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 Pix test n. 39 – Wings ORA
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12341 Messaggi

Inserito il - 07/03/2013 : 18:25:49  Mostra Profilo Invia a pixbuster un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Il test riguarda un modello prodotto dalla Wings di Latisana (Udine)

[ http://www.wingsbike.it/ ]

Mi è stato gentilmente messo a disposizione dalla stessa Ditta costruttrice
Il modello si chiama

ORA

che è il nome di uno dei venti che spirano sul lago di Garda; e proprio per questo l’ho ambientata lì










Riporto la descrizione che la Wings dà di se stessa
…. Il progetto Wings nasce dalla volontà di creare nel mercato delle due, tre e quattro ruote una realtà in grado di soddisfare le esigenze di mobilità di una fascia molto ampia della popolazione che diventi lo strumento trainante di una significativa espansione del mercato dei veicoli elettrici leggeri. Wings srl nasce dal connubio di una lunga attività nel settore delle due ruote e nel settore di veicoli elettrici e da più di 15 anni di esperienza in società Italiane ed Asiatiche del settore.
Puntiamo ad un servizio rapido ed efficace che, accompagnato da una elevata qualità di prodotti e componenti, accrescerà la consapevolezza sui benefici offerti dai nostri veicoli elettrici e creerà un circolo virtuoso di acculturamento dei consumatori.
La nostra gamma prodotti, composta inizialmente dai 4 modelli di bici esposte ad Expobici a Padova, verrà estesa a breve al monopattino/ciclomotore elettrico (ruote piccole) ad un ciclomotore elettrico di nuova generazione e dal design classico, ad uno scooter con due diversi livelli di potenza e velocità, ad uno scooter tre ruote basculante e carenato, ad una minicar elettrica a quattro posti ed in tempi un po’ più lunghi ad un quadriciclo a due posti.
Le soluzioni e specifiche tecniche da noi progettate e sviluppate in collaborazione con primari fornitori in diversi continenti si basano sulla ricerca di un design accattivante e da una elevata affidabilità e stabilità dei componenti con l’obbiettivo di ridurre al minimo le attività post vendita ed il relativo onere. ….




IN BREVE

Il telaio è di tipo aperto, completamente in alluminio, di buona solidità
Ha una certa elasticità longitudinale che aiuta a filtrare le asperità della strada, ma non si svia lateralmente
Lo scavalco è basso e largo : agevole salire e scendere anche con bagagli a bordo o seggiolino per bimbi
Il peso complessivo è di 23kg di cui 2kg rappresentati dalla batteria
La forcella anteriore è ammortizzata (Zoom 700M)
Ha una buona escursione e filtra bene le leggere asperità; sulle buche più dure però si irrigidisce
La posizione in sella è a busto piuttosto verticale (“olandese”)

Il cambio è uno Shimano Turney TZ a 6 rapporti a deragliatore
Gli innesti sono precisi e “secchi” in entrambe le direzioni
Il comando del cambio è – sempre Shimano - del tipo Revoshift
Il range dei rapporti è di tipo “cittadino”: non troppo esteso
A 24 km/h e in 6.a la cadenza di pedalata è di 65 ped/min: corretta

I pneumatici (Kenda da 26” x 1.75” ) ammortizzano bene le piccole asperità ed hanno una buona tenuta
Il cavalletto è un solido modello a due zampe montato vicino al movimento centrale
C’è un portapacchi anteriore vincolato alla parte mobile della forcella su cui si può montare facilmente un cestino
Il portapacchi posteriore è robusto (omologato per 25kg), fa parte del telaio e integra la slitta per la batteria
Il piccolo spessore della batteria stessa non alza molto il baricentro del carico

I freni sono V-brake Tektro e l’azionamento è morbido e ben modulabile
La frenata è ben potente e lo spazio di frenata da 25 km/h è di 2.9m
Si manifestano dei leggeri bloccaggi della ruota posteriore e c’è un inizio di tendenza al ribaltamento
Nelle lunghe discese non si manifestano perdite di efficacia e la frenata è potente anche da velocità elevate

La centralina è alloggiata nella parte fissa in fondo alla batteria: ben integrata, facile da raggiungere e ben protetta da urti e cadute
Questo modello viene fornito con una batteria al litio da 36V 8Ah 288Wh litio ioni con celle Panasonic o Samsung
E’ alloggiata in una slitta ricavata nel portapacchi posteriore e pesa soltanto 2kg
La ricarica, da batteria completamente esaurita, avviene in 4 ore e 30 minuti
A sinistra sul manubrio c’è un cruscottino a led ben leggibile anche in pieno sole
Vi trova posto il pulsante di accensione e quello per cambiare livello di assistenza fra i 3 disponibili
4 led indicano lo stato di carica della batteria
I pulsanti sono comodi da usare e a portata di pollice, ma diventano difficili da “sentire” se si indossano i guanti

Il motore è un hub posteriore, geared, da 250W, a 36V, brushless, sensored
La spinta è sempre buona e le partenze sono rapide
Durante la marcia il motore è silenzioso; sotto sforzo la rumorosità aumenta nettamente ma non diventa fastidiosa
I cablaggi sono ottimamente ordinati , ben protetti e poco visibili
Il sensore della rotazione dei pedali (PAS) è montato sull’asse del movimento centrale

