“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Da Marvel fan dai '70s dei vari Kirby Romita Ditko Buscema non posso che ammirare il dipinto della pittrice che dipinge la... Donna Ragno!!! Chi è l'esecutore/esecutrice? Grazie!
“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
Ehm... non è un dipinto Ibi. E' una foto! L'ho fatta io mentre gironzolavo per Etna Comics. Sì, in effetti sembra un dipinto. Ed è strano come la fotocamera abbia reso l'immagine nella foto, così come l'avevano percepita i miei occhi.
Colpita dalla bellezza della gestualità di quei due corpi avvolti da un'aura azzurra quasi magica... Ho scattato d'impulso.
Se invece è quello della body painter il nome cui alludi, beh, non lo so. Ehm... ma se sei interessato Ibi, posso informarmi!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Immagine grafica del Festival Internazionale del Fumetto ETNA COMICS 2017. Lui è il leggendario paladino catanese Uzeta, plasmato dalla sapiente matita del fumettista bulgaro Alex Maleev.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Per mille cantonate! Questa le batte tutte! Allora complimenti x aver colto un momento pittorico di realtà tendente alla fantasia! Fossi in te la proporrei come locandina x la prossima edizione! La painter mi fa un po paura, chissà quale personaggio le ispirerei...
“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
Sorbole, questa si che è magia. Quoto Iby, sarebbe perfetta come locandina, ma anche a se stante l'immagine è pregna di poesia e significato. Non capisco solamente il panino in mano alla donna ragno...
Rockrider 5.2 + kit bafang swxh Alcedo + batt. 9 Ah 36v Flyer in the dirt (Flyer S street + dual drive 27 - Custom MTB) Kalkhoff Pro Connect Alfine 11 speed ------------------------------- Per arrivare là, dove nessun uomo è mai giunto prima...con un motore a scoppio
Eh no Iw !!!! il panino è parte essenziale : riporta la scena che sarebbe solo fiabesca e idilliaca (citando CO2) in una dimensione in cui la favola è realtà !
(no, non guardo tutte le sere le trasmissioni di critica d'arte: mi è venuta così ! )
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Bellissima è l'emozione... Cavalcando il pensiero che l'ha generata, raggiunge oltre i limiti dello spazio e del tempo, la mente che confini non ha.
E questa ci sta che ci sta!
Grazie!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Tra un Body painting e un Fumetto... Un tuffo a...
... Acicastello! (Sullo sfondo, Acitrezza).
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La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
E un tuffo anche tra le straordinarie opere di... Escher! Ancora emozioni...
Metamorphosis II 1940 Woodcut in black, green and brown, printed from 20 blocks on 3 combined sheets. 3895mm x 192mm.
"Alle opere del genio olandese Maurits Cornelis Escher (1898- 1972) presentate al Palazzo della Cultura a Catania, città in cui l’artista giunse l’ultima volta nel maggio del 1936 nel suo ideale Grand Tour nella penisola, è affiancata un’inedita selezione di opere prodotte da Escher durante i vari soggiorni in Sicilia avvenuti tra il 1928 e il 1936. Le opere saranno esposte fino al 17 settembre..."
(Nel caso qualche "Nordico" fosse interessato a godersele...! Insieme a qualche tuffo! )
"Proprio nel Sud Italia e nell’isola in particolare, l’artista maturò buona parte di quelle idee e suggestioni che caratterizzano, nel segno della sintesi tra scienza e arte, la sua matura produzione e gli studi sulle forme che lo hanno reso celebre..."
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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Bellissima interpretazione di David Paton dei "Pilot" e "Alan Parsons Project". Grazie Ibla.
Road Bike 28" Olmo Mod. Supergentleman. Road Bike 28" Olmo "recycled". Road Bike 28" Francesco Moser Mod. San Cristobal Road Bike 28" aluminium Ks Cycling (in fase di elettrificazione). City Bike aluminium 28" MBM Voyager, Cute Q-100. Classic Bike 28" WEG Classic, Cute Q-128SX. MTB full suspension aluminium 26" Sobim Diamond , Cyclone. Folding Bike aluminium 20" Dahon Vitesse D7, Cyclone. Folding Bike aluminium 20" Diamond Minivelo. Folding Bike 16" Dahon Dream-HT660, Cyclone. Folding Bike Brompton A Line LiFePO4 (dal 03/10/2007). Tai nasha no karosha (Live Long And Prosper, Lunga Vita e Prosperità)
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
"Proprio nel Sud Italia e nell’isola in particolare, l’artista maturò buona parte di quelle idee e suggestioni che caratterizzano, nel segno della sintesi tra scienza e arte, la sua matura produzione e gli studi sulle forme che lo hanno reso celebre..."
Qualunque artista classico o moderno abbia visitato il Sud Italia ha cambiato modo di esserlo. E qualunque persona ci sia stata ha cambiato modo di vedere il mondo. Hanno visto colori di cui ignoravano l'esistenza ed una limpidezza d'aria che amplia la vista come una lente!
Perchè la Sicilia non ha almeno gli stessi turisti di quella caxxo di Gardaland x adulti di Dubai (che ho molto frequentato per lavoro) porca di una miseriaccia? E facciamoglielo sapere a sti "ciechi" nordici!
“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
@lbi: Perchè la Sicilia non ha almeno gli stessi turisti di quella caxxo di Gardaland x adulti di Dubai (che ho molto frequentato per lavoro) porca di una miseriaccia?
Ahah!! Quanta veemenza!
Li chiamano: "paradisi per adulti e bambini", "parchi di divertimento" , attrazioni fantasy, quello che c'è dentro... Mah! Per me certi posti sono a dire il vero... l'inferno! E il miglior parco di divertimenti, capace di accendere la fantasia, rimane sempre per la mia, quello in mezzo al verde, a contatto con la natura: mare, montagna, laghi... Con animali annessi! E dove l'uomo metta le sue manacce ad alterarne i luoghi, il meno possibile. Per cui, Ibi, che gli amanti dei vari Gardaland non invadano la Sicilia a me, ti devo proprio dire che non dispiace affatto. Ti spiego perché. Anzi... Te lo spiego dopo... No, scusa, ma la pasta madre con questo caldo, dalla cucina mi ha raggiunta fino al pc come un... blob! Mi tocca riprendere l'impasto e poi devo pure innaffiare il giardino e fra una pianta e l'altra anche me stessa! Eheh! E se no mi afloscio come loro! Quindi...
