E. C.: Penso che l'integrità morale sia qualcosa che non abbia limiti né spaziali, né temporali e che non sia necessariamente insita nelle persone colte se queste la loro cultura hanno coltivata rifacendosi a loro volta a culture intrinsecamente malate.
Scusate la ripetizione ma mancava il soggetto che altrimenti sarebbe sembrato l'integrità morale!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
E il mare azzurro che l’amò, più oltre spinse Odisseo, per nove giorni e notti, e lo sospinse all’isola lontana,[14] alla spelonca,[15] cui fioriva all’orlo carica d’uve la pampinea vite.[16] E fosca[17] intorno le crescea la selva d’ontani e d’odoriferi[18] cipressi; e falchi e gufi e garrule[19] cornacchie v’aveano il nido. E non dei vivi alcuno, né dio né uomo, vi poneva il piede. Or tra le foglie della selva i falchi battean le rumorose ale,[20] e dai buchi soffiavano, dei vecchi alberi, i gufi, e dai rami le garrule cornacchie garrian di cosa che avvenia nel mare. Ed ella[21] che tessea dentro cantando, presso la vampa d’olezzante cedro,[22] stupì,[23] frastuono udendo nella selva, e in cuore disse: – Ahimè, ch’udii la voce delle cornacchie e il rifiatar[24] dei gufi! E tra le dense foglie aliano[25] i falchi. Non forse[26] hanno veduto a fior dell’onda un qualche dio, che come un grande smergo[27] viene sui gorghi sterili[28] del mare? O muove già senz’orma[29] come il vento, sui prati molli di viola e d’appio?[30] Ma mi sia lungi dall’orecchio il detto![31] In odio hanno gli dei la solitaria Nasconditrice.[32] E ben lo so, da quando l’uomo che amavo,[33] rimandai sul mare al suo dolore. O che vedete, o gufi dagli occhi tondi, e garrule cornacchie? – Ed ecco usciva con la spola in mano, d’oro, e guardò. Giaceva in terra, fuori del mare, al piè della spelonca, un uomo, sommosso[34] ancor dall’ultima onda: e il bianco capo accennava di saper[35] quell’antro, tremando un poco; e sopra l’uomo un tralcio pendea con lunghi grappoli dell’uve. Era Odisseo: lo riportava il mare alla sua dea: lo riportava morto alla Nasconditrice solitaria, all’isola deserta che frondeggia[36] nell’ombelico[37] dell’eterno mare. Nudo tornava chi rigò di pianto le vesti eterne che la dea gli dava;[38] bianco e tremante nella morte ancora, chi l’immortale gioventù non volle.[39]
Ed ella avvolse l’uomo nella nube dei suoi capelli; ed ululò sul flutto sterile, dove non l’udia nessuno: – Non esser mai! non esser mai! più nulla, ma meno morte, che non esser più! –[40]
(da "Poemi Conviviali (1904), L’ultimo viaggio - G. Pascoli ).
14] all’isola lontana: è l’isola della ninfa Calipso.
[15] spelonca:grotta.
[16] cui… vite: attorno alla quale, sull’orlo dell’apertura, si stendeva rigogliosa una vite piena di grappoli. Pampinea: carica di grappoli (latinismo).
[17] fosca: scura.
[18] odoriferi: odorosi, profumati.
[19] garrule: che non smettono di gracchiare.
[20] ale: ali (forma letteraria).
[21] ella: Calipso.
[22] presso… cedro: accanto al fuoco sul quale bruciava un profumato tronco di cedro.
[23] stupì: si meravigliò (uso assoluto del verbo, già presente in Dante).
[24] rifiatar: soffiare.
[25] aliano: battono le ali, volano.
[26] non forse: forse (equivale al latino nonne).
[27] smergo: uccello marino.
[28] Sterili: calco dell’aggettivo omerico riferito al mare, che significa sia instancabile, sia (e in questo secondo senso viene ripreso da Pascoli) infecondo.
[29] senz’orma: senza lasciare orma, perché il dio vola.
[30] di… appio: sono i prati dell’isola di Calipso.
[31] Ma… detto: formula di scongiuro omerica (che allude al fatto di non voler sentire una notizia, implicitamente cattiva).
[32] Nasconditrice: il verbo greco kalypto significa nascondo.
[33] l’uomo… amavo: Ulisse.
[34] sommosso: mosso.
[35] accennava… saper: faceva cenno (con il tremito tipico dei vecchi) di conoscere.
[36] frondeggia: perché ricca di boschi.
[37] nell’ombelico: Omero dice che l’isola di Calipso si trova proprio in mezzo all’Oceano.
[38] chi… dava: allude al pianto con il quale Ulisse, nella precedente visita a Calispso, bagnava le vesti che la dea gli donava.
[39] chi… volle: Ulisse aveva infatti rifiutato il dono dell’immortalità che Calipso gli aveva offerto.
[40] Non… più: meglio non esser mai nati (e quindi rimanere nel nulla), piuttosto che conoscere il dolore della morte (ma meno morte), il passaggio dalla morte alla vita (non esser più).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
...E andare verso isole incantate, verso altri amori, verso forze arcane, compagni persi e navi naufragati; per mesi, anni, o soltanto settimane? La memoria confonde e dà l’oblio, chi era Nausicaa, e dove le sirene? Circe e Calypso perse nel brusio di voci che non so legare assieme. Mi sfuggono il timone, vela e remo, la frattura fra inizio ed il finire, l’urlo dell’accecato Poliremo ed il mio navigare per fuggire...
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
"Parole per l animo...portate da un vento lontano...di quando vivevamo in comunione con "la grande Madre" che ci ospita...e passavamo leggeri sulla Terra....
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Nella nota 16, c'è un errore di traduzione. Pampinea è un latinismo in quanto pampineus in latino significa carico di pampini e il pampino in italiano è la foglia della vite e non il grappolo d'uva. Del resto in dialetto siciliano "'a pampina" è la foglia ma di qualsiasi albero.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
"E nelle notti respiravamo piano ascoltavamo suoni dall universo scrutavamo il cielo e le stelle senza paura del domani......... vivevamo il presente.......... (da Terra madre) G.U.
