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Elettrificatore
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Inserito il - 20/10/2010 : 00:32:11
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Ciao ragazzi…, come sappiamo bilanciare le celle LiFePO4 e in particolare le cellone Headway 38120 per sfruttarne tutta la capacità non è semplicissimo usando i normali BMS cinesi e affini…
Come avevo già accennato nel post http://www.jobike.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=8098 vorrei esplorare un metodo alternativo ai Caricatori Singoli e al VClamp, che pur essendo metodi perfettamente risolutivi li trovo un po’ invadenti (tirar fuori 16 fili, connettori, etc) e costosetti.
Se un pacco batterie viene caricato con una corrente lasciatemi dire “sub-shuntiana” (nel senso di inferiore alla corrente di bypass del BMS), sicuramente nessuna cella andrà mai in overvoltage e il BMS non interromperà mai la carica e tutte le celle si porteranno gradualmente alla tensione di intervento degli shunt (3,70 V nel mio caso), quindi tutti i led accesi è pacco perfettamente bilanciato.
Il problema è che i nostri charger interrompono il processo di carica prima che la corrente (in modalità CV) scenda sotto la corrente di shunt. Facendo un po’ di esperimenti con carichi fittizi in uscita del mio caricabatterie (lampadine di diverso wattaggio e ferro da stiro…) ho scoperto che con correnti inferiori a una certa soglia (circa 0,5 A nel mio caso) il caricatore si spegne da solo dopo un certo tempo di ritardo (da 2 a 3 minuti nel mio caso), mentre collegando in uscita un ferro da stiro (1,8A) il caricabatterie non si spegneva mai.
Ecco quindi perché la carica delle nostre batterie si interrompe (ci sono due casi): Caso 1 (batterie molto sbilanciate): la cella più carica va in overvoltage e il BMS stacca. La corrente va a 0A e parte il timer nel caricabatterie: se la cella ritorna sotto l’overvoltage recovery prima dei 2-3 minuti la corrente di carica ripartirà appena il BMS riattacca. Altrimenti il charger, scaduto il tempo, interrompe definitivamente la carica.
Caso 2 (batterie abbastanza bilanciate): nessuna cella va in overvoltage ma ad un certo punto la corrente di carica (in modalità CV) scende sotto la fatidica soglia dei 0,5A; parte il timer e terminati i 2-3 minuti il charger interrompe definitivamente la carica.
A questo punto mi sono ricordato che c’è un potenziometro nel charger che non sapevo a cosa serviva… E infatti ho scoperto che è quello che regola la soglia di corrente a cui il charger si spegne. Per coloro che hanno un caricabatterie simile al mio, il potenziometro è quello della foto seguente con la scritta in rosso (ruotare in senso antiorario per ridurre la corrente di spegnimento…).
Immagine:
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Quindi ho regolato la corrente di carica a un livello inferiore alla mia corrente di shunt (0,15A), e la soglia di spegnimento sotto 0,10A.. Così facendo ho proseguito a caricare la batteria per diverse ore. Alla fine la batteria è tornata a erogare 9,5Ah (prima ne dava 8,5).
Gli ultimi 3 cicli di carica li ho fatti riportando la corrente di carica a 3A, lasciando la soglia di spegnimento a 0,1A: la batteria ha continuato a migliorare, e adesso mi da 9,7Ah.
Riassumendo (scusate la prolissità…), si possono bilanciare le celle riducendo semplicemente la soglia di spegnimento del charger (corrente minima di spegnimento). Questo però solo se nessuna delle celle va in overvoltage prima che la corrente scenda sotto la corrente di shunt propria di ogni BMS. Se questo è il caso, bisogna prima somministrare una corrente costante “sub-shuntiana” al pacco batteria per portarlo sufficientemente in bolla…
Prossimo passo, vorrei fare un alimentatore sub-shuntiano da usare saltuariamente per bilanciare a fondo la batteria...
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MTB Tecnobike Fuoco - Joffa's Nine FH154 48V 350W - Celle Headway 38120S LiFePO4 10Ah - Cycle Analyst |
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vadda
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Inserito il - 20/10/2010 : 11:51:36
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Tutto chiaro, e' un po' come i 50-100mA che si davano alle NiCd a fine carica per mantenerle. Ma sul pacco in questione stai comunque usando un BMS ? Che tipo ? |
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zappan
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Inserito il - 20/10/2010 : 13:14:32
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Elettrificatore avevo sempre detto che per livellare le gosse 38120 bisognava usare una minima carica   , Ma dimmi quando tu dici che il carichino si spegne dopo 3 minuti intendi che passa a luce verde? Io quando carico il mio pacco monto sempre il WattUp, noto che con un carichino simile al tuo ma da 2A quando rimane la luce rossa accesa il carichino eroga 2A, nella fase finale, suppongo di bilanciamento non ho lucine sul bms ma sento poggiando la mano sul pacco batterie il calore delle resistenze, eroga circa 50 mh per un tempo di circa 10 minuti e la luce è ancora rossa, poi eroga 10mh la luce diventa verde, ma anche se rimane una notte intera in questa condizione eroga sempre 10 mh e la batteria accumula corrente (ma non trovo le resistenze calde), a questo punto mi sorge il dubbio che non stacca mai, anche perchè io il carichino avendolo comprato bene o male assieme al tuo e a quello di Jonathan, sentendo le vostre discussioni sulla carica delle 38120, mi è capitato di smanettarci prima sul trimmer che regola la tensione ( e quella la vedo facilmente) ed anche su questo che regola la corrente, non vorrei che l'ho inavvertitamente "starato" e non stacchi mai. Che ne pensi?
Ciao |
Ex @MTB Raleigh BPM 36V LifePo4 36V-12Ah Watts'Up Km 7250 dal 10 2009 al 08 2015 Ex @MTB LITE K2 Cute Q100 24V Litio 24V-8Ah Km 12350 dal 5 2011 al 10 2015 @MTB Raleigh TDSZ2 LCD3 Flexible OpenSource 0.20.1 by Casainho-Buba 36V 14.5Ah Litio kM 989 dal 07 2018 @MTB De Vinci Troy TDSZ2 VLCD6 SW By Marcoq-Mbrusa V20beta1 48V Litio 9,6Ah Km 902 dal 09 2018; con Bluetooth ESP32 e SW Ver.7 di Mspider65 da 05 2020: |
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zappan
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Inserito il - 20/10/2010 : 13:16:10
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Ah dimenticavo, complimenti ancora per la soluzione del problema  |
Ex @MTB Raleigh BPM 36V LifePo4 36V-12Ah Watts'Up Km 7250 dal 10 2009 al 08 2015 Ex @MTB LITE K2 Cute Q100 24V Litio 24V-8Ah Km 12350 dal 5 2011 al 10 2015 @MTB Raleigh TDSZ2 LCD3 Flexible OpenSource 0.20.1 by Casainho-Buba 36V 14.5Ah Litio kM 989 dal 07 2018 @MTB De Vinci Troy TDSZ2 VLCD6 SW By Marcoq-Mbrusa V20beta1 48V Litio 9,6Ah Km 902 dal 09 2018; con Bluetooth ESP32 e SW Ver.7 di Mspider65 da 05 2020: |
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Elettrificatore
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Inserito il - 20/10/2010 : 21:06:10
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| vadda ha scritto:
Tutto chiaro, e' un po' come i 50-100mA che si davano alle NiCd a fine carica per mantenerle. Ma sul pacco in questione stai comunque usando un BMS ? Che tipo ?
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Certo, è fondamentale che ci sia perchè è lui che by-passa le celle appena la tensione supera i 3,7 V (nel mio caso) e fa in modo che la tensione per quella cella non cresca più (ma solo se la corrente di carica è inferiore a quella del by-pass... è qui il punto). Se non ci fosse il BMS tutte le celle continuerebbero a caricarsi, anche quelle già cariche... e questo non va bene. Il mio BMS è un normale bleeding con resistenze di shunt di 20 ohm, percui quando intervengono bypassano con una corrente di 3,7/20=0,18A |
MTB Tecnobike Fuoco - Joffa's Nine FH154 48V 350W - Celle Headway 38120S LiFePO4 10Ah - Cycle Analyst |
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tittopower
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Inserito il - 20/10/2010 : 21:13:45
