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Kri
Utente Medio
 
Piemonte
123 Messaggi |
Inserito il - 17/01/2014 : 22:37:38
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Ciao a tutti. Questo post è scritto per condividere il lavoro fatto in collaborazione con altri due utenti “ciccio63” e “monkey” che hanno contribuito a fornirmi lo schema originale del sensore di sforzo montato su enjoy ricavandolo direttamente dall'analisi di un sensore rotto e che stanno sperimentando, di fatto, tutte le modifiche circuitali su di una enjoy. In allegato foto del sensore di sforzo rotto:
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e lo schema elettrico:
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Dallo schema elettrico si comprende meglio l’errore presente nel manuale di officina circa il colore dei fili del connettore del sensore di sforzo. Il segnale esce sul filo nero e il bianco è a massa come più volte è stato fatto notare. Da notare inoltre il partitore resistivo “R12” e “R13” che serve per definire la tensione fissa di uscita a vuoto, circa 1,1V, necessaria probabilmente solo al tipo di elettronica presente all’interno della centralina originale. Trattasi di un classico circuito di condizionamento per estensimetri collegati a ponte (ponte di Wheatstone) e usati in configurazione di mezzo ponte cioè sono stati usati due estensimetri. Il vantaggio di questa configurazione è di compensare meglio le variazioni di temperatura per cui un estensimetro è attivo e l’altro, disposto a 90°, svolge solo la funzione di compensazione termica (Dummy gauge). In allegato lo schema di posizionamento dei due estensimetri a mezzo ponte.
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Dal mio punto di vista il circuito elettrico originale è sicuramente funzionante però mi sembra che presenti alcune criticità: Un estensimetro per funzionare correttamente necessita di corrente costante e il fatto di essere alimentato direttamente dal +12V proveniente dalla batteria può renderlo meno preciso. Inoltre non è protetto se la polarità di alimentazione s’inverte. Non avendo estensimetri originali, ho fatto delle simulazioni di comportamento usando un circuito di condizionamento modificato con LM324 ricavandone i dati sotto riportati. In allegato la foto del circuito di test:
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e lo schema circuitale modificato con i valori rilevati a banco.
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Comunque, considerando l’evoluzione dei componenti elettronici e lo spazio molto limitato a disposizione per questo circuito, ho pensato anche di proporre e allegare una versione più moderna e compatta del circuito di condizionamento usando il componente “INA122” specifico per fare questo lavoro e che ancora non ho testato ma ritengo possa funzionare almeno quanto lo schema originale.
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Ritengo importante aver chiarito il funzionamento del sensore di sforzo perchè è mia opinione che su enjoy, nella versione originale con batteria a 24V, occorra esercitare troppa pressione sui pedali, anche a livello di assistenza massima, per raggiungere i 25Km/h e con livello di assistenza minimo si debba spingere molto di più di una comune muscolare. Per cui mi sembrebbe opportuno tarare con più guadagno il circuito di condizionamento del sensore di sforzo. Attualmente dovrebbe essere fra 80 e 130V/V circa. Una prova con guadagno a circa 200V/V credo dovrebbe migliorare parecchio la pedalata. Pazienza se consumerà un po' di più la batteria, il vantaggio sarebbe: sudare solo se veramente lo si vuole fare.
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Barba 49
Utente Master
    

Toscana
36569 Messaggi |
Inserito il - 18/01/2014 : 09:26:22
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Grazie Kri, veramente utile e interessante!  |
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Monkey50z
Utente Attivo
  
Emilia Romagna
814 Messaggi |
Inserito il - 18/01/2014 : 23:32:38
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Kri è stato il Cervello.... Veramente in gamba come sempre. Enjoy senza fine..... |
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ciccio63
Utente Normale

Campania
58 Messaggi |
Inserito il - 19/01/2014 : 23:19:06
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Per estrarre il circuito ,quasi integro, ho tagliato la parte terminale del bulbo incidendola proprio al termine della zona cilindrica. Una volta tagliato , ho immerso il tutto in acqua bollente per circa 10 minuti. Poi ho spinto fuori il tutto battendo dal fondo con una asta in legno di adeguato diametro. Una volta tirata fuori l'elettronica scoprirete il tipo in vostro possesso, da quello che ho Potuto osservare vi sono due tipi : Quello con fili bianco, rosso e nero - quello da noi studiato- e quello con i fili GIALLO. Nero e rosso. Il primo é realizzato in maniera semplice utilizzando il lm324 secondo l schema descrittp da kri; io a questo punto non toccherei nulla e sostitiorei solo l'integrato che dovrebbeessere libero da resine. |
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Kri
Utente Medio
 
Piemonte
123 Messaggi |
Inserito il - 28/01/2014 : 21:28:16
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Per completezza aggiungo i risultati ottenuti in simulazione utilizzando il componente INA122. Il test è stato effettuato con il Pin5 collegato direttamente a massa e creando un offset sui piedini di ingresso 1 e 8 tramite il potenziometro TR1. Il guadagno del circuito amplificatore è fisso a 205V/V, cioè ho inserito fra i Pin1 e 8 solo la resistenza da 1K. I valori ottenuti confermano il buon funzionamento del circuito da utilizzare come soluzione alternativa all'originale. L'INA122 è stato comprato in RS "codice" 285-8126.
Sotto allego foto del montaggio ed i risultati del test:
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