A' tout à l'heure, mon cher ami!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Si, ti capisco. Forse chi crede che un luogo abbia un valore solo se si paga un biglietto di ingresso certe ricchezze forse non le merita, o forse avrebbe bisogno che qualcuno gliele facesse vedere e non solamente guardare. Buona inaffiata! Io l'ho già data e questo è stato il mio raccolto mattutino... Con questo caldo chissà che trovo già domani!
À bientôt mon cher!
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“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
Ma poi che c'entra Gardaland a Dubai?! A me gli scopiazzamenti mi stanno antipatici. Spesso risultano anche kitsch. In ogni caso per quanto riguarda il paesaggio naturale del lago di Garda, non ci sono Emirati che tengano per poterne creare un'imitazione! Il vizio di scopiazzare comunque c'è pure qui da noi! In Italia. Per esempio: che diavolo c'entra il mcdonald's dentro la stazione di Palermo?! Un turista ritrovandoselo davanti appena sceso dal treno, potrebbe anche pensare:"Cavolo! Ho sbagliato treno! Ho preso quello per Pasadena!" Mentre invece dovrebbe starci il trabiccolo del venditore di pane e panelle dentro la stazione di Palermo, "porca di una miseriaccia"! Il quale venditore fra l'altro, mentre frigge, ci scambia pure qualche parola col turista, gli da il benvenuto, gli chiede da dove viene, gli da informazioni su strade, monumenti, suggerimenti su dove andare a mangiare un buon cannolo o un buon piatto di pasta.... e via discorrendo. Dentro il mcdonald's invece,il turista ci trova solo una catena di montaggio, in tutti i sensi, e nessuno lì farà due chiacchiere con lui! Il tempo non c'è e nella corsa sfugge anche.. il contatto umano.
Che c'entra 'sto discorso con l'eventuale crescita del turismo in Sicilia, ti starai chiedendo Ibi. Tranquillo! Il collegamento c'è, il mio almeno! No, perché ciò di cui sto parlando e che io temo, Ibi, è il rischio di uno snaturamento dei luoghi e delle persone che ne fanno parte nel caso di un sempre più crescente afflusso turistico nell'isola e non per colpa dei turisti ma degli stessi abitanti siculi.
Ti faccio un esempio. Ci sono dei luoghi qui in Sicilia in cui mi reco sempre da anni e dei quali quindi mi è stato possibile constatare un cambiamento graduale e purtroppo in peggio. Via, via, che è aumentato il turismo, sono aumentate le strutture per accoglierlo e quindi cemento! Certe spiagge sono state riempite a tappeto da lettini e ombrelloni da privati che hanno "dimenticato" di lasciarne libera una parte per chi il dannato lettino non lo vuole! Ovviamente la colpa è delle solite amministrazioni che governano là dove queste cose avvengono. Per fortuna non in tutta la Sicilia! Per fortuna invece che in tutto il suo litorale si alterna la spiaggia agli scogli, dove io finisco per inerpicarmi sia perché li preferisco alla sabbia, sia perché io non amo i posti sovraffollati e alla maggior parte delle persone in vacanza non piace faticare per farsi un tuffo a mare!
Ci sono posti dove prima si accedeva tranquillamente e liberamente e dove invece ti ritrovi improvvisamente davanti una transenna, un botteghino dove pagare il biglietto per entrare, o peggio ancora strutture balneari che deturpano la bellezza dei luoghi e persino il tuo equilibrio psichico nel constatare che alla porta di casa tua, qualcuno ha cambiato la serratura! E cambiano pure gli abitanti di certi paesi ,che nella corsa verso il dannato guadagno non si fermano più a chiacchierare e il turista si spoglia anche lui ai loro occhi della sua veste umana perché lo spogliano dei suoi soldi rincarando i prezzi in maniera esagerata. Prezzi che finiscono per pagare anche i conterranei!
Quindi, non è che non voglia che la gente, da qualunque parte del mondo arrivi, venga a farci visita, ma che la risposta per accoglierli venga data nel rispetto sempre dei luoghi e delle persone: che siano i lavoratori locali, sottopagati o l' ospite che invece per tradizione è stato sempre considerato sacro qui nel Sud.
Cavolo! S'è fatto di nuovo tardi! E' che l'innaffiata, ma non solo quella, ha richiesto più tempo del previsto! C'è bisogno di tempo e di tanta cura... Per raccogliere quei bellissimi "frutti", Ibi, che ci mostri con tanta soddisfazione. Il discorso vale soprattutto per gli esseri umani che trarrebbero più soddisfazione dalla vita, nel curare i rapporti coi propri simili dedicando più tempo alla loro conoscenza.
Ah! Ibi! Fimmina sugnu! E quindi... Ma chère! Complimenti ancora per il tuo orto!
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La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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Comprendo e condivido anche se un po di sviluppo turistico gentile e quindi forse non per la massa che considera essenziali i gonfiabili x valutare una spiaggia non mi dispiacerebbe. Sono andato spesso a Gallipoli (ovviamente Puglia quindi) in passato e mi bagnavo sempre nelle splendide piscine naturali frequentate quasi solo dai simpaticissimi locali che mi chiamavano (benevolmente) Polenta x le mie origini!
Grazie x la correzione, sto mondo anglofono mi ha fatto arrugginire il francese e lo spagnolo...
Dato poi che sono in internet solo con smartphone tra calo della vista, schermo minuscolo e tastiera monoindice sono proprio limitato!
“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
In un mio giretto in Sicilia (giretto si fa per dire ho girato da Caltagirone alle isole Eolie da turista) ho avuto a che fare con un gruppetto di tedeschi. Hanno decantato le bellezze che sono riusciti a recepire e mi avevano assicurato che sarebbero tornati perchè non si riesce a comprendere tanto la prima volta. Mi hanno "formalmente" chiesto di non fare nulla per l'isola, lasciarla così com'è; il ponte: per carità la rovinerete completamente! Vedo, Ibla, che concordi.
Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa. (Leonardo)
@lby: ...Sono andato spesso a Gallipoli (ovviamente Puglia quindi)...
Bella la Puglia, Ibi! Ci sono stata più di un anno fa. E come si dice oggi... Bella gente! Ma non nel senso che si dà a questa battuta. In un senso migliore... Ho postato anche qualche foto... Qua: http://www.jobike.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=22829&whichpage=50
Non ho capito una cosa, Iby... Qua:
@lby: Lo stabilimento è bello e ben gestito ma questo è ciò che posso raggiungere in ebike...
