V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
roberto_78 |
Inserito il - 10/12/2009 : 14:00:30 L'azienda sta diventando una Snc, non sto scappando con il "malloppo", i problemi burocrtici sono stati tanti, i tempi sono stretti, le cose da fare sono molte i lavori di ristrutturazione si fanno in economia(cioè da solo), il capannone l'ho trovato 2 mesi fa ma è solo da 2 settimane che sono lì a fare i lavori perchè aveva bisogno dell'agibilità.l'Adsl è arrivato oggi e sto cercando di rispondere a tutti. A tutti quelli che hanno acquistato una batteria è garantita la consegna ma sono una persona se qualcuno vuole offrirsi volontario per venirmi ad aiutare è ben accetto. Io non ho niente da nascondere , non sono un ladro come molti stanno affermando, ho sempre cercato di fare quello che c'era da fare. Il sito internet e la posta elettronica saranno disattivati perchè cambierà il dominio quindi per chi volesse contattarmi lo può fare all'indirizzo personale roberto.peschetola@tiscali.it.
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50 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
AlexSv |
Inserito il - 21/06/2010 : 18:05:13 Non ho mai usato saldatori "immediati" ma se non ricordo male e' meglio un grosso (100W) saldatore tradizionale con la punta grossa,la quale ha una bella massa termica e scalda immediatamente la cella senza obbligarti a rimanerci attaccato per lungo tempo  |
imayoda |
Inserito il - 21/06/2010 : 17:15:28 io per saldatore potente a stagno intendo questo...
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Gechino |
Inserito il - 21/06/2010 : 16:45:06 Riprendendo il filone sicurezza...
| Maxpoz ha scritto: comunque nel caso specifico dell'incendio penso che qualche cosa d'altro nelle vicinanze sia stato intaccato dal fuoco (che non doveva comunque accadere) Basterbbero piccoli accorgimenti... tipo non mettere vicino nulla di infiammabile alla batteria e caricatore |
Considerando che le situazioni di pericolo di cui si parla, legate all'impiego di apparecchi elettrici e batterie, in genere prima di portare a conseguenze peggiori prevedono vi sia comunque quello che si potrebbe definire genericamente un "surriscaldamento" di un componente del sistema: tento di darmi una soluzione.
Qualche settimana fa, con 30 C° nel locale, una batteria LiIon sotto carica ha avuto problemi di surriscaldamento. Pur con una corrente di carica in quel momento inferiore ad 1 Ampere una cella deve aver perso liquido, verificato allo smontaggio, innescando una situazione di pericolo in cui il contenitore batteria è diventato "bollente" da non poter tenergli la mano. Accortomi della situazione ho staccato il charger ma la temperatura interna aveva già sicuramente superato un livello critico. L'autopsia ha evidenziato la... morte a zero Volt di tutte le celle e varie perdite di liquido.
Se non fossi intervenuto cosa sarebbe potuto succedere...?
Da quel momento intendo controllare la temperatura della batteria e del charger durante le ricariche. Senza surriscaldamenti spero di non avere incendi, usando l'oggetto in foto.
Immagine:
 89,09 KB
Due termostati da acquario inseriti in serie sulla linea del charger. Controllano la temperatura dell'involucro batteria e/o del charger. I valori di soglia sono regolabili ed è eventualmente possibile "escludere il riarmo" al raffreddamento. Il tutto protetto da fusibile (aggiungendo un termostato si potrebbero controllare essi stessi).
Qui maggiori dettagli sui termostati: http://cgi.ebay.it/Mini-Digital-Temperaturregler-Thermostat-Aquarium-99-C-/280520499913?cmd=ViewItem&pt=Sensoren_Regler&hash=item41505322c9
Mi auguro così di non aver mai bisogno dei bidoni in acciaio per contenere le fiamme...
