Dalla Microbike di Roma www.microbike.it mi hanno molto gentilmente inviato (gratis) una CITY 26” Full Optionals per le prove
Premessa importante: il sistema applicato a questa bipa è un KIT con motore sul movimento centrale
Può essere montato, dalla stessa Microbike, su qualsiasi bicicletta muscolare che rispetti alcune dimensioni fra il movimento centrale e la ruota posteriore Comunicando quale marca e modello di bicicletta si intenderebbe trasformare, sono in grado di determinare la fattibilità della trasformazione A questo punto mandano il corriere a ritirare la bici e la restituiscono elettrificata Hanno anche a catalogo bici già complete, come quella che è oggetto della prova
Alla Microbike realizzano in proprio tutto il cinematismo del motore, la centralina e assemblano i pacchi batteria Mi hanno detto scherzosamente (ma a loro sicuro merito) che sono come una “piccola Ferrari”
La bipa mi è arrivata, senza alcun danno, completamente montata (salvo ovviamente le pedivelle) in un grande scatolone e avvolta accuratamente nel “millebolle” (E’ questo il metodo con cui ritornarla eventualmente per riparazioni)
L’ho tenuta per una decina di giorni e ci ho percorso circa 220 km
Questa è la CITY 26” Full Optionals equipaggiata con la batteria al litio da 24V 20Ah
E’ una bipa confortevole, dotata di ammortizzatore anteriore e di cannotto sella ammortizzato Ha una grande potenza che le consente di superare anche forti pendenze senza grosso contributo muscolare E’ dotata di pulsante per partire senza la rotazione dei pedali (fino a 6 km/h) La frenata è molto efficace ed ha anteriormente un freno a disco L’autonomia è buona in tutte le condizioni di utilizzo, ottenuta con una generosa batteria al Litio da 24V 20Ah La regolazione dell’assistenza avviene tramite la selezione fra tre livelli su un cruscottino e un tasto “turbo” entrambi a sinistra sul manubrio; c’è un sensore di rotazione dei pedali che adegua l’assistenza in base alla velocità di rotazione dei pedali stessi, ma la modulabilità dell’assistenza non ne risulta particolarmente efficace Le dimensioni sono quelle di una normale bici muscolare per cui il trasporto in auto richiede bagagliai generosi e l’abbattimento dei sedili posteriori; lo smontaggio della ruota anteriore è con sgancio rapido e privo di difficoltà
Il peso complessivo è di 23.2 kg senza batteria e di 28.6 con la batteria montata
Il trasporto in treno non presenta particolari difficoltà salvo per il peso che non è particolarmente contenuto Negli ascensori delle ferrovie ci sta senza problemi (sfruttando la diagonale) Il sollevamento per superare scale è agevole per via del corto traverso nella parte inferiore del telaio che funge da impugnatura; la presenza della batteria impaccia un po’ il sollevamento : meglio toglierla (e così diventa anche meno pesante)
Questa è la SCHEDA con tutte le caratteristiche
CICLISTICA
E’ tutta in alluminio In sella risulta molto comoda e assorbe bene le asperità della strada
Ha il cannotto-sella ammortizzato La sella è una Royal gel conformata che contribuisce efficacemente al confort di marcia
La forcella anteriore è ammortizzata, regolabile e bloccabile e non introduce imprecisioni significative nella guida
La posizione in sella è a busto piuttosto verticale (“olandese”)
La regolazione dell’altezza sella è di tipo rapido
Il cambio è un ottimo Shimano Nexus a 3 rapporti interno al mozzo Più avanti si parlerà del suo azionamento
Gli sviluppi metrici sono : 3.01 metri in prima 4.10 metri in seconda 5.63 metri in terza
La prima non è molto corta e non troppo adatta alle partenze in salita; ma vedremo più avanti che si aggira alla grande questo inconveniente In terza a 25km/h si pedala a 74 pedalate al minuto, perciò il rapporto non è molto lungo Ma data la presenza di tre soli rapporti, la scelta degli sviluppi è corretta Essendo la motorizzazione applicata al movimento centrale, i rapporti del cambio vengono utilizzati anche dal motore
La conformazione del cinematismo richiede che il tratto di catena inferiore sia orizzontale perciò viene montato un falso cambio a deragliatore che serve soltanto da rinvio della catena (notare che appunto non esiste il cavo di azionamento)
Il comando del cambio è un Nexus Revo a rotazione, posto sulla manopola destra del manubrio, perciò nella posizione tradizionale delle bici muscolari
La stabilità in marcia è ottimale, anche a velocità elevate (testata fino a 47km/h senza alcun problema) La marcia senza mani è stabile e non si innescano vibrazioni (per il codice si deve tenere almeno una mano sul manubrio, ma per riinfilarsi il guanto dopo essersi soffiati il naso è comodo poter staccare entrambe le mani; che mi sia accorto di questo fatto perché è inverno e sono sempre raffreddato?)
