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Ibla
Utente Master



Sicilia


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Inserito il - 15/06/2017 : 15:45:52  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


Immagine:

196,33 KB

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
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Ibla
Utente Master



Sicilia


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Inserito il - 15/06/2017 : 15:47:36  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


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@lby64
Utente Master


Veneto


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Inserito il - 15/06/2017 : 21:49:47  Mostra Profilo Invia a @lby64 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Da Marvel fan dai '70s dei vari Kirby Romita Ditko Buscema non posso che ammirare il dipinto della pittrice che dipinge la... Donna Ragno!!!
Chi è l'esecutore/esecutrice?
Grazie!


“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
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Ibla
Utente Master



Sicilia


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Inserito il - 16/06/2017 : 01:26:52  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ehm... non è un dipinto Ibi.
E' una foto! L'ho fatta io mentre gironzolavo
per Etna Comics.
Sì, in effetti sembra un dipinto.
Ed è strano come la fotocamera abbia reso l'immagine
nella foto, così come l'avevano percepita i miei occhi.

Colpita dalla bellezza della gestualità di quei due corpi
avvolti da un'aura azzurra quasi magica...
Ho scattato d'impulso.

Se invece è quello della body painter il nome cui alludi,
beh, non lo so.
Ehm... ma se sei interessato Ibi, posso informarmi!


“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Ibla
Utente Master



Sicilia


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Inserito il - 16/06/2017 : 01:37:00  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando



Immagine grafica del Festival Internazionale del Fumetto
ETNA COMICS 2017.
Lui è il leggendario paladino catanese Uzeta,
plasmato dalla sapiente matita del fumettista bulgaro
Alex Maleev.

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Modificato da - Ibla in data 16/06/2017 01:47:24
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@lby64
Utente Master


Veneto


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Inserito il - 16/06/2017 : 10:52:38  Mostra Profilo Invia a @lby64 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per mille cantonate! Questa le batte tutte!
Allora complimenti x aver colto un momento pittorico di realtà tendente alla fantasia!
Fossi in te la proporrei come locandina x la prossima edizione!
La painter mi fa un po paura, chissà quale personaggio le ispirerei...



“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
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claudio02
Utente Master




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Inserito il - 16/06/2017 : 13:37:41  Mostra Profilo Invia a claudio02 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
@lby64
Utente Attivo

Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
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pixbuster
Amministratore

fondatore



Veneto


12341 Messaggi

Inserito il - 16/06/2017 : 23:49:45  Mostra Profilo Invia a pixbuster un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mi associo a Lby: foto bellissima !!!!!!!!!!!!!
Complimentissimi Ibla !!!!!!!!!!!!!!!!!

Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
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claudio02
Utente Master




8995 Messaggi

Inserito il - 17/06/2017 : 07:17:08  Mostra Profilo Invia a claudio02 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
anche ibla è bellissima

Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
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iw6cpk
Utente Master



Marche


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Inserito il - 17/06/2017 : 12:37:13  Mostra Profilo Invia a iw6cpk un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sorbole, questa si che è magia. Quoto Iby, sarebbe perfetta come locandina, ma anche a se stante l'immagine è pregna di poesia e significato. Non capisco solamente il panino in mano alla donna ragno...

Rockrider 5.2 + kit bafang swxh Alcedo + batt. 9 Ah 36v
Flyer in the dirt (Flyer S street + dual drive 27 - Custom MTB)
Kalkhoff Pro Connect Alfine 11 speed
-------------------------------
Per arrivare là, dove nessun uomo è mai giunto prima...con un motore a scoppio
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pixbuster
Amministratore

fondatore



Veneto


12341 Messaggi

Inserito il - 17/06/2017 : 23:12:24  Mostra Profilo Invia a pixbuster un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Eh no Iw !!!!
il panino è parte essenziale : riporta la scena che sarebbe solo fiabesca e idilliaca (citando CO2) in una dimensione in cui la favola è realtà !

(no, non guardo tutte le sere le trasmissioni di critica d'arte: mi è venuta così ! )

Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
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Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 19/06/2017 : 15:56:47  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bellissima è l'emozione...
Cavalcando il pensiero che l'ha generata,
raggiunge oltre i limiti dello spazio e del tempo,
la mente che confini non ha.


E questa ci sta che ci sta!







Grazie!

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


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Ibla
Utente Master



Sicilia


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Inserito il - 20/06/2017 : 00:33:31  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Tra un Body painting e un Fumetto...
Un tuffo a...





... Acicastello! (Sullo sfondo, Acitrezza).


“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Modificato da - Ibla in data 20/06/2017 00:41:12
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Ibla
Utente Master



Sicilia


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Inserito il - 20/06/2017 : 00:59:08  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
E un tuffo anche tra le straordinarie opere di...
Escher!
Ancora emozioni...




Metamorphosis II
1940 Woodcut in black, green and brown,
printed from 20 blocks on 3 combined sheets.
3895mm x 192mm.


"Alle opere del genio olandese
Maurits Cornelis Escher (1898- 1972)
presentate al Palazzo della Cultura a Catania,
città in cui l’artista giunse l’ultima volta
nel maggio del 1936 nel suo ideale Grand Tour
nella penisola, è affiancata un’inedita selezione
di opere prodotte da Escher durante i vari soggiorni
in Sicilia avvenuti tra il 1928 e il 1936.
Le opere saranno esposte fino al 17 settembre..."

(Nel caso qualche "Nordico" fosse interessato
a godersele...! Insieme a qualche tuffo! )


"Proprio nel Sud Italia e nell’isola in particolare,
l’artista maturò buona parte di quelle idee e
suggestioni che caratterizzano, nel segno della
sintesi tra scienza e arte, la sua matura produzione
e gli studi sulle forme che lo hanno reso celebre..."



“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Modificato da - Ibla in data 20/06/2017 01:01:44
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Ibla
Utente Master



Sicilia


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Inserito il - 20/06/2017 : 01:07:16  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando








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Dasti
Utente Master



Liguria


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Inserito il - 21/06/2017 : 22:19:33  Mostra Profilo Invia a Dasti un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bellissima interpretazione di David Paton dei "Pilot" e "Alan Parsons Project".
Grazie Ibla.

Road Bike 28" Olmo Mod. Supergentleman.
Road Bike 28" Olmo "recycled".
Road Bike 28" Francesco Moser Mod. San Cristobal
Road Bike 28" aluminium Ks Cycling (in fase di elettrificazione).
City Bike aluminium 28" MBM Voyager, Cute Q-100.
Classic Bike 28" WEG Classic, Cute Q-128SX.
MTB full suspension aluminium 26" Sobim Diamond , Cyclone.
Folding Bike aluminium 20" Dahon Vitesse D7, Cyclone.
Folding Bike aluminium 20" Diamond Minivelo.
Folding Bike 16" Dahon Dream-HT660, Cyclone.
Folding Bike Brompton A Line
LiFePO4 (dal 03/10/2007).
Tai nasha no karosha (Live Long And Prosper, Lunga Vita e Prosperità)
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Ibla
Utente Master



Sicilia


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Inserito il - 23/06/2017 : 01:33:26  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando






















“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


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Ibla
Utente Master



Sicilia


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Inserito il - 23/06/2017 : 01:35:11  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
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@lby64
Utente Master


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Inserito il - 23/06/2017 : 13:08:56  Mostra Profilo Invia a @lby64 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
"Proprio nel Sud Italia e nell’isola in particolare,
l’artista maturò buona parte di quelle idee e
suggestioni che caratterizzano, nel segno della
sintesi tra scienza e arte, la sua matura produzione
e gli studi sulle forme che lo hanno reso celebre..."

