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 Pix test n. 48 - Bad-Bike FREEDOM
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12341 Messaggi

Inserito il - 06/05/2014 : 23:28:23  Mostra Profilo Invia a pixbuster un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sotto la nuova illuminazione a led del garage di Pix …
un nuovo modello della italiana BAD-BIKE di Napoli

www.bad-bike.it




Il modello si chiama

FREEDOM









Qui senza le borse laterali per apprezzarne l’intera struttura






IN BREVE

Il telaio è di tipo slooping, completamente in alluminio, di buona solidità
Il peso complessivo è di 24.7kg compresa la batteria

Ha la forcella anteriore ammortizzata (Zoom stelo 23mm non regolabile) di buona robustezza
Anche il cannotto sella è ammortizzato (Promax) e lavora bene sulle buche non troppo profonde
I pneumatici sono dei Kenda tassellati 26”x2.30” (55-559) antiforatura che sono un buon compromesso fra il grip e la comodità di marcia
La serie sterzo è del tipo integrato ed ha una ottima solidità

Il cambio è un preciso Shimano Alivio a 8 rapporti a deragliatore con comando a due levette morbido e preciso
Gli sviluppi metrici della pedalata vanno da 3.38m a 8.33m
Il range dei rapporti è ottimo ma un po’ esteso verso i rapporti lunghi: adatto alla marcia a velocità sostenute, ma un po’ carente nelle salite più ripide

La Freedom è dotata di impianto frenante a dischi meccanici Tektro Novela
Entrambi i dischi sono da 160mm
La modulazione della frenata è ottima e la potenza dei freni elevata; si apprezza particolarmente nelle discese lunghe
Manca invece il mordente nelle frenate di emergenza: lo spazio di arresto rilevato è di 5.20 metri da 25km/h

La batteria è litio-polimeri da 36V 10Ah 360Wh alloggiata all’interno del telaietto del portapacchi
Non è particolarmente leggera: 3.87kg
Lungo tutta la scarica mantiene elevate le prestazioni che poi scendono repentinamente nella fase finale

La Freedom è dotata di un display a cristalli liquidi retroilluminati ben leggibile anche in pieno sole e con cifre grandi
Oltre alle consuete informazioni da ciclocomputer e quelle per la parte elettrica, vi si può leggere il valore della potenza assorbita dal motore

Il motore è un hub posteriore, geared, da 250W, a 36V, brushless, sensored ed è un ben collaudato e potente Bafang
Durante la marcia il motore è silenzioso; sotto sforzo la rumorosità aumenta ma non diventa mai invasiva

I cablaggi sono nascosti e molto ben ordinati anche nella zona del manubrio; il PAS è montato fra corona e movimento centrale

La centralina eroga potenza al motore in funzione della velocità di rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato fra i 5 disponibili e fino a 600W di picco
E’ possibile modulare agevolmente lo sforzo esercitato con i pedali fra “solo rotazione pedali” e “tutto muscoli”
E’ possibile, da fermo e con una particolare sequenza di comandi, cambiare il valore del cut-off tachimetrico
L’avvio dell’assistenza è progressivo e non ci sono mai “strappi” che possano mettere in difficoltà
La cadenza minima per mantenere attiva l’assistenza è di 12 ped/min; quella per ottenere la massima assistenza è 53 ped/min
E’ presente il pulsante “soft-start”
L’avvio dell’assistenza avviene dopo 0.50 giri (=180°) di pedale pari a 1.69m in prima marcia: è un po’ pigro anche perché poi l’assistenza si avvia progressivamente senza spinte brusche e diventa potente solo al crescere della velocità di pedalata
Il tempo per percorrere 50m da fermo è risultato comunque di 10.58” e la velocità di uscita è 27.8 km/h (a tachimetrica disinserita): valori buoni

Nel traffico è agile, il passo è corto e il telaio ben legato; è facile regolare l’assistenza per viaggiare alla velocità desiderata; in definitiva ci si muove con disinvoltura; è assai confortevole anche sugli acciottolati
Il manubrio è un po’ largo e impiccia negli spazi ristretti

Il cavalcavia al 4% viene superato a 23.6 km/h senza esercitare sforzo sui pedali e la ripartenza è facile

Sul 10% si sale a 11.8km/h in prima marcia con una potenza sui pedali di 80W: è una potenza che può essere mantenuta a lungo senza particolare impegno
La ripartenza, usando il soft-start, richiede solo 14kg di spinta

Sul 13.5% si sale in prima a 8.5km/h e per salire occorre metterci 85W di forza muscolare, ma la frequenza di pedalata cala a valori piuttosto lenti
La ripartenza rimane ancora facile con i 27kg richiesti utilizzando il potente soft-start

Da questa pendenza in su, non si riesce più a raggiungere la velocità di rotazione dei pedali di 53ped/min che dice alla centralina di pompare la massima energia nel motore: occorrerebbero rapporti più corti

Il superamento della salita al 17% richiede uno sforzo appena superiore a quello per il 13.5%
La partenza da fermo richiede di applicare 43kg con il soft-start azionato e poi bisogna continuare a spingere con vigore per far prendere giri al motore

Per salire sulla durissima rampa al 27% occorre spingere con vigore e non si riesce a ripartire

A 25 km/h l’autonomia utile risulta di 58.6km
La marcia è “a onde”: l’assistenza continua ad attaccarsi e a staccarsi per l’intervento del cut-off tachimetrico e
la velocità oscilla in continuazione fra i 25 e i 24km/h

Si può settare la tachimetrica anche a valori superiori con una sequenza particolare di comandi (ma attenzione a non uscire dai limiti del codice per evitare sanzioni e sequestro)
La velocità massima raggiungibile è intorno ai 29-30km/h ma risente molto delle piccole pendenze e del vento contrario

Col pulsante soft-start si può eseguire la “camminata assistita” cioè stare a terra a fianco della bipa; è potente e consente di salire (e di farsi un po’ trainare) anche su pendenze considerevoli

Sugli sterrati l’ammortizzatore anteriore, quello della sella e i pneumatici larghi e tassellati consentono di viaggiare con molta naturalezza; si trova con facilità la giusta andatura
Il telaio è robusto e la frenata è potente e molto ben modulabile: viene voglia di osare di più !!!