La posizione del cinematismo del motore e della batteria mantengono basso il baricentro della bipa a tutto vantaggio di una ottima guidabilità e di una gradevole maneggevolezza molto simile a quella di una muscolare equivalente Ma lo stesso cinematismo richiede una certa larghezza fra i pedali e una loro leggera asimmetria Notare la presenza del carter di protezione su entrambi i lati
I pneumatici (da 26” x 2.00” ) sono Schwalbe “Lite Skin - Kevlar guard” con banda riflettente Mi sembra che garantiscano una buona guidabilità ed una buona scorrevolezza La valvola è la “Dunlop” cioè la classica delle biciclette
Poiché il motore è montato sul movimento centrale, lo smontaggio delle ruote è assolutamente come quello di una normale bici muscolare; l’unica differenza è data dal cambio a mozzo che richiede, prima dello smontaggio della ruota, lo sgancio della calottina del filo del cambio che si effettua svitando una vite “con cava esagonale” (la calottina è quella color argento marcata Nexus)
La bipa è dotata di comodi portapacchi posteriore e anteriore
Anche a batteria montata, si ha la sensazione di guidare una normale bici muscolare (ovviamente salvo il peso che si fa sentire in partenza e sulle salite)
Il cavalletto è del tipo “monopiede” ed è montato in vicinanza del mozzo ruota posteriore; consente perciò la rotazione completa dei pedali
Ma le caratteristiche del cinematismo introducono una spiacevole limitazione: la retromarcia è molto difficoltosa (per non dire impossibile) perché frenata fortemente dagli ingranaggi del motore Per andare in retromarcia è necessario sollevare la ruota posteriore e questo limita considerevolmente la maneggevolezza nelle manovre con bipa a mano
IMPIANTO FRENANTE
Il freno anteriore è a disco della Promax
Mentre al posteriore c’è un V-Brake Shimano
La frenata è molto potente e sicura; solo qualche leggero bloccaggio della ruota posteriore nelle frenate al limite, ma le prove sono state eseguite a bassa temperatura Nonostante la temperatura, lo spazio di arresto è risultato di 3.3m da 25km/h che è di tutto rilievo (le normative prescrivono su asciutto un massimo di 7 metri)
Non ho riscontrato alcun problema in lunghe discese I rallentamenti sono modulabili ma solo sufficientemente per via della forte potenza dell’impianto
Ed ora la PARTE ELETTRICA
CENTRALINA
Come già detto la motorizzazione è un “kit” Sensori e centralina sono racchiusi, molto comodamente, nella struttura del gruppo motore Da qui partono soltanto : un cavo con connettore per la batteria due cavi per i cut-off sui freni un cavo per il cruscottino
La centralina risulta perciò ben protetta all’interno della struttura meccanica del gruppo motore Non è dotata di autospegnimento, ma mi hanno assicurato che non ci sono problemi a dimenticarla inserita per lungo tempo ; quando è accesa sono accesi anche i led dello stato di carica sul cruscottino che sono ben visibili
BATTERIA
La “City” in prova era equipaggiata con una generosa batteria al litio da 24V 20Ah (cioè 480 Wh)
Può essere equipaggiata anche con altri tipi di chimica ed altre capacità, senza bisogno di modifiche
Sempre per la natura di kit di questo sistema, non è presente un alloggiamento specifico sul telaio della bici La batteria viene fissata con un attacco rapido (del tipo da seggiolini per bimbi) al telaio
Per inserirla od estrarla si deve premere il grosso pulsante arancio; quando è in posizione di blocco, un piolino arancio lo segnala in modo evidente
La batteria è alloggiata in una borsa impermeabile morbida ma molto resistente Non sono presenti indicatori dello stato di carica sulla batteria stessa (c’è solo sul cruscottino, visibile a centralina accesa) La borsa è dotata di una fascia che serve da maniglia per il trasporto Il peso è di 5.4kg Si trasporta perciò agevolmente La borsa è dotata di un connettore robusto ed impermeabile che serve alternativamente al collegamento alla centralina della bipa oppure al caricabatteria
Su richiesta la batteria può essere alloggiata sul portapacchi posteriore
Qui è collegata alla bipa
E questo è il connettore a batteria estratta
Il sistema è semplice e funzionale, ma a mio parere non molto gradevole esteticamente e un pò scomodo quando si è in sella perché la posizione di cavo e connettore deve essere “aggiustata” altrimenti si urtano con la gamba durante la pedalata Il sistema a connettore ha il piccolo vantaggio che si può isolare la batteria in modo totale dal resto del circuito senza estrarla
Il caricabatteria è dotato di una ventolina di raffreddamento Nel silenzio notturno il rumore è avvertibile (visto che di solito si carica di notte): è meglio non ricaricare nella stanza in cui si dorme Il suo peso è di 0.45 kg compresi i cavi La corrente di carica è di 2A Data la forte capacità della batteria, ci si deve aspettare un tempo di ricarica piuttosto lungo; difatti, da batteria completamente scarica, è risultato di 11 ore e 20 minuti
E’ dotato di un led rosso che si accende quando si collega la batteria (perciò non va lasciato collegato alla batteria se staccato dalla presa di rete) Non appena si collega alla spina di rete, un altro led rosso segnala che sta avvenendo la ricarica Lo spegnimento di questo led rosso e l’accensione di un led verde segnalano che la carica è ultimata Vengono segnalate eventuali anomalie con un ulteriore led rosso
COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA
E’ dotata di un cruscottino a led rossi su cui è indicato lo stato di carica della batteria (con 5 led) Nella parte inferiore ci sono altri 3 led che si accendono in corrispondenza al livello di assistenza selezionato Per cambiare il livello di assistenza si deve premere un pulsante a membrana sul cruscottino (a sinistra) C’è un altro pulsante a destra ma non ha alcuna funzione Il pulsante ha un piccolo rilievo ed è azionabile facilmente col pollice (con i guanti diventa un po’ più scomodo) Più vicino alla manopola del manubrio ci sono altri due pulsanti di buona dimensione sempre azionabili molto facilmente col pollice anche indossando i guanti Quello rosso in alto accende la centralina ed il cruscottino Quello inferiore nero è il tasto “turbo” che porta il motore al massimo della potenza indipendentemente dal livello di assistenza impostato