Ma scusa Iby,,, Non è un pontile? E tu dove volevi andare oltre? A buttarti a mare con la bipa?!
E poi dov'è questo posto? A Gallipoli? E non è che l'ho girata tutta la Puglia, io!
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La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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Però ti lascio una canzone... Non ho il tempo di visionare il video, quindi se c'è qualche immagine osé, beh, fatti tuoi! Veramente miei... Con gli amministratori!
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La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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No no, è Sottomarina (loc. Isola Verde). Intendevo che questo è il massimo a cui posso aspirare partendo in bici da casa... bello ma non certo la Puglia!
“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
Rockrider 5.2 + kit bafang swxh Alcedo + batt. 9 Ah 36v Flyer in the dirt (Flyer S street + dual drive 27 - Custom MTB) Kalkhoff Pro Connect Alfine 11 speed ------------------------------- Per arrivare là, dove nessun uomo è mai giunto prima...con un motore a scoppio
Ahah! Bellissima iw6! Grande! Sempre! Certo è, come già ebbi a dire una volta, che dinanzi al tuo obbiettivo, 'sti narcisisti si mettono in posa! Gli animali! La tenerezza è un regalo sempre gradito... Grazie.
@lby64: No no, è Sottomarina (loc. Isola Verde)
Trovata!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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Io, Giordano, ce li ho un paio di amici tedeschi, venuti in visita in Sicilia che invece non hanno più mollata. Hanno acquistato dei terreni incolti in quel di Ibla, e li hanno trasformati in giardini dell'Eden! 'Sti testoni nordici, quando proiettano la loro ostinazione sulla creazione del bello, non posso che ammirarli per come instancabili perseguono i loro obbiettivi con risultati sempre per me davvero sorprendenti. E poi per una vegetariana, la loro cucina è davvero una goduria! Per cui accetterò il loro invito ad andare a trascorrere un po' di giorni in mezzo alla natura che hanno fatto rinascere e da lì andrò a godermi le fresche notti nella valle di... Ibla, sotto il suo cielo zeppo di stelle abbandonando volentieri il caldo di uno scirocco che imperversa impietoso tra le strade asfaltate della città! Fuggire dalla realtà è spesso l'espediente reso necessario da un incontenibile bisogno di ritrovare se stessi. Il problema è poi ritornarci dentro... Nella realtà. Quando il se stesso ritrovato, mal si adatta all'immobilità di quella...
Ma vi lascio in compagnia di Guccini! Eheh! No, ridacchiavo dinanzi alla faccia che avrà fatto qualcuno a questa notizia... In particolare a quella di un Sabaudo risucchiato dal vortice mistico delle sue preghiere! Ahah! Ehm... Saluti anche a te, Sem! (Tanto sono sicura che dal tuo eremo un'occhiata dentro jobike la dai sempre!).
...Lei si alzò con un gesto finale, poi andò via senza voltarsi indietro mentre quel vento la riempiva di ricordi impossibili, di confusione e immagini. Lui restò come chi non sa proprio cosa fare cercando ancora chissà quale soluzione, ma è meglio poi un giorno solo da ricordare che ricadere in una nuova realtà sempre identica… ...soffiasse davvero quel vento di scirocco e arrivasse ogni giorno per spingerci a guardare dietro alla faccia abusata delle cose, nei labirinti oscuri della case, dietro allo specchio segreto d’ ogni viso, dentro di noi…
P.S.: A proposito di Tedeschi innamorati della Sicilia... Lettura piacevole e interessante!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
FONDO UE PER LA «DIFESA», ALTRI MILIARDI PER LA GUERRA 24 GIU 2017 — Manlio Dinucci
Il «Fondo per la difesa», che l’Unione europea ha lanciato il 22 giugno, è stato definito un «passo storico» dal presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. Resta da vedere in quale direzione. Il Fondo rappresenta una massiccia iniezione di denaro pubblico nell’industria bellica europea.
Esso comincia con lo stanziare 90 milioni di euro nel 2017-2019 per la ricerca su nuove tecnologie militari, in particolare sistemi robotici per le forze navali e terrestri. Dal 2020 lo stanziamento per la ricerca militare salirà a 500 milioni di euro l’anno.
A questo si aggiunge uno stanziamento ancora maggiore per incentivare la cooperazione tra i paesi Ue nello sviluppo congiunto e nell’acquisizione di sistemi d’arma: essi possono, ad esempio, investire congiuntamente per sviluppare lo stesso tipo di drone o acquistare in blocco lo stesso carrarmato per ridurne il costo (una sorta di «gruppo di acquisto solidale» per la guerra). Per tale settore il Fondo stanzia 500 milioni di euro per il 1919 e 2020 e un miliardo di euro l’anno dopo il 2020.
Grazie all’«effetto moltiplicatore» si prevede di generare investimenti complessivi nell’industria bellica Ue pari a 5 miliardi di euro l’anno dopo il 2020.
Il Fondo non è alternativo ma complementare agli impegni finanziari che i paesi Ue membri della Nato hanno assunto nella Alleanza, di cui fanno parte (dopo la Brexit) 21 dei 27 membri dell’Unione europea. Nel 2014 essi hanno assunto l’impegno, richiesto dall’amministrazione Obama, di destinare al militare almeno il 2% del pil. Finora, oltre agli Usa, solo Grecia, Estonia, Gran Bretagna e Polonia hanno superato tale soglia.
L’Italia, calcola il Sipri, spende per il militare l’1,55% del pil, ossia circa 70 milioni di euro al giorno di denaro pubblico. Salendo al livello della Grecia (2,36%, nonostante la crisi economica), spenderebbe oltre 100 milioni al giorno; salendo a quello degli Usa (3,61%), spenderebbe oltre 160 milioni di euro al giorno. Il 2%, insiste Trump, è ormai insufficente per i crescenti compiti della Alleanza.
La spesa militare dell’Italia, che il Sipri colloca all’11° posto mondiale nel 2016, è in realtà più alta di quella iscritta nel bilancio del ministero della Difesa. Nell’ultima Legge di bilancio vengono stanziati (sempre con denaro pubblico) quasi 10 miliardi di euro per produrre carri da combattimento Freccia e Centauro 2, fregate Fremm, elicotteri da attacco Mangusta.
