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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Elettrificatore Inserito il - 20/10/2010 : 00:32:11
Ciao ragazzi…, come sappiamo bilanciare le celle LiFePO4 e in particolare le cellone Headway 38120 per sfruttarne tutta la capacità non è semplicissimo usando i normali BMS cinesi e affini…

Come avevo già accennato nel post http://www.jobike.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=8098 vorrei esplorare un metodo alternativo ai Caricatori Singoli e al VClamp, che pur essendo metodi perfettamente risolutivi li trovo un po’ invadenti (tirar fuori 16 fili, connettori, etc) e costosetti.

Se un pacco batterie viene caricato con una corrente lasciatemi dire “sub-shuntiana” (nel senso di inferiore alla corrente di bypass del BMS), sicuramente nessuna cella andrà mai in overvoltage e il BMS non interromperà mai la carica e tutte le celle si porteranno gradualmente alla tensione di intervento degli shunt (3,70 V nel mio caso), quindi tutti i led accesi è pacco perfettamente bilanciato.

Il problema è che i nostri charger interrompono il processo di carica prima che la corrente (in modalità CV) scenda sotto la corrente di shunt.
Facendo un po’ di esperimenti con carichi fittizi in uscita del mio caricabatterie (lampadine di diverso wattaggio e ferro da stiro…) ho scoperto che con correnti inferiori a una certa soglia (circa 0,5 A nel mio caso) il caricatore si spegne da solo dopo un certo tempo di ritardo (da 2 a 3 minuti nel mio caso), mentre collegando in uscita un ferro da stiro (1,8A) il caricabatterie non si spegneva mai.

Ecco quindi perché la carica delle nostre batterie si interrompe (ci sono due casi):
Caso 1 (batterie molto sbilanciate): la cella più carica va in overvoltage e il BMS stacca. La corrente va a 0A e parte il timer nel caricabatterie: se la cella ritorna sotto l’overvoltage recovery prima dei 2-3 minuti la corrente di carica ripartirà appena il BMS riattacca. Altrimenti il charger, scaduto il tempo, interrompe definitivamente la carica.

Caso 2 (batterie abbastanza bilanciate): nessuna cella va in overvoltage ma ad un certo punto la corrente di carica (in modalità CV) scende sotto la fatidica soglia dei 0,5A; parte il timer e terminati i 2-3 minuti il charger interrompe definitivamente la carica.

A questo punto mi sono ricordato che c’è un potenziometro nel charger che non sapevo a cosa serviva… E infatti ho scoperto che è quello che regola la soglia di corrente a cui il charger si spegne. Per coloro che hanno un caricabatterie simile al mio, il potenziometro è quello della foto seguente con la scritta in rosso (ruotare in senso antiorario per ridurre la corrente di spegnimento…).



Immagine:

75,59 KB

Quindi ho regolato la corrente di carica a un livello inferiore alla mia corrente di shunt (0,15A), e la soglia di spegnimento sotto 0,10A.. Così facendo ho proseguito a caricare la batteria per diverse ore. Alla fine la batteria è tornata a erogare 9,5Ah (prima ne dava 8,5).

Gli ultimi 3 cicli di carica li ho fatti riportando la corrente di carica a 3A, lasciando la soglia di spegnimento a 0,1A: la batteria ha continuato a migliorare, e adesso mi da 9,7Ah.

Riassumendo (scusate la prolissità…), si possono bilanciare le celle riducendo semplicemente la soglia di spegnimento del charger (corrente minima di spegnimento).
Questo però solo se nessuna delle celle va in overvoltage prima che la corrente scenda sotto la corrente di shunt propria di ogni BMS. Se questo è il caso, bisogna prima somministrare una corrente costante “sub-shuntiana” al pacco batteria per portarlo sufficientemente in bolla…

Prossimo passo, vorrei fare un alimentatore sub-shuntiano da usare saltuariamente per bilanciare a fondo la batteria...
50   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Bobzilla Inserito il - 28/04/2012 : 18:43:45
Chernobyl non è più nella 24 ore da 007

ora alloggia in quello denominato "the power's tower"

sarebbe meglio filettare ed avvitare il dissipatore da aggiungere





Daniele Consolini Inserito il - 28/04/2012 : 15:36:01
Se non ricordo male i tuoi dissipatori sono alette normali a pettine.
Se li metti uno contro l'altro con un paio di staffe che li tengono uniti, avrai già creato il tubo alettato.
A quel punto una ventola da un alto e finisce li.
Ci sono le ventoline 220V piccole. Una ventola aumenta la capacità di dissipazione in modo abissale.

Ma tieni chernobil ancora nella valigetta?
Secondo me quei circuiti si meritano un poco di cura in più, perchè se non sbaglio sono montati a sbalzo e solo prenderci contro rischi di fare danni.
Non puoi metterli in un contenitore sicuro, con i distanziali che creano un blocco più rigido?
Bobzilla Inserito il - 28/04/2012 : 05:55:31
rene e fegato..azz!! costano un botto..... Monti mi sta succhiando l'ultime gocce di sangue...non se po fa

e dire che i dissipatori di Chernobyl provengono da TV rottamate
una bell'esempio di come riciclare i materiali,sarebbe sufficiente raddoppiare la superfice applicando altri uguali dissipatori sopra quelli esistenti....

