Considerate la vostra s(c)emenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.
Aprendo youtube si trovano propinate sterminate idiozie, in parte seguono i gusti ma in buona parte no. Questo video è di ieri, in questo momento ha raggiunto 507.000 visualizzazioni. Certamente ci sono momenti in cui si desidera rilassarsi e ridere ma qui siamo in un ambito di totale demenza priva di qualsiasi spunto umoristico; i due ragazzi naturalmente desiderano guadagnare soldi senza alcun tipo di capacità e stanno ottenendo il risultato, il punto è sui fruitori, cosa li spinge a questi infimi livelli.
si ma perché contribuire a far aumentare le visualizzazioni delle scemenze?
Stefano da Brugherio (MB)
E-MTB: Haibike Xduro AllMtn 3.0 2020 E-MTB moglie : Haibike Xduro AllMtn 3.5 2020 Util-Ebike: Libellula versione 2.6 con step-up e centralina sine wave Il mio canale Youtube https://www.youtube.com/c/YACVlog?sub_confirmation=1
Semsem
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Inserito il - 07/11/2016 : 16:44:22
Steu851 ha scritto:
si ma perché contribuire a far aumentare le visualizzazioni delle scemenze?
Mi aspettavo questa obiezione Perché, se non interessati, il contributo avverrà una sola volta. E allora si potrebbe ancora dire: si ma perché parlarne anche solo una volta La risposta potrebbe essere: osservare la follia può essere istruttivo.
A me, a dire il vero, Semsem, sembra che il termine "follia" da te usato dinanzi al "teatrino" messo su dai due ragazzi nel video, non sia molto appropriato. Delle varie accezioni con cui viene largamente usata questa parola, tutte sono accomunate dal considerarla una condizione alterata della mente in cui l'alienazione ha origine da problematiche psichiche che in una parola si possono riassumere nella inadeguatezza a vivere nella vita reale e tra i propri simili, creando profonda sofferenza in chi ne è affetto. Beh... per sommi capi! Ma ciò che soprattutto a me preme dire, Semsem, è che alla follia io tendo ad accomunare l'idea di una forza che crea bellezza, di un sentire diverso dal sentire comune.
A me i due scemotti non mi sucitano né gioia, né turbamento, mi lasciano indifferente tranne che per i loro urli, molto fastidiosi ad essere sincera per il limite di tolleranza del mio udito. E urlano per riempire col loro vociare il vuoto che la loro mancanza di Parole creerebbe, convinti che lo stupore si può destare emettendo suoni e gesticolando come... le scimmie. Ma queste perlomeno riescono a suscitare ilarità. Quello che voglio dire, Semsem, è che io preferirei usare in casi come quello rappresentato nel video da te proposto, la parola "stupidità", che per carità, un po' ci può anche stare, almeno fino ad una certa età, tranne poi perseverare a non volere-sapere "crescere" e ricoprire poi in età adulta posti di responsabilità senza possederla! Ehm... veramente costituirebbero lo stesso un problema anche solo... votando!
Comunque, Semsem, a me la parola follia quindi, mi riporta a... Van Gogh, Virginia Woolf, Edgar Allan Poe, Baudelaire, Schumann, Beethoven........
E così per esempio, dinanzi al Cielo stellato di Van Gogh,
o al suo Campo di grano con volo di corvi, (dove poi si suicidò sparandosi un colpo di pistola alla testa),
lo Stupore che mi si rinnova ogni volta di fronte ad essi come fosse la prima, mi commuove anche pensando a come sia un vero peccato che Van Gogh e altri come lui, non abbiano potuto scoprire quanto grande invece fosse in loro la capacità di arrivare al cuore del mondo, in cui tanto sofferto era il loro senso di inadeguatezza a viverci, da rifugiarsi in un'altra dimensione: in quella appunto della follia.
Bah! Era così... per fare due chiacchiere.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Semsem
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Inserito il - 08/11/2016 : 00:46:06
Ibla ha scritto:
A me, a dire il vero, Semsem, sembra che il termine "follia" da te usato dinanzi al "teatrino" messo su dai due ragazzi nel video, non sia molto appropriato. Delle varie accezioni con cui viene largamente usata questa parola, tutte sono accomunate dal considerarla una condizione alterata della mente in cui l'alienazione ha origine da problematiche psichiche che in una parola si possono riassumere nella inadeguatezza a vivere nella vita reale e tra i propri simili, creando profonda sofferenza in chi ne è affetto. Beh... per sommi capi! Ma ciò che soprattutto a me preme dire, Semsem, è che alla follia io tendo ad accomunare l'idea di una forza che crea bellezza, di un sentire diverso dal sentire comune. .............. io preferirei usare in casi come quello rappresentato nel video da te proposto, la parola "stupidità",..............