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Mi potreste dire le caratteristiche di questo caricatore ? Campo di tensione impostabile, campo di corrente...prezzo e dove reperirlo se possibile. Una volta ho chiesto a BMS battery ma mi han detto che di regolabili non ne hanno...forse una precauzione o sono tutti regolabili alla fine ?
Alla fine per un caricatore che deve fare solo da bilanciatore con queste correnti varrebbe quasi la pena costruirlo piuttosto che utilizzare quello principale. Con un trasformatorino da 5-10W ed un LM317 si farebbe un alimentatore regolabile da tenere sempre connesso al pacco... |
Bottecchia TX50 + BPM rear 250W + 38120 x 14 central + CA + linear torque -- muletto: esperia + SWXU 250W front + LiPo 36V/5Ah -- Battery managed by Robbe E1 & Graupner UDP45 --- Rockrider 9.1 + BPM 250W + nanotech 10Ah + Linear torque |
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imayoda
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Inserito il - 20/10/2010 : 21:17:57
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sempre connesso?? cioè?  |
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Elettrificatore
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Inserito il - 20/10/2010 : 21:24:55
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Grazie, Zappan... nel mio caricabatteria la luce verde incomincia ad accendersi man mano che la tensione di uscita si alza, e quindi da questa spia non riesci a capire se ha finito di caricare. Ma se provi a mettere una lampadina da 25W sull'uscita del caricabatterie (corrente misurata 0,05A) vedi che accendendo il caricabatterie si accende flebilmente la lampadina. Trascorsi 3 minuti (nel mio caso) si spegne di colpo; quindi c'è una spece di timer nel caricabberia che parte quando la corrente scende sotto un certo limite (nel caso della lampadina il timer parte subito perchè la corrente è già sotto il limite impostato di fabbrica)
Potrebbe essere che hai starato il potenziometro che regola la corrente di spegnimento. Considerà però che anche il Watt-Up ha il suo assorbimento. Io ad esempio, adesso che ho abbassato il limite di spegnimento, non posso più lasciare attaccato il mio CA e la centralina perchè con i loro assorbimenti non fanno spegnere il caricabatteria |
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vadda
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Inserito il - 20/10/2010 : 21:33:09
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@tittopower: Ho preso da bms-battery un carcabatterie da 400W con la scatola di alluminio una settimana fa' e dentro e' esattamente cosi':-)
@elettrificatore : a che temperatura arrivano le resistenze del bms a fine carica? |
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Elettrificatore
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Inserito il - 20/10/2010 : 21:42:21
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Titto, io l'ho preso da BMSBattery. Lo trovi anche su questo sito (da cui non ho mai comprato niente però): http://www.ebike-bmsbattery.com/ modello G-CHW360.
Sembra identico al mio e se guardi la sua scheda vedi che c'è un parametro "Change / shut off" (che penso volessero scrivere "Charge /shut off"...); per il 48V è settato a 0,6A. Secondo me quello è il valore settato di fabbrica sotto il quale il caricabatterie si spegne (al termine del timer...)
Non ho testato tutta l'escursione della regolazione di tensione ma arriva sicuramente oltre i 60V
Anch'io titto pensavo di costuirmelo. anche perchè se sfrutti il charger devi considerare che la corrente si smorza man mano che si alza la tensione. Meglio fare un dispositivo autonomo con trasformatore. Ma ce la fa l'LM317 a 60 V? Adesso mi guardo un po di datasheet...
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Elettrificatore
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Inserito il - 20/10/2010 : 21:44:50
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@vadda: non lo so, scottano ma non terribilmente. Considera che 0,18A x 3,7V fa 0,66W. Non è tantissimo |
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tittopower
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Inserito il - 20/10/2010 : 22:00:11
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@elettrificatore e vadda: Grazie delle info a entrambe, evidentemente quelli di bms battery non hanno piacere che il charger venga aperto e mi hanno risposto così... Il circuito a occhio mi pare simile a quello del caricatore fornito da joffa con le sue batterie, ci guarderò meglio.
Il 317, provato di persona, regge fino a 100V ed ha un campo di regolazione di 40V.
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Bottecchia TX50 + BPM rear 250W + 38120 x 14 central + CA + linear torque -- muletto: esperia + SWXU 250W front + LiPo 36V/5Ah -- Battery managed by Robbe E1 & Graupner UDP45 --- Rockrider 9.1 + BPM 250W + nanotech 10Ah + Linear torque |
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imayoda
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Inserito il - 20/10/2010 : 22:41:59
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| tittopower ha scritto:
@elettrificatore e vadda: Grazie delle info a entrambe, evidentemente quelli di bms battery non hanno piacere che il charger venga aperto e mi hanno risposto così... Il circuito a occhio mi pare simile a quello del caricatore fornito da joffa con le sue batterie, ci guarderò meglio.
Il 317, provato di persona, regge fino a 100V ed ha un campo di regolazione di 40V.
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io ho provato un 217 con la sigla scancellata (poteva essere pure un 317) ed è arrivato a 110v regolando a 60V.. credo fosse uno di quelli fortunati oltre ad essere (forse) la serie per applicazioni più estreme....
ah poi a quasi 110V è esploso.. era un package to220 |
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Elettrificatore
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Daniele Consolini
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Inserito il - 21/10/2010 : 08:39:08
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Se si utilizza una corrente "sub shuntiana", tipo 0.8Ishunt, allora non è nemmeno necessario che il BMS stacchi più, perchè quando una batteria raggiunge la tensione limite, parte il suo shunt che ne impedisce un'ulteriore carica. A questo punto vai di Vclamp e sei a posto.
Attenzione agli LM317, che solo la versione T regge una ddp ai suoi capi di 60V in caso di corto. Esiste sui datasheet un piccolo circuitino addizionale che gli permette di lavorare in sicurezza fino a 120V.
Ringrazio per la mappatura del caricatore, sono sicuro che verrà buona a molti! |
Un viaggio in bicicletta libera l'anima |
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Jonathan
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Friuli-Venezia Giulia
1062 Messaggi |
Inserito il - 21/10/2010 : 09:24:01
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Si....anche io ringrazio elettrificatore per la nuova scoperta sul carica batterie! Anche io mi chiedevo che regolasse quel trimmer....pensavo anche io alla corrente minima, che infatti si ferma attorno ai 0,5 A anche sul mio CB.
Io quando carico il pacco ho sempre inserito il vecchio watt's up che avevo prima sulla bike...proprio per tenere d'occhio tutti i parametri di tensione e corrente che arrivano alla batteria....e anche per sapere gli Ah caricati nel pacco (...anche se un pò di energia viene mangiata dal vclamp...). Comunque, mi sono accorto che la corrente di carica, nel mio caso 5A, si riduce automaticamente man mano che le celle sono cariche. Cioè ho visto, leggendo appunto sul watt's up, che man mano il vclamp bypassa le celle cariche e queste aumentano di numero, la corrente scende fino ad arrivare al minimo di 0,8A quando rimane solo una cella da caricare, e poi in prossimita dei 0,48A il led diventa verde e comunque il carica prosegue nella sua carica con una corrente molto piccola, sotto i 0,5A appunto, per un determinato tempo per poi annullare la carica definitivamente.
Saluti
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BAFANG BPM 48v 350W - Joffa's NINE RH 205 500/800W HS 48v - Batteria Headway 38120S - 16 Celle LiFePO4 10Ah - Cycle Analyst |
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tittopower
Utente Senior
   

