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Nicot
Utente Master
    

Veneto
2008 Messaggi |
Inserito il - 03/10/2013 : 11:47:16
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Si, la colpa è sempre degli altri...
In Italia ci sono imprenditori veri, propositivi, appassionati che hanno dimostrato e dimostrano ogni giorno che se si fa impresa seriamente, le sfide con la concorrenza si possono vincere.
Purtroppo non sono tutti così: una buona parte, invece di ricercare i propri errori preferisce lamentarsi delle troppe tasse, dei dipendenti che non lavorano, dei fornitori che sbagliano, delle banche che non finanziano, dei clienti che non pagano........
Il Timing per il ritardo decennale accumulato? Andate a vedere i bilanci delle varie aziende e guardate l'importo segnato alla voce "Ricerca & Sviluppo"....... se la trovate
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Bengi
Utente Master
    

Veneto
3686 Messaggi |
Inserito il - 03/10/2013 : 11:54:40
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@Aspes, tutto questo è molto triste ma purtroppo anche molto vero! 
Il fatto è che la spirale involutoria in cui sta precipitando il nostro sistema produttivo non sembra avere vie d'uscita, la situazione si aggrava di giorno in giorno ...
Chi si salva oggi è solo chi produce per un mercato di nicchia oggetti molto sofisticati e direi quasi unici da ESPORTARE in quanto il mercato interno è così depresso che non c'è il minimo spazio per fare impresa.
Quando ogni tanto vedo che qualche temerario apre un'attività in proprio, mi vengono i brividi ...
O cambiano DAVVERO le cose, (nel senso che va al potere chi ha le idee chiare, la forza e la volontà di cambiare questa situazione depressiva) o il destino della nostra economia è segnato ...
Ci vuole un grande scatto di orgoglio per uscire da questa situazione, cominciando con l'eliminare i piccoli e grandi parassiti che da decenni godono di una rendita di posizione incredibile (vedi ad es. le pensioni d'oro) e i piccoli e grandi sperperi e ruberie che dissanguano giorno per giorno le nostre finanze ...
Mah, chissà ...
P.S. Ognuno fa delle considerazioni personali valutando dal proprio punto di vista. Purtroppo dal mio angolo visuale, per mia esperienza diretta, non posso che essere pessimista, toccando con mano ogni giorno situazioni incredibili e complicazioni tecnico-buriocratiche che non sono degne di un paese civile ed evoluto ... La maggior parte del mio tempo lo passo a risolvere problemi, ritardi, complicazioni, errori, angherie, menefreghismo, cialtronaggine di molti operatori con cui purtroppo ho a che fare quotidianamente... Potrei citarvi decine di casi incredibili che bisognerebbe solo provare per credere ...
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Panasonic 26V forever! Bengi the AironMan: "Salire in bipa è come spiccare liberi in volo" |
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baldiniantonio
Utente Master
    
Lazio
5037 Messaggi |
Inserito il - 03/10/2013 : 12:15:58
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 n9n sembra andare poi cosi male se vengono cosi pagati per fare andare cosi l' Italia
Classificastipendimanageritalianiilsole24ore

