Sarà per questo cielo grigio, sarà per questo cupo suono stamattina della campana a morte del mio solito dannato vicino, sarà quello che sarà, ma il mio pensiero è andato a quelle persone incontrate nella mia vita segnandone in maniera significativa il corso, sia con la loro presenza che con la loro assenza non sempre quella della morte fisica. E pensavo che nella vita puoi incontrare persone che ti danno un'immediata percezione di quello che in una parola si può definire, un bell'incontro, scoprendo poi che perfino nello scontro ti arrecano giovamento, facendoti tirar fuori dai... cassetti chiusi, della mente, cose e idee abbandonate e dimenticate che rivaluti e che ti fanno tornare sui tuoi passi con umiltà e con un riscoperto piacere. Ci sono persone invece che da subito pensi essere una presenza di cui puoi fare a meno nella vita e con le quali è auspicabile non avere nessuno scontro perché non hanno nulla da darti e anzi ti farebbero scendere ad un livello tale di impoverimento interiore che saggia è solo una decisione: ignorarle.
Cercavo stamattina una poesia del poeta e filosofo libanese Khalil Gibran, per una mia curiosità, quella che mi spinge a volte a capire meglio gli altri specie nella comunicazione a distanza spesso travisata, equivocata e che finisce per instaurare un dialogo fra sordi, Comunque sia, ne ho incontrata invece una che mi ha colpita per la sua attinenza con questo post. Chi ritiene che una poesia, una canzone o anche un semplice miagolio possa in qualche modo ottundergli la mente per la comprensione degli argomenti tecnici che sono a fondamento di jobike, non deve fare altro che evitare di salirci sull'arca, la cui esistenza in questo forum è permessa da amministratori a cui solo tocca il giudizio finale, per il quale a quanto pare mostrano di avere una mente che non si fa ottundere soprattutto dalla stupidità di certi commenti.
UNO SGUARDO
Uno sguardo che rivela il tormento interiore aggiunge bellezza al volto, per quanta tragedia e pena riveli, mentre il volto che non esprime, nel silenzio, misteri nascosti non è bello, nonostante la simmetria dei lineamenti. Il calice non attrae le labbra se non traluce il colore del vino attraverso la trasparenza del cristallo.
GIBRAN
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Ah, sì? Ma... Non me l'avevi già detto...Shilah? Dimenticato? Capisco. Ti disturba se modifico un po' la tua citazione...Shilah? Sì?! E vabbé, disturbo più, disturbo meno a 'sto punto...
Tutto quello che hai detto ricordalo, perché tutto quello che dimentichi torna a volare nel vento.
Ora però devo lasciarti, perché tutti i miei semini sono germogliati e le piantine sono già pronte per il trapianto. Devo finire il lavoro prima che faccia buio, mi ero concessa solo una piccola sosta. E' stato un piacere trascorrerla con te...Shilah. Sai Shilah, io trovo che lavorare nell'orto a contatto con la terra e io ci infilo dentro le mani nude infatti, sia molto rilassante. Tu ce l'hai l'orto, Shilah? No? Cavolo! (e qua ci sta proprio) Dovresti fartelo.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Se passi da questa parti, Semsem, sappi che volevo affrontare con te un problema sullo spazzolino elettrico visto che... ehm... mi ero decisa a riesumare il mio, ma per non tediare gli amici di jobike con quello che sembra essere diventato ormai un tormentone, volevo farlo con un messaggio privato che però hai omesso dal tuo profilo e penso volutamente. E allora... Niente! Lo lascio nel...cassetto! Tanto, in quello mio di sempre, perlomeno le batterie non si scaricano mai!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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Semsem
Utente Medio
135 Messaggi
Inserito il - 26/10/2016 : 11:14:16
Ibla ha scritto:
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Se passi da questa parti, Semsem, sappi che volevo affrontare con te un problema sullo spazzolino elettrico visto che... ehm... mi ero decisa a riesumare il mio, ma per non tediare gli amici di jobike con quello che sembra essere diventato ormai un tormentone, volevo farlo con un messaggio privato che però hai omesso dal tuo profilo e penso volutamente. E allora... Niente! Lo lascio nel...cassetto! Tanto, in quello mio di sempre, perlomeno le batterie non si scaricano mai!
