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giordano5847
Utente Master



Lombardia


4033 Messaggi

Inserito il - 21/10/2017 : 10:24:14  Mostra Profilo Invia a giordano5847 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grande Ibla
Ma dove vai a trovare tutte ste foto che calzano così bene in quello che dici!

Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa. (Leonardo)
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Ibla
Utente Master



Sicilia


8527 Messaggi

Inserito il - 21/10/2017 : 16:47:49  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando





“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).

Modificato da - Ibla in data 21/10/2017 16:49:24
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@lby64
Utente Master


Veneto


2090 Messaggi

Inserito il - 21/10/2017 : 17:08:57  Mostra Profilo Invia a @lby64 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Oddio, sembra uno dei marziani di Moby!
Che simpatico!!!


Immagine:

296,35 KB


“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
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Ibla
Utente Master



Sicilia


8527 Messaggi

Inserito il - 22/10/2017 : 18:51:30  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
@lby:
Che simpatico!!!


Oltre che simpatico è soprattutto... timido!







Al narcisista invece...





una lusinga, può farlo svegliare persino dal profondo
letargo...



e mettergli letteralmente le ali




che nel portarlo in alto, gli fan perdere però...
l'essenza della vita






Questa, ne ha appena intravisto uno...



Cosa sta pensando?
Di aumentare le dimensioni della palla di neve!
Troppo piccola, per colpire un narcisista!









Ibi!
I tuoi Marziani teneri e buffi, mi hanno fatto conoscere
Moby di cui mi era noto solo qualche brano come "Porcelain"
per esempio. Adesso so anche che ha dato questo titolo
ad un suo libro, autobiografico.
La balena del suo prozio Melville, ne ha fatta di strada
partendo da quella dei ghetti di New York...


«Mancavano l'acqua corrente, il bagno e il riscaldamento,
ma l'elettricità, ovvero l'unica cosa che mi serviva per
fare musica, era gratis. Pisciavo in una bottiglia vuota e,
in assenza del bagno, facevo la doccia una volta alla
settimana a casa di mia madre o nel dormitorio del
la mia ragazza. Puzzavo quasi sempre, ma avevo smesso di
trovarlo umiliante, perché della mia vita nella
fabbrica abbandonata mi entusiasmava tutto».
(Porcelain. Storia della mia vita - Moby )



"... prima di arrivare al successo, saranno anni durissimi
di povertà e stenti, anni avventurosi nei quali un
aspirante dj vivrà come squatter in trenta metri
quadrati all'interno di una fabbrica abbandonata, in mezzo
al rumore di spari e agli spacciatori di crack.
Eppure, oltre a un tostapane e a una piastra elettrica
per sopravvivere, questo dj ancora sconosciuto possiede
già una drum machine, un mixer a quattro tracce e
un campionatore."



Ho letto, ascoltato e guardato di tutto su di lui ieri
sera...
Fino al crollo!
Il mio!

Sono partita da qua...



I disegni sono suoi... Ma l'avete visto il cane?
Ahah! C'è da morire...


Poi questo, la continuazione...




Avete notato che" la gran soirée" non è piaciuta neanche
a loro?! Eheh!




Poi....



E poi più leggevo, più ascoltavo e più m'intrigava e sono
passata per "Play" fino ad "Innocents"
Il genere musicale di Moby non è tra i miei preferiti,
ciò non toglie però che Richard Melville Hall ha suscitato
in me una curiosità mista per molti versi ad una certa
ammirazione verso il musicista e verso l'uomo.

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


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di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
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@lby64
Utente Master


Veneto


2090 Messaggi

Inserito il - 22/10/2017 : 19:06:40  Mostra Profilo Invia a @lby64 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie, molte cose su di lui non le sapevo!
Vado anch'io a completarmi il parziale
quadro che ho su questa persona decisamente
intrigante (e dico persona e non artista di proposito).



“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
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Ibla
Utente Master



Sicilia


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Inserito il - 24/10/2017 : 02:01:44  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando














“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Modificato da - Ibla in data 24/10/2017 02:04:07
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Ibla
Utente Master



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Inserito il - 26/10/2017 : 02:07:06  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

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Ibla
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Inserito il - 26/10/2017 : 02:29:53  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
-Non badate a me-

Fra le cose che il mare getta
si cerchino le più disseccate,
gambe violette di gamberi,
testine di pesci morti,
soavi sillabe di legno,
piccoli paesi di perla,
si cerchi ciò che il mare ha sfatto
con inutile insistenza,
ciò che ha rotto e squassato
e abbandonato per noi.

Sono petali inanellati,
cotoni della tempesta,
sterili gemme dell'acqua
e ossa gracili d'uccello
che sembra ancora volare.

Si svuota il mare delle sue scorie,
il vento gioca con gli oggetti,
il sole ogni cosa abbraccia
e il tempo vicino al mare
conta e tocca quanto esiste.

Io conosco tutte le alghe,
gli occhi bianchi della rena,
le piccole mercanzie
delle maree dell'autunno
e, come un gran pellicano,
edifico umidi nidi,
spugne che adorano il vento,
e labbra d'ombra abissale,
ma nulla è più lacerante
dell'indizio di un naufragio:
il dolce legno scomparso
che fu morso dalle onde
e sdegnato dalla morte.