Shunto...non shunto...bah adesso l'importante è vedere perché non da segni di vita.....ma 2..3 amperine?? devo attaccare un rimorchio autocostruito con portata di 70kg un po di birra in più ci vorrebbe

p.s.

ok la ventola per stufetta funziona a 220...ma anche i chargers ....non so se mi spiego,stessa presa a muro 2 cavi:caricatori e ventola..........ho tralasciato niente??
Daniele Consolini Inserito il - 28/04/2012 : 00:14:03
costa un rene, ma intendo farti una cosa di questo tipo, anche autocostruita.

http://it.rs-online.com/web/p/dissipatori/6920650/

http://it.rs-online.com/web/p/dissipatori/6920660/

http://it.rs-online.com/web/p/dissipatori/6920682/
Daniele Consolini Inserito il - 28/04/2012 : 00:10:11
Kenuser, vedrò difarti la lettura.

Bob, non shuntare, la tua centralina è già al limite.
Ci sono ventole per l'elettronica che sono silenziosissime. Le trovi su RS, brushless con cuscinetti ceramicati e profilo delle pale aerodinamico...poi trovi anche dandb che ti spiega tutto...hihihi!
Ma la ventola da stufetta funziona a 220! ti vorrai mica portare dietro una stufetta! hahaha!
Ascolta, guarda su RS, ci sono dissipatori "tubolari" con le alette interne specifici per il raffreddamento forzato.
Possono venirti buoni anche per ridurre gli ingombri di cernobil.
Barba 49 Inserito il - 27/04/2012 : 22:33:34
Non puoi fare conto su tutti gli Ampere dichiarati per quei mosfet, li sopportano solo a bassissima tensione, più aumenti la tensione e meno Ampere reggono!!!
Bobzilla Inserito il - 27/04/2012 : 20:48:57
grazie del consiglio vate Dan

sai perché una ventola da stufetta?...fa meno rumore e costa gratis (ne ho una con le resistenze rotte).

Già quei 2 chargers fanno un casino della mad. specie in ambienti chiusi,non vorrei peggiorare la situazione applicando le ventole da elettronica che fanno parecchi giri ed altrettanto rumore....comunque chiederòSe sono sicuro di tener a bada le temperature e con il phon ci sono riuscito potrei anche dargli mezzo giro al trimmer della cella n°1 e farla livellare con le altre.

Shunto non shuntola tentazione è grande....quando le cose vanno bene,non so perché il genere umano (io) non è mai contento...se i 4115 hanno di targa 105A forse continui? io ne ho 75 e 110 di picco....forse a non esagerare qualcosina in più si può avere
Daniele Consolini Inserito il - 27/04/2012 : 20:26:15
Bob, non shuntare, altrimenti ciao ciao Mos.

Applica una ventola ai dissipatori. In negozio di elettronica trovi tutte le ventoline che vuoi e vedrai che i dissipatori non scalderanno più se farai in modo che l'aria circoli tra le fessure del dissipatore.

Per la buca ti faccio i miei complimenti, io sicuramente mi sarei spalmato sull'asfalto.
In questi casi le tue esperienze passate ti hanno salvato.
Per guidare una Superbaic, serve gente esperta!
Vedrai che risolverai tutto.

Fai tarare meglio il clamp che porta la cella troppo alta...non si sa mai! La prudenza non è mai troppa!
Bobzilla Inserito il - 27/04/2012 : 20:00:58
Daniele Consolini ha scritto:

Le LiFe possono arrivare a 3.9 senza danno.
I BMS hanno normalmente il bilanciamento che attacca a 3.65V e il BMS manda in blocco il charger quando una cella arriva a 3.9 quindi credo sia tutto normale.

Bob, tu hai solo un problema di contatti.
Il Vclamp è un muro e potresti caricare anche a 10A, che quando parte il calmper, tutta l'energia che viene fornita alla cella se la succhia lui. Quindi se hai una cella che va su di tensione, hai un clamper che non funziona bene, o hai un problema di contatti, punto, nessun altro fatto misterioso.
Ricontrolla tutte le tarature dei Vclamp. Può essere che con la temperatura ed i trasporti, quel clamper abbia modificato la sua tensione di soglia.

Smaz, stai attento quando misuri le tensioni di non toccare i puntali con le dita, il tester potrebbe leggere tensioni sbagliate se non fai contatto bene!