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Barba 49 |
Inserito il - 21/06/2010 : 14:54:31 @Joffa: Stavamo parlando (mi pare) di saldare a stagno le linguette in Nichel già presenti sulle celle, comunque su alcuni siti che spiegano come assemblare le A123 viene detto di saldarle (velocemente) a stagno.  |
joffa |
Inserito il - 21/06/2010 : 14:30:08 Mi sono informato da uno che di batterie se ne intende e mi ha detto che dal punt di vista elettrico, la saldatura a stagno sulle batterie è molto controproducente. |
fabianix |
Inserito il - 21/06/2010 : 11:06:24 'nsomma, proprio facilissimo come dite non è, soprattutto sul polo negativo che ha molto metallo e raffredda in fretta sia il saldatore che lo stagno che ci metti.. poi c'è il rischio che una saldatura apparentemente perfetta in realtà si stacchi al primo tentativo di forzatura, per cui diverse saldature necessitano di una ripassata e quando ci hai messo un bel pò di stagno inizia ad essere un problema fonderlo tutto per bene |
hp9000 |
Inserito il - 21/06/2010 : 01:02:57 Confermo: Un bel saldatore da 60W con punta stile grosso cacciavite e ho rifatto 3 pacchi batterie da 16 celle.
Se ti poi saldi sugli strip è meglio.
Dai una grattatina, anche con un cacciavite sulla parte su cui salderai,e vai da Dio. Per velocizzare l'azione prima di poggiare la punta del saldatore,bagnala con un po' di sagno.Prende prima.
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imayoda |
Inserito il - 19/06/2010 : 21:11:31 se usi un saldatore di potenza, saldi anche cavi di 2cm di diametro in un lampo...
quando si stagna la regola è sempre una: esporre al calore il componente per il minor tempo possibile, quindi essere rapidi e con un buon potere riscaldante (adeguato) ottenere la stagnatura in fretta e poi lasciare raffreddare, anche in aria forzata per ridurre il tempo di esposizione al calore critico il componente..  |
Barba 49 |
Inserito il - 19/06/2010 : 20:29:44 @Davide: Ho fatto vari recelling (e riparazioni) di batterie al litio e Nimh e ho sempre saldato a stagno le lamelle usando pasta salda e saldatore ben caldo.  |
davide_ttk |
Inserito il - 19/06/2010 : 19:45:25
| poi fusibili sui vari gruppi di celle
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A proposito, si stagna bene sulle strisce di nikel che si usano per saldare le celle? Non vorrei accorgermi poi che mi serve una puntatrice.
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davide_ttk |
Inserito il - 19/06/2010 : 19:41:25 | hp9000 ha scritto:
Il bidone è in acciao.
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Ok, allora nessun problema per il materiale, ma teniamo conto che il problema principale sono i gas caldi e tossici. Per l'involucro delle batterie anche io avevo (e penso che terrò) una struttura in alluminio angolare 20x20, ma le pareti sono fatte di PVC espanso rigido (autoestinguente, leggero e facile da piegare a caldo) poi fusibili sui vari gruppi di celle e forse un interrurrore termico in serie al pacco (di quelli che si usano sui motori elettrici).
Appena riprendo i lavori faccio qualche foto.
davide
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hp9000 |
Inserito il - 19/06/2010 : 00:23:02 Il bidone è in acciao.
http://www.ikea.com/webapp/wcs/stores/servlet/IKNYItemPopupView?catalogId=11001&storeId=10&langId=-4&uBg=cjIzQ0JHYjVjVUloZXIzeDMydjRNZzUvK0RpMlY3OVlmaVVhN2J4K2NkYWVHd0lSZG9ZRXE3LzI4NGZaZ0RNKzlpalVYY2xNeUU4UApIaWZTanJ3V0tYV2VjMXdsUUlSZHFFcnUvTDAxdGZHVzJIRDhTMEVNaWpIZHJOWW9DUWZpMThadlYwU3RoemtwSExxZE42elRyR1ZMCkJBWVJJYUkvQ1U0N1pKNjl6Qk52clZaaVRyV0ZNdz09 |
maxpoz |
Inserito il - 18/06/2010 : 23:49:59 con l'acciaio useresti una sezione minore quindi non penso che prenderesti molto peso |
hp9000 |
Inserito il - 18/06/2010 : 23:47:14 Ciao, Ti ringrazio per l'indicazione,il fatto è che stavo per realizzare dei pacchi con una struttura in alluminio per poterli mettere sotto la sella o sulla canna della bici. Se pero' dovessi usare acciao l'involucro mi pesa un bel po' di piu'.
Un bel problema se sommato al peso della batteria. idee??? |
davide_ttk |
Inserito il - 18/06/2010 : 20:10:50 | hp9000 ha scritto:
Perfetto!!! davide_ttk pertanto mi dici che anzichè usare alluminio dovrei usare acciaio o altro materiale? Pero' ti faccio una domanda. Mi pare siano di alluminio tutti quei contenitori prodotti dalle varie case che forniscono bici + batteria.O mi sbaglio. Grazie.
