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Yakopo
Utente Attivo
  
 Toscana
974 Messaggi |
Inserito il - 23/10/2010 : 18:17:12
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La mia prima bici era una Bianchi.
La ricordo ancora: non so cosa pagherei per riaverla e appenderla al muro del salotto! O magari farla usare a mio figlio per imparare (quando ne avrò uno) Purtroppo non so proprio che fine abbia fatto... Era la mia prima bicicletta; una piccola bianchi con le ruote da 10' o 12' mi sembravano piccole e cicciottelle anche allora che avevo 6 anni. Sono molto orgoglioso di averla sempre usata senza le rotelline laterali che servivano ad imparare: mio padre mi forzò un po' convinto che per imparare bisognava fare a meno di quelle stupide rotelline che ti facevano andare tutto storto; aveva perfettamente ragione!
La mia piccola Bianchi era bianca (scusate la ridondanza) e pur essendo così piccola era una bicicletta fatta bene sotto tutti i punti di vista: gomme con camera d'aria, scatto libero, freni (anzi freno), portapacchi, parafanghi, campanello... una mini Bianchi in tutto e per tutto!
I miei erano separati e la domenica mio padre mi portava al parco della Fortezza da Basso e con quella biciclettina scomparivo nei vialetti e nelle stradine sterrate... per fortuna lui non era apprensivo e si metteva tranquillo a leggere il giornale sulla panchina. Un giorno portò la macchina fotografica ed è per questo che posso pubblicare queste foto in bianco e nero!!! (Bici Bianchi Bianca su foto in Bianco e nero...)
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Oggi il parco della Fortezza da Basso non è più lo stesso: c'è troppo traffico di automobili intorno al parco e l'aria non è pulita come una volta; c'è anche troppo rumore!!! Ma negli anni '70 il viale attorno al parco era tranquillo: sembrava enorme e quasi sempre era vuoto con solo qualche macchina che passava tranquilla nel silenzio generale. Adesso il viale attorno al parco è uno dei più trafficati di Firenze; c'è anche una pista ciclabile che collega alcune piste ciclabili importanti di Firenze: ci passo spesso pensando con nostalgia a quei tempi ma adesso non porterei mai mio figlio in questo parco... per fortuna che a Firenze esiste anche il parco delle Cascine ma questo è un altro racconto.
Mi piacerebbe sapere anche da voi qual'era la vostra prima bici... chi mi segue (con o senza foto...) ???
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Yakopo
pieghevole Giapponese da 20' - Kit crystalyte 406 48V rear in cerca di una nuova batteria.
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JamesTKirk74
Utente Attivo
  
Lombardia
855 Messaggi |
Inserito il - 23/10/2010 : 22:03:00
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Mio fratello aveva una saltafoss rossa. Sella lunga, ammortizzatori posteriori con attacco (finto?) per pomparli. Perche' parlo della sua? Perche' ero invidioso! Io avevo una bici da cross (ora non esistono piu', peccato) azzurra con il finto ammortizzatore anteriore. Quanti giri abbiamo fatto insieme, bei tempi grazie Yacopo
Trovata! La mia era tipo questa ma azzurra metallizzata
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icnus
Utente Medio
 

Sardegna
491 Messaggi |
Inserito il - 24/10/2010 : 09:08:56
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Proprio l'altro giorno ho ritrovato una vecchia foto ormai rovinata dove inforco la mia prima bici. Quel bambinone di nemmeno un anno di età con la sua mamma sono io!!!!! Già da quei tempi il mio motto era ....born to ride !
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 105,3 KB Più tardi anche io ho avuto una bici da cross con il sedile lungo e la spalliera. Mi è stata rubata dopo pochi mesi dall'acquisto con mio grande dispiacere. I carabinieri fortunatamente la ritrovarono ma solo il telaio. Devo ringraziare questo furto perchè dopo pochi giorni io e mio padre da questo telaio ne costruimmo una nuova. Da lì è nata la passione del kittare le bici. Come dire ...non tutto viene per nuocere!!!!! |
City bike 28",NINE CONTINENT,FH154,7*9,LiFePo4,36V,10A,2000Km , Doc'Wattson. Born2Ride 20",9C,FH154,6*10,LiFepo4,48V 10A YESA, Watt'up .Corone BIOPACE 52T-48T,7 pignoni 11T-30T. Born2Ride 20",8FUN (BAFANG)Rear 250W 36V,Ping battery 48V-5A. Tandem Atala,9Continent,FH154,6*10,LiFepo4,36V 10A Pingbattery,meter logger60 bluetooth. SUNLOVA 16",motor cute Q85,48V 5A,Pingbattery,meter Speedict bluetooth.Doppia corona 56T-48T,7 pignoni 11T-30T MTB,motore centrale GNG 500W,48V,meter watt analyzer G.T.power Rc. In girum imus nocte et consumimur igni. |
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Sjoroveren
Utente Senior
   