Qualunque artista classico o moderno abbia visitato il Sud Italia
ha cambiato modo di esserlo.
E qualunque persona ci sia stata ha cambiato modo di vedere il mondo.
Hanno visto colori di cui ignoravano l'esistenza ed una limpidezza
d'aria che amplia la vista come una lente!

Perchè la Sicilia non ha almeno gli stessi turisti di quella
caxxo di Gardaland x adulti di Dubai (che ho molto frequentato
per lavoro) porca di una miseriaccia?
E facciamoglielo sapere a sti "ciechi" nordici!







“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
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Ibla
Utente Master



Sicilia


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Inserito il - 23/06/2017 : 18:28:14  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
@lbi:
Perchè la Sicilia non ha almeno gli stessi turisti di
quella caxxo di Gardaland x adulti di Dubai
(che ho molto frequentato per lavoro)
porca di una miseriaccia?


Ahah!! Quanta veemenza!

Li chiamano: "paradisi per adulti e bambini",
"parchi di divertimento" , attrazioni fantasy,
quello che c'è dentro...
Mah!
Per me certi posti sono a dire il vero... l'inferno!
E il miglior parco di divertimenti, capace di accendere
la fantasia, rimane sempre per la mia, quello in mezzo
al verde, a contatto con la natura: mare, montagna,
laghi... Con animali annessi!
E dove l'uomo metta le sue manacce ad alterarne i luoghi,
il meno possibile.
Per cui, Ibi, che gli amanti dei vari Gardaland non
invadano la Sicilia a me, ti devo proprio dire che non
dispiace affatto.
Ti spiego perché.
Anzi... Te lo spiego dopo...
No, scusa, ma la pasta madre con questo caldo, dalla cucina mi
ha raggiunta fino al pc come un... blob!
Mi tocca riprendere l'impasto e poi devo pure innaffiare
il giardino e fra una pianta e l'altra anche me stessa! Eheh!
E se no mi afloscio come loro!
Quindi...

A' tout à l'heure, mon cher ami!

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


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@lby64
Utente Master


Veneto


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Inserito il - 23/06/2017 : 22:26:20  Mostra Profilo Invia a @lby64 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Si, ti capisco.
Forse chi crede che un luogo abbia un valore solo se si paga
un biglietto di ingresso certe ricchezze forse non le merita,
o forse avrebbe bisogno che qualcuno gliele facesse vedere
e non solamente guardare.
Buona inaffiata!
Io l'ho già data e questo è stato il mio raccolto mattutino...
Con questo caldo chissà che trovo già domani!

À bientôt mon cher!




Immagine:

362,36 KB


“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
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@lby64
Utente Master


Veneto


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Inserito il - 23/06/2017 : 22:29:51  Mostra Profilo Invia a @lby64 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La luce è veneta ma qualche colore della natura vien fuori lo stesso...



“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
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Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 24/06/2017 : 01:45:03  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ma poi che c'entra Gardaland a Dubai?!
A me gli scopiazzamenti mi stanno antipatici.
Spesso risultano anche kitsch.
In ogni caso per quanto riguarda il paesaggio naturale
del lago di Garda, non ci sono Emirati che tengano
per poterne creare un'imitazione!
Il vizio di scopiazzare comunque c'è pure qui da noi!
In Italia.
Per esempio:
che diavolo c'entra il mcdonald's dentro la stazione
di Palermo?!
Un turista ritrovandoselo davanti appena sceso dal treno,
potrebbe anche pensare:"Cavolo! Ho sbagliato treno!
Ho preso quello per Pasadena!"
Mentre invece dovrebbe starci il trabiccolo del venditore
di pane e panelle dentro la stazione di Palermo,
"porca di una miseriaccia"!
Il quale venditore fra l'altro, mentre frigge, ci scambia
pure qualche parola col turista, gli da il benvenuto,
gli chiede da dove viene, gli da informazioni su strade,
monumenti, suggerimenti su dove andare a mangiare un buon
cannolo o un buon piatto di pasta.... e via discorrendo.
Dentro il mcdonald's invece,il turista ci trova solo una
catena di montaggio, in tutti i sensi,
e nessuno lì farà due chiacchiere con lui!
Il tempo non c'è e nella corsa sfugge anche..
il contatto umano.

Che c'entra 'sto discorso con l'eventuale crescita del
turismo in Sicilia, ti starai chiedendo Ibi.
Tranquillo! Il collegamento c'è, il mio almeno!
No, perché ciò di cui sto parlando e che io temo, Ibi,
è il rischio di uno snaturamento dei luoghi e delle
persone che ne fanno parte nel caso di un sempre
più crescente afflusso turistico nell'isola e non
per colpa dei turisti ma degli stessi abitanti siculi.

Ti faccio un esempio.
Ci sono dei luoghi qui in Sicilia in cui mi reco sempre
da anni e dei quali quindi mi è stato possibile constatare
un cambiamento graduale e purtroppo in peggio.
Via, via, che è aumentato il turismo, sono aumentate le
strutture per accoglierlo e quindi cemento!
Certe spiagge sono state riempite a tappeto da lettini e
ombrelloni da privati che hanno "dimenticato" di lasciarne
libera una parte per chi il dannato lettino non lo vuole!
Ovviamente la colpa è delle solite amministrazioni che
governano là dove queste cose avvengono.
Per fortuna non in tutta la Sicilia!
Per fortuna invece che in tutto il suo litorale
si alterna la spiaggia agli scogli, dove io finisco
per inerpicarmi sia perché li
preferisco alla sabbia, sia perché io non amo i posti
sovraffollati e alla maggior parte delle persone in vacanza
non piace faticare per farsi un tuffo a mare!

Ci sono posti dove prima si accedeva tranquillamente
e liberamente e dove invece ti ritrovi improvvisamente
davanti una transenna, un botteghino dove pagare il
biglietto per entrare, o peggio ancora strutture
balneari che deturpano la bellezza dei luoghi e persino
il tuo equilibrio psichico nel constatare che alla porta
di casa tua, qualcuno ha cambiato la serratura!
E cambiano pure gli abitanti di certi paesi ,che nella
corsa verso il dannato guadagno non si fermano più a
chiacchierare e il turista si spoglia anche lui ai loro
occhi della sua veste umana perché lo spogliano dei suoi
soldi rincarando i prezzi in maniera esagerata.
Prezzi che finiscono per pagare anche i conterranei!

Quindi, non è che non voglia che la gente, da qualunque
parte del mondo arrivi, venga a farci visita, ma che la
risposta per accoglierli venga data nel rispetto sempre
dei luoghi e delle persone: che siano i lavoratori locali,
sottopagati o l' ospite che invece per tradizione è stato
sempre considerato sacro qui nel Sud.

Cavolo! S'è fatto di nuovo tardi!
E' che l'innaffiata, ma non solo quella, ha richiesto
più tempo del previsto!
C'è bisogno di tempo e di tanta cura...
Per raccogliere quei bellissimi "frutti", Ibi, che
ci mostri con tanta soddisfazione.
Il discorso vale soprattutto per gli esseri umani
che trarrebbero più soddisfazione dalla vita,
nel curare i rapporti coi propri simili dedicando
più tempo alla loro conoscenza.


Ah! Ibi!
Fimmina sugnu!
E quindi... Ma chère!
Complimenti ancora per il tuo orto!

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
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Ibla
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Inserito il - 24/06/2017 : 01:51:35  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


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di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
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@lby64
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Inserito il - 24/06/2017 : 09:44:47  Mostra Profilo Invia a @lby64 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Comprendo e condivido anche se un po di sviluppo turistico gentile e quindi forse non per la massa che considera essenziali i gonfiabili x valutare una spiaggia non mi dispiacerebbe.
Sono andato spesso a Gallipoli (ovviamente Puglia quindi) in passato e mi bagnavo sempre nelle splendide piscine naturali frequentate quasi solo dai simpaticissimi locali che mi chiamavano (benevolmente) Polenta x le mie origini!