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Già, e anche i contenitori delle singole celle. Nel caso delle celle potrebbe essere che è la polarità a cui è il contenitore che protegge l'alluminio dall' elettrolita, magari è per questo che consigliano di non bucare l'involucro... per i contenitori dei pacchi batterie, non giurerei che hanno fatto prove a questo scopo, visto il fatto che dovrebbero avere anche dei fusibili, e non li hanno.
Nel tuo caso il contenitore è in funzione di evitare spargimenti di materiale proveniente dal pacco o dalle celle rotte o guaste, quindi non userei alluminio, un buon acciaio inossidabile (una vecchia pentola?) dovrebbe essere piu' sicuro. Non mi ricordo chi altri ha avuto celle rotte, e non ricordo se c'era un contenitore in alluminio. La' si era data la colpa alle infiltrazioni d'acqua, ma mi pareva ci fosse un bel po' di materiale corroso.. Non è che era uscito elettrolita anche allora?
davide
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hp9000 |
Inserito il - 17/06/2010 : 23:27:08 Perfetto!!! davide_ttk pertanto mi dici che anzichè usare alluminio dovrei usare acciaio o altro materiale? Pero' ti faccio una domanda. Mi pare siano di alluminio tutti quei contenitori prodotti dalle varie case che forniscono bici + batteria.O mi sbaglio.
Grazie. |
imayoda |
Inserito il - 17/06/2010 : 09:44:05 quoto per il problema alluminio e alte temperature.. meglio l'acciaio o paradossalmente della ceramica.. tipo vasi o roba simile  |
davide_ttk |
Inserito il - 17/06/2010 : 08:03:05 | hp9000 ha scritto:
davide_ttk : il bidone di alluminio deve rimanere aperto. Hai presente i falo' che si fanno nelle strade di periferia :-). Il concetto è medesimo.
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Non è un problema fisico, ma chimico: l'alluminio reagisce con acidi e basi forti, liberando idrogeno, che peggiora la situazione. In caso di incendio la reazione potrebbe essere velocizzata dalla temperatura, e in caso non di incendio ma solo di rottura di una cella ti troveresti l'ambiente con idrogeno libero, pronto ad esplodere al primo innesco. Questo lo dico con beneficio di inventario, dato che i reali parametri che governano la situazione mi sfuggono nel complesso. Di certo non metterei alluminio a contenere acidi o basi, alla stessa maniera in cui non metterei combustibili nelle vicinanze. Quanto a limitare i danni "confinando" il fuoco nel bidone, considera che gli incendi, a quanto ne so, creano danni con il fumo ed il calore, quanto o piu' delle fiamme dirette. Se hai la tromba delle scale che parte dal box, ti troveresti comunque con gas caldi che anneriscono e fondono la plastica di tutti i piani superiori. Una finestra aperta con un convogliatore di fumi, o caricare all'esterno sarebbe mille volte meglio. Ripeto che secondo me la soluzione è non avere materiali combustibili nel pacco batterie (dato che le celle di per se dovrebbero essere non incendiabili) e installare fusibili fra tutte le celle o i gruppi di celle. Poi ognuno fa come gli pare.
Davide
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hp9000 |
Inserito il - 16/06/2010 : 00:57:34 davide_ttk : il bidone di alluminio deve rimanere aperto. Hai presente i falo' che si fanno nelle strade di periferia :-). Il concetto è medesimo.
Non voglio imprigionarlo,voglio solo contenerlo.La fiamma si libera verso l'alto e non dovrebbe propagarsi. Comunque sempre meglio di niente. Infatti al sistema che ho descritto si deve collegare un'allarme che ti permetta di intervenire senza ritrovarti fuoco ovunque. Se poi lo vuoi foderare con materiale apposito tipo coperte antincendio OK!!! ancora meglio. Il concetto è... se deve succedere contenere il fuoco al meglio prima che io intervenga.
Poi,e qui non me la voglio tirare la sfiga :-).sono convinto anche io che le lifepo4 non sfiammano,anche perchè ho visto di quei corti e strip infuocate ma le batterie anche se nere non hanno mai fatto strani scherzi. Importante invece è isolare con scatola alluminio il charge,avviamente sempre aperta!!!!.
