettoria voluta (cioè non si riesce a far girare lo sterzo col “didietro”)

I pneumatici (da 28” x 1 5/8” ) sono marca Kenda con banda riflettente
Il battistrada è per uso stradale generale
Mi sembra che garantiscano una buona guidabilità ed una buona scorrevolezza



A batteria estratta l’aspetto non cambia e non si avvertono variazioni di assetto



I parafanghi sono leggeri ma un po’ “ballerini” e diventano rumorosi sullo sconnesso

Il cavalletto è del tipo “monopiede” e non consente la rotazione completa dei pedali quando è estratto (perciò in retromarcia va sollevato)



il portapacchi è costituito da una piastra sopra all’alloggiamento della batteria ; è dotato di elastici (ma sulla bici in prova non c’erano perciò ho usato una foto dal loro sito) ed ha una buona portata di 15 kg; è adatto a sostenere borse laterali



Pedali e pedivelle sono robusti e scorrevoli; buono l’appoggio del piede



Sono previsti gli attacchi a vite per il portaborraccia


IMPIANTO FRENANTE

I freni sono entrambi del tipo V-brake , potenti e modulabili; nelle frenate di emergenza la ruota posteriore tende al bloccaggio





Non ho riscontrato alcun problema in lunghe discese

Lo spazio di frenata è risultato un ottimo 3.2 metri da 25km/h
(secondo la norma EN 14764, lo spazio di frenata da 25km/h deve essere inferiore a 7 m usando entrambi i freni )

Le leve dei freni sono Tektro in alluminio e sono dotate dei sensori per il cut-off dell’assistenza; tali sensori sono avvitati al gruppo leva e perciò facilmente sostituibili



Nella sostituzione dei sensori, i cavetti devono però essere sfilati, ma non ho potuto capire dove ci sia la giunzione




Ed ora la PARTE ELETTRICA


CENTRALINA

E’ alloggiata nella parte terminale del portabatteria in posizione protetta e sicura



La centralina non è dotata di autospegnimento ma la sua attivazione è segnalata sia sulla batteria, sia sul cruscottino a manubrio

Il PAS è montato sull’asse del movimento centrale ed è realizzato con un originale sensore ottico alloggiato in una scatola che lo protegge da polvere e pioggia
E’ piuttosto sensibile ed attiva l’assistenza dopo ¼ di giro di pedale
In occasione dei “tagliandi “ viene pulito per evitare che eventuale polvere penetrata all’interno possa causare malfunzionamenti




BATTERIA

La Eagle Elite viene fornita con una batteria al litio da 36 V 9 Ah 333 Wh litio polimeri realizzata con celle Panasonic
E’ alloggiata in una struttura chiusa posta sul portapacchi posteriore ed è bloccata da un meccanismo a chiave



La chiave ha la sola funzione di bloccaggio; è presente un interruttore sul fianco della batteria per alimentare la centralina



Questo interruttore è dotato di una spia a led rosso

Sul corpo della batteria, c’è il portafusibile che è del tipo ritardato da 15A (in vetro da 20mm)



Sul lato porteriore della batteria c’è il connettore di ricarica chiuso da uno sportellino antipioggia



E’ un connettore di piccola dimensione a due poli ed è accessibile facilmente a batteria montata

Sulla batteria è presente un indicatore di carica a 4 led attivabile mediante pulsante



La connessione all’impianto della BiPA è realizzata con il classico connettore con contatti a lama, visto su molti altri modelli



Questa è la batteria smontata



L’involucro è dotato di una scavo anatomico per il trasporto

Il peso è contenuto in 2.4 kg , perciò risulta molto facilmente maneggiabile

Come tutte le Litio Polimeri provate finora, l’andamento della tensione durante la scarica è nettamente discendente
All’inizio la tensione fornita è elevata e consente al mezzo prestazioni brillanti
Poi le prestazioni via via calano fino a diventare molto scarse negli ultimi chilometri

