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Ibla
Utente Master



Sicilia


8527 Messaggi

Inserito il - 06/06/2018 : 11:01:23  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
...come...



(Wolsit del 1920 riesumata e trasformata in opera d'arte da Pablo Dilet con la collaborazione di Massimo Cannatella . Palermo.)


La bici incarna il mito dell'uomo libero.
(Aligi Sassu)






Ormai me la ritrovo ovunque, lei, la bicicletta, ovunque si
parli di Libertà!
Che non è solo il senso di libertà, quello che si prova
pedalando dentro vento
o pioggia o sole fino a sentirti vento, pioggia o sole.
E aria. Sino a respirare te stesso.
Ma è anche e soprattutto la Libertà, quella perduta o
quella mai conosciuta, di cui essa,
la bicicletta, nel passato ma ancora nel presente, si è
fatta e si fa mezzo di conquista di un diritto naturale
di cui mai nessun essere vivente dovrebbe essere privato.



«Con Aligi Sassu, che con me si esercitava nel
ciclismo dilettante, ci siamo recati più volte
a Como, dove Scavino,il guardiano di Villa Olmo,
ci portava pacchi non ingenti de l’Unità e
del Nuovo Avanti, che compagni ferrovieri
nascondevano nei treni provenienti da Lugano.
Prendevamo i pacchi e poi via di volata
con il cuore in tumulto».

(R. Degrada -Resistenza in bicicletta)



«La Cesarina imparò tutte le strade per andare da Modena
a Bologna, ci andava fino a cinque giorni la settimana,
portando comunicazioni, stampa clandestina, armi,
una volta portò perfino una ricetrasmittente.
Ogni volta si trattava di superare quattro o cinque posti
di blocco…fece per mesi avanti e indietro Modena-Bologna:
quaranta chilometri in bicicletta ogni volta con il brutto
tempo, la pioggia, la neve, i mitragliamenti in una
campagna dilaniata dalle rappresaglie partigiane e
dai rastrellamenti tedeschi».

(da "Pane nero" di Miriam Mafai) 






Giovanna Zangrandi. 

"No, le camere d'aria della bici non vanno bene,
toppe e toppe, sotto i ponti dei torrenti a cercare
il buco, i miei amici mi ritengono fortunata perchè
possiedo tre levacopertoni e un tubetto di mastice..."
 
(da "I giorni veri. Diario della Resistenza" di Giovanna Zangrandi. -
Staffetta delle brigate comuniste, che faceva
la spola tra Cortina d’Ampezzo, dove insegnava e il Cadore,
dove si erano concentrati i partigiani, i nazifascisti
misero una taglia di 50 mila lire, tale era la sua abilità.)








(La bicicletta felice - Enrico Benaglia)




Ma c'è anche purtroppo quella che più che felice è... verde.
Verde di rabbia!



La bicicletta verde (Wadjda) - Un film di Haifaa Al-Mansour.




E dopo l'amaro ci vuole il dolce... quello della fantasia:



(di Anna Silivonchik, artista bielorussa nata a Gomel nel 1980)

 



(Malesia -  street artist Ernest Zacharevic.)




E' diciamo un abbozzo di una discussione che potrei
via, via continuare aggiungendo altro materiale 
ma magari anche voi... ...
Insomma, l'idea era di dedicare qualche pagina alla bicicletta
che muscolare o elettrica sempre bici è, 
ma dedicandole un'attenzione che non fosse tecnica
e del resto tutto jobike già lo è, ma che fosse al
centro di storie del passato o del presente e perché no,
fantasia permettendo, anche del futuro, personali o 
vissute da altri ma di cui siamo a conoscenza.
Si possono mettere anche solo immagini che ci hanno
colpiti particolarmente o quello che volete insomma, purché prevalga una visione del ciclismo
come forma di...  umanesimo! 
No? L'idea non vi piace?
E vabbé, niente.
Se ne avrò ancora voglia, continuerò pure da sola.
E intanto chiudo con una bellissima foto in bianco e nero
di Doisneau, che trovo molto divertente:


(Lezione di bici - Robert Doisneau)

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).

giordano5847
Utente Master



Lombardia


4035 Messaggi

Inserito il - 06/06/2018 : 11:27:50  Mostra Profilo Invia a giordano5847 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bell, belle tutte!
L'ultima storica.
Con l'avvento delle bicine senza pedali per i bambini piccoli non si farà più la fatica di insegnare l'equilibrio in questa maniera.

Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa. (Leonardo)
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@lby64
Utente Master


Veneto


2090 Messaggi

Inserito il - 06/06/2018 : 12:10:34  Mostra Profilo Invia a @lby64 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Che belle! Fantastica iniziativa!
Domanda... anche foto "storiche" di famiglia in tema bici?



“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
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Ibla
Utente Master



Sicilia


8527 Messaggi

Inserito il - 07/06/2018 : 00:34:08  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Giordano:
Belle, belle tutt!...


Mi fa piacere che ti siano piaciute, Giordano. Grazie.





@lby64:
...Domanda... anche foto "storiche" di famiglia in tema bici?


Certo Ibi.
E poi, le foto sono tue, per cui contento tu di postarle, contenti tutti di guardarle!
Almeno io, sì.
Grazie anche a te!

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


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di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
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Ibla
Utente Master



Sicilia


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Inserito il - 07/06/2018 : 00:40:44  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
“È andando in bicicletta che impari meglio i contorni
di un paese, perché devi sudare sulle colline e andare
giù a ruota libera nelle discese. In questo modo te le
ricordi come sono veramente, mentre in automobile ti
restano impresse solo le colline più alte, e non hai
un ricordo tanto accurato del paese che hai attraversato
in macchina come ce l’hai passandoci in bicicletta”.

Ernest Hemingway



“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
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Ibla
Utente Master



Sicilia


8527 Messaggi

Inserito il - 07/06/2018 : 11:49:23  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
da "Il Guardian":

"La sensazione di libertà": potenziare le donne rifugiate di
Berlino attraverso il ciclismo.


Emily è una rifugiata afgana di 21 anni che vive a Berlino,
e la sua migliore esperienza in

Germania finora è stata, senza dubbio, imparare ad andare
in bicicletta.

"Mi ha dato la sensazione di libertà e fiducia in se stessi.
Voglio dire, è stata un'esperienza così bella, essere in grado
di avere il controllo e concentrarsi su due sole ruote.
Mi sentivo come un uccello nel cielo ",

ha scritto in una nota di ringraziamento ai suoi insegnanti
di ciclismo.




Bikeygees è una NGO di Berlino che nel 2015 ha iniziato ad offrire
corsi sull’uso della bici alle donne rifugiate della città.




L'idea è iniziata nel 2015, quando, in seguito all'enorme aumento
degli arrivi di rifugiati in Germania, Krüger eil suo compagno,
entrambi ciclisti, si sono recati nel campo profughi nel distretto
di Moabit per insegnare allepersone come pedalare.