In auto si trasporta come una normale muscolare ed è abbastanza leggera (poco meno di 21 kg senza batteria);
lo sgancio rapido della ruota anteriore ne favorisce il carico a bordo
Buona per l’uso con il camper

Il trasporto in treno non è facilissimo per via del suo peso e dell’ingombro del manubrio, ma se lo si fa in occasione di qualche gita è fattibilissimo
L’aggancio ai sostegni presenta qualche difficoltà per la grossa larghezza del pneumatico

La scorrevolezza al banco e su strada risulta buona: la prova dinamometrica a 18km/h indica una richiesta di 102W : buono anche se necessariamente un po’ maggiore di quanto richiesto da una muscolare analoga

L’impianto luci è alimentato dalla batteria principale
Il fanale anteriore è a 4 led; il fascio è un po’ irregolare ed è a norma ma non di più; la luce non è dotata di lampeggio
Il fanalino posteriore è anch’esso a led a luce fissa ed è incorporato nella batteria; ben visibile da dietro, ma meno di lato
La batteria mantiene accese le luci e il cruscottino anche quando troppo scarica per alimentare il motore

La Freedom non è dotata di antifurti di serie salvo la chiave di bloccaggio del vano batteria

Opzionali, sono disponibili le ruote in lega di magnesio

E’ certificata per le norme europee EN 14764 (robustezza per bici da turismo) EN 15194 (bici elettriche) e EMC (compatibilità elettromagnetica)
La garanzia è di 2 anni anche sulla batteria, senza limitazioni

Il prezzo di listino della Freedom usata nella prova è di 1698€
La batteria di ricambio costa 345€





Ecco la consueta SCHEDA con tutte le caratteristiche






CICLISTICA

Il telaio è di tipo slooping a tubi curvi e di sezione variabile, completamente in alluminio, di buona solidità
Il portapacchi, che è anche supporto della batteria, è integrato nel telaio



Il peso complessivo è di 20.8kg senza batteria e diventa 24.7kg a batteria montata

La forcella anteriore è ammortizzata (Zoom non regolabile con stelo da 25mm)
L’ammo ha una buona escursione , è solido e stabile; anche in frenata flette molto poco e mantiene ottimamente controllabile la guida





Anche il cannotto sella è ammortizzato (Promax) e lavora bene sulle buche non troppo profonde



La sella (Velo) ha lo scavo centrale ed ha una imbottitura morbida
La regolazione di inclinazione e posizione avanti-indietro è precisa e fine
La regolazione dell’altezza è di tipo rapido



All’ammortizzazione contribuiscono i pneumatici:
sono dei Kenda tassellati 26”x2.30” (55-559) che sono un buon compromesso fra il grip e la comodità di marcia



Sono di tipo “antiforatura” e hanno la valvola di tipo “automobilistico” cioè Schrader
I cerchi sono a doppia camera




Ammo anteriore, ammo sella e pneumatici larghi, consentono di viaggiare molto comodamente anche su fondi dissestati

Per chi non ha bisogno delle gomme tassellate, consiglierei di richiedere il montaggio di pneumatici tipo Schwalbe Fat-Frank che hanno la stessa dimensione ma che ammortizzano meglio

La posizione in sella è a busto eretto o leggermente piegato in avanti




Il manubrio è dritto (da MTB) e piuttosto largo: si controlla bene la bipa anche su fondi difficili



Non è facilmente regolabile in altezza perché richiede l’uso di spessori; ha però la pipa regolabile
Le manopole sono cilindriche e realizzate con un materiale gradevole e che non affatica



La serie sterzo è del tipo integrato ed ha una ottima solidità




Il cambio è un preciso Shimano Alivio a 8 rapporti del tipo a deragliatore



Gli innesti sono rapidi e precisi in entrambe le direzioni; perdona anche le cambiate sotto sforzo … ma è meglio non abusarne

Il comando del cambio – sempre Shimano Alivio- è del tipo a doppia levetta: morbido e comodo in entrambe le direzioni, si scalano anche più rapporti insieme
L’indicazione della marcia inserita è ben visibile ma solo di giorno




La corona è da 52 denti e i pignoni sono da 32-28-24-21-19-17-15-13 denti
Gli sviluppi metrici della pedalata vanno da 3.38m a 8.33m
Il range dei rapporti è ottimo ma un po’ esteso verso i rapporti lunghi: adatto alla marcia a velocità sostenute, ma un po’ carente nelle salite più ripide
I rapporti sono ben scalati e si trova facilmente la giusta cadenza di pedalata
A 25 km/h in 8.a marcia, la cadenza di pedalata è di appena50 ped/min; a 30 km/h sale a 60, ancora cadenza di tutto riposo




Lo smontaggio della ruota anteriore è di tipo rapido



La ruota posteriore richiede l’uso di una chiave da 18 e il distacco del connettore motore




La stabilità in marcia è ottimale, anche a velocità elevate (testata fino a 48.5km/h senza alcun problema)
Visti i pneumatici tassellati è un buon risultato

