Forum Indipendente Biciclette Elettriche, Pieghevoli e Utility

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 Kit e fai da te
 Dubbio legislativo su elettrificazioni bici
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aspes
Utente Senior



1334 Messaggi

Inserito il - 28/02/2012 : 14:25:35  Mostra Profilo Invia a aspes un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Lasciando perdere i vari kit automontati e fai da te,
piu' o meno in regola,
che ognuno si ingegna a mettere personalmente sulla propria bici,

il mio dubbio è questo.

Parto da un esempio che non c'entra con l'ebike.

Con delle disposizioni di qualche anno fa,

chi motorizza dei cancelli, porte, accessi, e li rende quindi automatizzati con l'installazione di motori,

DIVENTA AUTOMATICAMENTE per legge COSTRUTTORE DI MACCHINA" e per macchina viene inteso tutto quello che si muove attraverso motori.

Per questo motivo diventa responsabile in toto di tutte le componenti del cancello,

anche di tutte le parti che non c'entrano nulla con il suo intervento di motorizzazione, per cui è responsabile dei cardini, dei pilastri, ecc., anche se non gli ha forniti lui.

Allora mi chiedo,
la stessa responsabilità totale su tutte le parti di una bici elettrificata, esistono anche nel caso di una ditta che applica postumo un kit di elettrificazione?

Cioè se io porto la mia bici usata da un meccanico ciclista, che mi applica un kit di elettrificazione,

automaticamente il meccanico diventa responsabile anche delle altri di parti della bici?

Chessò, mi si spezza la forcella o il telaio perchè non erano adatta all'installazione del motore , deve rispondere lo stesso lui, anche se la bici era la mia usata?

Diventa anche lui per legge un "costruttore di macchina"?

elle
Utente Master

fondatore




17605 Messaggi

Inserito il - 28/02/2012 : 16:23:59  Mostra Profilo Invia a elle un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


boh...

ma per quale ragione montare un motore dovrebbe essere una cosa diversa da montare un cambio?
nel caso dei cancelli la automazione si fa con componenti omologati per legge? perché nel caso delle bici elettriche legali c'è l'esenzione dall'omologazione

però sto solo provando a ragionare


l.

giant lafree, 2006 - brompton M3L, 2007 - flyer T8, 2008 - xootr swift, 2009 - specialized tricross, 2012 - tag egolite, 2014
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trenino04
Utente Normale


Piemonte


57 Messaggi

Inserito il - 28/02/2012 : 23:11:28  Mostra Profilo Invia a trenino04 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io, per mestiere, sono abbastanza addentro alle problematiche legali nel caso dei macchinari e delle relative modifiche, provo quindi a fare un parallelo.
Prima di tutto, il kit installato deve essere legale (pas, 250W max), diversamente sia il privato che l'artigiano ciclista risponde a livello penale e civile di eventuali danni.
Fatta questa premessa occorre considerare alcuni aspetti:
1)Una bicicletta muscolare non è prevista per l'installazione di un motore (indipendentemente dalla potenza e dal modo di comando), l'installazione di un motore è dunque un'uso scorretto che solleva il costruttore della bicicletta da eventuali responsabilità.
Eccezione a questo se si presenta un mal funzionamento o un guasto che provi un difetto di progettazione o costruzione tale da rendere la bici non conforme alle norme applicabili (sulle bici muscolari); temo che, in ogni caso, l'onere di provare il difetto di origini spetti a chi ha effettuato la modifica.

2)Vi è poi una responsabilità per competenza, il dilettante, auto costruttore, se monta un kit legale in modo legale su una bici che non presenti difetti palesi (es. banale cricche sul telaio, freni non funzionanti ecc.) penso non abbia grossi problemi. Ovvio, in caso di incidente dovrà rispondere dei danni ma un'assicurazione che copra l'attività ciclistica (saggia da avere anche nel caso di bici muscolare) non dovrebbe sollevare obiezioni. Stò parlando ovviamente di un'incidente provocato da un guasto tecnico e non da un comportamento a rischio e contrario al codice della strada.
Detto questo, io quando vado in giro in paese (in piano) su piste ciclabili dove però spesso ci sono anche i pedoni tengo il motore spento, lo accendo appena fuori dal paese in modo che, al limite, mi schianto io contro un'auto o vado in un fosso.
Al contrario ad un'artigiano ciclista è richiesta, nell'esercizio della sua professione, una maggiore conoscenza, la capacità di valutare le forze in gioco, l'affaticamento dei materiali, ecc.. In caso di incidente, per un guasto tecnico, temo avrebbe grossi problemi e dovrebbe dimostrare di avere lavorato con la massima diligenza (cosa ovviamente non facile). A questo si deve aggiungere che, per la natura del mezzo, un guasto può, più facilmente, provocare lesioni al conducente che quindi può rivalersi sull'artigiano ciclista. Poi, ovviamente, in caso di problemi, entra nel processo di valutazione il livello di competenza dei tecnici chiamati a valutare il problema, la soggettività delle persone preposte, ecc..
Spero di non avere confuso ulteriormente le idee.
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alcedoitalia
Utente Attivo


