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Aittam
Utente Medio



Liguria


384 Messaggi

Inserito il - 03/11/2008 : 16:08:04  Mostra Profilo Invia a Aittam un Messaggio Privato
Tormentato da dubbi, o meglio spinto da conoscenza, ho mandato una mail al comune ieri sera e ho chiesto se è consentito il transito delle bici (velocipedi) sulle corsie riservate (a bus e taxi).

Riporto di seguti la loro solerte e puntuale risposta:


COMUNE DI GENOVA
DIREZIONE CORPO POLIZIA MUNICIPALE
Settore V - Attività Normative - Risorse Umane - Servizi
UFFICIO RICERCA ANALISI NORMATIVA


Egr. sig. Mattia Marinelli < mattiamarinelli@libero.it >

e, p.c.

Comando Polizia Municipale < vigilanza@comune.genova.it >
Comune Informa < comuneinforma@comune.genova.it >

LORO SEDI


A riscontro della Sua e-mail, e della domanda ivi contenuta, occorre necessariamente premettere quanto segue.

La bicicletta quale " macchina di qualsiasi specie che circola sulle strade guidata dall'uomo " è un veicolo (vd. art. 46 CdS) ...

« TITOLO III - Dei veicoli - Capo I - Dei veicoli in generale
Art. 46. Nozione di veicolo.
1. Ai fini delle norme del presente codice, si intendono per veicoli tutte le macchine di qualsiasi specie, che circolano sulle strade guidate dall'uomo. Non rientrano nella definizione di veicolo quelle per uso di bambini o di invalidi, anche se asservite da motore, le cui caratteristiche non superano i limiti stabiliti dal regolamento.
L'art. 1, D.Lgs. 28 giugno 1993, n. 214 (Gazz. Uff. 30 giugno 1993, n. 151), entrato in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione, ha statuito che le disposizioni contenute nel presente titolo III si applicano dal 1° ottobre 1993.»

... classificato velocipede (art. 47, c.1 let. -c, CdS) secondo le regole, specifiche e prescrizioni dell'art. 50 CdS, normativa che comprende anche le "biciclette a pedalata assistita".

« Art. 50. Velocipedi.
1. I velocipedi sono i veicoli con due ruote o più ruote funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare, per mezzo di pedali o di analoghi dispositivi, azionati dalle persone che si trovano sul veicolo; sono altresì considerati velocipedi le biciclette a pedalata assistita, dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 KW la cui alimentazione è progressivamente ridotta ed infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o prima se il ciclista smette di pedalare.
2. I velocipedi non possono superare 1,30 m di larghezza, 3 m di lunghezza e 2,20 m di altezza.
Comma così sostituito dall'art. 24, L. 3 febbraio 2003, n. 14 - Legge comunitaria 2002.».

I velocipedi, anche se condotti a mano, non perdono le loro caratteristiche di veicoli e, pertanto, in detta ipotesi, devono essere tenuti sulla parte destra della carreggiata secondo il loro senso di marcia [Cass. Pen. Sez. IV- sent. del 27/01/1976 n° 238].
Per poter circolare su strada i velocipedi devono avere caratteristiche costruttive e funzionali, nonché dispositivi di equipaggiamento stabiliti dall'art. 68 CdS.