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maxpoz |
Inserito il - 14/06/2010 : 09:13:53 Dai penso che un pò di paranoia ci è venuta a tutti....
comunque nel caso specifico dell'incendio penso che qualche cosa d'altro nelle vicinanze sia stato intaccato dal fuoco (che non doveva comunque accadere)
Basterbbero piccoli accorgimenti... tipo non mettere vicino nulla di infiammabile alla batteria e caricatore... poi la sfiga esiste.... |
davide_ttk |
Inserito il - 12/06/2010 : 23:25:30 | Celrider ha scritto: Ma che razza di fiamme avranno fatto? quanto alte? e per incendiare la macchina nel garage devono essersi propagate anche di lato...
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Certo che continuate a farvi le pare con ste batterie, quello che bruciava nei pacchi di batterie di peschetola di sicuro era la colla a caldo e il nastro americano (e ho anche descritto le prove). Poi non so quale è stato l'innesco, ma vi assicuro che la roba in cui erano avvolte le batterie bruciava gocciolando.
per quanto riguarda il bidone di alluminio mi sa che è peggio, su in foglio di sicurezza sulle batterie lifepo4 dice chiaramente che potrebbe uscire un elettrolita alcalino forte, assieme all'alluminio fai un botto di sicuro, liberando idrogeno: da wikipedia: ----------------------------------- Precauzioni [modifica] L'alluminio puro in polvere è un materiale combustibile facilmente infiammabile all'aria[5]. 4 Al + 3 O2 --> 2 Al2O3 e molto reattivo in acqua, nei confronti di ossidanti forti, basi e acidi forti. 2 Al + 6 H2O --> H2 + 2 Al(OH)3 ------------------------------
cito il foglio di sicurezza: -------------------------------------------------- Never disassemble batteries, as the batteries may be short-circuited or the strong alkaline electrolyte inside may hurt skin and clothes. ----------------------------------------------------
il foglio di sicurezza è questo, da un produttore di Hong Kong:
Allegato: 2010221103720_MSDS_LIFEPO4_BATTERY.pdf 34,39 KB
Davide |
Celrider |
Inserito il - 12/06/2010 : 16:43:09 io mi riferisco alle lifepo4. Interessanti i metodi di hp9000, mi lascia però un pò perplesso il bidone in alluminio: a guardare le foto di giorgio78 dove la ruota posteriore e lo stesso motore si sono fusi alla grande il bidone di alluminio non ispira molta solidità. E' vero che molto probabilmente giorgio78 non aveva lifepo4 ma comunque gli erano state vendute come tali.. e non tutti spacchettano le batterie per controllare cosa c'è dentro. Ma che razza di fiamme avranno fatto? quanto alte? e per incendiare la macchina nel garage devono essersi propagate anche di lato...
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imayoda |
Inserito il - 12/06/2010 : 03:22:40 | hp9000 ha scritto:
Bravo maxpoz,questa fa parte delle Best Practice.
Quando andai ad abitare da solo mi scervellai su quale fosse il meglio allarme elettronico anti intrusione.....conclusione!!!! installai delle inferriate!!!
Questo per dire che a volte le soluzioni piu' primitive sono quelle piu' sicure. Io per essere sicuro uso: 1)Un differenziale magnetotermico/salva vita da 0,01 Amp per assicurarmi che alla prima dispersione scatti il salva vita. 2)come maxpoz un temporizzatore per evitare che se il charge ha un problema di lasciarlo sotto sforzo tutta notte. 3)FONDAMENTALE:::::::::Un bel bidone di alluminio dall'IKEA da 14 euro dove metto la batteria in carica,cosi' se prende fuoco faccio un bel falo' nel box e non dovrebbe prendere niente altro. 4)Sempre all' IKEA ci sono dei contenitori di alluminio dove ripongo il charge per non tenerlo vicino alla batteria.Sempre per lo stesso principio se sfiamma il fuoco rimane circoscritto.
Quasta secondo me è una BEST PRACTICE che si puo' migliorare aggiungendo dei sensori di calore collegati ad un circuito ed ad un vecchio telefonino per farsi chiamare se la temperatura supera i gradi stabiliti.
Il tutto realizzabile con pochi euri.
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ma spero si stia parlando di lipo... le lifepo4 sono sicure più del carichino cinese che le carica :) |
hp9000 |
Inserito il - 12/06/2010 : 00:31:30 Bravo maxpoz,questa fa parte delle Best Practice.