La marcia senza mani è del tutto stabile, ma il poco autoritorno dello sterzo penalizza la guidabilità

Freedom-marcia senza mani



Il cavalletto è un monopiede regolabile montato in posizione arretrata; consente la rotazione completa dei pedali e sorregge stabilmente la bipa




I pedali sono a base larga e li ho trovati molto comodi anche dopo parecchio tempo di uso




Il portapacchi è integrato nel telaio e perciò di ottima solidità
Gli si agganciano facilmente le corde elastiche
Ha però una larghezza importante: 190mm Questo complica la ricerca di un adatto seggiolino per bimbi che normalmente accetta larghezze di 130-150mm




La componentistica è di buon livello e la cura nell’assemblaggio è ottima; l’aspetto è curato anche nei dettagli



Una piccola prova di questo è il campanello che è integrato nel comando del freno
Ottima soluzione che riduce gli ingombri sui nostri già affollati manubri e che consente un suo facilissimo azionamento senza muovere la mano dalla manopola






IMPIANTO FRENANTE

La Freedom è dotata di impianto frenante a dischi ad azionamento meccanico Tektro Novela
Entrambi i dischi sono da 160mm

Questo è l’anteriore



E questo è il posteriore



Le leve sono a tre dita, robuste e morbide da azionare; entrambe sono dotate degli switch di cut-off del motore
Il freno anteriore è comandato dalla leva sinistra



Qui si vede lo switch, facilmente smontabile



La modulazione della frenata è ottima e la potenza dei freni buona
In discesa le frenate sono efficaci, senza affaticamento dell’impianto

Manca invece il mordente nelle frenate di emergenza: lo spazio di arresto rilevato è di 5.20 metri da 25km/h; valore abbondantemente sotto ai minimi previsti dalla EN14764 ma … altri modelli, anche della stessa BadBike, fanno meglio
La frenata di panico è comunque molto stabile e si manifestano solo bloccaggi della ruota posteriore, senza sbandamenti (e nessuna tendenza al ribaltamento)
Qui un filmato in cui si sente lo strisciamento del pneumatico posteriore e si vede che non ci sono accenni di sollevamento

Freedom-frenata






Ed ora la PARTE ELETTRICA


CENTRALINA

E’ alloggiata vicino al tubo sella, nella testata della slitta portabatteria



La parte elettronica risulta perciò molto ben protetta anche da cadute della bipa, ma è allo stesso tempo facile da raggiungere per eventuali sostituzioni

La centralina è dotata di autospegnimento dopo 10 minuti di inattività



BATTERIA

La Freedom è equipaggiata con una batteria litio-polimeri da 36V 10Ah 360Wh
Rimane all’interno della gabbia formata dal portapacchi, preservandola da urti accidentali



Eccola estratta



Il connettore di ricarica è sempre accessibile a batteria sia montata che estratta
La maniglia lo protegge quando si marcia (senza bisogno di, spesso scomodi, tappi)



I contatti della batteria sono di tipo usuale e risultano ben incassati
Di fianco c’è il fusibile principale, facilmente sostituibile



Una chiave, posta sul corpo della batteria, consente di bloccare la batteria stessa sia per mantenerla in posizione durante la marcia sia per evitarne il furto
Tale chiave ha anche la funzione di interruttore principale e stacca la tensione dai contatti (più sicuro durante il trasporto



Qui si vede il piolo di bloccaggio



L’estrazione della batteria avviene sfilandola verso la parte posteriore della bipa ed è agevole
Bisogna solo ricordarsi di togliere la chiave di bloccaggio perché non ci passa dalla struttura del portabatteria

Freedom-estrazione batteria


Il suo trasporto è agevole per la presenza di una larga e comoda maniglia, anche se non è … un peso piuma (3.86 kg)



La curva di scarica è piuttosto favorevole (tanto da avermi fatto dubitare che sia una li-poli) e mantiene elevate le prestazioni praticamente fino a quasi completa scarica
A fine scarica l’assistenza si affievolisce (rapidamente) fino a diventare nulla, ma restano comunque accesi il quadro e le luci

E' presente, protetto dalla maniglia per il trasporto, un indicatore di carica della batteria attivabile tramite un pulsantino




Il caricabatteria è di tipo switching, senza ventola perciò silenziosissimo
La corrente nominale di carica è 2A e il tempo di carica da batteria completamente scarica è risultato di 6 ore e 8 minuti
Il suo peso è di 630 grammi compresi i cavi
I cavi sono di lunghezza normale e la spina di rete è di tipo “europeo”
E’ dotato di una spia che si accende di color rosso durante la carica e diventa verde a carica ultimata






COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA

La Freedom è dotata di un display a cristalli liquidi retroilluminati in azzurro, posto al centro del manubrio
ben leggibile anche in pieno sole e con cifre sufficientemente grandi per poter essere agevolmente lette durante la marcia



Vi si leggono la velocità istantanea (a grandi cifre), il livello di assistenza impostato, lo stato di carica della batteria e, novità rispetto ad altri analoghi, la potenza assorbita dal motore
E’ indicato anche il chilometraggio percorso e quello totale (trip e odo)
Vi si può leggere, in alternativa alla velocità, la media oraria e la velocità massima

Di notte è retroilluminabile in modo uniforme e ben leggibile; l’accensione delle luci attiva contemporaneamente la retroilluminazione e compare il simbolo del faro nel display



La regolazione dell’assistenza (che è a controllo della velocità di rotazione dei pedali) è regolabile su 5 livelli
E’ disponibile il livello “zero” cioè assistenza disinserita che mantiene attivo il cruscottino con le sue indicazioni anche di velocità e chilometri percorsi