La centralina eroga potenza al motore in funzione della rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato (fra i 3 disponibili)
Non c’è proporzionalità con la velocità della pedalata
L’avvio è sempre al massimo della potenza ma non crea problemi di guidabilità anche in manovra
A 24.0 km/h interviene il cut-off tachimetrico (in modo progressivo, senza stacchi improvvisi)
L’avvio dell’assistenza avviene dopo 0.33 giri di pedale (120°) pari a 1.0m in prima marcia: è un ritardo abbastanza breve che consente di ripartire agevolmente anche in salita
Il tempo per percorrere 50m da fermo è risultato di 10.5” e la velocità di uscita è 24.5 km/h (“tagliata” dalla tachimetrica già dopo meno di 40 metri)
L’accelerazione è costante e potente; ci si toglie presto dal centro degli incroci quando si parte ai semafori
La spinta del motore è potente e, nel traffico, ci si disimpegna bene; non mette mai in imbarazzo anche durante manovre in spazi ristretti ma i tre livelli di assistenza sono un po’ pochi
La manovrabilità è buona ed il confort di marcia è elevato anche su fondi non proprio lisci

Il cavalcavia al 4% viene superato a 19.0 km/h senza esercitare alcuno sforzo sui pedali e la ripartenza è facile
La salita al 10% si supera a 9.8 km/h , in 1.a marcia e con una potenza sui pedali di 94 W; è un valore di sforzo sopportabile a lungo da chi ha un minimo di allenamento ed equivale ad una spinta sui pedali di 20 kg
La ripartenza richiede uno sforzo di 29 kg, alla portata di chiunque
Il 13.5% si sale in 1.a marcia a 7.0 km/h e con una potenza sui pedali di 90 W; seppur la potenza rimane circa uguale a quella della salita precedente, lo sforzo da esercitare sale a 27 kg per via della più bassa velocità di pedalata: il range dei rapporti del cambio non è abbastanza esteso per salite impegnative
La ripartenza richiede 39kg di spinta: ancora accettabili
Il superamento della salita al 17% richiede uno sforzo che inizia a diventare sensibile (35 kg e circa 110 W); la velocità si assesta intorno ai 6.5km/h ; viene un po’ di fiatone ma se la salita è breve non richiede di essere allenati
La partenza da fermo richiede di applicare 49 kg,; in pratica bisogna appoggiarsi sul pedale con quasi tutto il proprio peso
La rampa al 27% viene superata se si affronta a motore già avviato, però siamo al limite e occorre impegnarsi con tutto il proprio peso applicato ai pedali
La ripartenza non è possibile

La velocità in pianura non è molto elevata : inizialmente 24.0 km/h ma si stabilizza prestissimo intorno ai 23.5
rimane però costante per tutto l’arco della scarica
Il cut-off tachimetrico non ha interventi invasivi e la velocità rimane ben stabilizzata senza “onde”
L’autonomia (riportata a 21°C) è di 47 km a prestazioni piene più altri 3 di “riserva”

La marcia in coppia non è molto facile per la scarsità dei soli tre livelli di assistenza

L’ammortizzatore anteriore e i pneumatici di buona larghezza, consentono di viaggiare sugli sterrati leggeri con molta naturalezza e confort
Si sente però il bisogno di una maggior regolazione della velocità
Se lo sterrato diventa più duro, la sospensione anteriore mostra i suoi limiti

In auto si trasporta come una normale muscolare, solo un po’ più pesante (20.9 kg senza batteria)
Il trasporto in treno è abbastanza agevole: il peso è contenuto ed è equilibrata nel sollevamento

La scorrevolezza ad assistenza disinserita è buona: a 18km/h sono richiesti 99W sui pedali (un po’ maggiore di quanto richiesto da una muscolare analoga)
In caso di strada in pendenza, il peso si avverte ma non penalizza troppo la marcia
Si può pedalare senza aiuto elettrico non solo nelle situazioni di emergenza

L’impianto luci è totalmente a led e alimentato da pile (anche ricaricabili)
Le luci perciò restano accese alla massima potenza anche quando si è fermi
Il fanale anteriore è a 3 led a luce fissa; la sostituzione delle pile richiede l’uso di un cacciavite
Il fascio luminoso prodotto è sufficiente … ma appena appena
Il fanale posteriore è a 1 led rosso a luce fissa e le pile sono facilmente sostituibili senza attrezzi
E’ ben visibile sia da lontano che lateralmente anche se è puntato leggermente verso l’alto

La Ora non è dotata di antifurti di serie salvo la chiave di bloccaggio della batteria
E’ certificata EN14764 (bici turismo) e EN 15194 (Epac)
La garanzia è di 2 anni, mentre sulla batteria è di 1 ma senza formule a scalare

Il prezzo di listino, al momento della prova, è 1199 € e la batteria di ricambio 325€