Bisogna cercare cose oscure
in qualche parte della terra,
in riva al silenzio azzurro
o dove è passato il treno
di una furiosa tempesta:
restano segni sottili,
monete di tempo e d'acqua,
detriti, celeste cenere,
e l'ebbrezza intrasferibile
di prender parte ai travagli
della spiaggia spopolata.

(Pablo Neruda)

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Inserito il - 26/10/2017 : 23:19:24  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sbaglio l'appuntamento di sole appena quattro ore!
Cavolo!
Mi dico-
Che faccio?
Torno indietro?
Neanche a parlarne!
Rimango dentro e aspetto?
Manco morta!
Anzi, affretto il passo lungo sterili corridoi dove l'aria
è pregna sempre di un odore che opprime, quella della
fragilità umana.
Finalmente sono fuori.
Sotto caldi raggi di un sole d'autunno che dolcemente mi
rinfranca l'anima.
Gli occhi socchiusi verso un cielo d'un persistente azzurro
quasi direi, imbarazzante, si adombrano nel tempo di un
battito d'ali, del volo appunto, di gabbiani
vagabondi in un cielo che non è il loro.




E nello stridente verso che non è certo quello
che nei loro simili più privilegiati viene
chiamato canto, percepisco un richiamo
come d'invito a seguirli.
E li seguo.



Finché, loro planando, io camminando, ci adagiamo infine
sulla riva di un mare in cui lo sguardo annega dolcemente




e la mente  in quella immensità di acqua e cielo,
di una bellezza che stordisce,

 



ricomincia a respirare...



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Inserito il - 26/10/2017 : 23:27:31  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

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Ibla
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Inserito il - 27/10/2017 : 08:19:58  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ibla:
.un odore che opprime, quella della
fragilità umana...



"Quello"!!


A volte la mente e le mani sono... scollegate!





Vi prego di notare, a proposito di attenzione,
lo sguardo del gufetto... disattento.
Ahahah! C'è da morire di prima mattina!

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Ibla
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Inserito il - 27/10/2017 : 08:26:33  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Ibla
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Inserito il - 28/10/2017 : 10:08:21  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Voi come l'avete interpretato lo sguardo del gufetto imbranato?
Per me, ha gli occhietti spalancati per la paura,
nel sentirsi mancare la terra sotto i piedi o meglio
il ramo sotto le zampette,
di stare per precipitare giù, e li rivolge verso i suoi
fratelli sperando che questi non si siano accorti di nulla,
se no figurarsi le risate!
Mi sto facendo i flash?
E vabbé! Sono però dei bei flash visto che mi divertono!
Comunque sia, sono tornata sui gufetti perché l'imbranato
mi ha fatto ricordare un altro strigiformi imbranato pure
lui che ho conosciuto di persona.
Una sera d'estate. Notte, più probabile.
Dalla finestra aperta, che poi è sempre aperta anche
d'inverno ma con i vetri chiusi perché mi piace poter
vedere il cielo che anche se non è quello zeppo di stelle
della Valle, un pezzetto è sempre meglio di niente, anche
con i fulmini, i tuoni no, non li gradisco e mi ficco la
testa sotto le coperte tappandomi le orecchie.
Ehm... vado a recuperare... Dalla finestra aperta, da cui,
dicevo, come al solito sentivo il verso del Barbagianni che
è un misto fra il russare e la tosse asmatica.
Senonché, d'un tratto le mie orecchie avvezze a percepire
i suoni notturni, sentono dei pigolii di risposta
all'asmatico che mi fanno subito pensare:
"Vuoi vedere che questo ha i suoi pulcini dietro ed è più
asmatico del solito per l'ansia dei loro primi voli?"
E vado.
Passo felpatissimo fra un albero e l'altro in una mimesi
perfetta, respirazione da sub in apnea e d'un tratto...
Li vedo:
tre batuffoli bianchi, tre fiocchi di neve, tre palline
di cioccolato bianco ripiene che mentre si sciolgono in
bocca vai già in astinenza e ne prendi un'altra e poi
un'altra ancora e poi...
E poi niente! Nel senso che in casa non ne ho e va' a
vedere perché diavolo mi viene in mente proprio 'sta
similitudine che adesso la crisi d'astinenza me la fa
venire davvero!
Comunque sia, non riuscivo a staccare il mio sguardo da
ebete da quella... dolce meraviglia che mi si parava
davanti per la prima volta.
D'un tratto, dato l'insistente richiamo della madre ansiosa
specie che della mia mimesi se n'era fatta un baffo,
due di loro spiccano il volo scomparendo alla mia vista
che però continuava a godersi lo spettacolo esilarante
del terzo rimasto con gli artiglietti ben stretti
al suo ramo.
E magari aveva detto agli altri due:"Andate avanti voi
ché a me vien da ridere!"
E c'era proprio da ridere a guardarlo dondolarsi con
gli occhietti spiritati che guardavano il vuoto sotto
di lui!
Proprio così! Si dondolava, avanti e indietro, avanti
e indietro... Come chi sta cercando di prendere la
rincorsa e anche tempo in attesa del coraggio per buttarsi!
Ad un tratto, dinanzi all'ennesimo richiamo diventato
m'era sembrato, un po' isterico, tipico della madre che
perde la pazienza, il tenero imbranato si lanciò e in un
volo un po' raffazzonato finalmente la raggiunse.
Ehm... Gli feci un applauso...
E sparirono ovviamente tutti e quattro nella notte!
Pensando forse:
"Ma che ci fa 'sta rompiscatole alzata a quest'ora di notte?!"
Belli... Bellissimi i rapaci notturni!
Io li adoro!
Non sarà perché qualcosa ci accomuna...?!


