Sembra da fonti segrete di mia conoscenza che si tratti di Ibla fuggita dal moroso perchè non ne poteva più .
Allora le lancio un appello: torna qui all'Arca che ci manchi e ti aspettiamo a braccia aperte e soprattutto ... portaci la bici
Dasti
Inserito il - 04/07/2021 : 12:52:36
Ibla
Inserito il - 23/06/2021 : 11:03:21 C'è... Da morire.
claudio02
Inserito il - 23/06/2021 : 10:28:26
Ibla ha scritto:
Genova si concede quando è necessario.“ —
anca mi
Ibla
Inserito il - 23/06/2021 : 08:35:50
„C'è qualcosa di diverso qui da altri luoghi, cosa sarà mai? Forse "lo spiro salino che straripa dai moli"? Ti viene in mente questo verso perché lo "spiro salino" è sicuramente il maestrale o un vento simile: libeccio, mistral, scirocco, comunque un vento del Mediterraneo, e dunque siamo in un paese del Sud, e nei paesi del Sud, con questi venti, ci sono anche i panni alla finestra, lenzuola che schioccano al vento come bandiere. Venti nostri, panni nostri. […] Sono partito da Sottoripa, punto cardinale di una città che serba intatto il suo mistero. Che forse la farebbe pensare avara, perché è guardinga, non si concede, non si fida. Ma chi la pensa avara non ha capito la sua generosità: è città medaglia d'oro della Resistenza. Genova si concede quando è necessario.“ —
Antonio Tabucchi (1943 - 2012 ) A mae Zena. La Grande Bellezza…
Dasti
Inserito il - 21/06/2021 : 01:13:31
Ibla
Inserito il - 20/06/2021 : 22:48:36 Ops! Mi sono scordata di presentarvelo...! Come, chi? Ma il mio amico naturalmente! Eccolo, mentre si gira a guardarmi per tornare indietro coi suoi buffi saltelli, preoccupandosi che la distanza fra me e lui non superi mai... "quel metro".
claudio02
Inserito il - 20/06/2021 : 13:17:45 "Chi vi aspettate che io sia.."
Ibla
Inserito il - 20/06/2021 : 12:53:57 Che io sia fondamentalmente un soggetto che segue soprattutto l'immediatezza degli impulsi piuttosto che dar retta a schemi, regole fisse, pensiero comune e che addirittura segue un nuovo impulso che ne contraddice uno precedente, appare chiaro ormai pure al più distratto e superficiale fra quelli che si sono soffermati a volte o sempre fra le pagine di quest'Arca spinta a navigare manco a dirlo... da un impulso. E quindi, non ho ancora finito. No, perché ho dedicato la canzone di Frida alle donne ma con un pensiero dentro la testa mentre la leggevo prima di inviarla, che farfugliava:" Mah... non è proprio così...". Ma il dito è partito lo stesso su "invio" mentre pensavo: "Vabbé, lasciamo 'sta dedica con le parole di Frida senza aggiungere altro e la chiudiamo qua! "Stz! E figuriamoci se poi il pensiero al solito non mi rimane nella testa dove agisce come una centrifuga dentro cui la mente viene fatta girare a mille giri al secondo in un moto infinito! Per cui rieccomi, sperando però che esista da qualche parte dentro di me un tasto di blocco che fermi una volta per tutte e definitivamente la centrifuga.
Allora... Da qualche punto devo pur iniziare e allora comincio subito dal titolo in cui alle parole "Ti meriti un amore" io sostituirei "Ti meriti un amico". Perché? E ora cercherò di spiegarvelo e spero nel modo più chiaro possibile.Mi sono fatta persuasa, nel tempo della mia vita, che il sentimento dell'amicizia è di gran lunga più importante di quello dell'amore tanto da rendere questo in assenza di quello, un sentimento in cui mancherebbe un tassello fondamentale perché il puzzle acquisti alla fine quel senso che è poi quello da noi sempre cercato e che il più delle volte non si trova. Insomma, se lui di lei e lei di lui non pensano "E' l'amico-a più importante della mia vita", l'altro pensiero "Io lo-la amo più della mia vita", da solo, sarà solo un pensiero astratto senza alcun reale riscontro in un rapporto che si rivelerà nel tempo semplicemente incompleto, fragile, che rimarrà latente per sempre o che prima o poi esploderà nella improvvisa presa di coscienza della propria insoddisfatta completezza.