"Abbiamo un milione di nuovi cittadini in Germania, quindi la
domanda è: vogliamo un milione di automobilisti o possiamo
avere un milione di nuovi appassionati di ciclismo?"
Chiede Krüger


A me 'sta Tedesca mi piace assai!
("a me mi", è un rafforzativo di cui a volte non si può fare
a meno. E' come la licenza poetica che prescinde dalla
sintassi per dare maggiore espressività al sentimento!)
Mi piace quindi dicevo, perché mi piacciono le persone che
sanno vivere usando il cuore e la testa insieme.
E mi convinco sempre di più che i cambiamenti in meglio
possono avvenire solo dal basso e non dall'alto.
Il cambiamento in ogni singolo porterebbe pian piano al
cambiamento globale.

Consegnare le chiavi delle porte del miglioramento agli "altri"
ci priva della possibilità di aprirle
noi quelle porte che finiremo per trovare sempre chiuse.
Se poi butto un occhio
(tutti e due non reggerebbero alla vista dell'obbrobrio!),
"lassù", perché per me che sono giùi "tronisti" sono lassù,
mi appare sempre più chiaro tutto il dacadimento dell'idealismo
a favore del bieco populismo che da anni,
troppi ormai, imperversa nel nostro Bel Paese, con i risultati
che tutti purtroppo conosciamo.
Gran brutta cosa il populismo che ottunde le menti le quali
però secondo me già forse di suo, ottuse un po' lo sono già!


Ma torniamo alla nostra fantastica bicicletta dispensatrice
di libertà...
No, perché a questi che secondo alcuni vengono solo a romperci
le scatole,la "bicina", (a proposito Giordano, che è 'sta bicina
senza rotelle?),
quando erano piccoli non gliel'ha regalata nessuno... 
Alle... femminucce poi... uuuuhhhh! manco a parlarne!
Ecco, se proprio dovessi credere a qualche presenza lassù,
ma noo, non quello di prima! più su ancora, vorrei 
che esistesse veramente... il diavolo!
Perché?
Perché se li portasse una buona volta tutti all'inferno
tutti gli arroganti cerebrolesi maschilisti di tutto il mondo!
Ah! A proposito di diversità, di chi crede di essere sempre
migliore dell'altro diverso da lui, a me 'sto tormentone del 
burka mi ha proprio rotto le scatole!
Eh sì, perché a tutti questi con gli occhi e le bocche
spalancate per l'orrore dinanzi a 'sta specie di velo che
altri cerebrolesi 
impongono di indossare alle "femminucce", vorrei dire:
"Senti beddu! Chiudi intanto quella boccaccia da supponente
e soprattutto gli occhi per meglio riflettere su tutti i veli
imposti alle donne italiane dagli uomini italiani fino
a qualche anno fa.
Mai imposto burka alle donne, dici?
Cretino, i veli non sono solo fatti di stoffa!
I veli sono tutte quelle limitazioni all''affermazione della
propria dignità di persona, che le donne qui indossavano con
l'imposizione fino a qualche anno fa!
Dici che sono passati secoli? E allora sei proprio cretino.
Ti faccio solo un esempio, ti evito l'elenco perché potresti
non riprenderti più dallo shok per l'improvvisa presa di
coscienza! 
"Suffragio femminile"! 1945! Quanti anni fa? Ma che fai,
il conto con le dita? Vabbé, te lo dico io: 73!
Cavolo! Non arriviamo nemmeno ad 1 secolo! Altro che secoli!
E sai che c'è? Ancora sulla dannata disparità fra uomo e donna
permangono brandelli dei metaforici veli!"
Ah! A proposito, Luc:
non abbiamo un ministero per le pari opportunità!
Mi hai relegata in una specie di ufficio cosiddetto Dipartimento,
perché i cambiamenti in Italia vengono sempre sputacchiati con
sforzi immani e male per giunta.
Già, perché a questo per esempio mancano pure i fondi per
controllare che venga applicato ciò che già in illo tempore era
stato sancito dalla Costituzione all'art. 3!
Ma la nostra coscienza "civile" ha bisogno di controllori! 
Ma 'sti fondi che mancano sempre, in quali fondi tasconi vanno a
finire? Sempre gli stessi!
Sarà stato per mancanza di questi che ad un femminicida sono stati
dati gli arresti domiciliari?
Boh!


Che nessuno si azzardi solo a pensare che sto dando una
giustificazione al discorso del burka! 
Io non giustifico un tubo laddove si attui una sopraffazione
del più forte sul più debole, laddove 
c'è sempre il cretino di turno che si fa forte nel sentirsi
migliore rispetto ai suoi simili senza nemmeno rendersi conto
che nel momento stesso in cui lo pensa dimostra di essere lui
il peggiore!



Ehm... concludo. Con un'altra affermazione della Tedesca:




"Fin dall'inizio, abbiamo potuto vedere il divertimento nei
loro occhi - il linguaggio non è così importante.
Quando muovi il tuo corpo e ottieni qualcosa, come quando fai
sport, l'adrenalina arriva di fretta.
E puoi anche sentire che qualcuno ti sta tenendo fisicamente,
il che è importante dopo che alcune donne
hanno subito un trauma."


Il trauma di cui parla non è quello di avere sbattuto durante
il "viaggio", che so, la testa per esempio!
Macché!
E' quel trauma che la donna subisce quando il cerebroleso di
turno ha deciso di toglierle per convenienza sua... il velo.
E non solo quello.
Sistematicamente. Continuamente. 
E le mie fonti sono certe, perché chi me ne parla, comunica 
con questa donne. Per aiutarle.
Ma per quanto grande sia l'aiuto, le cicatrici che lasciano
questi traumi non si rimargineranno mai del tutto
nemmeno con... i secoli.

Ah! Il nostro Paese civile e migliore di quelli considerati
inferiori, li ha pagati i cerebrolesi perché le trattenessero
quelle donne affinché non venissero a calpestare il nostro bel giardinetto!


E dire che a renderle felici basta poco:
una semplice bici su cui pedalare per sentirsi... vento nel vento.






“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).

Modificato da - Ibla in data 07/06/2018 11:52:06
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claudio02
Utente Master




8999 Messaggi

Inserito il - 07/06/2018 : 12:19:30  Mostra Profilo Invia a claudio02 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
i miei amici mi ritengono fortunato perchè
possiedo tre levacopertoni,

un tubetto di mastice..

una full

un tandem

una 21s10p

due centraline minikelly

due amici

un gatto


Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
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@lby64
Utente Master


Veneto


2090 Messaggi

Inserito il - 07/06/2018 : 16:44:27  Mostra Profilo Invia a @lby64 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Così affrontavamo i passi Dolomitici 37 anni fa.
Traffico: zero. Camera: usa e getta di cartone Kodak
Abbligliamento: da palestra. Bagaglio: stile emigrante
Alberghi: mezza pensione stile famigliare
Fiato: tanto. Medie: da viandante.
Tragitti: centinaia di km di pianura prima e dopo i monti
Kit riparazione: cagna pezze e cacciaviti
Telefonino: manciata di gettoni
Soldi: per la pura sopravvivenza
Alimentazione: panini con mortadella e birra
Peso totale: come adesso nudo con bdc in carbonio
Bici: le stesse usate per la spesa.