«Art. 68. Caratteristiche costruttive e funzionali e dispositivi di equipaggiamento dei velocipedi.
1. I velocipedi devono essere muniti di pneumatici, nonché:
a) per la frenatura: di un dispositivo indipendente per ciascun asse che agisca in maniera pronta ed efficace sulle rispettive ruote;
b) per le segnalazioni acustiche: di un campanello;
c) per le segnalazioni visive: anteriormente di luci bianche o gialle, posteriormente di luci rosse e di catadiottri rossi; inoltre, sui pedali devono essere applicati catadiottri gialli ed analoghi dispositivi devono essere applicati sui lati.
2. I dispositivi di segnalazione di cui alla lettera c) del comma 1 devono essere presenti e funzionanti nelle ore e nei casi previsti dall'art. 152, comma 1.
3. Le disposizioni previste nelle lettere b) e c) del comma 1 non si applicano ai velocipedi quando sono usati durante competizioni sportive.
4. Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti sono stabilite le caratteristiche costruttive, funzionali nonché le modalità di omologazione dei velocipedi a più ruote simmetriche che consentono il trasporto di altre persone oltre il conducente.
5. I velocipedi possono essere equipaggiati per il trasporto di un bambino, con idonee attrezzature, le cui caratteristiche sono stabilite nel regolamento.
6. Chiunque circola con un velocipede senza pneumatici o nel quale alcuno dei dispositivi di frenatura o di segnalazione acustica o visiva manchi o non sia conforme alle disposizioni stabilite nel presente articolo e nell'articolo 69, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 22 a euro 88.
7. Chiunque circola con un velocipede di cui al comma 4, non omologato, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 36 a euro 148.
8. Chiunque produce o mette in commercio velocipedi o i relativi dispositivi di equipaggiamento non conformi al tipo omologato, ove ne sia richiesta l'omologazione, è soggetto, se il fatto non costituisce reato, alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 370 a euro 1.485.
La denominazione del Ministro è stata così sostituita ai sensi di quanto disposto dall'art. 17, D.Lgs. 15 gennaio 2002, n. 9, con la decorrenza indicata nell'art. 19 dello stesso decreto.
Articolo così modificato, con effetto dal 1° ottobre 1993, dall'art. 30, D.Lgs. 10 settembre 1993, n. 360 (Gazz. Uff. 15 settembre 1993, n. 217, S.O.).
Con D.M. 29 dicembre 2006 (Gazz. Uff. 30 dicembre 2006, n. 302) si è provveduto, ai sensi dell'art. 195, commi 3 e 3-bis del presente decreto, all'aggiornamento biennale della sanzione nella misura sopra riportata. ».

Il Codice assoggetta i conducenti dei veicoli alle regole generali di comportamento sancite dal Titolo V. In particolare per i velocipedi sono vigenti anche le regole speciali definite nell'art. 182 CdS.

«Art. 182. Circolazione dei velocipedi.
1. I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell'altro.
2. I ciclisti devono avere libero l'uso delle braccia e delle mani e reggere il manubrio almeno con una mano; essi devono essere in grado in ogni momento di vedere liberamente davanti a sé, ai due lati e compiere con la massima libertà, prontezza e facilità le manovre necessarie.
3. Ai ciclisti è vietato trainare veicoli, salvo nei casi consentiti dalle presenti norme, condurre animali e farsi trainare da altro veicolo.
4. I ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In tal caso sono assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e la comune prudenza.
5. È vietato trasportare altre persone sul velocipede a meno che lo stesso non sia appositamente costruito e attrezzato. È consentito tuttavia al conducente maggiorenne il trasporto di un bambino fino a otto anni di età, opportunamente assicurato con le attrezzature, di cui all'articolo 68, comma 5.
6. I velocipedi appositamente costruiti ed omologati per il trasporto di altre persone oltre al conducente devono essere condotti, se a più di due ruote simmetriche, solo da quest'ultimo.
7. Sui veicoli di cui al comma 6 non si possono trasportare più di quattro persone adulte compresi i conducenti; è consentito anche il trasporto contemporaneo di due bambini fino a dieci anni di età.
8. Per il trasporto di oggetti e di animali si applica l'art. 170.
9. I velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate quando esistono, salvo il divieto per particolari categorie di essi, con le modalità stabilite nel regolamento.
10. Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 22 a euro 88. La sanzione è da euro 36 a euro 148 quando si tratta di velocipedi di cui al comma 6.
Con D.M. 29 dicembre 2006 (Gazz. Uff. 30 dicembre 2006, n. 302) si è provveduto, ai sensi dell'art. 195, commi 3 e 3-bis del presente decreto, all'aggiornamento biennale della sanzione nella misura sopra riportata.
Articolo così modificato, con effetto dal 1° ottobre 1993, dall'art. 96, D.Lgs. 10 settembre 1993, n. 360 (Gazz. Uff. 15 settembre 1993, n. 217, S.O.). ».