Mi è tornato alla mente anche un commento che Massimo Priviero fa su due testi di sue canzoni dedicate appunto all'amicizia: "Nessuna Resa Mai" e " DOLCE RESISTENZA ". E' una storia di amicizia che resiste al tempo che scorre e alla lontananza e che nella sua essenza, non era cambiata per niente. Ho ritrovato il commento:
"Perché dovevo perdere un amico meraviglioso solo perché vivevo ora a 300 chilometri da lui e la mia vita era diventata girare l’Italia da Nord a Sud suonando la mia musica? Perché doveva essere ineluttabile che ci perdessimo quando entrambi desideravamo che questo non accadesse mai? ... Entrambi pensavamo che non fosse il caso di buttare via una delle cose più belle che avevamo trovato per strada e che era la nostra amicizia, il nostro essere simili, la nostra complicità, il nostro struggimento di vita, la nostra rabbia, i nostri sorrisi e le nostre lacrime. Questo avvenne. E per questo scrissi Nessuna Resa Mai. E’ anche chiaro che dire “non fermarti mai” ha il valore di chi butta un pezzo del suo cuore e del suo spirito un metro più avanti del posto in cui si trova, con il desiderio e la consapevolezza che un metro più avanti non ti ritroverai da solo ma giusto insieme a chi ti è stato realmente vicino. Insieme ad una sorta di complice di vita...."
Mi ha molto colpita l'immagine di "chi butta un pezzo del suo cuore e del suo spirito un metro più avanti del posto in cui si trova, con il desiderio e la consapevolezza che un metro più avanti non si ritroverà da solo...", perché lì troverà il suo amico, quello vero che magari non si limiterà ad aspettare ma allungherà la sua mano per afferrare quella di chi si è bloccato dentro il pantano in cui è caduto ad occhi chiusi.
L’amicizia, ho letto, è un sentimento, un aspetto della vita interiore che rientra nella sfera degli affetti e delle emozioni, non è razionale e non è controllabile ma è spontanea e sfugge la ragione. È un rapporto alla pari, basato sul rispetto, la sincerità, la fiducia, la stima e la disponibilità reciproca.
Elementi questi che se mi guardo attorno io non vedo nei rapporti di chi li chiama "d'amore".
E ancora ho letto: A cosa serve un amico? Un amico è una persona che ti sta vicina, che ti capisce, che ti sopporta e supporta. Se è vero che anche soli si può stare bene, il rischio è che la nostra mente venga interamente occupata dai nostri pensieri isolandoci dal resto del mondo. Un amico è il modo per mantenere un contatto con l’esterno.
Una delle più suggestive spiegazioni della necessità di un amico ce la da Friedrich Nietzsche nel suo libro “Così parlò Zarathustra”:
“Io e Me conversiamo insieme con assiduità troppo viva; come si potrebbe sopportare ciò, se non ci fosse di mezzo un amico? L’amico è sempre un terzo per il solitario; e il terzo è il sughero che non permette che il discorso dei due cada nel fondo.”
(F. Nietzsche,“Così parlò Zarathustra”)
THE END.
