Forum Indipendente Biciclette Elettriche, Pieghevoli e Utility

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 PEDELECafè
 Bici elettrica del 1940
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Semsem
Utente Medio



135 Messaggi

Inserito il - 04/03/2017 : 19:39:57  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
La foto è tratta da La Stampa 28-10-1940

Immagine:

423,02 KB

Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 04/03/2017 : 23:57:43  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bella idea Sem, la tua, di introdurre un topic
sulle antenate della "bicicletta elettrica"!

Mi è piaciuta e ho fatto una... ehm... piccola ricerca!

"Le bici elettriche hanno una storia sorprendentemente
antica.
Ripercorrerla significa tornare indietro di circa 150 anni.
Fin da quando furono introdotti i primi velocipedi infatti si
cercò di applicare ad essi i motori a vapore allora in voga.
In questo periodo la storia delle bici elettriche e quella
delle moto si intrecciano, un po’ come avviene per uomini e
scimmie, che hanno antenati comuni da cui sono evolute specie
diverse.
Solamente alla fine del diciannovesimo secolo cominciarono ad
apparire bici con motori elettrici; il problema principale
all'epoca (e ancora oggi, in un certo senso) erano le batterie,
con dimensioni e peso enormi rispetto a quelle usate adesso".

Sylvester H. Roper

Roper nacque nel New Hampshire, negli Stati Uniti, nel novembre
del 1823. Fin da bambino si dimostrò particolarmente abile
nella meccanica, tanto da realizzare autonomamente,
all’età di 12 anni, un motore a vapore, anche se non ne aveva
mai visto uno in precedenza.



La sua invenzione fece scalpore anche se c'è da dire che
era particolarmente rumoroso, e emanava un cattivo odore;
al suo passaggio, i cavalli si imbizzarrivano e la gente si
lamentava, tanto che Roper fu persino brevemente arrestato
in un’occasione.



Nel 1884 Roper cominciò a lavorare a una seconda versione del
suo velocipede. Questa aveva un look già più moderno
(si guardi per esempio all’inclinazione della forcella) e
poteva raggiungere una velocità massima di 64 km/h,
con un’autonomia di circa 12 km; il peso del mezzo,
includendo le riserve di carbone e acqua, arrivava a ben
68 kg. Con gli anni Roper la perfezionò in alcuni dettagli.
L’unico velocipede a vapore del mondo. Dichiarato un perfetto
trionfo della meccanica. Può scalare qualsiasi salita, e batte
in velocità qualsiasi cavallo del mondo.
All'età di 73 anni durante una sfida contro se stesso dentro
un circuito per ciclisti, coprì la distanza di un miglio in due
minuti e 12 secondi. Cercando di andare ancora più veloce però
il suo velocipede cominciò a scodare lungo il rettilineo, Roper
fu sbalzato fuori dal tracciato, e morì.


Ogden Bolton, jr: un motore elettrico al mozzo posteriore
del 1895


Alla fine del XIX secolo erano due le tecnologie di propulsione
più promettenti: quelle basate sui derivati del petrolio,
e quelle elettriche.
In questo contesto, un altro inventore americano decise di
applicare un motore elettrico a una bici.
Il suo nome era Ogden Bolton junior. Di lui sappiamo molto
poco, tranne che nel 1895 registrò a suo nome un brevetto presso
un ufficio statunitense.





Il tandem elettrico Humber del 1897



Venne usato nel 1899 durante una gara di ciclismo su pista
(la Bol d’Or, una gara della durata di 24 ore a Parigi),
per dare il ritmo agli atleti che pedalavano su bici normali.
E basta.
Fu un fallimento insomma perché l'idea di trascinarsi dietro
il peso non irrilevante
di 4 batterie, non allettò nessuno.


Wall Auto-Wheel, il primo kit di conversione della storia (1909)

Che era però a scoppio e infatti
"puzzava, inquinava, e faceva più rumore di un jet in atterraggio,
ma era assolutamente geniale".