Se si accende il quadro tenendo contemporaneamente premuto il pulsante di selezione del livello di assistenza, si attiva il modo di funzionamento a “partenza automatica” L’avvenuta selezione di questo modo è segnalata da un “bip bip” proveniente dalla centralina, che si sente bene in garage, ma non molto se si è nel traffico (vedi filmato “rampa 12%”) In questa modalità, se si preme il pulsante “turbo” , il motore si avvia indipendentemente dalla pedalata e porta la bipa fino a 6 km/h Appena si inizia a pedalare, si riattiva il funzionamento normale con assistenza attiva solo se c’è la pedalata Ad ogni fermata occorre premere nuovamente il tasto “turbo” per ripartire senza pedalare Spegnendo la centralina, si riattiva stabilmente il funzionamento normale
Il cruscottino è ben visibile sia di giorno che al buio
MOTORE e CINEMATISMO
Il motore è un brushless da 320W di targa (che diventano i regolari 250 alla ruota) Il gruppo in cui è montato integra il movimento centrale, i pedali e i sistemi di ruota libera Ci sono una serie di ingranaggi e di riduttori a catena che portano il movimento di motore e di pedali alla corona della catena principale (quella che va alla ruota posteriore)
Ci sono due sistemi di ruota libera che, molto correttamente, svincolano sia il motore sia i pedali dalla corona della catena principale Perciò se il motore è fermo i pedali funzionano regolarmente e senza attriti particolari Se il motore è in movimento, si possono fermare i pedali (ad esempio quando si attiva la “partenza automatica” in cui si parte a pedali fermi)
Il sistema è ben realizzato ed originale ed è stato progettato e realizzato direttamente dalla Microbike Diversamente dagli altri sistemi di motore centrale, le riduzioni di giri fra motore e catena principale non avvengono con ruotismi epicicloidali ma con coppie di ingranaggi di diametro diverso Questa caratteristica porta però con se una forte rumorosità quando il motore è attivo Il rumore non si avverte quando si viaggia nel traffico, ma diventa evidente ad esempio su una ciclabile
Qui c’è un video della partenza e dei cambi di marcia per avere un’idea del tipo di rumore che si sente Il microfono della videocamera amplifica impietosamente il rumore che, nella realtà, è molto meno invasivo
CABLAGGI
I cablaggi sono ordinati ma completamente a vista (anche questo deriva dalla natura di Kit di questa motorizzazione)
Anche quello che va alla batteria è molto visibile (vedi appunto il paragrafo “batteria”)
MODALITA’ DI ASSISTENZA
Si possono selezionare tre livelli di assistenza che portano la bipa praticamente alla stessa velocità in pianura ma che fanno funzionare il motore con tre valori di corrente massima E’ presente un sensore di cadenza della pedalata che, oltre a dare il via all’assistenza, la modula in funzione della velocità della pedalata Questo funzionamento implica che per portare in velocità la bipa occorre spingere sui pedali per farne aumentare la velocità di rotazione e consentire alla centralina di erogare maggiore potenza Con i 3 livelli di assistenza si determina la quantità di tale sforzo Premendo il tasto “turbo” il motore va immediatamente al massimo della sua potenza indipendentemente dal livello selezionato
Poiché il motore agisce a monte del cambio di marcia, è importante selezionare il corretto rapporto sia in partenza che in salita, per permettere al motore di girare più veloce possibile ed esplicare così tutta la sua forza (proprio come su una moto o un’automobile)
Attivando la funzione “avvio immediato”, alla pressione del tasto turbo il motore si avvia anche a pedali fermi Questa funzione permette alla bipa di viaggiare a 6 km/h senza azionare i pedali ed è molto comoda per ripartire su pendenze considerevoli Non è altrettanto comoda per condurre la bipa a mano perché la pressione del tasto “turbo” la fa schizzare ai fatidici 6 km/h in un attimo e la fa scappare di mano
AVVIO DELL’ASSISTENZA
L’avvio dell’assistenza avviene dopo poco meno di mezzo giro di pedale ed è uguale con qualsiasi marcia inserita
Poiché il motore scarica la sua potenza attraverso il cambio, è importante partire con un rapporto corto altrimenti l’accelerazione risulta troppo debole; ovvero meglio partire sempre in prima marcia
Il cambio Nexus-3 con cui è equipaggiata questa bipa, consentirebbe di cambiare … quasi…da fermo Mi spiego meglio con la descrizione pratica Mi fermo senza ricordarmi di scalare rapporto in prima (o avere il tempo di farlo) Da fermo ruoto il selettore del cambio e passo in prima In realtà la prima “non entra” ; per farla entrare occorrerebbe o muovere la bici in avanti di un piccolo tratto o pedalare per un mezzo giro indietro Muovere la bipa in avanti, col rapporto sbagliato, è però difficoltoso E girare indietro i pedali …. non fa girare la catena … così il cambio non se ne accorge e la prima non entra
Perciò bisogna cercare di ricordarsi di scalare prima di fermarsi, come si deve fare con i cambi a deragliatore Oppure ordinare la bipa con il Nexus a sette marce che consente davvero di cambiare da fermo
La partenza in prima marcia avviene senza sforzo: il mezzo giro di pedale necessario per avviare l’assistenza si compie disinvoltamente Il filmato dei cambi di marcia visibile più sopra al paragrafo “motore” fornisce un’idea dell’effetto Una volta partiti si deve continuare a spingere sui pedali per far capire alla centralina che si intende accelerare La spinta necessaria sui pedali è modesta e così il motore prende giri con vigore Raggiunti i 16km/h il motore è arrivato al massimo dei suoi giri e bisogna cambiare rapporto Ma anche qui bisogna avere una accortezza: se si passa in seconda il motore è ancora “in tiro” e il rapporto non entra Bisogna alleggerire per un attimo la pedalata mentre si cambia, in modo che il motore diminuisca la spinta così la cambiata può avvenire In seconda si arriva fino a 21 km/h In terza si arriva fino a 27-28 km/h indipendentemente dal livello di assistenza selezionato Il livello di assistenza determina però lo sforzo muscolare che si deve applicare per far prendere i giri al motore Col livello più basso … si suda Se invece si preme il “turbo” l’accelerazione è molto vivace e la velocità arriva fino a 32km/h : notevole ! E se si preme il tasto turbo mentre si è in velocità, l’accelerazione è ancora vigorosa
Ma attenzione che gli amperora scorrono come una cascata !
