Forum Indipendente Biciclette Elettriche, Pieghevoli e Utility

Forum Indipendente Biciclette Elettriche, Pieghevoli e Utility
[ Home | Registrati | Discussioni Attive | Discussioni Recenti | Segnalibro | Msg privati | Sondaggi Attivi | Utenti | Album Fotografico | Download | Links | FAQ |Ricerca Avanzata | le biciclette provate da noi ] mago job
Ultime novità: * per evitare lo spam, l'iscrizione attende l'approvazione degli Amministratori, un po' di pazienza per favore

attenzione che la mail automatica di conferma iscrizione non sempre funziona, provare ad accedere lo stesso o scrivere in amministrazione

* per comunicazioni scrivere a postmaster@jobike.it o contattare uno degli amministratori (job o pixbuster)

* qui tutti i modelli testati da noi a confronto

Nome Utente:
Password:
Salva Password
Password Dimenticata?

 Tutti i Forum
 Discussioni
 PEDELECafè
 L'arca di Noè, ora di Ibla! (Parte seconda)
 Nuova Discussione  Rispondi
 Versione Stampabile Bookmark this Topic Aggiungi Segnalibro
I seguenti utenti stanno leggendo questo Forum Qui c'è:
Pagina Precedente | Pagina Successiva
Autore Discussione Precedente Discussione Discussione Successiva
Pagina: di 95

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 11/05/2018 : 09:28:10  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando





Bella vero? Molto!
Ve l'ho lasciata al volo ieri perché mi aveva colpita
in modo particolare fra alcune inviatemi in anteprima
dalla National Geographic nell'invito a partecipare
al concorso 2018, invito che invece ritengo di dover
inoltrare a iw6cpk se intanto al
"chi l'ha visto " su jobike c.a.n.d.m.,
qualcuno dovesse rispondere!

Scrive Daniel Cheung nella didascalia alla sua foto:

"L'illusione della luce è un'opera d'arte che utilizza
un accumulo di punti luce per creare un corpo scultoreo.
Ho visto una bambina vestita di rosso che correva.
Fortunatamente è corsa di nuovo fuori dal canale.
Ho scoperto che si chiama "The Decisive Moment".
Non vedo l'ora di premere l'otturatore, dato che
le luci sono perfettamente adatte a creare un bel
momento più simile a una ragazza che attraversa un
tunnel temporale. Ecco perché ho inserito
"La ragazza che salta nel tempo"
come titolo della mia foto."


Andrebbe benissimo sulla copertina del libro di Lewis Carrol...
Superfluo dire quale!


Ve ne lascio un'altra... al volo...
Tempus fugit



SABBIE SENSUALI
FOTO E DIDASCALIA DI
NIKOHL STARR


Le regioni costiere del Namib sono spesso avvolte da
una fitta striscia di nebbia che si sviluppa al largo
da una collisione della fredda corrente di Benguela e
dall'aria calda della Hadley Cell. Così, quando
l'elicottero è decollato quella mattina, sapevo che
c'era una possibilità che non avrei visto gran parte
della costa. Per fortuna, le sacche di sole sono state
in grado di penetrare nella fitta nebbia e illuminare
le dune sottostanti, proiettando intense ombre scure.
I risultati erano immagini incredibilmente sensuali e
complesse che sembravano ultraterrene.



A proposito di tempo...


Se invece di essere impiccato
vieni sbattuto dentro
per non aver rinunciato a sperare
nel mondo, nel paese, nel popolo,
se devi farti dieci o quindici anni
oltre al tempo che ti rimane,
non dirai,
«Sarebbe stato meglio essere appeso a una corda
come una bandiera»…
Punterai i piedi e vivrai.
Potrebbe non essere esattamente piacevole,
ma è tuo solenne dovere
vivere ancora un altro giorno
per fare dispetto al nemico.

Una parte di te potrebbe sentirsi sola, là dentro,
come un sasso in fondo a un pozzo.
Ma l’altra parte
deve essere così coinvolta
nel vortice del mondo
che ti venga da tremare là dentro
quando fuori, a quaranta giorni di distanza, una foglia si muove.

(Nazim Hikmet)









“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).

Modificato da - Ibla in data 11/05/2018 09:33:17
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 16/05/2018 : 16:37:37  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


Uno sbadiglio ruggente,
come l'alba che infiamma l'orizzonte
contro cui si staglia 
possente, lui, il re della foresta
mentre inarca la schiena 
e in alto spinge l'orgogliosa coda. 
Ma la tensione di ogni muscolo 
e nelle palpebre che forte stringono
degli occhi l'innocenza
verso il miracolo di un sole che risorge,
si transfigura in un anelito verso il divino
e l'immagine assurge a quella sacralità
che mai da nessuna immagine sacra
potrà mai scaturire.


Emozioni...

Che c'entra Battisti!
Mi riferivo alle mie.
E le vostre?
Sssé! Vabbé!

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 22/05/2018 : 00:12:35  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando




Tienimi per mano al tramonto, quando il giorno si spegne...





...e l’oscurità fa scivolare il suo drappo di stelle. (Hermann Hesse)

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 28/05/2018 : 12:17:11  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mah....! Festa degli aquiloni...
Avrebbe dovuto chiamarsi semmai, festa dei palloncini gonfiati!
No, niente, non m'è piaciuto!




Stz! Aquiloni di plastica!




No, perché, l'aquilone nasce quando manco esisteva forse ancora
la plastica.


E nemmeno si comprava! 
Mio nonno mi raccontava che suo padre glielo costruiva con
dei fogli di carta colorata, con le canne 
raccolte nel canneto che tagliava longitudinalmente e
insomma assemblava poi il tutto e ne veniva fuori
un bellissimo aquilone di forma incontrovertibilmente
romboidale e che più lunga era la coda più bello era!
E più lungo era il filo cui veniva legato, più in alto
volava, e con esso la fantasia di lui bambino, oltre le
montagne, tra le nuvole...