(Scritto stanotte ma sfogliando poi le foto...
Sono crollata!
Qualcosa in comune, ho detto, non tutto!
Confido molto però, più in là... nella metempsicosi!).



Eccolo! E' proprio lui! L'imbranato!



Ahahah! Che faccia!
Mi fa morire...
A voi no?
No?!!!








Foto di gruppo... senza signora! (i collegamenti nella mente, non finiscono mai...!).



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Modificato da - Ibla in data 28/10/2017 10:14:54
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Ibla
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Inserito il - 28/10/2017 : 10:39:45  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando




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Inserito il - 31/10/2017 : 00:55:26  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ma 'sti vegani sempre morti di fame, che mangiano?
Sempre lì a tagliuzzare verdurine e a ruminare
come le capre?









Macché! Quelle sono il preludio ad un'opera in cui
l'armonia dei sapori...





...li lascia poi senza fiato!
E crollano!



Certo che è gente passionale...
Si infiamma se qualcosa li fa agitare...


Beh... A volte esagerano!


E' che sono troppo sensibili e basta un niente,
per farli commuovere...
Un niente, per destare in loro eterna meraviglia...










E non mancano d'ingegno!




Nè di fantasia e se sono tristi chiudono gli occhi e
pensano fortemente a qualcosa di bello finché riaprendoli...
Se la ritrovano davanti!





Già... 'Sti veg sono... magici!



Ah! E generosi! Amano la condivisione...





Certo che per essere strani... sono strani!
'Sti Veg!








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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Inserito il - 01/11/2017 : 20:51:07  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando



Jean-Michel ha realizzato con la sua Nikon D4
il time lapse di un ragno che costruisce la sua ragnatela
e l’ha pubblicato su Vimeo.
Il filmato mostra il ragno durante l’ultima parte
della costruzione della ragnatela, per la quale ha
impiegato circa un’ora e mezza.




http://www.alambicco.unito.it/A/Mag12/2_5_7_Ragnatele.html

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Inserito il - 01/11/2017 : 21:39:50  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

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Inserito il - 02/11/2017 : 11:54:42  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A proposito di Van Gogh...






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Inserito il - 04/11/2017 : 02:37:48  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Nazim Hikmet...
L'ho incontrato stasera .
Ad un incrocio dei miei pensieri.
Dov'è il suo libro?
Ah, sì! Ricordo.
L'ho visto nella foto...
Sarà ancora nello zaino quindi.
Vado.
Lo trovo.
Apro una pagina a caso...



-L’uomo-

Le piante, da quelle di seta fino alle più arruffate
gli animali, da quelli a pelo fino a quelli a scaglie
le case, dalle tende di crine fino al cemento armato
le macchine, dagli aeroplani al rasoio elettrico

e poi gli oceani e poi l’acqua nel bicchiere
e poi le stelle
e poi il sonno delle montagne
e poi dappertutto mescolato a tutto l’uomo

ossia il sudore della fronte
ossia la luce nei libri
ossia la verità e la menzogna
ossia l’amico e il nemico
ossia la nostalgia la gioia il dolore

sono passato attraverso la folla
insieme alla folla che passa.




"L'ho incontrato stasera .
Ad un incrocio dei miei pensieri."... 
Quasi uno Haiku...
Quasi.
Ne ho letto uno vero proprio l'altroieri.
Diceva...

"E’ la mia
Questa figura di spalle
Che se ne va nella pioggia?"


Lui chi era?
Taneda Santoka!
Facile da ricordare.
Un po' meno i versi in lingua originale.
Ci vorrebbe un copia-incolla anche per la memoria.

"Ushiro sugata no
Shigurete iku ka?"


 
Un'immagine vale più di mille parole.
Dicono.
Penso che uno haiku valga più di mille immagini.
Mille potranno essere le immagini, 
i volti che ad esso potremo dare, 
ma il sentimento che esso esprime 
vive e sopravvive oltre ogni immagine.
Fra tante e tante quindi che 
con quell'haiku... ci sta.
Eccone una... 








Incredibile film!
Incredibile realtà!
Incredibile  Peter Sellers






Sfido la mia mente ad un ultimo sforzo prima del misero  crollo consueto:
per un altro quasi haiku...


Attraverso spinosi cardi
la tua vita vedevi  
Adesso attraverso un oblò.






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Modificato da - Ibla in data 04/11/2017 02:42:21
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Inserito il - 07/11/2017 : 01:18:15  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

(Banksy)





Sul muro c'era scritto col gesso
viva la guerra.
Chi l'ha scritto
è già caduto.
chi sta in alto dice:
si va verso la gloria.
Chi sta in basso dice:
si va verso la fossa.
La guerra che verrà
non è la prima. Prima
ci sono state altre guerre.
Alla fine dell' ultima
c'erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
faceva la fame. Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente egualmente.
Al momento di marciare molti non sanno
che alla loro testa marcia il nemico.
La voce che li comanda
è la voce del loro nemico.
E chi parla del nemico
è lui stesso il nemico.