Come non postare qui sull'arca la singolare esperienza di ieri: nel mio giretto serale per il pietroso carso, m'imbatto in un esserino intento a far qualcosa, sono convinto che appena sentirà la macinasassi della mia bici, scomparirà in un lampo dentro un buco, invece mi snobba clamorosamente e sembra così intento a mangiucchiarsi una spiga che è disposto a morire schiacciato pur di non sottrarsi a questo piacere. Io mi son detto, meno male che hai incontrato il vecchio job che piuttosto che farti del male si sarebbe buttato per terra, ma sii più prudente se no non arrivi a sera
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"carrarmatino" Flyer T4 30/9/2006 (22/5/2011 sostituito motore) "lancillotto" Brompton P6R + nano motor 14/12/2007 "piccola peste" Dahon Speed Pro TT 14/10/2008 "frankenstein" Trek liquid 25 + kit ezee 21/11/2008 dismessa il 28/02/2010 "jobbent" Tw-bents Adventure Plus 08/05/2009 elettrificata con ezee 350W dal 28/02/2010 "the tractor" surly pugsley 27/08/2009 + Cyclone 500 13/11/2009 "the lift" haybike eq xduro fs 12/10/2011 "bumblebee" NCM Milano 24/07/2019 "steamroller blues" NCM Aspen 19/12/2019
...bellissime immagini....che possono capitare solo quando si và in giro senza motore a scoppio...questa comunque è da fuori concorso...quel roditore non ha avuto proprio paura...se ne è altamente infischiato dell uomo e della sua cavalcatura in metallo...incredibile...qui in sardegna mi è capitato di tutto....ho corso con la FAT fianco a fianco con i cavalli selvatici dell altipiano della giara....sono stato inseguito per un lungo tratto da una femmina di cinghiale che aveva i suoi cuccioli partoriti da poco...sono stato avvolto da uno stormo di uccelli sul Monte Sirai...e altro ancora...Ma un esserino così che non si sposta....ha dell incredibile....ora chiudo il post...non vorrei che Ibla "la maga"....ci scagliasse contro un anatema per avere invaso i suoi territori...non si sa mai...
Job: "...il vecchio job che piuttosto che farti del male si sarebbe buttato per terra..."
Ahahah! C'è da morire!Sei un tesoro! E lo è anche il tuo "topolone" come da titolo della foto, ed è inutile che qualcuno sgrani gli occhi catatonici trovando disdicevole che io rivolga lo stesso appellativo a te e al topolone che se fosse uno scoiattolo, tutti a esclamare e sempre con gli occhi catatonici: "Che carinooo...!!" In realtà quello che salta fuori per dirla alla Fossati, è sempre quel "maledetto muro"! Nella testa! Certo, se mi entrano in casa la cosa mi secca non poco perché un po' di danno te lo fanno ma non certo col preciso intento e con la cattiveria di farti del male, prerogative queste soltanto umane. E quindi non è che se succede che sconfinano io mi trasformo in un Rambo con coltello fra i denti, mitraglietta in una mano e granata nell'altra!È successo un paio di volte e ad essere sincera a prima vista un po' mi allarmo e mi agito perché non è certo una convivenza consigliabile tranne che per per quegli snob di Londinesi che però si sono invece abituati alla loro presenza nei loro appartamenti!
Comunque sia, uno era quanto uno scricciolo, colato fradicio dentro una vasca di ceramica con venti centimetri d'acqua da cui aveva tentato tutta la notte di uscire saltando contro la parete liscia da cui continuava a scivolare rovinosamente giù dentro l'acqua. Appena mi vide tentò l'ultimo strenuo salto e poi si arrese e si sedette sconfitto e distrutto fisicamente e moralmente in mezzo all'acqua. Il musetto all'insù senza baffi visto che gli si erano incollati addosso, mi guardava con gli occhietti tristi e rassegnati di chi sente la fine ormai prossima. Mi colse l'irresistibile impulso di dargli un'asciugata col phon ma mi ravvidi subito al pensiero che gli avrei di certo procurato un infarto.. fulminante. Optai quindi per la liberazione immediata in un giardino incolto lontano dal mio, dopo averlo imprigionato in un barattolo di vetro. Quando ne saltò fuori, istintivamente filò via di corsa ma per un attimo rallentò e girandosi verso di me mi lanciò uno sguardo con uno squittio che penso volesse dire:"Tu però non sei normale, dài, diciamolo!" Aveva l'accento catanese.
L'altro lo incrociai per caso mentre aprivo il garage e nel panico vi sfrecciò dentro invece che verso il giardino. "Cavolo!" pensai "e adesso come lo stano questo da qui?! Non certo con un barattolo!" Non l'avevo perso di vista nella sua fuga che si era conclusa in cima ad una trave appoggiata contro l'angolo di un muro e vi si era incuneato col muso dentro dandomi le spalle o meglio il suo bel culetto grassottello e tondo da sembrare una palla di pelo. Un pelo grigio chiaro ma bianco candido sulla pancia che stretto com'era in quell'angolo, gli usciva un pò oltre i fianchi. Un pelo di una sofficità incredibile... Ma nooo..! Non l'ho accarezzato! Si vedeva! E intanto che lo osservavo, lui fermo, immobile, non un respiro, la faccia dentro l'angolo... pensando: "Se io non vedo lei, lei non vede neanche me!" E fu la certezza che si aggrappasse a questa convinzione ingenua quanto disperata, a farmi decidere colta da grande tenerezza, di spegnere la luce e di andar via perché riprendesse fiato. Lasciai la saracinesca socchiusa. Non l'ho più rivisto. Evidentemente tenaglie e martelli non erano di suo gradimento!
Grazie per le foto, Job, quel mangione impertinente s'è fatto fare pure lo shooting fotografico!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Beh, Giòs... Della serie... "Io ne ho viste cose che voi umani..." Certo che i tuoi territori, (questi qui invece non sono miei ma solo in uso per diletto, per gentile concessione di amministratori che di muri nella testa non ne hanno), i tuoi territori, quindi dicevo, anch'essi come molti di quelli percorsi dai jobikers, conservano ancora quella straordinaria bellezza selvaggia che rende possibile vivere esperienze ed incontri che scatenano intense emozioni di ricordi ancestrali. E poi ci si ritrova a scriver poesie o a mescolare e confondere la realtà con la mitologia e a credere nel ritorno di maghe che vissero solo nella fantasia di gente che probabilmente andava anch'essa per boschi o per erte montane ma su ben altri destrieri! Gli anatemi, se ne avessi il potere, li manderei solo a quelle menti strette dentro muri che tentano di invadere territori a loro incomprensibili perché incapaci di muoversi nei liberi spazi aperti.
Grazie anche a te per la condivisione di bellissime immagini seppur viste da me solo con la fantasia.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
Rispondo subito ma molto brevemente a ciò che penso tu abbia voluto comunicare attraverso le tue graziose vignette, con un passo della Bibbia in cui mi sono imbattuta giorni fa e che tu che non ti perdi mai una messa la domenica pure se ti trovi in montagna a pedalare, penso conoscerai:
"Ecco, il sognatore arriva! Orsù, uccidiamolo..." Gen. 37,19-20
E, pensa Claudio, queste parole sono scolpite sulla lapide, sai di chi? Di Martin Luter King.