Immagine:

347,36 KB



Immagine:

273,74 KB


“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani

Modificato da - @lby64 in data 07/06/2018 16:57:29
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luc_maz48
Utente Master



Piemonte


6898 Messaggi

Inserito il - 07/06/2018 : 17:26:46  Mostra Profilo Invia a luc_maz48 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

Complimenti!
Che bei tempi ragazzi!



Pieghevole Hinergy Click 20", 36V 250Watt, 7vel. Batteria Long, con celle Samsung 36V 11,6 Ah.
Tandem pieghevole Graziella 20", con Kit Bafang motore centrale BBS01 36V 250W 15A.
-VENDUTO Agosto 2023!
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Ibla
Utente Master



Sicilia


8527 Messaggi

Inserito il - 09/06/2018 : 00:49:12  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Claudio02:
.
.
.
.
.



Claudio...
quando tiri fuori i tuoi schemini ed elenchi,
mi viene sempre da pensare ai titoli di testa
di un film che scorrono, scorrono, senza che
il film abbia mai inizio! 
L'unico elemento riconducibile al discorso bici-libertà,
e le bici sono addirittura tre, è... il gatto!
Che come si sa è uno spirito... libero!
Anzi, fai una cosa: portalo sull'arca dove potrà fare
almeno buona compagnia a quell'altro spirito libero che
vi ho appena lasciato.
Foto.

Ah! A proposito, quasi me lo scordavo.
Ho visto dei parafanghi
per bici e ho subito pensato a te!
No, per il fatto che so come ti piace smanettarci di
continuo per renderle sempre più belle! 

Ecco la foto:



Sulla ruota anteriore, mi raccomando!





@lby64:
.... + foto.


Ahahah! Ibi! Ma sei tu allora nelle foto!
E io che m'aspettavo di trovarci qualcuno
dei tuoi avi visto che avevi fatto riferimento
a foto storiche.
Ma lì sei proprio uno sbarbatello!
Immagino neanche vent'anni...
Che bellezza!
Ma noo, non tu Ibi! 

Mi riferisco alla bellezza  di quell'età spensierata,
quella in cui mordi il freno nell'impazienza di assaporare
fino in fondo il gusto della vita non ammettendo limiti a
quella forza che senti pulsare nelle vene e rimbombare
come un tumulto nel cuore. Una forza che ha nome...
Libertà.
E la senti come parte di te, imprescindibile da te,
come essenza stessa del tuo essere uomo.
Senza di lei scende un silenzio di morte nel cuore.
Per lei, al silenzio si preferisce la morte.

Mi riferisco alla bellezza dei luoghi, delle montagne e 
delle vette così aguzze quasi a volere incutere rispetto
a chi a loro si avvicina, alla bellezza del senso di
appartenenza che c'è fra voi e loro e che io molto stimo,
alla bellezza della vostra passione per la bicicletta  
trasmessa da generazione in generazione.
 
Mi riferisco alla bellezza della sensazione di fendere
l'aria col proprio corpo pur senza ali come gli uccelli
ma pedalando. E di quella che arrivato in cima fin dove
ruote e gambe ti possono portare, ti fa sentire 
non re dell'universo ma parte di esso.
E la natura tutta risponde al tuo urlo di gioia
con le tue stesse parole:
"Io sono parte di teeeee....."

Beh, immagino.
Che sia così!
Supergiù... 

Riguardo alle Kodak usa e getta, ti dirò Ibi...
Le foto facevano veramente pena!
Eppure... Eppure quello sfocato, specie quello delle
Dolomiti alle tue spalle, a me mi piace molto (è la solita licenza. Poetica!)
Dà proprio l'idea del ricordo di quel periodo magico che
negli anni si fa sempre più sfocato .
Ma le sensazioni no. Quelle rimangono sempre vivide dentro
di noi.
Persino con l'alzheimer!

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


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@lby64
Utente Master


Veneto


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Inserito il - 09/06/2018 : 11:23:02  Mostra Profilo Invia a @lby64 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie per le belle "immagini" Ibla.
Di fatto è come fossero foto di un'avo tanto
è lontana quella figura e quell'ambiente dal presente.

Era un'età in cui tutto era solo strumento perchè
il fine era esprimere il proprio anelito di libertà
e ricerca dell'io in divenire e non il mero possesso
di un oggetto senz'anima se non quella di chi
lo animava.
Ma che strumento meraviglioso però!




“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
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Ibla
Utente Master



Sicilia


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Inserito il - 09/06/2018 : 23:32:44  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando



“ROBERT DOISNEAU. PARIS EN LIBERTÉ”

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


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Ibla
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Inserito il - 15/06/2018 : 00:00:45  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Con la bici ognuno è libero...
di fare il mestiere che più gli aggrada.



















(Unità cinofile rumene - 1936)






(1917 circa, Gran Bretagna. Durante la Prima Guerra Mondiale,
in caso di allarme-bombardamento i poliziotti avvisavano
la popolazione girando in bici con un cartello di allerta
e attirando l’attenzione grazie a un fischietto.)





(Arrotino)





Chi vuole aggiungere aggiunga e ... abbondi pure!
Io intanto... sono cotta!

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Modificato da - Ibla in data 15/06/2018 00:03:28
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Ibla
Utente Master



Sicilia


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Inserito il - 15/06/2018 : 00:11:30  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Aggiungo questa però e anche se non c'entra
con le precedenti. Ma mi piace troppo!



“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
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Ibla
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Inserito il - 17/06/2018 : 03:06:44  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
« Quello che io cercavo di mostrare era un mondo dove mi sarei
sentito bene, dove le persone sarebbero state gentili,
dove avrei trovato la tenerezza che speravo di ricevere.
Le mie foto erano come una prova che questo mondo può esistere.»

(Robert Doisneau)



“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


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@lby64
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Inserito il - 17/06/2018 : 09:50:29  Mostra Profilo Invia a @lby64 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Che bella questa carellata di declinazioni ciclistiche!
Mi ha fatto venire in mente la realtà immaginaria Steampunk
dove si ipotizza che la rivoluzione industriale fosse rimasta
legata al vapore.
Questa sembra una realtà immaginaria dove la personal
mobility fosse rimasta legata alle bici.
Cyclingpunk!!!