Quando andai ad abitare da solo mi scervellai su quale fosse il meglio allarme elettronico anti intrusione.....conclusione!!!! installai delle inferriate!!!
Questo per dire che a volte le soluzioni piu' primitive sono quelle piu' sicure. Io per essere sicuro uso: 1)Un differenziale magnetotermico/salva vita da 0,01 Amp per assicurarmi che alla prima dispersione scatti il salva vita. 2)come maxpoz un temporizzatore per evitare che se il charge ha un problema di lasciarlo sotto sforzo tutta notte. 3)FONDAMENTALE:::::::::Un bel bidone di alluminio dall'IKEA da 14 euro dove metto la batteria in carica,cosi' se prende fuoco faccio un bel falo' nel box e non dovrebbe prendere niente altro. 4)Sempre all' IKEA ci sono dei contenitori di alluminio dove ripongo il charge per non tenerlo vicino alla batteria.Sempre per lo stesso principio se sfiamma il fuoco rimane circoscritto.
Quasta secondo me è una BEST PRACTICE che si puo' migliorare aggiungendo dei sensori di calore collegati ad un circuito ed ad un vecchio telefonino per farsi chiamare se la temperatura supera i gradi stabiliti.
Il tutto realizzabile con pochi euri.
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maxpoz |
Inserito il - 11/06/2010 : 15:57:24 ....come può capitare che una macchina si incendi e magari esploda se non spenta in tempo.
Io ho sempre messo una presa temporizzata anche prima di questo incidente per ridurre i costi e danni alla batteria per scariche accidentali, è vero anche che a volte la sfortuna.....ci viene a trovare. |
imayoda |
Inserito il - 11/06/2010 : 15:18:27 per la paranoia esiste il Nomex, ci fai un involucro e se prende fuoco continui tranquillamente come se niente fosse 
Incidenti di questo calibro sono rari, rarissimi.. credo unico su questo forum.. se si usano le SLA o le LIFEPO4 pericoli non se ne corrono.. è risaputo invece che il LI-PO o LI-ION possono in casi estremi esplodere, incendiare ecc.. ma chi le usa si suppone che sappia quel che fa o magari si affida a contenitori metallici già di fabbrica
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Celrider |
Inserito il - 11/06/2010 : 14:46:01 non so come son finito a leggere questo lunghissimo post.. voglio solo dire che per un nuovo arrivato leggere l'esperienza di giorgio78 mette non pochi dubbi.
il primo dubbio da inesperto è: -quali precauzioni prendere per una ricarica sicura della batteria? a tale domanda risponderei con una presa timer che interrompa automaticamente l'alimentazione dopo tot ore, ricaricando in un locale areato e senza cose infiammabili nel raggio di x metri (3 metri?)
il secondo dubbio riguarda la sicurezza di una batteria durante il suo utilizzo, mi chiedo se esistano casi di batterie andate a fuoco mentre si circolava
il terzo dubbio, e qui magari entriamo nella paranoia, riguarda la possibilità che una batteria possa incendiarsi mentre è semplicemente montata nella bici senza essere nè in carica ne in utilizzo, magari mentre è posteggiata sotto il sole per diverse ore.
credo che sarebbe interessante sentire i pareri degli esperti specialmente in questo post, perchè da novizio credetemi leggere i precedenti messaggi smorza parecchio l'entusiasmo.
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giorgio78 |
Inserito il - 29/03/2010 : 13:23:01 | maxpoz ha scritto:
Allora non le dovremmo più usare d'estate le biciclette?
Giorgio ma non avevi mica detto che faceva un gran rumore quando lo attaccavi? Se è così era la ventola. (magari me lo sono sognato nè non prenderla come una accusa)
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no, sinceramente non mi pare di aver detto che l'alimentatore facesse rumore e, a memoria , mi pare avesse solo delle feritoie di raffreddamento ma nessuna ventola |
maxpoz |
Inserito il - 26/03/2010 : 18:42:31 Allora non le dovremmo più usare d'estate le biciclette?
Giorgio ma non avevi mica detto che faceva un gran rumore quando lo attaccavi? Se è così era la ventola. (magari me lo sono sognato nè non prenderla come una accusa) |
giorgio78 |
Inserito il - 26/03/2010 : 17:40:12 | icnus ha scritto:
Nel mio carica batterie del Ping c'è una piccola ventola che raffredda i componenti del circuito.Il guasto di questa potrebbe provocare un incendio?