Il suo sogno che fosse considerato scomodo per alcuni e irrealizzabile per altri, si concretizzò alla fine in un cambiamento "perché tutto non rimanesse com'era"
Dici che non ricordi quel passo della Bibbia e nemmeno l'episodio ad esso collegato? Eccheccavolo, Claudio! Un po' di ripasso catechistico fallo di tanto in tanto da buon cattolico!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
E nella imperfezione del mondo dei uomini il suo sogno mezzo secolo dopo si è realizzato, con un mezzo africano presidente degli stati uniti per 8 anni e ora una indianogiamaicana candidata vice presidente.
Il mondo è appunto imperfetto, ancora e sempre,ma a me piace vedere i bicchieri mezzi pieni...
BH Emotion Xenion Jumper 27.5 del 2017 con Bosch Performance CX e batteria da 500Wh+extender da 200Wh, bipa da...trekking estremo! ma ancora la vecia BH Emotion City 650 Man del 2010 convertita a MTB sistema Panasonic 26V batteria 10Ah ricellata nel 2018, 7 marce con corona da 41 e pacco pignoni 11-34, ruote da 26" (tutta mia!) una batteria da 16Ah Flyer ricellata a fine 2021 come ricambio per le gite più impegnative (la 18Ah Derby del 2012 l'ho regalata) Kalkhoff Agattu del 2012 con Nexus da 7 marce, batteria 26V 8Ah, per la moglie (ma ogni tanto...) MTB Btwin con ruote da 26" (era del figlio, ex ottimo accompagnatore in gite per città e campagna ma ormai la usa una volta l'anno...) pieghevole Faram Alloy con ruote da 20" e cambio 6 marce biciclette muscolari varie per tutta la famiglia di seconda o terza mano ...e da maggio 2025 una Scott Strike 910evo con Bosch e batteria da 750Wh! e mi hanno rubato una Kalkhoff Agattu del 2008 con Panasonic 26V batteria 10Ah,ruote da 28", Nexus 7 sp.(era della moglie, ma ogni tanto ...) e due E-Sun pieghevoli con ruote da 20" 6V (una per me e una per la moglie)
BH Emotion Xenion Jumper 27.5 del 2017 con Bosch Performance CX e batteria da 500Wh+extender da 200Wh, bipa da...trekking estremo! ma ancora la vecia BH Emotion City 650 Man del 2010 convertita a MTB sistema Panasonic 26V batteria 10Ah ricellata nel 2018, 7 marce con corona da 41 e pacco pignoni 11-34, ruote da 26" (tutta mia!) una batteria da 16Ah Flyer ricellata a fine 2021 come ricambio per le gite più impegnative (la 18Ah Derby del 2012 l'ho regalata) Kalkhoff Agattu del 2012 con Nexus da 7 marce, batteria 26V 8Ah, per la moglie (ma ogni tanto...) MTB Btwin con ruote da 26" (era del figlio, ex ottimo accompagnatore in gite per città e campagna ma ormai la usa una volta l'anno...) pieghevole Faram Alloy con ruote da 20" e cambio 6 marce biciclette muscolari varie per tutta la famiglia di seconda o terza mano ...e da maggio 2025 una Scott Strike 910evo con Bosch e batteria da 750Wh! e mi hanno rubato una Kalkhoff Agattu del 2008 con Panasonic 26V batteria 10Ah,ruote da 28", Nexus 7 sp.(era della moglie, ma ogni tanto ...) e due E-Sun pieghevoli con ruote da 20" 6V (una per me e una per la moglie)
Hai preso nel segno Ibla....come sempre del resto...in un mondo dove... " piccolo è il numero di persone che vedono con i loro occhi e pensano con le loro menti"...sognare è d obbligo ,è terapeutico...è una forma di auto difesa....nessuno riuscirà mai a convincermi...che "sulla sponda opposta...oltre le nebbia non ci sia AVALON e i suoi fiori...o che seguendo una certa stella si possa arrivare all isola che non c è...
Ibla ha scritto:
Giòs: qui in sardegna mi è capitato di tutto....
Beh, Giòs... Della serie... "Io ne ho viste cose che voi umani..." Certo che i tuoi territori, (questi qui invece non sono miei ma solo in uso per diletto, per gentile concessione di amministratori che di muri nella testa non ne hanno), i tuoi territori, quindi dicevo, anch'essi come molti di quelli percorsi dai jobikers, conservano ancora quella straordinaria bellezza selvaggia che rende possibile vivere esperienze ed incontri che scatenano intense emozioni di ricordi ancestrali. E poi ci si ritrova a scriver poesie o a mescolare e confondere la realtà con la mitologia e a credere nel ritorno di maghe che vissero solo nella fantasia di gente che probabilmente andava anch'essa per boschi o per erte montane ma su ben altri destrieri! Gli anatemi, se ne avessi il potere, li manderei solo a quelle menti strette dentro muri che tentano di invadere territori a loro incomprensibili perché incapaci di muoversi nei liberi spazi aperti.
Grazie anche a te per la condivisione di bellissime immagini seppur viste da me solo con la fantasia.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Ma che bel posto, Pilota! E tutti quei gatti lo rendono ancora più accogliente. Mah! Quella cassa nera vuota, a destra in basso, che potrebbe essere di birra, ha una scritta che non riesco a decifrare ma sembra una marca estera. Certo, le abbiamo anche qui in Italia le birre estere ma se quella scritta è il suo nome, io non lo conosco. Insomma, Pilota, dove si trova quest'angolo di quello che sembra un casolare di campagna molto intimo e dal sapore delle vecchie cose semplici? No, perché io potrei perderci il sonno su quella scritta!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Sì, in effetti Giòs, se lasciata la realtà caotica, ti ritrovi in luoghi simili a quelli delle foto, la sensazione è proprio quella di essere stata catapultata all'improvviso dentro un sogno. E a dare l'idea di un paesaggio onirico è soprattutto l'immenso silenzio in cui esso è avvolto. La definizione che per esempio il Treccani () da del silenzio è "Assenza di rumori, di suoni, voci e simili..."
Io aggiungerei che c'è un silenzio che pur in presenza di suoni o di voci, rimane silenzio, quando i suoni o le voci sono quelli della Natura che di quel silenzio è intrinsecamente parte.
Ero lì, appollaiata su un grande masso in quel pezzo di Terra incastonato come pietra preziosa su un antico gioiello, e ammaliata da una bellezza che commuove, dolcemente stordita dai suoi profumi, lo sguardo annegavo nella tempesta dei suoi colori ripetendo fra me e me: "Che bel silenzio..." , mentre ne ascoltavo i suoni che accarezzavano l'anima.
Era la fresca brezza della montagna che soffiava via leggera dal corpo e dalla mente il ricordo di una canicola lasciata a valle col rumore, era il fruscio del flessuoso ampelodesmos impercettibile, era lo scricchiolio di stoppie al passaggio furtivo d'iridescenti lucertole o l'ipnotico ronzio di un calabrone sonnecchiante poi sul dondolante cardo arso dal sole.