Come dicevo i due ragazzi sono dei furbacchioni, privi totalmente di qualsiasi capacità, inoltre non si stanno divertendo, simulano ilarità, lo si vede quasi costantemente, adottano anche i tagli per pensare su come procedere. Per loro è vero ho usato il termine demenza ma - se proprio vogliamo mettere i puntini sulle i - nel senso di insensatezza (ho letto sul vocabolario, mi assolve...). La parola follia invece è rivolta ai fruitori. Incollo parte della definizione da vocabolario treccani "...comportamento di gruppi che, in determinate circostanze e per reciproca suggestione, rivela una comune situazione psicopatologica, manifestandosi con allucinazione, deliri paranoici, fanatismo sociale e religioso, ecc.; l’espressione è spesso usata in senso attenuato e scherz., con allusione a mode, infatuazioni temporanee..." Ecco, a mio modo di vedere - certo, generalizzando - queste persone si collocano in un punto intermedio tra le due accezioni. Detto questo, non sono interessato al politicamente corretto che viene spesso ostentato per far sfoggio di presunte o reali aperture mentali andando ad avvalorare stati mentali incontrollabili. La follia - ok è parola che contiene tante cose ma non penso si debba fare mille distinguo ogni volta che si scrive altrimenti si sfocia in trattati - è spesso una situazione mentale indesiderabile che riduce le capacità umane, inseguirla come fosse meta auspicabile pensando che possa comportare sviluppo di capacità artistiche è idea balzana. Le capacità sono disgiunte dalla follia; puoi averle anche in tale stato ma non discendono da quello.
Lungi da me, Semsem, l'idea di voler fare trattati! Questi lascio che li faccia chi è sicuramente molto più all'altezza di me, e non ultimo, Erasmo da Rotterdam col suo "Elogio della follia". I distinguo sono spesso necessari per capirsi meglio ma certo non fino a dover dialogare, sempre che sia il dialogo quello che uno cerca, col vocabolario in mano e cercare con pignoleria il significato di ogni parola prima di pronunziarle, perché altrimenti la voglia "di fare due chiacchiere" finisce col passarti e con essa la ricerca del dialogo. Se poi addirittura uno cerca in un Treccani "l'assoluzione", io mi chiedo "ma l'assoluzione da cosa?", da un'accusa? Hai letto forse un'accusa nell'esporre il mio punto di vista sul significato della parola follia, magari divagando se vuoi, su una chiave di lettura in cui quella parola può essere valutata? Ma sostanzialmente e in ogni caso io non sono convinta che per quei comportamenti, il termine follia da te usato sia adeguato. Neanche alla luce della tua nuova,(per me), puntualizzazione, e cioé che ti riferivi ai fruitori del video e passando così ad un'altra definizione della parola follia che è però quella di "follia collettiva". E siccome non ho intenzione di entrare di nuovo con te in un loop da cui rischiamo di non uscire più per presa di posizione magari, per puntiglio, quando più semplicemente così come tu hai espresso la tua opinione altrettanto libera io mi sento di dar voce alla mia senza voler formulare accuse di nessun genere, vorrei focalizzare la tua attenzione solo su due punti e poi ancora una volta mi trovo a ripetere, "per me l'argomento è chiuso" e poi ti spiego anche il perché.
Allora...
Uno: anche per il termine "follia collettiva", e proprio per la definizione che ne dai attraverso il Treccani, non mi trovi d'accordo nel riferirla ai fruitori di quel video, mentre io, se mi è concesso, rivolgerei l'attenzione più verso quell'aspetto della mente dell'individuo che riguarda il "livello culturale", sia dei due ragazzi del video sia di una fascia della società la cui curiosità può essere stimolata solo fino a quei livelli. Mi pare anche voler concedere troppo ai due ragazzi definendoli "furbacchioni", perché furbo è l'"astuto" e dato l'incipit della tua discussione "... fatti non foste...", questa parole infatti Dante le rivolge all'"astuto" Ulisse che anche con dispiacere mette tra i "fraudolenti" perché pur perseguendo Ulisse la conoscenza, ciò fece secondo Dante prescindendo dalla spiritualità, senza un fine etico. Quella spiritualità cui riferivo a proposito della follia nata per "un sentire diverso dal comune sentire"!