Non è possibile mandarmi un massaggio personale? mmm io tempo fa avevo utilizzato per chiedere info al gentile Pix... c'è qualcosa che devo impostare? magari più tardi guardo
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
Ibla vogliamo una tua foto mentre coltivi l'orticello. No cats please!
Da quando vo' in bipa, trascuro l'altra tipa (l'auto)!
Semsem
Utente Medio
135 Messaggi
Inserito il - 26/10/2016 : 16:25:47
Ibla, forse non è ancora possibile mandarmi un mAssaggio personale - come dicevo prima - attraverso il forum per cui mi sono accontentato di mandarti un messaggio io. Quando desideri fai un fischio... Saluti
Modificato da - Semsem in data 26/10/2016 16:28:04
Lo sapevi Claudio che la scolopendra vomita le sue interiora per liberarsi dell'amo? Specie poi se l'amo è vecchio, arrugginito... scontato... liberarsene! Poi le ritira dentro. Forte 'sta scolopendra!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Anche in Sicilia , ai tempi dei miei nonni, si mangiavano i gatti a forno. Vedo che adesso ce ne sono di nuovo tantissimi in giro, qualche chef che si inventa qualche nuovo piatto alla miagola?
Da quando vo' in bipa, trascuro l'altra tipa (l'auto)!
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
"Chi è uguale a chi?! Mi si rizza il pelo a sentire certe cavolate!!! Io sono il signor Criceto! E' chiaro? E non tollero che mi si prenda per un lurido topo!!!"
"Che caratteraccio...! Ehm... Io invece sono il signor Topo! Ehm... Gigio per gli amici... Ehm... a me il pelo invece non mi si rizza mai... Di fronte a tante cavolate, mi faccio... strapazzare di coccole... Dalla musica!"
PINK FLOYD - ANIMALS ALBUM
E poi... A letto! Buona notteeee....!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
"L’album “Animals” dei Pink Floyd (1977), è il primo in cui Roger Waters ebbe un ruolo di predominio, sull’anima e messaggio della composizione ma anche sulla struttura e sul progetto principale del lavoro."
"Il concept album si basa su tre canzoni che parlano di cose diverse, ma che sono unite nella stessa sfera di significato un po’ dalla contestualizzazione della prima e ultima canzone e un po’ dal fatto che Waters ha voluto basare le metafore su cui poggia l’album sul famoso romanzo satirico del filosofo e scrittore George Orwell “La Fattoria degli Animali”."
"Roger Waters ha deciso di prendere in considerazione solo i cani (Dogs), ovvero gli arrampicatori sociali e coloro che controllano le masse a servizio dei potenti (come, anche se non è detto esplicitamente, giornalisti o polizia), i maiali (Pigs) , ovvero i politici e i capitalisti, e le pecore (Sheep), ovvero la massa che, non ragionando, crea il gregge di pedine facilmente governabili dai primi due. La celebre copertina, infatti, reca l’immagine di un pallone aerostatico a forma di maiale – richiamo alla traccia “Pigs on the Wing”, il cui titolo significa qualcosa come “Maiali volanti” o “Maiali alati” – che fluttua sopra la Battersea Power Station di Londra: tutto ciò è un riferimento alla supremazia dei porci sull’universo proletario."