D'improbviso una scheggia di luce fendette l'arida terra pietrosa, illuminando sotterranee esistenze invisibili: era un raggio di sole ribelle che fuggiva dall' immobilità del cerchio perché... Diverso.
E... " sovrumani Silenzi, e profondissima quïete Io nel pensier mi fingo " (G. L.)
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
«Una volpe affamata, come vide dei grappoli d'uva che pendevano da una vite, desiderò afferrarli ma non ne fu in grado. Allontanandosi però disse fra sé: «Sono acerbi». Così anche alcuni tra gli uomini, che per incapacità non riescono a superare le difficoltà, accusano le circostanze.»
Esopo
Ieri altro incontro notevole, purtroppo niente foto, non ho fatto in tempo: spesso trovavo escrementi di volpe infarciti di noccioli di ciliegia, ma questa volta l'ho colta nel sacco, si stava pappando piccole ciliegie selvatiche (cadute dall'albero, per non smentire Esopo) , ma non si è messa in posa come il topolone, ma se l'è svignata anche se quasi con fastidio piuttosto che una fuga
"carrarmatino" Flyer T4 30/9/2006 (22/5/2011 sostituito motore) "lancillotto" Brompton P6R + nano motor 14/12/2007 "piccola peste" Dahon Speed Pro TT 14/10/2008 "frankenstein" Trek liquid 25 + kit ezee 21/11/2008 dismessa il 28/02/2010 "jobbent" Tw-bents Adventure Plus 08/05/2009 elettrificata con ezee 350W dal 28/02/2010 "the tractor" surly pugsley 27/08/2009 + Cyclone 500 13/11/2009 "the lift" haybike eq xduro fs 12/10/2011 "bumblebee" NCM Milano 24/07/2019 "steamroller blues" NCM Aspen 19/12/2019
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
Non ho parole...con quella immagine e con quelle frasi sono rimasto senza...il silenzio pieno di suoni di quel posto meraviglioso...l ho percepito...
Ibla ha scritto:
Sì, in effetti Giòs, se lasciata la realtà caotica, ti ritrovi in luoghi simili a quelli delle foto, la sensazione è proprio quella di essere stata catapultata all'improvviso dentro un sogno. E a dare l'idea di un paesaggio onirico è soprattutto l'immenso silenzio in cui esso è avvolto. La definizione che per esempio il Treccani () da del silenzio è "Assenza di rumori, di suoni, voci e simili..."
Io aggiungerei che c'è un silenzio che pur in presenza di suoni o di voci, rimane silenzio, quando i suoni o le voci sono quelli della Natura che di quel silenzio è intrinsecamente parte.
Ero lì, appollaiata su un grande masso in quel pezzo di Terra incastonato come pietra preziosa su un antico gioiello, e ammaliata da una bellezza che commuove, dolcemente stordita dai suoi profumi, lo sguardo annegavo nella tempesta dei suoi colori ripetendo fra me e me: "Che bel silenzio..." , mentre ne ascoltavo i suoni che accarezzavano l'anima.
Era la fresca brezza della montagna che soffiava via leggera dal corpo e dalla mente il ricordo di una canicola lasciata a valle col rumore, era il fruscio del flessuoso ampelodesmos impercettibile, era lo scricchiolio di stoppie al passaggio furtivo d'iridescenti lucertole o l'ipnotico ronzio di un calabrone sonnecchiante poi sul dondolante cardo arso dal sole.
D'improbviso una scheggia di luce fendette l'arida terra pietrosa, illuminando sotterranee esistenze invisibili: era un raggio di sole ribelle che fuggiva dall' immobilità del cerchio perché... Diverso.
E... " sovrumani Silenzi, e profondissima quïete Io nel pensier mi fingo " (G. L.)
Un vero peccato, Job, che tu non abbia fatto in tempo a fotografarlo quel bel musetto! Un peccato però solo per me, mentre tu ti sei goduto l'incontro con la bella volpe senza filtri fra te e lei e senza perderti un solo istante di quelli trascorsi dalla sua apparizione alla sua scomparsa che sarebbero invece andati perduti se ti fossi distratto a cercare il cellulare. L' inventore del genere favolistico, Esopo, da te citato, non so se lo sai e se lo sapete, non ebbe una vita... da favola. Oltre infatti ad avere un aspetto deforme ed essere affetto da balbuzie, nacque schiavo e morì ucciso dagli abitanti di una città che si erano in qualche modo offesi da certi suoi discorsi sulla loro dissolutezza. Non ricordo i particolari e siccome sono quasi cotta, crollerei nel cercare e leggere la sua storia senza riuscire a scrivere il post nemmeno stasera! Quello che comunque volevo sottolineare è che le favole di questo scrittore greco vissuto alcuni secoli prima di Cristo, noi continuiamo a raccontarcele ancora oggi! Perché le favole piacciono sempre e quasi a tutti e la morale di ognuna di esse è sempre attuale. Pensa, Job, ma solo per citare un esempio, a quella de "Il lupo e l'agnello" dove contro le accuse pretestuose del lupo contro l'agnello con l'unico scopo di mangiarselo, a nulla valsero i tentativi di difendersi dell'agnello rispondendo con argomentazioni logiche e opponendo la verità contro la falsità. L'amara morale della favola... è sempre attuale laddove continua a vincere la legge del più forte.
Comunque sia, Job, la tua volpe mi ha fatto ricordare una bellissima canzone di Ivano Fossati. Questa:
P.S.: Ehm... Alla fine sono crollata!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Giòs: il silenzio pieno di suoni di quel posto meraviglioso...l ho percepito...
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
prudente: Mi scuso per gli errori fastidiosi che ogni tanto mi sfuggono e anche per il tono che per iscritto non riesce mai abbastanza bonario e pacifico come lo vorrei.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Vabbè , io mi devo accontentare del topolone sfrontato, pur incontrando spesso la volpe dubito che riuscirò mai a fare una foto del genere, anche se una volta quell'impertinente è persino entrata nel bagagliaio dell'auto di mio fratello e se l'è filata con un salame , non per niente si è fatta la fama di "furba".
Comunque vedo che è animale che ispira gli artisti.
I miei incontri più emozionanti fino adesso sono stati un grosso orso nella neve , di cui ho visto solo il sederone , non l'ho certo chiamato per fargli la foto e poi un branco di tursiopi che mi sono passati sotto mentre nuotavo (forse uno dei più grandi spaventi della mia vita) . Il mio sogno è vedere la lince, qualcuno in appennino giura di averla vista e proprio nelle zone che frequento io, anche se si può facilmente confondere con il gatto selvatico a meno di non riconoscere gli inconfondibili ciuffetti sulle orecchie.