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ho già spiegato che il mio caricabatterie fornito da peschetola non aveva ventole, somigliava ad un alimentatore per computer (poco più grande ma più leggero).
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giorgio78 |
Inserito il - 26/03/2010 : 17:38:46 | gip_mad ha scritto:
Io sono di una diversa opinione... Giorgio, che temperatura ambiente c'era durante la carica? Molto freddo, sotto lo 0, o molto caldo?
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ERA FINE giugno, faceva abbastanza caldo, ma il mio garage non è troppo caldo essendo sotto l'abitazione, la bicicletta era lontana dai raggi diretti del sole e c'era spazio intorno. ps: nessuno mi ha detto che le batterie al lito (ps: come scritto erano li-cd) non potevano essere ricaricate a temperature ambientali superiori a 30 gradi! |
mazott |
Inserito il - 26/03/2010 : 08:49:51 | icnus ha scritto:
Nel mio carica batterie del Ping c'è una piccola ventola che raffredda i componenti del circuito.Il guasto di questa potrebbe provocare un incendio?
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Penso si rompa molto prima il circuito. Se noti, durante il ciclo di mantenimento la ventola non e' in movimento eppure gia' bastano quei 30-40mA a tenere tutto l'involucro sensibilmente caldo. Ma con i 2,2A della ricarica a regime la ventola dovrebbe essere sempre perfettamente efficiente per evitare un guasto quasi sicuro, anche se l'incendio e' un'altra cosa. |
fabianix |
Inserito il - 25/03/2010 : 16:35:02 | job ha scritto:
Si diceva che basterebbe contare le celle in serie se si riesce, avendo voltaggi differenti per le due chimiche, giusto?
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esatto, avendo le lifepo4 3,2V nominali e le li-ion 3,7V nominali per un 36V lifepo4 servono 12 celle, per un 36V li-ion ne bastano 10 |
job |
Inserito il - 25/03/2010 : 16:33:13 Si diceva che basterebbe contare le celle in serie se si riesce, avendo voltaggi differenti per le due chimiche, giusto?
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fabianix |
Inserito il - 25/03/2010 : 16:31:01 ho comprato in blocco batterie e kit motore ma non ho ancora usato nulla per mancanza di tempo.. chi mi ha venduto la batt sostiene che a un certo punto la batt ha iniziato a fondere fusibili senza apparente motivo ma da un primo sguardo non ho notato problemi al bms (il fusibile è stato messo da roberto tra bms e batt) |
elle |
Inserito il - 25/03/2010 : 14:57:04
come controlli?
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fabianix |
Inserito il - 25/03/2010 : 14:46:09 io ho comprato un pacco di progetto zev usato che ho preso da un ex-elettrociclista,stasera controllo |
elle |
Inserito il - 25/03/2010 : 14:42:22 | gip_mad ha scritto: ... ha fatto un bel rogo, ed anche lui con LiFePo4 ...
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attenzione che, a quanto pare dalle analisi fatte fare da giorgio, nel suo caso non si tratterebbe di litio ferro-fosfati ma di litio cobalto
credo anche di capire che chi possiede altri pacchi di progetto zev dovrebbe considerare cautelativamente la possibilità che questi non non contengano lifepo4 ma bensì lico2 e regolarsi di conseguenza nella loro gestione
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maxpoz |
Inserito il - 25/03/2010 : 13:22:46 Non ne sono sicuro, lo aveva scrtitto da qualche parte mi pare.