I comandi per selezionare il livello di assistenza e per le funzioni del computerino sono posizionati a sinistra sul manubrio in una zona facilmente raggiungibile con il pollice
Buona la soluzione di tenere il display al centro per evitare facili danni in caso di caduta della bipa



I pulsanti sono tre: quello centrale accende e spegne la centralina, gli altri due incrementano o decrementano il valore di assistenza
Combinazioni varie della pressione dei tasti consentono di controllare le funzioni del computerino
La pressione mantenuta per più di 1.5 secondi sul pulsante inferiore attiva il “soft-start”

I pulsanti non sono retroilluminati per cui bisogna affidarsi al tatto nella marcia notturna
I comandi si raggiungono facilmente senza staccare la mano dal manubrio
I pulsanti non sono piccoli, ma sono poco distanziati e poco rilevati; il loro azionamento con i guanti è piuttosto difficile

Per accendere la bipa occorre prima agire sulla chiave della batteria e poi sul pulsante centrale del gruppo a manubrio, mantenendo la pressione per circa un secondo

Attenzione che se si spegne la centralina si azzerano anche il contachilometri parziale e le indicazioni di media e velocità massima; da ricordare quando ci si ferma … a mangiare un gelato

Il tachimetro (ed anche il contachilometri) è preciso sia nell’indicare la velocità che la distanza percorsa

L’indicazione della potenza al motore è molto utile per coordinare il proprio sforzo con il consumo della batteria; è però piuttosto “ballerina” e i valori cambiano un po’ troppo in continuazione

L’indicazione dello stato di carica della batteria è di tipo voltmetrico ma risulta abbastanza affidabile per valutare l’autonomia residua

Questa cosa l’ho già detta per la Arrow e la ripeto, sempre sottovoce:
E’ possibile regolare, a bipa ferma e con una particolare combinazione di tasti, la velocità a cui interviene il cut-off tachimetrico; di serie viene impostata su 25 km/h; è possibile regolarla a valori superiori ma ricordo che sopra ai 27km/h la bipa diventa illegale per il codice della strada



MOTORE

E’ un hub posteriore, geared, da 250W, a 36V, brushless, sensored ed è un ben collaudato Bafang



La spinta è sempre buona anche se il ritardo nell’avvio dell’assistenza, di cui parlerò più avanti, la penalizza

Durante la marcia il motore è silenzioso ma avvertibile ; sotto sforzo la rumorosità aumenta ma non diventa mai invasiva
Nel filmato seguente si può udire il rumore prodotto alla massima velocità raggiungibile

Freedom-rumore in marcia


Al massimo dello sforzo in salita ho letto sul display un assorbimento di 615W

Il motore è dotato di un connettore per poter agevolmente smontare la ruota






CABLAGGI

I cablaggi sono molto ben ordinati
qui la zona manubrio



I cavi passano per quanto possibile all’interno del telaio e, nelle zone dove emergono, sono ordinati







Il cavo motore –come di consueto- rimane esposto, ma è una necessità per poter scollegare l’utile connettore stagno che consente un agevole smontaggio della ruota posteriore

Il dischetto del PAS è montato sull’asse pedali dal lato corona, in posizione protetta ma facile da raggiungere per eventuali manutenzioni






MODALITA’ DI ASSISTENZA

La centralina eroga potenza al motore in funzione della velocità di rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato fra i 5 disponibili

La centralina è dotata di cut-off tachimetrico che viene tarato in fabbrica a 25km/h ma che può essere innalzato sino a 27 km/h restando entro il limite massimo previsto dal codice della strada; si invita seriamente a non portarlo a valori superiori per non rendere il mezzo “sequestrabile”
Riporto le velocità ai vari livelli senza cut-off tachimetrico (ovvero settato a 40km/h)

Liv 1 – su strada 04.8 senza applicare sforzo ai pedali – a vuoto 07.5 km/h
Liv 2 – su strada 11.3 senza applicare sforzo ai pedali – a vuoto 16.0 km/h
Liv 3 – su strada 17.0 senza applicare sforzo ai pedali – a vuoto 22.3 km/h
Liv 4 – su strada 23.5 con 70W muscolari – a vuoto 27.0 km/h
Liv 5 – su strada 30.2 con 70W muscolari – a vuoto 34.2 km/h

La velocità minima al primo livello è di 6.7km/h a vuoto e 4.8km/h su strada

La significativa differenza fra i valori su strada e quelli a vuoto indicano che è possibile dosare agevolmente lo sforzo esercitato con i pedali fra la “solo rotazione pedali” (cioè applicando solo il peso della gamba) e il “tutto muscoli”
La presenza della modulazione in base alla velocità di pedalata NON consente la “pedalata simbolica” cioè la semplice rotazione a bassa velocità dei pedali per attivare il sensore

L’avvio dell’assistenza è progressivo e non ci sono mai “strappi” che possano mettere in difficoltà
Come detto, l’assistenza fornita dal motore è anche funzione della velocità della pedalata
La cadenza minima per mantenere attiva l’assistenza è di 12 ped/min; corrisponde a 5km/h in 6.a
Quella per ottenere la massima assistenza è 53 ped/min; è un valore piuttosto alto che corrisponde a quasi 11km/h in prima marcia e 20km/h in 6.a

Come vedremo successivamente queste caratteristiche penalizzano in salita
Il lato positivo è che si può modulare l’assistenza rallentando la pedalata e ciò è utile nel traffico o nella marcia in coppia