Fino a volte a non vederlo più! No, nel senso che gli
sfuggiva il filo dalla mano
e attraverso lo sguardo
annebbiato dalle lacrime,
rimaneva lì immobile col naso all'insù, continuando a
fantasticare chiedendosi in quali luoghi e tra quali
mani fosse andato a finire...




Ma secondo voi, Giovanni Pascoli, avrebbe mai potuto
trovare ispirazione guardando questi... palloni gonfiati, 
per scrivere questa bellissima poesia?


L'AQUILONE

C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole,
anzi d'antico: io vivo altrove, e sento
che sono intorno nate le viole.

Son nate nella selva del convento
dei cappuccini, tra le morte foglie
che al ceppo delle quercie agita il vento.

Si respira una dolce aria che scioglie
le dure zolle, e visita le chiese
di campagna, ch'erbose hanno le soglie:

un'aria d'altro luogo e d'altro mese
e d'altra vita: un'aria celestina
che regga molte bianche ali sospese...

sì, gli aquiloni! È questa una mattina
che non c'è scuola. Siamo usciti a schiera
tra le siepi di rovo e d'albaspina.

Le siepi erano brulle, irte; ma c'era
d'autunno ancora qualche mazzo rosso
di bacche, e qualche fior di primavera

bianco; e sui rami nudi il pettirosso
saltava, e la lucertola il capino
mostrava tra le foglie aspre del fosso.

Or siamo fermi: abbiamo in faccia Urbino
ventoso: ognuno manda da una balza
la sua cometa per il ciel turchino.

Ed ecco ondeggia, pencola, urta, sbalza,
risale, prende il vento; ecco pian piano
tra un lungo dei fanciulli urlo s'inalza.

S'inalza; e ruba il filo dalla mano,
come un fiore che fugga su lo stelo
esile, e vada a rifiorir lontano.

S'inalza; e i piedi trepidi e l'anelo
petto del bimbo e l'avida pupilla
e il viso e il cuore, porta tutto in cielo.

Più su, più su: già come un punto brilla
lassù lassù... Ma ecco una ventata
di sbieco, ecco uno strillo alto... - Chi strilla?

Sono le voci della camerata
mia: le conosco tutte all'improvviso,
una dolce, una acuta, una velata...

A uno a uno tutti vi ravviso,
o miei compagni! e te, sì, che abbandoni
su l'omero il pallor muto del viso.

Sì: dissi sopra te l'orazïoni,
e piansi: eppur, felice te che al vento
non vedesti cader che gli aquiloni!

Tu eri tutto bianco, io mi rammento.
solo avevi del rosso nei ginocchi,
per quel nostro pregar sul pavimento.

Oh! te felice che chiudesti gli occhi
persuaso, stringendoti sul cuore
il più caro dei tuoi cari balocchi!

Oh! dolcemente, so ben io, si muore
la sua stringendo fanciullezza al petto,
come i candidi suoi pètali un fiore

ancora in boccia! O morto giovinetto,
anch'io presto verrò sotto le zolle
là dove dormi placido e soletto...

Meglio venirci ansante, roseo, molle
di sudor, come dopo una gioconda
corsa di gara per salire un colle!

Meglio venirci con la testa bionda,
che poi che fredda giacque sul guanciale,
ti pettinò co' bei capelli a onda

tua madre... adagio, per non farti male.


 





“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).

Modificato da - Ibla in data 28/05/2018 12:22:01
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 28/05/2018 : 12:24:12  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 09/06/2018 : 00:20:27  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando



A guardarlo...
C'è da morire!
Gli ho dato un nome: Soffietto!

Indovinate perché?!
Mmm...

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

claudio02
Utente Master




8995 Messaggi

Inserito il - 09/06/2018 : 08:20:25  Mostra Profilo Invia a claudio02 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


Immagine:

458,39 KB

Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 10/06/2018 : 00:00:25  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
E', bellissima...
Grazie.

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

claudio02
Utente Master




8995 Messaggi

Inserito il - 10/06/2018 : 00:08:58  Mostra Profilo Invia a claudio02 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
adesso posta tu su jobikenondormemai una foto osè

Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 15/06/2018 : 00:34:29  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
"Ehi, ragazzi! Posso giocare con voi?
Ma... a che gioco state giocando? " 








" O' 'he t'hanno risposto quei bischeri?
Ti s'è proprio un grullo!
T'avevo detto 'he quelli 'un volino miha
uno spirito libero a gio'àr 'on loro!
Un'è mia facile giudià 'na vacca a giacè!"


“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 17/06/2018 : 02:50:09  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando



Appena in tempo per coglierne la bellezza in boccio,
quando un dispettoso venticello d'improvviso gli
strappa la cuffietta di sepali che ancora amorevole
lo copriva.
E lì, dinanzi ai miei occhi stupiti, quei petali
ancora insonnoliti iniziarono lentamente a stiracchiarsi...