Emilia Romagna
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Inserito il - 21/10/2010 : 21:34:55
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@elettrificatore: quindi riassumendo saresti in questa situazione; microcaricatore a corrente inferiore a quella di bilanciamento con bms sulla batteria. In questo caso come pensi di configurare il 317 ? Occorre che sia capace di erogre una corrente costante di 100-200 mA ma anche una tensione massima di X volt in base al numero di celle, quindi in sostanza un alimentatorino CC-CV. Per realizzare senza troppe complicazioni (vedi operazionali) un alimentatore del genere ti suggerisco di impiegare 2 LM317 di cui uno configurato in CC ed uno in CV montati in serie. In pratica si farebbe così: trasformatore--> ponte diodi--> condensatore--> primo 317 configurato in corrente costante --> secondo 317 configurato come regolatore di tensione massima --> uscita. Mi pare che così si possa ottenere semplicemente quanto serve. |
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Elettrificatore
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Inserito il - 21/10/2010 : 22:54:03
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@Daniele Consolini e Jonathan: è sempre un piacere dare un contributo...
Jonathan, ma con il VClamp raggiungi poi tutti i 10Ah in scarica?
probabilmente chi costruisce i caricabatterie preferisce settare la corrente minima piuttosto alta in modo da far apparire più veloce la carica, ma a scapito del completo riempimento...
@tittopower: si, vorrei costuirmi tale microcaricatore. Ho capito cosa intendi con 2 LM317, ma io vorrei fare una cosa più semplice: il limitatore di tensione secondo me non serve perchè stando sotto la corrente di shunt la tensione finale del pacco raggiunge un valore limite, pari a N°Celle x Vshunt (nel mio caso 16x3,7 = 59,2V) e puoi lasciarlo attaccato quanto tempo vuoi. Quello che vorrei però è che raggiunta tale tensione limite (o un pelo inferiore) il microcaricatore si spenga, in modo da non tenere inutilmente le celle alla massima tensione per lungo tempo.
Sto disegnando lo schema con ExpressSCH, un semplice ma ben fatto programmino che aveva segnalato Jonathan in un altro post. Appena lo finisco lo posto così magari me lo correggete...
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MTB Tecnobike Fuoco - Joffa's Nine FH154 48V 350W - Celle Headway 38120S LiFePO4 10Ah - Cycle Analyst |
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osva
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Inserito il - 22/10/2010 : 18:19:16
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chedo scusa per la mia ignoranza  dato che dopo aver caricato il pacco batterie non vedo più passare corrente dal watt-s up e la tensione rimane a V.29.10 se stacco il caricabatterie la tensione si abbassa a V.27.60 se invece il caricabatterie lo lasciassi sempre attaccato la tensione sarebbe costante a v.29.10 la batteria sarebbe sempre bella frizzante LO Sò è UNA STONZATA
Immagine:
 82,04 KB osva |
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tittopower
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Inserito il - 22/10/2010 : 20:19:25
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@osva: se la tensione rimane a 29 e passa mi pare strano che il caricatore non invii nulla alla batteria, il mio robbe in questa condizione continua a inviare 30mA dopo la fine della carica che sono sufficienti a tenere la batteria a piena tensione nonostante il lavoro di bilanciamnto prosegua costante (sicuramente per abbassare le celle che si alzano). Presumo quindi che senza bilanciatori siano sufficienti pochi mA perchè la tensione non cali nel tempo....è probabile che il watts-up non la rilevi. Non credo convenga tenere il caricatore collegato comunque, la peggior 38120 che ho perde 16mAh al giorno (1000mA in 2 mesi).
@elettrificatore: Capito cosa intendi, quindi solo corrente costante e distacco finale. Aspetto lo schema. TNX. |
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osva
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Inserito il - 22/10/2010 : 21:31:27
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tittopower ai ragione provato ora con il tester FLUKE un pò di corrente passa grazie   osva |
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Elettrificatore
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Inserito il - 23/10/2010 : 15:41:58
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Ecco come avrei impostato il circuitino microcaricatore. Prendetelo con le pinze finchè non avrò realizzato un prototipo funzionante...
Immagine:
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Ho indicato tutti i componenti che intendevo usare con i relativi codici RS-Component, ma si possono ovviamente usare componenti analoghi.
E' impostato per erogare una corrente di 0,125 A, ma può essere variata modificando R1 (la formula è indicata nello schema). Il trasformatore è da 2x55V che raddrizzati diventano 77Volt, un po' tantino ma tanto c'è LM317 che si becca la differenza con la tensione della batteria.
R3 fa la regolazione fine della tensione di uscita alla quale il microcaricatore deve staccare. Il confronto di tensione l'ho pensato con un TC54 da 2.7V, percui R4 fa da partitore in modo che stacchi a 59,5V (avendo nel mio caso 16 celle 38120 in serie). Il TC54 ha normalmente l'uscita a GND durante la carica (lo uso al contrario di come viene usato per gli LVC...). Pertanto il transistor Q1 è interdetto in modo che il mosfet abbia sul gate la giusta tensione per farlo andare in conduzione (partizione R6/R7).
Appena la tensione di uscita supera i 59,5V, ovvero 2.7 al piedino In del TC54, l'uscita Out diventa aperta cosicchè Q1 va in saturazione e di conseguenza il mosfet si spegne.
Notare che una volta spento la tensione di uscita dall'LM317 va al massimo nell'inutile tentativo di imporre la corrente costante... pertanto si raggiunge una situazione stabile e il caricabatterie rimane spento finchè non si stacca la spina... (è quello che volevo per evitare di manterere le celle alla massima tensione tutta la notte...)
C2 serve all'accensione per evitare che nel transitorio il mosfet vada direttamente in interdizione. Forse non sarà necessario, si vedrà...
Titto, fammi sapere se per te può funzionare... grazie
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Daniele Consolini
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Inserito il - 23/10/2010 : 16:58:15
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@elettrificatore:
Lo shunt da te disegnato, non bilancia le celle, ma semplicemente limita la carica della batteria scaricandola in calore. A questo punto, converrebbe mettere prima del generatore di corrente un ulteriore stabilizzatore che definisce la massima tensione no? Il bilanciamento delle celle chiama un singolo shunt per ogni elemento, in modo tale che solo le celle cariche vengano preservate, lasciando alle celle scariche ancora la possibilità di arrivare al pieno completo. Il BMS sarebbe completo se la batteria venisse caricata con il caricatore standard e alla prima cella carica un rele, o chi per lui, attivasse l'alimentatore a corrente costante. Pian pianino il BMS open source prende vita! Bello! |
Un viaggio in bicicletta libera l'anima |
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Elettrificatore
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Inserito il - 23/10/2010 : 17:15:43
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@Daniele: non sono sicuro di aver capito cosa intendi. Il circuito che ho disegnato va attaccato a tutto il pacco batterie, non alla singola cella.
Forse non era chiaro... il +batteria e -batteria si riferiscono al pacco completo |
MTB Tecnobike Fuoco - Joffa's Nine FH154 48V 350W - Celle Headway 38120S LiFePO4 10Ah - Cycle Analyst |
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Daniele Consolini
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Inserito il - 23/10/2010 : 19:08:40
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Il circuito è chiarissimo, ma non capisco perchè usare uno shunt per limitare la tensione di carica del pacco. Per questo ho proposto un regolatore di tensione in serie al generatore di corrente da mettere al posto dello shunt, prima del generatore di corrente. Svolgerebbe la doppia funzione di diminuire la ddp in ingresso al generatore di corrente ed eviterebbe parte della dissipazione di calore generata dallo shunt. |
Un viaggio in bicicletta libera l'anima |
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tittopower
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Emilia Romagna
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Inserito il - 23/10/2010 : 20:34:10
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@elettrificatore: A me il circuito pare OK per quanto riguarda il funzionamento: 2 note; Non saprei dirti quanto sia preciso il TC 54 nella commutazione, ho fatto anche io delle prove per usarlo come limitatore di tensione di carica ma mi pare di averlo scartato per l'isteresi elevata (ininfluente in questo caso), tieni conto che in questo circuito un eventuale imprecisione a causa del partitore viene amplificata di 20 volte.
La resistenza da 18 ohm dopo il 317 serve solo a accendere il led immagino, introduce un po di incostanza nella corrente ma credo sia tollerabile, avrei preferito mettere il led segnalatore sul TC.
@Daniele: Non ho capito cosa intendi per shunt in questo circuito. |
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Daniele Consolini
Utente Master
    