“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
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Ibla
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Inserito il - 18/06/2018 : 15:19:47  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando



Quest'immagine però con tanto di bici in stile
steampunk,
non mi sembra appartenere ad una storia di
ambientazione vittoriana!
L'abito tradizionale del proprietario della bici
poi,non vi appartiene proprio!
Riguardo invece alle tendine della finestra,
più che di anacronismo parlerei di ucronìa...
Nel senso di... luogo alternativo rispetto
a quello reale!

Carine però!
Le vedo come indice di un rispetto più per i
luoghi esterni e comuni che precipuamente per
quelli di casa propria.
Dov'è? Tirolo? Trentino? Alto Adige?
O no?!



“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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claudio02
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Inserito il - 18/06/2018 : 15:34:05  Mostra Profilo Invia a claudio02 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie per le belle "immagini" Ibla

di fatto ci immergono in una realtà che il tempo ha cercato di cancellare senza riuscirvi
scatti che hanno bloccato il momento giusto,
scatti che hanno bloccato il momento che però corre ugualmente nella nostra fantasia

di chi la storia l'ha studiata per davvero, ed anche di chi la letta a macchia di leopardo

Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
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giordano5847
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Inserito il - 18/06/2018 : 15:58:00  Mostra Profilo Invia a giordano5847 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ebbene si, la bici anche come trasporto prigionieri. Notare le manette sotto il manubrio posteriore.


301,06 KB



1572,32 KB

Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa. (Leonardo)
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Ibla
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Inserito il - 18/06/2018 : 16:38:19  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
(Foto di Henri Cartier-Bresson, uno dei padri del
fotogiornalismo - Suonatore di contrabbasso va a
suonare ad un festival in un villaggio della Serbia)




"Infanzia. Il ricordo degli odori e dei suoni della campagna,
della spensieratezza gioiosa delle corse in bicicletta nelle
strade polverose non ancora violate dall’asfalto,
la sensazione di libertà dell’aria che scuote il viso
rinfrescando i pensieri e rivelandone i segreti.
Pedalare a lungo esplorando con la curiosità dei bambini
e lasciandosi trascinare in luoghi ignoti col costante
bisogno di possedere il mondo."
(Barbara Picci)





(Concerto di beneficenza al
Centro culturale Kadans ad Achter d'Hoven - Wuustwezel)





Paolo Casolo, vicentino, muratore, ama suonare il pianoforte.
E per fare l'artista di strada, lo traina con la bici
e si ferma dove più gli aggrada.
Qui è a Bergamo:










Non ci sono quindi dubbi sul fatto che la bici libera
la mente inducendola ad una maggiore
creatività!
E c'è chi si spinge fino a trasformare la stessa,
in strumento musicale!









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Ibla
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Inserito il - 18/06/2018 : 16:47:20  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Stavo continuando a preparare l'altro post
e non ho notato affatto la vostra presenza,
Claudio e Giordano. Solo adesso vedo i vostri post.
Grazie anche a voi per i vostri interventi.


“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Ibla
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Inserito il - 18/06/2018 : 16:51:06  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ehm... a ben rifletterci, Giordano,
alla immagine da te postata, la parola
"libertà", si addice ben poco!

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Ibla
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Inserito il - 18/06/2018 : 17:32:59  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Giordano:
Con l'avvento delle bicine senza pedali per i bambini piccoli non si farà più la fatica di insegnare l'equilibrio in questa maniera.



Dimenticavo Giordano di chiederti di nuovo
(la prima volta non ci avrai fatto caso), relativamente
alla frase di cui sopra,
che sono 'ste bicine senza pedali,
(la prima volta ho scritto distrrattamente "senza rotelle").
No, perché veramente non so di che parli e la cosa
m'incuriosisce assai perché non riesco a immaginare
una bici senza pedali!

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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giordano5847
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Inserito il - 18/06/2018 : 22:00:22  Mostra Profilo Invia a giordano5847 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ha! Ha! è l'ultima novità per imparare presto ad andare in bici. Invece di regalare ai bambini quei salamotti a quattro ruote ci sono queste bici che fanno la stessa cosa ma si impara l'equilibrio quasi subito. Non è una novità la stanno usando da molto tempo nel nord europa!!


88,84 KB

La libertà bisogna guadagnarsela e se la bici dovesse servire a difenderla va bene impiegarla anche così

Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa. (Leonardo)
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Ibla
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Inserito il - 20/06/2018 : 20:09:17  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Giordano:
La libertà bisogna guadagnarsela e se la bici dovesse servire a
difenderla va bene impiegarla anche così


Grazie intanto, Giordano, per la risposta.
Ero certa del fatto che prima ti fosse sfuggita la mia domanda.
D'altra parte non c'era nessuna ragione per cui non dovessi
rispondere.
Sai Giordano,  quelli che fanno gli gnorri, quelli che non
hanno il coraggio di rispondere,
(ovviamente non a domande come quella in oggetto),  
insomma i muti, e non certo quelli diversamente abili,
mi fanno venire un nervoso...!
A volte anche un certo prurito alle mani!

Allora...
"La libertà bisogna guadagnarsela", scrivi tu.
E mi hai fatto ricordare un filosofo, Jasper, non sono sicura sia
scritto così ma vado di fretta, che a proposito della libertà e
del tentativo dell'uomo di conquistarla, diceva che era solo
un'illusione e che era destinato a soccombere dinanzi allo "scacco dell'esistenza".
Sulla definizione di "Libertà" e di "Uomo libero"  sono sorte nei
secoli varie correnti filosofiche dentro cui non entreremo
ovviamente, per non essere noi a soccombere
di... broncopolmonite.
Rimarremo invece entro i termini della discussione, e quindi
della bici come simbolo di libertà, e in particolare adesso,
della tua "bicina", oggetto del tuo post.
Ntz Ntz! Non mi convince 'sta bicina del nord-nord
a me, Giordano!
E del resto non mi convincono già di suo 'sti nordici
tutti d'un pezzo, "muti", minimalisti e tali anche in
certe ricette da loro inventate per trovare la felicità,
i cui ingredienti contenuti in quella per esempio
chiamata Hygge si  possono riassumere in immagini fatte
di calde coperte sotto cui dicono si trovi la felicità
coi tuoi cari e amici strettissimi... 
Dello stesso Paese?
Ntz! Villaggio, meglio!
E cani e gatti inclusi, ovvio.
E con tanto di vaporeggianti tisane tutt'attorno e
candele profumate, insomma tutto un mondo idilliaco...
Mondo?! No, che c'entra! é solo un modo di dire, no,
perché, per " il resto del mondo"... niente!
Non c'è spazio sotto le loro coperte da... favola!


Tu sola dentro la stanza e tutto il mondo fuori!

Cantava Vasco!

No, così, le solite libere associazioni della mente!



