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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
pixbuster Inserito il - 26/07/2008 : 23:30:59
Inizio un thread per poi farlo diventare una voce della e-ciclopedia riguardo alla manutenzione delle bici elettriche, ma che comprende le manutenzioni di qualsiasi bici muscolare

Provo a stilare una bozza delle cose da fare e vi invito ad aggiungere e/o commentare e/o correggere
(nella versione definitiva magari mettiamo come fare effettivamente le varie operazioni)

---
Controllare frequentemente la pressione dei pneumatici perché se sono sgonfi fanno molto attrito e si deteriorano (se invece sono molto gonfi , ma sempre entro i valori ammessi, diminuisce il confort e aumenta la scorrevolezza)

Corsa a vuoto delle leve dei freni: i freni devono iniziare a toccare il cerchio con una piccola corsa della leva (diciamo un centimetro); se la corsa è troppo lunga agire sulle viti di regolazione poste sul corpo delle leve; se nemmeno questo basta, si deve ritoccare la tensione del cavetto direttamente sul freno (ma di solito se si arriva a questo vuol dire che i pattini dei freni sono da cambiare)

Pattini dei freni: controllare che non siano usurati (spesso hanno una linea di riferimento longitudinale ma comunque le tassellature non devono essersi “spianate)
Controllare, tenendo sollevata da terra la ruota e senza frenare, che non tocchino il cerchio durante la rotazione Se lo fanno bisogna agire sulle vitine di regolazione poste sui due bracci portapattini (per i V-brake)
Per gli altri tipi di freno consultare il manualetto di uso (o chiedere qui sul forum)

Gioco delle pinze dei freni: da fermi tirare con una certa forza uno dei freni e provare a spingere la bici in avanti; le leve che portano i pattini dei freni non devono seguire il movimento della ruota (gioco eccessivo)

Gioco della serie sterzo: bloccare il freno anteriore e spingere avanti e indietro la bici ; non si deve sentire gioco nello sterzo

Controllare il fissaggio di ruote, pedali, pedivelle

Controllare il fissaggio della sella e del tubo reggisella (e l’altezza della sella stessa perché a volte il tubo scende e senza accorgersene per via della lenta variazione ci si trova a pedalare con le gambe rattrappite)

Controllare il serraggio della viteria del portapacchi, dei fanali e dei parafanghi (prima di perdere le viti che poi è difficile trovare delle misure giuste)

Controllare l’efficienza delle luci e la presenza dei catadiottri posteriore e sui raggi (questi ultimi si perdono con una certa facilità sulle buche)

Controllare la tensione dei raggi (deve essere più o meno la stessa per tutti e si prova grossolanamente stringendo fra le dita a coppie tutti i raggi) e accertarsi che non ce ne siano di rotti

Pulizia e lubrificazione catena: qui c’è tutta una enciclopedia di metodi e prodotti
Direi che va pulita cercando di evitare di asportare il grasso interno alle singole maglie (perciò lavare solo la parte “visibile” – io personalmente uso gasolio, ma come dicevo ci sono tanti sistemi diversi e non so quale sia il più indicato)
Dopo la pulizia, lubrificare con un olio adatto (comprarlo dal proprio biciaio di fiducia) ma con molta parsimonia ed eventualmente dopo qualche minuto asciugare la catena facendola scorrere in un panno (che non perda peletti)

Controllare (a più lunghe scadenze) l’usura della catena
Riporto quello che era stato detto in un altro thread


Il vero problema della catena non è tanto la rottura (evento rarissimo a quanto ne so, almeno per un uso normale) ma il consumo, che alcuni chiamano ingiustamente "allungamento".
In pratica ogni perno della catena prende un minimo gioco che sommato per il numero delle maglie può fare una grande differenza, in termini di diversi millimetri.
Questo non influisce sulle prestazioni meccaniche della catena, ma sul tipo di contatto fra catena e dentature: visto che il passo dei denti non si "allunga" se la catena è consumata e quindi allungata tenderà a consumare le dentature in maniera irregolare, tanto che montando una catena nuova su dentature vecchie c'è il fondato rischio di ottenere prestazioni peggiori!