Qui c’è la consueta SCHEDA con tutte le caratteristiche






CICLISTICA

Il telaio è di tipo aperto, completamente in alluminio, di buona solidità
Ha una certa elasticità longitudinale che aiuta a filtrare le asperità della strada, ma non si svia lateralmente garantendo una guidabilità sicura; solo nei rapidi cambi di direzione si accusa una certa elasticità, accentuata dal peso della batteria e del motore concentrati al posteriore … ma la guida nervosa non è il tipo di guida che si addice a questo modello





Lo scavalco è basso e largo : agevole salire e scendere anche con bagagli a bordo o seggiolino per bimbi
La stabilità in marcia è ottimale, anche a velocità elevate (testata fino a oltre 49km/h senza alcun problema)
Ecco: allego sempre filmati sulle salite, ma questa volta voglio aggiungere una ripresa in discesa

discesa


Le oscillazioni che si vedono nell’ultimo tratto, le ho provocate io stesso scuotendo il manubrio per saggiare la stabilità del telaio

Il peso complessivo è di 23kg di cui 2kg rappresentati dalla batteria

La forcella anteriore è ammortizzata (Zoom 700M)
Ha una buona escursione e filtra bene le leggere asperità; sulle buche più dure però si irrigidisce
Flette un po’ durante le frenate ma la guida rimane “onesta”








La sella è di tipo “unisex” imbottita e con molle ad elastomeri, confortevole anche su fondi sconnessi
La regolazione dell’altezza è di tipo rapido e la regolazione dell’inclinazione è fine




La posizione in sella è a busto piuttosto verticale (“olandese”)




Il manubrio ha una inclinazione delle manopole di tipo turistico: molto comoda ma non sportiva



Le manopole hanno l’appoggio largo e sono molto comode quando si resta in sella a lungo

La pipa è regolabile e la serie sterzo è tradizionale






Una molla tiene dritto lo sterzo quando si parcheggia e diminuisce le oscillazioni anche quando si carica il cesto anteriore



La marcia senza mani è stabile, ma la molla la rende difficile da attuare

Il cambio è uno Shimano Turney TZ a 6 rapporti a deragliatore



Gli innesti sono precisi e “secchi” in entrambe le direzioni

Il comando del cambio è – sempre Shimano - del tipo Revoshift
Risulta un po’ duro da azionare e l’indicatore della marcia inserita non è molto molto visibile (e di notte è invisibile)



Il range dei rapporti è di tipo “cittadino”: non troppo esteso
A 24 km/h e in 6.a la cadenza di pedalata è di 65 ped/min: corretta




Lo smontaggio della ruota anteriore è di tipo rapido (perciò senza attezzi)



La ruota posteriore richiede l’uso di una chiave da 18 e il distacco del connettore motore




I pneumatici (Kenda da 26” x 1.75” ) ammortizzano bene le piccole asperità ed hanno una buona tenuta



la valvola è una Schrader (tipo automobilistico)




Il cavalletto è un solido modello a due zampe montato vicino al movimento centrale; consente la rotazione completa dei pedali (comodo nelle operazioni di piccola manutenzione) e soprattutto conferisce un’ottima stabilità alla bipa durante le operazioni di carico e scarico (utilissimo quando si usa il seggiolino per bimbi)




Il portapacchi anteriore è vincolato alla parte mobile della forcella (ruota perciò con lo sterzo)
Non è particolarmente robusto ma ci si può montare facilmente un cestino
Se si volesse trasportarci la valigetta 24-ore, sarebbe necessario montare il fanale in un’altra posizione



Il portapacchi posteriore è robusto, fa parte del telaio e integra la slitta per la batteria
Il piccolo spessore della batteria stessa non alza molto il baricentro del carico



Il portapacchi è omologato per 25kg ed è certificato En14872




La componentistica è di discreto livello e la cura nell’assemblaggio è ottima; l’aspetto è curato anche nei dettagli







IMPIANTO FRENANTE

I freni sono V-brake Tektro all’anteriore e al posteriore

Questo è l’anteriore



E questo è il posteriore



Le leve sono robuste e morbide da azionare
Il freno anteriore è comandato dalla leva sinistra



Entrambe le leve sono dotate degli switch di cut-off del motore (fissati con vite)
Ehm non so se si vede chiaramente: il sensore è il “coso” con il bollino verde



L’azionamento dei freni è morbido e ben modulabile
La frenata è poderosa e lo spazio di fermata da 25 km/h è di 2.9m: ottimo valore, fortemente inferiore a quanto prescritto dalle normative (7 metri)
Si manifestano dei leggeri bloccaggi della ruota posteriore e c’è un inizio di tendenza al ribaltamento: occhio alle frenate di panico !