Il caricabatteria è di tipo switching, senza ventola e di piccola dimensione



Pesa 400 grammi compresi i cavi; eroga una corrente massima di 1.5A e ricarica una batteria completamente scarica in 6 ore e 30 min
I cavi sono di lunghezza normale e la spina di rete è di tipo “tedesco”
E’ dotato di una spia che si accende di color rosso durante la carica e diventa verde a carica ultimata



COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA



La Eagle ha un selettore, azionabile col pollice della mano destra, a tre posizioni
Quella centrale corrisponde alla disattivazione dell’assistenza
Le altre selezionano due livelli di assistenza



L’interruttore è facile da usare anche con i guanti (in questo caso è un po’ più difficile trovare la posizione centrale che stacca l’assistenza)
Non sono presenti indicazioni luminose del livello selezionato … ma essendo solo due è facilissimo distinguerli

Per conoscere lo stato di carica della batteria, c’è un display a 4 led rossi, visibile sufficientemente anche in condizioni di forte illuminazione solare



L’indicazione è semplicemente voltmetrica e si vede “calare” quando la batteria viene “spremuta” per poi tornare al livello precedente quando cessa l’assorbimento di corrente

Non è presente alcun indicatore della velocità, perciò è molto consigliabile montare un ciclocomputer soprattutto per calcolare la strada percorsa dall’ultima ricarica e regolarsi così sull’autonomia restante


MOTORE

E’ marchiato Italwin, è un hub anteriore, geared, da 250W a 36V, brushless e sensorless



La mancanza di sensori di fase (“sensorless”) si è manifestata in occasionali ma ben avvertibili vibrazioni del motore
Mi sembra che ciò avvenga principalmente se si percorre un tratto in leggera discesa continuando a pedalare (mantenendo così attiva l’assistenza e col motore che “frena” perché si viaggia a velocità maggiori della sua massima); al ritorno in piano pare che la centralina perda il sincronismo (quando il motore torna in tiro) e si avverte come un tr-tr-tr accompagnato da una sensibile vibrazione
Subito dopo tutto ritorna normale

La ruota motorizzata risulta molto scorrevole (finora la migliore che ho trovato con i motori a mozzo)


La rumorosità rimane sempre molto bassa anche in salita, così il rumore che si sente di più è il leggero ticchettio del cambio Nexus





CABLAGGI

I cablaggi sono ben nascosti all’interno del telaio
Nella zona manubrio i cavi elettrici sono inguainati, evitando l’effetto di disordine tipico



Un altro tratto di cavi inguainati è quello che va dal telaio alla batteria



Il cavo motore rimane esposto, ma è una necessità per poter scollegare l’utile connettore stagno che consente un agevole smontaggio della ruota anteriore





MODALITA’ DI ASSISTENZA

La centralina eroga potenza al motore in presenza della rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato
Non c’è alcuna proporzionalità fra la velocità di pedalata e l’erogazione del motore; è perciò possibile viaggiare senza esercitare alcuna spinta sui pedali (“pedalata simbolica”)

I livelli di assistenza corrispondono a due velocità a vuoto del motore
Qui sono messi in relazione con i valori di velocità su strada pianeggiante



Il livello più basso di assistenza consente di viaggiare a 18-19 km/h consumando poco, ma è una velocità poco utilizzabile su percorsi di una certa lughezza
Il livello massimo di assistenza è quello più utile e consente di marciare a velocità “da codice”
Se non si esercita pressione sui pedali , la velocità scende intorno ai 23km/h
La differenza fra la velocità a ruota sollevata (27km/h) e quella a “pedalata simbolica” (23 km/h) determina il fatto che, aumentando la spinta sui pedali, si ottiene una sensibile variazione di velocità
Questo consente di dosare con facilità la spinta che si vuole esercitare e, di conseguenza, la corrente assorbita dal motore; si può perciò allungare considerevolmente l’autonomia aumentando il proprio contributo muscolare fino a far cessare del tutto l’apporto del motore … se si è in vena di pedalare
La presenza di soli due livelli di assistenza non consente, però, di regolare efficacemente l’assorbimento di corrente in salita ne di regolare la velocità sul valore desiderato