Grazie x la correzione, sto mondo anglofono mi ha fatto arrugginire il francese e lo spagnolo...



Dato poi che sono in internet solo con smartphone tra calo della vista, schermo minuscolo e tastiera monoindice sono proprio limitato!




“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
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@lby64
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Inserito il - 24/06/2017 : 09:52:31  Mostra Profilo Invia a @lby64 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Lo stabilimento è bello e ben gestito ma questo è ciò che posso raggiungere in ebike...





Immagine:

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“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani

Modificato da - @lby64 in data 24/06/2017 09:55:18
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giordano5847
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Inserito il - 24/06/2017 : 09:59:13  Mostra Profilo Invia a giordano5847 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
In un mio giretto in Sicilia (giretto si fa per dire ho girato da Caltagirone alle isole Eolie da turista) ho avuto a che fare con un gruppetto di tedeschi.
Hanno decantato le bellezze che sono riusciti a recepire e mi avevano assicurato che sarebbero tornati perchè non si riesce a comprendere tanto la prima volta.
Mi hanno "formalmente" chiesto di non fare nulla per l'isola, lasciarla così com'è; il ponte: per carità la rovinerete completamente!
Vedo, Ibla, che concordi.

Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa. (Leonardo)
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Ibla
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Sicilia


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Inserito il - 25/06/2017 : 17:31:31  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
@lby:
...Sono andato spesso a Gallipoli (ovviamente Puglia quindi)...


Bella la Puglia, Ibi!
Ci sono stata più di un anno fa.
E come si dice oggi... Bella gente!
Ma non nel senso che si dà a questa battuta.
In un senso migliore...
Ho postato anche qualche foto...
Qua:
http://www.jobike.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=22829&whichpage=50


Non ho capito una cosa, Iby...
Qua:

@lby:
Lo stabilimento è bello e ben gestito ma questo è ciò che posso raggiungere in ebike...





Ma scusa Iby,,, Non è un pontile?
E tu dove volevi andare oltre?
A buttarti a mare con la bipa?!


E poi dov'è questo posto?
A Gallipoli?
E non è che l'ho girata tutta la Puglia, io!




“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
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Ibla
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Inserito il - 25/06/2017 : 17:46:46  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
No... Niente, Giordano!
Ti rispondo dopo....

El tiempo se acaba...

Hasta siempre!


Però ti lascio una canzone...
Non ho il tempo di visionare
il video, quindi se c'è qualche
immagine osé, beh, fatti tuoi!
Veramente miei...
Con gli amministratori!




“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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@lby64
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Inserito il - 25/06/2017 : 18:26:45  Mostra Profilo Invia a @lby64 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
No no, è Sottomarina (loc. Isola Verde).
Intendevo che questo è il massimo a cui posso aspirare partendo in bici da casa... bello ma non certo la Puglia!


“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
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iw6cpk
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Inserito il - 27/06/2017 : 00:29:38  Mostra Profilo Invia a iw6cpk un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


Immagine:

313,27 KB

Rockrider 5.2 + kit bafang swxh Alcedo + batt. 9 Ah 36v
Flyer in the dirt (Flyer S street + dual drive 27 - Custom MTB)
Kalkhoff Pro Connect Alfine 11 speed
-------------------------------
Per arrivare là, dove nessun uomo è mai giunto prima...con un motore a scoppio
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Ibla
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Inserito il - 27/06/2017 : 12:58:23  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ahah! Bellissima iw6!
Grande!
Sempre!
Certo è, come già ebbi a dire una volta, che dinanzi
al tuo obbiettivo, 'sti narcisisti si mettono in posa!
Gli animali!
La tenerezza è un regalo sempre gradito...
Grazie.





@lby64:
No no, è Sottomarina (loc. Isola Verde)


Trovata!






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Ibla
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Inserito il - 27/06/2017 : 13:05:08  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
I Tedeschi e la Sicilia, quindi...

Io, Giordano, ce li ho un paio di amici tedeschi,
venuti in visita in Sicilia che invece non hanno
più mollata.
Hanno acquistato dei terreni incolti in quel di Ibla,
e li hanno trasformati in giardini dell'Eden!
'Sti testoni nordici, quando proiettano la loro
ostinazione sulla creazione del bello, non posso
che ammirarli per come instancabili perseguono i
loro obbiettivi con risultati sempre per me davvero
sorprendenti.
E poi per una vegetariana, la loro cucina è davvero
una goduria!
Per cui accetterò il loro invito ad andare a
trascorrere un po' di giorni in mezzo alla natura
che hanno fatto rinascere e da lì andrò a godermi
le fresche notti nella valle di... Ibla, sotto il
suo cielo zeppo di stelle abbandonando volentieri il
caldo di uno scirocco che imperversa impietoso tra
le strade asfaltate della città!
Fuggire dalla realtà è spesso l'espediente reso
necessario da un incontenibile bisogno di ritrovare
se stessi.
Il problema è poi ritornarci dentro...
Nella realtà.
Quando il se stesso ritrovato, mal si adatta
all'immobilità di quella...



Ma vi lascio in compagnia di Guccini!
Eheh!
No, ridacchiavo dinanzi alla faccia che avrà fatto
qualcuno a questa notizia...
In particolare a quella di un Sabaudo risucchiato
dal vortice mistico delle sue preghiere!
Ahah!
Ehm... Saluti anche a te, Sem!
(Tanto sono sicura che dal tuo eremo un'occhiata
dentro jobike la dai sempre!).












...Lei si alzò con un gesto finale,
poi andò via senza voltarsi indietro
mentre quel vento la riempiva
di ricordi impossibili,
di confusione e immagini.
Lui restò come chi non sa proprio cosa fare
cercando ancora chissà quale soluzione,
ma è meglio poi un giorno solo da ricordare
che ricadere in una nuova realtà sempre identica…
...soffiasse davvero quel vento di scirocco
e arrivasse ogni giorno per spingerci a guardare
dietro alla faccia abusata delle cose,
nei labirinti oscuri della case,
dietro allo specchio segreto d’ ogni viso,
dentro di noi…





P.S.:
A proposito di Tedeschi innamorati della Sicilia...
Lettura piacevole e interessante!

http://www.universome.unime.it/cultura/personaggi/artisti-intellettuali-tedeschi-soggiornavano-sicilia-richard-wagner-teatro-messina.html

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
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Modificato da - Ibla in data 27/06/2017 13:12:02
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Ibla
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Inserito il - 28/06/2017 : 09:46:16  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
FONDO UE PER LA «DIFESA», ALTRI MILIARDI PER LA GUERRA
24 GIU 2017 — Manlio Dinucci

Il «Fondo per la difesa», che l’Unione europea ha lanciato
il 22 giugno, è stato definito un «passo storico» dal
presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker.
Resta da vedere in quale direzione. Il Fondo rappresenta
una massiccia iniezione di denaro pubblico nell’industria
bellica europea.

Esso comincia con lo stanziare 90 milioni di euro nel
2017-2019 per la ricerca su nuove tecnologie militari,
in particolare sistemi robotici per le forze navali e
terrestri.
Dal 2020 lo stanziamento per la ricerca militare salirà
a 500 milioni di euro l’anno.

A questo si aggiunge uno stanziamento ancora maggiore
per incentivare la cooperazione tra i paesi Ue nello
sviluppo congiunto e nell’acquisizione di sistemi
d’arma: essi possono, ad esempio, investire
congiuntamente per sviluppare lo stesso tipo di drone
o acquistare in blocco lo stesso carrarmato per ridurne
il costo (una sorta di «gruppo di acquisto solidale»
per la guerra). Per tale settore il Fondo stanzia
500 milioni di euro per il 1919 e 2020 e un miliardo
di euro l’anno dopo il 2020.