Dan,prima della tua risposta,ieri ho fatto controllare i Vclamp a chi me li ha fatti....30 celle su 34 erano starate in eccesso

il parallelo con la cella impazzita rimane ma tutte si fermano a 4,12..4,13V tranne quella a 4,17

c'è un tale trasferimento di corrente quando è in CC dopo i 135V che i dissipatori dei Vclamp a volte diventano caldi,molto caldi...e li giù di phon....
già sto pensando di raddoppiare la superficie dei dissipatori o applicare una ventola da cm20/25 bipala tipo quelle delle stufette

Oggi me la sono vista brutta:dopo una curva a 50 all'ora mi sono trovato un buca profonda 30/35cm e lunga 150,sicuramente aceduto il terreno sottostante risucchiandosi anche l'asfalto
d'istinto ho tirato su l'anteriore...praticamente ho dato una insaccata col posteriore mandando a fondo corsa l'ammo....se non avessi avuto i riflessi pronti mi sarei cappottato in avanti con la BR per cappello

morale della favola:il motore non si avvia più....l'analyst segna 138.8V ma tutto è fermo.....10km a spinta per tornare a casadomani vedrò quello che è successo....se devo smontare la centralina per qualche contatto staccatosi,sarà l'occasione per shuntare ulteriormente:altre 20/30A non mi dispiacerebbero
kenuser Inserito il - 27/04/2012 : 19:01:46
Daniele, tu che ne maneggi a bizzeffe di questi charger, potresti controllare i valori dei trimmer?
Daniele Consolini Inserito il - 27/04/2012 : 16:32:25
Le LiFe possono arrivare a 3.9 senza danno.
I BMS hanno normalmente il bilanciamento che attacca a 3.65V e il BMS manda in blocco il charger quando una cella arriva a 3.9 quindi credo sia tutto normale.

Bob, tu hai solo un problema di contatti.
Il Vclamp è un muro e potresti caricare anche a 10A, che quando parte il calmper, tutta l'energia che viene fornita alla cella se la succhia lui. Quindi se hai una cella che va su di tensione, hai un clamper che non funziona bene, o hai un problema di contatti, punto, nessun altro fatto misterioso.
Ricontrolla tutte le tarature dei Vclamp. Può essere che con la temperatura ed i trasporti, quel clamper abbia modificato la sua tensione di soglia.

Smaz, stai attento quando misuri le tensioni di non toccare i puntali con le dita, il tester potrebbe leggere tensioni sbagliate se non fai contatto bene!
smaz7 Inserito il - 27/04/2012 : 10:11:46
A me invece è tornato tutto a posto, le due celle arrivano a fine carica a 3,65V esatti.
Bobzilla Inserito il - 26/04/2012 : 20:10:25
smaz7 ha scritto:

Daniele Consolini ha scritto:

Non sei un miracolato. Il fatto è che ovviamente si parla solo di problemi da risolvere sulla sezione kit e fai da te, ma sai quante batterie funzionanti ci sono in Italia! Ovvio che a noi pare vada tutto male, perchè quando ad una persona una cosa funziona non apre una discussione!


Mah forse ho parlato troppo presto, casualmente ieri ho lasciato il charger attaccato più del solito. Quando son andato a staccare il tutto ho dato una controllatina alle celle: ce ne erano due sopra i 3.8V! non mi era mai successo, ma la cosa strana e che le resistenze del bms erano fredde, è andato in protezione?
Allora dopo un giretto di 5km ho rimesso in carica, a luce verde accesa le due celle incriminate erano sui 3.75 ma dopo un po' si erano già abbassate a 3.70 e le resistenze del bms erano belle calde e stavano facendo il loro lavoro di bilanciamento. Per sicurezza non ho lasciato attaccato tutto e sono andato a dormire. Cosa può essere successo?




posso dire che è simile a quello che mi è capitato qualche giorno fa....leggete mie risposte prima di questa

alla fine ho una cella(anzi un parallelo di 3 celle) su 34 che fa la str****,in pratica ho il Vclamp settato a 4,12v e questa già da 4 schizza in alto fino a 4,18..4,19.
Il Vclamp non fa in tempo a tagliare la corrente per il motivo che si sta caricando ad oltre 2A in CC...quando arriva a CV ormai dopo 30 minuti si spengono i caricatori per la fine carica.
Risultato:33 celle a 4,12 ed una a 4,17/18....in seguito anche questa poi va pareggiandosi con le altre....diciamo intorno a metà carica(quella che io considero tensione nominale).
Sono 6 volte che accade questo e 6 volte controllo su strada con il cell-tester la situazione a metà carica:sempre come scritto prima
Non è normale questo e spero non gravissimo dato che comunque la tensione della cella "impazzita" rimane entro il valore di sicurezza:4,20V...
imayoda Inserito il - 26/04/2012 : 16:43:26
è il caldo bob..
kenuser Inserito il - 26/04/2012 : 15:13:35
Qualcuno che ha accesso veloce all'interno del charger potrebbe misurare i due valori dei potenziometri?
Ci sono due resistenze messe in posizione parallela sotto i trimmer.
Si tratta di settare il tester a 2K e misurare la resistenza tra il ponticello a sinistra ed il contatto di destra di ciascuna resistenza.



Così si misura il valore del trimmer della corrente:



e così quello dell'altro trimmer:



Ho provato con il charger di un mio amico e mi da due valori: 0.258 e 0.112 ma vorrei confrontare con altri charger..