E’ presente il pulsante “soft-start”

Ecco il filmato dell’avvio, modulazione e stop dell’assistenza a ruota sollevata

Freedom-avvio assistenza a ruota sollevata





AVVIO DELL’ASSISTENZA

Per ottenere la partenza del motore è necessario alimentare la centralina agendo sulla chiave, poi tenere premuto per mezzo secondo il pulsante Mode sul manubrio, eventualmente selezionare il livello di assistenza desiderato e iniziare a pedalare

L’avvio dell’assistenza avviene dopo 0.50 giri (=180°) di pedale pari a 1.69m in prima marcia: è un po’ pigro, ma così non causa mai avvii indesiderati del motore anche conducendo la bipa a mano
L’assistenza si avvia progressivamente senza spinte brusche e cresce con il crescere della velocità di pedalata

Freedom-avvio assistenza su strada


E’ presente un controllo tachimetrico che stacca inesorabilmente l’assistenza al raggiungimento del valore settato

Interrompendo la pedalata, il motore si arresta dopo circa mezzo secondo (valore buono)
Agendo su una qualsiasi delle leve dei freni, l’assistenza si interrompe immediatamente

Il riattacco dell’assistenza dopo una pausa nella pedalata è piuttosto lungo e, in fondo alle discese e nel traffico, risulta un po’ noioso

Con il pulsante “soft-start” non è necessario esercitare alcuno sforzo sui pedali in partenza ma c’è un ritardo di 1 secondo dalla pressione del pulsante per avere l’avvio del motore
La pedalata non ha prevalenza sul soft-start: se si inizia a pedalare la velocità rimane bassa e occorre rilasciare il pulsante per poterla aumentare (ma c’è un istante di “vuoto” di potenza)
Il “soft start” è potente ed aiuta anche nelle ripartenze in salita

Come detto, per attivare il motore è necessario mantenere la pressione sul pulsante “soft-start” per almeno 1.5”; quando si è fermi al semaforo è però possibile la sua attivazione … preventiva: si tiene almeno uno dei freni tirato e si mantiene premuto il pulsante; al rilascio del freno, il motore si avvierà immediatamente

Con questo comando si ottiene una velocità a vuoto di 12.6km/h ed una su strada piana di 8.5: sono valori un po’ elevati (e che superano il valore dettato dalla … fumosa … normativa su tale funzione che parla di 6km/h)

Freedom-soft start


Questa funzione si è rivelata piacevole per effettuare manovre molto strette su fondi disagevoli, tenendo i piedi vicini al terreno, pronti in caso di perdita di equilibrio



ACCELERAZIONE

Ecco il grafico della velocità in funzione della distanza percorsa e del tempo



Il tempo per percorrere 50m da fermo è risultato di 10.58” (buon valore) e la velocità di uscita è 27.8 km/h (a tachimetrica settata a 28km/h)
Si sconta il ritardo nell’avvio dell’assistenza che non consente partenze brucianti, ma poi l’allungo è ottimo, come testimoniato dalla buon velocità di uscita



NEL TRAFFICO

La Freedom nel traffico è agile: il passo è corto e il telaio ben legato: ci si muove con disinvoltura
Il manubrio è un po’ largo e questo ostacola un po’ le manovre in spazi ristretti e il passaggio in spazi limitati

La spinta del motore è potente e, nel traffico, si trova facilmente la velocità giusta sia agendo sui livelli sia con la modulazione della pedalata

Il ritardo nell’avvio dell’assistenza e la progressività dell’erogazione consentono manovre anche in spazi ristretti senza imbarazzo, ma non le partenze “brucianti” anche se abbiamo visto più sopra che l’accelerazione risulta comunque buona
E’ un po’ pigra nelle ripartenze; è richiesta una spinta muscolare iniziale, ma poi rapidamente interviene il sostegno del motore
Per avere un buon spunto in partenza, è meglio ricordarsi di scalare un paio di marce quando ci si ferma ai semafori

Il confort di marcia è elevato anche sui dissestati fondi stradali cittadini
Sui sanpietrini si viaggia in relax … anche se ne manca qualcuno
Anche gli acciottolati non la mettono in imbarazzo … e soprattutto non mettono in imbarazzo il nostro fondoschiena e i nostri polsi

Freedom-Marcia su fondi sconnessi





COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI

Ecco la consueta tabella con i risultati delle misure dinamometriche dello sforzo esercitato sui pedali



Per la partenza in piano è sufficiente il peso della gamba sul pedale a patto di mettere un rapporto intermedio
Con il soft-start non è necessario nemmeno quel minimo sforzo

La marcia in piano può avvenire anche senza esercitare spinta sui pedali e in questa condizione si raggiungerebbero i 28km/h se non intervenisse il controllo tachimetrico

Il cavalcavia al 4% viene superato a 23.6 km/h senza esercitare alcuno sforzo sui pedali

Freedom-cavalcavia 4 %


La ripartenza, con i rapporti più corti, richiede uno sforzo leggero e se si usa il soft start si riparte col solo peso della gamba anche in 5.a

Sul 10% si sale a 11.8km/h in prima marcia con una potenza sui pedali di 80W: è una potenza che può essere mantenuta a lungo senza particolare impegno (…. salvo la durata della carica della batteria)
La ripartenza, usando il soft-start, richiede invece solo 14kg di spinta cioè circa il peso della gamba

Sul 13.5% si sale, in prima, a 8.5km/h e occorre esprimere 85W di forza muscolare; la frequenza di pedalata però scende a 42ped/min e non si riesce più ad esprimere proficuamente la propria forza muscolare
La ripartenza rimane ancora facile con 27kg di spinta richiesta (utilizzando il potente soft-start)