"carrarmatino" Flyer T4 30/9/2006 (22/5/2011 sostituito motore) "lancillotto" Brompton P6R + nano motor 14/12/2007 "piccola peste" Dahon Speed Pro TT 14/10/2008 "frankenstein" Trek liquid 25 + kit ezee 21/11/2008 dismessa il 28/02/2010 "jobbent" Tw-bents Adventure Plus 08/05/2009 elettrificata con ezee 350W dal 28/02/2010 "the tractor" surly pugsley 27/08/2009 + Cyclone 500 13/11/2009 "the lift" haybike eq xduro fs 12/10/2011 "bumblebee" NCM Milano 24/07/2019 "steamroller blues" NCM Aspen 19/12/2019
Job: Vabbè, io mi devo accontentare del topolone sfrontato, pur incontrando spesso la volpe dubito che riuscirò mai a fare una foto del genere
Ma guarda Job che quello che ha fatto la foto alla volpe, è stato appostato per ore ad aspettarla e ovviamente con una fotocamera professional specie se doveva presentarla ad un concorso fotografico. Magari ti capiterà di incontrarne una meno diffidente e più lusingata invece dalla tua ammirazione e dall'idea di finire sulle prime pagine dei giornali, che si metterà in posa come il tuo topolone! Per quanto riguarda il tuo incontro con i tursiopi che in realtà sono inoffensivi se non minacciati, per caso, visto che frequenti anche lagune in barchino, è avvenuto in quella di Grado?
Job: Il mio sogno è vedere la lince, qualcuno in appennino giura di averla vista e proprio nelle zone che frequento io, anche se si può facilmente confondere con il gatto selvatico a meno di non riconoscere gli inconfondibili ciuffetti sulle orecchie.
In realtà, Job, più che per i ciuffetti sulle punte delle orecchie, dovrebbe essere più distinguibile dal gatto selavatico, specie se da lontano, per la lunghezza della coda nettamente più lunga e folta in quest'ultimo, " con estremità arrotondata nera, spesso con 2-3 anelli neri chiaramente visibili. Inoltre ha sempre una striscia nera lungo il dorso".
Gatto dell'Etna...
Il gatto selvatico europeo (Felis silvestris) è stato eletto ambasciatore 2020 dei boschi naturali, dei paesaggi rurali ricchi di nascondigli e di una protezione efficace della natura. Sulla protezione sancita dalla legge federale svizzera del 63 di questo elegante cacciatore sfuggito di poco allo sterminio, così si esprime Philipp Schmidt nella sua "storia sugli animali cacciabili della Svizzera" (1976): "E' stato come chiudere la fossa dei liquami dopo che qualcuno c’era già caduto dentro"
A rischio di estinzione è invece in Sri Lanka uno dei gatti selvatici più piccoli al mondo, perché il suo habitat naturale è stato invaso dalle coltivazioni.
Misurano dai 35 ai 48 centimetri, e sono prevalentemente animali notturni, anche se a volte escono allo scoperto anche di giorno. Sono così piccoli che possono stare dentro a una mano.
Job: vedo... che è animale che ispira gli artisti...
Come, per esempio, Leonardo da Vinci che non fu solo il genio e l'innovatore conosciuto per le opere artistiche e per le macchine avveniristichema anche narratore di favole e leggende, ricche di arguzia e di impegno morale.
"La volpe e la gazza" di Leonardo da Vinci
Una volpe affamata capitò, un giorno, sotto un albero dove s'era posato un branco di gazze rumorose. La volpe, nascosta, incominciò a osservarle, e si accorse che quegli uccelli erano sempre in cerca di cibo e non avevan paura di posarsi e di beccare nemmeno sulle carcasse degli animali. "Proviamo" disse fra sé la volpe. Piano piano, senza farsi sentire, si mise lunga distesa, restando immobile, a bocca aperta, come se fosse morta. Dopo un po' la gazza la vide e subito si buttò giù dall'albero. Si avvicinò alla volpe e, credendola morta, incominciò a beccarle la lingua. Così lasciò la testa nella bocca della volpe come in una tagliola.
O ancora:
Aquila con volpe di Antonio Ligabue (1944)
Volpe nella neve (1860) di Gustave Courbet, tornato dopo cinquant'anni a Palazzo dei Diamanti di Ferrara.
Anche se non c'entra, o forse sì, mi piace citare queste sue parole: «Ho cinquant'anni ed ho sempre vissuto libero; lasciatemi finire libero la mia vita;
quando sarò morto voglio che questo si dica di me: Non ha fatto parte di alcuna scuola, di alcuna chiesa, di alcuna istituzione, di alcuna accademia e men che meno di alcun sistema: l'unica cosa a cui è appartenuto è stata la libertà.»
P. S.:Ehm... pensavo, Job, che in attesa che il tuo sogno si realizzi, potresti accontentarti di questo usandolo magari come portachiavi:
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Per quanto riguarda i tursiopi, mi succedette in Grecia, avevamo noleggiato una barchetta e al largo avevo deciso di fermarmi a fare il bagno, ad un certo punto sotto di me sento l'acqua ribollire e una spinta dal basso verso l'alto: la prima cosa che ho pensato con sgomento è stata un terremoto marino ! Poi ho intravisto degli enormi siluri grigi sfrecciare sotto di me, l'immaginario ti porta subito allo squalo (abbiamo visto troppi film sull'argomento fin da piccoli), dallo sgomento sono passato al terrore e al panico in un centesimo di secondo e ho rischiato di annegarmi . Poi posso dire di aver praticamente camminato sulle acque come Gesù per raggiungere e salire sulla barchetta e da lì restare paralizzato a guardare oltre: il branco nella totale indifferenza della mia presenza, si era spostato un po' più in là ma non avanzava più in maniera rettilinea ed erano usciti in superficie forse a banchettare sardine che prima stavano inseguendo, chissà! Solo allora ho realizzato che erano tursiopi e mi sono tranquillizzato (un po') ma ricordo che in quella vacanza non ho mai più fatto il bagno se non a pochi metri dalla riva
"carrarmatino" Flyer T4 30/9/2006 (22/5/2011 sostituito motore) "lancillotto" Brompton P6R + nano motor 14/12/2007 "piccola peste" Dahon Speed Pro TT 14/10/2008 "frankenstein" Trek liquid 25 + kit ezee 21/11/2008 dismessa il 28/02/2010 "jobbent" Tw-bents Adventure Plus 08/05/2009 elettrificata con ezee 350W dal 28/02/2010 "the tractor" surly pugsley 27/08/2009 + Cyclone 500 13/11/2009 "the lift" haybike eq xduro fs 12/10/2011 "bumblebee" NCM Milano 24/07/2019 "steamroller blues" NCM Aspen 19/12/2019
la volpe nn è simpatica, la volpe mi ha sterminato il pollaio intero e divorato tutti i pulcini anche.
simpatica solo a se stessa
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
Pensa, Claudio, che prima di entrare nel pollaio, fa sempre un discorsetto dai toni enfatici e trascinanti che puntualmente conclude così:
“Dobbiamo essere crudeli, dobbiamo esserlo con la coscienza pulita, dobbiamo distruggere in maniera tecnico-scientifica.”