Grazie mille!
Barba 49 Inserito il - 26/04/2012 : 14:05:36
I misteri che avvolgono il funzionamento in simbiosi di BMS e caricatori sono molti ed insondabili, la mente umana non può arrivare a comprenderli...
smaz7 Inserito il - 26/04/2012 : 10:47:43
Daniele Consolini ha scritto:

Non sei un miracolato. Il fatto è che ovviamente si parla solo di problemi da risolvere sulla sezione kit e fai da te, ma sai quante batterie funzionanti ci sono in Italia! Ovvio che a noi pare vada tutto male, perchè quando ad una persona una cosa funziona non apre una discussione!


Mah forse ho parlato troppo presto, casualmente ieri ho lascito il charger attaccato più del solito. Quando son andato a staccare il tutto ho dato una controllatina alle celle: ce ne erano due sopra i 3.8V! non mi era mai successo, ma la cosa strana e che le resistenze del bms erano fredde, è andato in protezione?
Allora dopo un giretto di 5km ho rimesso in carica, a luce verde accesa le due celle incriminate erano sui 3.75 ma dopo un po' si erano già abbassate a 3.70 e le resistenze del bms erano belle calde e stavano facendo il loro lavoro di bilanciamento. Per sicurezza non ho lasciato attaccato tutto e sono andato a dormire. Cosa può essere successo?

Bobzilla Inserito il - 24/04/2012 : 20:52:24
e se il tester mi segna 0,00A? pensi che ancora stiano caricando?
Daniele Consolini Inserito il - 24/04/2012 : 20:01:50
guarda che il fatto che la ventola sia spenta e le luci siano verdi non è segno che i charger sono spenti. Mi sento di insistere Bob.
Bobzilla Inserito il - 24/04/2012 : 18:20:39
intanto diciamo che sono 2.000Wh e non 1.500..altrimenti non farei 160km con una carica....andarci piano però
i miei charger si spengono,lo si nota subito dalla ventola ferma e dai due led accesi entrambi,uno rosso l'altro verde

quando iniziarono i fuochi di Fuorigrotta avevo 700Wh,secondo me non influisce nulla avere più o meno grandi densità d'energia,che un numero maggiore di celle e paralleli complica e moltiplica le probabilità....cosa altro devo dire?

ecco,questo:oggi un parallelo ha dato di matto,nel senso che quasi a fine carica mi è venuta la briga di misurarlo con il cell-tester....cavolo!! ho i Vclamp impostati con una tensione di sbordo a 4,12 ed una cella esattamente la prima mi misurava 4,23V!! le altre si aggiravano tutte intorno ai 4,4..4,5V.
quello che è strano che il modulo Vclamp NON è intervenuto affatto per sottrarre tensione a quella cella impazzita
dovrò portare il modulo dall'ingegnere e farlo controllare,meglio di lui che li ha costruiti...

cosa strana è che anche oggi mi sono pappato 120km e ritornato a casa ho misurato il parallelo ed in particolare la cella incriminata,diciamo che in linea di massima si era livellata alle altre.....ma secondo me non è normale una cosa del genere,forse sarà pure quel cell-tester della mutuaandato a putt.
comunque misurerò per bene tutte le tensioni del parallelo con il tester e poi farò un confronto dei valori con l'attrezzo della mutua...vediamo quello che ne esce
Barba 49 Inserito il - 24/04/2012 : 13:37:30
Quoto Daniele sia per quanto riguarda l'esatto funzionamento dei caricatori che per lo sterminato numero di batterie funzionanti sul territorio italiano!!!
La rimozione della scheda da lui indicata fa continuare la fase CV del charger all'infinito, dando il tempo anche ai BMS più riottosi di fare il loro lavoro.
Daniele Consolini Inserito il - 24/04/2012 : 13:19:04
Non sei un miracolato. Il fatto è che ovviamente si parla solo di problemi da risolvere sulla sezione kit e fai da te, ma sai quante batterie funzionanti ci sono in Italia! Ovvio che a noi pare vada tutto male, perchè quando ad una persona una cosa funziona non apre una discussione!
smaz7 Inserito il - 24/04/2012 : 12:26:45
Finalmente capito l'arcano GRAZIE! cmq. sono tra i miracolati con celle che si bilanciano bene...
Daniele Consolini Inserito il - 24/04/2012 : 11:10:01
Smaz, la luce passa da rossa a verde in un punto della fase CV a piacimento settando il trimmer dentro al caricabatterie.
Quindi la fase a tensione costante inizia ben prima del passaggio alla luce verde.

Il settaggio della tensione viene eseguito senza carico, quindi con la luce verde accesa, visto che nulla è collegato all'uscita del caricabatterie.

Con la schedina verticale montata, dopo 5 minuti che si accende la luce verde il charger inibisce l'uscita impedendo qualsiasi erogazione di corrente.
Rimuovendo la schedina, il charger non stacca più e mantiene la fase CV che è gestita dal solo BMS.