Sotto la voce «Edilizia pubblica, compresa quella scolastica» sono stanziati 2,6 miliardi per il Pentagono italiano, voluto dalla ministra Pinotti per riunire in un’unica struttura i vertici di tutte le forze armate. Essa sorgerà nella zona aeroportuale di Centocelle a Roma, dove è già stata trasferita la Direzione generale degli armamenti con il suo staff di 1500 persone.
La Direzione degli armamenti dovrà ora ingrandirsi per gestire l’ulteriore potenziamento dell’industria bellica italiana, già in ottima forma. Nel 2016, l’export italiano di armi è aumentato di oltre l’85% rispetto al 2015, salendo a 14,6 miliardi di euro. Grazie alla vendita di 28 cacciabombardieri Eurofighter al Kuwait, un maxi-contrattto da 8 miliardi di euro, merito della ministra Pinotti, efficiente piazzista di armi.
Nel disegno di legge per l’implementazione del «Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la difesa», approvato lo scorso febbraio dal Consiglio dei ministri, l’industria militare viene definita «pilastro del Sistema Paese». Esso viene ora rafforzato dal Fondo Ue per la «difesa», mentre si demolisce l’Articolo 11, pilastro della Costituzione.
(il manifesto, 24 giugno 2017)
Difesa Europea, ministra Pinotti: «un'opportunità che dobbiamo saper cogliere»!!!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Quarta di copertina della brochure di ETNA COMICS:
In verità, io, senza per questo voler sminuire la bravura degli altri fumettisti, avrei scelto questa come locandina principale di Etna comics! Forse perché più rappresentativa della Sicilia tutta, o semplicemente perché a me piace molto "quello del papero depresso"! In realtà non è "quello" ma "quelli", ma questo l'ho scoperto solo dopo... Dopo aver buttato uno sguardo sull'immagine del papero depresso di un fumetto lasciato momentaneamente sul tavolo a casa del mio amico grande estimatore e conoscitore di musica metal oltre che di fumetti dall'origine ad oggi! Poi ho scoperto che "quello del papero depresso", come lo chiamavo prima di memorizzare il nome del fumettista, in realtà non era uno, ma erano due... Gemelli!
Giulio Rincione, in arte Batawp è un fumettista ed illustratore palermitano. Esordisce nel 2012 con il suo primo fumetto "C" pubblicato su "Verticalismi". Ha collaborato come colorista con Lelio Bonaccorso e Marco Rizzo su "Jan Karski, l'uomo che scoprì l'olocausto" per Rizzoli Lizard, e per piccoli editori Americani. Dal 2013 è fondatore, insieme a Francesco Chiappara e Lucio Passalacqua, del "Pee Show", un collettivo artistico indipendente per il quale realizza "Storielline" (2013), un trittico di storie brevi. Dal 2014 inizia la sua collaborazione con Shockdom, disegnando il primo volume di Noumeno, scritto da Lucio Staiano e Gianluca Caputo. La collaborazione con Shockdom si estende a tutto il collettivo "Pee Show" nel 2015, e realizza il volume "Paranoiæ" sia per ciò che riguarda i testi, che i disegni. Sempre per Shockdom disegna il secondo volume di Noumeno, scritto ancora una volta da Lucio Staiano.
Marco Rincione (classe 1990) è uno scrittore siciliano. Nel 2015 si laurea in Scienze Filosofiche presso l'Università di Palermo con una specializzazione in filosofia antica, occupandosi in particolare del pensiero di Aristotele, su cui ha scritto alcuni saggi. A partire da settembre 2015 inizia la collaborazione con il fratello fumettista, Giulio Rincione, con la realizzazione di...
"Paperi".
Ahah! C'è da morire... E difatti l'ironia è proprio lo strumento necessario per non... morire davvero. Quello più efficace ad esorcizzare i mali del vivere umano.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
A proposito di fumetti... Beh... Questa è solo una vignetta! Appena l'ho vista il mio pensiero è corso subito a te... Iw6! Ehm... te la dedico.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Il viaggio infinito... Quello della mente, dentro e fuori di lei. Fino e oltre i confini della terra, fino in fondo all'anima. E così, ascolti per caso una canzone e... La musica, le parole, la voce di Mercedes Sosa sono un'onda impetuosa che ti scatena forti emozioni e non si può poi fare a meno di una conoscenza che vada oltre il solo ascolto. E una conoscenza tira l'altra... Come le ciliegie!
IL PICCONE
Se non credessi alla follia che sta nella gola del sinsonte se non credessi che la montagna nasconde il suo canto e la paura
Se non credessi alla bilancia alla ragion dell’equilibrio se non credessi nel delirio se non credessi nella speranza
Se non credessi in ciò che faccio se non credessi nel mio cammino se non credessi nel mio suono se non credessi nel mio silenzio.
Cosa sarebbe, cosa sarebbe, il piccone senza la cava un impasto di corde e tendini un ammasso di carne e legno uno strumento senza altro splendore che piccole luci sulla scena Che cosa sarebbe – amore mio – cosa sarebbe che cosa sarebbe il piccone senza la cava. Un complice del rubapplausi un servo antico in veste nuova. Un sublimatore di divinità decadute gioia mischiata a stracci e lustrini che cosa sarebbe – amore mio – cosa sarebbe che cosa sarebbe il piccone senza la cava.
Se non credessi in ciò che è difficile se non credessi al desiderio se non credessi in ciò in cui credo se non credessi in qualcosa di puro.
Se non credessi in ogni ferita se non credessi in ciò che lacera se non credessi nel mistero di diventare fratello della vita
Se non credessi in chi mi ascolta se non credessi in quello che duole se non credessi in quello che viene se non credessi in quello che lotta.
Che cosa sarebbe, che cosa sarebbe il piccone senza la cava un impasto di corde e tendini un ammasso di carne e legno uno strumento senza altro splendore che piccole luci sulla scena Che cosa sarebbe – amore mio – cosa sarebbe che cosa sarebbe il piccone senza la cava. sarei un rappresentante del traditore degli applausi un servo antico in veste nuova. Un sublimatore di divinità decadute gioia mischiata a stracci e lustrini che cosa sarebbe – amore mio – cosa sarebbe che cosa sarebbe il piccone senza la cava.
Le...ciliegie... Dopo!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Le parole , quindi dicevo, cariche di passione, la stessa che vibra dentro la voce di Mercedes Sosa e che ti pompa il sangue nelle vene sino a gonfiarti il cuore... Che si alza in volo. In una tensione verso l' ideale di libertà che nella terrena vita latita sempre.