Ibla
Inserito il - 19/06/2021 : 10:44:50 Stamattina nel risveglio in cui la mente vaga ancora tra sogno e realtà e in cui fra connessioni o disconnessioni cerebrali può affiorare di tutto, dalla soluzione ad un problema che avevi abbandonato perché non ne eri venuto a capo, ai ricordi sfocati di qualcosa o qualcuno rimasti dentro al baule delle cianfrusaglie dell'inconscio, sono saltate fuori non so più né come, né perché, due poesie che sono andata a rileggermi dopo però la seconda tazza di caffè, in compagnia del mio amico merlo che se non mi vede spuntare mi viene a cercare. E gliele ho lette, sussurrandogliele per non sciupare la magia di un giardino immerso nell'alba silenziosa. Appollaiato sul suo ramo di gelso rosso, in religioso silenzio mi ascoltò fino alla fine in cui mi disse... Come? Ah, dite che i merli non parlano? Con voi forse, con me sì! Col pensiero. E quindi mi dice:"Io le vedrei bene come dedica finale su e a jobike... Dai... se la meritano una dedica dopo avere sopportato la tua ingombrante presenza per tanto, troppo tempo!" E siccome è un tipo permaloso che se non gli dai retta non si fa vedere più per tutto il giorno... ma non più di tanto... (e se no che amico sarebbe?), eccole qua le poesie che dedico, la prima a tutti gli uomini...
NON SALVARTI
Non rimanere immobile sul ciglio della strada non trattenere la gioia non amare con noia non salvarti adesso né mai non salvarti non riempirti di calma
non occupare del mondo solo un angolo tranquillo non lasciar cadere le palpebre pesanti come giudizi
non restare senza labbra non addormentarti senza sonno non pensarti senza sangue non giudicarti senza tempo
però se nonostante tutto non puoi evitarlo e trattieni la gioia e ami con noia
e ti salvi adesso e ti riempi di calma e occupi del mondo solo un angolo tranquillo e lasci cadere le palpebre pesanti come giudizi e ti asciughi senza labbra e ti addormenti senza sonno e ti pensi senza sangue e ti giudichi senza tempo e rimani immobile sul ciglio della strada e ti salvi, allora non restare con me.
Mario Benedetti-Farugia (Uruguay 1920-2009)
...la seconda solo alle donne, creature pensate fragili ma che fragili non sono state mai.
- Ti meriti un amore - Ti meriti un amore che ti voglia spettinata, con tutto e le ragioni che ti fanno alzare in fretta, con tutto e i demoni che non ti lasciano dormire. Ti meriti un amore che ti faccia sentire sicura, in grado di mangiarsi il mondo quando cammina accanto a te, che senta che i tuoi abbracci sono perfetti per la sua pelle. Ti meriti un amore che voglia ballare con te, che trovi il paradiso ogni volta che guarda nei tuoi occhi, che non si annoi mai di leggere le tue espressioni. Ti meriti un amore che ti ascolti quando canti, che ti appoggi quando fai la ridicola, che rispetti il tuo essere libera, che ti accompagni nel tuo volo, che non abbia paura di cadere. Ti meriti un amore che ti spazzi via le bugie che ti porti il sogno, il caffè e la poesia.
Frida Kahlo
Ibla
Inserito il - 13/06/2021 : 03:59:49
“E sulle biciclette verso casa la vita ci sfiorò ma il Re del mondo ci tiene prigioniero il cuore”
Ibla
Inserito il - 13/06/2021 : 03:45:10 Già... E quanta poesia anche qui.
Comunque sia... No, niente... Non mi ha convinta da subito quel medley conclusivo e se una cosa non mi soddisfa, può diventare un pensiero fisso che finirebbe per cronicizzarsi se non vi ponessi rimedio eliminandone la causa. E'che 'sto medley o per dirla con parole "nostre", questa selezione, la trovo sminuente nei confronti di un'immensa carriera musicale che via, via ripercorre le varie tappe della vita di Battiato segnata da una maturazione interiore in crescendo assieme a quella sua di artista. Inoltre ogni sua canzone merita, secondo me, di essere ascoltata tutta per intero. E allora se non posso metterle tutte ne scelgo una sola da lui scritta e musicata, ma la più rappresentativa soprattutto della sicilianità della sua anima che riportò dopo un lungo peregrinare in quel luogo alle radici dell'Etna che erano anche le sue:
"Stranizza d'amuri".