@Bob: ...se l'abbiamo soprannominata CERNOBIL...non è notoriamente l'immagine della sicurezza, però la prestazione c'è eccome.
Poi come lo usi tu va benissimo, anzi, tu sei la dimostrazione vivente che le LiPO durano e sono sicure esattamente come le Liion se vengono usate correttamente. Certo, se una sola cellina decide di fare la cretina, anche io guarderò verso sudest chiedendomi cosa è quel fungo nel cielo.
1500Wh di LiPO...babbabia!
Hli ultimi fuochi di artificio, quanti Wh erano?

Sempre per te Bob, secondo me i tuoi non si spengono, semplicemente commutano la lucetta, che è diverso. Confermi?
smaz7 Inserito il - 24/04/2012 : 10:06:31
Ma quando c'è la luce verde non misurate la tensione a cui è settato il charger? A me sembra di si, non è quella che viene chiamata fase a tensione costante? State dicendo che dopo un certo tempo il charger si spegne completamente?
Barba 49 Inserito il - 24/04/2012 : 08:33:37
I 18 pacchi di Nanotech sono una garanzia come potenza, ma come durata e stabilità ho i miei dubbi!!!
Prova a ricaricarli con un normale caricatore e vedi cosa accade, io nel frattempo mi metto alla finestra e guardo verso sud-est in attesa del bagliore della fusione.
Bobzilla Inserito il - 24/04/2012 : 06:19:58
anche i 18 pacchi nanotech lo sono.....spero

Daniele Consolini Inserito il - 23/04/2012 : 22:42:05
A123 e Ping sono una garanzia.
imayoda Inserito il - 23/04/2012 : 21:52:54
boh.. a 'sto io son solo felice di aver beccato la combinazione giusta di celle, bms e charger (grazie ettore!)

e sappiamo bene che squadra che vince...
Bobzilla Inserito il - 23/04/2012 : 21:45:51
allora i miei non sono proprio uguali,da quando vanno in fase CV possono passare anche 40 interminabili minuti prima dello spegnimento ( a 0,2A)
Daniele Consolini Inserito il - 23/04/2012 : 21:13:53
l'unica scheda verticale che c'è saldata al circuito Bija.
Nella foto di elettrificatore, riportata anche da Kenuser, la puoi vedere vicino al fusibile in uscita, attaccata alla fascetta.
C'è su un operazionale, un transistor, qualche resistenza, un optoisolatore e un paio di condensatorini elettrolitici.
Fissata verticalmente al circuito principale con 5 piedini.
bija Inserito il - 23/04/2012 : 21:07:51
@Daniele, segnala meglio, cortesemente, quale è la schedina da togliere...... siamo ansiosi di ottimizzare i nostri strumenti cinesi....
Daniele Consolini Inserito il - 23/04/2012 : 20:51:33
I trimmer di ricambio si trovano in qualsiasi negozio di elettronica.
Montate un trimmer al cermet, che dovrebbe essere fatto un poco meglio.
Per i veri smanettoni, si possono portare fuori i due trimmer della tensione e corrente, in modo da fare le regolazioni come fossero alimentatori da laboratorio.

Ragazzi mi spiace per voi, ma non esiste la corrente minima che noi chiamiamo subshuntiana. Tale funzione non è contemplata in quel circuito.

C'è sotto al fusibile quello della tensione ( fase CV, correggi il valore a vuoto).

C'è quello della corrente (fase CC): regolare con carico fittizio o con batteria scarica, se proprio non si può fare altrimenti.
è quello situato vicino alla ventola.

C'è il terzo trimmer, quello vicino al toroide che non fa altro che settare la soglia di corrente quando commutare la luce da rossa a verde. In presenza della scheda verticale, quando avviene la commutazione a verde, un timer scatta e dopo 5 minuti si spegne l'uscita del charger.

Nei 50 esemplari presi da me in esame non ho notato nessuna seconda fase CC a bassa corrente, mi spiace raffreddare gli animi.

KENUSER ascoltami attentamente:
La vedi quella schedina in piedi, vicino al portafusibile? TOGLILA SUBITO.
Ti basta muoverla avanti e indietro fino a che non si stacca.
Tale scheda mi ha fatto incavolare per qualche oretta, ha il compito di spegnere l'uscita del charger dopo 5 minuti che si è raggiunta la fase CV. in poche parole, quel charger ti impedisce di effettuare la fase di bilanciamento del pacco.
Il charger munito di quella scheda è adeguato per batterie Liion prive di bilanciatore.

Vi do anche un'altra dritta: evitate posti troppoumidi per quei charger, si impallinano.
Un posto caldo porterà un aumento della tensione in uscita, uno freddo una diminuzione, quini con il cambio stagionale è buona norma controllare con un tester la tensione in uscita e nel caso correggerla.

Quel charger lo conosco come le mie tasche e non posso proprio dirvi di più, vi ho già scritto tanto e non vorrei prendere brutte parole dal mio capo, visto che mi paga per fare i test.

Magari, in futuro farò un report su questo apparecchio, ma per ora mi devo fermare.
Bobzilla Inserito il - 23/04/2012 : 19:44:19
mi rimane difficile....per il motivo che carico a 140V con due caricatori in serie,quindi con regolazioni ampiamente fuori standard.