Freedom-salita 10 % e 13.5%


Già al 13% ma ancora di più per pendenze maggiori, la velocità di rotazione di pedali rimane nettamente inferiore alle 53/ped/min e perciò si entra nella zona di modulazione della potenza inviata al motore; la conseguenza è che non viene più fornito il massimo dell’assistenza: occorrerebbero rapporti più corti

In effetti la corona da 52 denti è un po’ troppo grande e, se da un lato consente di andare veloci con una cadenza tranquilla, dall’altro penalizza la marcia quando la pendenza diventa sensibile
Per chi è intenzionato ad usare questa bipa abitualmente su percorsi ondulati, suggerisco il passaggio ad una corona più piccola (z46 o addirittura 42)

Il superamento della salita al 17% richiede uno sforzo appena superiore a quello per il 13.5;
la velocità scende a 6.7km/h ma la cadenza di pedalata risulta di solo 33ped/min
La partenza da fermo richiede di applicare 43kg con il soft-start azionato, ma poi il motore non riesce più a prendere i giri; occorre perciò continuare a spingere con vigore per far salire la velocità di pedalata e costringere così la centralina … a darsi da fare
Senza il prezioso pulsantino non si riesce a ripartire

Freedom-salita al 17%



Per ultimo ho provato la solita durissima rampa al 27%
Qui anche la salita con il motore già in velocità richiede di applicare molto del proprio peso
La ripartenza dal tratto al 10% inizia ma poi il motore non riesce a prendere velocità per la pigrizia nell’avvio dell’assistenza

Freedom-rampa al 27%


Come faccio sempre, preciso che questa è una pendenza estrema e che è assai difficile incontrarla sulle strade: su una tale pendenza una automobile generalmente non è in grado di ripartire; ci riescono agevolmente solo le fuoristrada dotate di marce ridotte
Qui si vede la prospettiva di tale salita




La frenata in discesa è efficace e non si affievolisce con l’uso prolungato dei freni
Si arriva anche in questa circostanza al bloccaggio della ruota posteriore
I freni però non “mordono”

Nel complesso risulta una bipa orientata alla pianura e a salite non troppo ripide, almeno con la corona di serie



VELOCITA’ e AUTONOMIA

Ho eseguito due prove di autonomia tutte al livello di assistenza massimo (quinto) ma con differenti settaggi del cut-off tachimetrico

La prima sul consueto percorso urbano-extraurbano con qualche cavalcavia e con 70W provenienti dai miei muscoletti
In questa prova ho settato il controllo tachimetrico a 25 km/h
Come si vede dal grafico, la velocità è rimasta molto costante fino alla fine della prova quando è scesa repentinamente
Ho percorso 54.5km a prestazioni “piene” poi ancora un chilometro e mezzo a prestazioni in rapido affievolimento

La temperatura durante la prova era di 15°C: riportando l’autonomia utile a 20°C, risulta di 58.6 km

In questa modalità la marcia è “a onde” di velocità: la bipa raggiunge rapidamente i 25km/h poi interviene il controllo tachimetrico e l’assistenza si stacca facendo diminuire la velocità; quando si scende quasi a 24km/h si riavvia l’assistenza e si torna in un attimo a 25; questo effetto permane per tutta la scarica fino alle ultimissime fasi

Autonomia cutoff 25



Nella seconda prova ho settato il cut-off tachimetrico a 28km/h (massimo tollerato dal codice della strada ... ehm … anzi un pelino di più)
Anche qui il calo di velocità nell’arco della scarica è assai contenuto: per i primi 20km si viaggia a 27km/h
Qui le “onde di velocità” permangono per i primi 20 km circa, ma sono meno evidenti (e fastidiose) che nel caso precedente; dopo, la tensione non è più sufficiente a fare raggiungere alla bipa il valore di cut-off e le “onde” scompaiono
Ho rilevato una autonomia utile di 44.9km, poi è giunta fino a quasi 47 km a prestazioni in calo rapido (considero terminata l’autonomia utile quando la velocità scende sotto a 25 km/h meno il 10% , cioè 22.5km/h)

La temperatura durante la prova è stata di 16°C perciò riportandola a 20°C si stima una autonomia utile di 47.6 km

Autonomia cutoff 28


Ho fatto anche una prova “non a norma”: ho fissato il cut-off tachimetrico a 40km/h (il massimo valore impostabile)
Ho ottenuto una autonomia inferiore di un paio di chilometri a quella con il limitatore a 28km/h
Ho marciato inizialmente a 29-30km/h con i soliti 70W applicati ai pedali; piccole variazioni di pendenza della strada o leggero vento contrario fanno scendere sensibilmente la velocità; dopo una quindicina di chilometri, la velocità è scesa pian piano ai valori della prova precedente
Con questo settaggio sono completamente sparite le “onde” di velocità

Se si marcia su falsipiani in salita, l’andamento ad “onde” sparisce e la velocità di marcia rimane piacevolmente alta

Come si vede dai grafici, nonostante la batteria sia una litio-polimeri, la tensione si mantiene elevata per tutta la scarica consentendo prestazioni ottime per tutto l’arco di utilizzo

Con il 4.o livello di assistenza, la velocità su strada piana è intorno a 23-24 km/h; in questa condizione non si manifestano onde di velocità e la marcia è molto regolare
Poiché la velocità a vuoto è di 27km/h , si può contribuire con i muscoli per viaggiare a 25km/h con ancora una certa assistenza: è una marcia allenante e che consente di prolungare sensibilmente l’autonomia



CAMMINATA ASSISTITA

E’ potente e consente di accompagnare (o farsi tirare) dalla bipa anche su salite considerevoli
Con questo comando si ottiene una velocità a vuoto di 12.6km/h ed una su strada piana di 8.5km/h: sono valori un po’ elevati e richiedono una camminata veloce
Se non si inizia rapidamente a camminare, si impenna !