In questo filmato si vede l’avvio dell’assistenza, la modulazione in base alla velocità dei pedali e la scorrevolezza della ruota posteriore che non risente della presenza del motore
E fin qui abbiamo parlato di una certa bipa
Adesso ci fermiamo, spegnamo il quadro e poi lo riaccendiamo tenendo premuto il tasto per il cambio di livello di assistenza; dopo un secondo si sente una serie di “bip” e siamo passati in modalità “avvio automatico”
E abbiamo un’altra bipa sotto al didietro !
Per partire premiamo il tasto “turbo” e la bipa si avvia con decisione senza che pedaliamo
Ma se partiamo esercitando un po’ di pressione sui pedali …
Ecco: si parte a razzo impennando addirittura la bipa, perché il motore attacca immediatamente e appena fatto il mezzo giro di pedale fatidico si avvia il “turbo” che ci catapulta a trenta all’ora !
Ovviamente si consuma molta corrente, ma quando si deve partire in fretta è impagabile Ed è prezioso anche nelle partenze in salita come vedremo più avanti
NEL TRAFFICO
L’accelerazione è sempre un po’ brusca e può creare qualche problema nelle manovre: meglio scalare ed eventualmente staccare l’assistenza se ci sono troppi pedoni nelle vicinanze
La modulazione dell’assistenza ottenuta con il controllo della velocità dei pedali è sufficiente (ma niente di più) per regolare la velocità anche a livelli bassi Il minimo che ho ottenuto è stato di 5-6 km/h in prima marcia e col livello più basso di assistenza
Adeguare la velocità a quella del ciclista che ci precede è abbastanza facile … ma non toccate il tasto “turbo” !
COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI
Il motore in posizione centrale consente di sfruttare i rapporti del cambio e permette facilmente di scalare pendenze considerevoli
La partenza in salita è però resa un po’ difficoltosa dalla poca sensibilità del sensore di pedalata (mezzo giro di pedale per avviare l’assistenza) e dalla prima marcia che non è molto corta Ma se il proprio percorso richiede ripartenze in salita, è meglio selezionare la modalità “partenza immediata” e tutti i problemi spariscono !
Sui falsopiani, se non si sta usando il tasto turbo, tende facilmente a perdere velocità; non so se questo è dovuto all’alimentazione a 24V o, più probabilmente, alla curva di potenza parzializzata quando non si usa il tasto turbo
Il cavalcavia al 4% si supera in terza marcia (col livello di assistenza 3) e con un contributo muscolare modesto La velocità è stata di 19km/h che è un valore accettabile; sopra a questa pendenza bisogna passare ad un rapporto più corto Se si affronta il cavalcavia premendo il tasto “turbo” , la velocità sale ad un notevolissimo 26 km/h ottenuto senza apporto muscolare
La salita al 10% si supera in prima marcia e a livello 3 di assistenza viaggiando a 11-12km/h con un modesto apporto muscolare Col “turbo” la velocità sale a 13km/h senza apporto muscolare Nel filmato si vede anche il tratto al 13.5% che viene superato con un sensibile apporto muscolare a livello 3 ma che, anche in questo caso, scende a zero col “turbo”; velocità 9-10 km/h
La ripartenza su rampa al 12% richiede, con ogni livello di assistenza e anche con il tasto “turbo”, una spinta decisa sui pedali per superare il mezzo giro che attiva l’assistenza In modalità “partenza automatica” lo sforzo cala a zero e la bipa parte senza alcuno sforzo (notare come, fatto il primo tratto di pedalata, si inserisce il turbo)
Anche la salita al 17% può essere superata senza sforzo muscolare (col “turbo” in prima marcia) a 10 km/h Anche su questa pendenza si può ripartire senza alcuno sforzo ma solo se in modalità “partenza immediata”
Ecco come si presenta visivamente questa salita
Ed ecco come viene superata
Ora la rampa al 27%
Ricordo che questa è una pendenza estrema che molto difficilmente si può trovare nei propri percorsi e che anche una automobile avrebbe difficoltà a ripartire
Questa pendenza viene superata in prima, col livello 3 di assistenza e partendo dal piano, ma siamo decisamente al limite La ripartenza, sempre perché la prima marcia è troppo lunga ed è necessario un interminabile mezzo giro di pedale, non riesce nemmeno col tasto “turbo” inserito Ma diventa possibile (anche se con un deciso sforzo sui pedali) in modalità “avvio immediato”: davvero ottimo risultato
Notare come mi devo tenere col peso tutto in avanti per evitare che la bipa si impenni
In definitiva questa bipa risulta essere una gran scalatrice e consente di regolare la quantità di sforzo muscolare a proprio piacimento “da tutto a niente “ Purtroppo i gradini di regolazione sono piuttosto distanziati e questo fatto non aiuta ad ottimizzare i consumi di corrente A richiesta è però possibile montare il regolatore a manettino, ma non l’ho provato e non posso dire quanto sia efficace
Nei filmati il rumore del motore è decisamente più evidente che non nella realtà ma è registrato allo stesso livello delle prove su altre bipa per cui si può utilizzare per un confronto
VELOCITA’ e AUTONOMIA
Nella prova di autonomia su un percorso misto extraurbano-urbano con qualche cavalcavia ma prevalentemente pianeggiante, ho raggiunto una percorrenza di 64 km usando il livello di assistenza più basso, ma a temperatura di 4°C Perciò questo è un valore minimo ottenibile perché d’estate con vestiti leggeri e temperature più alte potrà ragionevolmente aumentare di almeno un buon 10% ; la velocità è sempre stata intorno ai 25km/h; nell’ultima decina di chilometri le prestazioni via via sono diminuite fino ad annullarsi; la batteria cerca di assistere fino all’ultima goccia poi si spegne tutto definitivamente L’apporto muscolare è stato come per viaggiare a 20-21 km/h su una discreta bici muscolare Ecco il grafico delle velocità sul “percorso test”