Mi sono trovata nel luogo e nel momento giusti, per magia.
Perché è una specie di magia o qualcosa di simile quella
che un fiore compie attirando la mia l'attenzione su di sé,
mentre passavo accanto a lui di corsa continuando a ignorare
quella nuova presenza tra i vari ciuffi d'erba che fanno
sempre capolino qua e là tra le fessure dei mattoni.
Mi son sentita Titti quando d'un tratto allunga il collo
indietro esclamando:"M'è semblato di vedele un gatto!"
O è gatto Silvestro che frena d'improvviso la sua
corsa intravvedendo Titti?
Insomma, non ricordo bene, ma fatto sta che d'improvviso
anch'io frenai perché i miei occhi pur nella corsa
avevano afferrato una scia di colori che mi fecero volgere
di scatto all'indietro.
Rimasi per un attimo immobile a guardare incredula quel
bocciolo di un fiore a me sconosciuto, almeno così credevo,
e che sebbene ancora chiuso mostrava i bellissimi colori
dei suoi petali che dalla corolla, sfumavano dal viola
verso ìl lilla fino a chiudersi in un'orlatura di un rosa
intenso.
Mi accovacciai dinanzi a lui sussurrando:
" Io ti conosco..."
I suoi colori ipnotici distoglievano la mia attenzione
da altri particolari che avrebbero dovuto mettermi subito
sulla buona strada.
Prendo il cellulare dalla tasca e scatto una foto appena
in tempo perché al click un alito di vento s'intrufolò
d'improvviso sotto la cuffietta di sepali che volò via
e i petali finalmente liberi poterono far brillare i loro
colori sotto i raggi del sole.



E lì lo riconobbi, lo riconobbi nella forma dei petali e
poi delle foglie e gli urlai:"Ma tu sei un papavero!"
Sussultò mi parse. Ma no... Era stato il vento.

Pix, tu l'hai mai visto un papavero di questo colore?

Io no e di sicuro mai nel mio giardino o nei dintorni.

Il semino si era rincantucciato, portato da chissà
quale insetto e da dove, nella fessura dei mattoni ed
era germinato in un briciolo di terra sopravvissuto
al cemento...
C'è nei suoi colori una dolcezza che infinitamente colma
il cuore lenendone ogni pena e nei suoi petali ancora
stropicciati perché stretti l'uno all'altro dentro uno
scrigno, cogli la tenerezza del sorriso di un bimbo
appena sveglio mentre stiracchia le sue piccole membra..
Ti vien voglia quasi di accovacciartici dentro a quella
spensierata leggerezza di carta velina e lasciare che
il suo esile e flessuoso stelo ondeggiando nel vento,
ti culli.







“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

@lby64
Utente Master


Veneto


2090 Messaggi

Inserito il - 19/06/2018 : 18:39:21  Mostra Profilo Invia a @lby64 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Anche attraverso le nuvole l'aria tersa di montagna
fa si che la luce faccia risaltare colori altrimenti nascosti



Immagine:

384,42 KB


“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani

Modificato da - @lby64 in data 19/06/2018 18:41:17
Torna all'inizio della Pagina

claudio02
Utente Master




8995 Messaggi

Inserito il - 20/06/2018 : 08:56:14  Mostra Profilo Invia a claudio02 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
questa arca ha preso il largo con un foro centrale

Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 21/06/2018 : 01:49:14  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bello quest'angolo del tuo giardino, Ibi.
Mi piacciono pure gli sgabelli.
Quella begonia ce l'ho pure io, da poco.
Ne ho trovato un rametto per strada e me
lo sono messo in tasca.
Poi, a casa, l'ho messo dentro un bicchiere
con l'acqua e dopo pochi giorni ha fatto
le radichette, malgrado fosse fiorito.
Quindi l'ho piantato in vaso.
Adesso è diventato il doppio.




Ho anche il geranio rosa ma sono troppo cotta per
andare a fargli una foto.
Quella coi fiori blu, come si chiama?
Penso di conoscerla ma non mi viene
in mente il nome.
Il tronco era un tuo albero?
E' sempre triste veder morire un albero
che magari abbiamo piantato noi e che abbiamo visto
crescere.
Nel giardino di un mio vicino c'era un bagolaro
enorme, bellissimo che aveva almeno cinquanta anni
o forse più, non so.
Mi piaceva ogni tanto andare a fargli visita.
No, non al vicino, all'albero.
Il terreno non era recintato e il vicino non ci abitava.
Un bel giorno, no, macché, quale bel, brutto semmai,
arrivo là e lo trovo cadavere sdraiato a terra...
No, non il vicino, l'albero!
Lacrime agli occhi e tanta rabbia. La gente impazzisce
a volte e si alza con un pensiero."Stamattina che
faccio? Ah, sì! Vado a tagliare quell'alberaccio
che m'ingombra la visuale!"
"Ma quale visuale, scemo?" gli avrei chiesto.
"No, è che mi crea una specie di confusione nella
testa" forse mi avrebbe risposto.
E io, di rimando:"Quale testa?"
In realtà non ho mai saputo perché diavolo
avesse commesso quello scempio e non l'ho mai
incontrato. Buon per lui.
Mi sto ricordando che c'è un passaggio
in un libro di Camilleri in cui il protagonista
trova un giorno, mi pare fosse un vecchio carrubo cui
lui era molto legato, riverso al suolo come si
trattasse di un suo vecchio amico umano.
E' un passaggio molto bello quasi commovente,
non me lo ricordo... dovrei andare a
cercarlo... mmm... non ora.
Ricordo però che in lui, Montalbano, perché è
uno dei romanzi gialli con lui protagonista,
il dolore e la rabbia si trasformarono in una
furia devastatrice contro porte e finestre
della casa dell'altro demente che aveva
commesso lo scempio.
Beh... Ha avuto tutta la mia comprensione.

Grazie per la bella immagine, Ibi.

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 21/06/2018 : 02:00:53  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Claudio02:
questa arca ha preso il largo con un foro centrale




Che foro, Claudio?! Dove?!
Mai una volta che concludessi la frase, accidenti a te!
Mi si annegano gli animali!!!
Eccheccavolo!
Porta toppe e mastice!