Scusa ma le batterie non si conservano mica meglio in frigor? |
gip_mad |
Inserito il - 25/03/2010 : 13:14:56 Mh, agosto... Allora non ci siamo. Mi era venuto in mente perchè mi sono ricordato di questo: http://www.batteryvehiclesociety.org.uk/forums/./viewtopic.php?f=3&t=1825&start=10 ha fatto un bel rogo, ed anche lui con LiFePo4, e da quello che dicono sembra che una delle cause possa essere stata la bassa temperatura. |
icnus |
Inserito il - 25/03/2010 : 12:38:37 Nel mio carica batterie del Ping c'è una piccola ventola che raffredda i componenti del circuito.Il guasto di questa potrebbe provocare un incendio? |
maxpoz |
Inserito il - 25/03/2010 : 10:57:25 Gip se non ricordo male era verso agosto |
gip_mad |
Inserito il - 25/03/2010 : 10:22:33 Io sono di una diversa opinione... Giorgio, che temperatura ambiente c'era durante la carica? Molto freddo, sotto lo 0, o molto caldo? |
Barba 49 |
Inserito il - 19/03/2010 : 21:16:01 Quoto Joffa, tanto più che spesso ho notato che i caricatori con contenitore in metallo danno la scossa: probabilmente non è una fase della 220v sulla carcassa, ma con gli Switching ci sono delle spurie anche sui conduttori di bassa tensione. L'ultimo in ordine di tempo era di una Giant...  |
joffa |
Inserito il - 19/03/2010 : 19:36:23 Questo succede anche al mio caricatore Ping che uso con la sua batteria, da quando ho cambiato i mosfet che saltarono per un cortocircuito provocato da un errata connessione. Ma ho controllato più volte e la carica risulta perfettamente bilanciata. Si può provare a chiedere a lui. Per quanto riguarda la plastica o il metallo, io non lo prenderei come un parametro di qualità. Sono i circuiti quelli che contano. |
maxpoz |
Inserito il - 19/03/2010 : 09:29:30 Ragazzi, basta un attimo sbagliare. Se il caricatore non fosse stato quello giusto, magari di un paio di volt, il mio caricatore attuale di quelli in alluminio, sotto ha l'adesivo che indica il voltaggio ed è corretto, ma segna 2A invece il watt's up mi segna 3A, se il cinese ha sbagliato a marcare qualche cosa, e se nessuno poi ha controllato....
Io ribadisco questo, ho a casa ancora il caricatore plasticone, le ultime volte che l'ho usato mi ricordo che non taccava più come prima, ovvero non faceva più la bilanciatura, mi ricordo che all'inizio quando aveva quasi finito la carica, alternava dei momenti di stop con dei momenti in cui ripartiva a caricare, ma negli ultimi tempi non lo faceva più quindi ritengo che il responsabile sia quella schifezza di caricatore.
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davide_ttk |
Inserito il - 18/03/2010 : 20:19:30 | Barba 49 ha scritto:
Il fatto è che le li-ion a 36v hanno di solito 10 celle in serie, non 12 quindi il discorso resta valido. Alcune sono costruite con 11 elementi in serie, ma è molto raro. 
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Sei un pozzo di informazoni, Barba... Allora abbiamo risolto (forse) il dubbio amletico: se giorgio aveva una batteria da 36v (non ricordo di preciso, ma il ragionamento è similare),
-1 se Peschetola gli ha venduto n x 10 (oppure x 11) celle erano li-co e peschetola lo sapeva.
-2 se gli ha venduto n x 12 celle, erano LiFePO4, o peschetola ha sbagliato a fare il pacco.
dove n è il numero di celle in parallelo.
Se giorgio si conta i gusci vuoti ha la risposta (e magari ce lo fa anche sapere).
notte Davide |
Barba 49 |
Inserito il - 18/03/2010 : 08:54:06 Il fatto è che le li-ion a 36v hanno di solito 10 celle in serie, non 12 quindi il discorso resta valido. Alcune sono costruite con 11 elementi in serie, ma è molto raro.  |
davide_ttk |
Inserito il - 18/03/2010 : 08:34:06 | Barba 49 ha scritto:
@Davide: Anche ammettendo che le celle siano LiCo2 senz'altro il caricatore sarà stato quello giusto (14 celle X 4,2v = 58,8v). Comunque ti ricordo che i caricatori per le LiFePo4 superano, per alcuni produttori come ad esempio Ping) i 60v perchè formate da 16 elementi in serie. 
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Dicevo cosi' perchè invece il mio carichino arriva a 43.7v a vuoto e non potrebbe arrivare a caricare delle celle li-co (12*4.2=50.4v).
Davide |
necknecks |
Inserito il - 18/03/2010 : 07:56:24 Ragazzi, se ho capito bene non si trattava della prima ricarica e le altre erano andate a buon fine. Il carichino (led di due colori) è raccontato come uno automatico. E' verosimile che si possa essere trattato di un guasto al carichino, aggravato da una chimica delle batterie meno sicura...
Ai fini dell'azione legale, una fornitura differente da quanto pattuito è un elemento forte a favore della richiesta di risarcimento... |