Freedom-camminata assistita


Quando la salita diventa così difficile da non poter stare in sella, la camminata assistita … ci assiste !



MARCIA IN COPPIA

La marcia in coppia non è molto agevole perché la modulazione della velocità non è molto efficace e i, pur abbondanti, 5 livelli di assistenza non consentono di adeguarsi finemente alla velocità del nostro compagno/a di viaggio
Ci si riesce ma interrompendo spesso la pedalata



MARCIA SU FONDI STERRATI

L’ammortizzatore anteriore, quello della sella ed i pneumatici larghi consentono di viaggiare sugli sterrati con molta naturalezza; si trova la giusta andatura scegliendo il valore di assistenza
Il telaio è robusto e la frenata è potente ma molto ben modulabile; si manifestano bloccaggi alla ruota posteriore che non fanno però intraversare la bipa
Se si incontra uno sterrato quasi non ci si accorge e viene voglia di osare … anche tanto … di più !!!



TRASPORTO IN AUTO E IN TRENO

In auto si trasporta come una normale muscolare ed è abbastanza leggera (meno di 21 kg senza batteria);
Lo sgancio rapido della ruota anteriore ne favorisce il carico a bordo
Le parti elettriche non richiedono attenzioni particolari
Anche la lunghezza è quella di una normale muscolare
Buona per l’uso con il camper

Il trasporto in treno non è facilissimo per via del suo peso e dell’ingombro del manubrio, ma se lo si fa in occasione di qualche gita, è fattibilissimo
L’aggancio ai sostegni presenta qualche difficoltà per la grossa larghezza del pneumatico
Negli ascensori standard delle ferrovie ci sta agevolmente senza alcuna manovra



(ricordo sempre di portare con sé una corda elastica perché a volte i sostegni sono tutti occupati e occorre fissare la bipa in posizioni inconsuete)

Il peso, nel sollevarla, risulta sbilanciato verso la coda; occorre afferrarla nella zona del portapacchi per equilibrarla
La presa è comunque agevole anche se il punto è piuttosto in alto e bisogna piegare molto il braccio
La compattezza delle dimensioni, invece, è di notevole aiuto

Freedom-trasporto su scala





PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA

La scorrevolezza al banco e su strada è risultata buona:
il motore è dotato di ruota libera e non oppone resistenza nemmeno in retromarcia

Freedom-scorrevolezza ruote


Il buon numero di rapporti del cambio consente di trovare facilmente la cadenza desiderata anche senza assistenza
I rapporti sono però un po’ lunghi per poter affrontare salite in muscolare in cui anche il peso della bipa si fa sentire

La prova dinamometrica a 18km/h (velocità bassa per minimizzare l’effetto della resistenza dell’aria ed evidenziare invece la scorrevolezza meccanica) indica una richiesta di 102W : un pò maggiore di quanto richiesto da una muscolare analoga; si torna a casa anche a batteria scarica !

Così si presenta la Freedom senza batteria






IMPIANTO LUCI



L’impianto è alimentato dalla batteria principale e comandato dai pulsanti a manubrio che attivano contemporaneamente la retroilluminazione del display; l’accensione viene segnalata dal simbolino del faro sul display stesso

Il fanale anteriore è a 4 led ed incorpora il catadiottro bianco;
il fascio è un po’ irregolare ed è a norma ma non di più; la luce non è dotata di lampeggio

Il fanale posteriore è a led rossi incorporati nella batteria
La luce è solo fissa, è molto ben visibile posteriormente ma non altrettanto lateralmente

La batteria mantiene accese le luci e il cruscottino anche quando troppo scarica per alimentare il motore
Ne caso si sia … così masochisti da usare questa bipa senza batteria a bordo e di notte, bisogna attrezzarsi con un diverso sistema di illuminazione

Come sulla Arrow, ho rilevato una cosa a cui bisogna prestare attenzione: l’accensione della luce anteriore (e della retroilluminazione) richiede la pressione contemporanea dei pulsanti “mode” e “up” per un paio di secondi
Se si fa questa manovra in movimento le asperità della strada fanno facilmente perdere la pressione di uno dei due pulsanti; se è quello “mode” si incrementa il livello di assistenza perché rimane attivo il solo pulsante “up”, ma se scappa dal dito il pulsante “up” facilmente si spegne l’assistenza e così si azzera anche il valore del “trip” e quelli della media oraria e di velocità massima



ANTIFURTO

La Freedom non è dotata di antifurti di serie salvo la chiave di bloccaggio della batteria
Assolutamente necessario dotarla del sistema preferito per poterla affrancare solidamente a qualche struttura fissa

Sul telaio è bulinato il numero di serie che è bene annotarsi (o fotografare) per averlo disponibile in caso di furto e dimostrare così la proprietà del mezzo ritrovato






ACCESSORI

Sono applicabili i normali accessori da bicicletta
Il seggiolino per bimbi anteriore trova molta difficoltà di fissaggio perché non c’è un tubo sterzo con un tratto accessibile
Quello posteriore richiede di verificare se è compatibile con la larghezza del portapacchi/portabatteria che misura 190mm di larghezza (mentre normalmente i seggiolini accettano 130-150mm)