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 21/06/2018 : 16:43:38  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A voi succede che la mattina, ancora nel dormiveglia, vi riaffiorano
alla mente ricordi solo apparentemente rimossi, o vi viene
l'illuminazione sulla soluzione di un problema su cui avevate
gettato la spugna, o vi si proiettano davanti a lettere cubitali
nomi di persone dissotterrate dagli abissi più profondi,
all'improvviso e inspiegabilmente?
Beh, a me succede spesso. E' come se in quello stato di
semincoscienza, va a vedere per quali processi chimici o
psichici o tutt'e due insieme,  si aprisse un varco nella
boscaglia dei ricordi, attraverso cui riesce  per un breve
attimo a filtrare un raggio di luce...

Stamattina per esempio, la proiezione è stata quella di un
vecchio ulivo con la scritta in sovraimpressione:
Ulivo saraceno!
Ho spalancato gli occhi e già la mia prima parola all'alba
del nuovo giorno è stata:"Cavolo!"
"Ma che diavolo c'entrava il carrubo! L'albero di Camilleri
era l'ulivo saraceno!"

E dire che lui lo cita e ne parla in più di un romanzo col
suo simpatico commissario Montalbano.
Vabbé! a quell'ora è normale che del cervello rimanga ormai
ben poca cosa a funzionare!
Poi ho richiuso gli occhi e ho cominciato a cercare di
ricostruire il contesto in cui si svolgeva la scena del
ritrovamento dell'albero cadavere e fu proprio il particolare
del momento della giornata in cui tutto si svolse a farmi
scattare la molla giusta per ricordare: la notte! 
E come una molla pure io, saltai giù dal letto per
andare a prendere il libro e la descrizione della scena
in esso contenuta!
Eccolo:



Ma prima di mostrarvi le pagine in cui viene descritta la scena
del "ritrovamento del cadavere", cito qualche passaggio contenuto
in altri racconti, per meglio farvi capire il rapporto che
Montalbano (Camilleri), aveva con quest'albero:

“lo storto olivo saraceno gli faceva simpatia”  e
“quando non aveva gana d'aria di mare, sostituiva la passiata
lungo il braccio del molo di levante con la visita all'arbolo
d'ulivo”.

“Assittato a cavasè sopra uno dei rami bassi, s'addrumava
una sigaretta e principiava a ragionare sulle facenne da
risolvere. Aveva scoperto che, in qualche misterioso modo,
l'intricarsi, l'avvilupparsi, il contorcersi, il sovrapporsi,
il labirinto insomma della ramature, rispecchiava quasi
mimeticamente quello che succedeva dintra alla sua testa,
l'intreccio delle ipotesi, l'accavallarisi dei ragionamenti.”

“più lo taliava, più l'ulivo gli si spiegava, gli contava
come il gioco del tempo l'avesse intortato, lacerato,
come l'acqua e il vento l'avessero anno appresso anno
obbligato a pigliare quella forma che non era capriccio
o caso, ma conseguenza di necessità.”



Ed ecco le pagine del libro ché per quanto fedele sia la
trasposizione di esso nel film, non ci sarà mai quell'intimo
contatto con l'autore se non attraverso la lettura delle
parole da lui scritte, da lui sentite.
E nulla togliendo alla bravura anche degli attori.




350,82 KB












Ho voluto accostare le foto al mio ulivo che però...
ehm.. è solo un ragazzotto ancora!
Da qui ai suoi duecento anni, avremo modo di conoscerci
magari... in altri mondi!



Ecco invece l'ulivo saraceno di Camilleri:





(Olea europaea L.)

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).

Modificato da - Ibla in data 21/06/2018 16:48:36
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 21/06/2018 : 16:50:45  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
E questa la dedico a quel focoso di Montalbano
nonché passionale Andrea Camilleri!



“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 23/06/2018 : 07:23:43  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Si ricomincia! Eheh!
Sì, dà proprio soddisfazioni...






“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).

Modificato da - Ibla in data 23/06/2018 07:31:04
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 23/06/2018 : 07:58:47  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Al bombo piace... il greco!




“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 28/06/2018 : 13:29:04  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Come eravamo...
Il film di Sydney Pollack?
Macché!





(Acceso interdetto ai cani e agli Italiani)


“Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura.
Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perché tengono
lo stesso vestito per molte settimane.
Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle
periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli
altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano
a caro prezzo appartamenti fatiscenti.

Si presentano di solito in due e cercano una stanza con
uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei,
dieci.
Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili,
probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono
utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti
alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre
anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti.

Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai
uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e,
se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non
solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è
diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati
in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro.
I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere
ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro
che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che
pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali".
"Propongo che si privilegino i veneti e i
lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti
più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che
gli americani rifiutano purchè le famiglie rimangano
unite e non contestano il salario. Gli altri, quelli ai
quali è riferita gran parte di questa prima relazione,
provengono dal sud dell’Italia. Vi invito a controllare
i documenti di provenienza e a rimpatriare i più.
La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione".

(Da una relazione dell’Ispettorato per l’Immigrazione
del Congresso americano sugli immigrati italiani
negli Stati Uniti, Ottobre 1912.)

https://aldomaturo.blogspot.com/2014/06/emigrazione-quando-i-clandestini.html














Tragedia alla miniera di Marcinelle:
il Veneto dedica una targa ai minatori morti 60 anni fa
„TREVISO Dino Dalla Vecchia di Sedico, Giuseppe Polese
di Cimadolmo, Mario Piccin di Codognè, Guerrino Casanova
di Montebelluna, Giuseppe Corso di Montorio Veronese:
sono i nomi degli emigrati veneti che, insieme ad altri
257 colleghi, dei quali 131 italiani come loro, persero
la vita nella tragedia della miniera di Bois di Cazier,
in Belgio.




