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GianniTurbo
Utente Senior
   
Lazio
1898 Messaggi |
Inserito il - 17/09/2010 : 14:19:43
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Provo a ragionare ad alta voce, forse se ne è discusso, ma non trovato nulla in giro. la mia idea è la seguente: è possibile caricare un pacco di batterie al piombo da 36V o 48V con un caricabatterie da auto tradizionale a patto che la corrente sia adeguata e stacchi in maniera corretta a fine carica? e sopratutto posso fare un cablaggio contemporanamente in serie e in parallelo?
in serie per prendere corrente dalla batteria per il motore, in paralello per caricarle assieme tipo elementi lipo4?
questi ultimi mi sembra di aver capito che abbiano un fascio di fili sottili che vanno ad un connettore, poi ci pensa il caricabatterie. non posso unire assieme tutti negativi e tutti i positivi, sennò tenderebbero a fare effetto vasi comunicanti. basterebbe un diodo in serie per ogni batteria? si potrebbero solo caricare ? ma il caricabatterie non vedrebbe le batterie come scollegate?
lo scopo non è quello di risparmiare un caricabatterie, sia ben inteso. l'idea avrebbe senso in una ipotesi di una batteria multistadi, ovvero una batteria da 36 o 48 v a seconda di come,tramite commutatore si preferisca. a seconda del voltaggio che uno desidera in questa ipotesi caricare in serie batterie che sono state scaricate diversasmente non avrebbe senso, solo problemi. ovviamente ciclicamente le batterie andrebbe scambiate a rotazione, per usarle tutte nello stesso modo.
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imayoda
Utente Master
    

Emilia Romagna
2826 Messaggi |
Inserito il - 17/09/2010 : 15:09:19
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dovresti collegare due sistemi di cavi alla serie di batterie.. una serie per caricare gli elementi e una per scaricarli... inoltre ci vorrebbeun commutatore fisico per rompere il collegamento in serie e isolare ogni elemento per la fase di carica  |
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Daniele Consolini
Utente Master
    

Lombardia
4753 Messaggi |
Inserito il - 17/09/2010 : 15:28:55
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La soluzione al tuo problema è quella di Imayoda oppure comperi un buon connettore multipolare femmina, al quale vanno i poli (tutti) delle varie batterie, poi un maschio per la bici ed uno per il caricatore, al cui interno sono collegati i fili in modo da mettere in serie ed in parallelo le varie celle. Non è una cosa facile, ma non è assolutamente impossibile! Basta trovare il connettore in grado di reggere le correnti di scarica! |
Un viaggio in bicicletta libera l'anima |
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Barba 49
Utente Master
    

Toscana
36471 Messaggi |
Inserito il - 17/09/2010 : 21:39:17
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Stai attento che, oltre a tutte le difficoltà che ti hanno già prospettato, i caricatori per batterie al piombo non sono adatti a ricaricare le batterie da trazione a meno che non sia espressamente indicato sull'apparecchio, oppure abbia un selettore per le diverse batterie. I caricabatteria da officina (anche quelli elettronici) non hanno la tensione massima impostabile e staccano a 13,9V (batterie da avviamento)mentre le batterie cicliche vanno caricate a 14,5V, e quelli economici continuano a caricare all'infininito rovinando le pastre. |
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Daniele Consolini
Utente Master
    

Lombardia
4753 Messaggi |
Inserito il - 17/09/2010 : 22:35:22
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Questo non lo sapevo! grazie dell'info Barba! Come mai a parità di tecnologia, quella ciclica va caricata ad una tensione maggiore? |
Un viaggio in bicicletta libera l'anima |
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Barba 49
Utente Master
    

Toscana
36471 Messaggi |
Inserito il - 17/09/2010 : 22:46:42
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@Daniele: Non siamo a parità di tecnologia, le batterie dette al piombo oramai sono profondamente divise tra le avviamento e le trazione, data la destinazione di uso: Le forti correnti per pochi attimi di quelle da avviamento, con possibilità di ricariche piuttosto violente (gli alternatori delle auto diesel erogano tranquillamente 60A) hanno portato alla creazione di leghe piombo-calcio, piombo argento ecc. che sono molto robuste ma non sopportano di essere scaricate e ricaricate lentamente, pena la solfatazione. Per contro le batterie da trazione si sono specializzate per il lavoro opposto, e se le usi per avviare un'auto si distruggono. Comunque anche le cicliche vanno caricate con tensioni diverse se usate "in tampone" su allarmi o impianti UPS o solari (13,9V) oppure per trazione elettrica (14,5V) e solo in questo modo se ne garantisce il miglior utilizzo.  |
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Daniele Consolini
Utente Master
    

Lombardia
4753 Messaggi |
Inserito il - 17/09/2010 : 23:45:36
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Grazie di tutte le info!!!!    Sempre gentilissimo! |
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GianniTurbo
Utente Senior
   
Lazio
1898 Messaggi |
Inserito il - 21/09/2010 : 14:03:14
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| Daniele Consolini ha scritto:
La soluzione al tuo problema è quella di Imayoda oppure comperi un buon connettore multipolare femmina, al quale vanno i poli (tutti) delle varie batterie, poi un maschio per la bici ed uno per il caricatore, al cui interno sono collegati i fili in modo da mettere in serie ed in parallelo le varie celle. Non è una cosa facile, ma non è assolutamente impossibile! Basta trovare il connettore in grado di reggere le correnti di scarica!
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mi sembra la cosa più semplice. il motore (al momento ancora ipotetico) è un 250w alimentato a piombo, quindi niente grosse corrrenti in gioco |
Malaguti Ciak Elettrico migrato a LIFEPO4
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