Quello che ho fatto però è stata la regolazione della tensione finale tramite tester e sotto carico per il motivo che avendo chargers con relè dovevano per forza accendersi a batterie inserite.

Per la corrente è sufficiente impostare il tester in amperometro ed agire sul trimmer apposito.

Se cerchi valori originali forse basta vedere le caratteristiche riportate in targhetta di solito applicata sul case.... sulla corrente minima di spegnimento assolutamente non so nulla.....mi è sempre stato consigliato di non toccarlo
kenuser Inserito il - 23/04/2012 : 19:05:19
Bobzilla ha scritto:


quale è la sua funzione? e se conviene regolarlo fuori dagli standard di fabbrica


Elettrificatore scrive che regola la soglia di corrente a cui il charger si spegne e regolandolo sotto la corrente di shunt è possibile caricare in sub shunt.

Bob puoi dirmi come regolare i potenziometri? valori originali magari..
Bobzilla Inserito il - 23/04/2012 : 18:04:56
sapete che ho toccato di tutto dentro un charger tranne che il potenziometro di corrente minima?

quale è la sua funzione? e se conviene regolarlo fuori dagli standard di fabbrica

p.s
quei potenziometri multi giri sono proprio delicati,sono fatti per una regolazione al momento dell'assemblaggio e stop....a forza di regolare il potenz. della corrente a 0,4A per la carica lenta una tantum,mi si è bloccata la corrente a 4,8A,evidentemente la vite spana in fretta la filettatura in plastica.

Fortunatamente ne ho uno di ricambio preso da un'altro cimelio di Guido
Penso però che già ci sono li sostituirò tutti e 3 con materiale più professionale
imayoda Inserito il - 23/04/2012 : 17:49:40
uppala!
ecco spiegato l'arcano.. corrente minima di spegnimento ! è una specie e corrente "sub shuntiana" dunque
kenuser Inserito il - 23/04/2012 : 16:42:55
Hemmm, già, sono stato troppo generico..

Immagine:

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Ho questo charger e smanettando sui potenziometri inferiori ho perso le regolazioni iniziali

Daniele Consolini Inserito il - 23/04/2012 : 16:35:49
??
Non capisco.
Cosa vuole dire?
Quale caricabatterie hai?
Corrente minima di spegnimento?
kenuser Inserito il - 23/04/2012 : 16:29:37
Ho giocato troppo con i potenziometri della corrente e quello della corrente minima di spegnimento tanto che ora non parte più la carica e i 2 led rimangono accesi. Chi mi aiuta a ritrovare le posizioni?
Daniele Consolini Inserito il - 23/07/2011 : 21:27:08
Sto sfruttando spesso la tecnica CC-CC descritta da elettrificatore per bilanciare pacchi batteria.

L'esperienza che ho fatto riguarda specialmente i BMS ecitypower resistivo.
Tali BMS hanno i consueti led/cella, ma a differenza di altri BMS come quello di elettrificatore ragionano in modo differente: Sia chiaro, la tecnica che si usa per forzare il bilanciamento è la stessa, ma nel caso del suddetto BMS
la corrente di carica deve essere minore o uguale alla corrente di bilanciamento.
Sono in questo modo si ottiene l'allineamento delle celle, che tralaltro non è rispecchiato dall'accensione di tutti i led.
Solo alzando la corrente tutte le celle superano la soglia ed i led si accendono, ma tale condizione è pericolosa, in quanto porta all'overvoltage.

Forse in serata aprirò un thread proprio su questo BMS associato alle celle ecitypower.
Elettrificatore Inserito il - 23/07/2011 : 20:44:47
misurando la corrente erogata dal charger alla batteria. Man mano che la batteria si carica la corrente si riduce. Bisogna regolare il potenziometro della corrente minima di spegnimento abbassandola finchè la corrente di carica non scende sotto il valore della corrente di shunt del BMS.

Io l'ho fatto per tentativi: ogni volta che il caricabatterie si spegneva, giravo il potenziometro e riattaccavo il caricabatterie. Ad un certo punto il caricabatterie non si spegne più (la corrente è sufficientemente bassa da non far mai intervenire la protezione di overvoltage del BMS venendo shuntata. In questo modo progressivamente si accendono tutti i led del BMS.

Come dicevo all'inizio di questo post, questo sistema è utile quando si ha già un pacco batteria sufficientemente bilanciato e la carica si interrompe secondo il Caso 2...
In pratica di tanto in tanto devo fare un bilanciamento completo con l'alimentatore sub-shuntiano...
bija Inserito il - 07/07/2011 : 07:50:21
Messaggio di Elettrificatore

Ciao ragazzi…, come sappiamo bilanciare le celle LiFePO4 e in particolare le cellone Headway 38120 per sfruttarne tutta la capacità non è semplicissimo usando i normali BMS cinesi e affini…

Come avevo già accennato nel post http://www.jobike.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=8098 vorrei esplorare un metodo alternativo ai Caricatori Singoli e al VClamp, che pur essendo metodi perfettamente risolutivi li trovo un po’ invadenti (tirar fuori 16 fili, connettori, etc) e costosetti.