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aspes
Utente Senior
   
1334 Messaggi |
Inserito il - 03/10/2013 : 12:28:32
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| Nicot ha scritto:
Si, la colpa è sempre degli altri...
In Italia ci sono imprenditori veri, propositivi, appassionati che hanno dimostrato e dimostrano ogni giorno che se si fa impresa seriamente, le sfide con la concorrenza si possono vincere.
Purtroppo non sono tutti così: una buona parte, invece di ricercare i propri errori preferisce lamentarsi delle troppe tasse, dei dipendenti che non lavorano, dei fornitori che sbagliano, delle banche che non finanziano, dei clienti che non pagano........
Il Timing per il ritardo decennale accumulato? Andate a vedere i bilanci delle varie aziende e guardate l'importo segnato alla voce "Ricerca & Sviluppo"....... se la trovate
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  A nessuno viene in mente di fare investimenti per l'innovazione,
se devi fare i salti mortali per pagare l'IVA , non hai i soldi per pagare i dipendenti, devi pagare tasse inique ed ingiuste come l'IRAP, per recuperare un credito ci vogliono anni oppure nemmeno rivedrai un soldo, oppure aspetti da anni che le amministrazioni pubbliche ti paghino per lavori effettuati.
Bill Gates ha iniziato in un garage, qui da noi ti salterebbero addosso INPS, INAIL, VVF, Agenzia delle Entrate, Comune di sto caxxx, Regione di sto cxxx .
Possono fare tutto quello che vogliono solo coloro che non hanno una mazza da farsi portar via da Equitalia, ecco chi fa tutto in nero e non possiede nulla non rischia nulla.
Prova a fare l' imprenditore, di qualsiasi genere, e poi vedrai anche tu che ci prendono per culo da decenni,
e ogni buon proposito va a scontrarsi contro una marea di burocrati cazzoni, che vivono alle tue spalle.
Comunque sono cose che bisogna provare di persona, se no come al solito sembra che qualcuno racconti cose di un altro pianeta.
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Nicot
Utente Master
    

Veneto
2008 Messaggi |
Inserito il - 03/10/2013 : 12:50:42
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| aspes ha scritto:
Comunque sono cose che bisogna provare di persona, se no come al solito sembra che qualcuno racconti cose di un altro pianeta.
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Le valutazioni esposte sono quelle di un dirigente industriale che ha lavorato per 40 anni in piccole medie aziende del Triveneto: non sono cose di un altro pianeta ma constatazioni reali. Negli ultimi dieci anni ho dovuto occuparmi praticamente solo di aziende decapitalizzate, disorganizzate e naturalmente improduttive, nelle quali l'ultimo dei problemi era quello delle tasse.
Resto convinto che ci voglia più serietà anche nelle analisi, altrimenti facciamo solo demagogia! |
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Robarenzano
Utente Medio
 
Liguria
135 Messaggi |
Inserito il - 03/10/2013 : 23:45:57
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Ragazzi, adesso mi fatee sentire in colpa per avere lanciato la caduta verso il pessimismo Che fare impresa in Italia sia più difficile altrove per via dell'assurda pressione fiscale, della totale assenza di supporto a chi cerca di creare lavoro, è certo. Ma non è una cosa impossibile. Le imprese, anche quelle piccole, esistono. Molte chiudono ogni giorno, ma altre tengono duro.
La mia osservazione è che non vedo facile avere successo in un mercato per definizione terra di conquista dei paesi a basso costo di manodopera. Del resto quando l'Europa aveva la sbornia delle auto, in Cina andavano tutti in bici, non è così strano che ora da là arrivino i prodotti costruii in grande serie. Non so voi, ma io ho comprato a mia moglie e mio figlio due delle prime bici vendute da Dacathlon qualche anno fa e dopo due temporali imprevisti presi dietro al camper tutta la la bulloneria ha iniziato a colare ruggine. Risparmiano sul lavoro, ma anche sui materiali, è ovvio.
Se poi ci spostiamo sull'elettronica non c'è verso di competere, perfino la Apple fa costruire i suoi prodotti di elite in Cina, evidentemente perché costa meno che farli in California. O a Termini Imerese, se è per questo.
I motori: secondo me non è minimamente possibile progettare un motore retrofit e pensare di ammortizzare i costi di progetto, sviluppo, stampi, macchinari con i numeri che si possono fare in concorrenza coi CInesi o i Tedeschi. Perché è tardi, perché il mercato è già pieno di prodotti, perché solo i grandi numeri possono ricompensare gli investimenti. Per questo dicevo che se qualcuno ha creatività ci può provare, ma secondo me deve sbizzarrirsi in altre direzioni. Concezioni del telaio, vera innovazione nelle trasmissioni, nella pieghevolezza, nell'estetica. Usando componentistica esistente, che è sterminata e costa poco.
Conoscete, penso, il progetto GoCycle? (http://www.gocycle.com/default.asp) Una azienda Inglese, un prodotto fighissimo. Costa in UK la bellezza di 2800 Sterline, parenti di euro quattromiladuecento. IN Italia non so, sinceramente. Ed è una pieghevole con ruote da 20"
Ecco, secondo me chi volesse avere successo dovrebbe inventarsi qualcosa di diverso, ma in quella categoria di concetto.
Una pieghevole ancora più piccola e vezzosa?
Oppure una mountain bike da downhill che ti porti in vetta anche dove non c'è la seggiovia e ti permetta di scendere e saltare senza spaccare tutto, senza penalizzazioni di assetto e peso?
Un tandem elettrico pieghevole per i camperisti?
Telai in fibra di vetro (meno costosa del carbonio)con una mono scocca chiusa al posto del triangolo, dove alloggiare batterie e centraline, con ancoraggi per le sospensioni, forcelle monobraccio, manubri in composito che contengano il cruscotto?
Sicuramente qualche tipo sveglio c'è anche da noi, in grado di fare piccole linee innovative e trovare clienti. Nelle moto penso alla Vyrus, nelle auto la Pagani. Mica pizza e fichi ;-)
Io nel mio piccolo, per andare in bici, penso che comprerò un Bafang, altrimenti continuerò a pedalare 
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Meglio una gallina oggi... |
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Adriano Gecchelin
Utente Senior
   