Accadde l’8 agosto di 60 anni fa e fu una delle più
grandi tragedie sul lavoro della storia con 262
minatori morti. "Come ogni anno – dice il Presidente
della Regione Veneto Luca Zaia – li ricordiamo con
tristezza, affetto, stima, riconoscenza.
Uomini poveri, uomini veri, che hanno portato in tutto
il mondo la bandiera di un’emigrazione seria, rispettosa,
disposta al sacrificio nei lavori peggiori, più pericolosi
e umili: erano loro la vera grande risorsa per le Nazioni
dove andavano.
E quest’anno, in occasione del 60° della carneficina
di Marcinelle, a Bois du Cazieres ci sarà un segno
concreto del ricordo del Veneto e dei Veneti".
Zaia si riferisce alla cerimonia che si è svolta sabato
6 agosto alle ore 17, proprio a Bois du Cazieres, dove è
stata posta una targa commemorativa della Regione Veneto.
"Vuole essere il segno visibile dei sentimenti che spesso
le parole non riescono
ad esprimere fino in fondo – dice Zaia – e vorrei che a
questa targa tutti dessero il significato di una carezza
di tutto il Veneto, popolo e istituzione regionale,
ai nostri conterranei e a tutti gli altri loro colleghi,
italiani e stranieri, che hanno messo in gioco e hanno
perso la loro vita per dar da mangiare alle loro famiglie
e per non rinunciare alla loro dignità".“




C'è da morire.




“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 28/06/2018 : 13:31:39  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Contro i conati di vomito...
Musica.
Su di me funziona.
Un po'...
A volte.




“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 07/08/2018 : 20:06:40  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


Non affonda mai...
Come l'arca!

Ah! Gea non c'era...

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).

Modificato da - Ibla in data 07/08/2018 20:16:32
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 22/08/2018 : 03:57:50  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando









ULTRA PHARUM (Oltre il faro)


Oro, oro nero
oro di carne viva
Nascosto dentro la stiva
Senti l’oro come cospira
Che l’oro era come loro
Prima della deriva
Poi uno sguardo solo
Mille colpi di mitra
Sta tranquilla ti ritroverò
In questa o in un’altra vita

J'ai dansé sous les nuages
Je suis perdue, la nuit, sans ton amour
Le distanze le disuguaglianze
I linguaggi possibili tra le differenze
Les filles rêvent l'amour
Il modo in cui il mondo risuona d’immenso
Et quand elles boungent
L’universo è diverso ma ha un senso
Les cheveux, change le vent

J'ai dansé sous les nuages
Je suis perdue, la nuit, sans ton amour

Oro, oro nero, oro biondo
Oro vagabondo
Guarda l’oro come si perde
Per le vene aperte del mondo
Oro pagato piombo, oro pagato a vista
Scritta d’oro sulla statale imperialista
Prima del muro c’è un’ultima uscita
Sarai l’oro colato dalla ferita
Più bella della mia vita

Sila bok waye
Wala bok
Damaye tok
Gor Dioguoye
Déf si khol bagne sa war
Boum - milli milliard

J'ai dansé sous les nuages
Je suis perdue, la nuit, sans ton amour

Oro de mina
Oro de letrina
Mira el oro como camina
Por las calles perdidas
Mire el oro como se olvida
(Le distanze)
Que el oro es nacido oro
(I linguaggi possibili tra le differenze)
Antes de la herida
(Il modo in cui il mondo risuona d’immenso)
Cara de oro desconocida
(L’universo è diverso ma ha un senso)
Tesoro della mia vita

J'ai dansé sous les nuages
Je suis perdue, la nuit, sans ton amour

La nuit, sans ton amour

J'ai dansé sous les nuages

Je suis perdue, la nuit, sans ton amour

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 22/08/2018 : 19:39:11  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non so se chi si è soffermato ad ascoltare "Ultra pharum"
cogliendone il significato e ha seguito con attenzione
il video, ha ammirato i luoghi in cui il video è stato girato.
C'è un'immagine in particolare in cui si riconosce il litorale
di Castellammare del Golfo di cui fra l'altro ho postato
in passato delle foto scattate da me al volo passando da
quelle parti. Do you remember?
Ssssè...! Vabbé!
Comunque sia, quella era la spiaggia che io frequentavo
da ragazzina.
Poi, la vita cambia e cambiano le spiagge e i loro approdi.
Ma infine ciò che conta è di non perdere mai di vista
la luce del faro che c'è dentro di noi.




Bellissima. Mi crea sempre forti emozioni.
E' stata anche presente nella colonna sonora
del film " La teoria del tutto".

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 06/09/2018 : 10:11:28  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando





“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 09/09/2018 : 19:21:08  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Foto di... Ibla!




Un omaggio a Ibla del famoso fotografo statunitense
Steve McCurry,
(noto a tutti per la foto icona dei conflitti
degli anni 80,
della ragazza afgana dagli occhi verdi,
l'orfana dodicenne Sharbat Gula,
scattata in un campo profughi di Peshawar).


Tra i suoi scatti in Sicilia,
tra sacro e profano:

Un piccolo negozio, probabilmente alle spalle di
via Plebiscito a Catania, dove accanto ai prodotti in vendita
e ai loghi del Calcio Catania è possibile osservare un quadro
che ritrae la santa patrona della città, Agata.




Scrive infatti il fotoreporter
«The sacred and the secular coexist comfortably
side by side at this market in Sicily»


E nella sua collezione di foto alle coppie
sulle panchine,ha aggiunto anche una panchina sicula
con relativa coppia:




La didascalia scelta dal fotografo per questo scatto è una
citazione del Premio Nobel messicano Octavio Paz:
“Se siamo una metafora dell’universo, la coppia umana
è la metafora per eccellenza, il punto di intersezione
di tutte le forze e il seme di tutte le forme.
La coppia è tempo riconquistato,
il ritorno al tempo prima del tempo“.

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).