Qui un filmato

frenata


Si sente lo strisciamento del pneumatico posteriore

Nelle lunghe discese non si manifestano perdite di efficacia e la frenata è potente anche da velocità elevate




Ecco la PARTE ELETTRICA


CENTRALINA

E’ alloggiata nella parte fissa in fondo alla batteria: ben integrata, facile da raggiungere e ben protetta da urti e cadute della bipa



La centralina è dotata di autospegnimento dopo circa 10 minuti



BATTERIA

La Ora viene fornita con una batteria al litio da 36V 8Ah 288Wh litio ioni con celle Panasonic o Samsung
E’ alloggiata in una slitta ricavata nel portapacchi posteriore Questa collocazione non allunga il passo della bipa ma porta un po’ in alto il baricentro; l’effetto non è però troppo invasivo dati i soli due chili di peso

L’estrazione avviene sfilandola verso l’indietro ed è agevole; anche il reinserimento è facile e non richiede precisione particolare



Ecco come si presenta la batteria quando estratta



Si trasporta molto facilmente … sottobraccio come un giornale e non stanca troppo anche se si tiene così per molto
Il suo peso è molto contenuto: 2.0 kg



La chiave di bloccaggio ha anche funzione di interruttore, cosi i contatti rimangono senza tensione durante il trasporto
La chiave rimane attaccata alla batteria e non al telaio



Qui si vede il solido perno di bloccaggio meccanico



Nella foto seguente sono visibili il connettore per la ricarica e il fusibile



E’ presente un indicatore di carica a 3 led attivabile tramite pulsante anche a batteria estratta



La ricarica può essere eseguita a batteria montata o estratta
il connettore di ricarica è sempre facilmente accessibile in entrambe le situazioni

Qui si vedono i contatti sulla bipa e sulla batteria




Il caricabatteria è di tipo switching, senza ventola
Pesa 560 grammi compresi i cavi; eroga una corrente massima di 2.0A e ricarica la batteria completamente scarica in 4 ore e 30 minuti
La sua dimensione è piuttosto contenuta e ben si presta ad essere portato con se
I cavi sono di lunghezza normale e la spina di rete è di tipo “italiano”
E’ dotato di una spia che si accende di color rosso durante la carica e diventa verde a carica ultimata






COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA

La Ora è dotata di un cruscottino a led posto a sinistra del manubrio ben leggibile anche in pieno sole



Vi trova posto il pulsante a membrana On/Off che accende la centralina ed illumina i led del cruscotto
Prima di azionare questo comando bisogna ricordarsi di accendere la batteria con la chiave

Un altro pulsante, sempre a membrana, commuta il livello di assistenza fra i tre disponibili con sequenza 1-2-3-1-2-3
E’ correttamente posizionato dalla parte del pollice che si usa per azionarlo
Non è disponibile il livello “zero” cioè assistenza disinserita; questo si ottiene solo spegnendo la centralina col pulsante on/off
Il livello di assistenza impostato è segnalato dall’accensione del corrispondente led blu

Una serie di quattro led rossi segnala lo stato di carica della batteria
L’indicazione della carica della batteria è mista voltmetrico-amperometrico: per avere una indicazione attendibile dello stato di carica bisogna smettere di pedalare, interrompendo così l’assistenza
Se si consulta ad assistenza avviata, indica l’autonomia residua se si continua con quell’assorbimento

La visibiltà delle segnalazioni è ottima anche di notte, ma non c’è retroilluminazione dei pulsanti



L’azionamento dei pulsanti è agevole anche se sono di piccola dimensione
Diventa un po’ difficoltoso quando si indossano i guanti per lo scarso rilievo e la corsa limitatissima
Il cambio del livello di assistenza si raggiunge facilmente senza staccare la mano dal manubrio



MOTORE

E’ un hub posteriore, geared, da 250W, a 36V, brushless, sensored



La spinta è sempre buona e le partenze sono rapide

Durante la marcia il motore è silenzioso; sotto sforzo la rumorosità aumenta nettamente ma non diventa fastidiosa

rumore in marcia


E’ dotato di un connettore per poter agevolmente smontare la ruota






CABLAGGI

Mi dilungo un po’ perché i cablaggi sono eseguiti ottimamente: ben nascosti e protetti; viaggiano per quanto possibile all’interno del telaio



Nella parte che va al manubrio, i cavi sono molto ben ordinati



Nella parte inferiore del telaio sono esposti, ma comunque protetti dalla dimensione della corona



Nel tratto che va alla batteria sono ben raggruppati e poco visibili (è il punto che mi piace di meno)



Il cavo del freno posteriore è esterno e ha un tratto senza guaina per garantire una maggior morbidezza nell’azionamento



Tutti i componenti elettrici sono dotati di connettore per una più facile diagnosi e sostituzione in caso di guasto
Come già detto , i sensori dei freni sono montati con viti e facilmente smontabili



Il cavo motore rimane esposto, ma è una necessità per poter scollegare l’utile connettore stagno che consente un agevole smontaggio della ruota posteriore

Il dischetto del PAS è montato sull’asse pedali dal lato corona, in posizione protetta ma facile da raggiungere per eventuali manutenzioni



E’ l’unico componente non dotato di connettore, ma il percorso fino alla centralina è breve e largo
E’ invece dotato di un led (rosso) che consente di controllarne facilmente il buon funzionamento






MODALITA’ DI ASSISTENZA

La centralina eroga potenza al motore in funzione della rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato (fra i 3 disponibili)
Non c’è proporzionalità con la velocità della pedalata
L’avvio è sempre al massimo della potenza ma non crea problemi di guidabilità anche in manovra