E stavolta a differenza delle altre in cui avevo ascoltato questa "cantora popular " argentina, mi sono chiesta chi fosse l'autore del testo. Eccolo qua:
Silvio Rodríguez Domínguez è un musicista cubano, " fondatore insieme a Pablo Milanés e Noel Nicola della "Nueva Trova Cubana" ovvero canzone nuova dove l'impegno politico-sociale traspare nella musica che diventa protesta ma allo stesso tempo musica colta, dolce, passionale, politica, romantica, popolare ed essenzialmente acustica."
"C'è chi dice che "La maza" sia un canto popolare, un inno rivoluzionario, un canto di speranza, un invito alla tolleranza e alla lotta per l'uguaglianza sociale...
Maza, in spagnolo, significa martello, clava, piccone.
Secondo Rodriguez, "la cantera" è il posto da dove si estraggono "los cantos" cioè le pietre e "la maza" lo strumento con cui vengono lavorate.
La metafora "qué cosa fuera la maza sin cantera" si riferisce al fatto che lui, in quanto strumento, non è niente senza un cantiere pieno di idee, di esperienze vissute da cui trarre lo spunto per scrivere le sue canzoni."
A parer mio, Rodriguez, nello scrivere quei versi così carichi di pathos, si serve di quella metafora affinché giunga chiaro a tutti il messaggio sull'importanza dei valori in cui credere e per cui lottare.
Ma c'era anche un'altra curiosità che dovevo soddisfare: che o chi diavolo era il "sinsonte"? E il richiamo alla conoscenza giungeva stavolta dalla "gola" di un animale. Presenza questa, sempre viva nei miei pensieri. E scopro che il "Sinsonte" è il tordo beffeggiatore cubano.
Mimo settentrionale (Mimus polyglottos (Linnaeus, 1758)
Che dolcezza!
A chi fosse interessato, consiglio la lettura di questa pagina http://blog.libero.it/psifor/commenti.php?msgid=9175611&ssonc=278038380 dove ne viene fatta una descrizione molto interessante ma in maniera divertente! Aggiungo solo una correzione: il Mimo non vive solo in nord America ma anche nel centro America.
Molto interessante anche questa ma non divertente! Per niente!
Mockingbird. Così si chiama in inglese. E questo nome ci riporta alla mente "To Kill a Mockingbird" di Harper Lee, scrittrice statunitense e autrice di questo famoso romanzo che ci dice sicuramente di più col titolo in italiano "Il buio oltre la siepe", da cui è stato tratto nel 1962 l’omonimo film. Io l'ho visto due o tre volte. Il tema trattato, il pregiudizio verso l’altro, il diverso da noi, l’estraneo o comunque vogliamo chiamarlo, resta un tema sempre caldo e attuale. Il "buio oltre la siepe" è ciò che è sconosciuto pur essendo vicino e il pregiudizio crea timori infondati. Uccidere un uccelletto innocuo è quindi oltre che crudele, inutile, come dice Atticus Finch ad un certo punto del libro.
Citazioni dal libro:
"...Perché poi i cosiddetti benpensanti diventino pazzi furiosi quando succede qualcosa in cui è implicato un nero, è una cosa che ho rinunciato a capire." (Atticus Finch: cap. 9)
...Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare sino in fondo, qualsiasi cosa succeda. È raro vincere, in questi casi, ma qualche volta succede. (Atticus Finch: cap. 11)
Musica, scienza, letteratura, cinema... Volare con la mente dall'uno all'altro seguendo come un filo d'Arianna verso una sempre maggiore conoscenza che apre la gabbia dentro cui staremmo come un uccello che non saprà mai che ha ali per poter volare. Ma è solo ciò che vorrei mentre in realtà lui lo sa. Ma non è capace lui di aprirla la sua gabbia. Noi invece sì.
Ah! Mockingbird, Mimo,il cui vero nome è Dr. Barbara "Bobbi" Morse-Barton è anche un personaggio della Marvel comics! Per chi non lo sapesse.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Rockrider 5.2 + kit bafang swxh Alcedo + batt. 9 Ah 36v Flyer in the dirt (Flyer S street + dual drive 27 - Custom MTB) Kalkhoff Pro Connect Alfine 11 speed ------------------------------- Per arrivare là, dove nessun uomo è mai giunto prima...con un motore a scoppio
Iw6... Sarò sincera... La tua bellissima foto stavolta ha creato in me un sentimento ambivalente nei confronti della fotografa: di immenso piacere da un lato, per la gioia che trasmette nel suo contatto con la natura e gli animali. Ma dall'altro di grande invidia... Per il suo contatto con quello che ha tra le mani ! Ehm... Grazie!
Lèon! Cavolo che telepatia! Avevo proprio intenzione di veniriti a trovare in quel tuo bel mondo di esperienze di viaggio di cui ammiro sempre le bellissime immagini , per lasciarne una mia che spero non faccia brontolare stavolta il caro pilotaDD! Grazie Lèon, per la visita e per l'apprezzamento sulla foto. Io ho solo colto l'attimo, il resto certe strane interferenze fra scienza e psicomagia!
******************
Eeeeh... Non è che me le vado a cercare. Certe notizie mi capitano sotto mano, così, per caso. E certo un caso sempre strano, devo dire... Comunque sia, eccola qui riassunta in due parole perché le altre del resto non aggiungono nulla ad esse per darne una spiegazione plausibile, sensata o anche insensata ma in un modo accettabile pur solo nel mondo illogico della spiritualità religiosa che una sua logica intrinseca a volte ce l'ha! Di fonti potete trovarne quante volete, digitando sul vostro pc:
"L'ostia senza glutine non è valida"
E l'eminente cardinale che di gran carriera si è premurato a inviare la missiva a tutti i suoi colleghi , ha anche precisato in questa: "Per il glutine OGM invece nessun problema! Tranquilli! Ah! E per il vino, che sia di ottima qualità, mi raccomando!" Non sono proprio le sue parole ma il senso è quello!