Modificato da - Ibla in data 09/09/2018 19:26:59
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 14/09/2018 : 02:28:59  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

(Ligabue, Aratura con buoi)

Un contadino mi dice: «Non si può vivere solo a dieta vegetale,
poiché essa non fornisce le sostanze per formare le ossa». [...]
e mentre parla, cammina dietro ai suoi buoi, che, con le ossa
fatte di sostanze vegetali, si trascinano appresso lui e il
suo pesante aratro, per quanti ostacoli abbiano davanti.


“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 14/09/2018 : 08:10:29  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Da "Vita nei boschi"
di Henry David Thoreau (1817 – 1862), filosofo, scrittore e poeta statunitense.


“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 15/09/2018 : 01:43:17  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando



"...Quando il bambino era bambino,
lanciava contro l’albero un bastone come fosse una lancia,
che ancora continua a vibrare."

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 16/09/2018 : 01:01:05  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando



C'è da morire!
E non certo di legionella!

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 18/09/2018 : 09:14:04  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ero ancora alla prima pagina del libro di Jodorowsky,
"La danza della realtà", che ho comprato da poco, così,
per curiosità, quando afferrai d'un tratto una maglietta
lì su una sedia a portata di mano per lanciarla sul
lampioncino che emanava una luce troppo forte per me che
amo stare in penombra la sera in giardino.
E la vidi, abbarbicata ad una cordicella che pendeva da
un chiodo sotto il fascio di luce, appena in tempo per
fermare il braccio che rimase sospeso a mezz'aria e nella
mano quella maglietta bianca rimase per un po' a ondeggiare
come un drappo bianco sventolato verso il nemico in segno
di resa.
Ma di fronte a me non c'era nessun nemico, solo una cicala:
-Ciao - le dico -ma che ci fai qui a quest'ora di sera invece
che a nanna come tutte le cicale che si rispettino?
E intanto che mi fissava coi suoi occhietti immobili, fuori
dalle orbite, (eheh!), io ne ammiravo le eteree elitre i cui
disegni simmetrici mi ricordavano le maglie di una rete.
"Senti, intanto che continuo a leggere di psicomagia, perché
non mi suoni qualcosa di magico anche tu ?" le chiesi.
E ritornai da Jodorowsky.
Ma la presenza di quella strana creatura, ma noo, non di
Jodorowsky, (sebbene...), della cicala! che strana era per
la sua presenza sotto quel fascio di luce scambiata per
quella del sole, mi distoglieva dalla lettura inducendo la
mia mente a riflettere per esempio su come anche gli esseri
umani spesso si lasciano attrarre da luci fallaci su cui
vengono gettati i veli della superficialità e dell'ipocrisia
che adombrano la mente di chi poi canta sulle note stonate
di un falso spartito.
La mia bella cicala invece non cantò. Ingannata solo perché
colpita dalla luce in pieno sonno si era fiondata fuori dal
letto pensando:"Cavolo! E' già spuntato il sole! Eppure ho la
strana sensazione di aver dormito pochi minuti appena..."
Ma una volta raggiunta la fonte di luce ne percepì subito il
suo calore artificiale, illusorio.
Lei, che gli antichi cinesi consideravano come un potente
simbolo di rinascita, come poteva far vibrare il suo cuore
se non al calore dei raggi di una stella che brilla nella
purezza di una luce propria...?
Spensi alla fine la lampada in giardino, dopo aver sussurrato
dentro quegli occhi strabuzzati:
"Buona notte... bellezza...".
Poi mi addormentai anch'io con l'eco di un sussurro,
quello di Jodorowsky che come una nenia ripeteva
all'infinito:
"Chiudete gli occhi e ricominciate..."




“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).

Modificato da - Ibla in data 18/09/2018 09:22:55
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 19/09/2018 : 09:20:10  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Chi ha riconosciuto in questa pagina le parole di un testo
e il suo poeta nonché sceneggiatore di un famoso film dove
lo utilizzò come incipit al film stesso?!



“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

iw6cpk
Utente Master



Marche


3435 Messaggi

Inserito il - 19/09/2018 : 13:46:06  Mostra Profilo Invia a iw6cpk un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


Immagine:

136,6 KB

Rockrider 5.2 + kit bafang swxh Alcedo + batt. 9 Ah 36v
Flyer in the dirt (Flyer S street + dual drive 27 - Custom MTB)
Kalkhoff Pro Connect Alfine 11 speed
-------------------------------
Per arrivare là, dove nessun uomo è mai giunto prima...con un motore a scoppio
Torna all'inizio della Pagina

claudio02
Utente Master




8995 Messaggi

Inserito il - 19/09/2018 : 16:35:02  Mostra Profilo Invia a claudio02 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


Immagine:

2041,49 KB

Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 20/09/2018 : 00:40:45  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ma guarda, guarda chi è tornato sull'arca attirato dal canto
della... cicala!
Perché è a lei che hai dedicato quell'immagine, no, iw6?!
Ce l'hai messa tu quell'...eterea figura sui tuoi monti
Sibillini?





Grazie. Bellissime foto, come sempre, e bellissima anche... installazione!

Persino Claudio ha manifestato il suo stupore per il tuo
ritorno.
Certo, c'è da dire che poveretto avrà quasi certamente
un serio disturbo neurologico...
Ma nooo, non Claudio, iw6!
Il gatto!

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 20/09/2018 : 01:04:59  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Vabbé... Vi do un aiutino per quanto riguarda l'indovinello
sul poeta-scrittore-sceneggiatore e relativi poesia e film...
No, perché dato l'impegno che immagino ci stiate mettendo
per cercare la risposta, ve lo meritate!

Dunque, dato che si parla in quel testo di... infanzia,
vi dirò che il nome del poeta è come quello di un famoso
personaggio fantastico che... volava!