Ho rifatto il percorso alle stesse condizioni, ma stavolta con il livello di assistenza al massimo, la “partenza immediata” inserita e usando il tasto “turbo” per ripartire e per riportarmi ogni volta in velocità Il tempo totale si è un po’ accorciato (ma si parla di minuti) mentre la velocità è rimasta praticamente invariata salvo qualche picco in cui sono ricorso a velocità maggiori per districarmi meglio dal traffico In queste condizioni di “nessun risparmio” ho percorso 56 km e mi sono meravigliato di tale lunghezza perché l’apporto muscolare non è cambiato una volta raggiunta la velocità di crociera ma è sempre stato molto minore che nel caso precedente in salita e nelle numerose fasi di accelerazione Anche questo valore è invernale per cui ci si può aspettare un miglioramento estivo
MARCIA SU FONDI STERRATI
Il telaio e la posizione in sella non sono particolarmente adatti a sterrati difficili Ma sulle classiche strade a fondo naturale la marcia è sicura e confortevole anche in presenza di brecciolino non compattato Per via del baricentro basso e con le parti pesanti concentrate nella zona pedali, la maneggevolezza risulta ottima
ACCELERAZIONE
Nel il mio solito test di accelerazione, esercitando uno sforzo sui pedali appena necessario a far prendere i giri al motore, ho ottenuto per percorrere i primi 50 metri questi tempi:
Col selettore a livello 3 (massima assistenza) : 10.7” Col tasto turbo : 9.5” Con partenza immediata: 9.3” e velocità di uscita di oltre 27km/h
Valori decisamente buoni
PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA
Il motore è dotato di ruota libera e la bipa risulta ben scorrevole ad assistenza staccata perché il cinematismo non introduce attriti supplementari Praticamente, se l’assistenza è disinserita, si viaggia esattamente come su una bici muscolare Salvo ovviamente il maggior peso che si avverte ad ogni ripartenza e sulle salite I rapporti del cambio sono però troppo pochi per riuscire a trovare la marcia giusta E la prima risulta troppo lunga per poter affrontare salite Si può staccare l’assistenza in tratti pianeggianti se si vuole economizzare la batteria, ma a mio parere è meglio fare i conti giusti con la capacità e non farsi sorprendere dal cut-off della centralina
IMPIANTO LUCI
Il fanale anteriore è a singolo led bianco, a luce fissa o lampeggiante; produce un fascio circolare non molto intenso e che non illumina le parti laterali della strada; serve a farsi vedere ma non ad illuminare E’ dotato di batteria ricaricabile e ha il caricabatteria incorporato: molto comodamente si sfila dal suo supportino e si infila in una qualsiasi presa di corrente Con una carica si hanno a disposizione molte ore di luce (non ho potuto accertarne il numero esatto)
La luce posteriore è a led rosso fisso della Basta (con tutte le sue relative omologazioni) L’alimentazione è ottenuta con due pile AA alcaline o ricaricabili L’autonomia è di alcune decine di ore e la sua visibilità è maggiore di un fanalino ad incandescenza
ANTIFURTO
Non sono presenti sistemi antifurto integrati con la bipa
ACCESSORI
Dato che la motorizzazione è pochissimo invasiva e che la batteria è alloggiata in una zona non utilizzabile (salvo per una borraccia), si possono montare tutti gli accessori tipici di una bicicletta muscolare In caso di seggiolino anteriore per bimbi, verificare che il suo attacco sia compatibile con il piccolo spazio libero sul cannotto dello sterzo (purtroppo mi pare che sempre più telai abbiano pochissimo spazio per questo scopo)
CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI
Devo dire che ho qualche dubbio sulla perfetta rispondenza al codice della strada di questa bipa La velocità risulta ben più elevata dei 27km/h tollerati come massimo E la funzione di “partenza automatica” è ancora considerata dubbia nella nostra legislazione Qui aggiungo sottovoce che il valore di 6 km/h non si supera, ma solo se si tiene inserita la prima marcia: se si passa in seconda o in terza tale valore viene abbondantemente scavalcato Meglio chiarire, all’atto dell’acquisto, a chi eventualmente è attribuita la responsabilità
Per quel che riguarda la potenza del motore, essa è dichiarata di 320W ma che diventano 250 alla ruota; la definizione del codice della strada non specifica dove deve essere misurata questa potenza ma sembra interpretazione comune riferirla alla ruota (ed è più logico perché il motore è sempre collegato ad un cinematismo che ne può ridurre anche consistentemente la potenza e soprattutto non in ugual misura per ogni caso: sarebbero fortemente avvantaggiate le motorizzazioni hub-gearless)
La garanzia è di 2 anni, salvo la batteria su cui è di 1 anno Ma poiché assemblano loro stessi i pacchi batteria, possono sostituire singoli elementi danneggiati senza dover acquistare un intero pacco nuovo
Il prezzo indicativo è di circa 1700 € con la batteria al litio da 20Ah e tale batteria di ricambio costa 350 € Rimando alla sezione “prezzi ufficiali” per il valore aggiornato
CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO
Bipa bene adatta ad un contesto urbano in città con presenza di salite e discese
La grossa potenza, la buona autonomia, la comodità in sella e la frenata vigorosa e sicura, la rendono adatta a viaggiare in mezzo al traffico
Nelle gite “fuori porta” può essere utilizzata con soddisfazione anche se la poca modulabilità dell’assistenza e gli spunti vigorosi limitano la possibilità di ottimizzare gli amperora disponibili Ma se nella gita ci sono colline, si va alla grande !
Non particolarmente adatta ad essere portata sulle scale ne ad essere trasportata in auto
NOTA
Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera
I valori misurati sono tutti relativi a temperature di tipo invernale (fra circ
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Informazioni preziose Pix, sono belle queste prove effettuate dallo stesso collaudatore: Visto che si tratta di bici a pedalata assistita si viene ad eliminare la variabile più "capricciosa" di tutte, il ciclista. Sembra proprio una bici da traffico moderno, caotico e rabbioso, non per nulla è stata progettata per Roma... Grazie per la tua pazienza e il tuo tempo (e per il tuo raffreddore)!!!