Alla fine il miglior sistema è quello di cambiare la catena su base regolare prima che il consumo ne provochi il cosiddetto allungamento, in modo da preservare corona e rocchetti.
Qui i pareri sono discordi: alcuni suggeriscono 7-8000 km, altri si mantengono su un prudenziale 2-3000 km.
Ovviamente dipende dal tipo e dalle condizioni di uso (pioggia, polvere, manutenzione ecc).

Per misurarla ci sono appositi strumenti (che di solito i meccanici hanno) oppure si misura infilando nella catena le punte di un calibro



l'allungamento deve essere al di sotto del 1.5% (max 2%)
perciò le misure dovrebbero essere :
nuova 68.5 mm
1% 69.2 mm
2% 70.0 mm (da sostituire prima che combini guai)


Per la parte elettrica mi sembra che le cose da controllare siano davvero poche:


Prima di ogni altra cosa controllare i contatti della batteria, sia dal lato pacco che dal lato bici
Se sono ossidati pulirli con cura ma non usare carta abrasiva se non dopo la pulizia con uno spray puliscicontatti (oppure alcool denaturato e cotton-fiocc) e solo nel caso in cui non si riescano a rimuovere le bruciature
La carta abrasiva va usata con molta moderazione e solo nei casi ... disperati e deve essere finissima, se possibile ancora di più del lato "delicato" delle limette per unghie in cartone che usano le nostra dolci donne
Ovvero: non bisogna asportare la "cromatura" dei contatti che è di spessore molto modesto

Verificare che i cavi che escono dal motore non siano danneggiati o spelati (guai se si vede brillare il rame interno !)

Allarmarsi quando cambia qualcosa nel rumore del motore, nei tempi di ricarica, nel riscaldamento della batteria

8   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
pixbuster Inserito il - 29/07/2008 : 21:36:30
Ahahaahh e intanto l'e-ciclopedia si prepara a crescere .....
ghironda Inserito il - 29/07/2008 : 08:45:59
...e ci siamo dimenticati di almeno altre due cose importanti:

l'eventuale gioco dei mozzi delle ruote, che si può controllare tentando di scuotere il cerchione in senso trasversale (come per farlo sbattere sui pattini dei freni, per intenderci)


specialmente sulle bici nuove bisognerebbe controllare che tutti i movimenti già elencati (sterzo, asse della pedaliera, mozzi, pedali ecc) non siano invece TROPPO STRETTI!
Se ruotando le parti si avverte una sorta di movimento a piccolissimi morbidi scatti invece che un movimento fluido è segno che l'accoppiamento è troppo serrato e rischia di rovinarsi se usato a lungo in tali condizioni...ovviamente una volta allentato il tutto bisogna controllare che non ci siano giochi (nel qual caso si torna da capo...)

ECCO INVENTATO IL MOTO PERPETUO
pixbuster Inserito il - 28/07/2008 : 10:41:00
Yahooo grazie Ghironda
ghironda Inserito il - 28/07/2008 : 10:13:48
Ben fatto!

Per i freni aggiungerei la possibilità di eliminare il "fischio" regolando i pattini dei freni in maniera che la parte anteriore del pattino tocchi il cerchione con un leggerissimo anticipo sulla parte posteriore (in pratica il pattino non deve essere perfettamente parallelo al cerchione, ma leggerissimamente inclinato).

Aggiungerei il controllo del gioco del movimento centrale (quello dell'asse della pedaliera)- si impugnano le pedivelle e si tenta di spostarle lungo l'asse della pedaliera. Se si avverte gioco in una sola pedivella è segno che si è allentata e deve essere serrata (piuttosto raro) se invece si avverte gioco in entrambe le pedivelle è segno che il movimento centrale si è allentato e deve essere stretto (molto più comune).