Stranizza, in cui la "t" viene inghiottita dalla erre trasformandosi in un suono diverso sia dell'una che dell'altra lettera e che riesce a pronunziare correttamente solo un Siciliano come lui che ha vivi in sé ricordi di quel mondo arcaico: il vallone di Scammacca e i carrettieri che lì all'aperto facevano i loro bisogni su cui i mosconi ballavano ronzando, lui con altri ragazzini a caccia di lucertole e la Circum-Etnea, il Nabucco, i saggi ginnici, e la scuola che sta finendo. E intanto il crescendo musicale che vola e ci fa volare dentro quella realtà lontana, sembra sottolineare i giorni che passano e con essi l'inizio di una scoperta... 'sta frevi mi trasi 'nda lI'ossa 'ccu tuttu ca fora c'è 'a guerra mi sentu stranizza d'amuri... I'amuri e quannu t'ancontru 'nda strata mi veni 'na scossa 'ndo cori 'ccu tuttu ca fora si mori na' mori stranizza d'amuri... I'amuri.
E neanche la guerra coi suoi bombardamenti * e le gelide ali della morte indifferente alla vita che scorreva in quella valle, riescono ad impedire che nasca come una scossa nel cuore.. quella stranizza d'amuri... l'amore.
* (degli alleati)
prudente
Inserito il - 13/06/2021 : 02:55:50
Ibla
Inserito il - 10/06/2021 : 02:48:17 Alla fine ho optato per questa soluzione...
Ibla
Inserito il - 10/06/2021 : 02:46:20 La tua techno, Claudio, non ha interrotto nulla, semplicemente perché io avevo concluso e in ogni caso non potrebbe interferire nell'entanglement fra me e Franco Battiato inaccessibile a qualunque rumorosa ragione. Ma visto che ci sono, chiuderò invece con un altro video che mi ha molto toccata specie in un momento in cui ancora l'ascolto di una canzone di Francuzzu mi commuove profondamente. Perché la perdita di un amico, un caro amico come era Battiato per me, ha bisogno di tempo non per essere dimenticata ma solo accettata, perché certe persone che entrano nella tua vita diventandone parte per il ruolo importante che in essa riescono ad imprimere, non vorresti mai che ti lasciassero specie se in silenzio, senza neanche un preavviso che ti permetterebbe forse di trattenerle ancora con te. E il silenzio lascerà dentro solo il rimpianto di parole mai dette. Rimarrei solo per continuare a postare tutte le sue canzoni ma t'immagini quante e quante pagine ancora riempirebbero quest'arca già troppo colma. E quindi a parte il video di cui sopra, volendo aggiungere un'ultima sua canzone, beh, l'imbarazzo per me è veramente immenso! Ti lascio Claudio, ai tuoi... nonsense!
prudente
Inserito il - 10/06/2021 : 00:20:44
claudio02
Inserito il - 09/06/2021 : 18:20:00
Ibla
Inserito il - 09/06/2021 : 17:11:45
Ibla
Inserito il - 09/06/2021 : 07:33:05
Ibla
Inserito il - 09/06/2021 : 00:04:17
- L'alieno -
Vago per la strada In cerca di occasioni Nuove Ma non mi basta mai quello che Vedo Passo tra gli odori E tra gli Umori della gente Che mi sfiora indifferente Colgo L'occasione Di una estate al mare Dell'aria Un po'confusa per colpa del calore Io Seguivo con lo sguardo L'onda sulla Spiaggia Che arriva sempre uguale e Tutto si ripete
E tu, tu non mi basti Più Io sono solo in questa vita E Forse come te mi sento
Io vivo nei Panni di un alieno che non vola Che Non mi assomiglia ma Io vivo ai margini
Di una vita vera E non mi riconosco
Ho Speso la mia vita Assecondando le mie Voglie Che spesso mi han tradito Volate come foglie Ma al cuor non si comanda E Allora apriamo il nostro mondo Convinti Che ogni storia si chiuda con un punto
E Tu, tu non mi basti piu' Io sono solo In questa vita E forse come te mi sento
Io Vivo nei panni di un alieno che non Vola E non mi riconosco
Io vivo nei Panni di un alieno che non vola Che Non mi assomiglia ma Io vivo ai margini Di una vita vera E non mi riconosco
Ibla
Inserito il - 07/06/2021 : 15:25:43
Dasti
Inserito il - 05/06/2021 : 15:58:37
Ibla
Inserito il - 02/06/2021 : 23:41:47 Un'altra che fa parte sempre dell'album "L'imboscata". Perché... ci sta.