1260 Messaggi |
Inserito il - 04/10/2013 : 16:38:46
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Avete tutti un pò ragione e questo dimostra che nel forum ci sono persone intelligenti; Aspes ha il diritto di lamentarsi perchè le incombenze che gravano su un'azienda sono moltissime e i Dottori Commercialisti, in un paese normale, non dovrebbero esistere o dovrebbero far altro e non produrre scartoffie inutili; Nicot ha ragione perchè le imprese venete sono sempre state sotto capitalizzate, troppo piccole e spesso muoiono assieme al loro fondatore o anche prima; Stefanschen ci dice che un gruppo di imprenditori di Padova vuole sviluppare un prodotto per bipa e io spero che lo facciano perchè sarebbe anche la dimostrazione che, quando l'acqua è alla gola, perfino i veneti riescono a collaborare fra loro; Robarenzano ha ragione quando afferma che non c'è solo il motore che dà valore aggiunto al prodotto; il mio meccanico ha assemblato qualche bici a scatto fisso commissionate da un grafico e dipinte a mano e sono state esposte a Padova; queste bici sono interamente italiane. Intanto è uscito il nuovo yamaha: http://global.yamaha-motor.com/business/e-bike-systems/ montato sulle Giant e Stefanschen ha la possibilità di metterci le mani e l'ingegno. Buon fine settimana a tutti
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aspes
Utente Senior
   
1334 Messaggi |
Inserito il - 04/10/2013 : 20:49:36
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| Nicot ha scritto:
| aspes ha scritto:
Comunque sono cose che bisogna provare di persona, se no come al solito sembra che qualcuno racconti cose di un altro pianeta.
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Le valutazioni esposte sono quelle di un dirigente industriale che ha lavorato per 40 anni in piccole medie aziende del Triveneto: non sono cose di un altro pianeta ma constatazioni reali. Negli ultimi dieci anni ho dovuto occuparmi praticamente solo di aziende decapitalizzate, disorganizzate e naturalmente improduttive, nelle quali l'ultimo dei problemi era quello delle tasse.
Resto convinto che ci voglia più serietà anche nelle analisi, altrimenti facciamo solo demagogia!
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Nicot,
con tutto il rispetto per i dirigenti industriali,
ma l'Italia si regge su tantissime ditte artigianali piccole e piccolissime, lontane anni luce dall'industria, non ci sono di mezzo, presidenti, amministratori delegati, consigli di amministrazione, direttori personale. Sono due mondi diversi.
La mattina presto si arriva, si tira su la leva del sezionatore e si comincia una nuova giornata di combattimento, completamente lasciati allo sbaraglio da uno stato che ha sempre preferito creare posti per i dipendente pubblici,
crando sentinaia di migliaia di posti di lavoro che non esistevano nemmeno, per tenersi una riserva di voti per le elezioni.
Nonostante la crisi si continua a combattere, e ci si tira su le maniche ... e ce le si sporca anche.
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Nicot
Utente Master
    

