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Iacomino
Utente Senior
   
 Piemonte
1003 Messaggi |
Inserito il - 11/06/2012 : 10:30:44
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Con l'obiettivo di viaggiare ben asciutto e riparato anche con meteo avverso e in inverno, sto valutando l'ipotesi di modificare un triciclo da adulti (di quelli con una ruota davanti e due dietro per intenderci), per renderlo non troppo sensibile al vento e stabile quanto basta. Naturalmente verrà kittato (Alcedo tienti pronto ).
La prima pensata è quella di spostare la seduta da laddove si trova al posto del cestone posteriore: in questo modo, dando per scontato di scegliere un triciclo con ruote da 20", dovrei non solo abbassare sensibilmente il baricentro generale, ma lo dovrei arretrare abbastanza da far sì che in curva la proiezione del baricentro al suolo sia più vicino alla carreggiata posteriore, che è la zona che minimizza i rischi di ribaltamento. Tra l'altro così facendo dovrei riuscire ad abbassare la c"cabina" che realizzerò di un buon 40 cm e ridurre la sensibilità al vento laterale (non sto certo parlando della bora triestina, chiaramente...) almeno al punto da circolare in sicurezza anche sotto un temporalino. Il manubrio verrebbe trapiantato nell'attuale tubo che tiene il reggisella e ci vorrà un bel rinvio robusto direttamente sulla forcella per sterzare.
I problemi che però sto trovando sono innanzitutto che tutti i tricicli che ho trovato dai ciclisti di zona sono comunque molto stretti: 67 - 68 cm di ingombro laterale vuole dire meno di 60 cm di carreggiata; con il baricentro che da stime grossolane dovrebbe trovarsi a 50 - 55 cm dal suolo vuol dire che rimane assai più facile ribaltarsi che scivolare... quindi se mi aiutate a trovare un triciclo con carreggiata almeno di 80 cm mi farebbe già un grosso piacere. E, purtroppo, se non costa un'esagerazione sarà molto molto meglio  L'altro problema, ancora da valutare nel dettaglio però, riguarda la motorizzazione: la stima che ho fatto relativa al baricentro mi fa pensare che non rischierò l'impennata dovuta a salita troppo ripida fino almeno a pendenze del 20 - 25%, tuttavia se monto la ruota motorizzata all'anteriore sarà facile che su terreni scivolosi slitti alla grande (ci farei anche qualche tratto di sterrato leggero qua e là, ma già quando piove il brecciolino a bordo strada potrebbe essere un problema). Quindi dovrei montarla al posteriore ma mi domando se i perni normalmente usati sui nostri motori potrebbero reggere un montaggio a sbalzo; ma mi chiedo anche come sia fatto il collegamento di una delle ruote posteriori al telaio (e all'altra ruota posteriore) per valutare come metterci mano...
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Qualcuno mi assista. (La pedalata) |
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Barba 49
Utente Master
    

Toscana
36521 Messaggi |
Inserito il - 11/06/2012 : 10:49:08
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I tricicli in commercio sono stretti per poter essere agili, se allarghi la carreggiata posteriore se costretto poi a fare la fila insieme alle auto!  Il problema del motore unico posteriore è quasi insormontabile, a meno di non ricostruire il retrotreno del triciclo. Infatti i nostri motori non possono essere montati a sbalzo, l'asse non regge lo sforzo e si piega, e oltretutto avere una sola ruota posteriore motorizzata rende la guida assai spiacevole. Rimane la scelta del motore anteriore, che come puoi vedere quasi tutti i tricicli elettrici prediligono, appunto per evitare i problemi di cui sopra. Capisco che non sia il massimo, ma per portare il movimento ad ambedue le ruote dovresti trovare un raro esemplare di triciclo che già di serie abbia la trazione sulle due ruote (la maggior parte l'ha solo sulla posteriore destra) e poi montarci un motore centrale che lavori tramite la trasmissione. Esistono dei tricicli di questo genere, alcuni già dotati di differenziale, ma sono rari e costosi. |
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aspes
Utente Senior
   