Cagiva E-lefantino ready to run Cyclone 48V Decatlhon 9.1 Lmt GM 1Kw in meritato riposo Tecnobike DH Modified HopTown the RED one.
Le moto sono oggetti che fanno sognare. Hanno colori e suoni diversi, hanno forme che rivelano l'ispirazione di chi le ha concepite. A volte queste creazioni sono autentici oggetti d'arte motoristica che trasformano il proggettista in artista. Claudio Castiglioni
Corro perchè provo una sensazione unica, non lo sò spiegare ma è qualcosa di speciale, nascosto dentro di me. Marco Simoncelli
Si aggiunge una perla alla collana serie "Pix" . Secondo me, dobbiamo metterle più in evidenza queste prove certificate P.Q.C. (Pixbuster Quality Control) , magari ne discutiamo in amministrazione... e le aziende che vogliono fregiarsi del P.Q.C. non esitino a contattare il nostro super tester !!!
"carrarmatino" Flyer T4 30/9/2006 (22/5/2011 sostituito motore) "lancillotto" Brompton P6R + nano motor 14/12/2007 "piccola peste" Dahon Speed Pro TT 14/10/2008 "frankenstein" Trek liquid 25 + kit ezee 21/11/2008 dismessa il 28/02/2010 "jobbent" Tw-bents Adventure Plus 08/05/2009 elettrificata con ezee 350W dal 28/02/2010 "the tractor" surly pugsley 27/08/2009 + Cyclone 500 13/11/2009 "the lift" haybike eq xduro fs 12/10/2011 "bumblebee" NCM Milano 24/07/2019 "steamroller blues" NCM Aspen 19/12/2019
Incredibile. Ho utilizzato quotidianamente una Microbike per più di un anno e non avrei saputo rappresentare meglio le impressioni di utilizzo. Complimenti!
Una sola precisazione:
La conformazione del cinematismo richiede che il tratto di catena inferiore sia orizzontale perciò viene montato un falso cambio a deragliatore
Non è la conformazione del meccanismo Microbike a richiederlo, ma soltanto il fatto che il Nexus è montato su un carro con forcellini verticali (o semi/verticali). Il giro di catena attorno alla corona infatti è del tutto simile ad una bici normale. Il deragliatore fa solo le veci di un tendicatena, tant'è vero che un utente del forum lo ha sostituito con un vero tendicatena, ottenendo un risultato estetico migliore e (forse) minori attriti, avendo eliminato una "rotellina".
Rockrider 9.1 con BPM2 HS @ 55V 40A Max, 15s2p LiPo. Brompton M3L con kit Freedomebikes @ 36V LiIon Alcedo. Brompton M2E con kit Freedomebikes. Hoptown con SWHX posteriore @ 36V LiIon Alcedo. Rampichino acciaio con Bafang 250W Front @ 24V LiIon Dennj.
Modificato da - stefno in data 28/02/2011 16:19:20
Mi aggiungo al coro con un ringraziamento sincero, non esiste nulla da nessuna parte che dia simili informazioni. Anche questa bici poi è davvero interessante, mi sembra che le aziende stiano tirando fuori ottime realizzazioni. Se si vuole spingere oltre i 27/28 orari con i muscoli a motore acceso, il motore stesso lo consente o si "oppone"? Scusa se ti "spremo", mai sazio, anche questa informazione!
Ti rispondo io: se spingi oltre la velocità massima di assistenza la centralina riduce (molto rapidamente, direi quasi: taglia) la corrente, perciò il motore si spegne. Ma il motore non oppone alcuna resistenza, grazie alla ruota libera nel meccanismo dei pedali.
Rockrider 9.1 con BPM2 HS @ 55V 40A Max, 15s2p LiPo. Brompton M3L con kit Freedomebikes @ 36V LiIon Alcedo. Brompton M2E con kit Freedomebikes. Hoptown con SWHX posteriore @ 36V LiIon Alcedo. Rampichino acciaio con Bafang 250W Front @ 24V LiIon Dennj.
Buongiorno e complimenti a pix per il resoconto dettagliato,secondo te sul modello che hai provato potendo sceglere e'meglio il cambio a 3 o a 7 rapporti?
Gran test! Particolareggiato, esaustivo, professionale. Quoto anch'io per la certificazione (la quale potrebbe altresì fornire un punteggio relativo ai vari fattori...). Complimenti!
Nuzzi Urban 7v con Bafang BPM HT 500w. In famiglia: Atala Wave 7v con Bafang BPM 250W.
bello bello bello,un test imparziale è sempre veritiero! se dai retta alle case ognuna ha scoperto l'elisir di lunga vita, mentre gli utenti fanno sempre più km e velocità di te, prove così andrebbero pagate! ho portato ieri la bici alla microbike per revisionare la trasmissione,
gentili e competenti possono aggiornare la bici con la nuova elettronica 2011 con tasto superturbo, regolatore di potenza con voltmetro per chi non l'ha, e leve freni cut-off,
si,grande Pix,ottima prova, brava Microbike ad offrire la bici, ottima come si evince dal test. Di pagare però,pur con rammarico,non se ne parla! Piuttosto, i forumisti potrebbero farsi parte diligente per tempestare con cortesi,pressanti mail, determinate case ciclistiche acciocchè mettano a disposizione di Pix, anche solo in prestito, le loro e-bike, al fine di sottoporle a prova di qualità PIX!
utente dal 2007 BH Emotion IBS Xenion 650 Lite Bosch classic Lombardo Amantea Bosch classic
Stefno ha scritto: Ti rispondo io: se spingi oltre la velocità massima di assistenza la centralina riduce (molto rapidamente, direi quasi: taglia) la corrente, perciò il motore si spegne. Ma il motore non oppone alcuna resistenza, grazie alla ruota libera nel meccanismo dei pedali.