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Esprimo la mia solidarietà verso chi sta vivendo momenti di gravi disagi e di grande paura a causa dei recenti eventi sismici. Mi scuso inoltre con le suddette persone per avere aperto stamattina questa pagina con una nota di ilarità che solo apparentemente poteva sembrare irrispettosa nei loro confronti, quando in realtà scaturiva dallo stato d'animo di chi appena sveglia si sente in pace col mondo intero e ritarda volutamente di andare a scoprire come ogni mattina, che pace invece questo mondo non ne ha. Ma il mio senso di colpa si è comunque un po' acquietato nel constatare poi che non c'erano stati morti. Spero sinceramente che continuino a non essercene e che forte sia sempre la forza d'animo, per non mollare mai.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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Ci sono persone le quali ritengono che altre ostentino un' intelligenza che non hanno, convinzione questa che sia nella premessa che nella conclusione scaturisce solamente da una mente che proietta negli altri la scarsa considerazione che ha di sé. Una mente che nell'invitare taluni a esprimere liberamente le proprie idee che nei soggetti ritenuti immodesti definisce invece " polemiche" e che sprona i primi a non evitare, non ha nel dire ciò la benché minima percezione di sé che fa quella che ha invece tutti i crismi della polemica sterile e in un contesto in cui appare perfino inopportuna e alquanto risibile se non fosse appunto che quel contesto non ispira nessuna ilarità. Ci sono persone che vedono negli altri un'instabilità che altro non è se non il frutto di una loro illusione ottica dovuta al fatto che è sotto i loro piedi che frana il terreno.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Quest'immagine, con tutto il rispetto per chi ci sta dentro, ha fatto balenare nella mia mente l'idea di come essa fosse rappresentativa quasi,di una metafora: la partita tra l'uomo e la natura. Se la squadra degli uomini gioca solo in attacco lasciando sguarnita la difesa e mette in porta un incapace, se pure arriva ai rigori, qui di certo la natura li stende tutti. Gli uomini!
E continuo ad essere seria nel dire: e non ci sono santi che tengano!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Semsem
Utente Medio
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Inserito il - 02/11/2016 : 17:37:12
Ibla ha scritto:
E continuo ad essere seria nel dire: e non ci sono santi che tengano!
E' una questione delicata e vasta, quindi ne faccio solo un accenno perchè non è la sede confacente. Personalmente ho sperimentato cose che smentiscono questa convinzione. Non sono interessato ai pregiudizi/superstizioni contrastanti tra loro che sorgono e trovano ampi spazi in molti ambienti, atei o religiosi ma pure nella new age, mi fido della mia diffidenza per il discernimento, aggiungo che ritengo comunque ci siano nella religione cristiana immense ricchezze spirituali normalmente non recepite per diverse ragioni (ma qui il discorso si amplierebbe). Detto ciò, confermo - nel mio piccolo - che la concezione di natura che sta fuori e uomo come entità totalmente impermeabili l'una all'altra è errata; ci sono modalità di stati di coscienza che inducono quel che noi percepiamo come esterno a piegarsi al nostro volere (anche se non se ne è consci).
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
Hai perfettamente ragione Semsem nel ritenere questa, la sede sicuramente meno adatta a dissertare su certi argomenti. Per cui anche io sarò breve... ehm... ci provo almeno, e nel risponderti spero di avere bene interpretato il tuo pensiero che nel suo essere conciso può essere equivocato specie da una mente come la mia, modesta ma senza falsa modestia. Le immense ricchezze spirituali cui ti riferisci Semsem, sono per me presenti anche nelle religioni non cristiane. E questo perché io ritengo esista una differenza tra Filosofia e Religione. Oggetto della speculazione filosofica è l'uomo inteso come singolo e la verità intesa come verità universale. Il pensiero filosofico è in perenne movimento e non conosce limiti temporali e spaziali. La religione ha raggiunto la "sua" verità, dove l'uomo non viene visto nella sua universalità ma nell'appartenenza ad una comunità, quella che professa un determinato culto. La religione crea appartenenza che divide, crea false immagini per condizionare le menti cosa questa da sempre strettamente legata ad un altro concetto sconosciuto invece alla spiritualità autentica della Filosofia, che è quello di Potere. Ma riduco ulteriormente ogni considerazione di carattere filosofico o religioso su cui mi reputo profondamente ignorante, a questa semplice affermazione: il mio spirito si affida soprattutto ad un istinto animalesco che rifugge da tutto ciò che si rivela via via nel suo ergersi attorno a me, essere una gabbia, per la mia mente e la mia coscienza.