Lasciando la folla delirante dei suoi fans sempre a bocca aperta!
Persino il gallo inebetito e soggiogato dalla veemenza di quel podio, gli urla come un ossesso il suo... saluto! In lingua gallica, ovviamente!
Ora, Claudio, volendo assecondarti nell'uso del lemma filosofico "decostruzionismo," che solo per pronunziarlo mi s'inceppa la lingua, figurati per comprenderne il complesso significato, è quindi con i limiti della mia lacunosa conoscenza filosofica che solo per gioco, vorrei invitarti a spostare la tua decostruzione dalla mia arca al tuo pollaio (non me ne voglia Derrida). No, perché nel tuo pollaio dove i pulcini ti seguono come una seconda mamma mentre spargi granturco imitando il loro verso... pìupìupìu...e poi crescendo li chiami per nome... Clementina.... Rosina... Nerino... e via discorrendo, un bel giorno ti ci affacci dentro così
e chiami sibilando.... " Clementinaaa... vieniiii.... vieniii..." in un sussurro inquietante da gelare il sangue, tanto che alla poveretta viene un infarto prima ancora che tu riesca a tirarle il collo!
Ecco, questo è per la mia mente fortemente destabilizzante nello sforzo di capire perché la fame e l'istinto di sopravvivenza della volpe fa di lei un'antipatica mentre cacciarla per sport, infliggerle lunghe e crudeli sofferenze con tagliole, lacci o veleni con cui muore dopo lente agonie, o utilizzare i suoi cuccioli per allenare i cani alla caccia fa dell'uomo un gran simpaticone! Vabbé, non mi va di ripetermi su cose già da me trite e ritrite qui, perché se poi non c'è volontà di capire è fra l'altro inutile. Sottolineo solo ancora una volta che la crudeltà non è dell'animale ma dell'uomo; l'animale agisce d'istinto e se sconfina dal suo territorio è perché non trova di che sopravvivere per sé e la sua prole. Se non si limita ad uccidere il necessario per sfamare se stessa e i cuccioli e fa invece una strage di galline, forse è per una mancata percezione del superfluo, per cui avendo a disposizione tutte quelle prede ritiene necessario farle fuori tutte per una specie di euforia forse, in cui si lascia trascinare da un istinto predatorio fuori controllo. Certo non sarà un bello spettacolo da vedere ed è normale sentirsi sopraffatti da una grande rabbia per il danno subito ma non certo per il senso di pena verso le vittime. Se poi me lo vieni a raccontare come dire "Voi qui vi raccontate le favole mentre non sapete con chi avete a che fare!", ti rispondo che so benissimo con chi ho a che fare: con un animale e selvatico per giunta che si comporta come tale e del quale so cosa aspettarmi mentre è dell'uomo che non ho mai certezze per cui non saranno le stragi commesse dal primo a crearmi crisi esistenziali e relative problematiche decostruttive. Quindi se nella favola la volpe è il simbolo della furbizia, tu fatti più furbo di lei: decostruisci il tuo "pollaio" e ne costruisci uno inaccessibile a lei e a tutti i predatori antipatici, pure quelli che arrivano dall'alto, così da salvaguardare le vite delle tue... amate gallinelle.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
E.C.: Ecco, questo, è per la mia mente fortemente destabilizzante nello sforzo di capire anche perché...
Job: Poi posso dire di aver praticamente camminato sulle acque come Gesù per raggiungere e salire sulla barchetta...
Però, Job... che incontro straordinario!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Quoto Ibla, oltretutto le stragi che fanno la volpe e il lupo sono sempre colpa dell'uomo perchè tiene racchiusi in poco spazio molti animali che in natura (o quanto meno in spazi adeguati) avrebbero ampie possibilità di salvarsi dall'attacco e di nascondersi ma allevati in recinti di pochi metri quadri sono in trappola e quindi spacciati tutti, e come dice Ibla, trappola pure mal costruita , che la volpe ancor oggi riesca a fare queste sortite, fa onore alla sua furbizia e la sua temerarietà e svilisce la presunta intelligenza dell'uomo che pur dotato di mezzi infinitamente superiori si fa gabbare .
Se invece l'intento è di disumanizzare il concetto di "animale" allora sono d'accordo, dividere gli animali in buoni/cattivi , simpatici/antipatici non ha senso e spesso la natura può lasciare sbigottiti per certi episodi apparentemente molto crudeli. Questa ad esempio non credo che la sapete: non è raro che i cavalli si pappino i pulcini delle galline se incautamente presenti nelle loro stalle !
"carrarmatino" Flyer T4 30/9/2006 (22/5/2011 sostituito motore) "lancillotto" Brompton P6R + nano motor 14/12/2007 "piccola peste" Dahon Speed Pro TT 14/10/2008 "frankenstein" Trek liquid 25 + kit ezee 21/11/2008 dismessa il 28/02/2010 "jobbent" Tw-bents Adventure Plus 08/05/2009 elettrificata con ezee 350W dal 28/02/2010 "the tractor" surly pugsley 27/08/2009 + Cyclone 500 13/11/2009 "the lift" haybike eq xduro fs 12/10/2011 "bumblebee" NCM Milano 24/07/2019 "steamroller blues" NCM Aspen 19/12/2019
a parte il fatto che le 10 galline erano libere in 3000mq e dormivano sopra gli alberi
mettiamolo pure da una parte
il problema caro job ed ibla sta nella nomenclatura
proviamo a metterla giù diversamente:
paola, alessandra, mirca, elisabetta, giulia, federica, daniela, diana, anna e laura assieme ai piccoli guido, bruno e francesca stanno passeggiando libere nel prato
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arriva la volpe antonia
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sta per sbranare tutte, ma tutte..
paola, alessandra, mirca, elisabetta, giulia, federica, daniela, diana, anna e laura assieme ai piccoli guido, bruno e francesca
per puro caso il contadino uccide la volpe prima che agisca.
paola, alessandra, mirca, elisabetta, giulia, federica, daniela, diana, anna e laura assieme ai piccoli guido, bruno e francesca sono illese e felici, purtroppo antonia però è venuta a mancare.
forse forse se nn si ha fretta di rispondere a questa storiella la mente percepisce l'errore di fondo
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
Claudio: ...paola, alessandra, mirca, elisabetta, giulia, federica, daniela, diana, anna e laura assieme ai piccoli guido, bruno e francesca...
c'è da morire!