Grazie all’«effetto moltiplicatore» si prevede di
generare investimenti complessivi nell’industria
bellica Ue pari a 5 miliardi di euro l’anno dopo
il 2020.

Il Fondo non è alternativo ma complementare agli
impegni finanziari che i paesi Ue membri della Nato
hanno assunto nella Alleanza, di cui fanno parte
(dopo la Brexit) 21 dei 27 membri dell’Unione europea.
Nel 2014 essi hanno assunto l’impegno, richiesto
dall’amministrazione Obama, di destinare al militare
almeno il 2% del pil. Finora, oltre agli Usa,
solo Grecia, Estonia, Gran Bretagna e Polonia hanno
superato tale soglia.

L’Italia, calcola il Sipri, spende per il militare
l’1,55% del pil, ossia circa 70 milioni di euro al
giorno di denaro pubblico. Salendo al livello
della Grecia (2,36%, nonostante la crisi economica),
spenderebbe oltre 100 milioni al giorno; salendo a
quello degli Usa (3,61%), spenderebbe oltre
160 milioni di euro al giorno. Il 2%, insiste Trump,
è ormai insufficente per i crescenti compiti
della Alleanza.

La spesa militare dell’Italia, che il Sipri colloca
all’11° posto mondiale nel 2016, è in realtà più
alta di quella iscritta nel bilancio del ministero
della Difesa. Nell’ultima Legge di bilancio vengono
stanziati (sempre con denaro pubblico) quasi
10 miliardi di euro per produrre carri da
combattimento Freccia e Centauro 2, fregate Fremm,
elicotteri da attacco Mangusta.

Sotto la voce «Edilizia pubblica, compresa quella
scolastica» sono stanziati 2,6 miliardi per il
Pentagono italiano, voluto dalla ministra Pinotti
per riunire in un’unica struttura i vertici di
tutte le forze armate. Essa sorgerà nella zona
aeroportuale di Centocelle a Roma, dove è già
stata trasferita la Direzione generale degli
armamenti con il suo staff di 1500 persone.

La Direzione degli armamenti dovrà ora ingrandirsi
per gestire l’ulteriore potenziamento dell’industria
bellica italiana, già in ottima forma.
Nel 2016, l’export italiano di armi è aumentato di
oltre l’85% rispetto al 2015, salendo a 14,6 miliardi
di euro. Grazie alla vendita di 28 cacciabombardieri
Eurofighter al Kuwait, un maxi-contrattto da
8 miliardi di euro, merito della ministra Pinotti,
efficiente piazzista di armi.

Nel disegno di legge per l’implementazione del «Libro
Bianco per la sicurezza internazionale e la difesa»,
approvato lo scorso febbraio dal Consiglio dei ministri,
l’industria militare viene definita
«pilastro del Sistema Paese».
Esso viene ora rafforzato dal Fondo Ue per la «difesa»,
mentre si demolisce
l’Articolo 11, pilastro della Costituzione.

(il manifesto, 24 giugno 2017)



Difesa Europea, ministra Pinotti:
«un'opportunità che dobbiamo saper cogliere»!!!





“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


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Modificato da - Ibla in data 28/06/2017 10:01:20
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Ibla
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Inserito il - 29/06/2017 : 11:07:53  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Quarta di copertina della brochure di ETNA COMICS:



In verità, io, senza per questo voler sminuire la bravura
degli altri fumettisti, avrei scelto questa come locandina
principale di Etna comics!
Forse perché più rappresentativa della Sicilia tutta,
o semplicemente perché a me piace molto
"quello del papero depresso"!
In realtà non è "quello" ma "quelli", ma questo l'ho
scoperto solo dopo...
Dopo aver buttato uno sguardo sull'immagine del
papero depresso di un fumetto lasciato momentaneamente
sul tavolo a casa del mio amico grande estimatore e
conoscitore di musica metal oltre che di
fumetti dall'origine ad oggi!
Poi ho scoperto che "quello del papero depresso",
come lo chiamavo prima di memorizzare il nome
del fumettista, in realtà non era uno,
ma erano due... Gemelli!


Giulio Rincione, in arte Batawp
è un fumettista ed illustratore palermitano.
Esordisce nel 2012 con il suo primo fumetto "C"
pubblicato su "Verticalismi". Ha collaborato
come colorista con Lelio Bonaccorso e Marco Rizzo
su "Jan Karski, l'uomo che scoprì l'olocausto"
per Rizzoli Lizard, e per piccoli editori Americani.
Dal 2013 è fondatore, insieme a Francesco Chiappara
e Lucio Passalacqua, del "Pee Show", un collettivo
artistico indipendente per il quale realizza
"Storielline" (2013), un trittico di storie brevi.
Dal 2014 inizia la sua collaborazione con Shockdom,
disegnando il primo volume di Noumeno, scritto da
Lucio Staiano e Gianluca Caputo. La collaborazione
con Shockdom si estende a tutto il collettivo
"Pee Show" nel 2015, e realizza il volume "Paranoiæ"
sia per ciò che riguarda i testi, che i disegni.
Sempre per Shockdom disegna il secondo volume di
Noumeno,
scritto ancora una volta da Lucio Staiano.


Marco Rincione (classe 1990) è uno scrittore siciliano.
Nel 2015 si laurea in Scienze Filosofiche presso
l'Università di Palermo con una specializzazione in
filosofia antica, occupandosi in particolare del
pensiero di Aristotele, su cui ha scritto alcuni saggi.
A partire da settembre 2015 inizia la collaborazione
con il fratello fumettista, Giulio Rincione,
con la realizzazione di...

"Paperi".



Ahah! C'è da morire...
E difatti l'ironia è proprio lo strumento necessario per
non... morire davvero.
Quello più efficace ad esorcizzare i mali del vivere umano.


A chi fosse interessato a capirci qualcosa di più...
Qua:
http://www.comic-soon.com/2016/02/paperugo-dolore-vivere-paperi-fratelli-rincione-shockdom.html

Ma anche...
Qua:
http://www.fumettologica.it/2016/01/paperugo-intervista-marco-giulio-rincione-paperi/

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Inserito il - 29/06/2017 : 11:11:44  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A proposito di fumetti...
Beh... Questa è solo una vignetta!
Appena l'ho vista il mio pensiero è corso subito a te... Iw6!
Ehm... te la dedico.



“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Modificato da - Ibla in data 29/06/2017 11:12:38
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Ibla
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Inserito il - 29/06/2017 : 11:13:22  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


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Inserito il - 08/07/2017 : 18:16:15  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Il viaggio infinito...
Quello della mente, dentro e fuori di lei.
Fino e oltre i confini della terra, fino in fondo all'anima.
E così, ascolti per caso una canzone e...
La musica, le parole, la voce di Mercedes Sosa
sono un'onda impetuosa che ti scatena forti emozioni e
non si può poi fare a meno di una conoscenza che vada
oltre il solo ascolto.
E una conoscenza tira l'altra...
Come le ciliegie!






IL PICCONE

Se non credessi alla follia
che sta nella gola del sinsonte
se non credessi che la montagna
nasconde il suo canto e la paura

Se non credessi alla bilancia
alla ragion dell’equilibrio
se non credessi nel delirio
se non credessi nella speranza

Se non credessi in ciò che faccio
se non credessi nel mio cammino
se non credessi nel mio suono
se non credessi nel mio silenzio.