Che "non ci sono santi che tengano", l'ho detto sia riferendomi al significato letterale della frase (perché ovviamente non credo ai miracoli), sia come modo di dire di fronte all'ineluttabilità di certi eventi. Eventi che in massima parte l'uomo ha contribuito a rendere più catastrofici, grazie a quella visione di sé nel suo rapporto con la natura, in una parola sola, "antropocentrica". Non capisco di preciso a cosa tu ti riferisca quando parli di "cose sperimentate da te" e quando parli di capacità, fra conscio e inconscio, di piegare al nostro volere... cosa? Posso solo azzardare che tu stia in qualche modo alludendo alla forza della mente umana e che è l'unica, ma solo secondo me, deputata alla realizzazione dei miracoli.
Ehm... come sono andata stavolta, Semsem, con... la sintesi?
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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Claudio... Per "aldiqua", intendevi jobike, vero? Ebbene sì, lo ammetto...! E il perché lo sai pure, vero? Ma non è più un mistero per nessuno che è solo perché ci sei tu!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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Semsem
Utente Medio
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Inserito il - 02/11/2016 : 23:26:59
Ibla ha scritto:
.......................... Non capisco di preciso a cosa tu ti riferisca quando parli di "cose sperimentate da te" e quando parli di capacità, fra conscio e inconscio, di piegare al nostro volere... cosa? Posso solo azzardare che tu stia in qualche modo alludendo alla forza della mente umana e che è l'unica, ma solo secondo me, deputata alla realizzazione dei miracoli.
Ehm... come sono andata stavolta, Semsem, con... la sintesi?
Le convinzioni, le prese di posizione altrui e mie, col passare degli anni mi appaiono sempre più come effimere nebbie; un conto è giocare con loro, altro paio di maniche crederle reali ed essenziali. Alcune volte però si diradano, al loro posto subentrano degli stati di pensiero diversi, più focalizzati, più profondi, meditativi, senza bisogno tecniche, non importa l'oggetto, ecco in quel momento ha inizio una strana esperienza che sul principio non verrà colta, magari ci sarà bisogno di qualche ora o qualche giorno. Ma si può anche avere istantaneamente la percezione di quel che avverrà a breve, con una certezza assoluta segnalata da una forte emozione. Questo in breve quello che intendo. Illusioni, deliri? No, sono onesto con me stesso, come sono ora onesto nel dire che è necessaria una certa disciplina - che non ho - per mantenere e sviluppare queste capacità che col loro primo sorgere sono frutto di alcune fortuite concomitanze (che non sono rare...). Sono momenti esaltanti, che non spingono alla manifestazione plateale, anzi, pongono molti interrogativi, incentivano la ricerca personale. Un altro tema che per così dire mi affascina è l'amore, ma neppure per questo la sede è adatta.
Sorrido Semsem, o meglio, ridacchio, all'idea di chi ancora mal digerisce gatti, poesia e musica su jobike, e che entrando stamattina nell'arca, perché comunque va a capire perché ci entra, trovasse un trattato sui "fenomeni extrasensoriali"... Gli piglierebe un colpo! Ma non è di loro che mi preoccupo quanto degli amministratori che forse finalmente mi butterebbero fuori! Scherzo, non è neanche questo che mi preoccupa, ma il fatto di non abusare più di quanto abbia già fatto della loro...ospitalità e li rispetto non per "ruffianeria", come già il solito maligno sta pensando, ma per l'aria salubre e benefica che si respira accanto a persone dalla mente libera dallo stupido pregiudizio, dalla costrizione che castra, dallo schema che disumanizza. Perché le mie minchiate non le vado a scrivere altrove? Chiede sempre il solito maligno. PERCHE' QUA CI STO BENE!!! Eccheccavolo! Ci sono finita per caso qui, no, la scelta è stata consapevole per i consigli tecnici di cui avevo bisogno cogliendo però su jobike rispetto ad altri forum sulle bici elettriche, quel qualcosa in più che esulava dal freddo tecnicismo e che lo rendeva un posto, l'unico in cui io abbia mai scritto, piacevole per la presenza di persone dalla mentalità aperta a svariati aspetti della vita, per l'aria bucolica che vi si respira ma anche istruttiva e perché no... divertente! E comunque leggo anche i post tecnici... Ehm... spesso non ci capisco una beneamata... Però scopro un mondo a me prima sconosciuto che m'incuriosisce e che spesso mi fa restare a bocca aperta esclamando:"Cavolo! Ma questo è un genio!" La casualità o "fortuite concomitanze", sta nel ritrovarmi a scrivere su un forum su internet, cosa che mai sarebbe potuta accadere con una razionale e consapevole volontà di metterla in atto. Quindi dicevo, niente trattato, anche perché non ne sarei all'altezza... Però è un ambito della conoscenza, per me, questo della "percezione psichica", molto intrigante e affascinate, ed interessante da sempre anche per la scienza che ci ha speso e che continua a spenderci sopra tempo e energie per scoprirne... "l'arcano"!