Comunque no, non l'ho percepito. Il problema di fondo! Ma se m'illumini, ne possiamo tranquillamente parlare.
Però... ma quant'è bella Antonia!
Ah! Perché "caro Job " e non anche "cara Ibla"?!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
claudio02 ha scritto: paola, alessandra, mirca, elisabetta, giulia, federica, daniela, diana, anna e laura assieme ai piccoli guido, bruno e francesca sono illese e felici, purtroppo antonia però è venuta a mancare.
forse forse se nn si ha fretta di rispondere a questa storiella la mente percepisce l'errore di fondo
Ho provato ad aspettare a rispondere ed in effetti alla fine ho trovato la soluzione:
paola, alessandra, mirca, elisabetta, giulia, federica, daniela, diana, anna e laura assieme ai piccoli guido, bruno e francesca e perfino quella stronza di antonia sono stati massacrati tutti dal contadino che in effetti è simpatico solo a se stesso come la volpe e come le galline ma in effetti non sapere neanche il suo nome rispetto agli altri non mi interessa molto
"carrarmatino" Flyer T4 30/9/2006 (22/5/2011 sostituito motore) "lancillotto" Brompton P6R + nano motor 14/12/2007 "piccola peste" Dahon Speed Pro TT 14/10/2008 "frankenstein" Trek liquid 25 + kit ezee 21/11/2008 dismessa il 28/02/2010 "jobbent" Tw-bents Adventure Plus 08/05/2009 elettrificata con ezee 350W dal 28/02/2010 "the tractor" surly pugsley 27/08/2009 + Cyclone 500 13/11/2009 "the lift" haybike eq xduro fs 12/10/2011 "bumblebee" NCM Milano 24/07/2019 "steamroller blues" NCM Aspen 19/12/2019
Carissima ibla e job, il contadino si chiama fido, l errore di fondo è credere che esiste una precedenza sul diritto alla vita. Pari dignità e diritto per francesca e antonia, qui il numero era addirittura sproporzionato a svantaggio delle galline, la volpe è una parente del nostro amato cane, deve essere piacevole accarezzarla, più piacevole di francesca, ma nn cambia la sostanza. Francesca e antonia nn sanno di essere vive, e non sanno che moriranno.
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
Allora Claudio... E se inizio il discorso con "allora"dovresti sapere ormai che é perché non so da dove cominciare quando l'argomento é immenso e quando mi rendo conto che malgrado i discorsi fatti in precedenza sul mio essere animalista, sul mio essere vegetariana, scopro che non sono stata chiara o che tu sei così distratto quando leggi che non capisci una beneamata di quello che scrivo o semplicemente non vuoi capire per poter rimanere aggrappato alle tue convinzioni di comodo.Ma finché ritengo che ne valga la pena per il soggetto che ho di fronte, continuo a dialogarci, altrimenti taglio il discorso se la testa che ho davanti è solo da tagliare e basta! Quindi, primo: da quali mie parole hai dedotto che io creda nell'esistenza di una precedenza sul diritto alla vita?Ho dato forse l'impressione di fregarmene della fine che hanno fatto le tue galline per difendere ad oltranza quella "stronza"() della volpe? Guarda che sia il leone a inseguire la gazzella o il gatto a inseguire il topo, io tifo sempre per la gazzella e per il topo così come avrei tifato per le tue galline se fossi stata presente anche se so perfettamente che qualcuno rimarrà a pancia vuota! E già la mia presenza avrebbe fatto fuggire la volpe e se proprio per rabbia avessi imbracciato un fucile, avrei dato una chance alla volpe sparando un colpo in aria. Tu pensi che il contadino le spara per risolvere il problema? O pensi che l'uomo che spara alle spalle ad un uomo che fugge, lo faccia per fermarlo per autodifesa? Comunque sia, se no mi perdo nel labirinto della psiche umana, ho solo cercato di spiegarmi e di spiegarti, dinanzi alle tue parole:
un po di decostruismo nn farebbe male quila volpe nn è simpatica, la volpe mi ha sterminato il pollaio intero e divorato tutti i pulcini anche. simpatica solo a se stessa
il suo comportamento dove non puoi ravvisare una tua sottintesa crudeltà che è invece tipicamente umana. E andiamo alle altre tue parole:
Francesca e antonia nn sanno di essere vive, e non sanno che moriranno.
Stai parlando di autocoscienza e di coscienza, assenti negli animali secondo te o meglio secondo teorie scientifiche fra l'altro ormai obsolete perché smontate da altre teorie fondate su esperimenti su alcune specie di animali, a quanto pare inequivocabili?Ma guarda, io salto a pié pari sia le une che le altre perché la mia autocoscienza e la mia coscienza se ne fregano altamente di sapere se c'è o non c'è nell'animale oltre al dolore cosciente e cioè quello che prova di fatto, anche "il dolore del sapere di provare dolore”! Basta la mia di consapevolezza del dolore per immedesimarmi in quello che prova l'animale specie se indifeso alla mercè dell'uomo che lo tratta come fosse un oggetto. Se la sofferenza inferta poi è del tutto gratuita, con la crudeltà di un essere pensante, munito di autocoscienza, ritenuto come tale soggetto morale, e allora io sto dalla parte degli animali, ad oltranza!, perché trovo più moralità nell'animale che non ha coscienza semmai del male invece che nell'uomo che lo pensa e lo fa sapendo di farlo.Nella consapevolezza umana di sé, non si può non avere consapevolezza che l'animale è un essere vivente che sente dolore anche se privo di autocoscienza.
Diceva Charles Darwin: tra animali e uomini la differenza è di quantità, non di qualità.
Decostruiamoci Claudio... decostruiamoci...
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
E siccome mi si è oscurato il mio gatto selvatico dell'Etna... io lo rimetto!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Premetto che io sono un misantropo incallito e un ipocrita della peggior risma (mangio carne di pollo ma se vedo uccidere un pollo mi prende male) quindi tutto quello che scrivo è difettoso e "costruito" lo ammetto candidamente, ma mi associo a quanto dice Ibla, credo che CO2 abbia letto in noi retropensieri non espressi nel testo scritto. Infatti colto dalla perplessità sono andato a vedere se fosse sfuggito a uno dei due la parola "simpatica" come aggettivo della volpe, ma il primo che nomina questo aggettivo è proprio Claudio. Anch'io avrei tifato per le galline e non avrei incolpato il povero Fido.