Ibla
Inserito il - 02/06/2021 : 22:38:56
Ibla
Inserito il - 02/06/2021 : 22:36:27 Beh...! Ehm... è ancora per Francuzzu.
No, perché se non la vengo a dare io questa notizia che a dire il vero mi ha piacevolmente commossa, toh! un ossimoro senza volerlo, da Sicula fin nel più profondo, chi ci doveva pensare?!
Io l'ho trovato un pensiero molto tenero.
La Sicilia.
Lisbona tappezzata con frasi delle canzoni di Franco Battiato 01/06/2021 - 17:42
Una nostra lettrice, siciliana ma residente in Portogallo, ci segnala che Lisbona è piena delle parole delle canzoni di Franco Battiato. Un grande omaggio all'artista. Commovente come la città di Lisbona omaggia l'artista che aveva dedicato alla splendida città il video di uno dei suoi più grandi successi "La cura", girato proprio nella capitale lusitana, citata da Franco Battiato anche nel brano “Segunda feira”, contenuto nell’album del 1996 “L’imboscata”:
«Ti porto con me / Segunda feira de Lisboa / Nel mio antico mare / Nell’acqua occidentale / Nel Mediterraneo / Affollato di navi / E corpi d’ignudi nuotatori».
Jozef
Inserito il - 18/05/2021 : 22:03:36 Ciao Maestro...salutaci Faber...
luc_maz48
Inserito il - 18/05/2021 : 21:04:50 Addio al Maestro Franco Battiato!
Ero solo come un ombrello su una macchina da cucire. | Dalle pendici dei monti Iblei, | a settentrione. | Ho percorso il cammino, arrampicandomi per universi e mondi, | con atti di pensiero e umori cerebrali.
job
Inserito il - 18/05/2021 : 12:26:07 Grazie Dasti, Grazie Ibla, Grazie... Francuzzo !
Ibla
Inserito il - 18/05/2021 : 12:10:28
Ibla
Inserito il - 18/05/2021 : 12:08:19 (Meno male che Job m'ha fatto il doppione delle sue! Delle chiavi! E di che se no!)
Testamento. Lascio agli eredi l'imparzialità, La volontà di crescere e capire, Uno sguardo feroce e indulgente, Per non offendere inutilmente. Lascio i miei esercizi sulla respirazione, Cristo nei Vangeli parla di reincarnazione. Lascio agli amici gli anni felici, Delle più audaci riflessioni, La libertà reciproca di non avere legami E mi piaceva tutto della mia vita mortale, Anche l'odore che davano gli asparagi all'urina We never died, We were never borne! We never died, We were never borne! Il tempo perduto chissà perché, Non si fa mai riprendere I linguaggi urbani si intrecciano E si confondono nel quotidiano. Fatti non foste per viver come bruti, Ma per seguire virtude e conoscenza L'idea del visibile alletta, la mia speranza aspetta. Appese a rami spogli, gocce di pioggia si staccano con lentezza, Mentre una gazza, in cima ad un cipresso, guarda. Peccato che io non sappia volare, Ma le oscure cadute nel buio mi hanno insegnato a risalire. E mi piaceva tutto della mia vita mortale, Noi non siamo mai morti, e non siamo mai nati. We never died, We were never borne! We never died, We were never borne! Franco Battiato.