(Bertold Brecht - "Sul muro")

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Inserito il - 07/11/2017 : 01:24:51  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
...Creo que he visto una luz
Credo di aver visto una luce

al otro lado del río.
dall'altra parte del fiume...






Ha vinto l'...Oscar
come miglior canzone nel film
"Diari della motocicletta".

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Modificato da - Ibla in data 07/11/2017 01:29:34
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Inserito il - 11/11/2017 : 00:50:55  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Quando i mammiferi diventarono diurni...

http://www.lescienze.it/news/2017/11/06/news/mammiferi_passaggio_notturni_diurni_scomparsa_dinosauri-3742655/


Ehm...
Ma proprio tutti?

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Inserito il - 11/11/2017 : 00:53:24  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A proposito di dinosauri...

http://www.lescienze.it/news/2017/11/09/news/asteroide_estinzione_dinosauri_suolo_idrocarburi-3747446/

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Inserito il - 11/11/2017 : 03:25:04  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
E sempre a proposito di dinosauri...
Giorni fa, pensavo a Giuseppe Tomasi di Lampedusa...
Perché?
Boh! Così...
In particolare a certi passaggi del suo...




Il Principe:

"Il sonno, caro Chevalley, il sonno è ciò che i Siciliani vogliono,
ed essi odieranno sempre chi li vorrà svegliare,
sia pure per portar loro i più bei regali; e, sia detto
fra noi, ho i miei forti dubbi che il nuovo regno abbia
molti regali per noi nel bagagliaio.
Tutte le manifestazioni siciliane sono manifestazioni
oniriche, anche le più violente: la nostra sensualità è
desiderio di oblio, le schioppettate e le coltellate
nostre, desiderio di morte; desiderio di immobilità
voluttuosa, cioè ancora di morte, la nostra pigrizia,
i nostri sorbetti di scorsonera o di cannella; il nostro
aspetto meditativo è quello del nulla che voglia scrutare
gli enigmi del nirvana. Da ciò proviene il prepotere da
noi di certe persone, di coloro che sono semi-desti;
da ciò il famoso ritardo di un secolo delle
manifestazioni artistiche ed intellettuali siciliane:
le novità ci attraggono soltanto quando le sentiamo
defunte, incapaci di dar luogo a correnti vitali;
da ciò l'incredibile fenomeno della formazione attuale,
contemporanea a noi, di miti che sarebbero venerabili
se fossero antichi sul serio, ma che non sono altro che
sinistri tentativi di rituffarsi in un passato che ci
attrae appunto perché è morto."
[...]
mi sono spiegato male: ho detto i Siciliani,
avrei dovuto aggiungere la Sicilia, l'ambiente, il clima,
il paesaggio. Queste sono le forze che insieme e forse più
che le dominazioni estranee e gl'incongrui stupri hanno
formato l'animo: questo paesaggio che ignora le vie di
mezzo fra la mollezza lasciva e l'asprezza dannata;
che non è mai meschino, terra terra, distensivo, umano,
come dovrebbe essere un paese fatto per la dimora di
esseri razionali; questo paese che a poche miglia di
distanza ha l'inferno attorno a Randazzo e la bellezza
della baia di Taormina, ambedue fuor di misura,
quindi pericolosi; questo clima che c'infligge sei mesi
di febbre a quaranta gradi;
...e poi l'acqua che non c'è o che bisogna trasportare da
tanto lontano che ogni sua goccia è pagata da una goccia
di sudore; e dopo ancora, le pioggie, sempre tempestose che
fanno impazzire i torrenti asciutti, che annegano bestie e
uomini proprio lì dove una settimana prima le une e gli
altri crepavano di sete. Questa violenza del paesaggio,
questa crudeltà del clima, questa tensione continua di
ogni aspetto, questi monumenti, anche del passato,
magnifici ma incomprensibili perché non edificati da noi
e che ci stanno intorno come bellissimi fantasmi muti;
tutti questi governi, sbarcati in armi da chissà dove,
subito serviti, presto detestati e sempre incompresi, che
si sono espressi soltanto con opere d'arte per noi
enigmatiche e con concretissimi esattori d'imposte spese
poi altrove; tutte queste cose hanno formato il carattere
nostro che rimane così condizionato da fatalità esteriori
oltre che da una terrificante insularità di animo."

"...Non credo che i suoi antenati, Chevalley,
o gli squires inglesi o i signori francesi governassero
meglio dei Salina.
I risultati intanto sono diversi. La ragione della diversità
deve ritrovarsi in quel senso di superiorità che barbaglia
in ogni occhio siciliano, che noi stessi chiamiamo fierezza,
che in realtà è cecità. Per ora, per molto tempo, non c'è
niente da fare. Compiango; ma, in via politica, non posso
porgere un dito. Me lo morderebbero. Questi sono discorsi
che non si possono fare ai Siciliani; ed io stesso,
del resto, se queste cose le avesse dette lei, me ne sarei
avuto a male..."

Tancredi:
«Se vogliamo che tutto rimanga come è,
bisogna che tutto cambi».