Invece ti do ragione sul fatto che le galline avrebbero vita breve anche libere in natura , nel caso della azienda agricola che frequento e dove tengo i miei cavalli, in effetti da quando le galline sono state lasciate libere, sono sparite tutte: tra lupi, faine, tassi , falchi e volpi non avevano speranze, si sono salvati i galli, ma non trovando con cui procreare , nell'arco di poco sparirà il gallus domesticus da qui, in effetti non ho mai visto galline nei boschi eppure chissà quante sono scappate dai pollai, probabilmente 4000 anni fa se la cavavano meglio nella lotta alla sopravvivenza.
E a proposito di qualità della vita di questi disgraziati pennuti:
da wikipedia "Negli allevamenti intensivi, i polli da carne generalmente vengono abbattuti all'età di 6-14 settimane."
"Le galline ovaiole, raggiunta l'età di 12 mesi, cominciano a diminuire la capacità produttiva; vengono quindi macellate per ricavare alimenti per l'infanzia..."
Penso che una gallina samurai ritenga più onorevole affrontare la morte con la volpe
Comunque io ho provato l'amarezza e lo sbigottimento della strage: ho assistito (subito dopo il fatto) ad un attacco di lupi agli ovini dell'azienda, la mattina trovammo 30 tra capre e pecore sgozzate e lasciate lì quasi in riga, come fossero state giustiziate, uno dei maremmani morto perchè inseguendo i lupi era finito contro un furgone, per fortuna i miei cavalli e gli asini erano più difficili da attaccare e quindi esclusi dai piani bellici. Se quella notte avessi visto imbracciare il fucile e sparare da parte dei miei amici contro i lupi, non mi sarei disperato per niente, però a mente fredda non riesco ad odiare i lupi e preferisco che ci siano in appennino piuttosto che vengano sterminati e anche se non ci sono più le capre e le pecore pazienza, proprio perchè comunque destinate al mattatoio e animali che considero "artificiali" in quanto progettati dall'uomo e non dalla natura, che non sanno difendersi in proprio: non ho mai visto stragi di caprioli, i lupi riescono a prendere solo i più giovani o i malati .
Questi qui sotto io li chiamo i 3 tenori, non conosco i loro nomi ma sono 2 maschi ed una femmina e fanno bene il loro lavoro, potrei chiamarli job, ibla e claudio per dare un po' di costruzionismo in più
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"carrarmatino" Flyer T4 30/9/2006 (22/5/2011 sostituito motore) "lancillotto" Brompton P6R + nano motor 14/12/2007 "piccola peste" Dahon Speed Pro TT 14/10/2008 "frankenstein" Trek liquid 25 + kit ezee 21/11/2008 dismessa il 28/02/2010 "jobbent" Tw-bents Adventure Plus 08/05/2009 elettrificata con ezee 350W dal 28/02/2010 "the tractor" surly pugsley 27/08/2009 + Cyclone 500 13/11/2009 "the lift" haybike eq xduro fs 12/10/2011 "bumblebee" NCM Milano 24/07/2019 "steamroller blues" NCM Aspen 19/12/2019
job ha scritto: se non ci sono più le capre e le pecore pazienza, proprio perchè comunque destinate al mattatoio e animali che considero "artificiali" in quanto progettati dall'uomo e non dalla natura, che non sanno difendersi in proprio
quindi dovrei interrompere il trattamento anti varroa e lasciar morire le mie api.
l'essere autocosciente deve smetterla di trasferire il suo stato al regno animale
vegetale
e nei casi gravi al materiale.
quando nn si crede in Dio si crede a tutte le cretinate più assurde.
(e così per ibla anche oggi abbiamo mescolato il fulminato di mercurio con la polvere da sparo...)
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
claudio02 ha scritto: quindi dovrei interrompere il trattamento anti varroa e lasciar morire le mie api.
Ripeto, il mio giudizio è viziato e vizioso e non voglio avere ragione nè sono convinto di averla, oltretutto aggiungo che il miele non mi piace e mi fa pure male .
Io, se ne avessi, difenderei le mie api e come ho scritto sopra mi sento in dovere di difendere tutti gli animali che ho "schiavizzato" e denaturato per il mio sollazzo (il danno ormai è fatto) perchè ormai la loro sopravvivenza dipende da me, ma tengo ben presente nella mia mente che:
- tu sei parassita delle api nè più nè meno che l'acaro e fino a prova contraria è la specie umana quella che fa più danni alle api, non l'acaro .
- l'acaro in questione è arrivato in italia grazie all'uomo, difficilmente altrimenti sarebbe arrivato fin qui nella forma catastrofica che crea danno (agli apicoltori non tanto alle api) .
- l'acaro non è nè cattivo nè antipatico, lotta per la sopravvivenza con i mezzi che ha, se c'è in natura vuol dire che ha una sua ragion d'essere.
- le api allo stato libero si difendono bene dagli acari senza bisogno di insetticidi e trattamenti vari da parte dell'uomo, la principale causa di moria è sempre l'uomo .
- l'uomo dall'alto della sua intelligenza ha il dovere di trovare il metodo meno invasivo per salvaguardare i suoi "pet" che sicuramente non è quello di sterminare le altre specie alterando e contaminando l'ecosistema .
"carrarmatino" Flyer T4 30/9/2006 (22/5/2011 sostituito motore) "lancillotto" Brompton P6R + nano motor 14/12/2007 "piccola peste" Dahon Speed Pro TT 14/10/2008 "frankenstein" Trek liquid 25 + kit ezee 21/11/2008 dismessa il 28/02/2010 "jobbent" Tw-bents Adventure Plus 08/05/2009 elettrificata con ezee 350W dal 28/02/2010 "the tractor" surly pugsley 27/08/2009 + Cyclone 500 13/11/2009 "the lift" haybike eq xduro fs 12/10/2011 "bumblebee" NCM Milano 24/07/2019 "steamroller blues" NCM Aspen 19/12/2019
Job: - tu sei parassita delle api nè più nè meno che l'acaro...
Sì, Claudio, in effetti sono esplosa... In una gran risata!
Per il resto quoto pienamente Job, mentre riguardo al tuo presunto mio... transfert, che vuoi che ti dica? Vado giù di nuovo con le foto già abbondantemente pubblicate dove appare chiaro che l'unico trasfer...imento che avviene è quello delle manacce dell'uomo (convinto che il suo dio lo ha fatto padrone dell'universo) su animali indifesi la cui sofferenza la vede pure un cieco? Francamente non mi pare il caso e me ne manca pure la voglia.
E a proposito di Dio....
Claudio: quando nn si crede in Dio si crede a tutte le cretinate più assurde.
Guarda Claudio, a me succede di pensare la stessa cosa... al contrario! E cioé che in nome di un dio si è creduto alle cretinate più assurde e peggio, sono state fatte le cretinate più assurde.
Sarà per il moscow mule che sto sorseggiando ma io mi sento... leggera come un uccello che fende l'aria con le sue belle ali tra le nuvole di un cielo... infinito.
Fatti un moscow mule pure tu, Claudio!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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