E dire "c'è da morire...! " solo una volta, non può bastare. A me, ovvio. No, perché se questi non stanno scherzando come per esempio inventarsi un pesce di luglio per burla contro i cattolici celiaci o se non è che magari, essendo a corto di esorcismi contro il caldo dell'inferno questo ha avuto la meglio sulla loro mente, offuscandola ulteriormente, se tutto questo non è, m'è venuta in mente una parola che mi è giunta qualche tempo fa nella mia e mail con "Una parola al giorno", altrimenti mai incontrata: relapso. E perché a me pare proprio che in certe cose questi facciano a volte capolino all'indietro verso l'idolatria, il paganesimo, il feticismo, che nulla hanno a che spartire col misticismo, con lo spiritualismo di cui invece si considera detentrice e portatrice la religione cristiana cattolica, nella fattispecie. Che c'entra allora il glutine col corpo di Cristo di cui l'ostia dovrebbe essere solo un simbolo? Perché è solo un simbolo l'ostia, no? E se non lo fosse, per cui loro si preoccuperebbero di quello che potrebbe succedergli in carenza di glutine, come diavolo è che decidono che il glutine OGM invece non è contaminante per quel corpo? A me questi mi fanno impazzire! Ma già da piccola. E certo, perché da piccola mi... dirigevano! Verso l'altare. Tachicardia, sudorazione fredda, respiro affannoso, rigidità corporea... Tutto questo provavo seguendo la fila degli altri bambini lungo il corridoio che conduceva all'altare che era tale e quale al percorso del condannato a morte verso il patibolo! E certo. Perché puntualmente, appena arrivata all'altare e m'inginocchiavo ma più che altro mi collassavano le gambe che per lo spavento non mi reggevano più in piedi, il dannato mi ficcava l'ostia in bocca e con lo sguardo da posseduto e con voce melliflua e inquietante, mi sussurrava all'orecchio: "Non masticarlaaaa... Ricordati che hai il corpo di Cristo in boccaaa...."! Gli occhi sgranati di terrore, smettevo di respirare. Una responsabilità più grande della bocca di una bambina che non capiva come avessero fatto a ridurre Gesù in un dischetto impalpabile di appena due centimetri!. Ed io lo pregavo quel Cristo che tenevo nella mia bocca immobile come colpita da un'improvvisa paralisi, con tutta la fede di cui non avevo consapevolezza alcuna, affinché si sciogliesse più veloce di un fiocco di neve prima che arrivi a terra...
Beh se penso che sia da piccola che da grande io non sono mai stata capace di lasciar sciogliere una caramella in bocca e che irresistibilmente la devo schiacciare coi denti appena infilata in bocca, se esiste davvero un paradiso, dovrebbero ricordarsi di conservarmi un posto lassù anche se di ostie nella mia bocca non ne ho fatte infilare piùda tempo immemore ormai, come premio per quella eroina che fui da bambina...
Ho letto anche altre parole. Di un prete:
"Se Dio dipendesse dalla materia, la sua essenza e la verità della sua creazione sarebbe veramente finita."
Questo secondo me se le fa preparare clandestinamente le ostie senza glutine! Che possa nascere un contrabbando di ostie senza glutine fra preti dissidenti?!!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Ma passiamo a cose più serie... Il sorriso ironico dinanzi a calici con vini DOC che presto richiederanno la presenza di un sommelier sull'altare, si spegne pian piano sino a sparire del tutto, dinanzi a secchi pieni d'acqua che DOC non sarà di certo. Le foto tolgono il respiro per quanto sono belle ma anche e soprattutto per ciò che mostrano.
Water Warriors di Lynn Johnson.
Le donne e le bambine del villaggio di Foro, in Etiopia, si recano ogni giorno a una fonte sulle montagne per riempire d'acqua i loro recipienti. Il viaggio, tra andata e ritorno, richiede dalle due alle tre ore.
A Konso, in Etiopia, le donne ricavano il poco di acqua che possono nella sabbia del letto del fiume Aroyo in secca.
Una donna di etnia Rendille del Kenya settentrionale si abbevera da una cisterna d'acqua ormai quasi vuota.
In un pozzo del Marsabit, nel nord del Kenya, nove donne arrampicate su una scala traballante si passano preziosi secchi d'acqua per farli arrivare in superficie.
Nel Kenya settentrionale le donne Gabra trascorrono in media cinque ore al giorno trasportando taniche piene d'acqua torbida. La regione era colpita da una grave siccità che ha provocato la crisi idrica.
Mi viene in mente il titolo di un romanzo:
Cristo si è fermato ad Eboli
di Carlo Levi:
– Noi non siamo cristiani, – essi dicono, – Cristo si è fermato a Eboli –. Cristiano vuol dire, nel loro linguaggio, uomo: e la frase proverbiale che ho sentito tante volte ripetere, nelle loro bocche non è forse nulla piú che l’espressione di uno sconsolato complesso di inferiorità.
- Noi non siamo cristiani, non siamo uomini, non siamo considerati come uomini, ma bestie, bestie da soma, e ancora meno che le bestie, i fruschi, i frusculicchi, che vivono la loro libera vita diabolica o angelica, perché noi dobbiamo invece subire il mondo dei cristiani, che sono di là dall’orizzonte, e sopportarne il peso e il confronto.
N.B.: Il reportage Water Warriors della grande fotografa di National Geographic,Lynn Johnson, sarà esposto a partire dal 10 luglio e fino al 20 dello stesso mese nei Saloni del Valentianum di Vibo Valentia.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
La vita è come un ponte: attraversala pure, ma non pensare di costruirci sopra la tua casa.
Ogni cosa esistente è impermanente. Quando si comincia a osservare ciò, con comprensione profonda e diretta esperienza, allora ci si mantiene distaccati dalla sofferenza: questo è l'inizio di ogni cambiamento. Dhammapada, XX (277)
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Bella, bellissima la foto del ponte... E 'vincitrice di un importante concorso fotografico internazionale dedicato all'azione e all'avventura sportiva. Mi ha ricordato un mio amico scomparso di recente il quale mi disse una volta che era da folli pensare di poter costruire una casa sopra un ponte, rifacendosi a quel pensiero orientale che mira al raggiungimento della "felicità" attraverso il distacco dalle terrene passioni dalla che portano spesso con sé sofferenza. Unico modo per raggiungere la "felicità" Detto in due parole e oltremodo riduttivamente.Ma non mi sogno proprio di impelagarmi in questioni filosofico-esistenziali meno che mai in questa sede. Mi soffermo solo un attimo su quel "...ci si mantiene distaccati dalla sofferenza." Ma chi? L'asceta. Forse. Il mio amico, tutto era tranne un asceta. E difatti se n'andò senza un ultimo saluto, neanche soffermandosi sul ponte, il tempo necessario per fare ciao con la manina da lontano... Altro che costruirci una casa su quel ponte! Anche solo per camminarci ci vuole coraggio. O incoscienza?