Se un pacco batterie viene caricato con una corrente lasciatemi dire “sub-shuntiana” (nel senso di inferiore alla corrente di bypass del BMS), sicuramente nessuna cella andrà mai in overvoltage e il BMS non interromperà mai la carica e tutte le celle si porteranno gradualmente alla tensione di intervento degli shunt (3,70 V nel mio caso), quindi tutti i led accesi è pacco perfettamente bilanciato.

Il problema è che i nostri charger interrompono il processo di carica prima che la corrente (in modalità CV) scenda sotto la corrente di shunt.
Facendo un po’ di esperimenti con carichi fittizi in uscita del mio caricabatterie (lampadine di diverso wattaggio e ferro da stiro…) ho scoperto che con correnti inferiori a una certa soglia (circa 0,5 A nel mio caso) il caricatore si spegne da solo dopo un certo tempo di ritardo (da 2 a 3 minuti nel mio caso), mentre collegando in uscita un ferro da stiro (1,8A) il caricabatterie non si spegneva mai.

Ecco quindi perché la carica delle nostre batterie si interrompe (ci sono due casi):
Caso 1 (batterie molto sbilanciate): la cella più carica va in overvoltage e il BMS stacca. La corrente va a 0A e parte il timer nel caricabatterie: se la cella ritorna sotto l’overvoltage recovery prima dei 2-3 minuti la corrente di carica ripartirà appena il BMS riattacca. Altrimenti il charger, scaduto il tempo, interrompe definitivamente la carica.

Caso 2 (batterie abbastanza bilanciate): nessuna cella va in overvoltage ma ad un certo punto la corrente di carica (in modalità CV) scende sotto la fatidica soglia dei 0,5A; parte il timer e terminati i 2-3 minuti il charger interrompe definitivamente la carica.

A questo punto mi sono ricordato che c’è un potenziometro nel charger che non sapevo a cosa serviva… E infatti ho scoperto che è quello che regola la soglia di corrente a cui il charger si spegne. Per coloro che hanno un caricabatterie simile al mio, il potenziometro è quello della foto seguente con la scritta in rosso (ruotare in senso antiorario per ridurre la corrente di spegnimento…).



Immagine:

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Quindi ho regolato la corrente di carica a un livello inferiore alla mia corrente di shunt (0,15A), e la soglia di spegnimento sotto 0,10A.. Così facendo ho proseguito a caricare la batteria per diverse ore. Alla fine la batteria è tornata a erogare 9,5Ah (prima ne dava 8,5).

Gli ultimi 3 cicli di carica li ho fatti riportando la corrente di carica a 3A, lasciando la soglia di spegnimento a 0,1A: la batteria ha continuato a migliorare, e adesso mi da 9,7Ah.

Riassumendo (scusate la prolissità…), si possono bilanciare le celle riducendo semplicemente la soglia di spegnimento del charger (corrente minima di spegnimento).
Questo però solo se nessuna delle celle va in overvoltage prima che la corrente scenda sotto la corrente di shunt propria di ogni BMS. Se questo è il caso, bisogna prima somministrare una corrente costante “sub-shuntiana” al pacco batteria per portarlo sufficientemente in bolla…

Prossimo passo, vorrei fare un alimentatore sub-shuntiano da usare saltuariamente per bilanciare a fondo la batteria...



"Riassumendo (scusate la prolissità…), si possono bilanciare le celle riducendo semplicemente la soglia di spegnimento del charger (corrente minima di spegnimento)." Con il tester riesco a misurare tensione e corrente erogata; ma come la misuro la corrente minima di spegnimento per regolare il charger????
Daniele Consolini Inserito il - 13/11/2010 : 09:01:02
Il Vclamp è un generatore di tensione, una resistenza no.
In linea di massima funziona bene anche il resistivo, che forse sarebbe anche molto più facile da mettere su piccoli BMS, ma sarebbe meno preciso proprio perchè la scarica della batteria
sarebbe "impulsiva". Non sarebbe una tensione di mantenimento, ma un processo di carica-scarica
continuo. Comunque andrebbe anche il resistivo.
Purtroppo non so quanto la fase finale di carica di una cella sia determinante per la sua
longevità, quindi forse preferisco stare dalla parte sicura, anche se Ping, che usa BMS resistivo,
garantisce che i propri pacchi fanno 3000 cicli!
Elettrificatore Inserito il - 12/11/2010 : 22:17:48
Mi sembra perfetto, un BMS fai da te, dove ci puoi mettere le mani quando serve... e con una corrente di shunt dignitosa.
Ovviamente dovrà implementare anche il circuito LVC e magari, già che ci siamo, anche l'interruttore a Mosfet (come ho fatto io nel mio BMS, http://www.jobike.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=7907&whichpage=2).