Al livello massimo interviene il cut-off tachimetrico (in modo progressivo, senza stacchi improvvisi); perciò la velocità a ruota sollevata coincide con quella su strada

Liv 1 – su strada 9.5 – a vuoto 10.4 km/h
Liv 2 – su strada 16.5 – a vuoto 19.6 km/h
Liv 3 – 24.0 km/h

Tre livelli senza modulazione in base alla velocità della pedalata sono piuttosto pochi e si finisce col viaggiare sempre a quello massimo
I livelli inferiori servono in condizioni di strada sterrata o in condizioni di traffico intenso e lento
Il livello intermedio, per chi è un po’ sportivo, serve per mantenere basso il consumo in salita a bassa velocità

Spingendo con i pedali si fa crescere la velocità e si può dosare lo sforzo, ma poco nelle fasi iniziali quando la velocità coincide con il taglio tachimetrico; via via che la batteria si scarica e la tensione scende, è più facile incrementare lo sforzo sui pedali per incrementare la velocità

La velocità minima, in salita, è circa 6 km/h; su strada piana non la velocità minima è intorno ai 10 km/h

Ecco il filmato dell’avvio, modulazione e stop dell’assistenza a ruota sollevata






AVVIO DELL’ASSISTENZA

Per ottenere la partenza del motore è necessario semplicemente accendere la batteria, accendere la centralina e iniziare a pedalare

L’avvio dell’assistenza avviene dopo 0.33 giri di pedale (120°) pari a 1.0m in prima marcia: è un ritardo abbastanza breve che consente di ripartire agevolmente anche in salita
L’assistenza si avvia con vigore ma senza spinte brusche
Il riavvio dopo uno stop della pedalata è rapido

avvio assistenza su strada


Come già detto è presente il cut-off tachimetrico a 24km/h
Non è presente il pulsante “soft-start”

Interrompendo la pedalata, il motore si arresta dopo circa mezzo secondo (valore buono)
Agendo su una qualsiasi delle leve dei freni, l’assistenza si interrompe immediatamente



ACCELERAZIONE

L’accelerazione risulta buona
Ecco il grafico della velocità in funzione della distanza percorsa e del tempo



Il tempo per percorrere 50m da fermo è risultato di 10.5” e la velocità di uscita è 24.5 km/h (“tagliata” dalla tachimetrica già dopo meno di 40 metri)
L’accelerazione è costante e potente; ci si toglie presto dal centro degli incroci quando si parte ai semafori



NEL TRAFFICO

La spinta del motore è potente e, nel traffico, ci si disimpegna bene
La spinta del motore non mette mai in imbarazzo anche durante manovre in spazi ristretti
I tre livelli di assistenza consentono di trovare la velocità adatta alle condizioni di traffico, ma solo grossolanamente
La manovrabilità è buona ed il confort di marcia è elevato anche su fondi non proprio lisci




COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI

I risultati ottenuti con la misura dinamometrica dello sforzo esercitato sui pedali sono raggruppati nella consueta tabella



La partenza in piano può avvenire anche con sforzo lievissimo
La marcia in piano può avvenire anche senza esercitare spinta sui pedali (“pedalata simbolica”)

Il cavalcavia al 4% viene superato a 19.0 km/h senza esercitare alcuno sforzo sui pedali

cavalcavia 4 %


La ripartenza richiede uno sforzo leggerissimo se si usa il rapporto più corto (12 kg) e non diventa impegnativa anche se non ci si ricorda di scalare marcia prima della fermata


La salita al 10% si supera a 9.8 km/h , in 1.a marcia e con una potenza sui pedali di 94 W; è un valore di sforzo sopportabile a lungo da chi ha un minimo di allenamento ed equivale ad una spinta sui pedali di 20 kg
La ripartenza richiede uno sforzo di 29 kg, alla portata di chiunque

Il 13.5% si sale in 1.a marcia a 7.0 km/h e con una potenza sui pedali di 90 W; seppur la potenza rimane circa uguale a quella della salita precedente, lo sforzo da esercitare sale a 27 kg per via della più bassa velocità di pedalata: il range dei rapporti del cambio non è abbastanza esteso per salite impegnative
La ripartenza richiede 39kg di spinta: ancora accettabili

Il superamento della salita al 17% richiede uno sforzo che inizia a diventare sensibile (35 kg e circa 110 W); la velocità si assesta intorno ai 6.5km/h ; viene un po’ di fiatone ma se la salita è breve non richiede di essere allenati
La partenza da fermo richiede di applicare 49 kg,; in pratica bisogna appoggiarsi sul pedale con quasi tutto il proprio peso

Ecco il filmato sulle tre pendenze

salita 10 13e5 17%



La rampa al 27% viene superata se si affronta a motore già avviato, però siamo al limite e occorre impegnarsi con tutto il proprio peso applicato ai pedali
La ripartenza non è possibile

rampa al 27%


(come faccio sempre, preciso che questa è una pendenza estrema e che è assai difficile incontrarla sulle strade: su una tale pendenza una automobile generalmente non è in grado di ripartire; ci riescono solo le fuoristrada dotate di marce ridotte)