Come questo qui...
o questo...
o quest'altro ancora...
E mi fermo qua...
... anche perché è tardi e la valle mi aspetta.
Anzi, li faccio qui gli auguri per i compleanni che mi sono persa un po' per distrazione, un po' per mancanza di tempo... E poi sono sul cellulare! Auguri sinceri a:
Silverpiz Mecca Black fox e T4R!
E poi, gli auguri dall'arca portano fortuna...! Non ci credete? Eeee.... Vedrete, vedrete....
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Grazie Ibla, un'altra meta che mi piacerebbe raggiungere...
BH Emotion Xenion Jumper 27.5 del 2017 con Bosch Performance CX e batteria da 500Wh+extender da 200Wh, bipa da...trekking estremo! ma ancora la vecia BH Emotion City 650 Man del 2010 convertita a MTB sistema Panasonic 26V batteria 10Ah ricellata nel 2018, 7 marce con corona da 41 e pacco pignoni 11-34, ruote da 26" (tutta mia!) una batteria da 16Ah Flyer ricellata a fine 2021 come ricambio per le gite più impegnative (la 18Ah Derby del 2012 l'ho regalata) Kalkhoff Agattu del 2012 con Nexus da 7 marce, batteria 26V 8Ah, per la moglie (ma ogni tanto...) MTB Btwin con ruote da 26" (era del figlio, ex ottimo accompagnatore in gite per città e campagna ma ormai la usa una volta l'anno...) pieghevole Faram Alloy con ruote da 20" e cambio 6 marce biciclette muscolari varie per tutta la famiglia di seconda o terza mano e mi hanno rubato una Kalkhoff Agattu del 2008 con Panasonic 26V batteria 10Ah,ruote da 28", Nexus 7 sp.(era della moglie, ma ogni tanto ...) e due E-Sun pieghevoli con ruote da 20" 6V (una per me e una per la moglie)
Modificato da - pilotaDD in data 15/07/2017 18:02:41
L'immagine delle parole... Le parole dell'immagine...
"... La fuga non gli ridà (all'uomo) la sicurezza perduta, ma semplicemente lo aiuta a dimenticare il proprio io come entità separata. Prova una nuova e fragile sicurezzaal prezzo di sacrificare l'integrità del suo io individuale. Sceglie di perdere il suo io, perché non può sopportare di essere solo. Perciò la libertà -come libertà da- conduce a una nuova schiavitù..."
"...La ragione, diventando un guardiano messo a sorvegliare il suo prigioniero -la natura- è diventata anch'essa prigioniera; e così ambedue le parti della personalità umana, la ragione e il sentimento, sono rimaste menomate..."
"L’attività spontanea non è l’attività coatta, alla quale l’individuo è spinto dall’isolamento e dall’impotenza; non è l’attività dell’automa, che è assimilazione acritica di modelli suggeriti dall’esterno. L’attività spontanea è libera attività dell’io e implica, psicologicamente quello che la radice latina della parola, sponte, significa letteralmente:
di propria libera volontà.
...è quell’attività creativa che può operare nelle proprie esperienze emotive, intellettuali e sensuali, e anche nella propria volontà. Un presupposto di questa spontaneità è l’accettazione della personalità totale, e l’eliminazione della spaccatura tra « ragione» e « natura »
Le citazioni sono tratte da "Fuga dalla libertà" di Erich Fromm. (Lettura del libro consigliata).
Le immagini sono di Julia Cumes.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
pilotaDD: Gablenz, Lusazia Grazie Ibla, un'altra meta che mi piacerebbe raggiungere...
Pilota! Cavolo! Ti ho saltato! Come si fa a saltare un pilota d'aereo?! Scusa. E' che a volte proprio come te ho la testa fra le nuvole! Arca compresa!
Beh, sei meglio di un segugio dell'Etna, (ehm, scusa la similitudine... campanilista!), nel trovare i luoghi attraverso un'immagine! Sì, bel posto, piacerebbe anche a me vederlo di presenza. Sembra preso da un libro di fiabe. Grazie a te, Pilota!
Claudio... Quando te ne spunti all'improvviso e dal nulla con certe battute, riesci a farmi ridere anche se sono di malumore! Beh, a qualunque cosa ti riferissi nel considerarmi un'artista, io la colgo come un complimento e considera tale anche il mio attribuirti la capacità di farmi ridere, perché saper suscitare ilarità e buonumore nelle persone è secondo me una gran bella dote. Continuando a citare Fromm e a proposito della "spontaneità", lui dice che:
"... l'artista può essere definito un individuo in grado di esprimersi spontaneamente, eproprio così lo definiva Balzac; in tal caso, anche certi filosofi e scienziati devono pure essere chiamati artisti... Ci sono poi altri individui i quali, pur non avendo la capacità - o forse semplicemente la preparazione - per esprimersi in un mezzo oggettivo come fa l'artista, possiedono la stessa spontaneità... Se ci si chiede perché i bambini piacciono alla maggior parte delle persone, credo che la risposta, a prescindere dalle ragioni sentimentali e convenzionali, vada cercata proprio in questo carattere della spontaneità... La maggior parte di noi è in grado di notare certi momenti in cui è spontaneo, che sono nello stesso tempo momenti in cui è autenticamente felice. Si tratti della fresca e immediata percezione di un paesaggio, o del sorgere di una verità come risultato della nostra riflessione, o di un piacere dei sensi che non sia filtrato attraverso stereotipi, o dell’insorgere dell’amore per un’altra persona: in questi momenti sappiamo tutti che cosa sia un atto spontaneo, e tutti possiamo intuire che cosa la vita umana potrebbe essere se le esperienze spontanee non fossero così sporadiche e casuali...
...L’amore è la principale componente di tale spontaneità, non l’amore come dissoluzione della propria identità in un’altra persona, non l’amore come possesso di un’altra persona, ma l’amore come affermazione spontanea della realtà e degli altri, come unione dell’individuo con l’esterno sulla base della conservazione della propria coscienza individuale...