Opzionali, sono disponibili le ruote in lega di magnesio








CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI

La Freedom è certificata per le norme europee EN 14764 (robustezza per bici da turismo) EN 15194 (bici elettriche) e EMC (compatibilità elettromagnetica)



La garanzia è di 2 anni anche sulla batteria, senza limitazioni

Il prezzo di listino della Freedom usata nella prova è di 1698 €

La batteria di ricambio costa 345 €

Rimando alla sezione “prezzi ufficiali” per i valori aggiornati



CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO

Il piacere di salire in sella ad una bipa dalla linea piacevole e sportiva, la maneggevolezza e il confort anche sulle buche cittadine, la buona velocità e la buona autonomia sono motivi convincenti per sceglierla per andare al lavoro

Non è altrettanto indicata per andare a farci la spesa o per portare i bimbi a scuola

Nelle gite fuoriporta si sta volentieri in sella anche quando finisce l’asfalto; la solidità del telaio ci assiste
Non è una scalatrice dura e pura, ma, se le pendenze non sono eccessive, non ci delude sicuramente
E nelle discese i freni a disco ci daranno sempre sicurezza

Se si vuole fare un po’ di muscoli, basta selezionare il quarto livello di assistenza e spingere un po’ sui pedali
Così si può riuscire ad entrare nel “club dei 100km”

I viaggi in treno sono affrontabili con tranquillità, ma non è la bipa più adatta per i pendolari bici-treno
Invece l’uso con il camper è sicuramente fra le sue possibilità
Il trasporto in auto è senza problemi perché non è troppo pesante e ha dimensioni contenute



NOTA

Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera








Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"

elle
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17605 Messaggi

Inserito il - 06/05/2014 : 23:47:33  Mostra Profilo Invia a elle un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
(pix, leggendo pensavo che uno degli aspetti straordinari di queste tue straordinarie prove è che mantengono tutte lo stesso livello da anni, mai una sbavatura... davvero straordinario!)

l.

giant lafree, 2006 - brompton M3L, 2007 - flyer T8, 2008 - xootr swift, 2009 - specialized tricross, 2012 - tag egolite, 2014
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pixbuster
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Inserito il - 06/05/2014 : 23:58:19  Mostra Profilo Invia a pixbuster un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
( grazie Elle )

Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
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dibi
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Campania


863 Messaggi

Inserito il - 07/05/2014 : 01:07:54  Mostra Profilo Invia a dibi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
I pix test sono semplicemente LAPIDARI, un'analisi accurata e soprattutto obbiettiva dei prodotti provati.
Grazie, sinceramente.
Ho avuto anche io modo di provare, per una decina di minuti, la Freedom e non posso che confermare le buone impressioni riportate da Pix.
Le uniche cose che non mi hanno convinto del tutto sono state l'eccessivo sbilanciamento di peso a danno del posteriore, con un avantreno troppo leggerino ma comunque stabile, e la mancanza di parafanghi adeguati ad un uso quotidiano.
Per il resto, la reputo una bipa quasi ideale, una sorta di piccolo suv a due ruote, per chi intende utilizzarla in alternativa allo scooter lungo le martoriate strade delle nostre città.

“La terra non è un eredità ricevuta dai nostri padri
ma un prestito da restituire ai nostri figli”
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pac
Utente Attivo


Lombardia


600 Messaggi

Inserito il - 07/05/2014 : 07:23:18  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di pac Invia a pac un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Caspita Pix, di solito non leggo post tecnici, ma i tuoi test sono così curati che non mi rendo di essere arrivato alla fine! Si leggono con passione e curiosità, grazie.
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leonardix
Utente Master



Lazio


6086 Messaggi

Inserito il - 07/05/2014 : 08:24:53  Mostra Profilo Invia a leonardix un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
E' che non solo sono post tecnici, precisi e scrupolosi, ma sono anche davvero interessanti e gradevoli da leggere! Grazie Pix

Dalla bad-bike ti hanno dato una "bipa antinebbia" con quel giallo acceso!
Altra curiosità... mi sono andato a vedere una prova di 4 anni fa, e la strada con la salita al 17% aveva più o meno gli stessi rattoppi e le stesse buche sull'asfalto che ci sono oggi


www.leonardix.altervista.org - pagina FB
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Giorgio_s
Utente Senior



Liguria


1668 Messaggi

Inserito il - 07/05/2014 : 08:41:03  Mostra Profilo Invia a Giorgio_s un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
I tuoi test sono così curati e coinvolgenti che viene voglia ogni volta di comprare la bici testata... meno male che non ho soldi/spazio se no a quest'ora avrei preso anche anche la bicicarriola dell'altro test!!!!!

Bravo!!


Vecchio nick: Alibi
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pixbuster
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Veneto


12341 Messaggi

Inserito il - 07/05/2014 : 21:29:42  Mostra Profilo Invia a pixbuster un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie a tutti per l'apprezzamento ... cerco di continuare così


Segnalo che ho apportato alcune correzioni :

da poco la Bad-Bike è diventata un marchio a "vita autonoma" e non è più sottomessa alla CMF Europe

La garanzia è passata a 2 anni anche sulla batteria (invece di 1 come in precedenza)

Il prezzo - di listino - aggiornato è di 1648€

Ho erroneamente detto che sulla batteria non c'è indicazione di carica: invece c'è; ho corretto e ho anche aggiunto la foto (grrr mentre scrivevo il test, invece di cancellare la frase giusta ho cancellato quella sbagliata)

Sono disponibili, opzionali, le ruote in lega di magnesio: sono in attesa di una foto per poterla aggiungere

---
edit : arrivata la foto delle ruote; l'ho inserita

Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
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