Cosa sarebbe, cosa sarebbe,
il piccone senza la cava
un impasto di corde e tendini
un ammasso di carne e legno
uno strumento senza altro splendore
che piccole luci sulla scena
Che cosa sarebbe – amore mio – cosa sarebbe
che cosa sarebbe il piccone senza la cava.
Un complice del rubapplausi
un servo antico in veste nuova.
Un sublimatore di divinità decadute
gioia mischiata a stracci e lustrini
che cosa sarebbe – amore mio – cosa sarebbe
che cosa sarebbe il piccone senza la cava.

Se non credessi in ciò che è difficile
se non credessi al desiderio
se non credessi in ciò in cui credo
se non credessi in qualcosa di puro.

Se non credessi in ogni ferita
se non credessi in ciò che lacera
se non credessi nel mistero
di diventare fratello della vita

Se non credessi in chi mi ascolta
se non credessi in quello che duole
se non credessi in quello che viene
se non credessi in quello che lotta.

Che cosa sarebbe, che cosa sarebbe
il piccone senza la cava
un impasto di corde e tendini
un ammasso di carne e legno
uno strumento senza altro splendore
che piccole luci sulla scena
Che cosa sarebbe – amore mio – cosa sarebbe
che cosa sarebbe il piccone senza la cava.
sarei un rappresentante del traditore degli applausi
un servo antico in veste nuova.
Un sublimatore di divinità decadute
gioia mischiata a stracci e lustrini
che cosa sarebbe – amore mio – cosa sarebbe
che cosa sarebbe il piccone senza la cava.







Le...ciliegie... Dopo!

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
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Ibla
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Sicilia


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Inserito il - 09/07/2017 : 18:02:56  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Le parole , quindi dicevo, cariche di passione,
la stessa che vibra dentro la voce di Mercedes Sosa
e che ti pompa il sangue nelle vene sino
a gonfiarti il cuore...
Che si alza in volo.
In una tensione verso l' ideale di libertà che nella
terrena vita latita sempre.

E stavolta a differenza delle altre in cui avevo
ascoltato questa "cantora popular " argentina,
mi sono chiesta chi fosse l'autore del testo.
Eccolo qua:




Silvio Rodríguez Domínguez è un musicista cubano,
" fondatore insieme a Pablo Milanés e Noel Nicola
della "Nueva Trova Cubana" ovvero canzone nuova
dove l'impegno politico-sociale traspare nella musica
che diventa protesta ma allo stesso tempo
musica colta, dolce, passionale, politica, romantica,
popolare ed essenzialmente acustica."




"C'è chi dice che "La maza" sia un canto popolare,
un inno rivoluzionario, un canto di speranza,
un invito alla tolleranza e alla lotta per
l'uguaglianza sociale...

Maza, in spagnolo, significa martello, clava, piccone.

Secondo Rodriguez, "la cantera" è il posto da dove
si estraggono "los cantos" cioè le pietre e
"la maza" lo strumento con cui vengono lavorate.

La metafora "qué cosa fuera la maza sin cantera"
si riferisce al fatto che lui, in quanto strumento,
non è niente senza un cantiere pieno di idee,
di esperienze vissute da cui trarre lo spunto
per scrivere le sue canzoni."

A parer mio, Rodriguez,
nello scrivere quei versi così carichi di pathos,
si serve di quella metafora affinché giunga chiaro
a tutti il messaggio sull'importanza dei valori in
cui credere e per cui lottare.

Ma c'era anche un'altra curiosità che dovevo soddisfare:
che o chi diavolo era il "sinsonte"?
E il richiamo alla conoscenza giungeva stavolta
dalla "gola" di un animale.
Presenza questa, sempre viva nei miei pensieri.
E scopro che il "Sinsonte" è il tordo beffeggiatore
cubano.

Mimo settentrionale (Mimus polyglottos (Linnaeus, 1758)



Che dolcezza!

A chi fosse interessato, consiglio la lettura di questa pagina
http://blog.libero.it/psifor/commenti.php?msgid=9175611&ssonc=278038380
dove ne viene fatta una descrizione molto interessante
ma in maniera divertente!
Aggiungo solo una correzione: il Mimo non vive solo
in nord America ma anche nel centro America.


Molto interessante anche questa ma non divertente!
Per niente!

https://books.google.it/books?id=5j-2DUxwUpYC&pg=PA443&lpg=PA443&dq=tordo beffeggiatore dove vive?&source=bl&ots=b8j9emYfTl&sig=5f6IxYMkpuGEJgIvnDYu08AQ8Lg&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjCtYbZsPzUAhXLYVAKHVN5BKwQ6AEIWzAK#v=onepage&q=tordo%20beffeggiatore%20dove%20vive%3F&f=false



Mockingbird. Così si chiama in inglese.
E questo nome ci riporta alla mente "To Kill a Mockingbird"
di Harper Lee, scrittrice statunitense e autrice di questo
famoso romanzo che ci dice sicuramente di più col titolo
in italiano "Il buio oltre la siepe", da cui è stato tratto
nel 1962 l’omonimo film.
Io l'ho visto due o tre volte.
Il tema trattato, il pregiudizio verso l’altro,
il diverso da noi, l’estraneo o comunque vogliamo chiamarlo,
resta un tema sempre caldo e attuale.
Il "buio oltre la siepe" è ciò che è sconosciuto pur essendo
vicino e il pregiudizio crea timori infondati.
Uccidere un uccelletto innocuo è quindi oltre che crudele,
inutile, come dice Atticus Finch ad un certo punto del libro.

Citazioni dal libro:

"...Perché poi i cosiddetti benpensanti diventino pazzi
furiosi quando succede qualcosa in cui è implicato un nero,
è una cosa che ho rinunciato a capire."
(Atticus Finch: cap. 9)



...Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi
che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia
rappresentato da un uomo col fucile in mano.
Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima
ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare
sino in fondo, qualsiasi cosa succeda. È raro vincere,
in questi casi, ma qualche volta succede.
(Atticus Finch: cap. 11)

Per saperne di più, qui:
http://movievsbook.forumcommunity.net/?t=49158885



Musica, scienza, letteratura, cinema...
Volare con la mente dall'uno all'altro seguendo come
un filo d'Arianna verso una sempre maggiore conoscenza
che apre la gabbia dentro cui staremmo come un uccello
che non saprà mai che ha ali per poter volare.
Ma è solo ciò che vorrei mentre in realtà lui lo sa.
Ma non è capace lui di aprirla la sua gabbia.
Noi invece sì.








Ah! Mockingbird, Mimo,il cui vero nome è Dr. Barbara "Bobbi" Morse-Barton è anche un personaggio della Marvel comics!
Per chi non lo sapesse.


“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Modificato da - Ibla in data 09/07/2017 18:06:25
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iw6cpk
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Inserito il - 09/07/2017 : 22:48:10  Mostra Profilo Invia a iw6cpk un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Questo te lo dedico io

Immagine:

629,78 KB

Rockrider 5.2 + kit bafang swxh Alcedo + batt. 9 Ah 36v
Flyer in the dirt (Flyer S street + dual drive 27 - Custom MTB)
Kalkhoff Pro Connect Alfine 11 speed
-------------------------------
Per arrivare là, dove nessun uomo è mai giunto prima...con un motore a scoppio
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leonardix
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Lazio


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Inserito il - 09/07/2017 : 23:14:38  Mostra Profilo Invia a leonardix un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ragazzi che belle foto in quest'ultima pagina
@Ibla quella della donna ragno è davvero fantastica!

un saluto a tutti!

www.leonardix.altervista.org - pagina FB
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Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 10/07/2017 : 19:26:41  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Iw6...
Sarò sincera...
La tua bellissima foto stavolta ha creato in me un
sentimento ambivalente nei confronti della fotografa:
di immenso piacere da un lato, per la gioia che trasmette
nel suo contatto con la natura e gli animali.
Ma dall'altro di grande invidia...
Per il suo contatto con quello che ha tra le mani !
Ehm... Grazie!