Quando la carreggiata è organizzata in corsie, e tra queste una è riservata, in essa transitano solo i veicoli autorizzati [vd. art. 40, c. 10, let. -c), CdS].
Quindi il ciclista, a tutela della sicurezza materiale delle cose e dell'incolumità fisica delle persone, comunque per la sicurezza e regolarità della circolazione, deve circolare il più vicino possibile al margine destro della carreggiata [vd. art. 143 c. 2 e art. 144 c. 2 CdS], ovvero della prima corsia libera a sinistra di quella riservata se tracciata, a meno che non esistano corsie o strade [piste ciclabili] appositamente riservate ai soli velocipedi, dove non transitano altri veicoli.
Per il cambiamento di direzione o di corsia e altre manovre è fatto riferimento all'art. 154 CdS e, in specie, al comma 2 per quanto concerne le segnalazioni a mano.

Distinti saluti.

Il Responsabile dell'Ufficio
Funzionario PM TPO - Commissario
Davide Gallo


In sintesi da quello che ho capito secondo loro (secondo il CdS) se c'è una carreggiata con corsia riservata e corsia pubblica (e non ci sono piste ciclabili), io dovrei stare in pratica in mezzo alla strada alla mercè di tutti i mezzi...
Ma wafff....

Io la briga di informarmi me la son presa, di fatto continuerò ad andare sulle corsie risevate tenendomi a destra come faccio quotidiamente e tanti saluti

Nausicaa Phoenix: Rockrider 5.2
Crystalyte 408 - 7000 km
Nine RH205 Everest 300 km
Litio-Cobalto 36V 8,8Ah

jumper
Utente Master




3304 Messaggi

Inserito il - 03/11/2008 : 16:14:07  Mostra Profilo Invia a jumper un Messaggio Privato
Diciamo che a buon senso (indipendentemente dalla legge)il concetto sarebbe questo:

Le corsie riservate a bus e taxi servono per farli andare piu' veloci del resto del traffico
La bici e' un veicolo lento, e la corsia e' stretta quindi fatta per farci passare un veicolo alla volta.

Ergo, la bici vanificherebbe tali corsie. Ha un senso!

Poi sulle corsie riservate quando non ci sono mezzi pubblici ci vado anche io, ma se sia legale o meno non me lo chiedo neanche.

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elle
Utente Master

fondatore




17605 Messaggi

Inserito il - 03/11/2008 : 16:39:44  Mostra Profilo Invia a elle un Messaggio Privato

in effetti la risposta è un capolavoro di oscurità burocratica - ma gli va dato atto di aver risposto: quando ho fatto domande simili a napoli non mi ha considerato nessuno

a margine piuttosto, come stanno insieme queste due cose?

Messaggio di Aittam
I velocipedi, anche se condotti a mano, non perdono le loro caratteristiche di veicoli e, pertanto, in detta ipotesi, devono essere tenuti sulla parte destra della carreggiata secondo il loro senso di marcia [Cass. Pen. Sez. IV- sent. del 27/01/1976 n° 238].


e

4. I ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In tal caso sono assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e la comune prudenza.


quando ho la bici a mano, sono libero come un pedone o non lo sono?


l.

giant lafree, 2006 - brompton M3L, 2007 - flyer T8, 2008 - xootr swift, 2009 - specialized tricross, 2012 - tag egolite, 2014
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Dasti
Utente Master



Liguria


20991 Messaggi

Inserito il - 03/11/2008 : 16:48:10  Mostra Profilo Invia a Dasti un Messaggio Privato
La risposta che Ti hanno dato è ineccepibile.
Comunque, facendo un esempio per i genovesi, io non mi vorrei trovare sulla corsia dell'autobus in C.so Gastaldi andando verso stazione Brignole (dove la corsia dell' autobus è delimitata da un cordolo) con un "17" che mi arriva a tutta velocità alle spalle.

