Forum Indipendente Biciclette Elettriche, Pieghevoli e Utility

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 autoscarica e contenitore 38120
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Daniele Consolini
Utente Master



Lombardia


4753 Messaggi

Inserito il - 26/06/2012 : 12:34:52  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Daniele Consolini Invia a Daniele Consolini un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Stamane ho fatto un esperimento.

Ho preso una 38120SE
Ho rimosso la termorestringente blu.
Ho misurato tra contenitore e massa 2.7V, segno che il contenitore è flottante.
Ma la domanda è, DI QUANTO sarà isolato dalla cella?

Allora ho fatto un esperimentino.

Ho cortocircuitato il case al plo positivo.
Ho atteso che il valore si stabilizzasse ed in questo esemplare è 80uA.
Ho scollegato il cortocircuito creato dall'amperometro
Ho collegato l'amperometro tra case e massa.
In questo caso la corrente di fuga letta è di 260uA.

Ecco un disegnino esplicativo:
Immagine:

11,53 KB

Quindi con la prima prova ho trovato la perdita del negativo-case.
Con la seconda la corrente di perdita del positivo-case.

Immaginando il case flottante ideale allora ho ipotizzato che la resistenza di perdita tra positivo case e negativo case è in serie, se si guarda tra il polo positivo e negativo.

Quindi la corrente di perdita causata dal case in questa cella è di
(260uAx80uA)/(260uA+80uA)=60uA

quindi 60uA x 24ore x 30giorni= 43.2mAh che si perdono al mese.

Poi ci saranno anche altre perdite?

Non so, ma se non altro adesso abbiamo un esperimento in più!!
Questa ella adesso sarebbe giusso caricarla, aspettare un mese e valutare se la mia ipotesi è giusta.

Voi cosa ne pensate?

...certo è una perdita e la cosa interessante è che è pure possibile quantificarla. Il problema è che ci si impega del tempo, quindi selezionare le celle in base a questi due parametri diventa un processo molto lungo.

Un viaggio in bicicletta libera l'anima

tittopower
Utente Senior



Emilia Romagna


1594 Messaggi

Inserito il - 26/06/2012 : 13:47:54  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di tittopower Invia a tittopower un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bella prova Daniele.
Non so però se ai fini pratici sia effettivamente così, nel senso che tu hai misurato certe correnti provocando un corto, ma in pratica nella realtà questo corto o condizione non esiste. Per avere conferma di questa teoria dovresti trovare una cella sensibilmente diversa come comportamento e fare con entrambe la prova dopo un mese per vedere se esiste effettivamente una relazione fra queste correnti e l'autoscarica.
Anche le celle prismatiche in contenitore metallico al litio che ho visto su alcune batterie hanno questa tensione particolare rispetto ai poli

Bottecchia TX50 + BPM rear 250W + 38120 x 14 central + CA + linear torque -- muletto: esperia + SWXU 250W front + LiPo 36V/5Ah -- Battery managed by Robbe E1 & Graupner UDP45 --- Rockrider 9.1 + BPM 250W + nanotech 10Ah + Linear torque
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smaz7
Utente Medio




283 Messaggi

Inserito il - 26/06/2012 : 14:33:03  Mostra Profilo Invia a smaz7 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Credo che la perdita sia intrinseca nella natura della chimica e della costruzione interna della cella. Credo che la differenza di potenziale che si verifica all'esterno sia ininfluente se non ci sono danni nel termorestringente...
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Barba 49
Utente Master



Toscana


36490 Messaggi

Inserito il - 26/06/2012 : 14:43:33  Mostra Profilo Invia a Barba 49 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Certo, il tuo discorso fila: Se immaginiamo due resistenze parziali tra il positivo e il contenitore e tra il contenitore e il negativo dobbiamo pensare che esista una resistenza diretta tra il positivo e il negativo capace di scaricare lentamente le cella.
Sono correnti piccole, ma tutto incide durante gli stoccaggi e nei periodi di stop invernali.
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Daniele Consolini
Utente Master



Lombardia


4753 Messaggi

Inserito il - 26/06/2012 : 14:52:35  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Daniele Consolini Invia a Daniele Consolini un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
certamente bisognerebbe fare prove con tante celle, ma per fare ciò serve tempo.

Certo aver simulato un corto tra case e elemento non è una condizione operativa.
Però perchè si crei questa corrente, che circola, bisogna ci siano per forza delle perdite.
Se ad esempio metto in corto il positivo ed il case ed ottengo una lettura di 80uA continui, da qualche parte questa corrente deve essere generata e da qualche parte l'anello deve avere un ritorno.

Questo è lo schema elettrico che ho ipotizzato:

Immagine:

12,85 KB

edit: ipotizzavo quello che intendeva Barba, che ha pubblicato mentre scrivevo!