Lèon!
Cavolo che telepatia! Avevo proprio intenzione di veniriti
a trovare in quel tuo bel mondo di esperienze di viaggio di
cui ammiro sempre le bellissime immagini , per lasciarne
una mia che spero non faccia brontolare stavolta il caro
pilotaDD!
Grazie Lèon, per la visita e per l'apprezzamento sulla foto.
Io ho solo colto l'attimo, il resto certe strane interferenze
fra scienza e psicomagia!

******************

Eeeeh... Non è che me le vado a cercare.
Certe notizie mi capitano sotto mano, così, per caso.
E certo un caso sempre strano, devo dire...
Comunque sia, eccola qui riassunta in due parole perché
le altre del resto non aggiungono nulla ad esse
per darne una spiegazione plausibile, sensata o anche
insensata ma in un modo accettabile pur solo nel mondo
illogico della spiritualità religiosa che una sua logica
intrinseca a volte ce l'ha!
Di fonti potete trovarne quante volete, digitando sul
vostro pc:

"L'ostia senza glutine non è valida"

E l'eminente cardinale che di gran carriera si è premurato
a inviare la missiva a tutti i suoi colleghi , ha anche
precisato in questa:
"Per il glutine OGM invece nessun problema! Tranquilli!
Ah! E per il vino, che sia di ottima qualità, mi raccomando!"
Non sono proprio le sue parole ma il senso è quello!

E dire "c'è da morire...! " solo una volta, non può bastare.
A me, ovvio.
No, perché se questi non stanno scherzando come per esempio
inventarsi un pesce di luglio per burla contro i cattolici
celiaci o se non è che magari, essendo a corto di esorcismi
contro il caldo dell'inferno questo ha avuto la meglio sulla
loro mente, offuscandola ulteriormente, se tutto questo non è,
m'è venuta in mente una parola che mi è giunta qualche tempo
fa nella mia e mail con "Una parola al giorno", altrimenti mai incontrata:
relapso.
E perché a me pare proprio che in certe cose questi facciano
a volte capolino all'indietro verso l'idolatria, il paganesimo,
il feticismo, che nulla hanno a che spartire col misticismo,
con lo spiritualismo di cui invece si considera detentrice
e portatrice la religione cristiana cattolica,
nella fattispecie.
Che c'entra allora il glutine col corpo di Cristo di cui
l'ostia dovrebbe essere solo un simbolo?
Perché è solo un simbolo l'ostia, no?
E se non lo fosse, per cui loro si preoccuperebbero di quello
che potrebbe succedergli in carenza di glutine, come diavolo
è che decidono che il glutine OGM invece non è contaminante
per quel corpo?
A me questi mi fanno impazzire!
Ma già da piccola.
E certo, perché da piccola mi... dirigevano!
Verso l'altare.
Tachicardia, sudorazione fredda, respiro affannoso, rigidità corporea...
Tutto questo provavo seguendo la fila degli altri
bambini lungo il corridoio che conduceva all'altare che era
tale e quale al percorso del condannato a morte verso il
patibolo!
E certo. Perché puntualmente, appena arrivata all'altare
e m'inginocchiavo ma più che altro mi collassavano le
gambe che per lo spavento non mi reggevano più in piedi,
il dannato mi ficcava l'ostia in bocca e con lo sguardo
da posseduto e con voce melliflua e inquietante,
mi sussurrava all'orecchio:
"Non masticarlaaaa... Ricordati che hai il corpo di Cristo
in boccaaa...."!
Gli occhi sgranati di terrore, smettevo di respirare.
Una responsabilità più grande della bocca di una bambina
che non capiva come avessero fatto a ridurre Gesù in un
dischetto impalpabile di appena due centimetri!.
Ed io lo pregavo quel Cristo che tenevo nella mia bocca
immobile come colpita da un'improvvisa paralisi, con tutta
la fede di cui non avevo consapevolezza alcuna, affinché
si sciogliesse più veloce di un fiocco di neve prima che
arrivi a terra...

Beh se penso che sia da piccola che da grande io non sono
mai stata capace di lasciar sciogliere una caramella
in bocca e che irresistibilmente la devo schiacciare coi
denti appena infilata in bocca, se esiste davvero un
paradiso, dovrebbero ricordarsi di conservarmi un posto
lassù anche se di ostie nella mia bocca non ne ho fatte
infilare piùda tempo immemore ormai, come premio per
quella eroina che fui da bambina...


Ho letto anche altre parole.
Di un prete:

"Se Dio dipendesse dalla materia, la sua essenza e
la verità della sua creazione sarebbe veramente finita."

Questo secondo me se le fa preparare clandestinamente
le ostie senza glutine!
Che possa nascere un contrabbando di ostie senza glutine
fra preti dissidenti?!!

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
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Modificato da - Ibla in data 10/07/2017 19:32:52
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Ibla
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Inserito il - 11/07/2017 : 16:13:13  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ma passiamo a cose più serie...
Il sorriso ironico dinanzi a calici con vini DOC che
presto richiederanno la presenza di un sommelier sull'altare,
si spegne pian piano sino a sparire del tutto,
dinanzi a secchi pieni d'acqua che DOC non sarà di certo.
Le foto tolgono il respiro per quanto sono belle ma
anche e soprattutto per ciò che mostrano.


Water Warriors di Lynn Johnson.






Le donne e le bambine del villaggio di Foro, in Etiopia,
si recano ogni giorno a una fonte sulle montagne per
riempire d'acqua i loro recipienti.
Il viaggio, tra andata e ritorno, richiede
dalle due alle tre ore.




A Konso, in Etiopia, le donne ricavano il poco di acqua che
possono nella sabbia del letto del fiume Aroyo in secca.




Una donna di etnia Rendille del Kenya settentrionale si abbevera
da una cisterna d'acqua ormai quasi vuota.




In un pozzo del Marsabit, nel nord del Kenya, nove donne
arrampicate su una scala traballante si passano preziosi
secchi d'acqua per farli arrivare in superficie.




Nel Kenya settentrionale le donne Gabra trascorrono in media
cinque ore al giorno trasportando taniche piene d'acqua torbida.
La regione era colpita da una grave siccità che ha provocato
la crisi idrica.





Mi viene in mente il titolo di un romanzo:

Cristo si è fermato ad Eboli

di Carlo Levi:

– Noi non siamo cristiani, – essi dicono, – Cristo si è fermato
a Eboli –.
Cristiano vuol dire, nel loro linguaggio, uomo:
e la frase proverbiale che ho sentito tante volte ripetere,
nelle loro bocche non è forse nulla piú che l’espressione di
uno sconsolato complesso di inferiorità.

- Noi non siamo cristiani, non siamo uomini, non siamo
considerati come uomini, ma bestie, bestie da soma,
e ancora meno che le bestie, i fruschi, i frusculicchi,
che vivono la loro libera vita diabolica o angelica,
perché noi dobbiamo invece subire il mondo dei cristiani,
che sono di là dall’orizzonte,
e sopportarne il peso e il confronto.



http://digilander.libero.it/davis2/lezioni/fotoquinta/neorealisti/opere/eboli.htm




N.B.:
Il reportage Water Warriors della grande fotografa
di National Geographic,Lynn Johnson,
sarà esposto a partire dal 10 luglio e fino al 20
dello stesso mese
nei Saloni del Valentianum di Vibo Valentia.

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
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Inserito il - 14/07/2017 : 09:25:42  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Lorenz Holder




La vita è come un ponte: attraversala pure,
ma non pensare di costruirci sopra la tua casa.