Veneto
2008 Messaggi |
Inserito il - 05/10/2013 : 10:18:28
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| aspes ha scritto:
Nicot,
con tutto il rispetto per i dirigenti industriali,
ma l'Italia si regge su tantissime ditte artigianali piccole e piccolissime, lontane anni luce dall'industria, non ci sono di mezzo, presidenti, amministratori delegati, consigli di amministrazione, direttori personale. Sono due mondi diversi.
La mattina presto si arriva, si tira su la leva del sezionatore e si comincia una nuova giornata di combattimento, completamente lasciati allo sbaraglio da uno stato che ha sempre preferito creare posti per i dipendente pubblici, creando centinaia di migliaia di posti di lavoro che non esistevano nemmeno, per tenersi una riserva di voti per le elezioni.
Nonostante la crisi si continua a combattere, e ci si tira su le maniche ... e ce le si sporca anche.
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Forse ti è sfuggito che ho parlato di "piccole medie aziende". Anch'io mi sono tirato su le maniche e sporcato le mani, fin da quando ho cominciato a lavorare a 16 anni; non è quello che indichi tu il mio mondo.
Ho un gran rispetto per l'impegno di migliaia di artigiani e piccoli imprenditori, ma credo che oggi l'impegno non basti; per fare impresa e reggere la competizione del mercato ci vogliono dei presupposti di solidità, lungimiranza, programmazione e organizzazione perchè altrimenti, anche se ci fossero sostegno o aiuti dello stato, servirebbero in tanti casi, solo a prolungarne l'agonia.
Un pò di autocritica, più che accusare sempre di tutto lo Stato o la Società crudeli, magari qualche volta servirebbe.
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windmillking
Utente Senior
   

Lombardia
1285 Messaggi |
Inserito il - 05/10/2013 : 10:48:58
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| Nicot ha scritto:
| aspes ha scritto:
Nicot,
con tutto il rispetto per i dirigenti industriali,
ma l'Italia si regge su tantissime ditte artigianali piccole e piccolissime, lontane anni luce dall'industria, non ci sono di mezzo, presidenti, amministratori delegati, consigli di amministrazione, direttori personale. Sono due mondi diversi.
La mattina presto si arriva, si tira su la leva del sezionatore e si comincia una nuova giornata di combattimento, completamente lasciati allo sbaraglio da uno stato che ha sempre preferito creare posti per i dipendente pubblici, creando centinaia di migliaia di posti di lavoro che non esistevano nemmeno, per tenersi una riserva di voti per le elezioni.
Nonostante la crisi si continua a combattere, e ci si tira su le maniche ... e ce le si sporca anche.
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Forse ti è sfuggito che ho parlato di "piccole medie aziende". Anch'io mi sono tirato su le maniche e sporcato le mani, fin da quando ho cominciato a lavorare a 16 anni; non è quello che indichi tu il mio mondo.
Ho un gran rispetto per l'impegno di migliaia di artigiani e piccoli imprenditori, ma credo che oggi l'impegno non basti; per fare impresa e reggere la competizione del mercato ci vogliono dei presupposti di solidità, lungimiranza, programmazione e organizzazione perchè altrimenti, anche se ci fossero sostegno o aiuti dello stato, servirebbero in tanti casi, solo a prolungarne l'agonia.
Un pò di autocritica, più che accusare sempre di tutto lo Stato o la Società crudeli, magari qualche volta servirebbe.
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Ciao
purtroppo invece spesso lo stato e le istituzioni italiane hanno fatto e stanno facendo la loro parte.
Ti racconto due episodi di cui sono stato testimone, lavorando per una multinazionale nel settore chimica fine e specialità
- lombardia, piccola ditta (20 dipendenti) nel settore chimico, bilancio sanissimo, soggetta a presentazione di valutazione dell'impatto ambientale (per la tipologia di prodotti lavorati) viene ceduta ad un gruppo estero. Situata in zona di una piccola periferia urbana, il comune cambia la destinazione di uso della zona in cui si trova da mista(abitativa-artigianale) a residenziale e praticamente viene costretta ad andarsene (premessa : rispettava tutte le normative antiinquinamento) la multinazionale che la possiede, crede nelle possibilità della ditta e nella sua localizzazione strategica per il mercato e accetta di realizzare un nuovo impianto locale nella nuova zona industriale. acquistano l'area, chiedono i permessi : la amministrazione locale li concede, la regione lombardia (differente colore politico) fa perdere tempo. Passano 2 anni tra il comune che vuola che il vecchio impianto chiuda e la regione che non concede i permessi. Nel frattempo il comune in Belgio dove ha sede la multinazionale , offre un terreno in affitto per 99 anni a 1$ l'anno e una parziale esenzione delle tasse se realizzano lo stabilimento in Belgio. In 6 mesi hanno i permessi e iniziano i lavori. Lo stabilimento in Lombardia viene chiuso, 20 famiglie senzalavoro.
grazie politici 1
- centro italia (non profondo sud) , altro stabilimento appartenete allo stesso gruppo multinazionale , anche questa una ditta sana, 5 milioni di euro di fatturato, poco meno di 1 di utile lordo. Storia analoga , costretta a spostarsi perche' il piano regolatore modificato ha permesso la costruzioen di case in aree prima solo industriali o deserte. Richiesta dei permessi per spostarsi, problemi,storie,ritardi. Alla fine scende il megadirettore galattico, incontra di persona i politici locali,richiesta di "mazzetta" ... Ditta chiusa, impianto realizzato in Irlanda , anche li con condizioni di favore per 15 anni sulle tasse 30 famiglie italiane senza lavoro
grazie politici italiani 2
marco
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Susi : Winora T3 & Specy Turbo Levo Carlo : Specy Kenevo Marco : Kalkhoff BS10, Giant Trance E+ Sx Pro , Trek Rail 9 e dove mi porta il cuore |
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Adriano Gecchelin
Utente Senior
   