La Auto-Wheel era prodotta dalla Autowheels Ltd, fra i cui finanziatori si trovata Sir Arthur Conan Doyle
(lo scrittore di Sherlock Holmes).
Il primo modello venne presentato nel 1909,
ed ebbe successo tanto che fu prodotta in massa, per un
lungo periodo (almeno fino alla fine degli anni Venti).





Velocità massima in pianura: 25 chilometri orari ca
(era naturalmente possibile pedalare per andare più veloci).
Peso totale: 18 chili.



1932: La bici elettrica Philips Simplex



Nata da una partnership tra La Philips (già famosa nel settore delle radio),
e la Simplex, azienda produttrice di bici tradizionali.
Unico dato preciso a disposizione: batteria da 12 Volt.





1933: La bici elettrica Juncker



Pesava 50 kg (senza la batteria).
Per ricaricare la batteria
era necessaria un’intera giornata. L’autonomia era di soli
40 chilometri, e la velocità di circa 18 km/h. Ne furono
costruite
solo un centinaio.

1937: La bici elettrica Gazelle Philips
Nel 1937 la Philips ci riprovò, questa volta in partnership
con la Gazelle, uno dei produttori di bici di maggiore
successo in
Olanda e in Europa all’epoca (e ancora oggi, la Gazelle è
ancora attiva, e ha prodotto in totale più di 13 milioni
di bici). Anche questa volta il tentivo si risolse in un
fallimento, e di questa Gazelle elettrica vennero prodotti
solamente 117 esemplari.

“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
primaverile scuote d'un latrato
di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).

Modificato da - Ibla in data 05/03/2017 00:27:33
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Ibla
Utente Master



Sicilia


8525 Messaggi

Inserito il - 05/03/2017 : 00:11:40  Mostra Profilo Invia a Ibla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

Interessante videoin cui le divertenti avventure a cartoni
animati di Peter, in sella alla sua Gazelle,
si alternano a riprese che mostrano i processi produttivi
usati nella fabbrica delle Gazelle.



“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)

La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000


...La tempesta
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di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
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pilotaDD
Utente Master




6123 Messaggi

Inserito il - 05/03/2017 : 18:07:31  Mostra Profilo Invia a pilotaDD un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
bravissima Ibla, hai fatto un bell'articolo , molto interessante!

Ma ora sono curioso sul pezzo di storia che mi manca...

cosa è successo nei 70 anni tra 1940...

Immagine:

423,05 KB

e 2010...

Immagine:

119,14 KB

?


BH Emotion Xenion Jumper 27.5 del 2017 con Bosch Performance CX e batteria da 500Wh+extender da 200Wh, bipa da...trekking estremo!
ma ancora la vecia BH Emotion City 650 Man del 2010 convertita a MTB sistema Panasonic 26V batteria 10Ah ricellata nel 2018, 7 marce con corona da 41 e pacco pignoni 11-34, ruote da 26" (tutta mia!)
una batteria da 16Ah Flyer ricellata a fine 2021 come ricambio per le gite più impegnative (la 18Ah Derby del 2012 l'ho regalata)
Kalkhoff Agattu del 2012 con Nexus da 7 marce, batteria 26V 8Ah, per la moglie (ma ogni tanto...)
MTB Btwin con ruote da 26" (era del figlio, ex ottimo accompagnatore in gite per città e campagna ma ormai la usa una volta l'anno...)
pieghevole Faram Alloy con ruote da 20" e cambio 6 marce
biciclette muscolari varie per tutta la famiglia di seconda o terza mano
e mi hanno rubato una Kalkhoff Agattu del 2008 con Panasonic 26V batteria 10Ah,ruote da 28", Nexus 7 sp.(era della moglie, ma ogni tanto ...)
e due E-Sun pieghevoli con ruote da 20" 6V (una per me e una per la moglie)

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Semsem
Utente Medio



135 Messaggi

Inserito il - 05/03/2017 : 18:12:33  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
è successo che le lobby del petrolio hanno ammazzato qualsiasi altra idea
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pilotaDD
Utente Master




6123 Messaggi

Inserito il - 05/03/2017 : 19:05:57  Mostra Profilo Invia a pilotaDD un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
beh, è anche vero che il vero salto tecnologico l'hanno dato le batterie al litio una decina di anni fa e credo che la spinta per il loro sviluppo sia arrivata dalla diffusione dei PED, notebook, cellulari, play stations...

ma se qualcuno sa di più sulla storia di questi 70 anni per favore ce la racconti... io so solo che un qualche tempo dopo l'anno 2000 Panasonic se è usciì con il suo centrale, papà dei centrali di oggi, e che già prima circolavano diversi "eroi" con biciclette con batterie al piombo...