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smaz7
Utente Medio




283 Messaggi

Inserito il - 26/06/2012 : 15:02:07  Mostra Profilo Invia a smaz7 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Si è chiaro il tuo ragionamento, e può avere un senso. Ma ragionando per assurdo, poniamo il caso che non ci siano queste perdite e che cioè che tra case e poli misuri resistenza infinita, questo significherebbe non avere perdite? Non credo. Penso che per la maggioranza le perdite per autoscarica siano a livello di catodo/anodo, questo spiegherebbe come mai alcune chimiche sono più soggette rispetto ad altre, ma sono solo ipotesi...
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tittopower
Utente Senior



Emilia Romagna


1594 Messaggi

Inserito il - 26/06/2012 : 16:28:58  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di tittopower Invia a tittopower un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ho appena ripreso in mano le 2 celle 38120 che ho libere. Ho notato che la somma delle tensioni negativo+contenitore e positivo+contenitore equivale alla tensione della cella. Nel mio caso la corrente fra i poli impiega parecchio a scendere sotto ad 1mA poi ho lasciato perdere poichè era un lento conto alla rovescia: Daniele quanto tempo le hai lasciate per raggiungere quel valore ?

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Daniele Consolini
Utente Master



Lombardia


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Inserito il - 26/06/2012 : 18:52:14  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Daniele Consolini Invia a Daniele Consolini un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sisi, per carità, non so proprio dire in quale percentuale queste perdite siano influenti!
Non scrivo che sono le uniche perdite, mi sono solo limitato a riportare la mioa esperienza circa le perdite cella case.
Poi se ce ne sono altre (nulla dio più probabile) andranno sommate a queste.

@ titto:
Ho impiegato tanto tempo per attendere lo stabilizzarsi della lettura. Anche 5 minuti buoni abbondanti.
L'impressione è che il case crei di fatto una ulteriore "cella", con l'elemento interno, cella dalla ovvia orrenda capacità di erogazione, ma dalle stesse caratteristiche.

Per l'esattezza ho cortocircuitato brutalmente all'inizio il case per non avere nessuna resistenza, nemmeno quella dei puntali e poi sono andato a leggere aprendo il cortocircuito e tenendo solo il tester, facendo così ci si impiega meno.

Prova a vedere su che valore si stabilizza una tua cella, so che serve pazienza...

Oggi mi è successa una cosa stranissima.
Tenevo una 38120 in freezer a -20 gradi, la tenevo li da un poco, qualche settimana, volevo vedere che le succedeva.
Oggi mio papà ha spento il freezer e la cella è tornata alla temperatura ambiente.
Abbiamo trovato del liquido oleoso sul fondo del freezer, non sono però in grado di dire se venisse dalla cella o meno.
Certo, lui sostiene che essendo l'unico oggetto nella cella, non ci sono tante possibilità.
Io invece avevo messo la cella in due buste di plastica quasi chiuse e pulite.
Avrei dovuto avere tracce di olio (tipo olio da condensatore, così sembrava) anche su tutta la cella, invece nulla.

Allora o il frigo era sporco, o la cella ha rovesciato del liquido senza sporcare le buste...mistero!
Apparentemente nessun difetto visivo è apparso sulla cella che da ancora 3.334V.
Devo fare delle prove...ma avere tempo!

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tittopower
Utente Senior



Emilia Romagna


1594 Messaggi

Inserito il - 26/06/2012 : 20:42:39  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di tittopower Invia a tittopower un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io non ho cortocircuitato il contenitore, appena collegata al tester mi superava 200mA e poi è scesa subito ma era lentissima, soprattutto poi sulla portata 2mA e se lasci un attimo i contatti i valori crescono. Riproverò con un corto preventivo. L'impressione è che vi sia una specie di effetto condensatore con il contenitore.
Hai provato a sentire se quell'olio aveva il tipico odore delle batterie quando le apri ?

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Daniele Consolini
Utente Master



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Inserito il - 26/06/2012 : 20:48:59  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Daniele Consolini Invia a Daniele Consolini un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
nessun odore, solo olio, infatti la prima cosa che ho pensato è quella che avrei dovuto sentire anche odore di elettrolita. Non vorrei che fosse evaporato l'elettrolita e quello fosse solo il residuo untuoso, ma mi sembra una cosa troppo anomala, avrei dovuto percepire odore di elettrolita in laboratorio.

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Daniele Consolini
Utente Master



Lombardia


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Inserito il - 26/06/2012 : 20:56:32  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Daniele Consolini Invia a Daniele Consolini un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Se stacchi il corto, torna a caricarsi, come farebbe un condensatore, ma la superficie è troppo piccola per essere un semplice condensatore, l'impressione è che sia una specie di "batteria"

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