1260 Messaggi |
Inserito il - 08/10/2013 : 07:54:55
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Dopo tanto pessimismo segnalo queste due iniziative italiane nel settore delle e-bike e che derivano comunque da ricerche universitarie del politecnico di Milano e nascono da incubatori: http://www.zehus.it/ http://www.superebike.com/ il primo è un motore alimentato dalla stessa forza fisica; mi sembra possa andare bene solo in pianura se non sarà mai abbinato ad una batteria; il secondo sito propone la ricarica delle batterie esistenti e può essere utile quando si esaurisce la batteria e non si trova un ricambio identico. Cordiali saluti |
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MilleMiglia
Utente Master
    

Liguria
6808 Messaggi |
Inserito il - 08/10/2013 : 11:51:06
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Abbiamo già parlato di tutti e due ("cerca" in alto alla pagina) Il primo la batteria ce l'ha nel mozzo insieme al motore ed alla centralina, se no come potrebbe andare, a molla? Il secondo non ricarica ma fa recelling ... |
In Vino Rident Omnia |
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Giuliano67
Utente Normale

Lombardia
77 Messaggi |
Inserito il - 10/12/2013 : 18:55:56
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Perdonami Adriano ma se sono questi i risultati di una incubazione di impresa e della ricerca in italia stiamo messi bene. la prima è una motoruota con le batterie nel mozzo gestita da una app che promette di non ricarsi mai in quanto ti appesantisce la pedalata quando pedali normalmente. praticamente sei tu che assiti la batteria e non il motore che assiste te , il tutto con la promessa di aiutarti nelle salite. la seconda per carità guardo e vedo... fa tutte cose che facciamo anche noi e con noi tanti altri operatori del settore che non hanno ricevuto un euro dall stato pur facendo cose "green" ma anzi.. tutti abbondantemente vessati da equitalia e soci . rigeneriamo batterie mettendoci elementi al lifepo4 oppure procediamo alla sostituzione con batterie pronte da portapacchi o a borraccia. serve un'incubatore d'impresa e soldi pubblici per arrivare a far questo? se hai riparato centinaia di bici come il sottoscritto il recelling o se preferisci rifare batterie è una cosa compatibilissima con il know how che hai accumulato.
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Titolare della Eco-rent.it rivenditore veicoli elettrici |
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