La velocità massima di 27km/h non è determinata dall’intervento di un cut-off ma proprio dal fatto che il motore non gira a velocità superiori
Questo da un lato evita i fastidiosi attacca-stacca dell’assistenza quando si procede al massimo, ma, come rovescio della medaglia, implica che sui falsopiani e (come vedremo più avanti) a bassa tensione della batteria, la velocità cala inesorabilmente poiché non c’è riserva di potenza ne livelli più alti nella regolazione


AVVIO DELL’ASSISTENZA

L’assistenza si avvia dopo un quarto di giro di pedale e parte in modo graduale



Non c’è modulazione in base alla velocità dei pedali: il PAS si comporta semplicemente come un interruttore
La spinta del motore cresce gradualmente; non mette mai in imbarazzo anche i “neofiti”

Lo stacco del motore fermando i pedali è molto veloce : meno di mezzo secondo
Azionando uno dei due freni lo stacco è immediato


ACCELERAZIONE

Ho fatto le mie consuete prove di accelerazione su un tratto di 50 metri partendo da fermo e senza aiutare con i pedali
La media dei risultati è di 10.54” e la velocità media di uscita è 22.7 km/h: sono valori discreti che consentono di districarsi rapidamente ai semafori


NEL TRAFFICO

La Eagle è maneggevole e brillante
I livelli di assistenza limitati a due rendono difficile trovare la velocità ottimale; questo limite è parzialmente compensato dalla variazione della velocità in funzione dello sforzo erogato
Meglio tenere un rapporto un po’ corto per acquistare in reattività
Il cambio azionabile da fermo consente di avere in ogni circostanza il rapporto più adatto per ripartire e la sua ottima manovrabilità consente di adattare rapidamente il ritmo di pedalata anche in caso di rallentamenti imprevisti


COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI

Il comportamento in salita è buono fino a pendenze considerevoli

Il calvacavia al 4% si supera senza dover aumentare lo sforzo sui pedali e a 19-20 km/h : non è una velocità da record ma è l’effetto della regolabilità della velocità in funzione dello sforzo esercitato



Il 10 % si supera con uno sforzo molto basso, ma non si può “fingere” di pedalare; si sale a 12-13km/h con poco sforzo
Il 13.5% richiede un certo sforzo, ma ancora modesto; la velocità è risultata di 9km/h



Sulla rampa al 12% la partenza non presenta difficoltà



La salita al 17% richiede invece uno sfozo più deciso
Si sale a 7km/h Questo motore arrampica piano ma bene
Anche la ripartenza è agevole anche se occorre usare i muscoli nel primo metro



Questa è la prospettiva della rampa per dare un’idea dell’inclinazione

Foto
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La partenza sulla rampa al 27 mi è riuscita ma con un apporto muscolare davvero notevole
Con questa pendenza il motore ce la fa appena appena e non sarebbe possibile superare più della lunghezza di una rampa da garage
E’ comunque un buon risultato
Ho riscontrato qualche accenno di slittamento della ruota anteriore



(come sempre, voglio precisare che questa è una pendenza estrema e che è assai difficile incontrarla sulle strade: su una tale pendenza una automobile generalmente non è in grado di ripartire; ci riescono solo le fuoristrada dotate di marce ridotte)
Qui si vede la prospettiva di tale salita

Foto
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E’ da notare che la rumorosità del motore rimane sempre contenuta anche negli sforzi più intensi

L’indicatore di carica della batteria, quando si percorrono salite, scende rapidamente fino ai livelli più bassi per poi tornare al massimo quando la strada torna in pianura
Questo però è indice che la batteria tende a “sedersi” quando è chiamata ad erogare forti correnti
Mi pare di aver visto che è tipico delle Li-polimeri, ma qui, essendo la capacità della batteria più bassa di altri modelli, il fenomeno si nota di più