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Road Bike 28" Olmo "recycled".
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City Bike aluminium 28" MBM Voyager, Cute Q-100.
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MTB full suspension aluminium 26" Sobim Diamond , Cyclone.
Folding Bike aluminium 20" Dahon Vitesse D7, Cyclone.
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Dasti
Utente Master



Liguria


20991 Messaggi

Inserito il - 03/11/2008 : 16:52:08  Mostra Profilo Invia a Dasti un Messaggio Privato
Beh... forse proprio ineccepibile NO!
elle ha scritto:


in effetti la risposta è un capolavoro di oscurità burocratica - ma gli va dato atto di aver risposto: quando ho fatto domande simili a napoli non mi ha considerato nessuno

a margine piuttosto, come stanno insieme queste due cose?

Messaggio di Aittam
I velocipedi, anche se condotti a mano, non perdono le loro caratteristiche di veicoli e, pertanto, in detta ipotesi, devono essere tenuti sulla parte destra della carreggiata secondo il loro senso di marcia [Cass. Pen. Sez. IV- sent. del 27/01/1976 n° 238].


e

4. I ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In tal caso sono assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e la comune prudenza.


quando ho la bici a mano, sono libero come un pedone o non lo sono?



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eugenio
Utente Senior



Lombardia


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Inserito il - 03/11/2008 : 17:26:52  Mostra Profilo Invia a eugenio un Messaggio Privato
Mattia, con un 3d così mi inviti a nozze! (A parte il fatto che hai quotato una Treccani e non si capisce n'accidente di cosa ti hanno risposto). Di sicuro non hanno risposto alla tua domanda.
Io sono sempre e comunque per l'appropriazione degli spazi, faccio uso di segnalatori acustici e visivi a norma, accendo le lucini... Persino segnalo con la manina ogni cambio di direzione ma rifiuto di spalmarmi sui muri se questo crea pericolo a me.
Non c'è niente da fare, i rischi peggiori li ho corsi facendo il pelo alle auto parcheggiate.
A Milano muoiono, MUOIONO, dai 12 ai 15 ciclisti l'anno. In pochi si scansano dal centro strada se quella è la scelta più sicura, io non mi scanso di sicuro.
Soprattutto nelle vie del centro e nelle corsie preferenziali, non è che a Milano ci sia un codice diverso.
Che mi prendano la targa, se vogliono. Pagherò volentieri l'ammenda.

jumper:
La bici e' un veicolo lento

Lento a chi? La velocità media del traffico è 13,8kmh...
Se siamo lenti come mai per prendere il mezzo pubblico la mattina debbo alzarmi PRIMA?
...ma se sia legale o meno non me lo chiedo neanche.

Così mi piaci

Dasti:
...con un "17" che mi arriva a tutta velocità alle spalle.

Se anche la 17 fosse costretta a rallentare per un paio di centinaia di metri alla prima fermata la sèmini, e che sarà mai... Mica ti investono, lo sanno anche loro che non gli conviene.
SAREMO MICA NOI IL PROBLEMA DEL TRAFFICO...
Un saluto
Eugenio


Cannondale Kinneto Bosch 400Wh 2013
Kreidler Bosch Performance 400Wh 2013
Raleigh Dover Ltd 11v 2012
Wayel One City 28" 7v 2008 (venduta)



Non vogliamo le piste ciclabili. Esistono già e si chiamano strade.
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jumper
Utente Master




3304 Messaggi

Inserito il - 03/11/2008 : 17:59:50  Mostra Profilo Invia a jumper un Messaggio Privato
Euge' famo a capirsi, io riesco a ragionare solo razionalmente.

Se una cosa si chiama corsia BUS preferenziale e non corsia di sicurezza, e' perche' e' pensata per velocizzare, togliendo gli impedimenti la circolazione di alcuni mezzi PESANTI.

Quindi andarci in massa in bici, bloccando i mezzi con la lentezza del veicolo (la lentezza non la calcoli sul tempo che ci metti a fare un percorso, ma bensi' sulla velocita' istantanea e l'accelerazione dei mezzi, e almeno a Roma sulle preferenziali i bus tirano tanto da dover star aggrappati ai sostegni) equivale a negare il concetto stesso di preferenziale e di fatto intasare il traffico oltre a rischiare la vita. A me gia' da' fastidio quando mi suonano dietro a torto, figurati un po'...