Oppure l'altra ricetta... come si chiama..? Ah, sì!
LAGOM!
"Lagom, la ricetta svedese per vivere con meno ed
essere felici".
No, non sto divagando Giordano, ora arrivo alla "bicina"!
In Inghilterra sono impazziti per 'sta ricetta!
E se non sbaglio, dopo la brexit... 
Sì, per carità, ci sono consigli utili che condivido anche,
ma a parte che hanno fatto la scoperta della carta vetrata
con l'ammonimento al risparmio di soldi, di energie
fisiche, naturali, e blablabla. L'abbiamo sempre saputo
anche se ignorato.
Ma in ogni caso, l'"IN PIU'" in base a cosa lo
stabiliscono, cioé l'in più secondo la ricetta, potrebbe
essere essenziale per me per esempio!
Io nemmeno in cucina rispetto le ricette! Tolgo, aggiungo,
secondo i miei gusti, la mia fantasia.
Figuriamoci nella vita!

Faccio un esempio: loro hanno vietato la visione di
"ET" ai bambini. Io invece non ci trovo nulla di
terrificante, devastante, destabilizzante e blabla
per la psiche di un bambino. Per loro è più istruttivo,
edificante, formativo soprattutto per la crescita di
una coscienza in cui si affermi soprattutto il rispetto
per la natura e il senso della pietà e mi fermo qui,
un altro spettacolo: l'uccisione crudele di balene e
foche e cuccioli annessi. Per me invece
1) non è uno spettacolo
2) non dovrebbe essere proprio permessa la strage
3) ai bambini fa bene ET e non assistere al massacro.
Perché a forza di assistervi si corre il rischio che
diventino come Mitridate che si somministrava ogni
giorno piccole dosi di un cocktail di veleni,
finché ne divenne immune cosicché i suoi nemici
non avrebbero potuto avvelenarlo.
Loro, i bambini spettatori invece, nel tempo diventerebbero 
immuni al dolore. Altrui!
Comunque poi Mitridate morì lo stesso per mano nemica.
Pugnalato!

Insomma per farla breve, presi da questa improvvisa
smania di togliere tutto l'in più possibile e
immaginabile... non mi vanno a togliere d'un colpo
solo, ZAC!, rotelle e perfino i pedali dalle bicine
dei bambini?  Ahah! C'è da morire!
Ma che fa 'sto bambino con le gambette aperte seduto
su una bici che non si muove? L'equilibrista?
Per questo basta un asse su cui camminare, no? 
La spinge con i piedi? E perché non con i pedali?
E poi, perché poi uno deve comprare una seconda bici
coi pedali? Ma la prima non sarebbe un "in più"?
Ma poi, se è vero che s'impara prima senza rotelle
e senza pedali, chi m'impedisce di comprarla completa
di tutto e togliere l pedali e poi rimetterli, mettere
le rotelle e poi toglierle e poi magari rimetterle di
nuovo!
E infine... ma perché deve imparare prima?
Ma prima rispetto a che o a chi?
Perché stressarli 'sti bambini imponendogli una fretta
che è solo nostra e non lasciamo che ognuno si prenda
il tempo che più si confà al suo carattere, al suo
temperamento, e che tolga, rimetta e poi tolga di nuovo
quello che cavolo più gli aggrada della sua bicicletta
senza sentire il fiato oppressivo sul collo di chi già
comincia a insinuare nella sua mente il seme della
diversità che eregge muri  in cui quello che ha bisogno
di più tempo per imparare e che ne metterebbe anche altre
due davanti alla bici, di rotelle, è lo sfigato del gruppo,
il pappamolla, il diverso, l'INFERIORE rispetto  al clan
degli eletti!
Ogni bambino deve decidere da solo e serenamente quando
potrà fare a meno della mano che anche solo per finta lo
soregge ma di cui sente il contatto protettivo che lo
rassicura e presto o tardi, non importa, finirà per
urlare felice:
"Non mi tenete, non mi tenete! Vado da solooo!"



Intanto, Giordano, io l'altra sera ad una festa di
compleanno, alla bambina che compiva un anno ho
portato questa:

"Che bellezza sentirsi libera con la bici...
Di mettere i piedi dove voglio io!
Ehm... Tanto mi spingono!"



No, niente, non le avevo ancora scaricate le foto e
ora ho veramente fretta. Più tardi le posto!
Un'ultima precisazione:
le mie riflessioni sui nordici-nordici
non vogliono affatto evidenziare che invece noi
Italiani siamo migliori rispetto a loro o ad altri.
Manco per sogno!
Siamo tutti pieni di difetti.
L'importante è riconoscerli
e magari migliorare...
Non rileggo...scusate errori e imperfezioni!
Cavolo come sono in ritardo!

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Ibla
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Inserito il - 21/06/2018 : 00:22:22  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando











"Che bellezza sentirsi libera con la bici...
Di mettere i piedi dove voglio io!
Ehm... Tanto mi spingono!"


“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Ibla
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Inserito il - 28/06/2018 : 12:58:34  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

Minatori italiani tra le baracche... In libertà!


"[...]
durante il quinquennio 1944-1948, l'imperativo di produrre
in fretta e in grande quantità per poter approfittare della
forte domanda internazionale, aveva fatto optare per una
soluzione più immediata: l'approvvigionamento massiccio
di manodopera a basso costo disposta ad accettare
condizioni di vita e lavoro che la maggioranza dei
Belgi rifiutavano
(Cumoli, 2009,2)

[...]
Secondo l'art.9 del contratto firmato a Milano dai
candidati minatori e dagli ingegneri rappresentanti
delle miniere, si promettono un alloggio adatto e
decente.
Ma questa decenza sarà molto relativa perché i minatori
italiani verranno alloggiati nei campi di concentramento
costruiti durante l'occupazione nazista per i prigionieri
di guerra sovietici che erano occupati come mano d'opera
nelle miniere di carbone."(Adriano Ogliosi.)



Quelle baracche fatiscenti venivano chiamate...
"campi di attesa".

Già...




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La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


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@lby64
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Inserito il - 31/07/2018 : 09:38:02  Mostra Profilo Invia a @lby64 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
https://youtu.be/WI6lgUlEUFU

70 anni per arrivare a non ammazzarsi
scendendo di sella.



“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
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luc_maz48
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Piemonte


6898 Messaggi

Inserito il - 31/07/2018 : 15:52:49  Mostra Profilo Invia a luc_maz48 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

Importante (credo) è risalire in sella!



Pieghevole Hinergy Click 20", 36V 250Watt, 7vel. Batteria Long, con celle Samsung 36V 11,6 Ah.
Tandem pieghevole Graziella 20", con Kit Bafang motore centrale BBS01 36V 250W 15A.
-VENDUTO Agosto 2023!
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@lby64
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Inserito il - 31/07/2018 : 16:21:33  Mostra Profilo Invia a @lby64 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


Ma l'hai visto quando atterra di spalla da quella altezza? Si sarà mai ripreso? Secondo me hanno cambiato
l'ordine dei filmati per far intendere
che non si era fatto niente ma...