1509 Messaggi |
Inserito il - 24/10/2010 : 09:17:34
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Anche la mia prima bici è stata una bici da cross, non chiedetemi la marca, aveva il sellone tipo chopper, un manubrione alto, le forcelle finte ed era oro metalizzata, una tamarro bike in pratica, la amavo  Aveva le rotelline perchè all'epoca arrivavo si e no ai pedali, da bravi veneti me l'hanno presa enorme, così "ti va bene per tanti anni". l'ho cambiata in 5a elementare, passata al figlio di alcuni amici.Mi presero una specie di sportster con manubrio stretto e dritto, blu metalizzata e cambio a 5 rapporti che non hanno mai funzionato, fisso in 3a, quella l'ho tenuta fino a 22/23 anni, quando me l'hanno fregata all'università . Insomma, ho fatto sui 20 anni con 2 bici... ma adesso mi sto rifacendo  |
Raleigh Dover 9v 35-11-40/11 Gobbetta Haibike Adventr 5.0 Fiido D2S |
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angelo
Utente Medio
 
Campania
404 Messaggi |
Inserito il - 24/10/2010 : 10:06:03
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Anche la mia era una Bianchi 26 e che Bianchi!!!!!  
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Era fuori misura,per me.... allora si compravano le cose perchè durassero nel tempo... per passarle ai fratelli... |
KALKHOFF AGATTU
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Yakopo
Utente Attivo
  

Toscana
974 Messaggi |
Inserito il - 24/10/2010 : 20:24:29
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giustamente gli amministratori hanno spostato questa discussione in pedelcafé... anche se il mio errore era intenzionale: nel senso che la sezione "la prima bici" mi aveva sempre fatto tornare in mente la piccola Bianchi... altrimenti si sarebbe dovuta chiamare "la prima bicicletta elettrica" cmq... mi ha fatto molto piacere vedere la partecipazione di altri utenti!!! e ho capito che anche se la mia infanzia è stata profondamente segnata dalla separazione dei miei genitori, a livello ciclistico ero un po' viziato. forse si tratta anche di un decennio di differenza: prima le bici da bambino erano roba da "ricchi"; mentre dagli anni settanta in poi forse una cosa sempre piú comune... ora poi le bici mtb bambino te le tirano dietro al supermercato!!!
spero che altri jobikers aderiranno all'operazione nostalgia per la prima bici! |
Yakopo
pieghevole Giapponese da 20' - Kit crystalyte 406 48V rear in cerca di una nuova batteria.
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Yakopo
Utente Attivo
  