La cosa e' anche autolesionista perche' farsi prendere in pieno da un bus o un taxi in corsa equivale a morte certa, e neanche esser risarciti. E' beffardo voler scappare dalla padella (strada) alla brace (corsia veloce).

Poi e' chiaro che passarci la sera, quando si e' sicuri di non aver dietro nessun mezzo pesante, va bene, come vanno bene anzi benissimo un sacco di altre cose "illegali" che non danneggiano nessuno come lo scaricarsi una canzone, o farsi una canna (non alla guida)

Tutto il resto, le rivendicazioni di spazi per le bici, di dignita' vanno benissimo, ma non possono distorcere certo la realta' o il buon senso, almeno per me.

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Dasti
Utente Master



Liguria


20991 Messaggi

Inserito il - 03/11/2008 : 19:33:48  Mostra Profilo Invia a Dasti un Messaggio Privato
Eugenio, la risposta del Comune di Genova ha il difetto di essere prolissa ma è ben argomentata.
Non è vero che non hanno risposto alla domanda se leggi bene:




(...) Il Codice assoggetta i conducenti dei veicoli alle regole generali di comportamento sancite dal Titolo V. In particolare per i velocipedi sono vigenti anche le regole speciali definite nell'art. 182 CdS. (...)

«Art. 182. Circolazione dei velocipedi.
1. I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, (...)

(...) Quando la carreggiata è organizzata in corsie, e tra queste una è riservata, in essa transitano solo i veicoli autorizzati [vd. art. 40, c. 10, let. -c), CdS]. (...)

(...) deve circolare il più vicino possibile al margine destro della carreggiata [vd. art. 143 c. 2 e art. 144 c. 2 CdS], ovvero della prima corsia libera a sinistra (...)


Una risposta più breve sarebbe stata "Il codice della strada deve essere rispettato da tutti, ciclisti inclusi".
Questa era l'unica risposta possibile per le autorità.

Anch'io vado al centro della corsia che occupo e mi guardo bene dallo spostarmi se mi vogliono sorpassare lo facciano pure, ma la domanda posta da Aittam era se i ciclisti possono passare sulle corsie riservate ai mezzi pubblici che dovevano rispondere?

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Aittam
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Liguria


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Inserito il - 03/11/2008 : 23:08:03  Mostra Profilo Invia a Aittam un Messaggio Privato
Boh ragazzi, direi che tuttosommato una risposta me l'hanno dato in maniera piuttosto velata del tipo:

"Guarda dal punto di vista legale tu devi stare in mezzo alla strada (in caso di carreggiata con corsia riservata e normale)... la legge dice questo, di fatto però puoi andare dove ti pare basta che non fai l'imbecille, rispetti segnaletica e semafori e non stendi i pedoni..."

Mi sembra piuttosto tollerante, contate che io incrocio quotidianamente almeno tre pattuglie della municipale (1 volta su strada pedonale e 2 volte su carreggiate UNICAMENTE riservate ai bus) nessuno mi ha mai fermato nè fischiato (e spero che non inizino a farlo ora )

La mia curiostià era dettata da un ragionamento del tipo:
i bus sono mezzi pubblici e quindi vanno "aiutati" a scorrere il più possibile tramite corsie preferenziali; le auto del car-sharing per renderle più allettanti pure... visto che vado in bici il comune mi incentiva concedendomi il passaggio sulle corsie riservate?!
Non è così, poco male, tanto mi sa che a breve concederanno il transito agli scooter (che di fatto lo fanno già) e di conseguenza pure alle bici.

In genere comunque io vado mediamente più veloce di un bus visto che le fermate sono piuttosto ravvicinate. Finora sono stati pochi i bus cui sono stato d'intralcio e nessuno ha mai avuto da ridire... (o almeno io non ho sentito nessuno belin)

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Aittam
Utente Medio



Liguria


384 Messaggi

Inserito il - 03/11/2008 : 23:14:54  Mostra Profilo Invia a Aittam un Messaggio Privato
Tra l'altro anche il mio impianto di illuminazione blu è fuori legge... ma porcaput... va be che è il meno
Cavolo io ci metto tutta la buona volontà ma non posso soffocare la mia indole un po' tamarra... toglietemi tutto ma non i miei blue-led!