BH Emotion Xenion Jumper 27.5 del 2017 con Bosch Performance CX e batteria da 500Wh+extender da 200Wh, bipa da...trekking estremo!
ma ancora la vecia BH Emotion City 650 Man del 2010 convertita a MTB sistema Panasonic 26V batteria 10Ah ricellata nel 2018, 7 marce con corona da 41 e pacco pignoni 11-34, ruote da 26" (tutta mia!)
una batteria da 16Ah Flyer ricellata a fine 2021 come ricambio per le gite più impegnative (la 18Ah Derby del 2012 l'ho regalata)
Kalkhoff Agattu del 2012 con Nexus da 7 marce, batteria 26V 8Ah, per la moglie (ma ogni tanto...)
MTB Btwin con ruote da 26" (era del figlio, ex ottimo accompagnatore in gite per città e campagna ma ormai la usa una volta l'anno...)
pieghevole Faram Alloy con ruote da 20" e cambio 6 marce
biciclette muscolari varie per tutta la famiglia di seconda o terza mano
e mi hanno rubato una Kalkhoff Agattu del 2008 con Panasonic 26V batteria 10Ah,ruote da 28", Nexus 7 sp.(era della moglie, ma ogni tanto ...)
e due E-Sun pieghevoli con ruote da 20" 6V (una per me e una per la moglie)

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pixbuster
Amministratore

fondatore



Veneto


12341 Messaggi

Inserito il - 05/03/2017 : 19:12:33  Mostra Profilo Invia a pixbuster un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bella ricerca, Ibla !

Riguardo il periodo più recente qualcosa c'è sulle E-ciclopedia alla voce STORIA

Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
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Semsem
Utente Medio



135 Messaggi

Inserito il - 05/03/2017 : 19:16:41  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
La Ibla è una copiona! è una donna cattivissima. Ha clonato, ma la perdono.

Qui c'è altro
https://www.electricbike.com/e-bike-patents-from-the-1800s/
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pilotaDD
Utente Master




6123 Messaggi

Inserito il - 05/03/2017 : 19:24:40  Mostra Profilo Invia a pilotaDD un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
grazie Pix

quindi in pratica la diffusione della bicicletta elettrica data solo alla metà degli anni novanta e il merito è sopratutto dei giapponesi, Yamaha in primis.

Ma quell'interessante articolo tuo del 2008 corre un po' troppo sugli anni subito prima ed è un peccato, all'epoca li avrai percepiti come cronaca contemporanea e ben nota ai jobikers di allora ma oggi sarebbe già storia.

Per esempio a quando data il primo modello con il panasonic classico da 26V? Io ho posseduto una Kalkhoff del 2008, presa usata nel 2011, ed immagino che le prime con quel sistema saranno di poco precedenti... ma chi ha la primogenitura? Qualche costruttore giapponese? O sin dall'inizio tedeschi di Kalkhoff e svizzeri di Flyer furono tra i primi ad installare motore e batteria Panasonic?

PS

con semsen ci siamo sovrapposti

Semsem ha scritto:

La Ibla è una copiona! è una donna cattivissima. Ha clonato, ma la perdono.

Qui c'è altro
https://www.electricbike.com/e-bike-patents-from-the-1800s/


ora leggo il tuo link che si annuncia interessante ma... con Ibla spero che scherzi... ma allora ti manca un qualche emoticon!

Brava Ibla che ha rilanciato il tuo post e ha fatto un po' di ricerca per tutti noi!