Belle, belle pagine quelle del Gattopardo...
Scritte da un Siciliano...
Già...
Che mi lasciano sempre un sapore amaro in bocca...
Già...


Ma poi mi sono ripresa guardando foto di animali
che mi fanno sorridere.
A volte no però!



Questa mi ha subito fatto venire in mente,
sempre giorni fa, certi personaggi... che invece di stare
... giù... che so, in un sotterraneo magari, per sempre,
stanno invece su, a primeggiare liberi sotto il sole!

E c'è da morire... ma non dal ridere.



E che sorrisoni ci fanno...!
Prima!




Poi ci prendono... a pesci in faccia!




E...

L'ingordo...





l'intollerante...





questo si capisce...



E potrei continuare se non fosse che...





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La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
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@lby64
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Veneto


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Inserito il - 11/11/2017 : 09:37:01  Mostra Profilo Invia a @lby64 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
In Veneto il detto più storicamente e sociologicamente
significativo è: "Vegna Francia vegna Spagna basta che magna".
E questo la dice lunga sull'incapacità di azione dei singoli
nell'ambito di una visione di collettività.
E questo è forse il danno maggiore che le varie invasioni
post Impero Romano ha fatto. La perdita di identità e di
senso di comunità. Da noi il "Divide et impera" si declina
semplicemente in "Impera" tanto divisi lo siamo già.
E sembra che in prospettiva sempre così sarà dato che oramai
sono passati quasi un paio di millenni.
E la diversità tra le varie zone Italiane sono si dovute al fatto che lo
stivale invece che orientato est/ovest (stesso clima stesse modalità
di vita) è orientato nord/sud (influenza della diversità del clima
sulla diversità delle genti) ma sono stati acuiti dalla diversità
degli "invasori" nel corso della storia.
Ma è anche il motivo che in un piccolo paese sia rappresentata
una varietà di umanità che ne è croce ma anche delizia.
E il gattopardismo oltre ad essere in forme diverse diffuso ovunque
non è stato altro nel tempo che una risposta "Darwiniana" ad un
ambiente mutevole perchè sottoposto a continue variazioni indotte
da influenze esterne ed estranee.
Ed il cinismo alla "morto un Papa se ne fa un'altro" esteso in
"arrivato un invasore ne arriverà un altro" e quindi l'importante è
piegarsi e sopravvivere in attesa che passi la tempesta corrente
non è altro che una strategia indotta; siamo forse un po colpevoli...
ma solo in parte.








“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
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SHILAH
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Inserito il - 11/11/2017 : 16:05:24  Mostra Profilo Invia a SHILAH un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La frase che citi è attribuita a Guicciardini. Sostanzialmente il Veneto è stato per un millennio una repubblica marinara e ha subito influssi e contaminazioni del mondo germanico. Fieri oppositori dell'impero ottomano,non mi risulta che abbiamo subito dominazioni spagnole e quella francese si riferisce al breve periodo bonapartesco.
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Ibla
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Sicilia


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Inserito il - 15/11/2017 : 01:34:12  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
@lby:
In Veneto il detto più storicamente e sociologicamente
significativo è: "Vegna Francia vegna Spagna basta che magna".



Shilah:
La frase che citi è attribuita a Guicciardini. Sostanzialmente il Veneto è stato per un millennio una repubblica marinara e ha subito influssi e contaminazioni del mondo germanico. Fieri oppositori dell'impero ottomano,non mi risulta che abbiamo subito dominazioni spagnole e quella francese si riferisce al breve periodo bonapartesco.




Penso che non sia poi così rilevante sottolineare dove o da chi
sia stata coniata un'espressione che come tante altre finisce
poi per essere usata, nella fattispecie in Italia, ovunque,
quando si voglia ironizzare su aspetti poco edificanti della
sua storia passata ma anche di quella presente.

Penso anche che l' espressione di cui sopra ben si adatti anche
alla Storia dell'umanità tutta, perché a ben guardarci dentro è
come guardare dentro un caleidoscopio in cui a ogni movimento
cambiano in un gioco di specchi, disegni e colori in modo
imprevedibile e sempre mutevole.

Nel caso della storia umana in generale, il gioco che fa
cambiare disegni e colori di essa, è quello del potere.
Ovviamente.

Nel caso della storia dell'Italia di oggi in particolare,
non parlerei più di disegni ma di sgorbi, di orrendi,
informi, insignificanti, piccoli sgorbi, partoriti da una
politica autoreferenziale, parassitaria e scollata dalla
realtà sociale...

E il popolo, proprietario di un bellissimo teatro, assume
attori capaci di portare in scena solo farse oltremodo
squallide.



Ma tornando a "Francia o Spagna basta che se magna"...
e presunta attribuzione al Guicciardini.

Storico e politico, Francesco Guicciardini, quello
del "particulare" che come tale prescindeva dagli
ideali "universali" e che in parole molto povere
significava adattamento alle circostanze del momento
adeguandosi ad esse, per cui per esempio la divisione
dell'Italia era per lui il male minore pur di ottenere
una maggiore autonomia locale.
E nel periodo in cui visse, quello della lunga guerra tra
Francia e Spagna che si svolse soprattutto in Italia
(dove il sistema di potere era municipalistico e diviso
da molteplici interessi), egli propugnava un'alleanza con
la Francia per limitare l'avanzata di un impero legato alla
Spagna, di quel Carlo V a cui "il sole non (gli) tramontava
mai!