VELOCITA’ e AUTONOMIA

Ho eseguito la prova di autonomia soltanto al livello più alto di assistenza poiché quello più basso, con la sua velocità di 18-19 km/h , mi sembra poco utilizzabile su percorsi lunghi

Col livello alto ho raggiunto una percorrenza di 60km viaggiando a 24-25km/h, perfettamente coincidente con il valore dichiarato dal Costruttore

E’ un valore ragguardevole per una batteria da 36V 9Ah, ma c’è da fare una considerazione
Le prestazioni si mantengono buone per i primi 30 km
Poi la tensione della batteria cala e le prestazioni diventano via via più fiacche
(intorno ai 30km percorsi, la velocità scende a 23-24km/h)
Negli ultimi chilometri non c’è verso di andare sopra ai 21-22km/h salvo aumentando sensibilmente lo sforzo sui pedali
L’impressione che ho avuto è che si va sempre più piano sempre più piano … ma sembra non si arrivi mai alla scarica completa
(come negli altri pix-test, ho esercitato un modesto apporto muscolare, diciamo come per andare a 18-20km/h con una muscolare scorrevole)
Il consumo medio è stato di 5.5 Wh/km ma sull’intera percorrenza con la sua velocità … calante




MARCIA IN COPPIA

La marcia in coppia è agevole se il nostro compagno (o compagna) viaggia a 18-19km/h oppure intorno ai 23-25: per regolare la velocità si modula lo sforzo muscolare
Fuori da questi valori, per la scarsezza dei livelli di assistenza, diventa difficile perché bisogna pedalare ad intermittenza per mantenere la velocità voluta


MARCIA SU FONDI STERRATI

L’ammortizzatore anteriore non molto performante (in termini di assorbimento e di guidabilità) e la trazione anteriore la rendono poco propensa agli sterrati : la sensazione è che la ruota anteriore scappi un po’ via dalla traiettoria voluta


PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA

Il motore è dotato di ruota libera e risulta molto ben scorrevole ad assistenza staccata (come già detto : il migliore che ho testato)

Nella marcia indietro, il motore non ostacola le manovre

Anche la scorrevolezza della ruota posteriore è buona

La scorrevolezza complessiva della bipa risulta perciò buona e simile a quella di una bici muscolare media
Il peso ovviamente la penalizza
I rapporti del cambio sono adeguati anche ad una marcia turistica senza assistenza
Senza assistenza elettrica , si marcia a circa 18 km/h con uno sforzo contenuto


IMPIANTO LUCI

Il fanale anteriore è uno Spanninga Micro FF a singolo led bianco



L’illuminazione che produce è senz’altro suffciente ed allineata con le norme tedesche che sono molto più severe delle nostre, ma niente di più (10 lux a 10m)
E’ dotato di catadiottro bianco
L’alimentazione è data da 3 pile AA; la loro sostituzione non richiede attrezzi; l’autonomia prevedibile è di circa 8 ore alla massima luminosità

Il fanale posteriore (Spanninga SPXb1) è luminoso e visibile anche da angolazioni laterali; ha un led rosso a luce fissa ed integra il catadiottro rosso “a norma”



E’ alimentato da due batterie AA che, dai dati del Costruttore, dovrebbero garantire 70 ore di autonomia

Le batterie possono, per entrambi i fanali, essere di tipo ricaricabile



ANTIFURTO

La Eagle non è fornita con sistemi antifurto di serie



ACCESSORI

Per il manubrio sono applicabili i normali accessori da bicicletta
Per il portapacchi posteriore occorre verificare prima dell’acquisto la compatibilità con la forma del portapacchi/portabatteria
Si possono applicare agevolmente borse a bisaccia


CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI

L’intera bipa è certificata a norme CE EN 15194 (Epac) da ente terzo
La garanzia è di 2 anni
Sono previsti tagliandi periodici per garantire la necessaria sicurezza elettrica e meccanica all’utilizzatore

Sulla batteria la garanzia è di 6 mesi senza particolari condizioni

Il prezzo della Eagle Elite è di 1540 € e quello della batteria è di 490 €
Rimando alla sezione “prezzi ufficiali” per i valori aggiornati



CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO

Bipa adatta ad un normale uso cittadino e a tranquille gite fuori porta anche in zone collinari
La semplicità estrema di utilizzo e l’erogazione graduale dell’assistenza la rendono adatta anche ad utilizzatori non abituati alle bici elettriche
Non particolarmente adatta ad essere portata sulle scale ne ad essere trasportata in auto



NOTA

Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera
29   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
vadero Inserito il - 16/05/2012 : 20:46:31
Bravo come sempre.Da manuale
Deni66 Inserito il - 08/05/2012 : 12:15:52
Anche ha me fa questa cosa, solo che non me ne sono preoccupata eprchè avevo appunto letto da qualche parte la motivazione che hai scritto; in ogni caso a me la fa raramente e in linea di massima quando vado alla massima velocità senza forzare sui pedali per lunghi tratti.

Quancuno ha scoperto cosa è l'indicazione dei cycles? Non credo siano i clicli di ricarica della batteria perchè a volte si aggiornano subito dopo la carica e a volte no ...

Ciao
Denise
rougegan Inserito il - 03/04/2012 : 21:45:42
Strano che nessuno si faccia avanti......
paoloHV Inserito il - 01/04/2012 : 22:08:42
Io questa BIPA ce l'ho da ottobre scorso e c'ho fatto 1500 km. La uso come stradista e con buona soddisfazione, salvo che ... ogni tanto, inopinatamente e senza alcuna correlazione con situazioni o condizioni particolari, dal motore viene un rumore strano e bello forte, come un "grattamento di ingranaggi", dura un secondo durante il quale il motore perde trazione e poi tutto riprende normale.
Ogni tanto significa una o due volta ad ogni viaggio (10 km). Qualche volta proprio non lo fa. Tipicamente io viaggio veloce in piano con la trazione massima. Il "botto" avviene sempre a velocità di regine, tra 25 e 28 km/ora.
Il meccanico è intervenuto già tre volte per cercare di eliminarlo (evidentemente lo ritiene anomalo), sostituendo anche un pezzo (non ho capito cosa sia, ma lo ha descritto come una specie di "ruota libera", chiusura sigillata in fabbrica e quindi solo ingrassabile ... Siccome non ha risolto, adesso mi ha detto addirittura che mi vuole sostituire l'intera ruota anteriore ...
Domenica scorsa ne ho parlato a Pix il saggio: lui dice che è un fenomeno normale dovuto al fatto che il motore non ha i sensori di posizione e quindi ogni tanto la centralina deve riallinearlo. La spiegazione è sensata, ma dovrei concludere che il fenomeno e comune a tutte queste BIPA, e che alla ITALWIN non conoscono il loro prodotto.
Qualcuno ha provato qualcosa del genere?
flavio287 Inserito il - 13/01/2012 : 16:41:42
Bella bici ma strano che te la danno da provare e dopo 2 mesi è gia fuori produzione, cosi mi hanno detto al Italwin dopo che girando per vari concessionari questi mi dicevano che va ordinata evidentemente i diretti interessati non sono stati ancora avvisati
Barba 49 Inserito il - 01/11/2011 : 18:03:55
Complimenti per l'acquisto, cerca però di non portare mai alla scarica completa la tua batteria, specialmente durante il primo periodo di utilizzo. Come autonomia dovrebbe aumentare dopo alcuni cicli, lascia la batteria collegata al caricatore per molto tempo in modo che si equalizzino le celle.
andrewr Inserito il - 01/11/2011 : 15:53:22
Salve a tutti!