Qui si vede la prospettiva di tale salita




Nel complesso non risulta una grande scalatrice, ma ci può portare senza fatica su percorsi collinari



VELOCITA’ e AUTONOMIA

Consueto percorso urbano-extraurbano con qualche cavalcavia e con 70W erogati dalle mie gambe

La batteria Li ioni mantiene un buon valore di tensione lungo tutta la scarica e, unitamente alla presenza del cut-off tachimetrico, si traduce nella costanza delle prestazioni

La velocità non è molto elevata : inizialmente 24.0 km/h ma si stabilizza prestissimo intorno ai 23.5
rimane però costante per tutto l’arco della scarica
Ho sempre mantenuto il livello di assistenza massimo (3.o) e ho viaggiato in 5.a marcia

Il cut-off tachimetrico non ha interventi invasivi e la velocità rimane ben stabilizzata senza “onde”

La batteria è da 8Ah 288Wh perciò non ci si può aspettare una autonomia elevata
Ho ottenuto una percorrenza totale di 38.5 km a prestazioni piene, poi ho continuato per altri 3 km fino alla scarica completa ma a velocità rapidamente in calo
Il consumo elettrico è risultato di 6.9 Wh/km
Dato che la temperatura durante la prova era di 6°C, calcolo che l’autonomia in condizioni primaverili (21°C)
salga a 47 km (più almeno 3 di “riserva”)






MARCIA IN COPPIA

La marcia in coppia non è molto facile per la scarsità dei soli tre livelli di assistenza e per la mancanza di modulazione in base alla velocità di rotazione dei pedali



MARCIA SU FONDI STERRATI

L’ammortizzatore anteriore e i pneumatici di buona larghezza, consentono di viaggiare sugli sterrati leggeri con molta naturalezza e confort
Si sente il bisogno di una maggior regolazione della velocità
La frenata è ben modulabile ma, vista la sua potenza, bisogna tenere la mano leggera per evitare il bloccaggio delle ruote
Se lo sterrato diventa più duro, la sospensione anteriore mostra i suoi limiti e l’equilibrio dei pesi spostato verso il posteriore diventa sensibile



TRASPORTO IN AUTO E IN TRENO

In auto si trasporta come una normale muscolare, solo un po’ più pesante (20.9 kg senza batteria);
le parti elettriche non richiedono necessità particolari
La lunghezza è contenuta perciò non ci sono problemi di trasporto sui portabici

Il trasporto in treno è abbastanza agevole per il peso che è … sopportabile
L’aggancio ai sostegni non presenta invece ostacoli
Negli ascensori standard delle ferrovie ci sta agevolmente



Il manubrio è largo e tende ad impicciare negli spazi angusti dei vagoni

Ricordarsi di portare con sè una corda elastica perché a volte occorre fissare la bipa dove capita: nell’esempio qui sotto, il sistema di aggancio prevede che il tubo obliquo del telaio sia di piccola sezione, cosa che sempre più spesso non è, anche sulle bici muscolari



Il sollevamento per superare scale è agevole anche a batteria montata: l’equilibrio dei pesi è bilanciato ; il punto di presa è comodo ma non ergonomico e stanca rapidamente la mano

trasporto su scala





PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA

La scorrevolezza al banco e su strada risulta buona:
il motore è dotato di ruota libera e non oppone resistenza nemmeno in retromarcia

scorrevolezza ruote


I rapporti del cambio sono giusti per la marcia muscolare e si trova con facilità la cadenza desiderata

La prova dinamometrica a 18km/h (velocità bassa per minimizzare l’effetto della resistenza dell’aria ed evidenziare invece la scorrevolezza meccanica) indica una richiesta di 99W : buono anche se un po’ maggiore di quanto richiesto da una muscolare analoga

In caso di strada in pendenza, il peso si avverte ma non penalizza troppo la marcia
Si può pedalare senza aiuto elettrico non solo nelle situazioni di emergenza

Ecco come si presenta senza batteria (praticamente l’estetica rimane invariata per la carterizzazione della sede batteria)






IMPIANTO LUCI



L’impianto è totalmente a led e alimentato da pile che possono essere di tipo ricaricabile
In questo modo le luci restano accese alla massima potenza anche quando si è fermi

Il fanale anteriore è a 3 led a luce fissa e alimentato da 3 pile AA; la loro sostituzione richiede un cacciavite per l’apertura del fanale
Il fascio prodotto è sufficiente … ma appena appena

Il fanale posteriore è a 1 led rosso a luce fissa e alimentato da 2 pile AAA
E’ ben visibile da lontano e lateralmente anche se è leggermente puntato troppo verso l’alto
Il vano pile è accessibile con un meccanismo ad incastro e senza attrezzi

I due fanali sono dotati di interruttori indipendenti: scomodo perché bisogna azionare entrambi, ma comodo per poter accendere solo la luce che ci serve (io ad esempio lascio sempre acceso anche di giorno il fanalino rosso per averlo attivo in eventuali sottopassaggi o in zone molto ombreggiate)