Per il popolo quindi, questa filosofia dell'appoggiarsi dei
governi locali ora all'una ora all'altra potenza, pur di
salvare un minimo di autonomia, si tradusse nel detto
"Francia o Spagna purché se magna"!



Un'ultima considerazione e ancora per accenni sebbene a
qualcuno sembrerà che mi sia dilungata già abbastanza,
mentre invece come ho già detto, è la storia che è lunga
e io non ho né il tempo né lo spazio per ripercorrerla tutta,
né la capacità di capirla fino in fondo.

Vado...

La Repubblica Marinara di Venezia.

I suoi domini, come tutti sanno, si estesero oltre che
per mare, anche per la terraferma e le città che in quella
Pianura Padana conquistò, spesso per evitare il saccheggio
che spettava allora di diritto al vincitore o per sottrarsi
ad una Signoria assolutistica, le giuravano solenne fedeltà,
come fece per esempio Verona, che così poté "magnare" pure
lei sotto protettive e potenti ali.

Per quanto riguarda l'espansionismo via mare, io non definirei
"fiera opposizione" quella di Venezia contro l'impero Ottomano,
che null'altro stava facendo se non quello che aveva già fatto
e continuava a fare la Serenissima.

La quale poi però la sua... serenità, la perse.

Sotto il dominio Asburgico.

E cavolo! A essere dominati in casa propria non piace a nessuno!

E qua sì che appropriato diventa parlare di fierezza, quella con
cui tutta la Gente italiana alzò la testa e a costo di perderla
anche, si liberò dalla dominazione straniera.

"Unità" contro un nemico comune.

Già...



A tutto questo pensavo stamattina mentre ancora una volta
seduta in uno fra i tanti corridoi dove si respira l'odore
pregnante della fragilità umana, riflettevo su quanto più
nefasta sia per l'esistere umano, non tanto la sua fragilità
che lo conduce ineluttabilmente infine alla morte del corpo,
quanto quella della mente che conduce alla morte la sua anima
dentro un corpo ancora vivo.





Ieri mattina invece... caffè in mano e blablabla...
Esco fuori e ad accogliermi...

Un'altra zucca?!
Ma noooo!

Un arcobaleno!



Cavolo! Dai, alle sei e mezza di mattina voi ve
l'aspettereste?!


Poi, al quarto o quinto sorso di caffè, perché la mia tazza
mattutina è quella del caffè americano ma non certamente il
caffè che c'è dentro! Per carità!!! E quindi dicevo, un'altra
botta di caffeina riesce finalmente a farmi mettere un po' più
a fuoco il mondo che mi circonda e...



Cavolo! Anzi, doppio cavolo! Perché doppio era anche l'arcobaleno!

Potenza della natura!

L'unica potenza che non mi stancherò mai di ammirare.


“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
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Ibla
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Inserito il - 15/11/2017 : 01:45:14  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
William Wordsworth. 1770–1850

532. The Rainbow

MY heart leaps up when I behold
A rainbow in the sky:
So was it when my life began;
So is it now I am a man;
So be it when I shall grow old, 5
Or let me die!
The Child is father of the Man;
I could wish my days to be
Bound each to each by natural piety.


Arcobaleno.

Il mio cuore esulta al cospetto

dell’arcobaleno che sta nascendo:

come venendo al mondo;

come nel sapersi uomo;

così, nello scoprirsi vecchio,

mi sia data la morte!

Il Bambino è padre dell’Uomo

e siano i miei giorni

l’uno all'altro stretti

dal sentimento della natura.




“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
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Ibla
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Inserito il - 15/11/2017 : 01:52:30  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


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@lby64
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Inserito il - 15/11/2017 : 02:03:27  Mostra Profilo Invia a @lby64 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ah beh!
Spettacolo!
(Ma che ci faccio in piedi a quest'ora?)
Certo concordo, i detti esprimono un
sentire e per esigenze di sintesi, ritmica
e rima da non prendere sempre alla lettera.
Per quanto l'invasione intesa come
impossibilità di autodeterminazione
non richiede necessariamente una
occupazione fisica e secoli di compromessi
in cambio di apparente indipendenza si
sono fatti sentire lo stesso, e forse
accellerato l'inevitabile declino.
Anche se in realtà il soggetto erano gli
accadimenti dell'intero paese e solo lo spunto
del detto era riferito al Veneto (di uso se non di origine).
A proposito, mia madre me l'ha declamato
proprio stamane dopo tanto, e mi è venuto
da ridere...
Che strane coincidenze a volte.









“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani

Modificato da - @lby64 in data 15/11/2017 02:19:57
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giordano5847
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Inserito il - 15/11/2017 : 09:43:44  Mostra Profilo Invia a giordano5847 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
@lby64 ha scritto:

...........
A proposito, mia madre me l'ha declamato
proprio stamane dopo tanto, e mi è venuto
da ridere...
Che strane coincidenze a volte.