Finalmente ce l'ho fatta!!!
Dopo circa un anno di arrovellamenti, lo scorso Lunedì ho preso la mia prima BIPA ed esattamente la Eagle Elite!

Di certo non ho una grande esperienza in fatto di BIPA, ma finora sono rimasto sorprendemente affiscinato e finalmente uso la bici anche per spostamenti di diversi km in percorsi non proprio pianeggianti.

Le prime impressioni rispecchiano totalmente quelle di Pixbuster.

Devo però sottolineare che oggi si è praticamente esaurita la carica iniziale che mi aveva fornito il rivenditore e negli ultimi km (ho portano la batteria fino all'ultima tacca) il contributo muscolare è stato decisamente notevole!!! Praticamente il motore non mi aiutava più. L'autonomia però è stata decisamente soddisfacente (7 giorni e percorsi non meno di 30 km con batteria in funzione)

Diversamente da quella in foto, però, la mia BIPA ha soltanto un computerino digitale che oltre a fornire indicazioni su stato batteria, dà indicazioni relative all'amperaggio, alla percentuale stato batteria, alla temperatura esterna.
Inoltre c'è un altro indicatore (definito dal computerino "cycles" di cui non ho ben compreso il significato e l'utilità).

Se qualcuno ne sa qualcosa...
ps. grazie a tutti per avermi aiutato nella scelta!
Deni66 Inserito il - 03/08/2011 : 12:13:24
Ho fatto montare un portapacchi davanti e ho messo 2 cestini. Dal manubrio ho tolto il fanale e ne ho messo uno sul portapacchi davanti.

Mi sembra esteticamente molto meglio e la guida è molto più stabile.

Ciao

Immagine:

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Deni66 Inserito il - 05/07/2011 : 11:48:55
Mi hanno fatto uno sconto di c.a. 140 € rispetto a quanto mi aveva detto la Italwin via email.

Metterò il portapacchi/cestino al prima tagliando tra un mese perchè non piace per nulla nemmeno a me ed è totalmente inutilizzabile per portare qualcosa ..
dionisio Inserito il - 04/07/2011 : 17:44:42
A me il cestino non piace, è troppo alto e appesantisce la bella linea della bici, e il fanale anteriore serve solo per illuminare il cielo.
Mi semra di vedere che a differenza della bici provata da pixbuster la tua abbia il lucchetto ad anello.
Io cambierei immediatamente il cestino.
La bici l'hai pagata prezzo di listino o ti hanno fatto uno sconto?
Deni66 Inserito il - 04/07/2011 : 13:37:50
Ecco ce l'ho fatta! Senti pixbuster c'è modo di avere una notifica via email quando uno risponde ad una tua discussione? Che ne pensi di questop cestino?

Grazie e ciao
Deni
Deni66 Inserito il - 04/07/2011 : 13:34:45


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pixbuster Inserito il - 30/06/2011 : 23:25:25
Deni, se usi il tasto con la freccia verde "rispondi" e poi quello con la graffetta "allega file", puoi mettere le foto direttamente in questa discussione

((( ti raccomando di ridimensionarle con un massimo di 800 pixel di larghezza e di non mettere nel nome caratteri che non siano alfabetici o numerici - perciò niente !"£$%:;* e simili )))

Deni66 Inserito il - 30/06/2011 : 11:40:04
Ho comperato questa bipa modello donna (Prestige Elite) è mi è arrivata martedì. Volevo solo segnalare queste novità: il computerino di bordo ora è digitale e segna % di carica della batteria, voltaggio, temperatura e numero di cariche e questo è positivo.

Di negativo c'è da segnalare che hanno messo un cestino in plastica direttamente attaccato al manubrio (di quelli che si possono togliere) che secondo me è brutto esteticamente, con cose pesantucce si affloscia e rende instabile la guida.