ANTIFURTO

La Ora non è dotata di antifurti di serie salvo la chiave di bloccaggio della batteria
Assolutamente necessario dotarla del sistema preferito per poterla affrancare solidamente a qualche struttura fissa

Sul telaio è bulinato il numero di serie





ACCESSORI

Sono applicabili i normali accessori da bicicletta
Il seggiolino posteriore per bimbi risulta leggermente in alto per via della batteria, ma non tanto da creare problemi nella guida



CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI

La Ora è certificata EN14764 (bici turismo) e EN 15194 (Epac)



La garanzia è di 2 anni, mentre sulla batteria è di 1 ma senza formule a scalare

Il prezzo di listino è 1199 € e la batteria di ricambio 325 €; rimando alla sezione “prezzi ufficiali” per i valori aggiornati



CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO

La Ora è una tranquilla e concreta cittadina

Telaio solido, scavalco basso, cavalletto stabile per caricare agevolmente il bimbo sul seggiolino, due portapacchi per la portarci anche cose pesanti la rendono adatta alle commissioni cittadine o agli spostamenti per lavoro
La buona ammortizzazione fa sopportare le strade dissestate senza dolori
La velocità, un po’ bassa, ottimizza la resa della piccola batteria ed è più che adeguata per gli spostamenti urbani

Ottima per essere caricata sul portabici del camper per fare turismo nei centri storici

Non è il suo cavallo di battaglia, ma può essere trasportata in treno senza troppa fatica (in questo caso consiglierei di sostituire il manubrio con uno più stretto)

Nelle gite fuoriporta c’è da fare i conti con l’autonomia e con la velocità; ma se si incontrano qualche salita o qualche sterrato leggero si affrontano senza incertezze

Per viaggiare in coppia … meglio averne due uguali o la seconda con una regolazione più estesa delle velocità



NOTA

Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera



Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"

leonardix
Utente Master



Lazio


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Inserito il - 12/03/2013 : 10:24:46  Mostra Profilo Invia a leonardix un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Messaggio di pixbuster
La Ora è una tranquilla e concreta cittadina


Questo pixtest me l'ero proprio perso (ma non sono l'unico, penso... come mai?)
... e perderlo sarebbe stato un vero peccato, completissimo e chiarissimo come sempre!

Bravo Pix e bravi alla wings, mi sembra un prodotto più che onesto.
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pixbuster
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Veneto


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Inserito il - 13/03/2013 : 21:32:26  Mostra Profilo Invia a pixbuster un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
( grazie)

Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
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OSCAR95
Utente Senior


Lombardia


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Inserito il - 14/03/2013 : 00:07:48  Mostra Profilo Invia a OSCAR95 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sì Pix me l'ero letto (devi sapere che quando metti i video sul tubo, te li vedo subito e me li guardo subito tutti e poi resto sempre trepidante in attesa che pubblichi il pix test) ma non lo avevo adeguatamente commentato.
Complimenti, vedo con piacere che hai aggiunto la prova della discesa (mazza se vai veloce!)!

Il modello è carino, mi piace la batteria che dà l'idea di essere molto compatta e trasportabile in una borsa d'ufficio, il limite di 8Ah dici che sia un compromesso per le dimensioni?

Per il resto noto che questa ditta emergente (non mi sembra ci sia da molto la Wings) stia iniziando già molto bene con una buona gamma di prodotti. L'anno scorso avevano in catalogo la Wings Bali che era simile a questa come telaio e batteria ma cambiava il motore che era diverso perchè di sezione più grande, quello della Ora è una bafang?


Elettrociclista dal 2012 al 2016 con Bottecchia Be2.

Ritorno in bici con una muscolare dal 2019 con BTwin Hoprider 100.

Ritorno in bipa con Accolmile Bafang M200 (estate 2022)

Attualmente in sella a una e-mtb Raymon Hardray E3.0 hardtail
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Dasti
Utente Master



Liguria


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Inserito il - 14/03/2013 : 04:21:49  Mostra Profilo Invia a Dasti un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
leonardix ha scritto:
Questo pixtest me l'ero proprio perso (ma non sono l'unico, penso... come mai?)
... e perderlo sarebbe stato un vero peccato, completissimo e chiarissimo come sempre!(...)

Quoto!

Road Bike 28" Olmo Mod. Supergentleman.
Road Bike 28" Olmo "recycled".
Road Bike 28" Francesco Moser Mod. San Cristobal
Road Bike 28" aluminium Ks Cycling (in fase di elettrificazione).
City Bike aluminium 28" MBM Voyager, Cute Q-100.
Classic Bike 28" WEG Classic, Cute Q-128SX.
MTB full suspension aluminium 26" Sobim Diamond , Cyclone.
Folding Bike aluminium 20" Dahon Vitesse D7, Cyclone.
Folding Bike aluminium 20" Diamond Minivelo.
Folding Bike 16" Dahon Dream-HT660, Cyclone.
Folding Bike Brompton A Line
LiFePO4 (dal 03/10/2007).
Tai nasha no karosha (Live Long And Prosper, Lunga Vita e Prosperità)
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iw6cpk
Utente Master



Marche


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Inserito il - 14/03/2013 : 14:07:13  Mostra Profilo Invia a iw6cpk un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Test grandioso come sempre. Ti invidio pix perché puoi provare tutte queste bipe..sei una pix-ciclopedia vivente.
Mi hai anche spiegato il perche in treno non riesco a sitemare la bipa su quei strani agganci (e neanche i ferrovieri lo sanno)
La bici è molto bella e il prezzo non è stratosferico anche se alcune soluzioni sono inevitabilmente "economiche".