Nausicaa Phoenix: Rockrider 5.2
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pixbuster
Amministratore

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Veneto


12373 Messaggi

Inserito il - 03/11/2008 : 23:15:30  Mostra Profilo Invia a pixbuster un Messaggio Privato
A Verona è nata una polemica proprio perchè il Sindaco ha proibito alle bici le corsie preferenziali dei bus anche nel caso di vie in cui c'è SOLO QUELLA (costringendo i ciclisti a lunghe varianti di percorso)
Ma c'è stato un coro di proteste .... e la cosa è rimasta nel "limbo" senza che sia mai stata chiarita


Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
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Dasti
Utente Master



Liguria


20991 Messaggi

Inserito il - 03/11/2008 : 23:19:43  Mostra Profilo Invia a Dasti un Messaggio Privato
Pure io


Aittam ha scritto:


In genere comunque io vado mediamente più veloce di un bus)

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pitta00
Utente Attivo


Liguria


769 Messaggi

Inserito il - 03/11/2008 : 23:40:33  Mostra Profilo Invia a pitta00 un Messaggio Privato
Tutto ben regolamentato e argomentato e ma un bel: ma wafff... (c'ai preso aittam, col w fa più effetto!) ci sta proprio tutto!
La velocità commerciale di AMT (Azienda Mobilità e Trasporti genovese) è di poco superiore ai 14 km/h e mi sono visto superare e stringere contro il marciapiede da un filobus di 18 metri... per cui ma wafff... io la corsia del bus non la mollo!
Transdev, che ha rilevato buona parte dell AMT (che gli sta rendendo tutto il denaro investito pagandogli "consulenze" per diversi milioni di € all'anno... ma questa è un altra storia...), giustamente, ha preteso dal Comune kilometri di corsie riservate per rendere più efficiente il servizio pubblico (con relative telecamere e centinaia di sanzioni "automantiche" al giorno) spuntando uno 0,2-0,3 km/h di aumento della vel. commerciale.
Ed io dovrei, in assenza totale (tipo 3 km ed in periferia su centinaia di strade urbane) di piste ciclabili, mischiarmi al traffico ordinario che corre molto più disordinato e veloce sulla sinistra?
Ma wafff...
Tra l'altro, mai perso un punto della patente dalla loro istituzione, la Polizia Municipale mi ha da poco tolto la verginità (3 punti e 74 €) perchè avevo la bici appesa al portabici da portellone e "non segnalavo il carico sporgente"
Ma wafff...
Io aspetto le piste ciclabili e fino ad allora mi arrangio così, violando il cds. Che poi si potrebbe, con apposita segnaletica verticale ed orizzontale, consentire anche il transito delle bici.


Immagine:

102,1 KB

Belin, se si decidessero a sdoganarci, la vernice per dipingere le biciclettine gliela pagherei io!

Jobiker, su: Hop Town 20'
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eugenio
Utente Senior



Lombardia


1446 Messaggi

Inserito il - 04/11/2008 : 11:33:34  Mostra Profilo Invia a eugenio un Messaggio Privato
Mattia, forutunatamente a Milano in linea di massima a bici e moto è permesso circolare sulle corsie preferenziali, ne ho una che passa proprio sotto l'ufficio e probabilmente gli equivoci nascono anche da lì.
Sulle preferenziali ci passano legalmente anche taxi, medici, scorte, furgoncini, forze armate, auto blu, mezzi degli enti e non credo proprio che siano quattro bici, oltretutto autorizzate, a rallentare il flusso, anzi la velocità istantanea, dei mezzi pubblici.
Io non vedo altro che file di mezzi quasi fermi e di sicuro non mi scanso nè accetto di fare il pelo ai muri per far correre di più il dhl di turno o la vaiassa suvmunita (a meno che la carreggiata sia larga 5 mt)
Un saluto
Eugenio

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Non vogliamo le piste ciclabili. Esistono già e si chiamano strade.
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