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e mi hanno rubato una Kalkhoff Agattu del 2008 con Panasonic 26V batteria 10Ah,ruote da 28", Nexus 7 sp.(era della moglie, ma ogni tanto ...)
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Modificato da - pilotaDD in data 05/03/2017 19:27:56
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pilotaDD
Utente Master




6123 Messaggi

Inserito il - 05/03/2017 : 19:48:50  Mostra Profilo Invia a pilotaDD un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
contribuisco con un pezzettino di mia vita vissuta, a beneficio degli storici dell'anno 3000...

il mio primo contatto concreto con una bipa fu nell'estate 2008, quando jobike già esisteva ma non lo sapevo ancora!

In vacanza a nord delle Alpi, in un centro commerciale mi imbattei in quest'oggetto, che mi parve interessante, la soluzione al mio dilemma "bella la bici ma che faticaccia in salita..." ad un prezzo che percepii come economico...


Immagine:

182,63 KB

lì iniziò il mio personale cammino che mi portò meno di due anni dopo a trovare Jobike e poco dopo, grazie ai consigli di alcuni jobikers tra cui Dipigi, approdare alla mia prima pedelec!

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pilotaDD
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Inserito il - 05/03/2017 : 19:52:22  Mostra Profilo Invia a pilotaDD un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
shakerando tutto... resta da riesumare e fissare sul web la storia del "ruggente" decennio dopo il 1995, forza voi fondatori, che sicuramente l'avete vissuto in prima persona!

BH Emotion Xenion Jumper 27.5 del 2017 con Bosch Performance CX e batteria da 500Wh+extender da 200Wh, bipa da...trekking estremo!
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una batteria da 16Ah Flyer ricellata a fine 2021 come ricambio per le gite più impegnative (la 18Ah Derby del 2012 l'ho regalata)
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MTB Btwin con ruote da 26" (era del figlio, ex ottimo accompagnatore in gite per città e campagna ma ormai la usa una volta l'anno...)
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Semsem
Utente Medio



135 Messaggi

Inserito il - 05/03/2017 : 20:09:20  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
pilotaDD ha scritto:
................

Semsem ha scritto:

La Ibla è una copiona! è una donna cattivissima. Ha clonato, ma la perdono.

Qui c'è altro
https://www.electricbike.com/e-bike-patents-from-the-1800s/


ora leggo il tuo link che si annuncia interessante ma... con Ibla spero che scherzi... ma allora ti manca un qualche emoticon!



Ma no, si tratta di un corteggiamento sui generis.

Se qualcuno non trova altro, proverò poi a vedere se saltano fuori altre notizie
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Semsem
Utente Medio



135 Messaggi

Inserito il - 05/03/2017 : 20:49:38  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Signori, qui non si scherza, tecnologia russa per triturazione arti umani
https://geektimes.ru/post/257274/
https://geektimes.ru/post/257986/

Brevetti
http://visforvoltage.org/book/ev-collaborative-hand-books/6754

Forse a vapore


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pilotaDD
Utente Master




6123 Messaggi

Inserito il - 05/03/2017 : 21:19:02  Mostra Profilo Invia a pilotaDD un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
che ci facciamo con i russi?

Scavando un po' dalle parti dei giapponesi...

il sistema panasonic 26V con motore sul movimento centrale sembra risalire al 2006, e proprio con i costruttori Kalkhoff e Flyer...

qui ne parla per fissare la compatibilità delle batterie che oggi sono in after market...https://www.elektrofahrrad24.de/akku-panasonic-basis-26-volt-12-16-ah

quindi sembrerebbe che Job sia stato proprio uno dei primi a comprarsi una bipa con tale sistema.

sul proprio sito pure la Panasonic è laconica, sul decennio fondamentale 1996-2006 dice solo:

1996 Launched an electrically assisted pedal cycle (pedelec) in Japan
2000 Began distributing units (Europe)
2002 Launched first ever lithium-ion battery powered pedelec (Japan)

http://panasonic.co.jp/ap/pct/overseas/about_us/


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