Ogni cosa esistente è impermanente.
Quando si comincia a osservare ciò,
con comprensione profonda e diretta esperienza,
allora ci si mantiene distaccati dalla sofferenza:
questo è l'inizio di ogni cambiamento.
Dhammapada, XX (277)


“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

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Inserito il - 15/07/2017 : 17:04:10  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bella, bellissima la foto
del ponte...
E 'vincitrice di un importante concorso fotografico
internazionale dedicato
all'azione
e all'avventura sportiva.
Mi ha ricordato un mio amico
scomparso di recente il quale
mi
disse una volta che era da folli pensare di poter costruire una
casa sopra un ponte, rifacendosi
a quel pensiero orientale che
mira al raggiungimento della
"felicità" attraverso il distacco
dalle terrene passioni dalla che portano spesso con sé sofferenza.
Unico modo per raggiungere la "felicità"
Detto in due parole e oltremodo riduttivamente.Ma non mi sogno
proprio di impelagarmi in
questioni filosofico-esistenziali
meno che mai in questa sede.
Mi soffermo solo un attimo su
quel "...ci si mantiene distaccati dalla sofferenza."
Ma chi? L'asceta. Forse.
Il mio amico, tutto era tranne un asceta. E difatti se n'andò senza
un ultimo saluto, neanche
soffermandosi sul ponte,
il tempo necessario per fare
ciao con la manina da lontano...
Altro che costruirci una casa su quel ponte!
Anche solo per camminarci ci vuole coraggio.
O incoscienza?

Come questo qui...





o questo...






o quest'altro ancora...







E mi fermo qua...





... anche perché è tardi e la valle
mi aspetta.


Anzi, li faccio qui gli auguri
per i compleanni che mi sono
persa un po' per distrazione,
un po' per mancanza di tempo...
E poi sono sul cellulare!
Auguri sinceri a:

Silverpiz
Mecca
Black fox
e T4R!


E poi, gli auguri dall'arca portano fortuna...!
Non ci credete?
Eeee.... Vedrete, vedrete....

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).

Modificato da - Ibla in data 15/07/2017 17:07:17
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pilotaDD
Utente Master




6123 Messaggi

Inserito il - 15/07/2017 : 18:01:26  Mostra Profilo Invia a pilotaDD un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ibla ha scritto:

Lorenz Holder






Gablenz, Lusazia


Grazie Ibla, un'altra meta che mi piacerebbe raggiungere...

BH Emotion Xenion Jumper 27.5 del 2017 con Bosch Performance CX e batteria da 500Wh+extender da 200Wh, bipa da...trekking estremo!
ma ancora la vecia BH Emotion City 650 Man del 2010 convertita a MTB sistema Panasonic 26V batteria 10Ah ricellata nel 2018, 7 marce con corona da 41 e pacco pignoni 11-34, ruote da 26" (tutta mia!)
una batteria da 16Ah Flyer ricellata a fine 2021 come ricambio per le gite più impegnative (la 18Ah Derby del 2012 l'ho regalata)
Kalkhoff Agattu del 2012 con Nexus da 7 marce, batteria 26V 8Ah, per la moglie (ma ogni tanto...)
MTB Btwin con ruote da 26" (era del figlio, ex ottimo accompagnatore in gite per città e campagna ma ormai la usa una volta l'anno...)
pieghevole Faram Alloy con ruote da 20" e cambio 6 marce
biciclette muscolari varie per tutta la famiglia di seconda o terza mano
e mi hanno rubato una Kalkhoff Agattu del 2008 con Panasonic 26V batteria 10Ah,ruote da 28", Nexus 7 sp.(era della moglie, ma ogni tanto ...)
e due E-Sun pieghevoli con ruote da 20" 6V (una per me e una per la moglie)


Modificato da - pilotaDD in data 15/07/2017 18:02:41
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Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 28/07/2017 : 10:31:26  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
L'immagine delle parole...
Le parole dell'immagine...





"... La fuga non gli ridà (all'uomo) la sicurezza perduta,
ma semplicemente lo aiuta a dimenticare il proprio io
come entità separata. Prova una nuova e fragile sicurezzaal
prezzo di sacrificare l'integrità del suo io individuale.
Sceglie di perdere il suo io, perché non può sopportare di
essere solo. Perciò la libertà -come libertà da- conduce a
una nuova schiavitù..."





"...La ragione, diventando un guardiano messo a sorvegliare
il suo prigioniero -la natura- è diventata anch'essa
prigioniera; e così ambedue le parti della personalità
umana, la ragione e il sentimento, sono rimaste menomate..."




"L’attività spontanea non è l’attività coat­ta, alla quale
l’individuo è spinto dall’isolamento e dall’impo­tenza;
non è l’attività dell’automa, che è assimilazione acritica
di modelli suggeriti dall’esterno.
L’attività spontanea è libera attività dell’io e
implica, psicologicamente quello che la radice latina
della parola, sponte, significa letteralmente:

di propria libera volontà.

...è quell’attività creativa che può operare nelle proprie
esperien­ze emotive, intellettuali e sensuali, e anche nella
propria volon­tà. Un presupposto di questa spontaneità è
l’accettazione della personalità totale, e l’eliminazione
della spaccatura tra « ragio­ne» e « natura »




Le citazioni sono tratte da "Fuga dalla libertà"
di Erich Fromm.
(Lettura del libro consigliata).

Le immagini sono di Julia Cumes.





“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


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claudio02
Utente Master




8995 Messaggi

Inserito il - 29/07/2017 : 10:16:53  Mostra Profilo Invia a claudio02 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
per chi non l'avesse capito ibla è un' artista.

anche

Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
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Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 29/07/2017 : 18:24:21  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
pilotaDD:
Gablenz, Lusazia
Grazie Ibla, un'altra meta che mi piacerebbe raggiungere...


Pilota!
Cavolo! Ti ho saltato! Come si fa a saltare un pilota d'aereo?!
Scusa. E' che a volte proprio come te ho la testa fra le nuvole!
Arca compresa!




Beh, sei meglio di un segugio dell'Etna, (ehm, scusa la similitudine... campanilista!),
nel trovare i luoghi attraverso un'immagine!
Sì, bel posto, piacerebbe anche a me vederlo di presenza.
Sembra preso da un libro di fiabe.
Grazie a te, Pilota!


Claudio...
Quando te ne spunti all'improvviso e dal nulla con
certe battute,
riesci a farmi ridere anche se sono di malumore!
Beh, a qualunque cosa ti riferissi nel considerarmi
un'artista, io la colgo come un complimento e considera
tale anche il mio attribuirti la capacità di farmi ridere,
perché saper suscitare ilarità e buonumore nelle persone
è secondo me una gran bella dote.
Continuando a citare Fromm e a proposito della "spontaneità",
lui dice che:

"... l'artista può essere definito un individuo in grado di
esprimersi spontaneamente, eproprio così lo definiva Balzac;
in tal caso, anche certi filosofi e scienziati devono
pure essere chiamati artisti...
Ci sono poi altri individui i quali, pur non avendo la
capacità - o forse semplicemente la preparazione - per
esprimersi in un mezzo oggettivo come fa l'artista,
possiedono la stessa spontaneità...
Se ci si chiede perché i bambini piacciono alla maggior
parte delle persone, credo che la risposta, a prescindere
dalle ragioni sentimentali e convenzionali,
vada cercata proprio in questo carattere della spontaneità...
La maggior parte di noi è in grado di notare certi momenti
in cui è spontaneo, che sono nello stesso tempo momenti in
cui è autenticamente felice. Si tratti della fresca e
immediata percezione di un paesaggio, o del sorgere di
una verità come risultato della nostra riflessione,
o di un piacere dei sensi che non sia filtrato attraverso
stereotipi, o dell’insorgere dell’amore per un’altra persona:
in questi momenti sappiamo tutti che cosa sia un atto spontaneo,
e tutti possiamo intuire che cosa la vita umana potrebbe essere
se le esperienze spontanee non fossero così sporadiche e casuali...