Due: perché per me l'argomento è chiuso? Perché mentre io volevo realmente fare due chiacchiere e non fare invettive contro niente e nessuno, tu invece Semsem, ad un certo punto te ne sei uscito con frasi come, "... non sono interessato al politicamente corretto che viene spesso ostentato per far sfoggio di presunte o reali aperture mentali..." e "...inseguirla (la follia) come fosse meta auspicabile pensando che possa comportare sviluppo di capacità artistiche è idea balzana." Volevi dire, folle? Ma magari un po' lo sono, cosa che non mi dispiace se a dirla come il su citato Erasmo da Rotterdam può portare ad una maggiore umanità in cui l'amore e la pietà s'innalzano contro la fredda ragione. E ai suoi tempi fatti di guerre, di peste e di quell'altro tipo di peste che era l'intolleranza religiosa, che cercasse un riscatto dell'uomo attraverso la follia non era forse del tutto errato.
E ritorna dicevo, quindi, il riferimento ad una "ostentazione" che fra l'altro io trovo invece nell'ultimo tuo post, mentre io non ostento ma libero la mente da pensieri che mi va di condividere amichevolmente ma che a quanto pare spesso vengono fraintesi. E ben venga allora devo dire a questo punto il "politicamente corretto" se è servito quando ce ne fu bisogno per contrastare certe tendenze alla discriminazione, all'intolleranza, all'emarginazione, condotte un tempo attraverso vere e proprie eliminazioni fisiche dei cosiddetti "diversi". Se poi c'è chi ne ha fatto una moda senza né convinzioni, né consapevolezze, questo non toglie che quella presa di coscienza a qualcosa è servita anche se ci ritroviamo ancora nel terzo millennio a dover contrastare con certe chiusure mentali a dir poco deplorevoli e sconfortanti. E poi: ma dove diavolo hai letto nelle mie parole che considero la follia una meta auspicabile o che solo da questa possa nascere arte?! Ho voluto solo mettere in luce come dalla sofferenza di chi viene invece emarginato perché in quanto folle fa paura, può nascere una bellezza che è insita nella loro anima e spesso per una sensibilità più vera e più forte del cosiddetto normale, sano di mente, che spesso di quel sentire non è capace. Punto.
P.S. Ho notato che spesso di fronte a certe affermazioni che non invitano al dialogo perché ritenute solo sterili provocazioni (non mi riferisco alle tue), o perché vengono usati o si crede vengano usati, toni che possono infastidire, (e qua forse ci rientri), alcuni preferiscono o ritengono più saggio, il silenzio. Per quanto mi riguarda, a me il silenzio fa venire la gastrite nervosa!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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Semsem
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Inserito il - 08/11/2016 : 11:54:46
Dici diverse cose, mi gira la testa il modo di ragionare delle donne è diverso, irrita ed affascina allo stesso tempo, sul momento stordisce, soprattutto me che non sono dotato di un cervello rapido, e mi ricorda una persona... Sopperivo al mio difetto con la riflessione per replicare punto su punto. Magari lo farò...
Ehm... nel senso Semsem, che dopo la riflessione ripetevi punto per punto quello che avevi già detto prima? (Replicare= Fare di nuovo, ripetere.- Treccani) E replicando, replicando ci si ritrova senza accorgercene a coniugare i verbi al tempo passato... Poi, pian piano, si ricomincia a ripassare il tempo presente e una volta imparato di nuovo anche se la memoria... cambia, non rivolgiamo più neanche lo sguardo a quello futuro che anzi viene abolito del tutto. Il presente basta e avanza! Più un pizzico d'ironia.. q.b. Sembra una ricetta di cucina! Ahah! Come dicevo prima... solo pensieri in libertà. Non ti ci perdere dietro. E poi ricorda che le donne dicono spesso il contrario di quello che pensano! Perché? Boh! Ecchenesò! Forse perché ci diverte farvi girare la testa, irritarvi, affascinarvi e stordirvi! Tutto contemporaneamente! Ahahah! C'è da morire!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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Cari Sem sem e Ibla, l'inizio della discussione mi stava piacendo, il video, molto infantile e del tutto diseducativo,dopo due minuti lo avevo staccato. Poi ho iniziato a cercare di decifrare i vostri trattati filosofici e........sono tornato a gustarmi, stavolta con piacere, quel videazzo del : made in India. Domandona: ma il prossimo video sti benedetti ragazzi quando lo fanno?