Allora... Francuzzu... Quando hai scritto "peccato che io non sappia volare", hai voluto fare il modesto come al solito anche se in realtà, tu lo eri veramente. No, perchè se c'era qualcuno che sapeva volare oltre i confini non raggiungibili nemmeno dagli uccelli, quelli dell'anima, eri proprio tu. E hai fatto ancora di più: hai insegnato a volare anche a me, a noi tutti tranne che a quelli proprio negati, ovvio. Bene. Ma... L'hai sentito il tonfo stamattina...? Mentre ancora aleggiavi qui attorno? E certo Francuzzu, m'hai lasciata la mano inaspettatamente perché seppur me l'aspettavo prima o poi, sempre inaspettato è il momento in cui vieni mollato. E così ho sentito improvviso il vuoto sotto di me che mi ha trascinata giù, giù, giù... E quindi il tonfo! Spaventoso. Beh.... sono molto arrabbiata Francuzzu... Da te non me l'aspettavo... Però puoi rimediare.. Dicevi che saresti tornato, no? Ora, siccome il mio giardino piace molto alle gazze, vorrei tanto che una mattina una di loro si mettesse a fischiettare Il motivo di...
...Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore Dalle ossessioni delle tue manie Supererò le correnti gravitazionali Lo spazio e la luce per non farti invecchiare E guarirai da tutte le malattie Perché sei un essere speciale Ed io, avrò cura di te...
Ed io avrò cura di te e provvederò a farti trovare ogni mattina un cestino di freschi asparagi appeso ad un ramo... Ti voglio bene.
Dasti
Inserito il - 18/05/2021 : 09:30:36
R.I.P.
claudio02
Inserito il - 18/05/2021 : 09:28:19
claudio02 ha scritto:
Si è trovata il moroso e adesso ci ha piantati tutti qua
claudio02
Inserito il - 03/05/2021 : 22:02:59
Immagine: 61,35 KB
Ibla
Inserito il - 27/04/2021 : 08:57:09
C'è da morire...!
claudio02
Inserito il - 27/04/2021 : 06:04:00 Si è trovata il moroso e adesso ci ha piantati tutti qua
Dasti
Inserito il - 24/04/2021 : 22:18:28
claudio02
Inserito il - 21/04/2021 : 13:46:50 Dai ibla torna, ti prometto che
job
Inserito il - 21/04/2021 : 12:43:43
pixbuster ha scritto:
Ciao Ibla Però mi dispiace Ricordati che la porta qui è sempre aperta
ti abbraccio anch'io
... e se ci ripenserai, i carpentieri per tappare la falla e i marinai per svuotare lo scafo dall'acqua qui ci sono
Non posso che accumunarmi alle sagge parole di Pix: l'Arca io non la vedo come allestita per la partenza, è un'Arca già arrivata al suo destino sull'Ararat (jobike) : una perla ben nascosta e camuffata da un involucro insospettabile che parla solo di bici elettriche e poco altro, ma non dimenticare che questo la protegge da sguardi indiscreti e volgari, rendendola sacra e misteriosa, non una cosa per tutti...e tu sola ne hai le chiavi .
pixbuster
Inserito il - 20/04/2021 : 22:30:45 Ciao Ibla Però mi dispiace Ricordati che la porta qui è sempre aperta
ti abbraccio anch'io
... e se ci ripenserai, i carpentieri per tappare la falla e i marinai per svuotare lo scafo dall'acqua qui ci sono
claudio02
Inserito il - 20/04/2021 : 18:17:26
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claudio02
Inserito il - 20/04/2021 : 06:49:22 e mi?
