Ho vissuto 10 anni in questo che è stato valutato come il secondo borgo più bello d'Italia. Al di fuori del periodo di massimo turismo i ciclisti di passaggio, e non, sono una larga parte dei frequentatori trovandosi ad un tiro dall'anello ciclabile de colli Euganei a metà tra Monselice ed Este e che tanto é costato. Se questo è il modo di sviluppare l'economia... Invece di sanzionare il comportamento dei singoli si elimina il mezzo? Bene, allora chiudiamo gli impianti di risalita perchè ci sono sciatori irresponsabili o fermiamo le auto perchè c'è chi infrange il codice della strada. E se i vigili comunali non sono sulla strada (e allora dove sono, a che servono) per verificare l'uso a mano delle bici non ci sono anche per verificare il non passaggio totale. Non è più possibile, in tutti i campi, limitare tutti perchè alcuni non stanno alle regole del buon senso. E' diseducativo ed ingiusto. Provate a non seguire le regole nel resto d'Europa e vedrete che tutti sono più liberi perchè chi sgarra viene sanzionato. Se questa non è la base per una vita civile e degna di essere vissuta allora... avanti così!
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“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
Modificato da - @lby64 in Data 26/07/2017 08:07:42
Che poi non vedo perché, chi non avrebbe rispettato il cartello di "porto a mano" dovrebbe rispettare il divieto di passaggio, se non c'è chi fa rispettare l'uno non c'è neanche per far rispettare l'altro. Io ammetto di non rispettare gli obblighi di bici a mano perchè lo trovo scomodo e mi ferisco spesso coi pedali, ma in quei casi mi muovo come se fossi a piedi cercando di dar meno fastidio possibile. Per quanto riguarda le lamentele dei pedoni ho anche qui qualcosa da dire, spesso si spaventano per il solo fatto di vedere un biker, anche se praticamente fermo
Stefano da Brugherio (MB)
E-MTB: Haibike Xduro AllMtn 3.0 2020 E-MTB moglie : Haibike Xduro AllMtn 3.5 2020 Util-Ebike: Libellula versione 2.6 con step-up e centralina sine wave Il mio canale Youtube https://www.youtube.com/c/YACVlog?sub_confirmation=1
Io ho provato a fare l'anello E2 dei colli euganei Domenica scorsa con la famiglia; francamente era caldo, ho avuto un problema con una delle tre bici e mi sono fatto quasi metà giro in modalità non elettrica ma comunque il percorso E2 si perde spesso perché è segnato male e mi rompe apprendere che è anche costato molto. Conosco Arquà Petrarca, non condivido il cartello ma alcune volte i ciclisti sono indisciplinati, specie quelli sportivi,che non usano la ciclabile perché dovrebbero andare più piano o fare i conti con qualche anziano che ci transita a velocità molto basse. le regole le dobbiamo seguire tutti.
Ad Arquà ci si entra anche in discesa. I ciclisti non rallentano molto in discesa, diventano pericolosi, posso capire le ragioni della gente! Basterebbero una serie di Let Op ad altezza crescente e il problema sarebbe risolto.
Se mi mettono una multa gli metto il cavo della secondaria come collana
"Chi non ride mai non è una persona seria" (F.F.Chopin)
E quindi se invece uno scende e spinge la bici lo multano? un'assurdità.... Ho trovato cartelli simili a Fiorenzuola di Focara, nel parco del monte San Bartolo tra Pesaro e la Romagna. Sono sceso e o spinto la bici... nessuno mi ha detto nulla ma non ho incontrato guardie. Il bello è che il piccolo borgo era pieno di auto parcheggiate dai residenti che hanno il permesso L'assurdo invece è che in certi posti ci sono marciapedi larghi più di 3 metri, su cui noi non potremmo passare e nessuna ciclabile, anzi strada stretta e trafficata. Meglio la multa o essere investito??
Quello che mi stupisce è che un amministratore di un luogo turistico non si renda conto, anche nei modi e termini, di quale è l'interesse economico della collettività che gestisce.
Esempio: rifatto dopo anni questo giretto (anche se da casa sono comunque 110 km a/r tutti ciclabili)
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Personale dei traghetti che dirigono correttamente la gestione delle bici ed in modo cortese, servizio biglietteria pronto e disponibile, ciclabili ancora in via di completamento ma veramente belle, ambiente pulito ed ordinato, scorci bellissimi e gestori di bar e ristoranti all'altezza! Chapeau! Passi da gigante! Lo consiglio x gite fuoriporta anche x famiglie! E se lo dice un Padovano che notoriamente rivaleggia con i Veneziani..