Grazie Stefno, questa mi sembra una qualità molto interessante, perchè con gli hub ho la netta sensazione che avvenga l'opposizione del motore, che molto spesso è decisamente fastidiosa appena si superano i 25/h.
Esemplari i test di Pix. Ci racconta tutto della bici anche nei minimi particolari per poi lasciare, come credo sia giusto, a noi che leggiamo, il compito di giudicarla. Sono sicuro che se prova la mia bici, riesce a vedere cose che a me sfuggono nonostante la stia usando da più di tre anni.
04.10.2007 FLYER serie S urban - telaio numero HE 706308 31.08.2009 FLYERI:SY urban - telaio numero HE 909280 26.11.2009 BROMPTON ML6-12% -numero di serie 0910125879 19.01.2011 BROMPTON ML2 +8% -numero di serie 0910125889
superturbo è una parola inventata, praticamente nell'elettronica 2010 il turbo corrisponde quasi alla massima assistenza,quindi pigiandolo in minima e media senti la differenza,in massima no,
nella 2011 il turbo permette di spingere di più anche se sei in massima,inoltre permette di partire a motorino previa pressione di 5 secondi all'accensione abilitando la funzione,ciao
Grazie per la delucidazione,l'unica cosa che mi frena e'la distanza. ..Vivo a rimini e se dovesse avere qualche probema la bicicletta forse avrei dei problemi anche io. ..Oppure l'assistenza e'buona anche a distanza?
io l'ho presa di terza mano e quindi una revisione era d'obbligo,se la prendi nuova non hai problemi,o comunque gli stessi di chi non ha la fabbrica nella propria città,
la bici è valida,il motore sui pedali il massimo,immagino che la motorizzazione panasonic centrale sia superiore e meno rumorosa,ma spendi il doppio...
alternative sono i kit,non è difficile motorizzare una bici,ma se ti fai prendere la mano superi tranquillamente i 1000 euro tra bici motore e batterie
E mi hanno rivelato un trucco che proprio non sapevo:
per cambiare da fermo con il Nexus 3, senza i problemi citati sopra, basta cambiare senza tenere il piede sul pedale: il peso della gamba è sufficiente per impedire la cambiata
Urca: se qualcuno ha un cambio di questo tipo ci confermi lo scoop !
Mi hanno anche detto che la rumorosità si affievolisce sensibilmente dopo un certo periodo di rodaggio
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
La rumorosità è un grande problema per me. La bicicletta elettrica mi attrae anche perchè, solitamente, non fa (o ne fa poco) rumore. Se si affievolisce sensibilmente dopo un certo periodo di rodaggio è già qualcosa (e mi piacerebbe che qualcuno possa dare una conferma di ciò); se i tecnici di Microbike riuscissero in qualche modo però a limare il rumore di molto questa bicicletta diventerebbe per me molto appetibile (penso che il rumore delle biciclette Microbike, assieme all'eventuale problema dell'assistenza lontana da dove si abita, sia di grande freno per i possibili acquirenti). Inoltre la parte meccanica del progetto Microbike mi dà l'impressione di essere troppo delicata.
Recensione veramente dettagliata. La passione si sente! Accidenti la mia microbike F.O. presa a luglio non ha tutte ste features della partenza senza pedalata e del turbo che ti porta fino a 32 Km/h. Va bè, mi accontento dei 29 Km/h dell mia Però sono sfortunato:con la mia ho diversi problemini di mecanica e purtroppo l'assistenza non mi sta proprio dietro l'angolo
Rockrider 5.2 + kit bafang swxh Alcedo + batt. 9 Ah 36v Flyer in the dirt (Flyer S street + dual drive 27 - Custom MTB) Kalkhoff Pro Connect Alfine 11 speed ------------------------------- Per arrivare là, dove nessun uomo è mai giunto prima...con un motore a scoppio
Ciao siccome anche io sono lontano..... E vorrei prendere una microbike. .Sto a rimini....che tipo di problemini hai?loro mi hanno assicurato che in due giorni se dovessi aver problemi la ritirano la sistemano e in un paio di giorni me la rimandano....detto cosi' credo che in una decina di giorni va e torna
Grandiosa prova Pix!!! Davvero un documento di grande livello!!!!! L'ho letto avidamente tutto d'un fiato! Belli anche i video! Che bello poter fare parte di questo forum!
Recensione veramente dettagliata. La passione si sente! Accidenti la mia microbike F.O. presa a luglio non ha tutte ste features della partenza senza pedalata e del turbo che ti porta fino a 32 Km/h. Va bè, mi accontento dei 29 Km/h dell mia Però sono sfortunato:con la mia ho diversi problemini di mecanica e purtroppo l'assistenza non mi sta proprio dietro l'angolo
Che tipo di problemini di meccanica hai avuto?. A parte questi problemi come ti trovi? Ti sembra troppo rumorosa?
Ciao Mibe, mi sono trovato senza problemi fino a 1000 km di utilizzo, poi mi è comparso un rumorino di fondo (uno strano toc-toc-toc) che varia di frequenza al variare del numero dei giri del motore. Dopo poche decine di chilometri mi si è sgranata la corona dentata collegata alla catena del mozzo del motore (credo sia accaduto in conseguenza del famoso rumorino visto che ho continuoto a utilizzarla). Portata personalmente in assistenza a Roma(non mi piace farla viaggiare col corriere) mi hanno sostituito la corona e il tendi catena (e non so cos'altro). Spesa 50 euro nonostante fosse in garanzia perche a quanto pare dovevo avere premura di lubrificare la catena del motore (in effetti non lo avevo mai fatto). Percorsi ulteriori 200 km ecco che ricompare improvvisamente il toc-toc-toc. Mi fermo subito prima che peggiori e la metto in garage in attesa di riportarla a Roma. Stavolta era stralubrificata eh!! Non riesco a capire perche questo guasto ricorente. Anche perche mi ci diverto un mondo a girare per la città. Ed è una esperienza unica caricarla sul treno e scendere in qualunque destinazione scelta ed essere subito "on the road". Il rumore del motore durante il normale funzionamento c'è ed è imbarazzante a volte in zone urbane con poco traffico perche ti sentono tutti. E' l'unico vero difetto di questa bici secondo me, fermo restando che la mia si guasta un po troppo spesso...