Per quanto riguarda infine quell'altro bel mistero che si chiama "Amore", non quello universale ovviamente ma quella scintilla che scocca fra due individui che può essere il paradiso o l' inferno o tutt'e due insieme, penso che qui entrino in gioco insieme la percezione sensoriale con quella psichica, e che solo l'ultima può anche prescindere dall'esistenza della prima. E qui mi fermo!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Radiohead - Subterranean Homesick Alien Il respiro della mattina continuo a dimenticarmi l'odore della calda aria d'estate vivo in una città dove non sento gli odori ma devo stare attento alle fessure nei marciapiedi sopra di me girano gli alieni e fanno i loro video, da far vedere agli amici, di tutte queste strane creature che imprigionano il loro spirito scavano buchi dentro se stessi e vivono dei loro segreti sono tutti così tesi così tesi così tesi così tesi così tesi così tesi vorrei che scendessero in un viottolo di campagna a notte fonda mentre sto guidando mi portassero sulla loro nave meravigliosa e mi facessero vedere il mondo come mi piacerebbe vederlo ne parlerei ai miei amici ma non ci crederebbero mai penserebbero che ho finalmente dato di testa mostrerei loro le stelle e il senso della vita mi farebbero internare ma starei bene bene bene bene sono solo tanto teso. tanto teso tanto teso tanto teso tanto teso tanto teso tanto teso tanto teso tanto teso
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
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Ahah! Beh! In effetti nel copia-incolla frettoloso e distratto della traduzione, sarebbe invece bastato mettere dei puntini al posto del tante volte ripetuto "tanto teso". Ma nella canzone no, nella canzone ci sta quel ripetere "up-tight" sino a sfumare nel sussurro di chi non ha più la forza per gridare e credere, in contrapposizione a, poco prima, un " alright" di chi in ogni modo ha fatto una scelta. E' un lamento, quello di chi infine è semplicemente arrabbiato.
Penso dei Radiohead, che o si amano o si detestano! A me piacciono molto. Mi piace la loro musica che trovo molto espressiva, "ipnotica e lisergica", mi piace Thom Yorke e la sua voce, "dolce e sottilmente perversa", mi piacciono i loro testi anche se sono spesso difficili da interpretare, ma forse proprio per questo. Nel senso che non mi dispiace che venga lasciato spazio alla fantasia di chi ascolta sia la musica che le parole e l'interpretazione che se ne da, dipende molto in definitiva dallo stato d'animo in cui si trova chi recepisce il messaggio, ma ciò che mi pare rilevante è riuscire attraverso questo, ad aprire un contatto con i suoi potenziali destinatari, smuovendo in loro emozioni e riflessioni.
Metti per esempio... "Creep". C'è chi vi ha letto solo l'incapacità di comunicare di uno che segue la donna di cui s'innamora senza però riuscire a dirglielo. Lo stesso Yorke, parla invece di una sua incapacità di comunicazione con se stesso, di una ricerca d'identità... Diciamo allora che il soggetto della canzone è certamente la difficoltà della comunicazione fra gli esseri umani, e che magari ha inizio proprio da quella che c'è già con se stessi....
Insomma, a me 'sti Radiohead , m'intrigano molto!