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Inserito il - 23/10/2010 : 22:20:19
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Chiedo pubblicamente scusa, perchè ho gigantescamente toppato. Me ne accorgo ora. Oggi guardavo lo schema tra un cliente e l'altro e preso dal tc54 avevo pensato avessi messo uno shunt senza guardare bene il circuito che è invece uno stop carica.
Per me circuito ok. (faccine rivolte a me stesso) |
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Elettrificatore
Utente Medio
 
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Inserito il - 24/10/2010 : 23:55:55
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Nessun problema Daniele, grazie per aveci dato un'occhiata...
@Titto: visto che sul datasheet del TC54 stranamente non si parla di deriva termica della tensione di riferimento, dopo una snervante ricerca su RS-component ho trovato questo integrato equivalente della On Semiconductor, http://it.rs-online.com/web/search/searchBrowseAction.html?method=searchProducts&searchTerm=516-5067&x=27&y=11 ; questo ha una deriva termica molto contenuta e la tensione di riferimento doppia rispetto allo schema precedente che dovrebbe ridurre l'amplificazione dell'errore.
Si, la resistenza da 18 ohm serve a bypassare parte della corrente che altrimenti brucerebbe il Led. Non dovrebbe modificare la corrente erogata perchè il gruppo Led e resistenza sono in serie all'LM317. Se lo mettessi sull'integrato dovrei far ingoiare almeno 20mA sull'uscita del comparatore facendo salire Vout col rischio di mettere in conduzione il transistor...
Infine ho cambiato trasformatore: sempre toroidale (per i bassi ingombri in altezza..) ma del tipo 2x25V con secondario in serie per ottenere 50V alternati, che diventano (x 1,41) 70 V continui. Prima 77V erano troppi considerando che a vuoto diventano 88...
Allego schema aggiornato...
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Se non ci sono altri suggerimenti passo agli acquisti... |
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evocco
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Lazio
142 Messaggi |
Inserito il - 25/10/2010 : 11:31:17
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Per una batteria 36V basta cambiare l'alimentatore nello schema? |
Un pilota superiore usa il suo giudizio superiore per evitare quelle situazioni che richiedono l'uso di questa capacità superiore." (F. Borman, astronauta) |
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Elettrificatore
Utente Medio
 