Toscana
974 Messaggi |
Inserito il - 25/10/2010 : 13:50:26
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Mi pare che anche questo racconto stia bene in questa discussione nostalgica...
La bicicletta Morozzi.
Quando avevo 13 anni ('83) mi venne regalata una vecchia bicicletta da corsa... Era una Morozzi degli anni '70 e quindi risultava ferma già da 10 anni con alcuni punti di ruggine e cromature da ripristinare. La restaurai usando gasolio e pasta abrasiva. Non ricordo perché ma era mancante di manuvrio da corsa... dovetti arrangiarmi con un manuvrio da turismo di quelli stretti con leve freno integrate. La meccanica invece era di prim'ordine: guarniture e cambio campagnolo; mozzi ruota campagnolo con il sistema di smontaggio rapido, freni campagnolo e ruote con i tubolari (costosissimi all'epoca ma incredibilmente scorrevoli).
Non ero ancora molto alto e questa bicicletta all'epoca risultava un po' sovradimensionata per il mio corpo di adolescente 13enne. Dovevo essere veramente ridicolo i primi tempi!!! Poi usai questa bici per tutto il primo anno di liceo visto che i miei esitavano a comprarmi il motorino (la vespa arrivo a 15 anni suonati quando tutti i miei compagni l'avevano già a 14... pensando poi che io sono di novembre ho avuto il motorino quasi 2 anni dopo dei miei compagni di classe!!!) Più tardi montai posteriormente un parafango in plastica molto leggero che esaltava la linea di questa bicicletta sportiva e la rendeva utilizzabile anche nei giorni di pioggia. Ne risultò una bicicletta apparentemente normale ma in realtà molto sportiva e veramente capace di velocità altissime se spinta da un ragazzo pieno di energia com'ero io all'epoca. Ricordo che mi mettevo in scia al mio amico col motorino truccato e riuscivo a toccare i 45-48 km/h. Questo strano tandem di motorino truccato davanti e bici da corsa al seguito si produceva in sorpassi di alcune compagne di classe che avevano un classico motorino Piaggio Ciao capace dei soliti 37 km/h di legge. Questi sorpassi erano molto fighi!!!!! Andare a scuola con la Vespa Piaggio a max 37 km/h col casco (era obbligatorio da pochi anni) era probabilmente più sicuro che vedermi lanciato in discesa su quelle sottilissime ruotine coi tubolari a 45, 50 e forse più ... senza casco!!! In effetti i caschi da bicicletta erano veramente rari e persino i ciclisti professionisti li usavano raramente a quei tempi... alcuni ancora portavano ancora quelle ridicole protezioni a forma di tubo; non ho mai capito quanto fossero sicure in caso d'incidente!!!
Una seconda vita... Com'è successo a molti per un periodo mi son fatto affascinare dal motorino e dai mezzi a motore in genere; la Morozzi però mi aspettava fiduciosa nell'officina. Le ruote con i tubolari non mi hanno mai dato sicurezza... se foravi dovevi avere un tubolare nuovo e il mastice nonché la pompa... alla fine mi arrendevo ad andare senza tutti questi ricambi. Questo unito al costo molto elevato dei tubolari mi scoraggiava dal tenere in efficienza la vecchia Morozzi. Poi c'è stato un periodo attorno all'anno 2001 in cui avere una bicicletta funzionante mi faceva comodo per andare la domenica a pattinare al parco... ripristinai sommariamente la vecchia Morozzi riscoprendo con sorpresa le doti di leggerezza e scorrevolezza di questa vecchia bici. Montai un larghissimo (e orribile) manuvrio da MTB e due tubolari nuovi. La usavo per queste girate domenicali non senza qualche commento ironico dei miei amici pattinatori... Questa è stata la seconda e relativamente breve vita della mia bicicletta Morozzi. C'è però da segnalare un episodio molto importante: da ragazzo avevo restaurato questa bici da corsa senza indagare troppo sul produttore; anzi... proprio non ne sapevo nulla se non che doveva essere un produttore Fiorentino. Non avendo mai sentito parlare dell'azienda Morozzi e non avendo mai visto altre biciclette di questa marca pensai che la ditta Morozzi fosse fallita.
Un giorno però vidi passando in via Gioberti un negozio di bici e macchine da cucire Singer che aveva sull'insegna proprio il nome Morozzi. Mi fermai ed entrando trovai una signora piuttosto anziana alla quale chiesi (molto stupidamente) se la ditta Morozzi fosse fallita. Era la signora Morozzi in persona figlia del fondatore dell'azienda!!!!! Si arrabbio un pochino per la mia domanda impertinente ma poi quando spiegai l'affetto che avevo per il marchio Morozzi e la mia felicità di aver trovato l'azienda produttrice cominciò a raccontarmi delle biciclette più belle e particolari costruite dal padre... comprai degli adesivi originali da applicare alla mia bici ma erano talmente belli che per paura di sciuparli non li ho applicati mai, adesso però non so dove li ho messi... :-( Oggi come oggi quando passo in via Gioberti mi fermo sempre a vedere il negozio ma lo trovo sempre chiuso. Ho chiesto ai signori del negozio accanto; la signora Morozzi avrà forse 90 anni ma mi dicono sia sempre viva... solo che apre il negozio in orari strani ed è sempre più difficile trovare il negozio aperto. Ora che scrivo questo blog mi è venuta la fantastica idea di cercare la Sig.ra Morozzi ed intervistarla... ho già trovato il numero di telefono del negozio e da settimana prossima proverò a cercarla sperando di trovarla in salute!!!!!
24-04-2010 Aggiornamento: ieri sono passato davanti al negozio Morozzi, come al solito era chiuso ma mi son fatto coraggio e ho chiesto informazioni al vicino bar... mi hanno confermato che l'attività è chiusa!!! Ma per fortuna la Sig.ra Morozzi è ancora viva e quindi non dispero di poterla contattare in qualche modo e intervistarla!!!
Per la cronaca la bici in questione è quella che nella sua quarta vita uso tutti i giorni per andare a lavorare (vedi discussione da fixy a cambio la mozzo 5 > 3 rapporti freno contropedale) |
Yakopo
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