“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani

Modificato da - @lby64 in data 31/07/2018 16:27:42
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giordano5847
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Inserito il - 31/07/2018 : 17:24:31  Mostra Profilo Invia a giordano5847 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Cara Ibla ho letto ora il pippotto che mi riguardava, quando l'avevi scritto non avevo voglia o tempo
Fra le variazioni sul tema mi è rimasto impresso le "rotelline si, rotelline no" "pedali si pedali no" Ma dai, i non pedali servono per imparare l'equilibrio!
Che lo si impari da soli a con l'aiuto di un adulto cosa vuoi che interessi al bambino, al grande forse.
Non è questione di nord EU è questione pratica si impara prima, poi la bicina la passi al fratellino.

Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa. (Leonardo)

Modificato da - giordano5847 in data 31/07/2018 17:25:53
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pixbuster
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Inserito il - 01/08/2018 : 00:50:21  Mostra Profilo Invia a pixbuster un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ibla, intervengo anch'io "tecnicamente" sulla questione delle bici con le rotelline o senza

Con quelle a "4 ruote" l'equilibrio in sella è quello delle automobili per cui in curva il peso grava verso l'esterno; cioè se giro a destra il peso va sulla rotellina di sinistra Appunto come nelle automobili che ti spingono verso la portiera se sterzi a destra (e stai guidando)
Invece le bici sono come le moto: il peso deve essere portato verso il centro della curva per poter stare in equilibrio

Perciò le bici con le rotelle non insegnano per nulla l'equilibrio ma solo a pedalare
Invece le bicine senza pedali insegnano l'equilibrio e la sterzata in modo naturale (perchè anche noi quando camminiamo portiamo il peso verso il centro della curva)
Imparare poi a far girare i pedali è una cosa facilissima

E poi questa cosa delle rotelline è una tecnica di "voi giovani": ai miei tempi (perciò un pò più di 60 anni fa) quando ho potuto per la prima volta salire su una bici mia, mi hanno insegnato tenendomi per la sella mentre io spingevo con i pedali e si imparava l'equilibrio e la pedalata tutto insieme ... con grandi zig-zag

Immagine:

98,14 KB

Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
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claudio02
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Inserito il - 01/08/2018 : 08:43:27  Mostra Profilo Invia a claudio02 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
pix-test N.1

zig-zag test

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[/quote]

Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
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Ibla
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Inserito il - 01/08/2018 : 18:29:31  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
@lby64:
https://youtu.be/WI6lgUlEUFU





@Giordano:

Ci scommetto, caro Giordano, che più che trovare tempo
e avere voglia di leggere e rispondere al mio
"pippotto" sulla bicina dopo circa un mese e mezzo,  
tu ti sia invece preoccupato per la mia prolungata
assenza e miabbia mandato un input a risponderti e
scoprire così se ero ancora viva!
E' che a volte manca pure a me il tempo o la voglia.
Riguardo comunque al come lo chiami tu "pippotto,
(strana metafora la tua...), in realtà caro Giordano, 
poiché come da premessa, questa discussione si prefigge
di parlare non di bici dal punto di vista tecnico ma da
quello relativo all'idea di libertà che essa esprime e
da quello umanistico che a quell'idea si collega, è di
questo che ho voluto parlare, per metafore.
E la bicina è diventata lo strumento per raggiungere
equilibri altri.
Altrimenti mi sarei documentata sulla tua balance bike
o push bike, o run bike o come diavolo la si voglia
chiamare e avrei scritto un  bel pippotto tecnico per
la gioia tua e di molti altri, presumo.
Dici che anche le mie metafore sono strane e che vado
per analogie un po' azzardate?
Può darsi ma sai, Giordano, la strada per la libertà
è alquanto impervia, resa tale dall'uomo contro un
altro uomo nella folle convinzione di godere di un
diritto esclusivo e personale invece che
riconoscerne l'universalità.
Per cui ritengo che azzardati semmai siano certi commenti
su una libertà negata fatti con la superficialità di chi
non ha nemmeno la consapevolezza della propria 
disinformazione e spara minchiate col botto e avalla
comportamenti e decisioni di chi il senso di umanità
l'ha perso da tempo o non l'ha avuto mai e in cui
persino alla sembianza umana si è sostituita
la maschera di un sordido clown.

Quindi tecnicamente parlando, ok, il discorso
sull'equilibrio l'ho capito specie con la spiegazione
di Pix.
Riguardo invece a quell'altro equilibrio, quello nei
rapporti umani, non so Giordano se hai avuto tempo e
voglia di soffermarti sulla foto qui a conclusione del
post sui minatori e sul suo significato.
No, perché se lobotomizziamo le nostre coscienze
rimuovendone i ricordi di un passato che ci appartiene,
come diavolo possiamo sperare in quell'equilibrio che
presuppone un'empatia che significa immedesimazione
nella sofferenza altrui e specie se quella sofferenza
l'abbiamo provata anche noi?
Dici che sto mescolando due discussioni?
Sì, è vero! Ma perché è la storia umana che mescola
sempre gli stessi ingredienti, che continua a girare
dentro una giostra dove ogni giro si ripete sempre
uguale a se stesso perché a farla girare c'è chi
trova conveniente questo ripetersi dello stesso gioco. 
Starci dentro o saltar giù dipende solo da noi, dalla
nostra capacità di pensare senza la quale non ci
distingueremmo dal destriero di legno che continueremmo
a cavalcare convinti di stare galoppando verso la libertà.




@pixbuster:

Grazie Pix.Sempre squisitamente gentile.
Come ho già detto a Giordano non sono andata a
documentarmi perché miravo ad altro.
Però le tue spiegazioni tecniche come sempre precise
e chiare, hanno comunque destato il mio interesse e
arricchito le mie conoscenze tecniche sinceramente
scarsette!
Aggiungo solo un'altra considerazione: sei ancora tale e
quale al bambino nella foto! Ahah! Stessa faccia! 

P.S.:
Che tu ricordi, non era forse rassicurante essere
sorretto dalla mano di uno dei tuoi genitori mentre
imparavi ad andare in bici, non è rimasto un bel ricordo
in te questo momento importante per te bambino condiviso
coi tuoi genitori?
Non pensi sia stato un modo per trascorrere dei bei
momenti insieme tu con loro e loro con te, senza che
andassero sempre di fretta rimpiangendo magari il tempo
che avrebbero potuto dedicare ai loro impegni? 
Insomma è più prioritario l'equilibrio del corpo
o quello della mente per un bambino,secondo te?