Leggerà anche lei le pagine di Ibla

Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa. (Leonardo)
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@lby64
Utente Master


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Inserito il - 15/11/2017 : 14:38:02  Mostra Profilo Invia a @lby64 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


Quasi!
E' uno dei pochi crucci che ha
non avere avuto le bipa 30 anni
fa quando giravano per l'altopiano
di Asiago in bici da touring
tirandosi il collo in salita o facendosele
a piedi...



“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
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Ibla
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Sicilia


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Inserito il - 16/11/2017 : 00:49:24  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
@lby64 ha scritto:

...........
A proposito, mia madre me l'ha declamato
proprio stamane dopo tanto, e mi è venuto
da ridere...
Che strane coincidenze a volte.



Giordano:
Leggerà anche lei le pagine di Ibla











@lbi:
Quasi!
E' uno dei pochi crucci che ha
non avere avuto le bipa 30 anni
fa quando giravano per l'altopiano
di Asiago in bici da touring
tirandosi il collo in salita o facendosele
a piedi...



Sono curiosa...
Per cui mi son detta:"Andiamo a vedere 'st'Altopiano!"
E vado.
E trovo...
Lo spettacolo!



E certo che vale la pena farsela anche a piedi!









Due marmotte si sono incuriosite e con lo sguardo allertato
per una presenza... non locale, si son dette:
"E questa chi è?!".




Il gheppio invece mi ha ignorata del tutto...
S'è girato dall'altra parte addirittura!
Gli manca proprio il senso dell'ospitalità!




E infine Ibi, ho dato un'occhiata in giro per
farti un saluto ma non ti ho trovato!
Eppure la segnaletica indicava chiaramente la tua
presenza... Verso destra!








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Modificato da - Ibla in data 16/11/2017 01:07:10
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@lby64
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Inserito il - 16/11/2017 : 13:21:54  Mostra Profilo Invia a @lby64 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Che belle! Grazie!!!

E grazie x la dedica...
Mi piace pensare che una delle
tante malghe che ho svuotato
dei loro deliziosi formaggi in tutti
questi anni mi abbia intestato almeno
una stalla!
Assieme al confinante Vezzena/Lavarone
in Trentino è diventato un insieme
paradisiaco x le e-mtb con centinaia
di km di strade bianche e sentieri.
Una unica foto personale in tema...




Immagine:

318,74 KB


“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
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claudio02
Utente Master




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Inserito il - 16/11/2017 : 17:16:00  Mostra Profilo Invia a claudio02 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


Immagine:

195,6 KB

Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
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SHILAH
Utente Senior




1768 Messaggi

Inserito il - 16/11/2017 : 17:50:13  Mostra Profilo Invia a SHILAH un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
http://www.jobike.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=27198
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@lby64
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Inserito il - 16/11/2017 : 19:56:27  Mostra Profilo Invia a @lby64 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Wow che bello!
Grazie Shilah, non l'avevo visto!
Da pigro nel fotografare me lo gusto con calma!


“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
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Ibla
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Inserito il - 17/11/2017 : 21:14:46  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando







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Ibla
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Inserito il - 18/11/2017 : 00:27:50  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

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Ibla
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Inserito il - 18/11/2017 : 10:01:13  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando








Così, Ibi, rendono un po' più di giustizia alla bellezza
dei luoghi!
Anche quelle di Gecchelin valeva la pena rispolverarle!
Sarà contento di scoprire che esistono ancora malgrado
esista ancora anch'io, qua!

Grazie a quel Giobbe di Job!


Mentre guardavo alcune immagini, altre, pensavo...
Ma a voi non capita mai di essere stanchi di vedere
sempre le stesse facce? Specie in certi contesti...
Comunque sia, anche nel caso delle faccine o emoticon
se preferite, uno volendo, almeno quelle,
potrebbe sostituirle con altre immagini che rendano
lo stesso stato d'animo o anche meglio, no?
Anche qui su jobike!
Per esempio, questa , con quest'altra...





Ma nooo, non così grande! Si possono rimpicciolire...





Chissà cosa ne pensa Job...
Ma quello chissà su quale pizzo di montagna sarà
arroccato a scorrazzare in bici e con quel simpaticone
del suo amico...!

Va beh! Finite le fantasiose divagazioni scacciapensieri,
auguro un buon fine settimana a tutti a
pedalare nei vostri bellissimi posti sia a sud che a nord!
Ehm... al nord avete già la neve...?
Cavolo! Niente pedalate quindi?
Ehm... qui da noi, nel sud-sud almeno....
c'è il sole!


Ah! Dimenticavo quasi...
Claudio! Ma che fai, stai partendo?
Con la bici bardata in quel modo, dove te ne vai di bello?
Con questo tempo, poi!
Che temerario che sei!
Mi raccomando... Controlla bene i freni!
Lo sai che ci tengo a te...!




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Modificato da - Ibla in data 18/11/2017 10:03:12
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Inserito il - 25/11/2017 : 08:41:03  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando












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Modificato da - Ibla in data 25/11/2017 08:46:40
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Inserito il - 25/11/2017 : 08:47:38  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

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Inserito il - 25/11/2017 : 09:37:04  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Lo so. Vi siete chiesti, tutti, che pesce è quello da me
postato un po' più su...
E io soddisferò la vostra insaziabile curiosità!
Dunque: si tratta di uno sgombro a strisce.
Questi pesci si muovono a branchi con la bocca aperta,
cosicché le loro branchie fungono da reti per pescare
tutto il plancton che incontrano e di cui si nutrono.
E' come una pesca a strascico insomma.
Qualcuno dovrebbe avvertirli che è proibita!
Riposto la foto ma stavolta l'originale mentre l'altra
l'avevo fotografata perché il sito dove si trova non me
la faceva copiare!
Ma poi ho risolto.