Veneto
101 Messaggi |
Inserito il - 25/10/2010 : 21:52:48
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| evocco ha scritto:
Per una batteria 36V basta cambiare l'alimentatore nello schema?
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Direi che non è necessario perchè la maggiore differenza di potenziale tra l'alimentatore e le batterie se la becca l'LM317.
Mentre nel mio caso lavorerà a 70-48= 22Volt, il tuo lavorerà a 70-36= 34Volt. Quindi la differenza è che scalderà di più (a parità di corrente).
Dovrai però cambiare il valore di R2 per modificare la tensione di spegnimento. Considera comunque che tutto quello che è a valle del led (ed il led stesso...) sono opzionali: ti perderai solo la funzione di autospegnimento...
Se non modifichi l'alimentatore e togli l'autospegnimento starei però attendo ad assicurarmi di essere veramente in condizioni subshuntiane: nel senso che se la correte fosse superiore, prima o poi interverrà il BMS staccando tutto e a questo punto (senza limitatore di tensione) sul BMS ci saranno tutti i 70 Volt. I mosfet li reggono...? boh |
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Elettrificatore
Utente Medio
 
Veneto
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Inserito il - 03/11/2010 : 23:14:32
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Alleluia!!!
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Emozione.... Finalmente sono riuscito a vedere tutti i 16 Led accesi...
Il caricatore subshunatiano ha funzionato. Dopo aver caricato il pacco batteria con il solito caricatore, ho collegato il circuitino che ho appena finito. Man mano, in circa 4 ore, si sono accesi tutti i LED del BMS (il tempo necessario dipende dall'entità dello sbilanciamento delle cella più scarica).
Alla fine il pacco si è stabilizzato a 59,4V che corrisponde alla tensione di accensione degli shunt del BMS moltiplicata per 16.
Il circuito di spegnimento automatico non è facile da tarare e tutto sommato non è neanche così necessario. Va tarato quando la tensione di uscita è leggermente inferiore al valore finale (quindi nel mio caso diciamo 59,2V).
Notare che questi 59,4V sono "diversi" dai 59,4V a cui si regola il caricatore normale perchè qui le celle hanno tutte la stessa tensione finale mentre con il caricatore normale è dato dalla somma delle tensioni di celle scarichicchie e di celle strapiene...
A breve posto gli schemi aggiornati...
Ecco le foto del circuitino:
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(i ponticelli che ho fatto sul lato componenti non sono da prendere da esempio... ) |
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SuperZ83
Utente Attivo
  

Abruzzo
517 Messaggi |
Inserito il - 04/11/2010 : 12:28:19
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Lentino come bilanciamento ma buona soluzione! Quindi si può comprare tutto da bmsbattery (celle, BMS, caricatore) e costruirsi solo questo alimentatorino da pochi euri per far funzionare il bilanciamento del BMS. Ottimo. |
"Chi conosce in profondità si sforza di essere chiaro; Chi vorrebbe sembrare profondo alla moltitudine si sforza di essere oscuro." RR6.3 con cyclone FR6 con Crystalyte |
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Elettrificatore
Utente Medio
 
Veneto
101 Messaggi |
Inserito il - 04/11/2010 : 13:02:54
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| SuperZ83 ha scritto:
Lentino come bilanciamento ma buona soluzione! Quindi si può comprare tutto da bmsbattery (celle, BMS, caricatore) e costruirsi solo questo alimentatorino da pochi euri per far funzionare il bilanciamento del BMS. Ottimo.
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...in realtà ho speso 60 eurini (trasporto e iva inclusi)..., considerando anche le quantità minime che bisogna acquistare.
Stasera dettaglio i costi e invio lo schema... |
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tittopower
Utente Senior
   

Emilia Romagna
1594 Messaggi |
Inserito il - 04/11/2010 : 18:20:21
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Ottimo Elettrificatore ! Dopo alcune prove di ricarica sulle 38120 ho constatato anche io che sono necessarie queste correnti e X ore...più o meno ho visto che partendo da una situazione di perfetto bilanciamento se ribilancio il giorno dopo ci vuole circa un ora...3 giorni dopo 2 ore....2 mesi dopo circa 8-10 ore. Per quanto riguarda le 38120 quindi direi che sono batterie che è meglio tenere sempre in "moto" e che gradiscono poco stare ferme pena un accelerato sbilanciamento. Le lipo che ho soffrono minimamente di questo problema. |
Bottecchia TX50 + BPM rear 250W + 38120 x 14 central + CA + linear torque -- muletto: esperia + SWXU 250W front + LiPo 36V/5Ah -- Battery managed by Robbe E1 & Graupner UDP45 --- Rockrider 9.1 + BPM 250W + nanotech 10Ah + Linear torque |
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Elettrificatore
Utente Medio
 