Da quando vo' in bipa, trascuro l'altra tipa (l'auto)!
Iozzag! Ma come...! Non li hai visti gli altri già confezionati e pronti per l'uso? Sei un po' distrattino... magari per la fretta di tornare qui, a curiosare su quello che si stanno dicendo i "cari Semsem e Ibla"! E mentre curiosavo io invece, su youtube, per cercarti altri video dei due scimmiottini, m'è venuta un'altra curiosità: quella di leggere i commenti, un po' di alcuni loro video, per capire, che tipo di pubblico avessero i due soggetti in questione. E confermo ancora una volta la mia impressione sul fatto che non è di "follia" che qui si tratta, ma di livello basso. Basso di età e basso culturalmente. E lo considero basso anche dal punto di vista del senso dell'humor, perché, fateci caso, l'ilarità tra i loro fans, scaturisce da tutta una serie di smorfie su cui si articolano i video dall'inizio alla fine e magari anche dalle parolacce. E chi si diverte e ride a crepapelle di fronte a smorfie e a suoni senza senso emessi articolando lingua e corde vocali in modo inconsulto? I bambini. Ma perfino questi dopo un po' si stancano e si girano indifferenti dall'altra parte. Anche a me può far ridere la smorfia sia se a farla è un uomo, sia un animale e anch'io a volte dico qualche parolaccia Ma andare per un quarto d'ora di seguito a forza di smorfie e parolacce, davvero mi chiedo di che cosa i cosiddetti "fruitori", fruiscano poi alla fine... Del nulla! Vuoti erano e vuoti rimangono. E quando parlo di livello culturale basso non mi riferisco mai al possesso o meno di un titolo di studio e che se più ne hai più sei colto. Perché anche andando a scuola non è detto che a parte un insegnamento nozionistico, di essa si riesca a cogliere e fare proprio un insegnamento... di vita. La curiosità verso la conoscenza e in qualunque ambito essa ci spinga, può avvenire anche fuori dalle mura scolastiche, e non ha limiti né di età, né di tempo.
Siccome per le citazioni Semsem va matto (o va di matto?!), ve ne propino una con la santa mattinata, e con un video, per chi con le parole scritte non capisce una beneamata. E qua ci stava!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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No Ibla.... un'altra citazione no!!!!! Ragazzi qui bisogna cogliere lo spirito semiserio dei nostri interventi. Per cortesia non facciamo lezioni di psicopaticoteofilosotuttoiologia, che ,essendo io farmacista,vi preparo e spedisco lassativi a tutti via mail. A proposito di filosofia.....io leggo Jobike il 90% delle volte mentre sono in bagno. E così non mi fate mica concentrare bene eh !
Da quando vo' in bipa, trascuro l'altra tipa (l'auto)!
Nessuno fa lezioni a nessuno, Iozzag. Si parla, si scambiano opinioni, a volte ci si incavola pure ma niente di serio e rilevante. Spesso poi ci si ravvede o ci si scusa. Siamo esseri umani e non robot. E tu però se da un lato ostracizzi, dall'altro non riesci a fare a meno di andarli a leggere i discorsi di "psicopaticoteofilosotuttoiologia", e ti diverti a quanto pare un mondo anche a interloquire, a modo tuo... ma ripetendo alla fine sempre la stessa tiritera sulla, in una sola parola, inopportunità degli argomenti trattati. Però tutto sommato mi diverto pure io con le tue battute, che sono veramente... uniche! Comunque, la citazione in realtà era solo un input che rimandava al contenuto del film " Forrest Gump", non so se l'hai visto, Iozzag, a cui m'è venuto di pensare in questo contesto, sia per la frase "Stupido è chi lo stupido fa" il cui significato è che uno può fare lo stupido mentre non può fare l'intelligente se non lo è davvero, e sia per la corsa senza senso di Forrest Gump che riesce però a trascinarsi dietro centinaia di persone. Questa, dopo aver notato che i "due giovanotti" in uno dei loro soliti video, se ne sono portate appresso più di 2.600.000! E io invece qua mi fermo.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).