Mi torna tutto tranne il discorso dello shunt resistivo che non sarebbe efficiente. Secondo me finchè la corrente è inferiore a quella permessa dalla resistenza di shunt i due circuiti si comportano nello stesso identico modo: entrambi limitano la tensione al valore imposto dal comparatore di tensione, solo che uno dissipa su una resistenza e l'altro su un transistor. Il vantaggio del Vclamp è che lui ingoia in teoria qualsiasi corrente (fino a quando non inizia a fumare...), ma così si torna al discorso del massimo calore smaltibile.
Comunque va benissimo il Vclamp...

Daniele Consolini Inserito il - 11/11/2010 : 21:26:07
No, dimensiono la dissipazione termica per 0.5A (16 celle=29.2W dissipati e son già tanti). Infatti quando sono spenti non conducono e quindi
non scaldano. All'attivazione del primo shunt, si attiva anche il secondo generatore di corrente
che la limita.
Ad ogni modo i Vclamp sono in grado di reggere tanti ampere, quindi l'unico problema in caso
di avaria del generatore di corrente, è quello di dissipazione termica, ma nel caso si può mettere
un controllo di temperatura limite sul dissipatore che stacca la batteria in caso di sovratemperatura del clamp.
Inoltre non è necessario cambiare alcuna parte del circuito nel caso ci si accontenti di
correnti inferiori.

Il resistivo non è efficiente come il Vclamp, in quanto una resistenza non è un generatore ideale di tensione, ma solo un modo per scaricare un poco di corrente.
Il Vclamp invece è l'unico dispositivo in grado di svolgere in modo reale la fase CV di carica della cella.
Elettrificatore Inserito il - 10/11/2010 : 22:36:19
Penso anch'io che 0,5A sarebbero buoni per shuntare (molto meglio dei 0,2 scarsi del mio BMS cinese). Consentirebbe di riequilibrare 1Ah di sbilanciamento in 2 ore... direi buono.

Ma se metti i Vclamp li devi dimensionare per la correntona che circola quando va il charger normale (esempio 3A). Quindi non ce lo vedo molto portatile. Per farlo portatile bisogna (per come la vedo io) stare sul BMS resistivo classico, magari alzando lo shunt a 0,5A. Altrimenti ti porti dietro tutti i problemi di smaltimento del calore, dissipatori, etc...
Daniele Consolini Inserito il - 10/11/2010 : 22:19:29
Pian piano va avanti! Alla fine si può dire che se metto assieme tutte le idee, il circuito è fatto! Però quello che mi ha risolto una marea di dubbi su come viene usato il Vclamp
è stato proprio questo post.
Il Vclamp non va pilotato a tensione costante! Grave errore!
Con pazienza e tempo arriverà a tempo perso anche il BMS.
Purtroppo non ho un pacco batterie da assemblare, ma non si sa mai, magari qualcuno vorrà fare da cavia una volta pronto il prototipo!
Un LM317 è in grado di gestire per benino fino ad 1A con una dissipazione non eccessiva,
ma ho paura che i cavi di bilanciamento non abbiano un diametro sufficiente per
essere ininfluenti sul circuito di Vclamp. Per questo sto pensando di bilanciare con corrente tra 200mA e 0.5A.
Che ne dici? Poi tutto dipende da quanto uno vuole portatile il BMS!

Mettendo LM317 in configurazione CC verso massa sfruttando il charger, non è più nemmeno necessario comperare la versione VHT!
Elettrificatore Inserito il - 10/11/2010 : 22:09:28
Adesso ho capito cosa intendevi... Direi che potrebbe funzionare. Basterebbe fare uno scatolino con il generatore di corrente costante e frapporlo tra charger e batteria.
Però funzionerebbe solo in prospettiva, con il BMS open source, dal quale prelevare il comando di chiusura mosfet all'accesione del Vclamp (o shunt). Servirebbe poi modificare il charger alzandogli la tensione a vuoto e abbassandogli la corrente minima di spegnimento.

Avevo pensato anch'io di farlo e in questo modo, mi sarei risparmiato di mettere il trasformatore+raddrizzatore. Ma avendo un BMS cinese praticamente inaccessibile (l'hanno imbalsamato nella resina...) non ho un comando accessibile di accensione shunt. Pensavo allora di creare nel circuitino una funzione che sente quando la corrente va a zero (BMS che stacca per overvoltage); a questo punto apre il mosfet e proseguirebbe in corrente subshuntiana. Il problema è che una volta che il BMS ha staccato, prima di riattaccare ci mette un bel po di tempo e nel frattempo il charger che ho io ha già staccato definitivamente (la questione le timer interno..., non so se è comune a tutti i charger).

La mia idea adesso era di collegarli in parallelo, dotando il circuitino subshuntiano di una presa in cui innestare il charger e all'internso dello scatolino collegarli in parallelo (con il diodo di protezione sul charger)... questo solo quando voglio bilanciare a fondo.

La tua soluzione è ottima ma bisogna farsi in casa il BMS... che sarebbe una gran cosa
Daniele Consolini Inserito il - 10/11/2010 : 09:03:16
Ovviamente questo presuppone che il caricatore non si isoli dalla batteria.

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