Veneto
101 Messaggi |
Inserito il - 04/11/2010 : 23:14:54
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Confermo Titto, inoltre ho visto che sono sempre le stesse celle che tendono a scendere di più di tensione nel tempo, sembra quasi che abbiano una loro personalità...
Ecco lo schema del microcaricatore che ho realizzato: sostanzialmente è un generatore di corrente costante. Inoltre ho aggiunto un circuito di controllo della tensione di uscita che stacca tutto quando questa supera un certo valore.
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Alcuni componenti non sono proprio quelli che ho usato io in quanto li è espiantati da un vecchio televisore buonanima... tipo il transistor BC237 che è il classico NPN (io ne ho usato un'altro analogo ma difficile da reperire). Per D1 e D2 ho usato dei transistor sovradimensionati che avevo: in pratica è sufficiente che reggano 2A e 150V tanto per stare tranquilli. Ho tolto anche il riferimento al trasformatore toroidale perchè è sufficiente un qualsiasi trasformatore che dia 50V in uscita e 50VA di potenza (i toroidali sono belli ma se vengono fissati creando un anello metallico intorno al toroide questo funzionerebbe da secondario in cortocircuito trasformandosi in un fornello...). Lo schema dei potenziometri è diverso dal mio reale in quanto ho adattato quelli che avevo... ma quello che propongo dovrebbe funzionare.
Per chi non è interessato all'autospegnimento il circuito si semplifica drammaticamente...:
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Avvertenze...: 1. regolare il valore di R1 in modo da avere una corrente costante inferiore a quella di shunt del proprio BMS. Usare la formula R=1,25/Ishunt (nel mio caso Ishunt era 0,2A).
2. l'LM317 sopporta al massimo 60 volt tra ingresso e uscita, quindi non bisogna applicare batterie con tensioni inferiori a circa 20V (tantomeno si possono cortocircuitare i cavi che vanno alle batterie)
3. Applicare un dissipatore sull'LM317 (le correnti sono piccole ma le tensioni no...) |
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Elettrificatore
Utente Medio
 
Veneto
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Inserito il - 05/11/2010 : 00:28:48
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...ecco i costi dei componenti che ho preso da RS:
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Per i restanti componenti che ho recuperato dal povero televisore stimerei un costo di altri 10-15 euri... |
MTB Tecnobike Fuoco - Joffa's Nine FH154 48V 350W - Celle Headway 38120S LiFePO4 10Ah - Cycle Analyst |
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casty
Utente Senior
   

1250 Messaggi |
Inserito il - 05/11/2010 : 17:24:48
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Ovvero hai preso un Full Led LCD HD da 50 pollici e l'hai aperto per tirare fuori dei pezzi per l'alimentatore....ahahaha 
Tornando seri...qualcuno dovrebbe ricapitolare i sistemi attualmente in uso per caricare e bilanciare le celle, visto che stanno aumentando i progetti su questo tema A me vengono in mente: - normale charger + normale BMS e pace amen (ovvero si spera che tutto funzioni e che le celle si bilancino per qualche miracolo) - caricabatterie da modellismo (tipo B6, B8, B10), senza BMS, che con celle a "grappolo" carica e bilancia - caricabatterie per cella singola, con tempo immemore per caricare un pacco oppure con dotazione di N chargers per N celle - questo sistema "subshuntiano" - caricabatterie normale + vclamps (in questo caso non mi ricordo se ci vuole anche il BMS)
Ci vorrebbe una tabellina con i pro e contro di ogni sistema, e anche con i costi per sostenerlo |
Cinobici 22" fino a 06/2009 Triban Trail 3 28" Nine FH154 48v fino a 30/7/13 poi è andata |
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Elettrificatore
Utente Medio
 
Veneto
101 Messaggi |
Inserito il - 05/11/2010 : 20:59:07
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Il vecchio "Mivar" ha spontaneamente donato gli organi.... per la causa... 
Casty, per quello che ne so io hai riassunto tutti i sistemi disponibili.
Il caricatteria + Vclamp non ha bisogno del BMS perchè il Vclamp limita già la tensione su ciascuna cella. Però dovrebbe soffrire anche lui del fatto che a fine carica la corrente si riduce moltissimo a causa del passaggio da CC a CV del caricabatterie... e che questo si spegne sotto una certa corrente. Non so, bisognerebbe sentire chi l'ha sperimentato... |
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imayoda
Utente Master
    

Emilia Romagna
2826 Messaggi |
Inserito il - 05/11/2010 : 22:00:13
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riciclare è giustissimo  |
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evocco
Utente Medio
 
Lazio
142 Messaggi |
Inserito il - 09/11/2010 : 11:01:36
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| casty ha scritto:
Ovvero hai preso un Full Led LCD HD da 50 pollici e l'hai aperto per tirare fuori dei pezzi per l'alimentatore....ahahaha 
Tornando seri...qualcuno dovrebbe ricapitolare i sistemi attualmente in uso per caricare e bilanciare le celle, visto che stanno aumentando i progetti su questo tema A me vengono in mente: - normale charger + normale BMS e pace amen (ovvero si spera che tutto funzioni e che le celle si bilancino per qualche miracolo) - caricabatterie da modellismo (tipo B6, B8, B10), senza BMS, che con celle a "grappolo" carica e bilancia - caricabatterie per cella singola, con tempo immemore per caricare un pacco oppure con dotazione di N chargers per N celle - questo sistema "subshuntiano" - caricabatterie normale + vclamps (in questo caso non mi ricordo se ci vuole anche il BMS)
Ci vorrebbe una tabellina con i pro e contro di ogni sistema, e anche con i costi per sostenerlo
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Mi sembra che il BSM ci voglia sempre per gestire la scarica. Io ho provato senza ed è bastato un leggero sbilanciamento iniziale per mettere la batteria KO in pochi metri.
Allo stato attuale mi chiedo se il problema non sia tutto del caricatore (in particolare questi KP4x0x) che stacca (comandato dal Bsm) senza erogare più niente mentre potrebbe continuare a caricare/bilanciare con una corrente sub shunt come fa il progetto di Elettrificatore. Si spiegherebbe perchè molti non hanno questo problema di sbilanciamento: forse hanno caricatori che a finecarica non staccano completamente? |
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Daniele Consolini
Utente Master
    

Lombardia
4753 Messaggi |
Inserito il - 09/11/2010 : 11:24:37
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Solo una considerazione: In questo modo il processo di carica cambia e diventa esclusivamente CC-CC e non più CC-CV. Questo per fare funzionare correttamente il BMS!
A questo punto mi pongo una considerazione. Il charger è regolabile:si potrebbe fare lo switch automatico che collega il piccolo generatore di corrente in serie al caricatore originale (che dovrebbe andare da solo in CV appena si diminuisce la corrente). Si risparmiano soldi, componenti e spazio. In pratica si può integrare il sistema già nella batteria!
...diventa molto interessante per il futuro BMS open source! Appena si attiva un Vclamp, si attiva il nuovo CC in serie al charger e poi basta aspettare! Inoltre in questo modo, viste le qualità dei Vclamp, si può aumentare la corrente anche del doppio dimezzando i tempi di bilanciamento!
Forse ci ha sempre fregato il concetto di come si caricano le litio SINGOLE. Di fatto il CV lo fanno i clamp! Noi dobbiamo solo preoccuparci del CC! Ma perchè non ci ho pensato prima!
GRAZIE ELETTRIFICATORE!!!! SEI IL MIO MITO! |
Un viaggio in bicicletta libera l'anima |
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Elettrificatore
Utente Medio
 