Rockrider 5.2 + kit bafang swxh Alcedo + batt. 9 Ah 36v
Flyer in the dirt (Flyer S street + dual drive 27 - Custom MTB)
Kalkhoff Pro Connect Alfine 11 speed
-------------------------------
Per arrivare là, dove nessun uomo è mai giunto prima...con un motore a scoppio
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leonardix
Utente Master



Lazio


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Inserito il - 14/03/2013 : 14:48:26  Mostra Profilo Invia a leonardix un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Messaggio di pixbuster
Il modello si chiama
ORA
che è il nome di uno dei venti che spirano sul lago di Garda; e proprio per questo l’ho ambientata lì


Questa è vera classe! Un virtuoso dei test! Anche la location in tono col modello!!!

..hhhmmm...

"ora" mentre io aspetto solamente che facciano la pieghevole "ponentino" (così devi venire a Roma per fare il test!)

...tu spera che non venga in mente a nessuno di fare il modello ad alte prestazioni "bora", che in questo caso pedalare potrebbe diventare complesso con qualsiasi motore a disposizione

se poi nel sud-est asiatico licenziassero un imponente "cancello" denominato "monsone" la cosa potrebbe farsi davvero pesante!!!

ancora bravo, continua così!

Modificato da - leonardix in data 14/03/2013 14:50:02
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job
Amministratore

fondatore



Friuli-Venezia Giulia


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Inserito il - 14/03/2013 : 14:56:59  Mostra Profilo Invia a job un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
leonardix ha scritto:
...tu spera che non venga in mente a nessuno di fare il modello ad alte prestazioni "bora", che in questo caso pedalare potrebbe diventare complesso con qualsiasi motore a disposizione


In questo caso, dovrebbe venire a fare il test da me, che tra Bora e salite non c'e' male come location !

Nel frattempo ho aggiornato il tabellone con l'ultima arrivata, ricordo a tutti che per uno sguardo rapido e una comparativa (si puo' ordinare per colonna) tra i test del nostro mitico collaudatore potete andare qui:

http://www.jobike.it/tabella_pix.html


"carrarmatino" Flyer T4 30/9/2006 (22/5/2011 sostituito motore)
"lancillotto" Brompton P6R + nano motor 14/12/2007
"piccola peste" Dahon Speed Pro TT 14/10/2008
"frankenstein" Trek liquid 25 + kit ezee 21/11/2008 dismessa il 28/02/2010
"jobbent" Tw-bents Adventure Plus 08/05/2009 elettrificata con ezee 350W dal 28/02/2010
"the tractor" surly pugsley 27/08/2009 + Cyclone 500 13/11/2009
"the lift" haybike eq xduro fs 12/10/2011
"bumblebee" NCM Milano 24/07/2019
"steamroller blues" NCM Aspen 19/12/2019
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pixbuster
Amministratore

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Veneto


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Inserito il - 14/03/2013 : 19:26:33  Mostra Profilo Invia a pixbuster un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
i miei set fotografici sono il muro del garage, le risaie, il palazzetto dello sport del mio paese e - se ci arrivo con l'autonomia - il lago di Garda
Al massimo posso sostituire "pix-in -sella" con "CO2 in sella" perchè abita vicino a me (se lui accetta)
Altre location non mi sono raggiungibili e vi dovrete accontentare sempre e solo di quelle sopracitate


Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
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claudio02
Utente Master




8995 Messaggi

Inserito il - 14/03/2013 : 19:45:30  Mostra Profilo Invia a claudio02 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
test completo e dettagliato da far venire il mal di testa
il muro del pixgarage, le risaie ferron, il palazzetto dello sport, il lago di garda e prossimamente l'autodromo sono location che anche nico cereghini sognava

Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
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OSCAR95
Utente Senior


Lombardia


1116 Messaggi

Inserito il - 15/03/2013 : 01:10:22  Mostra Profilo Invia a OSCAR95 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Qui urgerebbe un bel raduno nei Pix-posti!

Elettrociclista dal 2012 al 2016 con Bottecchia Be2.

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Ritorno in bipa con Accolmile Bafang M200 (estate 2022)

Attualmente in sella a una e-mtb Raymon Hardray E3.0 hardtail
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serbrushless
Utente Attivo



Abruzzo


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Inserito il - 09/04/2013 : 14:37:28  Mostra Profilo Invia a serbrushless un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
accontentiamoci anke questa volta

aprilia enjoy city e fresbee sudtirol
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