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babu
Utente Medio


Lombardia


169 Messaggi

Inserito il - 05/11/2010 : 18:52:48  Mostra Profilo Invia a babu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ieri sono stato all'Eicma e ho colto l'occasione di provare per la prima volta due bici a pedalata assistita. Quest'anno è stato lasciato molto spazio ai veicoli elettrici, con una pista indoor dedicata ai test.
La prima che ho provato è stata la Bianchi: la logica di funzionamento a controllo di forza prevede tre livelli di assistenza (bassa, media, alta). L'accelerazione mi è sembrata molto graduale, senza strattoni, e la velocità è facilmente regolabile. La sensazione che mi ha lasciato era di guidare una bici normale con in più una "mano invisibile" che mi dava una spinta.
La seconda che ho provato è la Italwin Eagle Elite, che mi hanno spiegato abbia una logica di funzionamento a controllo di rotazione. La sensazione è stata più innaturale, praticamente giravo ogni tanto i pedali a vuoto e la bici andava a velocità costante a 19 o 25 km/h a seconda del livello impostato. Anche l'attacco del motore nelle partenze mi è sembrato più brusco. Negli slalom in mezzo al traffico ipotizzo possa essere un problema. La sensazione era dunque più di guidare un motorino con interruttore ON/OFF che una bici.
Sicuramente si fatica di meno ma a questo punto mi chiedo se molti di coloro che attualmente preferiscono questo sistema di controllo per la quasi assenza di sforzo fisico, con la diffusione dei motorini elettrici non passeranno a tali mezzi ( al salone ne sono stati presentati molti, alcuni anche di marche famose).
Personalmente se dovessi scegliere preferirei il controllo di forza, ma i prezzi intorno ai 1500 euro secondo me sono ancora troppo alti per favorire la diffusione di questi mezzi. Sicuramente sarà anche un problema di qualità, ma quando sono stato in Cina ho visto che con meno di 100 euro potevo comprarmi una buona (per loro) bici a pedalata assistita.
Oltre a queste due marche erano presenti anche molte altre bici a pedalata assistita.
In conclusione la fiera per me è stata una buona occasione di parlare con i produttori e provare i mezzi, consiglio a chi vuole di farci un salto..è aperta fino a domenica.

UMB-3 Urban (2011)

elle
Utente Master

fondatore




17605 Messaggi

Inserito il - 05/11/2010 : 20:18:34  Mostra Profilo Invia a elle un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

è interessante -- nonostante i prezzi, quelle che hai provato sono in sostanza due entry-level delle due tipologie più diffuse di bici elettrica: il motore centrale della bianchi (che è un panasonic tranquillo) e il pas un po' elementare diffuso su molte bici con motore al mozzo (per queste ultime è possibile però avere soluzioni più complete, o integrando un regolatore di potenza o sensori più accurati)... le bici cinesi da poco prezzo non hanno proprio il pas e comunque hanno un controllo della qualità incomparabilmente inferiore... per valutare opportunamente i costi, considera anche l'altro estremo: nei paesi in cui le pedelec più si stanno affermando, è considerata economica una bici che costi meno di 2000 euro

non so se questo rafforza la concorrenza dei motorini, che in ogni caso hanno obblighi di legge - e costi conseguenti - un po' diversi


l.

giant lafree, 2006 - brompton M3L, 2007 - flyer T8, 2008 - xootr swift, 2009 - specialized tricross, 2012 - tag egolite, 2014
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