1334 Messaggi |
Inserito il - 11/06/2012 : 10:56:40
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| Messaggio di Iacomino
Con l'obiettivo di viaggiare ben asciutto e riparato anche con meteo avverso e in inverno, sto valutando l'ipotesi di modificare un triciclo da adulti (di quelli con una ruota davanti e due dietro per intenderci), per renderlo non troppo sensibile al vento e stabile quanto basta. Naturalmente verrà kittato (Alcedo tienti pronto ).
La prima pensata è quella di spostare la seduta da laddove si trova al posto del cestone posteriore: in questo modo, dando per scontato di scegliere un triciclo con ruote da 20", dovrei non solo abbassare sensibilmente il baricentro generale, ma lo dovrei arretrare abbastanza da far sì che in curva la proiezione del baricentro al suolo sia più vicino alla carreggiata posteriore, che è la zona che minimizza i rischi di ribaltamento. Tra l'altro così facendo dovrei riuscire ad abbassare la c"cabina" che realizzerò di un buon 40 cm e ridurre la sensibilità al vento laterale (non sto certo parlando della bora triestina, chiaramente...) almeno al punto da circolare in sicurezza anche sotto un temporalino. Il manubrio verrebbe trapiantato nell'attuale tubo che tiene il reggisella e ci vorrà un bel rinvio robusto direttamente sulla forcella per sterzare.
I problemi che però sto trovando sono innanzitutto che tutti i tricicli che ho trovato dai ciclisti di zona sono comunque molto stretti: 67 - 68 cm di ingombro laterale vuole dire meno di 60 cm di carreggiata; con il baricentro che da stime grossolane dovrebbe trovarsi a 50 - 55 cm dal suolo vuol dire che rimane assai più facile ribaltarsi che scivolare... quindi se mi aiutate a trovare un triciclo con carreggiata almeno di 80 cm mi farebbe già un grosso piacere. E, purtroppo, se non costa un'esagerazione sarà molto molto meglio  L'altro problema, ancora da valutare nel dettaglio però, riguarda la motorizzazione: la stima che ho fatto relativa al baricentro mi fa pensare che non rischierò l'impennata dovuta a salita troppo ripida fino almeno a pendenze del 20 - 25%, tuttavia se monto la ruota motorizzata all'anteriore sarà facile che su terreni scivolosi slitti alla grande (ci farei anche qualche tratto di sterrato leggero qua e là, ma già quando piove il brecciolino a bordo strada potrebbe essere un problema). Quindi dovrei montarla al posteriore ma mi domando se i perni normalmente usati sui nostri motori potrebbero reggere un montaggio a sbalzo; ma mi chiedo anche come sia fatto il collegamento di una delle ruote posteriori al telaio (e all'altra ruota posteriore) per valutare come metterci mano...
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Secondo me spostare indietro la seduta verso l'assale posteriore, porta inevitabilmente ad un alleggerimento della ruota anteriore tutt'altro che trascurabile,
non solo per quanto riguarda eventuali pendenze elevate, ma anche nella marcia normale.
Questi tricicli sono adatti a velocità basse. Sono stati progettati in origine, per persone con difficoltà di deambulazione, poi hanno pensato di proporli anche come piccoli mezzi di trasporto o pubblicitari. |
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Barba 49
Utente Master
    

Toscana
36521 Messaggi |
Inserito il - 11/06/2012 : 11:16:34
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In effetti anche quelli elettrici sono limitati a circa 15Km/h proprio per la loro instabilità in curva e su terreni in pendenza. Per chi non ha mai guidato un mezzo simile consiglierei di fare prima una prova, il sistema di guida è completamente diverso da quello della bici, e per di più non c'è modo di evitare le buche sul percorso: O le prendi con la ruota anteriore oppure con una delle posteriori!  |
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Iacomino
Utente Senior
   

Piemonte
1003 Messaggi |
Inserito il - 11/06/2012 : 22:58:30
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Mumble... in effetti mi hanno sempre dato l'impressione di avere la sportività di un'apecar... In realtà ero partito da un'idea ancor più elaborata: quella di prendere due bici, unirle opportunamente tra loro, e realizzare così un quadriciclo. Addirittura il primo proposito era quello di usare le Speed Cross, le bici da ragazzo che riprendono il progetto delle originali Saltafoss di un tempo, con le quali potevo beneficiare di molleggi indipendenti. Mi son presto reso conto che sarebbe stata una follia chiedere ai carri posteiori di simili bici di sopportare sollecitazioni trasversali e per giunta col peso di una persona adulta... poi ho pensato di partire da due BMX, che però sono prive di molleggio... in ogni caso, nel momento in cui abbasso la seduta poco sopra all'asse delle ruote senza spostare il movimento centrale, inevitabilmente il 70-80% del mio peso grava sulle ruote posteriori: ecco perché mi è venuta a questo punto l'idea del triciclo, perché dato che la ruota anteriore resta quasi completamente scarica non participa alla stabilità trasversale se non in piccola misura; oltretutto questi arnesi son già fatti per curvare senza inclinarsi e non mi serve nemmeno inventare traverse di collegamento come nel caso di due bici montate affiancate. Riguardo alle buche non nascondo che avevo già dato per scontato che avrei aggiunto un molleggio alla seduta, sia essa una sella o un sedile di diversa forma. La questione della spinta asimmetrica del motore mi aspetto che sarebbe giusto un piccolo fastidio, dato che già di progetto quelli di fascia (relativamente) economica hanno la trazione su una ruota sola... ovviamente il motore andrebbe nell'altra, ma il dubbio dell'insufficiente solidità dell'asse motore che mi avete confermato mi fa pensare che comunque devo cambiar strada...
Oh sì, esistono i trike recumbent, ma dalle informazioni che ho raccolto temo che per le mie tasche abbiano uno zero di troppo nel conto da pagare... sul lato destro della cifra ovviamente! |
Qualcuno mi assista. (La pedalata) |
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