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101 Messaggi |
Inserito il - 09/11/2010 : 23:03:38
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@Evocco: potrebbe anche essere che sia solo questo particolare alimentatore che stacca. Magari i plasticoni cinesi non staccano mai, anche perchè il circuito di stacco è una complicazione in più (che potevano anche risparmiarci). Bisognerebbe sentire i possessori di altri caricabatterie come funzionano...
Grazie Daniele... troppo onore... Volevi dire in parallelo? in effetti pensavo anch'io mettere il caricatore subshuntiano in parallelo al caricabatterie normale così quando quest'ultimo si spegne c'è sempre l'altro che continua a pompare la correntina per finire il lavoro... Bisogna però proteggere l'uscita del caricabatterie con un diodo (magari schottky) per evitare che a batteria staccata finiscano sull'alimentatore i 77Volt a vuoto del circuitino.... Più avanti proverò questa soluzione.
Purtroppo a causa dei noti fenomeni atmosferici che interessano il veneto (  ) non sono più riuscito a uscire in bici per testare gli effetti della carica a fondo...
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Daniele Consolini
Utente Master
    

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4753 Messaggi |
Inserito il - 10/11/2010 : 08:55:01
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No no, intendevo proprio dire di mettere il generatore di corrente in serie! messo tra il negativo della batteria e massa, cortocircuitabile con un mos. Appena un clamp si attiva, il mos si apre e quindi entra in funzione il secondo generatore di corrente che sfrutta la stessa tensione del caricatore, che forzato a non erogare più corrente costante dal secondo caricatore, dovrebbe passare in modalità CV. L'unica cosa da fare è la correzione di Vcharger in modo da compensare la necessaria caduta di tensione del generatore di corrente, che se non sbaglio è minimo 1.25V, anche se come margine di sicurezza terrei 3V. Lo stacco della batteria diventa superfluo, ma comunque interessante.
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Daniele Consolini
Utente Master
    

Lombardia
4753 Messaggi |
Inserito il - 10/11/2010 : 09:03:16
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Ovviamente questo presuppone che il caricatore non si isoli dalla batteria.
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Elettrificatore
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Inserito il - 10/11/2010 : 22:09:28
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Adesso ho capito cosa intendevi... Direi che potrebbe funzionare. Basterebbe fare uno scatolino con il generatore di corrente costante e frapporlo tra charger e batteria. Però funzionerebbe solo in prospettiva, con il BMS open source, dal quale prelevare il comando di chiusura mosfet all'accesione del Vclamp (o shunt). Servirebbe poi modificare il charger alzandogli la tensione a vuoto e abbassandogli la corrente minima di spegnimento.
Avevo pensato anch'io di farlo e in questo modo, mi sarei risparmiato di mettere il trasformatore+raddrizzatore. Ma avendo un BMS cinese praticamente inaccessibile (l'hanno imbalsamato nella resina...) non ho un comando accessibile di accensione shunt. Pensavo allora di creare nel circuitino una funzione che sente quando la corrente va a zero (BMS che stacca per overvoltage); a questo punto apre il mosfet e proseguirebbe in corrente subshuntiana. Il problema è che una volta che il BMS ha staccato, prima di riattaccare ci mette un bel po di tempo e nel frattempo il charger che ho io ha già staccato definitivamente (la questione le timer interno..., non so se è comune a tutti i charger).
La mia idea adesso era di collegarli in parallelo, dotando il circuitino subshuntiano di una presa in cui innestare il charger e all'internso dello scatolino collegarli in parallelo (con il diodo di protezione sul charger)... questo solo quando voglio bilanciare a fondo.
La tua soluzione è ottima ma bisogna farsi in casa il BMS... che sarebbe una gran cosa  |
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Daniele Consolini
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Inserito il - 10/11/2010 : 22:19:29
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Pian piano va avanti! Alla fine si può dire che se metto assieme tutte le idee, il circuito è fatto! Però quello che mi ha risolto una marea di dubbi su come viene usato il Vclamp è stato proprio questo post. Il Vclamp non va pilotato a tensione costante! Grave errore! Con pazienza e tempo arriverà a tempo perso anche il BMS. Purtroppo non ho un pacco batterie da assemblare, ma non si sa mai, magari qualcuno vorrà fare da cavia una volta pronto il prototipo!  Un LM317 è in grado di gestire per benino fino ad 1A con una dissipazione non eccessiva, ma ho paura che i cavi di bilanciamento non abbiano un diametro sufficiente per essere ininfluenti sul circuito di Vclamp. Per questo sto pensando di bilanciare con corrente tra 200mA e 0.5A. Che ne dici? Poi tutto dipende da quanto uno vuole portatile il BMS!
Mettendo LM317 in configurazione CC verso massa sfruttando il charger, non è più nemmeno necessario comperare la versione VHT! |
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Elettrificatore
Utente Medio
 
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Inserito il - 10/11/2010 : 22:36:19
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Penso anch'io che 0,5A sarebbero buoni per shuntare (molto meglio dei 0,2 scarsi del mio BMS cinese). Consentirebbe di riequilibrare 1Ah di sbilanciamento in 2 ore... direi buono.
Ma se metti i Vclamp li devi dimensionare per la correntona che circola quando va il charger normale (esempio 3A). Quindi non ce lo vedo molto portatile. Per farlo portatile bisogna (per come la vedo io) stare sul BMS resistivo classico, magari alzando lo shunt a 0,5A. Altrimenti ti porti dietro tutti i problemi di smaltimento del calore, dissipatori, etc... |
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Daniele Consolini
Utente Master
    