Emilia Romagna


770 Messaggi

Inserito il - 29/02/2012 : 12:10:43  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di alcedoitalia Invia a alcedoitalia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
bello questo post,
quello che sto per dire, si riferisce SOLO ai prodotti distribuiti da Alcedo Italia, in quanto vorrei che i clienti già acquisiti ed eventualmente i nuovi, non si spaventino davanti a questi dubbi "legali".
allora, dall'inizio dell'attività abbiamo dato la priorità alla "faccenda" legale con consulenze e studi che ci sono costati in termini di tempo e denaro, una discreta somma di energie, ma all'oggi possiamo dire di avere:
- l'iscrizione al registro pile e batterie
- forniamo i kit di un manuale redatto da professionisti, seguendo le normative vigenti, che esonera il cliente da qualsiasi responsabilità, ma le gira a noi, che siamo i diretti responsabili
- questo manuale che diamo anche ai rivenditori, permette a loro di installare il kit su bici a norma con le normative EN, senza doversi assumere ulteriori responsabilità.
per quel che riguarda le caratteristiche, fa fede la fattura di vendita, nel senso che se sul motore c'è scritto 1000watt e sulla fattura 250watt, quello che fa fede è la fattura, questo perchè il rivenditore che compera all'estero (extraCE) è considerato il produttore, poi per poter verificare che il motore abbia una potenza nominale corretta, secondo quello che ho capito è quasi impossibile, perchè un parametro fondamentale per poterla ricavare, lo deve fornire il costruttore, ma al momento i "produttori" Cinesi godono di una sorta di immunità... faccenda molto diversa invece è la velocità, che è facilmente riscontrabile.
i clienti che comperano kit senza i requisiti sopra descritti, avranno invece la responsabilità totale sui danni causati a terzi o a se stessi
NON VOGLIO SPAVENTARE O OSTACOLARE NESSUNO, riporto solo quello che ho imparato nel corso di questi anni e cerco solo di fare chiarezza su di un tema molto spinoso e complicato, a disposizione per qualsiasi chiarimento.

www.alcedoitalia.it Vendita di e-bike e Kit di trasformazione
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blindo7
Utente Master



Lazio


4057 Messaggi

Inserito il - 29/02/2012 : 12:39:26  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di blindo7 Invia a blindo7 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
legge incompresa o incompleta?
dunque se acquisti un kit il rivenditore ti garantisce la garanzia sui guasti di fabbrica di almeno un anno,mantre per le batterie spesso meno,
però se monti una ruota lenta e cadi,o se si rompe una forcella,non ne è responsabile.
se elettrifichi la bici ad un amico,puoi rivalerti sul rivenditore per guasti meccanici o elettrici di fabbrica(se è in italia è fattibile)
ma per la ruota lenta o la forcella rotta sei tu l'ultimo che ci ha messo le mani e quindi non ha stretto i dadi oppure non ha valutato correttamente la robustezza del mezzo,quindi sei responsabile.

se invece spendi duemila euro per una bici nuova e ti si spezza la forcella,la casa risponderà che hai utilizzato il mezzo per un uso non adeguato...

www.enerlab.it
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trenino04
Utente Normale


Piemonte


57 Messaggi

Inserito il - 29/02/2012 : 22:12:35  Mostra Profilo Invia a trenino04 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sottoscrivo pienamente quanto scritto da Alcedo (che ha tutto il mio apprezzamento per essersi preoccupato non solo di aspetti tecnici). Infatti, nella sua attività si assume appieno il ruolo, previsto dalle direttive, di "mandatario" ovvero si assume la responsabilità della immissione sul mercato europeo indipendemente dal luogo di origine del prodotto. Il manuale è poi fondamentale, non è solo un "pezzo di carta" ma il documento che permette di suddividere le responsabilità fra chi installa, usa e fà manutenzione al prodotto e chi ha immesso sul mercato il prodotto con relativo manuale, dunque,a fronte di una installazione "non a manuale" risponde l'installatore, a fronte di un problema generatosi nonostante un'istallazione corretta risponde il costruttore. Questo vale anche per i dati e per la conseguente legalità, se dichiarati da chi commercializza il prodotto nella comunità europea allora l'acquirente non ha responsabilità sulla loro veridicità.
Infine non si confonda la garanzia con la responsabilità da prodotto difettoso, la garanzia dura 2 anni, la responsabilità da prodotto difettoso ha una durata di 10 anni anche se tale limite non è "digitale", infatti con il trascorrere degli anni, per qualsiasi prodotto, diventa importante come lo stesso viene usato e manutenuto, quindi, con il trascorre del tempo, la responsabilità passa gradualmente dal costruttore all'utilizzatore.
Ultimo consiglio, se installate un kit con la relativa documentazione conservate la stessa con cura (per 10 anni), vi servirà in caso di problemi per documentare il vostro corretto operato.
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