E già che ci sono vi mostro pure queste:












Beh?! Vi state sciogliendo dalla tenerezza?
Già... Non se ne può fare a meno!

E... Lo sapevate che il polpo ha tre cuori?
"Due per pompare sangue verso le branchie e uno che manda il
sangue riccamente ossigenato in circolo nel resto del corpo.
Quando i polpi nuotano, quest'ultimo cuore smette di battere:
ecco perché il mollusco tentacolato preferisce strisciare sul
fondale anziché nuotare, un'attività che lo lascia stremato."
E che hanno sangue blu?
"Il sangue dei polpi contiene enocianina, una proteina in cui
è presente il rame, capace di trasportare l'ossigeno in tutto
il corpo: a contatto con l'aria, il fluido diviene quindi blu
e non rosso (come accade al nostro sangue, ricco di ferro)."
Ma che sono anche molto intelligenti, questo lo sapete, vero?
"Sono in grado di orientarsi in un labirinto, risolvere
piccoli compiti (come aprire contenitori col tappo),
utilizzare utensili di fortuna per nascondersi dai predatori."







E' un genio!

"I loro tentacoli hanno "menti" autonome.
Due terzi dei neuroni dei polpi risiedono nei loro tentacoli
e non nella testa.
Può quindi capitare che un tentacolo risolva un piccolo compito
come aprire il guscio di una conchiglia mentre il suo
proprietario è impegnato in altre faccende, come per
esempio l'esplorazione di un anfratto nel reef.
I tentacoli possono continuare a reagire agli stimoli anche
quando sono separati dal resto del corpo
(il polpo li può anche perdere volontariamente se sono finiti
nelle grinfie di un predatore, pur di riuscire a scappare)."

Inoltre, essendo" il loro nervo ottico all'esterno, non hanno
angoli ciechi come noi. Il nostro comune antenato era un verme
marino cieco, ed è affascinante pensare che da questo antenato
si siano evoluti così tanti tipi di visioni e di occhi, e come
i nostri e quelli dei polpi siano rimasti così simili."

L'inchiostro emesso dai polpi non ha il solo scopo
di oscurarlo(permettendone la fuga); è anche in grado
di danneggiare fisicamente il nemico.


"Sono incredibilmente scaltri nel camuffamento.
A differenza di altri animali marini dotati di abilità mimetica,
i polpi non provano ad assumere i colori dell'intero habitat
che li circonda (sabbia, alghe, coralli) ma scelgono un
oggetto preciso (per esempio una conchiglia) e si mettono in
posa per assomigliargli.
Anche la consistenza della loro pelle può variare a scopi
mimetici:
per esempio un polpo che voglia assomigliare a un'alga
può usare i muscoli per sollevare tante piccole papille
dalla pelle e mimare le sembianze delle increspature di
un vegetale marino."

"Diversi cefalopodi nelle acque indonesiane sono stati filmati
mentre trasportavano faticosamente sulla sabbia le due
metà dell'involucro del frutto, per poi assemblarle nella
forma originale, l'una sopra l'altra, e nascondercisi dentro,
sfruttando l'abilità di infilarsi nei pertugi."



Ahahah! C'è da morire!





E infine...
Possono anche modificare il proprio RNA!

"Si tratta di una scoperta davvero sorprendente risalente a
qualche anno fa. Sappiamo che molti animali possono effettuare
delle lievissime variazioni del loro RNA, una sorta di
mini-evoluzione in diretta. Laddove il DNA è responsabile
della nostra struttura a lungo termine - il colore degli occhi
ad esempio - l'RNA può modificare alcune funzioni fisiologiche
a breve termine. Ma la portata dei mutamenti nell'RNA del polpo
non ha uguali nel mondo animale. Sembrano persino in grado
di modificare la velocità di segnalazione del loro sistema
nervoso, così da riuscire a sopravvivere negli ambienti più
estremi, come l'acqua molto fredda."

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Inserito il - 25/11/2017 : 10:37:09  Mostra Profilo Invia a @lby64 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Il polpo... che essere straordinario!

La risposta vivente alla domanda
se la vita e poi l'intelligenza si sia sviluppata
in altri luoghi nell'universo.

Se il mare a noi fisicamente precluso
quanto un mondo con atmosfera di
ammoniaca o metano lo consideriamo
un mondo alieno anche se a noi vicino...






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Ibla
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Inserito il - 25/11/2017 : 12:54:45  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non so in altri luoghi, Ibi, ma qui sulla terra...
" Il più antico fossile di polpo conosciuto, un esemplare
del genere Pohlsepia conservato al Field Museum di Chicago,
ha 296 milioni di anni. Visse e nuotò nel periodo Carbonifero
e, mentre sulla Terra si diffondevano i primi rettili
precedenti ai dinosauri, questa creatura acquatica aveva
già sviluppato una forma simile a quella che vediamo
ancora oggi."

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


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La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
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