...L’amore è la principale componente di tale spontaneità,
non l’amore come dissoluzione della
propria identità in un’altra persona, non l’amore come
possesso di un’altra persona, ma l’amore
come affermazione spontanea della realtà e degli altri,
come unione dell’individuo con l’esterno
sulla base della conservazione della propria coscienza
individuale...

...Il lavoro è l’altra componente: non il lavoro come
attività ossessiva per sfuggire la solitudine,
non il lavoro come rapporto con la natura che in parte
è dominio su di essa e in parte adorazione e
sottomissione agli stessi prodotti delle mani dell’uomo;
bensì il lavoro come creazione, in cui l’uomo
diventa uno con la natura nell’atto del creare...
...Non c’è vera forza nel possesso, sia esso di beni
materiali, oppure di qualità spirituali,
come i sentimenti o i pensieri.
L’incapacità di agire spontaneamente, di esprimere quel
che veramente si sente e si pensa,
e la conseguente necessità di presentare uno pseudo-io
agli altri e perfino a sé stessi,
sono la radice del sentimento di inferiorità e di debolezza.
Che ne siamo o no coscienti,
non c’è nulla di cui ci vergogniamo di più del fatto di non
essere noi stessi, e nulla che ci
dia più orgoglio o felicità del pensare, sentire e dire
quello che davvero è nostro.
...quello che importa è l’attività in quanto tale, il processo
e non il risultato.
...Analogamente consideriamo le nostre qualità personali e il risultato dei nostri sforzi
come merci che possono essere vendute in cambio di denaro,
prestigio e potere.

Così l’accento si sposta dall’immediata, naturale,
soddisfazione dell’attività creativa,
al valore del prodotto finito.
In questo modo l’uomo perde la sola soddisfazione che può
dargli vera felicità – l’esperienza dell’attività del
momento presente – e rincorre un fantasma
che lo lascia deluso non appena crede di averlo
afferrato:
quell’illusoria felicità che si chiama il successo.



Cavolo! Con la scusa dell'"artista" a momenti ti copiavo
tutto il libro!
Ehm... E' che quando uno mi piace, mi lascio predere la mano...
E Fromm a me piace!
beh! Che te ne pare?
Se vuoi te la do.
La copia del libro.
Appena finisco di leggerlo.
Solitamente mi ci affeziono e tuttalpiù li presto,
ma per te farò un'eccezione per ricambiare il gentile
complimento.




***************************

Ehm... Ibi, scusa ma Camelot sembra davvero irraggiungibile.
Ma io non la mollo, tranquillo.
Mollare Camelot significherebbe mollare... me stessa!
E' solo che per rimandare anche stavolta dopo essermi
fatta prendere la mano da Fromm, c'è un motivo, come dire...
più...terra,terra.
Devo andare a innaffiare infatti il giardino! Eheh!
...à tantôt mon cher ami...
Ehm... se non mi addormento pure stasera!

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
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Ibla
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Sicilia


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Inserito il - 30/07/2017 : 17:03:21  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ehm... mi addormento Ibi, perché mi metto a pensare.
A un'ora tarda per giunta, alla fine di una giornata
iniziata molto presto e che tra azione e pensiero
si conclude con una stanchezza più mentale spesso che
fisica perché ha lavorato più la mente che il corpo...
E insomma cercando come iniziare, da dove iniziare,
come proseguire, in un argomento complesso per la sua
vastità di cui sono consapevole pur nella conoscenza
limitata , crollo nello sforzo di limitare collegamenti
infiniti che si accavallano nella mente dalla labile
memoria e nella lettura di fonti che la riattivino.
Vabbé, sai che ti dico Ibi? Ora parto senza organizzarlo
il pensiero, lo lascio fluire libero a come e a dove va,
va, sperando di farmi capire pur nel tentativo di essere
sintetica...

Camelot, quindi...
E qua si apre un mondo...
Quello del sogno, della fantasia, della fiaba, della leggenda...
Dei "miti" e degli "archetipi" che essi rappresentano.
E se dico "archetipi" dico "Jung" :
arché (originale) e tipos - (modello).
Per Joung: immagine primordiale.

L'archetipo quindi è un modello innato, facente parte
del nostro patrimonio genetico, è un simbolo che ci
porta a comportarci in un determinato modo.
” Modelli funzionali innati costituenti nel loro insieme
la natura umana”, (Jung).

"Con il concetto di archetipi si amplia l’ inconscio
individuale (di Freud) in inconscio collettivo (di Youg),
il contenitore simbolico che riunisce in un processo
dinamico ogni individualità. Possiamo immaginare
l‘inconscio collettivo come un grande fiume che tocca
ogni sponda, e che in se’ contiene tutto ciò che era
presente alla sorgente..."

Quindi i miti cambiano nel tempo e tra i vari Popoli,
ma gli archetipi che essi rappresentano sono uguali,
sono le immagini primordiali dell'inconscio collettivo
intese come pure e universali e attraverso le quali
si attua (o si dovrebbe attuare) la realizzazione di
una propria sana coscienza individuale...

E da quest'ultima battuta mi riallaccio "alla tua Camelot",
ma la premessa pur sintetica e stiracchiata era necessaria
e così com'è è meglio di niente. Chi vuole potrà
approfondire per i fatti suoi.


"Sana coscienza individuale" quindi, ciò cui alludevo
(nella tua discussione del ciclista cane) con le parole
...
"non è la regola imposta esternamente a noi ma quella che
risiede dentro di noi, nella nostra coscienza"

e senza volerlo ho fatto poi riferimento in un certo
senso a una coscienza collettiva (legata a quel
subconscio collettivo Yunghiano), laddove ho usato
parole quali:"un processo di globalizzazione che non è
quella che fa parte delle dieci piaghe di questo mondo,
ma mi riferisco ad un globale risveglio delle coscienze!"



E finalmente arrivo al nocciolo della questione "Camelot"
e ti dico questo, Ibi:

non ti pare strano che tu mi risponda proprio menzionando
Camelot?
No, perché non è forse Camelot quel luogo-non luogo
esso stesso un archetipo, (la fortezza),
e rappresentativo di archetipi?

L'Ancillotto, eroe archetipico della saga arturiana.

Merlino... la saggezza.

Galahad... il cavaliere perfetto, che trascende l'umano,
il conquistatore del Graal, colui che è capace di portare
soccorso agli esseri viventi ancora imprigionati
nella materia.

Le fate...
La Dama del Lago e Morgana che si identificano con la
Natura ribelle e inafferrabile di cui nessuno riesce a
farsi padrone, nemmeno Merlino.

E mi fermo qui, perché alla fine ciò che mi premeva
sottolineare era la straordinaria capacità dell'archetipo
che fa partire insieme due persone su "una bici impazzita"
che li porta in un punto di incontro: Camelot!

Ci sarebbe da continuare il discorso sulla nascita degli
archetipi, sulla loro evoluzione e sulla loro, spesso,
morte.

Ma non è il caso di approfittare di altro spazio qui in
questa che per me è una specie di Camelot
e da cui non vorrei mi buttassero fuori.









P.S.:

W I KITTARI!!!

Sono artisti anche loro. E l'artista merita rispetto!

Niente, mi viene da ridere a pensare al numero di fustini
di detersivo che aumenta via, via che apro una certa pagina...
Ahah! C'è da morire!
Ehm... chi punge, si aspetti di essere punto a sua volta!

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


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primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).

Modificato da - Ibla in data 30/07/2017 17:26:23
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