...Il lavoro è l’altra componente: non il lavoro come attività ossessiva per sfuggire la solitudine, non il lavoro come rapporto con la natura che in parte è dominio su di essa e in parte adorazione e sottomissione agli stessi prodotti delle mani dell’uomo; bensì il lavoro come creazione, in cui l’uomo diventa uno con la natura nell’atto del creare... ...Non c’è vera forza nel possesso, sia esso di beni materiali, oppure di qualità spirituali, come i sentimenti o i pensieri. L’incapacità di agire spontaneamente, di esprimere quel che veramente si sente e si pensa, e la conseguente necessità di presentare uno pseudo-io agli altri e perfino a sé stessi, sono la radice del sentimento di inferiorità e di debolezza. Che ne siamo o no coscienti, non c’è nulla di cui ci vergogniamo di più del fatto di non essere noi stessi, e nulla che ci dia più orgoglio o felicità del pensare, sentire e dire quello che davvero è nostro. ...quello che importa è l’attività in quanto tale, il processo e non il risultato. ...Analogamente consideriamo le nostre qualità personali e il risultato dei nostri sforzi come merci che possono essere vendute in cambio di denaro, prestigio e potere.
Così l’accento si sposta dall’immediata, naturale, soddisfazione dell’attività creativa, al valore del prodotto finito. In questo modo l’uomo perde la sola soddisfazione che può dargli vera felicità – l’esperienza dell’attività del momento presente – e rincorre un fantasma che lo lascia deluso non appena crede di averlo afferrato: quell’illusoria felicità che si chiama il successo.
Cavolo! Con la scusa dell'"artista" a momenti ti copiavo tutto il libro! Ehm... E' che quando uno mi piace, mi lascio predere la mano... E Fromm a me piace! beh! Che te ne pare? Se vuoi te la do. La copia del libro. Appena finisco di leggerlo. Solitamente mi ci affeziono e tuttalpiù li presto, ma per te farò un'eccezione per ricambiare il gentile complimento.
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Ehm... Ibi, scusa ma Camelot sembra davvero irraggiungibile. Ma io non la mollo, tranquillo. Mollare Camelot significherebbe mollare... me stessa! E' solo che per rimandare anche stavolta dopo essermi fatta prendere la mano da Fromm, c'è un motivo, come dire... più...terra,terra. Devo andare a innaffiare infatti il giardino! Eheh! ...à tantôt mon cher ami... Ehm... se non mi addormento pure stasera!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Ehm... mi addormento Ibi, perché mi metto a pensare. A un'ora tarda per giunta, alla fine di una giornata iniziata molto presto e che tra azione e pensiero si conclude con una stanchezza più mentale spesso che fisica perché ha lavorato più la mente che il corpo... E insomma cercando come iniziare, da dove iniziare, come proseguire, in un argomento complesso per la sua vastità di cui sono consapevole pur nella conoscenza limitata , crollo nello sforzo di limitare collegamenti infiniti che si accavallano nella mente dalla labile memoria e nella lettura di fonti che la riattivino. Vabbé, sai che ti dico Ibi? Ora parto senza organizzarlo il pensiero, lo lascio fluire libero a come e a dove va, va, sperando di farmi capire pur nel tentativo di essere sintetica...
Camelot, quindi... E qua si apre un mondo... Quello del sogno, della fantasia, della fiaba, della leggenda... Dei "miti" e degli "archetipi" che essi rappresentano. E se dico "archetipi" dico "Jung" : arché (originale) e tipos - (modello). Per Joung: immagine primordiale.
L'archetipo quindi è un modello innato, facente parte del nostro patrimonio genetico, è un simbolo che ci porta a comportarci in un determinato modo. ” Modelli funzionali innati costituenti nel loro insieme la natura umana”, (Jung).
"Con il concetto di archetipi si amplia l’ inconscio individuale (di Freud) in inconscio collettivo (di Youg), il contenitore simbolico che riunisce in un processo dinamico ogni individualità. Possiamo immaginare l‘inconscio collettivo come un grande fiume che tocca ogni sponda, e che in se’ contiene tutto ciò che era presente alla sorgente..."
Quindi i miti cambiano nel tempo e tra i vari Popoli, ma gli archetipi che essi rappresentano sono uguali, sono le immagini primordiali dell'inconscio collettivo intese come pure e universali e attraverso le quali si attua (o si dovrebbe attuare) la realizzazione di una propria sana coscienza individuale...
E da quest'ultima battuta mi riallaccio "alla tua Camelot", ma la premessa pur sintetica e stiracchiata era necessaria e così com'è è meglio di niente. Chi vuole potrà approfondire per i fatti suoi.
"Sana coscienza individuale" quindi, ciò cui alludevo (nella tua discussione del ciclista cane) con le parole ... "non è la regola imposta esternamente a noi ma quella che risiede dentro di noi, nella nostra coscienza"
e senza volerlo ho fatto poi riferimento in un certo senso a una coscienza collettiva (legata a quel subconscio collettivo Yunghiano), laddove ho usato parole quali:"un processo di globalizzazione che non è quella che fa parte delle dieci piaghe di questo mondo, ma mi riferisco ad un globale risveglio delle coscienze!"
E finalmente arrivo al nocciolo della questione "Camelot" e ti dico questo, Ibi:
non ti pare strano che tu mi risponda proprio menzionando Camelot? No, perché non è forse Camelot quel luogo-non luogo esso stesso un archetipo, (la fortezza), e rappresentativo di archetipi?
L'Ancillotto, eroe archetipico della saga arturiana.
Merlino... la saggezza.
Galahad... il cavaliere perfetto, che trascende l'umano, il conquistatore del Graal, colui che è capace di portare soccorso agli esseri viventi ancora imprigionati nella materia.
Le fate... La Dama del Lago e Morgana che si identificano con la Natura ribelle e inafferrabile di cui nessuno riesce a farsi padrone, nemmeno Merlino.
E mi fermo qui, perché alla fine ciò che mi premeva sottolineare era la straordinaria capacità dell'archetipo che fa partire insieme due persone su "una bici impazzita" che li porta in un punto di incontro: Camelot!
Ci sarebbe da continuare il discorso sulla nascita degli archetipi, sulla loro evoluzione e sulla loro, spesso, morte.
Ma non è il caso di approfittare di altro spazio qui in questa che per me è una specie di Camelot e da cui non vorrei mi buttassero fuori.
P.S.:
W I KITTARI!!!
Sono artisti anche loro. E l'artista merita rispetto!
Niente, mi viene da ridere a pensare al numero di fustini di detersivo che aumenta via, via che apro una certa pagina... Ahah! C'è da morire! Ehm... chi punge, si aspetti di essere punto a sua volta!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).