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sono un nuovo utente dell'isola di Procida,ho la microbike da settembre e si tratta veramente di un ottima bici, anche se ho avuto dei problemi con rottura dei raggi , ma questo probabilmente perchè le strade della mia isola sono un pò sconnesse.la rumorosità c'è, ma non è paradossalmente un fatto negativo, perchè i pedoni la sentono arrivare e si scansano in tempo.Volevo chiedere agli utenti del forum perchè per le bici nessuno parla degli indicatori di direzione(frecce).Eppure credo che debbano essere obbligatorie, poichè allargare il braccio puù favorire una perdita dell'equilibrio.Adesso l'ho mandata alla microbike per l'aggiornamento dell'elettronica,speriamo ne valga la pena
Purtroppo le "frecce" non sono ammesse dal codice della strada e non sono nemmeno state introdotte nell'ultimo aggiornamento Le bipa sono equiparate completamente alle biciclette muscolari e, per le bici, è ancora previsto di segnalare col braccio (anzi bisognerebbe alzarne uno in caso di frenata .... che in questo caso avverrebbe solo con un freno)
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Ciao Tom, benvenuto e complimenti per la tua bici e la bella isola dove abiti. Purtroppo gli indicatori di direzione e gli stop, sulle bici non sono proprio previsti dal codice della strada e pertanto sono proibiti. Può sembrare un'assurdità ma è così...
Aggiungo ancora qualcosa di mio, portando la mia recente esperienza con la mia microbike city full optional che, causa improvvisa morte del motore, è stata riparata e aggiornata con la nuova centralina, quella recensita dall'amico PIX. Infatti quando l'ho acquistata un anno fa non esistevano tutti questi interessanti upgrade sui modelli microbike. Dicevo: dopo un anno di onorato servizio, il motore mi abbandona durante una scampagnata. Anche la centralina si danneggia. Riparazione e sostituzione motore e centralina in garanzia, fatto salvo i componenti per aggiornare la bipa. Ho provato il nuovo motore con nuova centralina e devo dire che è veramente un altro mondo, rispetto a quello a cui ero abituato, specialmente per il turbo che ora è degno di essere chiamato tale. Le velocità max sono quelle indicate da PIX. Io ho toccato i 33 Km/h con il turbo inserito. Con questo nuovo motore,però, ci sono andato avanti si e no 2 giorni, perche poi del tutto inspiegabilmente, anche questo si brucia, nonostante la presenza di un termostato che mi spegnava(un po troppo frequentemente direi)il motore in caso di surriscaldamnento. Riportata la bipa in assistenza. Sostituito motore completamente in garanzia. Ora la sto provando già da alcuni giorni col secondo motore nuovo. Il termostato non è mai intervenuto, la bici va bene, il turbo è vigoroso, però le velocità massime di 29 Km/h (33 Km/h con turbo) non riesco piu a raggiungele. E' come se ora la centralina fosse regolata per diminuire la potenza del motore intorno ai 25km/h. Con turbo posso arrivare a 28-29 km/h ma è impensabile di tenere il dito costantemente sul tasto turbo per lunghi tragitti. Peccato perche, dovendo coprire velocemente una distanza importante, c'è una bella differenza tra 25 e 30 km/h. Di contro, però, ho notato che il motore spinge meglio in salita, anche senza turbo inserito. Cioè: con la vecchia centralina su modeste salite bisognava scalare la marcia, ora invece riesco a tenere il passo senza scalare troppo (sulla mia ho 7 marce). Addirittura con il turbo riesco a fare agevolmente (cioè con modesto sforzo muscolare) delle salite in 5a o 6a marcia che prima dovevo affrontare in 1a o 2a. In altre parole è diminuita la velocità massima ma è aumentata la velocità madia rispetto alla vecchia centralina. Per cui sono molto soddisfatto delle nuove prestazioni, fatto salvo, come dicevo, per la velocità massima che ne mio caso è di 25 Km/h. Se potessi tornare indietro, acquisterei il solo kit microbike e lo monterei su una bici muscolare tipo MTB di mia scelta, che fosse piu leggera possibile (limitatamente al mio budget) e con rapporti di velocità adeguati alle mie esigenze, cioè più idonei ad affrontare salite molto ripide (per escursioni in montagna che con la mia attuale city 26 F.O. non sono possibili) e per poter viaggiare in pianura sui 30 Km/h.
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povera microbike,con tutti quegli interventi in garanzia il guadagno si sara' assai assottigliato!
Tutte le riparazioni sono state in granzia. L'unico handicap è che abito a 300 km dalla sede microbike e ho la pignoleria di voler portare personalmente la bici per evitare trasporti con corriere. In ogni caso credo che si acquisti una bipa non tanto per un guadagno economico (che credo che a conti fatti non ci sia visti i costi ancora molto elevati per queste bici)quantopiuttosto per la passioner per la bici stessa e per il piacere impagabile di sgusciare in mezzo al traffico passando per piste cilclebili, ztl, aree pedonali e giardini pubblici senza gran fatica muscolare.
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Ultimamente ho dovuto sostituire la centralina della mia 800 watt. Ebbene me l hanno programmata in modo che il secondo e terzo livello di assistenza fossero piu potenti a scapito del tasto turbo, che adesso quasi non si avverte piu' se inserito sulla massima assistenza.Adesso la distribuzione della potenza e' piu' omogenea e forse cosi si evitano eccessivi strappi sulla catenella di trasmissione , con le conseguente deformazioni di essa e ticchettio fastidioso che ci ha assillato negli ultimi tempi.Almeno spero...