A dire il vero mi aspettavo una risposta immediata
anche se... a pezzi!
Ma magari vagano nell'etere. Cosmico.
In attesa di essere rimessi insieme!



“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).

Modificato da - Ibla in data 20/09/2018 01:06:52
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 20/09/2018 : 01:17:29  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando






















“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

iw6cpk
Utente Master



Marche


3435 Messaggi

Inserito il - 21/09/2018 : 13:34:36  Mostra Profilo Invia a iw6cpk un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ero passato solo per un saluto...


Immagine:

131,02 KB

Rockrider 5.2 + kit bafang swxh Alcedo + batt. 9 Ah 36v
Flyer in the dirt (Flyer S street + dual drive 27 - Custom MTB)
Kalkhoff Pro Connect Alfine 11 speed
-------------------------------
Per arrivare là, dove nessun uomo è mai giunto prima...con un motore a scoppio
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 21/09/2018 : 19:07:48  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando




“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 22/09/2018 : 21:09:51  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Le sculture in ceramica (un po' più su), sono dell'artista
Johnson-Tsang.

http://www.artgalaxie.com/artists/details/124/johnson-tsang


https://www.urbancontest.com/art-urban/le-sculture-animate-di-johnson-tsang


https://johnsontsang.wordpress.com/



Dinanzi alla creatività umana che si fa arte,
non posso fare a meno ogni volta, di andare con
la mente a quell'..."Idiota" del principe Myškin,
(Dostoevskij),quando dice:
"...la bellezza salverà il mondo..."

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 22/09/2018 : 21:26:49  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ah! Quasi dimenticavo...








La cosa importante è non smettere mai di domandare.
La curiosità ha il suo motivo di esistere.
Non si può fare altro che restare stupiti quando
si contemplano i misteri dell’eternità, della vita,
della struttura meravigliosa della realtà.
È sufficiente se si cerca di comprendere soltanto
un poco di questo mistero tutti i giorni.
Non perdere mai una sacra curiosità.
(Albert Einstein)



Guardate le stelle e non i vostri piedi.
Provate a dare un senso a ciò che vedete,
e chiedervi perché l’universo esiste.
Siate curiosi.
(Stephen Hawking)



Non è l’affievolirsi della vista, dell’udito, della memoria,
della libido che segna l’avvento della vecchiaia e annunzia
la prossima fine; ma è, dall’oggi al domani, la caduta della curiosità.
(Gesualdo Bufalino)

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).

Modificato da - Ibla in data 22/09/2018 21:30:13
Torna all'inizio della Pagina

claudio02
Utente Master




8995 Messaggi

Inserito il - 22/09/2018 : 21:35:15  Mostra Profilo Invia a claudio02 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ibla ha scritto:




Non è l’affievolirsi della vista, dell’udito, della memoria,
della libido che segna l’avvento della vecchiaia e annunzia
la prossima fine; ma è, dall’oggi al domani, la caduta della curiosità.
(Gesualdo Bufalino)


io ho ancora l'erezione

Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 23/09/2018 : 01:25:20  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Guardate le stelle e non i vostri piedi.
..
(Stephen Hawking)


“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 23/09/2018 : 01:26:43  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 26/09/2018 : 09:47:11  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Secondo la vostra prima e immediata impressione,
(andare a cercare su Google non avrebbe senso!),
chi o cosa appare ai vostri occhi in questa immagine?











“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 26/09/2018 : 17:38:54  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Cavolo!
Se non c'è una bici dentro
l'indovinello, non rispondete
nemmeno sotto tortura!
La vostra curiosità a quanto pare,
è attratta non dal brillio di raggi
di stelle ma solo di quelli delle
ruote ed è direttamente proporzionale
alla potenza... illuminante, della
batteria.
Magari c'è che non trovate
abbastanza eccitante giocare
agli indovinelli oppure...
Non sapete rispondere...

Claudio per esempio, trova più
eccitante stare terra, terra
piuttosto che stelle, stelle!
E... gode di brevi lampi di luce
che per la sua forte intensità lo
rende cieco dinanzi ai numerosi
indizi per la soluzione
dell'indovinello e addirittura,
persino dinanzi alla soluzione
di esso!
Comunque, tranquilli! Non aspettavo
la risposta, non me l'aspetto quasi
mai...
Come diceva Pavese:
“E’ bello scrivere perchè riunisce
due gioie: parlare da solo e parlare
a una folla”
E poi un altro... non ricordo chi...
"Scrivere è come un sogno che porta consiglio".

Insomma, come grida a "nascondino"
chi non si fa scoprire da quello
che sta sotto e arriva prima di
lui a battere la mano contro il muro:
"Liberi tuttiii!"





Ah! A proposito di libertà...
No, niente! Devo fare una torta...
Casomai stasera.

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Torna all'inizio della Pagina

@lby64
Utente Master


Veneto


2090 Messaggi

Inserito il - 26/09/2018 : 18:57:54  Mostra Profilo Invia a @lby64 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La ricordo bene, è una famosa immagine che era riprodotta in alcuni libri di scienze delle medie assieme ad altre per spiegare le illusioni ottiche.
Ma com'è che vedevo sempre la donzella ed ora quasi solo la vecchiarda?
Affinità mentale mi sa!