Poi ci sarebbe un capitolo speciale sui "rumorini" e sulla loro interpretazione
Io ad esempio ho scoperto da poco tempo l'origine di un "toc" proveniente dalla ruota posteriore, un "toc" per giro, solo quando si pedala, che diventa più forte se il rapporto inserito è "duro" e che si attenua o sparisce momentaneamente se si pedala all'indietro.
Era la ghiera della ruota libera che si allentava...mi ha perseguitato per anni...
pixbuster Inserito il - 27/07/2008 : 16:44:52
Ottimo Jumper
Attendo altri interventi per poi condensare il tutto nell'e-ciclopedia
jumper Inserito il - 27/07/2008 : 06:28:54
grazie 1000 pix, tutto molto chiaro come al solito. Complimenti!!!!

Aggiungerei sotto una tabellina fatta piu' o meno cosi' sul MTBF , chiaramente senza pretesa di precisione , ma per dare un idea


Controllo  |   Uso in citta' | uso turistico  | uso agonistico |e-bike
======================================================================
tension rag           1000 km           800 km    ogni uscita    800km
sost catena      ogni 7000 km     ogni 2000 km   2-3 xanno      xx      
lav catena         ogni 6 mesi     ogni mese      ogni uscita  1 mese    




i numeri sono inventati, non saprei dove prenderli i veri ma e' solo per dare un idea.

Le e-bike, specie quelle per uso non stradale, sono bici che sembrano bici da citta', ma che girano, grazie al motore a ritmi di quelle da corsa . Con usure simili, anzi maggiori visto le strade piene di buche e sampietrini.
pixbuster Inserito il - 27/07/2008 : 00:26:40
Grazie Pitta : il discorso dello sfilacciamento dei cavetti è importantissimo

Per i freni a tamburo ... non ne so nulla ... e invito caldamente chi li ha montati a darci qualche notizia

Per quel che riguarda i catadiottri, il codice della strada nel suo regolamento di attuazione prevede che

"7. I dispositivi catadiottrici a luce riflessa GIALLA, da applicare sui due fianchetti di ciascun pedale e gli analoghi dispositivi da applicare sui due lati di ciascuna ruota, devono essere montati in modo che le superfici utili siano esterne ai pedali ed alle ruote, rispettivamente perpendicolari ai piani dei pedali e paralleli ai piani delle ruote e di forma tale che possano essere inscritti in un rettangolo con lati le cui lunghezze siano in rapporto non superiore ad otto."

Sembra proprio che le bande riflettenti o i tubetti da mettere sui raggi 3M-Sekurclip, qui in Italia non siano regolari

Si: del cambio non ho parlato proprio perchè ce ne sono di tanti tipi e con modalità di regolazione molto diverse
Però hai ragione: almeno un accenno sul fatto di controllare che i rapporti si inseriscano correttamente, che le rotelline dei rinvii nel caso di cambi esterni ci siano tutte e che il cavetto che lo aziona non sia danneggiato, è giusto indicarlo

pitta00 Inserito il - 27/07/2008 : 00:06:10
Letto e preso nota.
Un paio di domande:
come regolarsi con i freni a tamburo in cui, fra tutti, la parte soggetta ad usura è meno visibile?
Basta monitorare la corsa della leva e gli eventuali rumori molesti o a quel punto il tamburo è gia rigato?
Quanto ai catadiottri sui raggi confermate che siano obbligatori? Anche in caso di presenza di pneumatici con fianco "riflettente"?
Unica "aggiunta" che mi viene in mente riguarda il controllo dell'efficienza dell'avvisatore acustico e dell'eventuale sfilacciamento dei cavetti vari in acciaio da sostituire senza attendere la rottura.
Quanto al cambio, meglio i numerosi tipi di cambio, direi che ce ne sarebbe da dire... per chi ne sa, s'intende!



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