Posterò dell'album "Ok Computer" anche "Exit Music", (e qua, problemi di comunicazione a mai finire!). Ma a chi fosse interessato a conoscere o a conoscere meglio l'album e la musica dei Radiohead, segnalo una recensione dove l'ottima capacità di sintesi di chi l'ha scritta ha reso perfettamente l'idea di chi sia questa band britannica e cosa si propone di comunicarci.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Dopo una giornata d'un tracotante sole e di scirocco che alza un polverone attraverso cui nessuna verità traspare, c'è bisogno adesso della tenue luce delle stelle notturne, che non acceca gli animi di un rabbioso brillio, ma le acquieta indicando la giusta via ..."per arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima",
"Quel meraviglioso tappeto di luce che vediamo sopra le nostre teste di notte è un gigantesco disco stellare dal diametro di centomila, centocinquantamila anni luce, illuminato da miliardi di stelle: duecento, forse quattrocento. Immaginando un modellino in scala della Via Lattea, di diametro di centotrenta chilometri, il nostro sistema solare occuperebbe appena due millimetri."
"La Via Lattea non è solo bella da vedere, ma anche buona da pensare. Per la scienza, così come anche per Christopher Nolan nel suo ultimo film,Interstellar, può anche essere un enorme wormhole, un Ponte di Einstein-Rosen in grado di trasportare da un punto all’altro dell’Universo con una velocità superiore a quella della luce."
"Che la Via Lattea sia un ponte non l’ha ipotizzato né Einstein né il fisico teorico Kip Thorne (consulente e produttore di Interstellar), ma lo narravano secoli prima tante culture umane, dotte e popolari, che l’immaginavano come una strada, una porta o un ponte che il defunto avrebbe dovuto attraversare per giungere alla sua dimora eterna. Ne parlava Macrobio nel V secolo nel suoCommentarius in Somnium Scipionis, là dove descriveva la Via Lattea come una strada che «tagliava» i due tropici, del Capricorno e del Cancro: «i fisici li chiamarono porte del sole… Attraverso queste porte si crede che le anime passino dal cielo sulla terra e risalgano dalla terra al cielo». Mille anni prima anche la religione zoroastriana conobbe un ponte «del discernimento» il Cinvat peretu, sul quale passavano le anime dei defunti: quelle dei giusti più facilmente, visto che il ponte si allargava al loro incedere."
Gli antichi Egizi consideravano la Via Lattea come una controparte celeste del fiume Nilo: un fiume chiaro che attraversa il cielo notturno esattamente come il Nilo attraversava le loro terre.
Secondo la Mitologia greca...
Alcmena era la bellissima figlia di Elettrione, re di Micene, e di Euridice. Il suo sposo, Anfitrione, partì in guerra per vendicare la morte del fratello di Alcmena e, in sua assenza, il dio Zeus che si era invaghito di lei, sia per la sua straordinaria bellezza, sia per la sua fedeltà allo sposo, prese le sembianze del marito e giacque con lei. Dopo qualche tempo, Alcmena generò due gemelli: Eracle, figlio di Zeus, e Ificlo, figlio di Afitrione. Quando Alcmena venne a sapere che Eracle non era figlio del legittimo marito, ma di Zeus in persona, capì che il piccolo sarebbe sempre stato perseguitato dalle ire della dea Era e per proteggerlo lo portò in un campo e lo abbandonò, confidando nel fatto che Zeus non gli avrebbe negato la sua protezione. Zeus, infatti, così fece. Il padre degli dei ordinò al fedele dio Hermes di prendere il piccolo Eracle e di avvicinarlo al seno di Era per succhiarne il latte e diventare, così, invincibile. Hermes obbedì e mentre la dea dormiva appoggiò sul suo seno pieno di latte il piccolo Eracle. Mentre si stava nutrendo, però, Eracle diede un morso al seno di Era, che si svegliò per il dolore, accorgendosi che stava allattando un bambino sconosciuto. La dea, inorridita, ebbe un movimento repentino che fece schizzare alcune gocce di latte. Alcune di esse caddero sulla terra e diedero origine ai gigli, altre si sparsero nel cielo notturno dando origine alla Via Lattea.
Un particolare dell'Origine della Via Lattea, dipinto da Tintoretto fra il 1575 e il 1580, e conservato presso la National Gallery di Londra.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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