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Inserito il - 11/11/2010 : 21:26:07
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No, dimensiono la dissipazione termica per 0.5A (16 celle=29.2W dissipati e son già tanti). Infatti quando sono spenti non conducono e quindi non scaldano. All'attivazione del primo shunt, si attiva anche il secondo generatore di corrente che la limita. Ad ogni modo i Vclamp sono in grado di reggere tanti ampere, quindi l'unico problema in caso di avaria del generatore di corrente, è quello di dissipazione termica, ma nel caso si può mettere un controllo di temperatura limite sul dissipatore che stacca la batteria in caso di sovratemperatura del clamp. Inoltre non è necessario cambiare alcuna parte del circuito nel caso ci si accontenti di correnti inferiori.
Il resistivo non è efficiente come il Vclamp, in quanto una resistenza non è un generatore ideale di tensione, ma solo un modo per scaricare un poco di corrente. Il Vclamp invece è l'unico dispositivo in grado di svolgere in modo reale la fase CV di carica della cella. |
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Elettrificatore
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Inserito il - 12/11/2010 : 22:17:48
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Mi sembra perfetto, un BMS fai da te, dove ci puoi mettere le mani quando serve... e con una corrente di shunt dignitosa. Ovviamente dovrà implementare anche il circuito LVC e magari, già che ci siamo, anche l'interruttore a Mosfet (come ho fatto io nel mio BMS, http://www.jobike.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=7907&whichpage=2).
Mi torna tutto tranne il discorso dello shunt resistivo che non sarebbe efficiente. Secondo me finchè la corrente è inferiore a quella permessa dalla resistenza di shunt i due circuiti si comportano nello stesso identico modo: entrambi limitano la tensione al valore imposto dal comparatore di tensione, solo che uno dissipa su una resistenza e l'altro su un transistor. Il vantaggio del Vclamp è che lui ingoia in teoria qualsiasi corrente (fino a quando non inizia a fumare...), ma così si torna al discorso del massimo calore smaltibile. Comunque va benissimo il Vclamp...
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Daniele Consolini
Utente Master
    

Lombardia
4753 Messaggi |
Inserito il - 13/11/2010 : 09:01:02
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Il Vclamp è un generatore di tensione, una resistenza no. In linea di massima funziona bene anche il resistivo, che forse sarebbe anche molto più facile da mettere su piccoli BMS, ma sarebbe meno preciso proprio perchè la scarica della batteria sarebbe "impulsiva". Non sarebbe una tensione di mantenimento, ma un processo di carica-scarica continuo. Comunque andrebbe anche il resistivo. Purtroppo non so quanto la fase finale di carica di una cella sia determinante per la sua longevità, quindi forse preferisco stare dalla parte sicura, anche se Ping, che usa BMS resistivo, garantisce che i propri pacchi fanno 3000 cicli! |
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bija
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Marche
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Inserito il - 07/07/2011 : 07:50:21
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| Messaggio di Elettrificatore
Ciao ragazzi…, come sappiamo bilanciare le celle LiFePO4 e in particolare le cellone Headway 38120 per sfruttarne tutta la capacità non è semplicissimo usando i normali BMS cinesi e affini…
Come avevo già accennato nel post http://www.jobike.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=8098 vorrei esplorare un metodo alternativo ai Caricatori Singoli e al VClamp, che pur essendo metodi perfettamente risolutivi li trovo un po’ invadenti (tirar fuori 16 fili, connettori, etc) e costosetti.
Se un pacco batterie viene caricato con una corrente lasciatemi dire “sub-shuntiana” (nel senso di inferiore alla corrente di bypass del BMS), sicuramente nessuna cella andrà mai in overvoltage e il BMS non interromperà mai la carica e tutte le celle si porteranno gradualmente alla tensione di intervento degli shunt (3,70 V nel mio caso), quindi tutti i led accesi è pacco perfettamente bilanciato.
Il problema è che i nostri charger interrompono il processo di carica prima che la corrente (in modalità CV) scenda sotto la corrente di shunt. Facendo un po’ di esperimenti con carichi fittizi in uscita del mio caricabatterie (lampadine di diverso wattaggio e ferro da stiro…) ho scoperto che con correnti inferiori a una certa soglia (circa 0,5 A nel mio caso) il caricatore si spegne da solo dopo un certo tempo di ritardo (da 2 a 3 minuti nel mio caso), mentre collegando in uscita un ferro da stiro (1,8A) il caricabatterie non si spegneva mai.
Ecco quindi perché la carica delle nostre batterie si interrompe (ci sono due casi): Caso 1 (batterie molto sbilanciate): la cella più carica va in overvoltage e il BMS stacca. La corrente va a 0A e parte il timer nel caricabatterie: se la cella ritorna sotto l’overvoltage recovery prima dei 2-3 minuti la corrente di carica ripartirà appena il BMS riattacca. Altrimenti il charger, scaduto il tempo, interrompe definitivamente la carica.
Caso 2 (batterie abbastanza bilanciate): nessuna cella va in overvoltage ma ad un certo punto la corrente di carica (in modalità CV) scende sotto la fatidica soglia dei 0,5A; parte il timer e terminati i 2-3 minuti il charger interrompe definitivamente la carica.
A questo punto mi sono ricordato che c’è un potenziometro nel charger che non sapevo a cosa serviva… E infatti ho scoperto che è quello che regola la soglia di corrente a cui il charger si spegne. Per coloro che hanno un caricabatterie simile al mio, il potenziometro è quello della foto seguente con la scritta in rosso (ruotare in senso antiorario per ridurre la corrente di spegnimento…).
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Quindi ho regolato la corrente di carica a un livello inferiore alla mia corrente di shunt (0,15A), e la soglia di spegnimento sotto 0,10A.. Così facendo ho proseguito a caricare la batteria per diverse ore. Alla fine la batteria è tornata a erogare 9,5Ah (prima ne dava 8,5).
Gli ultimi 3 cicli di carica li ho fatti riportando la corrente di carica a 3A, lasciando la soglia di spegnimento a 0,1A: la batteria ha continuato a migliorare, e adesso mi da 9,7Ah.
Riassumendo (scusate la prolissità…), si possono bilanciare le celle riducendo semplicemente la soglia di spegnimento del charger (corrente minima di spegnimento). Questo però solo se nessuna delle celle va in overvoltage prima che la corrente scenda sotto la corrente di shunt propria di ogni BMS. Se questo è il caso, bisogna prima somministrare una corrente costante “sub-shuntiana” al pacco batteria per portarlo sufficientemente in bolla…
Prossimo passo, vorrei fare un alimentatore sub-shuntiano da usare saltuariamente per bilanciare a fondo la batteria...
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"Riassumendo (scusate la prolissità…), si possono bilanciare le celle riducendo semplicemente la soglia di spegnimento del charger (corrente minima di spegnimento)." Con il tester riesco a misurare tensione e corrente erogata; ma come la misuro la corrente minima di spegnimento per regolare il charger????
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