Inoltre sul manubrio oltre al cestino c'è attaccato anche il fanale che quando acceso in pratica illumina il cestino e il catarifangente ... insomma non c'è un pezzo di manubrio libero.

Quindi queste ultime cose sono poco belle e poco funzionali. Infatti ho deciso che mi faccio mettere un fanale e un cestino "normali" con il classico portapacchi anteriore.

Volevo mettere una foto ma non riesco a caricare nulla sul mio album (... mi dice nome non permesso ...)
Ciao
Denise
walkam66 Inserito il - 13/06/2011 : 20:36:14
Recensione impeccabile!!!
thosankos Inserito il - 30/05/2011 : 14:48:12
Grazie ragazzi per le risposte molteplici, Pix già mi ero letto tutto sull'antifurto "tilt" e sui tuoi stupendi consigli, la bici l'ho provata al negozio e devo dire che è impressionantemente fantastica, c'ho fatto un bel giretto in strada ed è risultata fluida e scattante anche in salita, è ben pedalabile anche con l'assistenza "off", ho avuto modo di portare anche la costosa italwin ducati 2200€ che monta lo stesso motore e la stessa batteria panasonic della eagle elite, il pro a favore della ducati è solo l'estetica e la compattezza (per chi preferisce una compatta), per me invece la sua troppa "appariscenza" sarebbe un ulteriore incentivo al "ladro di biciclette"...
ho visto un portapacchi montato su di una wayel che ne impediva l'estrazione della batteria, bloccandone l'uscita (certo, solo per chi ha la fortuna di poterla ricaricare senza sfilarla), un buon espediente comunque.
anche a me sarebbe piaciuta nera Mibe , in fatto di varietà di colori siamo un po scarsini carissimi signori della italwin

ciao a tutti e a presto
mibe Inserito il - 29/05/2011 : 23:22:03
Lo so Pix. Quante volte ti ho scocciato con questa "mia bipa ideale"... E' che spesso la intravedo, ma solamente dei pezzi, in diverse bipa. Ci sarà qualcuno che prima o poi mette insieme 'sti pezzi!
pixbuster Inserito il - 29/05/2011 : 23:04:00
Ahaahh Mibe una bipa così non c'èèèèèèèèèèè

Ma non perdiamo le speranze !
mibe Inserito il - 29/05/2011 : 21:46:03
Questa Eagle Elite è una bella bipa (ne ho vista una recentemente dalle mie parti) componenti valide ed un prezzo interessante. Oltre a permettere una "pedalata simbolica" (che io prediligo) ribadisco che "dal vivo" ha un bell'aspetto. Mi attira il peso piuma della batteria (in confronto alla mia al piombo).

Mi piacerebbe la proponessero anche nera.

Se poi potesse montare il manettino e avesse una velocità di qualche km in più in pianura (si sì, lo so, il massimo per legge è 25 km/h con una tolleranza fino a 27 km/ ...) e una maggiore potenza in salita...
pixbuster Inserito il - 29/05/2011 : 19:18:34
Complimenti per il tuo acquisto Thosankos e benvenuto

Quoto alla grande Elle: portare con se la batteria è il sistema migliore e appunto rende meno interessante il furto di tutta la bipa

Se non ti allontani molto da dove hai parcheggiato, può essere interessante un antifurto "tilt" che ti chiama sul cellulare

ad esempio se ne parla in questi giorni QUI
elle Inserito il - 29/05/2011 : 18:31:25

più che cavi, catene e allarmi sonori, come antifurti valgono i lucchettoni a U di abus e kryptonite, messi bene (trovi un po' di informazioni nella sezione "accessori") --- detto questo, forse qualcuno dei nostri amici più ingenosi sa consigliarti come proteggere meglio la batteria, anche se non abbiamo ancora mai avuto notizia di batterie rubate e in generale con una batteria di questa misura l'antifurto più convincente resta il portarsela dietro nelle condizioni più esposte, che rende assai meno appetibile il furto della bici