“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
Torna all'inizio della Pagina

pixbuster
Amministratore

fondatore



Veneto


12341 Messaggi

Inserito il - 26/09/2018 : 22:10:58  Mostra Profilo Invia a pixbuster un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
E' di questi giorni proprio questa spiegazione data dagli psicologi: la propria età ci induce a vedere per prima la figura vecchia da vecchi e giovane da giovani

Ahahaah io conoscevo già la cosa è ho visto subito la giovane donna, per ringiovanirmi inconsciamente

Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Torna all'inizio della Pagina

giordano5847
Utente Master



Lombardia


4028 Messaggi

Inserito il - 27/09/2018 : 11:59:47  Mostra Profilo Invia a giordano5847 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ha! Ha! mi hai fatto litigare con la moglie a causa del tuo test e del commento di Pix .
Le ho fatto vedere l'immagine, io vedevo la donzella la vecchia proprio no, mia moglie ha visto la vecchia e per vedere la donzella ho dovuto dettagliare il nasino, gli orecchini ecc...
Nel nostro caso non penso sia come dice Pix mi sembra più pessimismo/ottimismo io sono un inguaribile ottimista: vedo tutto bello (vedere la vecchia ho fatto proprio fatica), trovo la giustificazione per tutto lei no, condanna!

Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa. (Leonardo)

Modificato da - giordano5847 in data 27/09/2018 12:01:42
Torna all'inizio della Pagina

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 29/09/2018 : 21:21:03  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
@lby64:
...Ma com'è che vedevo sempre la donzella ed ora quasi solo la vecchiarda?
Affinità mentale mi sa!


Pixbuster:
...la propria età ci induce a vedere per prima la figura vecchia da vecchi e giovane da giovani..



Giordano5847:
... io vedevo la donzella la vecchia proprio no
...non penso sia come dice Pix mi sembra più pessimismo/ottimismo...



L'avevo letto anch'io, Pix, di quello studio psicologico in
cui somministrando il test "mia moglie o mia suocera?",
ad un certo numero di persone, venne fuori che la percentuale
più alta di quelli che avevano individuato la giovane donna,
(in mezzo secondo), era costituita dalla fascia d'età più giovane.
Dinanzi a questo risultato ho pensato due cose:
uno, che l'età da sola non è sufficiente come elemento
determinante la scelta della risposta perché in genere su
questa nella somministrazione dei test psicologici influiscono
vari fattori, mai uno solo.
Due, che comunque individuare la figura della donna giovane
non è un merito per i più giovani mentre è un demerito per
i meno giovani scegliere la figura dell'anziana signora come
se l'essere scoperto anziano sia una cosa di cui vergognarsi.
Anzi trovo che l'individuare il soggetto più giovane da parte
dei giovani può essere vista come una scelta superficiale dato
che riescono a vedere per prima la figura che a ben guardare è
quella dominante. 
Cioé, partendo dal presupposto che una persona più matura ha
più esperienza della vita, ha imparato a non fermarsi alla
prima impressione ma ad allargare lo sguardo oltre l'apparenza,
è possibile che riesca a cogliere alla prima occhiata 
l'immagine dell'anziana, meno appariscente.
Ma questo è solo un mio pensiero.
Ehm... dovresti farlo leggere a tua moglie, Giordano!
Quindi Ibi, più che di affinità mentale io parlerei di...
affinamento della mente.

Comunque, Giordano, in un certo senso ci sei andato più vicino
tu nell'individuare più che l'età anagrafica come elemento
decisivo per la scelta del soggetto del test, lo stato d'animo
di una persona che tu restringi però solo all'essere ottimista
o pessimista; in realtà però, l'essere l'uno o l'altro dipende
da quello che gli psicologi in una parola sola definiscono
"il vissuto" di una persona e di questo fanno parte persone,
eventi, che hanno concorso a farne gli adulti che sono poi
diventati. 
Quindi il discorso che riguarda la nostra psiche e di ciò che
la muove in un senso invece che in un altro, non può
essere riconducibile nell'interazione fra essa e la realtà
esterna ad essa, alla presenza di un solo fattore.
C'è tanto da leggere di interessante sull'argomento e non solo!
Ma il tempo non basta mai e la notte che è il momento migliore
perché finalmente... sola... Cavolo! Crollo ad un certo
punto miseramente sul libro o sulla tastiera col solito colpo
alla nuca! 
Comunque, qualcosa sono riuscita a leggere sempre sulle
cosiddette "immagini ambigue" e in particolare ho trovato
più soddisfacente per me e più interessante l'esperimento
che attraverso quell'imagine ha fatto nella sua aula uno
psicologo, un certo 
dottor Gianluca Antoni.
Volevo farvi un riassunto perché so che quando vi rimando
al link non ci andate ad aprirlo... 
Ma... tempus fugit... come sempre! 
E quindi vi metto il link! 
E' davvero interessante. Leggetevelo. Anche perché ho sempre
in sospeso ancora un discorso sulla libertà cui accennavo prima,
che si collega a quello che dice Gianluca.
E se no poi non capite l'aggancio.
Interessante anche scoprire che l'immagine della
moglie-suocera  identificata dagli psicologi come
"Figura di Boring", non fu in realtà ideata dallo
psicologo Edwin Boring. Non potete neanche immaginare
l'immagine originale  dove era raffigurata!
Ehm... altro link! 
 

http://www.antonigianluca.com/2016/10/12/100-brevi-lezioni-psicologia-002-vediamo-per-quello-che-siamo/



http://neuropsicolab.blogspot.com/2014/03/illusi.html



“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).

Modificato da - Ibla in data 29/09/2018 21:27:11
Torna all'inizio della Pagina
Pagina: di 95 Discussione Precedente Discussione Discussione Successiva  
Pagina Precedente | Pagina Successiva
 Nuova Discussione  Rispondi
 Versione Stampabile Bookmark this Topic Aggiungi Segnalibro
Vai a:
Forum Indipendente Biciclette Elettriche, Pieghevoli e Utility © 2000-06 jobike Torna all'inizio della Pagina
Questa pagina è stata generata in 0,72 secondi. Versione 3.4.06 by Modifichicci - Herniasurgery.it | Distribuito Da: Massimo Farieri - www.superdeejay.net | Powered By: Platinum Full - Snitz Forums 2000 Version 3.4.06
Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.