“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
Ad essere sincera, Ibi, l'ho riaperta questa pagina stasera, per sbaglio, perché spesso il cursore, le dita e la mente non sono sincronizzati fra di loro, con risultati a volte catastrofici! Ma niente di serio alla fine, nessun danno sul normale o quasi, corso della mia vita. Che poi normale che significa? Lasciamo perdere, se no rischio di farlo io a voi un danno con le mie divagazioni. E sul danno invece di cui tu parli, sul problema oggetto di questa discussione, io non ho prestato molta attenzione la prima volta che l'ho letta perché a dire il vero non l'ho capito, anzi, non l'ho visto proprio. Il problema. Sarà, Ibi, che ogni giorno scopro come la storia dell'essere umano non sia cambiata, che non solo non è migliorata ma è peggiorata, che alla vita umana che non dovrebbe avere prezzo, viene dato invece un valore che decresce in maniera inversamente proporzionale al valore dato al denaro, al potere, alla dannata crescita economica che è una dannata menzogna su una falsa illusione della felicità in cui siamo caduti inconsapevoli o peggio perseverato a caderci, consapevoli.
E quindi rileggendoti adesso, mi sono soffermata su queste tue parole:
"Provate a non seguire le regole nel resto d'Europa e vedrete che tutti sono più liberi perché chi sgarra viene sanzionato. Se questa non è la baseper una vita civile e degna di essere vissuta allora... avanti così!"
Che tutti sono più liberi... Ma tutti chi?! E in che senso? Liberi da noi stessi? Non credo. Siamo solo manipolati. Dici che basta fare le regole e farle osservare? Non credo. Scusa, Ibi, non esiste per esempio la regola di non uccidere? E com'è che chi la fa 'sta regola si arroga invece poi il diritto di poterlo fare, di uccidere in casa d'altri giustificandosi in nome della democrazia, della pace, della difesa preventiva e blablabla... Bugie. Sempre e soltanto bugie. "La base per una vita degna di essere vissuta", io penso Ibi, che non è la regola imposta esternamente a noi ma quella che risiede dentro di noi, nella nostra coscienza, nella consapevolezza di una dignità di uomo per la quale esigiamo rispetto e per la quale dobbiamo rispetto... Occorrerebbe forse un processo di globalizzazione che non è quella che fa parte delle dieci piaghe di questo mondo, ma mi riferisco ad un globale risveglio delle coscienze! Ehm... mi pare che è già stato auspicato più volte nei secoli della storia umana. Tu, Ibi, hai notizia di questo grande evento?
E quindi dicevi di questo sindaco alle prese con questo immane "problema" del ciclista discolo! E ha lasciato anche che lo mandasse a quel paese! E insieme alle forze dell'ordine! Strano, per queste ultime che invece sono riuscite per esempio a fermare interi cortei. Pacifisti. A manganellate. Sarà magari che un ciclista che vola inseguendo il vento , ha un effetto ipnotico... ammaliante... ti incanta insomma. Su di me almeno, è così!
P.S.: Scusa Ibi se ho invaso la tua discussione con le mie elucubrazioni mentali. Sarà colpa del malumore e ho sfogato qua... E' che ancora non ho digerito la recente perdita del mio amico... Sì, lo so, si dice "elaborato", però se uno somatizza è proprio alla bocca dello stomaco che senti un peso. Come quando appunto non si digerisce! Già che ci sono metto un video... Me l'ha richiamato alla mente il discorso del divieto al ciclista come il divieto al cane!
La frase finale, mi fa morire. Sempre.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Modificato da - Ibla in data 28/07/2017 01:57:01
luigitaliano
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Inserito il - 28/07/2017 : 07:18:14
andrea 104KG ha scritto:
E quindi se invece uno scende e spinge la bici lo multano? un'assurdità.... Ho trovato cartelli simili a Fiorenzuola di Focara, nel parco del monte San Bartolo tra Pesaro e la Romagna. Sono sceso e o spinto la bici... nessuno mi ha detto nulla ma non ho incontrato guardie. Il bello è che il piccolo borgo era pieno di auto parcheggiate dai residenti che hanno il permesso L'assurdo invece è che in certi posti ci sono marciapedi larghi più di 3 metri, su cui noi non potremmo passare e nessuna ciclabile, anzi strada stretta e trafficata. Meglio la multa o essere investito??
e' un po' come se per legge si impone un motore elettrico non oltre i 250wat di potenza e poi si consente di importare le RADmini da 750watt dall'estero . giusto ?
Cara Ibla (@lby letto anche se non scritto al contrario), tu mi solluccheri e tenti con temi degni di essere svolti vis-à-vis in una lunga notte di mezza Estate in luoghi dove "la terza media" non è il termine di un'obbligo.
Permettimi stavolta di cavarmela con la celeberrima: "Non sia mai dimenticato che in un tempo ormai andato, anche se per un breve e radioso momento, ci fu un luogo chiamato Camelot" che indegnamente commento con la mia personale interpretazione: Camelot (e le regole che la sostenevano più delle sue mura) non appartiene al mondo dei sogni; è solo che la rendiamo altamente improbabile nel mondo reale.
“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
La frase non è orrenda! Mi fa morire ma dal ridere in questo caso! E' che noi Siculi siamo... poliedrici anche nel linguaggio! E così "c'è di mòriri" lo diciamo sia quando c'è da morire dal ridere che quando c'è da morire da piangere!
Ah, Ibi, Camelot poi lo trovi sull'arca. Appena avrò più tempo. Qui non è più il caso...
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).