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
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pixbuster
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Inserito il - 01/08/2018 : 22:34:06  Mostra Profilo Invia a pixbuster un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Si Ibla, imparare con la mano di mio babbo che mi sorreggeva è un ricordo dolce e indelebile
Ma penso si possa fare lo stesso con la bicina a rotelline o senza pedali ... basta che il babbo (o la mamma) sia un bravo babbo che ama il suo figliolo

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giordano5847
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Inserito il - 08/08/2018 : 15:02:33  Mostra Profilo Invia a giordano5847 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
pixbuster ha scritto:

Si Ibla, imparare con la mano di mio babbo che mi sorreggeva è un ricordo dolce e indelebile
Ma penso si possa fare lo stesso con la bicina a rotelline o senza pedali ... basta che il babbo (o la mamma) sia un bravo babbo che ama il suo figliolo

Concordo in pieno!
Mi ricordo che è stata una gran fatica da parte mia e di mio fratello; mio padre non aveva tempo ma la sera voleva sapere i progressi. Quando sono riuscito a fare il giro del cortile da solo è stata una liberazione.
Bei tempi

Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa. (Leonardo)
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Ibla
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Inserito il - 15/08/2018 : 12:39:16  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non c’è un’altra parola per dire bici.
Non esiste un sinonimo.
È qualcosa che sventola tra la libertà, il muoversi,
l’essere consapevole e il potersi ascoltare
con il rumore della città
che si srotola intorno.

Io mi sono liberato del mio vivere seminascosto,
sono uscito dal mio difendermi torvo quando ho deciso
di lasciare gli ormeggi per una pedalata non autorizzata.
Era sera. Quasi notte. E io un bambino che provava ad
addomesticare il proprio equilibrio.
Ho imparato ancora ad annusare il tempo senza bisogno
di armi, scorte e difese. Io e la bici, con quella bulimia
di ingoiarsi le strade, il vento, le case.
Sorridevo, pedalando. Chissà se loro, quelli che sperano
di avermi condizionato la vita con la prepotenza e
le minacce, se lo sarebbero mai aspettati di vedermi passare.

Ecco perché non c’è un sinonimo per dire bici:
quel punto d’equilibrio tra l’essere libero ma veloce,
quello stare soli.
Io ho bisbigliato all’orecchio della mia bici di provare
a scappare insieme e lei, come sempre, mi ha tenuto con sé.
C’è un mondo sulle bici: i nostri mondi.

Pedalate la libertà. Siate liberi.
E poi raccontate la vostra libertà:
magari a Il Bicicletterario.

Giulio Cavalli








("Children have no age" - Ema Mihalachi , Bistrita, Romania).

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


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claudio02
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Inserito il - 15/08/2018 : 21:56:24  Mostra Profilo Invia a claudio02 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
mi trovavo a verona in vicolo satiro

una bici blu, senza rotelle ed un po sovradimensionata rispetto alla mia misura, ricordo la strana scorrevolezza, l'emozione di salire in sella, applicai una leggera forza sul pedale e magicamente dopo pochi secondi sentii l'aria che mi soffiava sul viso, stupendo, non era un orgasmo, ma l effetto era molto simile, fino alla prima curva però perchè non avevo idea di come si potesse fare, quindi mi fermai.

poi mi iscrissi su jobike.

l'emozione fu veramente al top con la minikelly, che mi chiedeva il range di tensione della batteria
poi

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Ibla
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Inserito il - 16/08/2018 : 09:38:52  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Claudio02:
mi trovavo a verona in vicolo satiro

una bici blu, ...
l'emozione di salire in sella...
e magicamente dopo pochi secondi sentii l'aria che mi soffiava sul viso...



Tra quei vicoli sopravvive sempre la magia della poesia.
E sebbene bambino, forse la percepivi
nell'aria che sentivi soffiarti sul viso
che portava con sé l'eco dei shakespeariani versi...






Quando non sarai più parte di me ritaglierò dal tuo ricordo
tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello che
tutto il mondo si innamorerà della notte.

da Romeo e Giulietta (Atto III, Scena 2)

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Ibla
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Inserito il - 22/08/2018 : 03:44:28  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Scattata di corsa non perché correvo io ma loro, come il vento!









Dedicata a Giordano!

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giordano5847
Utente Master



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Inserito il - 22/08/2018 : 14:40:18  Mostra Profilo Invia a giordano5847 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie Ibla, quando vedo quei bambini tutti peperini me li "mangerei"

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Ibla
Utente Master



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Inserito il - 22/08/2018 : 19:14:16  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ci sono due foto in questa pagina che hanno
anche in comune un curioso particolare...
Qualcuno l'ha notato o dopo il mio suggerimento
è capace di trovarle insieme alla strana coincidenza?

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Ibla
Utente Master



Sicilia


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Inserito il - 22/08/2018 : 19:50:02  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Dimenticavo...
Per chi indovina c'è un premio!

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prudente
Utente Medio



496 Messaggi

Inserito il - 25/08/2018 : 16:40:22  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Se non ti riferisci al bollino rosso in basso a destra nelle due foto di @lby64 (e non credo) e neppure al contrabbasso che in due foto se ne va a tracolla del ciclista (e in una terza sul carrello), allora scommetto sullo sfondo dolomitico di @lby64 e Zangrandi.

Tralascio che in due foto si trasportano animali e che in altre due si trasportano persone che non vorrebbero trovarsi lì.
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Ibla
Utente Master



Sicilia


8527 Messaggi

Inserito il - 26/08/2018 : 09:02:58  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Beh, devo proprio complimentarmi Prudente. per l'impegno messo nella tua
bella e interessante disamina delle foto
oltre che ringraziarti per aver gentilmente risposto.
Mi ha colpita la tua osservazione
sulle due foto con le Dolomiti sullo sfondo,
(io non l'avevo notato ),
ed è anche in queste una strana coincidenza, cioè quella di due
persone che in due periodi di tempo diversi hanno fatto una foto entrambi
con la bici ed entrambi con le Dolomiti alle spalle!
Ma sono un uomo ed una donna.
Mentre io. dicendo "hanno anche in comune", alludevo al fatto che oltre
ad essere uguali i soggetti delle foto, questi avevano stranamente
in comune anche un particolare
(se avessi usato la parola "uguali", sarebbe stato troppo facile rispondere
al quesito!).
Insomma, Prudente, le foto sono quella
in bianco e nero coi due bambini sul triciclo e quella scattata di recente
da me coi due bambini sule bicine senza pedali!
In entrambe, i bambini sono un
maschietto e una femminuccia e in entrambe, i maschietti hanno il casco,
le femminucce no!
Beh, strana come coincidenza, no?

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Modificato da - Ibla in data 26/08/2018 09:24:17
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Ibla
Utente Master



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Inserito il - 26/08/2018 : 09:14:36  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando







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prudente
Utente Medio



496 Messaggi

Inserito il - 26/08/2018 : 13:08:03  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
...le foto sono quella in bianco e nero coi due bambini sul triciclo e quella scattata di recente da me coi due bambini sule bicine senza pedali!
In entrambe, i bambini sono un maschietto e una femminuccia e in entrambe, i maschietti hanno il casco, le femminucce no!
Beh, strana come coincidenza, no?