thosankos Inserito il - 29/05/2011 : 17:45:43
ciao a tutti, ancor prima di registrarmi a questo bellissimo forum devo ammettere di aver approfittato dello stesso, leggendo molte discussioni in esso presenti...
anche grazie a questa dettagliata spiegazione di pixbuster, ho deciso di comprare una eagle elite, anzi a dire il vero già l'ho comprata , solo che deve arrivare in negozio in settimana.
Volevo togliermi dei dubbi che a dir poco mi impauriscono, in modo da poter prendere le giuste precauzioni... Secondo voi e per vostra esperienza, "va di moda" rubare le batterie di queste biciclette?? è facile rubarle?? io ho equipaggiato la mia bici sostituendo il bloccaruota di serie con un bloccaruota sempre della casa, a cui però si può applicare una catena cementata occhiellata, abbastanza lunga per legare la eagle ad un palo, poi ho preso un lucchettone ulteriore con allarme sonoro ed in più un cavo d'acciaio da 0,8cm predisposto con lucchetto da bici-moto...
la mia paura quindi rimane solo ed esclusivamente per la batteria, che seppur dotata di serratura di bloccaggio, mi tormenta comunque l'idea che qualcuno possa provare a rubarla... visto l'esoso prezzo e la presenza sempre maggiore di e-bike a Roma, la mia città.
esiste un modo ulteriore per lasciare in sicurezza la batteria attaccata alla bici??
pensavo di montare un qualche portapacchi che ne impedisse l'estrazione dalla loggia...
qualcuno sa consigliare questa mia povera anima in pena.. che sarei io??
Ho scritto un POEMA lo so... spero qualcuno mi legga.
pixbuster Inserito il - 01/05/2011 : 18:58:43
Grazie del suggerimento: in effetti ci sto pensando ; i dati ci sono e sono "congruenti", si tratterebbe di organizzarli in una tabellona
Tino Inserito il - 01/05/2011 : 13:34:57
gigi35 ha scritto:

pixbuster ha scritto:
...A proposito: se mi date suggerimenti cercherò di migliorare la traccia dei prossimi

un'idea potrebbe essere una tabella comparativa delle varie bici con solo alcuni dati,per esempio:prezzo/spazio di frenata/peso/velocità effettiva/pendenza superabile con pedalata simbolica


Quoto gigi35.
Lo so è un lavoraccio, però sarebbe senz'altro un dato interessante per chi si affaccia sul mondo pedelec o bipa, che dir si voglia.

gigi35 Inserito il - 01/05/2011 : 13:06:42
pixbuster ha scritto:
...A proposito: se mi date suggerimenti cercherò di migliorare la traccia dei prossimi

un'idea potrebbe essere una tabella comparativa delle varie bici con solo alcuni dati,per esempio:prezzo/spazio di frenata/peso/velocità effettiva/pendenza superabile con pedalata simbolica
pixbuster Inserito il - 30/04/2011 : 23:39:17
Ahahahh grazie ma dai dai non mi fate complimenti: ho già in preparazione/programma altri test

A proposito: se mi date suggerimenti cercherò di migliorare la traccia dei prossimi

gigi35 Inserito il - 30/04/2011 : 16:54:32
bravo pix,recensione esemplare
Parimpari Inserito il - 30/04/2011 : 10:56:13
Chiaro, esaustivo, in una parola perfetto: grazie Pixbuster
elle Inserito il - 30/04/2011 : 10:41:11


grazie pix - queste tue recensioni ormai hanno l'eleganza dei classici!

noto che in assenza di in assenza di significativi avanzamenti tecnici - in generale nel campo delle elettriche ma in particolare tra le bici di questa casa - c'è però un netto miglioramento negli standard: dall'introduzione del cambio interno all'ottimo disegno della batteria integrata ecc... come se modelli dalle prestazioni non nuove diventassero però molto più maturi

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