Ibla
Inserito il - 20/04/2021 : 03:23:07
Ibla
Inserito il - 20/04/2021 : 03:22:06
Sergiom2: Sei patetica
Ti sei sentito tirato in ballo. Problema tuo. Problema non da poco quello della disistima di se stessi, e la reazione, scontata, è sempre quella di denigrare gli altri, tirarli giù per sentirsi più su! E così hai dato un'occhiata nella tua mirabolante cartucciera di parole non sense, perché tali si rivelano sempre in risposta alle mie di cui non cogli mai il significato intrinseco, e ne hai sparata un'altra, dritta al cuore, il mio, avrai pensato mentre quasi con voluttà prendevi la mira. In realtà, mi spiace per te ma non mi hai presa nemmeno di striscio e ti spiego perché. Vedi, Sergio, la parola "patetica" ha una duplice accezione, può essere cioè intesa in senso negativo che è quello più comunemente conosciuto e usato, per cui "patetico" può essere considerato per esempio chi si piange addosso continuamente, o che so, il narcisista, o ancora chi considera gli altri supponenti e nel momento stesso in cui lo pensa non si rende conto di esserlo lui e..., niente, penso possa bastare per rendere l'idea. L'altro significato in senso invece positivo, è addirittura quello più autentico se vogliamo considerare l'etimologia del termine che ha origine dal greco "Pathos" e che significa "sentimento". Ora, chi esprime i propri pensieri senza ostentazione, senza teatralità, senza finto o affettato sentimentalismo ma invece con sentimento vero, con passione sincera e con l'intento solo di suscitare sentimenti in chi ascolta, non potrà che accogliere la parola "patetica" a sè rivolta, nel suo intrinseco e più edificante significato. Basti pensare al nome di "Patetica" dato alla propria opera da Beethoven e da #268;ajkovskij, per intenderne il significato che ad essa hanno voluto dare entrambi, e cioè quello di una sinfonia capace di esprimere e far scaturire grandi sentimenti.
Ora veniamo al teatrino, uno dei tanti messi in scena negli anni qui sull'arca e di cui anche senza volerlo mi ritengo responsabile. Sai, Sergio, se tu avessi colto il senso di quel "...e non farla affondare. Ma mi convinco sempre di più che non ne valga la pena.", quest'ultimo teatrino conclusivo si poteva evitare. Perché con quelle parole preannunciavo la volontà di lasciarla affondare definitivamente quest'arca che tutto ha tranne che i pedali e di questo io ho sempre avuto piena consapevolezza. Ma... navigare in mezzo a chi invece pedalava era diventata una piacevole abitudine, un passatempo fra quelli miei preferiti, pur sentendomi ogni qualvolta aprissi la pagina per scrivere, come... " Triricinu 'n mezzu 'a 'nsalata"! Per farla breve, sono giunta alla decisione di sospendere definitivamente la mia presenza qui, e non certo per causa tua, Sergio, toglitelo dal... testone! Ma molto più semplicemente perché quella consapevolezza di cui sopra, era ormai giunta ad un punto da ritenere insostenibile verso me stessa questo appuntamento che sembrava dovesse diventare fisso e a cui non potessi più mancare. E' durato anche troppo ma la compagnia lo meritava.
Un saluto a tutti quindi, senza... teatralità! Un abbraccio con affetto però lo rivolgo sinceramente a te Pix e a te Job. Grazie.
Sergiom2
Inserito il - 19/04/2021 : 20:52:35 Sei ********
Intervento dell'amministrazione:
Basta! non occorre neanche ricordare che il regolamento vieta di rivolgersi direttamente agli altri utenti con qualsivoglia epiteto, quando non si mantiene nemmeno un minimo di educazione.
L'utenza è sospesa in attesa di una decisione dell'amministrazione
Ibla
Inserito il - 19/04/2021 : 10:12:58 Basterebbe infilarci dentro un bel testone, (ce ne sono di varie misure), per tapparlo e non farla affondare. Ma mi convinco sempre di più che non ne valga la pena.
claudio02
Inserito il - 19/04/2021 : 06:53:39 L arca è salpata con un foro al centro...
Sergiom2
Inserito il - 19/04/2021 : 02:39:59 [...] L'umorismo non ti fa mangiare, devi averne tanto ma proprio tanto!
(Sergiom2)
Ibla
Inserito il - 19/04/2021 : 02:36:09
[...] L'umorismo non è rassegnato ma ribelle, rappresenta il trionfo non solo dell'Io, ma anche del principio del piacere, che qui sa affermarsi contro le avversità delle circostanze reali.
[...] L’umorismo è una dote rara e preziosa, e sono molti gli individui che mancano addirittura della capacità di godere del piacere umoristico che viene loro offerto.
(Sigmund Freud)
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