Nella foto in bianco e nero il presunto maschietto sarebbe quello a sinistra, con il vestito a fiori stretto e corto, bretelline e margheritoni? Quella secondo me è una bambina con i capelli più corti (o nascosti sotto il casco). :)
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giordano5847
Utente Master



Lombardia


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Inserito il - 26/08/2018 : 14:30:35  Mostra Profilo Invia a giordano5847 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
prudente ha scritto:

........ Quella secondo me è una bambina con i capelli più corti (o nascosti sotto il casco). :)
Vero! anche secondo me è una femmina.
Non penso che, specialmente se bambini, ai maschi venga prescritto il casco e alle bimbe no. Se capita sono sicuro che è un caso.

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Ibla
Utente Master



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Inserito il - 26/08/2018 : 18:17:06  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ahah! C'è da morire!
Mi diverto un sacco con 'sti giochetti!
Di', Prudente, ma tu oltre a ingrandirle le foto ti ci
butti pure sopra così?



Eheh!
Non ti dai per vinto facilmente, tu, vero?
Ti dirò la verità...
M'era sembrato un pagliaccetto. Non avevo notato il
risvolto dell'orlo poggiato sul sellino!
Però...
Ti sentiresti di portare davanti ad un giudice come
prova schiacciante per determinare l'appartenenza al
sesso femminile del bambino col caschetto, il fatto
che indossi quello che tu consideri un vestito perché
stretto e corto, perché con bretelline e perché
stampato con margheritoni?
Io penso che considererebbe tutto ciò nient'altro
che indizi!
Perché non potrebbe essere una magliettina a canottiera?
Mai visto addosso ad un maschietto una canotta con
spalline?
Mai visto stampe a fiori sull'abbigliamento maschile?
Dici che i figli dei fiori sono morti e sepolti?
Macché! Ci sono i figli dei figli che poi riprendono la
moda dei padri, dei nonni....
Ed è da un bel po' di tempo che è diventata di moda...
la moda "vintage"!
Tu la segui la moda, Prudente? No?
No, nel senso che non vesti all'ultima moda o nel senso
che non ti aggiorni?
Beh, io la seguo quando posso nel secondo senso, e cioé
se capita mi soffermo a guardare una sfilata o
creazioni sartoriali su riviste, vetrine o dove capita
per il piacere di ammirare l'estro creativo così come
godo di un bel quadro, di belle foto, di arte insomma.
Guarda un po' qui:


(Gucci)


(Etro)


(Gherardi)

ecc...
Tutto vintage della moda uomo primavera-estate 2018!

Bene.
Ora, sei d'accordo con me nel sostenere che il bambino
col caschetto potrebbe essere sia un maschietto che una femminuccia?
Intanto, sto indagando anch'io



e se avrò risposte certe te ne renderò partecipe.
E giuro che dirò la verità, tutta la verità. nient'altro
che la verità!



@Giordano5847.

Chi ha parlato di prescrizione, Giordano?
Ma nooo... Il punto non era sottolineare che siccome
il bambino aveva il caschetto era un maschio!
Ma solo mettere in evidenza la peculiarità delle due
immagini nell'avere gli stessi soggetti e che
guarda caso in entrambe i due maschietti ,
(ok, Prudente, uno presunto!), indossassero il
caschetto mentre tutte e due le femminucce
(quelle certe!), no.
Si parlava insomma di strane coincidenze,
di associazioni della mente...

A proposito...
Ho letto un articolo di cui vi renderò partecipi
appena possibile, ora no!
Parla di 350 biciclette... per ricordare.
Per ricordare le vittime della libertà negata.
Qual'è la strana coincidenza, l'associazione della
mente inconscia, con la libertà negata?
No, niente... Dopo l'articolo sono andata su youtube
ed è partito un video... Da solo!
Certi eventi mi fanno venire la pelle d'oca!
Volete sapere che video?
Ah! Ma siete proprio curiosi allora!
Ok! Vi accontento:




Forti 'sti Simpson, no?




“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Inserito il - 26/08/2018 : 19:54:23  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Hai stabilito tu le regole del gioco: trovare le due foto in questa pagina "che hanno anche in comune un curioso particolare..."
Io ho trovato più di una coppia di foto che integra con ragionevole certezza le regole che tu hai stabilito ed io accettato.
Invece nella tua coppia di foto è quanto meno lecito dubitare sull'elemento fondamentale, che non sono io a dover provare (io ho proposto le Dolomiti e contrabbassi). Sei tu a sostenere (senza evidenze) che nella tua foto c'è un maschietto.
Infatti, se indossare un vestitino attillato a fiori, corto sulle ginocchia, con le bretelline sottili e grandi margheritoni disegnati, non provasse il genere della bambina (nemmeno ai tempi delle foto in bianco e nero) allora come si può sostenere che sia un maschietto per via dei capelli che non sono lunghi ed anzi non si vede affatto come siano?

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prudente
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Inserito il - 27/08/2018 : 00:32:59  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Tu la segui la moda, Prudente? No?
No, nel senso che non vesti all'ultima moda o nel senso
che non ti aggiorni?

Penso di non averle mai seguite. Da bimbo indossavo la divisa scolastica. Al liceo forse tentavo di seguirla un po' di più nel ridicolo tentativo di integrazione sociale con i figli di papà che ero costretto a frequentare.
Sicuro che non mi aggiorno (alle mode). Anzi, mi accorgo e mi incuriosisco delle mode solo quando ormai sono tramontate. Mi interrogo allora su cosa le abbia fatte tramontare o se possano ancora trovare uno spazio oggi, insomma solo in questo caso le adotterei volentieri se possibile. Comunque ne resto a questo punto in un certo senso affascinato per come possano "firmare" un arco temporale. Ma non mi riferisco solo all'abbigliamento. Qualche giorno fa in tv passavano Harry ti presento Sally. I vestiti di Mag Ryan, mi hanno ricordato quelli di Margherita Buy in Maledetto il giorno che t'ho incontrato, e così mi sono ricordato che in quegli anni anche qualche mia amica si vestiva con quelle mantelline, gli impermeabili lunghi con le spalline, i pantaloni a vita alta, i cappellini a bombetta, quei colori nocciola, marron, avana... e c'erano i cordless bianchi con l'antenna, i televisori con tubo catodico, le prime mtb... ma in quegli anni non mi accorgevo che tutto questo fosse di moda. Riconoscevo che i pantaloni a zampa d'elefante fossero stati di moda e tramontati, ma non mi accorgevo della moda del momento.
Posso dire che la moda per me è all'incirca come la gioventù: mentre la vivi è solo la normalità; la capisci meglio solo dopo che è passata. Forse.
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